Bioinformatica RNA non codificanti ed RNAi Dott. Alessandro Laganà Piccoli RNA non codificanti Struttura dell’RNA RNA regolatore microRNA RNAi e siRNA 2 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 3 L’RNA (Acido Ribonucleico) è un polimero organico costituito da ribonucleotidi. E’ sintetizzato da enzimi detti RNA polimerasi, solitamente sulla base di uno stampo di DNA. Esistono diversi tipi di RNA, ognuno dei quali svolge una determinata funzione. L’mRNA (RNA Messaggero) trasporta l’informazione per la sintesi delle proteine dal nucleo al citoplasma. L’informazione principale sta nella sua sequenza, ma studi recenti hanno rivelato l’importanza della sua struttura nella regolazione dell’espressione genica. Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Gli RNA non codificanti (ncRNA – non coding RNA) giocano un ruolo fondamentale nei sistemi biologici complessi, pur non codificando alcuna proteina. Tra i ncRNA maggiormente caratterizzati troviamo i tRNA (RNA transfer) e gli rRNA (RNA ribosomiali). Recenti studi hanno però rivelato diverse altre classi di ncRNA, aventi funzioni catalitiche e strutturali. Questi RNA sono componenti essenziali di complessi riboproteici (RNP), all’interno dei quali svolgono il ruolo di guida e riconoscimento di sequenze nucleotidiche target attraverso il meccanismo di complementarità delle basi. 4 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I tRNA (RNA Transfer) sono in grado di riconoscere i codoni nelle sequenze di mRNA e di trasportare gli aminoacidi corrispondenti nei ribosomi, durante la sintesi proteica. La loro struttura secondaria è ben determinata ed è fondamentale per la loro funzione. 5 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 L’rRNA (RNA Ribosomiale) è un costituente dei ribosomi ed ha funzione catalitica assieme alle proteine ribosomiali. Gli RNA con funzione di catalizzatore sono generalmente chiamati Ribozimi (RNA-Enzimi) e tale funzione gli viene conferita dalla loro struttura tridimensionale. Quindi questo tipo di RNA sono simili alle proteine, in quanto devono assumere una struttura particolare per poter svolgere la loro funzione. Data la loro capacità di immagazzinare informazione e di partecipare alle reazioni chimiche, gli RNA sono considerati tra le molecole più antiche, ancor più di DNA e proteine. 6 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 7 snoRNA (Piccoli RNA nucleolari): sono implicati nel processamento e nella maturazione degli RNA ribosomali e di altri tipi di RNA, aumentandone l’attività. miRNA e siRNA: sono piccoli RNA in grado di regolare l’espressione genica a livello post-trascrizionale, silenziando specifiche molecole di mRNA. piRNA: sono coinvolti nel silenziamento trascrizionale dei retrotrasposoni nelle cellule germinali. Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Piccoli RNA non codificanti Struttura dell’RNA RNA regolatore microRNA RNAi e siRNA 8 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 La catena di RNA ha un backbone (scheletro) formato da gruppi zuccherofosfato aventi come catene laterali le basi Adenina (A), Guanina (G), Citosina (C) e Uracile (U). Le catene di RNA hanno lunghezza che varia solitamente tra le 100 e le 10000 basi, molto inferiore quindi a quella del DNA. Esistono RNA a doppio e a singolo filamento; questi ultimi sono particolarmente interessanti, data la loro capacità di assumere strutture tridimensionali anche molto complesse. 9 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Appaiamenti canonici di Watson-Crick Legami idrogeno A=U e G≡C Wobbles Legami idrogeno G=U (virtualmente stabili come A=U) 10 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I legami G=U introducono una deformazione nella struttura dell’RNA. Tale deformazione produce un adattamento della struttura che promuove l’attività catalitica. Esperimenti effettuati su molecole di tRNA, mostrano come i legami G=U siano indispensabili per lo svolgimento della funzione. Infatti, la “correzione” di tali appaiamenti ad appaiamenti canonici di W/C, inattiva il tRNA impedendogli di funzionare correttamente. Le coppie G=U sono meno stabili delle coppie canoniche e questo rende le molecole più reattive. 11 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Si definisce struttura secondaria di una molecola di RNA il preciso ripiegamento bidimensionale adottato in seguito alla formazione di legami idrogeno tra coppie di basi complementari. La struttura secondaria dell’RNA è considerata come una combinazione di diversi elementi strutturali, ciascuno dei quali contribuisce in modo indipendente all’energia libera della struttura complessiva. 12 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 13 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Oltre alle regioni duplex (a doppio filamento) dette stem, gli elementi base della struttura di un RNA sono: 14 Regioni a singolo filamento Hairpins (forcine) Bulge loops (protuberanze) Mismatch Internal loops Giunzioni Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Le regioni a singolo filamento consistono di nucleotidi non appaiati, alle estremità 5’ o 3’ della molecola o tra regioni “duplex” della struttura secondaria. 15 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Una forcina consiste in un duplex collegato da un loop. Gli hairpin sono spesso siti di legame per le proteine e sono coinvolti nelle strutture terziarie di RNA. La dimensione minima di un loop è di 3 basi, ma i loop di 4 o 5 nucleotidi sono i più stabili. E’ possibile avere loop anche molto grandi. 16 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Una protuberanza consiste di nucleotidi non appaiati su un filamento di un duplex nel quale il filamento opposto ha tutti i nucleotidi appaiati. I bulge loops creano delle pieghe nella struttura della doppia elica del duplex, che dipendono dal tipo di nucleotidi coinvolti e da quelli nelle immediate vicinanze. La distorsione introdotta dalle protuberanze può estendersi alle regioni duplex vicine. 17 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I mismatch consistono di due nucleotidi che non possono formare un legame canonico ma che instaurano un qualche tipo di legame o formano un loop di due nucleotidi (si “respingono”). I wobble G=U possono essere classificati come dei “mismatch”. Tuttavia le deformazioni introdotte da tali legami non formano pieghe significative nello scheletro. 18 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I loop interni contengono 3 o più nucleotidi che non sono in grado di formare legami di W/C e contengono almeno un nucleotide spaiato su ciascun filamento. I loop possono chiudersi instaurando legami non canonici o restare aperti, permettendo la formazione di interazioni terziarie con altre parti della molecola. I loop possono essere simmetrici o asimmetrici; questi ultimi sono termodinamicamente meno stabili. 19 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Le giunzioni contengono 3 o più regioni duplex con un numero variabile di nucleotidi spaiati che congiungono le eliche. I nucleotidi spaiati nelle giunzioni controllano i legami tra le eliche e determinano la struttura tridimensionale della molecola. 20 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Piccoli RNA non codificanti Struttura dell’RNA RNA regolatore microRNA RNAi e siRNA 21 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 L’espressione genica può essere regolata a livello post-trascrizionale. Non è detto che tutto l’mRNA che viene trascritto a partire da un certo gene venga utilizzato per sintetizzare la relativa proteina. Trascrizione 22 Traduzione Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 La regolazione post-trascrizionale dell’espressione genica avviene per mezzo di molecole di RNA regolatore. L’RNA regolatore è una molecola di RNA in grado di legarsi ad una molecola di mRNA impedendone la traduzione. L’RNA regolatore riconosce il suo bersaglio in base al principio di appaiamento complementare delle basi. Gli RNA regolatori sono solitamente piccole molecole di RNA con una certa struttura secondaria, ma con una regione a singolo filamento complementare ad una regione a singolo filamento dell’mRNA bersaglio. Nella regolazione basata su small RNA è importante anche la struttura secondaria della molecola di RNA target. 23 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 L’appaiamento di una molecola di RNA regolatore ad una regione a singolo filamento di mRNA può provocare: L’inibizione della traduzione senza distruzione della molecola di mRNA La degradazione della molecola di mRNA In entrambi i casi si ha il “silenziamento” del gene, il cui effetto è la mancata produzione della proteina corrispondente. Perché un RNA regolatore possa legarsi ad una molecola di mRNA bersaglio: La regione di legame sul bersaglio deve essere accessibile, ovvero meno stabile (deve contenere una regione, anche piccola, a singolo filamento). Il legame con l’RNA regolatore deve essere energeticamente favorevole. 24 Accessibile Non accessibile Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Un gene antisenso codifica per un RNA la cui sequenza è complementare a quella di un RNA bersaglio: Target RNA 5’-AGGACTACCGACTAGCATA-3’ 3’-TCCTGATGGCTGATCGTAT-5’ Antisense RNA A volte il gene antisenso si trova sul filamento opposto a quello del gene bersaglio, pertanto i due RNA saranno perfettamente complementari. Altre volte gli RNA antisenso vengono trascritti da altre regioni del genoma, per cui si potrebbe avere una parziale complementarità delle loro basi. 25 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Piccoli RNA non codificanti Struttura dell’RNA RNA regolatore microRNA RNAi e siRNA 26 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I microRNA (miRNA) sono piccole molecole di RNA in grado di regolare negativamente l’espressione di geni target a livello post-trascrizionale. Sono dei piccoli RNA antisenso che mostrano complementarità parziale (quasi sempre) o totale (più raramente) delle loro basi rispetto a quelle dei loro mRNA bersaglio. I miRNA sono in grado di impedire la traduzione dei loro target preservandone la stabilità o provocandone la distruzione. Un miRNA può avere più target ed uno stesso mRNA può essere target di diversi miRNA. 27 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I miRNA sono trascritti da particolari sequenze genomiche (geni miRNA) situate di solito in regioni intergeniche o negli introni di altri geni. Molti miRNA sono altamente conservati, in specie anche molto lontane tra loro (Es. Caenorhabditis elegans e Homo sapiens). Sono presenti anche nei virus, probabilmente come meccanismo di autoregolazione e di interferenza con le cellule ospiti, ma non nei batteri. 28 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I geni miRNA hanno sequenze tali da generare trascritti di RNA con struttura a forcina (hairpin): loop GGCCUGUUCCCCGAGACUAUUGAUCUCGGGGAACAGGCC CUA GGCCUGUUCCCCGAGA A CCGGACAAGGGGCUCU A UGA Si parla di strutture di tipo STEM-LOOP. I due bracci dello STEM possono non essere totalmente complementari: 29 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I trascritti primari dei geni miRNA sono chiamati primiRNA. I pri-miRNA vengono tagliati da un enzima chiamato Drosha in molecole più piccole, a doppio filamento, chiamate pre-miRNA. • I pre-miRNA vengono esportati nel citoplasma e tagliati in RNA doppio filamento più piccoli da un altro enzima chiamato Dicer. • Uno dei due filamenti contiene il miRNA maturo, lungo solitamente tra i 19 e i 25 nucleotidi, che viene incorporato in un complesso proteico chiamato RISC. 30 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I miRNA nei RISC sono in grado di legarsi a siti specifici di mRNA provocandone il silenziamento: L’appaiamento della sequenza del miRNA con il suo sito bersaglio non è perfetto, ma può contenere bulge e loop. Dalle coppie miRNA/target individuate sperimentalmente emergono alcune regolarità nelle modalità di appaiamento. 31 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 La regione iniziale (5’) del miRNA è chiamata seed e sembra essere la regione più importante nel silenziamento. E’ lunga solitamente tra i 7 e i 10 nucleotidi, ma esistono casi di seed più corti o più lunghi. Tale regione è solitamente appaiata in modo perfettamente complementare al suo target: Il primo nucleotide del miRNA non è determinante e può non essere appaiato. 32 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 • La regione a valle del seed contiene solitamente un bulge o un loop: • La regione 3’ del miRNA mostra solitamente una complementarità imperfetta al suo target. • Le coppie G:U nella regione del seed sembrano essere sfavorevoli al silenziamento, sebbene siano ammesse, mentre sono abbastanza comuni nella regione 3’. • Infine, le regioni di legame dei miRNA si trovano nella regione 3’ UTR degli mRNA bersaglio. 33 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I miRNA svolgono un ruolo centrale nel controllo di numerosi processi fisiologici: Aberrazioni nella loro espressione (mancanza, sotto o sovra espressione) sono correlate a diversi tipi di patologie: Sviluppo Differenziamento cellulare Apoptosi Cancro Malattie neurodegenerative Malattie cardiache Si tratta dunque di molecole molto importanti, il cui studio è fondamentale nella comprensione dei processi biologici, dei fenotipi patologici e, di conseguenza, nel design di terapie innovative. 34 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Ad oggi, nell’uomo, sono stati individuati quasi 500 miRNA. Sono noti miRNA in molti altri eucarioti e nei virus. La ricerca di nuovi geni miRNA è uno dei compiti principali della bioinformatica nello studio della regolazione genica posttrascrizionale. Data una sequenza genomica ci si chiede se essa contiene uno o più geni miRNA. Come nella gene prediction, è importante individuare regolarità nelle sequenze dei geni miRNA e nei dintorni, al fine di stabilire regole per la predizione. Ad oggi la regola principale è la forma di stem-loop assunta dal trascritto primario (pri-miRNA). 35 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I tool per la predizione di geni miRNA si basano dunque sulla ricerca di sequenze in grado di assumere la forma di stem loop qualora venissero trascritte in RNA. Ogni sequenza di questo tipo contiene quindi due sottosequenze (quasi) complementari, l’una in senso opposto all’altra (stem) separate da una regione “loop”: loop GGCCUGUUCCCCGAGACUAUUGAUCUCGGGGAACAGGCC CUA GGCCUGUUCCCCGAGA CCGGACAAGGGGCUCU A A UGA 36 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Uno dei problemi principali nella ricerca di geni miRNA è la presenza di un numero elevato di potenziali hairpins nei genomi eucariotici. Il problema quindi è l’identificazione degli hairpin corretti. Occorre quindi trovare dei buoni filtri per la riduzione dello spazio di ricerca. 37 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Conservazione miRScan Trova potenziali hairpin in un genoma ed utilizza BLAST per trovare omologhi in un’altra specie. miRFinder Confronta sequenze intergeniche di due diversi genomi (es. Arabidopsis e Riso) e utilizza una serie di regole empiriche per selezionare gli hairpin più probabili. La conservazione tra le specie può ridurre significativamente il numero di hairpin, ma taglia fuori tutti i geni miRNA specie-specifici. 38 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Match intragenomici 39 miMatcher Questo tool si basa sul fatto che un miRNA possiede almeno un target nel genoma. Dato un possibile target, vengono ricercati match perfetti con i possibili hairpin individuati nel genoma. Questo approccio è però praticabile solamente nelle piante, nelle quali la complementarità tra miRNA e target è totale, a differenza degli animali nei quali la complementarità è parziale. Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Molti metodi per la ricerca di geni miRNA si basano su caratteristiche termodinamiche e osservazioni empiriche. Gli hairpin vengono individuati attraverso tool per la predizione della struttura secondaria dell’RNA (Es. Mfold) e classificati in base all’energia libera. Una volta individuati gli hairpin termodinamicamente più favorevoli, vi sono due possibili approcci per la classificazione: 40 Metodi basati su regole empiriche Metodi di machine learning Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Questi metodi si basano su tutte le caratteristiche osservate nei pre-miRNA noti. Esempi di regole: 41 Non più di un nucleotide ogni 20 può essere spaiato. Almeno 16 delle basi nel miRNA maturo devono essere appaiate. Il contenuto di nucleotidi G e C (indice di maggiore stabilità) deve essere tra il 30% e il 70%. Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Nei metodi di machine learning, le regole vengono estratte e verificate automaticamente a partire da esempi (pre-miRNA validati sperimentalmente). Questi metodi ricevono in input un hairpin, lo analizzano e restituiscono in output un valore 1 o 0, a seconda che l’hairpin abbia le caratteristiche di un miRNA o meno. I modelli vengono addestrati utilizzando set di hairpin già classificati. 42 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 miRBase è la banca dati ufficiale dei miRNA: http://microrna.sanger.ac.uk/sequences/ Contiene le sequenze dei miRNA maturi e degli stemloop precursori, oltre a riferimenti bibliografici ed informazione sui target. 43 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Cliccando su Browse si può sfogliare l’intero database organizzato per specie: 44 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Per ogni miRNA sono riportati: Lo stem-loop… …ed il miRNA maturo 45 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Sebbene si conoscano già più di 700 miRNA nell’uomo (e molti altri in altre specie), solo per il 10% di essi è stato individuato almeno un target. Problema: Esistono numerosi tool su web che offrono servizi di predizione di target per miRNA: Dato un miRNA, determinare i suoi possibili mRNA target TargetScan PicTar miRanda … Molti di essi offrono dei database di predizioni già effettuate da consultare. 46 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 • miRanda è il tool per la predizione di target per miRNA sviluppato al Memorial Sloan-Kettering Cancer Center (New York). • La prima versione (1993) è stata utilizzata per determinare target per miRNA in Drosophila melanogaster. • I concetti base dell’algoritmo di miRanda sono: - Appaiamento delle sequenze miRNA/Target - Valutazione termodinamica dei duplex predetti - Analisi della conservazione dei siti di legame • Così come le sequenze dei miRNA, anche i loro siti di legame sui target sono spesso conservati: questo tipo di informazione è alla base del filtro di miRanda. 47 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 (a) (b) Si considerano le sequenze dei miRNA e dei 3’ UTR dei trascritti di Drosophila. (c1) miRNA e UTR vengono allineati per complementarità. Appaiamenti ammessi: - A:U - G:C - G:U Requisito fondamentale di un buon appaiamento: - Alta complementarità nella regione del seed. (c2) Viene valutata la struttura secondaria (predetta) dei duplex ottenuti: minore è l’energia libera, più stabile è il legame. (d) Viene effettuata l’analisi di conservazione, confrontando i siti di legame dei trascritti con gli UTR degli ortologhi in Drosophila pseudoobscura e Anopheles Gambiae (mediante allineamento). I target con siti conservati vengono ordinati per energia e memorizzati nel database. 48 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Il web-server di miRanda si trova all’indirizzo: http://www.microrna.org Qui è possibile accedere alle predizioni effettuate per uomo, topo e ratto. 49 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 E’ possibile effettuare la ricerca per miRNA (Es. miR-15a): E’ possibile effettuare la ricerca per target (Es. Bcl-2): 50 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Cerchiamo i target predetti per il miRNA miR-15a in Homo sapiens: Cliccando su “view targets” si ottiene l’elenco dei target, con i dettagli degli appaiamenti: 51 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Cerchiamo i miRNA per i quali il gene Bcl-2 è un target predetto: 52 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Piccoli RNA non codificanti Struttura dell’RNA RNA regolatore microRNA RNAi e siRNA 53 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I siRNA sono piccole molecole di RNA simili ai miRNA. Nell’uomo non sono codificati da sequenze genomiche ma derivano da altre molecole di RNA più grandi, spesso di origine esogena (es. virus). Come i miRNA vengono tagliati dal Dicer ed incorporati nel RISC. Si appaiano con complementarità totale a siti specifici sui loro target (in CDS o UTR) provocandone la degradazione. Alcune specie animali, come i nematodi e le mosche, e le piante, esprimono siRNA endogeni. 54 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 I siRNA sono le principali molecole utilizzate nell’RNA Interference (RNAi) artificiale. I siRNA vengono disegnati ad hoc sulla base del sito di legame scelto sul trascritto da silenziare ed hanno generalmente complementarità totale al loro target. Le molecole di siRNA vengono solitamente introdotte nelle cellule mediante vettori virali, virus ingegnerizzati che trasportano l’informazione per la codifica dei siRNA nel loro genoma. Un uso tipico dell’RNAi è il knock-out artificiale dei geni, ovvero il silenziamento dell’espressione di uno più geni per studiarne gli effetti e le conseguenze e di conseguenza le funzioni svolte. 55 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 Premio Nobel 2006 per la Medicina Craig Mello ed Andrew Fire 56 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 RNA interference Craig Mello ed Andrew Fire 57 Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 RNAi in terapia L’obiettivo è produrre molecole di siRNA e miRNA artificiali in grado di ridurre l’espressione di mRNA target la cui sovra-espressione è correlata alla patologia. 58 L’approccio più comune prevede l’utilizzo di cocktail di siRNA in grado di bloccare l’espressione di target sovraespressi. Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 RNAi-terapia: vantaggi e problemi L’interazione RNA-RNA è basata su semplici regole di appaiamento: Design delle molecole più semplice, rispetto ai farmaci tradizionali che inibiscono le proteine. Predizione degli effetti collaterali più semplice. Attualmente il problema principale è il delivery efficace delle molecole all’interno delle cellule bersaglio e la selettività nei confronti di queste ultime. Vettori in fase di studio: 59 Liposomi (vescicole fosfolipidiche) Virus Ormoni Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010 RNAi-terapia Diversi farmaci basati su RNAi sono attualmente in fase di sviluppo: Malattie respiratorie Infezioni Malattie della pelle Cancro Alcuni farmaci sono già stati sperimentati con successo su modelli animali: 60 Cutasil (siRNAomics), per la guarigione veloce e senza cicatrice delle ferite. Testato con successo su topi e maiali. Bioinformatica: RNA non codificanti ed RNAi 26-04-2010