© Pietro Palatini Dipartimento di Farmacologia ed Anestesiologia Università degli Studi di Padova A.A.2009/2010 RNA-interferenza Definizione: inibizione dell’espressione genica a livello post-trascrizionale da parte di brevi RNA a doppio filamento (gene silencing). Questa repressione genica viene attuata mediante scissione dell’mRNA o impedendo il processo di traduzione nei ribosomi. Solo una piccola parte del genoma trascrive RNA codificanti (RNA messaggero, RNA transfer e RNA ribosomiale, che concorrono al processo di traduzione nei ribosomi), il resto trascrive una grande varietà di RNA non codificanti. Tre di questi, che sono brevi RNA a doppio filamento, sono responsabili del fenomeno della RNA-interferenza: 1) siRNA (small interfering RNA; brevi RNA interferenti): sono generati all’enzima Dicer (ribonucleasi), che forma doppi filamenti di 21-23 nucleotidi a partire da lunghe catene a doppio filamento, perfettamente appaiate, di RNA esogeno (virus) o endogeno (codificato dai trasposoni) (Fig. 1-3). Si ritiene che gli siRNA si siano evoluti sia come meccanismo di difesa contro le infezioni da virus a RNA, sia per controllare l’attività dei trasposoni. 2) miRNA (microRNA): sono codificati dal genoma tramite l’RNA polimerasi II, la quale trascrive pri-miRNA (microRNA primario), che ha forma di forcina (hairpin), da cui il nome sh-RNA (short hairpin RNA), e non è perfettamente appaiato. Viene scisso da una RNAasi II, detta Drosha a pre-miRNA (microRNA precursore), lungo circa 70 basi. Il pre-miRNA viene trasferito nel citoplasma da una proteina detta esportina e scisso dal Dicer a mi-RNA (di circa 22 basi), contenente un mismatch (spaiamento). La cellula contiene circa 1000 miRNA, che hanno la funzione di regolare l’espressione genica (la soppressione di questa funzione regolatrice non è compatibile con la vita) (Fig. 3). Una volta formati, siRNa e miRNA vengono incorporati nel complesso RISC (RNAinduced silencing complex, Fig. 4) costituito da proteine chiamate Argonauti. L’appaiamento perfetto dell’siRNa con l’mRNA produce scissione dell’mRNA da parte di una proteina del RISC, detta slicer. Il miRNA produce scissione dell’mRNA o previene il processo di traduzione a seconda del livello di complementarietà. A causa dell’appaiamento imperfetto, un singolo miRNA può ibridizzarsi con circa 100 mRNA diversi. Questa mancanza di specificità impedisce, per ora, di sfruttarli come farmaci. 3) piRNA (RNA associati a proteine piwi). Sono brevi RNA, lunghi 24-30 nucleotidi, generati da precursori a singolo, lungo filamento, mediante un processo indipendente da Drosha e Dicer. Funzionano in associazione alla sottofamiglia Piwi delle proteine Argonauti, espresse solo nelle cellule germinali, e hanno come bersaglio l’RNA a doppio filamento codificato dai trasposoni. Questa attività di controllo della codificazione mediata dai trasposoni è essenziale per lo sviluppo delle cellule germinali. Utilizzazione degli siRNA A scopo terapeutico, non si possono introdurre nelle cellule di mammiferi doppi filamenti di RNA lunghi (più di 30 basi), perché attivano il complemento, che causa inibizione non specifica di trascrizione e traduzione. Si utilizzano quindi siRNA di sintesi. Per introdurli nella cellula si usano vettori vari (liposomi, molecole lipofile, come colesterolo, che vengono coniugate con gli siRNA, ecc.). Gli siRNA sono da 100 a 1000 volte più potenti dei nucleotidi antisenso e quindi è sufficiente che una quantità molto più piccola penetri nella cellula. Attualmente sono in sperimentazione clinica vari siRNA per il trattamento della degenerazione maculare o dell’infezione da virus respiratorio sinciziale. L’inattivazione funzionale di un gene, mediante somministrazione di siRNA, costituisce un metodo alternativo alla delezione genica (organismi knockout) per individuare la funzione del gene.