LA RIVOLUZIONE AMERICANA CRONOLOGIA ESSENZIALE Premesse Per risanare il proprio bilancio dopo la guerra dei Sette anni, la Gran Bretagna aumentò le tasse ai coloni, praticando una rigida politica mercantilista (Sugar Act, 1764 ; Stamp act, 1765 ; Tea Act, 1773) “No taxation without representation” La questione fiscale assunse il significato di una questione politica di principio. Per i coloni il risveglio d’una coscienza nazionale passa attraverso la tradizione politica inglese : all’inizio, infatti, la protesta contro le nuove imposte viene avvolta nella bandiera dei diritti immemoriali del popolo inglese e della sua Costituzione. 1774 I congresso di Filadelfia I coloni decisero di interrompere gli scambi commerciali con la Gran Bretagna. 1775 Scoppio della guerra d’indipendenza Al fianco dei coloni insorti, guidati da George Washington, interverranno la Francia (1778) e la Spagna (1779). 1776 Dichiarazione d’indipendenza americana Il 4 luglio i rappresentanti dei coloni proclamarono l’indipendenza delle 13 colonie britanniche del Nord America. Il testo della Dichiarazione (redatta da Thomas Jefferson) affermava solennemente il rivoluzionario principio per cui un governo è legittimo solo se gode del consenso dei governati e il popolo ha il diritto di ribellarsi se tale condizione viene a mancare. 1783 Pace di Versailles Dopo la sconfitta a Yorktown (1781) la Gran Bretagna fu costretta a riconoscere l’indipendenza delle 13 colonie. 1787 Emanazione della Costituzione degli Stati Uniti d’America Richiamandosi agli ideali affermati nella Dichiarazione d’indipendenza, la Costituzione fece degli Stati Uniti una Repubblica federale presidenziale basata su un bilanciato rapporto di forze tra governo centrale federale e autonomie dei singoli Stati. A fondamento dell’attività degli organi federali vennero posti i principi della separazione dei poteri e dell’equilibrio tra essi, ciascuno dei quali esercitava il proprio controllo sugli altri. La Costituzione degli Stati Uniti, prima Costituzione scritta ispirata a idee liberali e democratiche, segnò una tappa decisiva nello sviluppo del moderno Stato di diritto, imperniato sulla superiorità del governo delle leggi rispetto al governo degli uomini. [1861-1865 Guerra di Secessione La guerra consacrò la supremazia di tutte quelle forze che avrebbero poi trasformato la vecchia America rurale nella nuova America della grande industria e dell’alta finanza.] DOCUMENTI Dichiarazione d’indipendenza « Quando nel corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i vincoli politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le potenze della terra quel posto distinto ed eguale cui ha diritto per Legge naturale e divina, un giusto rispetto per le opinioni dell’umanità richiede che esso renda note le cause che lo costringono a tale secessione. – Noi riteniamo che le seguenti verità siano di per se stesse evidenti, che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni Diritti inalienabili, che questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità. – Che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati. » Costituzione degli Stati Uniti d’America « Noi, popolo degli Stati Uniti, allo scopo di creare un’Unione ancor più perfetta, di garantire la giustizia, di assicurare la tranquillità interna, di provvedere alla difesa comune, di promuovere il benessere generale e di salvaguardare per noi stessi e per la nostra posterità i doni della libertà, decretiamo e stabiliamo questa Costituzione degli Stati Uniti d’America. » INTERPRETAZIONI I) Alla fine del Settecento si vide nella Rivoluzione americana il primo capitolo di un più vasto e più generale processo di liberazione dell’umanità : con essa era iniziata “l’età della rivoluzione democratica”. Questa definizione è oltremodo seducente perché fondata sugli innegabili profondi legami spirituali e culturali fra Europa e America del Nord alla fine del Settecento : “un governo del popolo, per il popolo, con il popolo” (A. Lincoln, 1860). II) Si potrebbe inserire la Rivoluzione americana, come primo capitolo, nella storia di quel generale risveglio delle nazionalità, di quella rivoluzione liberale e nazionale che contraddistingue la prima metà dell’Ottocento europeo. Non ha forse l’America combattuto la sua Guerra d’Indipendenza contro i dominatori e i tutori stranieri ? III) In tutta la storia coloniale americana è implicito un rifiuto morale dell’Europa, alla quale si contrappone il mito dell’America come terra di rifugio dalla miseria e dalla corruzione europea. Fossero illuministi, puritani o quaccheri, tutti videro la possibilità di realizzare nelle solitudini americane la loro utopia, quella società ideale da contrapporre all’Europa corrotta e decadente. Ma il loro stesso rifiuto dell’Europa fu in nome di valori tipicamente europei. L’identità nazionale suggellata dalla Costituzione non è che la secolarizzazione della Terra promessa : la giovane Repubblica rappresenta l’avventura della libertà. L’America è contemporaneamente uno spazio (definito territorialmente), una comunità (contrattualistica, antinglese e antimonarchica) e un’idea. 2