Progettato da
Nicoletta Fabrizi
SNC è formato dall’encefalo
e dal midollo spinale,che
costituisce un importante
collegamento tra l’encefalo
stesso e il resto del corpo.
Il midollo spinale comunica
con il cervello attraverso il
tronco cerebrale,
un’importante struttura
posta alla base dell’encefalo.
Nel tronco cerebrale si
trovano i centri di controllo
per la regolazione di alcune
delle più importanti funzioni
automatiche, quali la
respirazione e la pressione
sanguigna.
SNP è costituito da neuroni i
cui assoni si stendono fuori dal
sistema nervoso centrale per
giungere ai tessuti e agli
organi; queste fibre
comprendono sia neuroni
motori, che trasportano
segnali verso la periferia del
corpo, sia neuroni sensoriali
che trasportano segnali verso
l’interno.
Le fibre dei neuroni motori e
sensoriali sono raccolte in
nervi che sono classificati in
nervi cranici,se si connettono
direttamente con l’encefalo, e
in nervi spinali, se stabiliscono
la connessione con il midollo
spinale.
Il sistema nervoso somatico:svolge
funzioni che implicano un controllo
volontario (es. l’attività dei muscoli
scheletrici );
Il sistema nervoso autonomo:
svolge azioni legate alla vita
vegetativa (es. controlla il muscolo
cardiaco, le ghiandole e il tessuto
muscolare liscio ).
Il sistema nervoso autonomo
viene suddiviso nei sistemi
simpatico e parasimpatico.
Il sistema parasimpatico è
coinvolto nelle attività di
recupero del corpo ed è
particolarmente attivo, per
esempio dopo un pasto
abbondante.
Il sistema simpatico prepara il
corpo all’azione.
La stimolazione del sistema
simpatico è quindi
particolarmente coinvolta e
importante in tutte quelle
situazioni di emergenza in cui
l’individuo si può venire a
trovare.
L’encefalo si divide in
tre principali regioni
encefaliche:
- il prosencefalo;
- il mesencefalo;
- il romboencefalo
Il prosencefalo si suddivide in telencefalo e diencefalo.
Il telencefalo comprende il cervello;
Il diencefalo è la regione in cui transita la maggior parte
degli impulsi diretti al cervello o provenienti da esso e
diretti agli altri distretti del corpo;
Il mesencefalo, che si trova nella parte
inferiore dell’encefalo e mette in
comunicazione il prosencefalo col
romboencefalo, è costituito da fasci di nervi
che inviano verso il cervello i segnali
provenienti dalla periferia del corpo
Il romboencefalo presiede alle
funzioni fisiologiche essenziali e
comprende:
-il midollo allungato:sede del
controllo del ritmo respiratorio e
cardiaco;
-il ponte:attraverso cui passano
numerose vie sensoriali;
-il cervelletto:regola l’equilibrio e
coordina tutti i movimenti
muscolari di grande precisione.
Il sistema limbico è una rete di neuroni che
comprende alcune aree del telencefalo e parte del
diencefalo.
Questo sistema mette in connessione l’ipotalamo
con la corteccia cerebrale e diverse altre strutture
Il sistema limbico è inoltre l’area del
cervello che aiuta a mantenere
l’omeostasi in tutto il corpo.
Alcuni meccanismi omeostatici sono:
•Il mantenimento della temperatura
corporea
•La pressione arteriosa
•Il ritmo cardiaco
•Il livello di zuccheri nel sangue.
L’ipotalamo regola: la fame, la sete, la
veglia, il sonno la temperatura
corporea e tutti gli equilibri chimici,
mantenendo l’omeostasi di tutte
queste funzioni.
Si divide in: nuclei sopraottici, nuclei
paraventricolari e corpi mammellari.
Le emozioni!
Gioia + Paura=senso di colpa.
Tristezza + paura=risentimento.
Paura + sorpresa= allarme.
Gioia + accettazione= amore.
Le espressioni facciali di determinate
emozioni si assomigliano in persone
differenti perché ognuna di esse contrae e
rilassa i muscoli facciali più o meno nello
stesso modo.
L’amigdala funzione come archivio
della memoria emozionale ed è quindi
depositaria del significato stesso degli
eventi.
“E’ qualcosa che temo?”
“E’ qualcosa che odio?”
“Qualcosa che mi ferisce?”
Quando subiamo un trauma(es,
un’aggressione) non restiamo
condizionati solo dello stimolo
associato direttamente al trauma(es le
persone che ci venivano incontro
correndo) ma anche da altri stimoli
che erano presenti e costituivano il
contesto del trauma (es, la strada o il
momento in cui è avvenuto).
L’ippocampo ha il compito di creare una
rappresentazione del contesto che
contenga i rapporti tra gli stimoli e non i
singoli stimoli.
Riassumendo:
Attraverso il sistema dell’ippocampo ricordiamo con chi eravamo e cosa facevamo
durante il trauma e anche il fatto nudo e crudo che la situazione era atroce.
Attraverso il sistema dell’amigdala gli stimoli provocheranno tensione muscolare,
variazione della pressione, aumento della frequenza cardiaca, rilascio di ormoni e altre
risposte fisiologiche e cerebrali.
La schizofrenia è ritenuta la più grave tra le malattie
mentali a causa di:
Precocità di esordio.
Gravità dei sintomi.
Frequente cronicizzazione con deterioramento in
numerose aree funzionali.
Eziologia
Il modello della diatesi dello stress è un modello di spiegazione che
integra i fattori biologici, psicosociali e ambientali.
Una persona può avere una certa vulnerabilità che quando viene
attivata da una qualche influenza stressante permette la comparsa
dei sintomi della schizofrenia.
Gli stress possono essere biologici, ambientali o entrambi.
Fattori biologici:
Alterato sviluppo (alterazione della migrazione dei
neuroni durante o sviluppo del SNC)
Degenerazione dei neuroni dopo lo sviluppo(morte
cerebrale programmata in modo eccessivamente
precoce)
Fattori genetici:
Numerosi studi genetici suggeriscono una componente
nell’ereditarietà di questa malattia.
Rischio di manifestazione della malattia nei familiari di pazienti
schizofrenici è superiore di 10 volte rispetto agli altri.
Attualmente però non è stato individuato un chiaro modello di
trasmissione genetica della malattia, non è stato trovato ancora un
gene responsabile.
Cause ambientali:
Molta attenzione si è posta all’ambiente familiare e sono state
formulate varie teorie.
Teoria del doppio legame.
Alta emotività espressa.
Esordio:
1. Fase prodromica, periodo di tempo che precede l’esordio in cui si
osservano segni del cambiamento in atto.
2. Fase attiva, fase nella quale compaiono i sintomi psicotici.
3. Fase residua, fase in cui prevalgono l’appiattimento affettivo e il
ritiro sociale.
Fase prodromica
Ha durata variabile(settimane o mesi) con andamento progressivo
che sfocia nella fase attiva.
Le modificazioni più importanti riguardano la sfera relazionale e
sociale(la persona riduce i contatti interpersonali, abbandona le
attività ricreative e peggiora il suo andamento scolastico o lavorativo.)
Fase attiva:
Deliri
Allucinazioni
Eloquio disorganizzato
Sintomi negativi(appiattimento dell’affettività)
Prognosi
Gli studi fatti sull’andamento indicano che dal 30 al 50 % dei pazienti
schizofrenici mostra un cambiamento che può risultare buono;
Si può affermare che circa ¼ dei pazienti recupera un buon
funzionamento sociale e relazionale con i sintomi residui; in un ¼ dei
casi però l’andamento è cronico e deteriorante.
Terapie:
1. Antagonisti dei recettori della dopamina: Sono efficaci in
particolare sui sintomi positivi, ma solo il 25 % dei pazienti
risponde in maniera sostanziale.
2. Antagonisti della serotonina e della dopamina: sono efficaci su
entrambi i sintomi (positivi e negativi) e non causa effetti
collaterali.
3. Si devono integrare terapie di supporto familiare e
comportamentali.
Grazie per l’attenzione!