Misura della pressione arteriosa massima (sistolica) e minima (diastolica) • strumenti: sfigmomanometro + stetoscopio • blocco parziale e temporale dell’arteria brachiale • rumori di Korotkoff Lezione 20 1 CONTROLLO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA PAM = R * Gc Variando la resistenza arteriolare, si controlla la pressione arteriosa media e la quantità di sangue diretta ai vari organi. La resistenza arteriolare viene regolata in + modi: • CONTROLLO INTRINSECO (LOCALE), tramite regolazione del flusso ematico in un tessuto (contrazione muscolo liscio) •CONTROLLO ESTRINSECO (SISTEMA SIMPATICO) •CONTROLLO ESTRINSECO (ORMONALE) Lezione 20 2 CONTROLLO INTRINSECO: IPEREMIA ATTIVA Variando il grado di contrazione o di rilasciamento del muscolo liscio delle arteriole, varia il flusso attraverso il letto capillare. AUMENTATA ATTIVITA’ METABOLICA: O2 EXTRACELLULARE RIDOTTO AUMENTO DEL FLUSSO: RIPRISTINO DI O2 VASODILATAZIONE CONTROLLO INTRINSECO: IPEREMIA REATTIVA Iperemia reattiva: la riduzione del flusso determina un aumento di CO2 extracellulare. sanguigno L’aumento della CO2 extracellulare provoca vasodilatazione della muscolatura liscia vasale, da cui aumento del flusso sanguigno e maggior rimozione della CO2 accumulata. Lezione 20 3 CONTROLLO INTRINSECO DEL FLUSSO SANGUIGNO: AUTOREGOLAZIONE MIOGENA Q =DP/R Autoregolazione miogena: quando le fibre del m. liscio vengono stirate, si contraggono: questo meccanismo permette di mantenere costante il flusso ematico. Se aumenta DP (es. da 100 a 150 mm Hg), aumenta il flusso (inizialmente R è costante). L’aumento di pressione però dilata le arteriole che rispondono vasocostringendosi, quindi R aumenta. L’aumento della resistenza riporta il flusso ad un valore inferiore. Importante per evitare la formazione di edemi causati dall’aumentata pressione idrostatica dei vasi inferiori quando si passa dalla posizione supina a quella eretta. Lezione 20 4 CONTROLLO ESTRINSECO DEL FLUSSO SANGUIGNO: SISTEMA SIMPATICO •Il muscolo liscio dei vasi è innervato dai neuroni simpatici postgangliari, che rilasciano NA (recettore a1: vasocostrizione) •Tono simpatico basale, che può aumentare o diminuire, causando maggiore vasocostrizione o vasodilatazione. Lezione 20 5 Regolazione adrenergica del diametro dei vasi: azione delle catecolamine sulla muscolatura liscia del vaso NORADRENALINA arteriola a1:costrizione ADRENALINA b2:dilatazione NA sul recettore a1: vasocostrizione A sul recettore b2: vasodilatazione Lezione 20 6 Differente azione delle catecolamine sul muscolo liscio e cardiaco (ruolo dei recettori a, b1 e b2). CONTRAZIONE CONTRAZIONE DILATAZIONE MUSCOLO LISCIO MUSCOLO CARDIACO L’ADRENALINA (secreta dalle cellule cromaffini) in circolo si lega ai b2 (maggiormente) e solo agli a1 (parzialmente), causando vasocostrizione o vasodilatazione, a seconda dell’espressione dei due recettori e della quantità di A in circolo. Lezione 20 7 Controllo nervoso della pressione arteriosa media SENI CAROTIDEI NERVO SENO CAROTIDEO SEGNALI AFFERENTI GLOSSOFARINGEO BAROCETTORI ARTERIOSI VAGO BAROCETTORI VENOSI E CARDIACI CHEMOCETTORI ARTERIOSI PROPRIOCETTORI (muscolo , articolazioni, organi interni) MIDOLLO ALLUNGATO SEGNALI EFFERENTI NODO SA MIOCARDIO ARTERIOLE VENE SNC controlla la pressione arteriosa: i principali centri di integrazione sono localizzati nel midollo allungato. Barocettori : sensori di stiramento, tonicamente attivi, localizzati nelle pareti delle arterie carotidi e dell’aorta, misurano la pressione del sangue diretto all’encefalo ed al corpo. Trasducono le variazioni di diametro dei vasi in treni di potenziali d’azione: se aumenta la pressione sanguigna, viene stirata la membrana dei barocettori ed aumenta la loro frequenza di scarica, e viceversa. I potenziali d’azione raggiungono il bulbo: qui le informazioni sensoriali sono integrate e si coordina una risposta molto rapida (riflesso barocettivo): entro 2 battiti cardiaci dallo stimolo, variano gittata 20 8 cardiaca e resistenza periferica Lezione (vedi seguito). Schema generale di regolazione Centri di controllo cardiovascolari Lezione 20 9 I barocettori ed il controllo della pressione arteriosa Lezione 20 10 Risposte cardiovascolari alle variazioni di pressione DP=Q*R Lezione 20 11 L’ipertensione ed i farmaci anti-ipertensivi IPERTENSIONE= AUMENTO CRONICO PRESSIONE ARTERIOSA CAUSE: aumentata gittata cardiaca aumentata resistenza periferica totale (riduzione raggio arteriolare) Aumento TPR: Problemi renali (+renina, ++angiotensina II) Scompensi ormonali (++adrenalina) Inoltre: eccessiva ritenzione di Na+ obesità stress fumo predisposizione genetica dieta FARMACI ANTI-IPERTENSIVI •DIURETICI •BETA-BLOCCANTI (b1 cuore) •ALFA-BLOCCANTI (a1-vasi) •Ca-ANTAGONISTI •ANTI-ACE (- angiotensina II) •ANTAGONISTI RECETTORI II Lezione ANGIOTENSINA 20 •NO-DONATORI 12