Foglio di informazione professionale N.134 28 settembre 2004 Farmaci e serotonina I farmaci che agiscono sui sistemi recettoriali della serotonina trovano oggi largo impiego nel trattamento di numerose condizioni che vanno dall’emicrania alla depressione, dall’ansia ai disordini ossessivo -compulsivi, dall’obesità alla nausea e vomito da chemioterapia antineoplastica; alcune sostanze ad azione serotoninergica vengono utilizzate anche a scopo voluttuario. La serotonina (o 5-idrossitriptamina, 5HT) funge da neurotrasmettitore a livello del sistema nervoso centrale, del midollo spinale e del plesso mioenterico, ed è un autacoide (ormone locale) rilasciato dalle piastrine, dalle cellule enterocromaffini della mucosa gastrointestinale e dalle cellule paracrine della tiroide. Le sue azioni sono piuttosto complesse dal momento che esistono due sistemi neuronali della serotonina, ciascuno con differenti funzioni fisiologiche e almeno 9 sottotipi recettoriali specifici, ciascuno capace di mediare un’ampia gamma di risposte. Oggi disponiamo di farmaci in grado di deprimere o stimolare i recettori della serotonina, di modificare la sua concentrazione nei siti recettoriali bloccandone la ricaptazione o interferendo col suo rilascio. Recettori. Esistono 4 principali sottotipi recettoriali della 5HT (5HT1-4). I recettori 5HT1 vengono a loro volta distinti in 5HT1A-1E. Solo per i sottotipi recettoriali 5HT1A, 5HT1C , 5HT1D , 5HT2, 5HT3 e 5HT4 è nota una rilevanza clinica. I recettori 5HT1A si trovano nella porzione superiore del tronco dell’encefalo, in particolare nel ponte e nel bulbo (aree che vengono chiamate, tutte insieme, nuclei del rafe), dove svolgono un’azione inibitoria sull’attività neuronale; sono presenti anche a livello postsinaptico in molti distretti, compreso l’ippocampo. I recettori 5HT1C sono localizzati in tutto il sistema nervoso centrale; la loro attivazione sembra avere una serie di effetti fisiologici diretti, come sull’umore e sull’appetito. I recettori 5HT1D sono presenti a livello del distretto vascolare intracranico nella principale ramificazione arteriosa della carotide e nei vasi della pia e della dura madre, dove mediano la vasocostrizione; si trovano, inoltre, nella substantia nigra e nei nuclei basali dove regolano il rilascio di dopamina dalle terminazioni nervose dopaminergiche. I recettori 5HT2 sono ampiamente distribuiti nel sistema nervoso centrale soprattutto a livello postsinaptico; si trovano, inoltre, nelle arterie, nelle piastrine, nei polmoni, nel tratto gastrointestinale e nel midollo spinale: mediano la vasocostrizione, l’aggregazione piastrinica e la broncocostrizione. I recettori 5HT3 sono presenti sulle terminazioni sensoriali del nervo vago nell’intestino e in numerosi distretti cerebrali, compreso il nucleo sensorio del vago. Tutti questi siti recettoriali sono coinvolti nella nausea e nel vomito indotti da farmaci. I recettori 5HT4 sono distribuiti in tutto l’organismo; a livello gastrointestinale sono localizzati sia sui neuroni che sul muscolo liscio e facilitano il riflesso peristaltico. I farmaci Agonisti. Il buspirone è un agonista parziale dei recettori 5HT1A e possiede un’attività ansiolitica. La dietilamide dell’acido lisergico (LSD), che tra le altre sue numerose azioni vanta quella di essere un agonista parziale dei recettori cerebrali della 5HT2, è invece un allucinogeno. Sono agonisti selettivi dei recettori 5HT1D il sumatriptan e gli altri “triptani” impiegati nel trattamento del dolore cefalalgico: questi farmaci agiscono tramite una vasocostrizione dei vasi intracranici che subiscono una rapida vasodilatazione nel corso dell’attacco di emicrania. Il litio, impiegato nella prevenzione e nel trattamento della mania, nella profilassi del disturbo bipolare (disturbo maniaco-depressivo) e della depressione ricorrente, influenza numerose azioni della serotonina, esaltando soprattutto gli effetti mediati dai recettori 5HT1A e inibendo i 5HT2. Antagonisti. Tra gli antagonisti dei recettori 5HT1C vi è la mianserina. Non è chiaro, però in che misura l’antagonismo esercitato sui recettori 5HT1C contribuisca alla sua azione antidepressiva, dato che il farmaco svolge contemporaneamente un’azione antagonista sui recettori 5HT1A, 5HT2 e 5HT3. L’antagonismo esercitato sui recettori 5HT2A/2C dall’antidepressivo trazodone sembra attenuare l’ansia e il dolore emicranico provocati occasionalmente dal farmaco, che potrebbero essere dovuti alla sua azione agonista sui recettori 5HT1C . La ketanserina è un antagonista dei recettori 5HT2: riduce la pressione arteriosa ed è in grado di prevenire lo spasmo coronarico; è anche un antagonista dei recettori adrenergici α1. Il pizotifene e la metisergide (Deserril, non più disponibile in Italia), impiegati nella profilassi FARMINTESA – Via Mecenate, 90 – 20138 Milano – Tel. 02 58018289 dell’emicrania, sono antagonisti non selettivi dei recettori 5HT1e2. Il loro esatto meccanismo d’azione è sconosciuto, anche se è stata avanzata l’ipotesi che l’attivazione dei recettori 5HT1C1C/2 costituisca un fattore precipitante la catena di eventi che portano all’insorgenza del dolore emicranico e che l’antagonismo sia in grado perciò di prevenire l’inizio dell’attacco emicranico. Gli antipsicotici atipici come la clozapina e il risperidone, oltreché antagonizzare i recettori D2 della dopamina, sono antagonisti anche dei recettori 5HT2A2C e hanno come principale indicazione il trattamento dei sintomi della schizofrenia. Gli antagonisti dei recettori 5HT3 comprendono il granisetron, l’ondansetron e il tropisetron, farmaci che vengono utilizzati nella prevenzione e nel trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia o radioterapia e nella prevenzione e del trattamento della nausea e vomito post-operatori. Farmaci Recettori Bersaglio Distribuzione dei siti recettoriali Tipo di azione Recettoriale Impieghi Corpi cellulari neuronali 5HT del SNC “ “ SNC Intracranici; vasi della pia e della dura madre; terminazioni nervose 5HT Agonista parziale Ansia Agonista Anatgonista Agonisti (vasocostrittori) Depressione maniacale Depressione Emicrania 5HT2 5HT2A/2C 5HT2A-2C 5HT2A-2C SNC SNC Arterie, piastrine, midollo SNC Agonista parziale Antagonista Antagonista Antagonisti Allucinogeno Depressione Ipertensione arteriosa Schizofrenia 5HT1-2 5HT3 Vasi cerebrali Antagonista Vago (intestino), Antagonisti mesencefalo Buspirone (Axoren, Buspar) 5HT1A Litio Mianserina (Lantanon) Triptani Almotriptan(es. Almogran) Eletriptan (Relpax) Rizatriptan (es. Maxalt) Sumatriptan (es. Imigran) Zolmitriptan (Zomig) LSD Trazodone (Trittico) Ketanserina (Sufraxal) Antipsicotici atipici Clozapina (Leponex) Olanzapina (Zyprexa) Quietiapina (Seroquel) Risperidone (es. Risperdal) Pizotifene (Sandomigran) Granisetron (Kytril) Ondansetron (Zofran) Tropisetron (Navoban) SSRI Citalopram (es. Elopram ) Escitalopram (es.Cipralex) Fluoxetina (es. Prozac) Fluvoxamina(es. Dumirox) Paroxetina (es . Seroxat) Sertralina (es. Zoloft) Fenfluramina Dexfenfluramina Sibutramina (es. Reductil) MDMA (estasi) 5HT1A 5HT1C 5HT1D Uptake 5HT SNC Blocco ricaptazione Rilascio 5HT “ “ “ SNC “ “ “ Aumento rilascio Blocco ricaptazione Blocco ricaptazione Aumento rilascio Profilassi emicrania Nausea e vomito indotti da chemioterapia citostatica e post-operatori Depressione; disordini ossessivo-compulsivi; bulimia nervosa; disturbi di panico; disturbo d’ansia generalizzato; fobia sociale; stress posttraumatico. Soppressione appetito “ “ Uso illegale Inibitori della ricaptazione. I neuroni 5HT presentano dei siti di ricaptazione della serotonina che possono essere bloccati farmacologicamente. In misura diversa i vari SSRI bloccano la ricaptazione della serotonina e a questa loro attività va attribuita la loro efficacia nella depressione, nella bulimia nervosa, nei disordini ossessivo-compulsivi, nei disturbi di panico e di ansia generalizzata. Farmaci interferenti sul rilascio di 5HT. Numerose sostanze stimolano selettivamente il rilascio di serotonina dalla terminazioni nervose. Gli anoressizzanti fenfluramina e dexfenfluramina svolgono questo tipo di azione, ma non è chiaro se questo sia responsabile del loro effetto sull’appetito; la sibutramina inibisce la ricaptazione sia della noradrenalina che della serotonina. La metilenediossimetamfetamina (MDMA o “estasi”) stimola il rilascio di 5HT; ad alte dosi provoca una deplezione di 5HT di lunga durata e danneggia i neuroni serotoninergici. A cura del prof. Mauro Miselli Bibliografia - Sanders-Bush E and Mayer SE. 5-hydroxytryptamine (serotonin): receptor agonists and antagonists in Goodman & Gilman’s The Pharmacological Basis of Therapeutics. Mcgraw-Hill Medical Publishing Division. 2001. FARMINTESA – Via Mecenate, 90 – 20138 Milano – Tel. 02 58018289