VISTO che altre regioni d`Italia tra cui il Veneto prima e l`Umbria poi

INTERROGAZIONE a R.O. N. 14
AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO REGIONALE
Dott. Giuseppe Di Pangrazio
SEDE
Oggetto: INTERROGAZIONE SULLA RIDUZIONE DELLE LISTE D’ATTESA (Apertura
degli ospedali nei giorni festivi e prefestivi e due giorni settimanali anche negli orari serali
dalle 20 alle 24)
CONSIDERATO che con l’obiettivo di riduzione delle liste di attesa, con nota prot. n. RA 0091939
/COMM del 1 Aprile 2014 il Commissario ad Acta ha dato disposizione alle Direzioni delle
Aziende Sanitarie di attivare e porre in essere tutti gli strumenti organizzativi previsti dalle
disposizioni vigenti al fine di ampliare l’orario di attività dei servizi ambulatoriali e radiologici nei
giorni festivi e prefestivi e, quantomeno per due giorni settimanali, anche negli orari serali 20-24;
VISTO che nell’ambito del Programma Operativo 2013-2015 sono state stanziate apposite risorse
economiche per il potenziamento del personale, pari a 6 milioni di euro, che sono state poi
assegnate alle ASL regionali mediante il decreto commissariale n. 91/2013 recante “Indirizzi
regionali per la redazione degli Strumenti di programmazione delle Aziende Sanitarie Locali 20142016”;
PRECISATO che sulla base dei dati in possesso della Direzione Politiche della Salute riferiti alle
aree di maggior criticità per quanto attiene ai tempi di attesa, quelle con i tempi più lunghi sono
quelle relative ai servizi diagnostici quali mammografie, ecografie, TAC, RMN, colonscopie etc.;
RAVVISATA la necessità che, nel programmare nuove assunzioni mediante tali risorse aggiuntive,
si assegni assoluta priorità ad assunzioni di personale che siano funzionali alla riduzione delle liste
di attesa in ambito aziendale;
VISTO che altre regioni d’Italia tra cui il Veneto prima e l’Umbria poi, due delle tre regioni italiane
modello in sanità, hanno adottato identici provvedimenti per la riduzione delle liste d’attesa che
prevedono l’allungamento dell’orario di utilizzo delle strutture diagnostiche estesa anche al sabato e
alla domenica.”
RITENUTO che andare in ospedale nelle ore notturne, agevola i cittadini che non devono prendersi
un permesso da lavoro e permette di ottimizzare al massimo l’utilizzo dei grandi macchinari come
tac e risonanze magnetiche di ultima generazione, acquistate recentemente;
CONSIDERATO che le liste d’attesa sono uno dei problemi più rilevanti del nostro sistema
sanitario, che per monitorarle era stato attivato nel maggio 2013 un gruppo di lavoro diretto
dall’Agenzia Sanitaria Regionale insieme alla Direzione Politiche della Salute per il monitoraggio
periodico delle stesse, che l’Abruzzo aveva presentato un progetto pilota all’Agenas recepito da
tutte le Regioni Italiane per monitorare le prestazioni dei singoli medici che lavorano in
intramoenia, che entro giugno sarebbe dovuta essere funzionante in tutte le Aziende sanitarie, come
lo era da tempo nella Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, l’agenda di prenotazione pubblico-
privato, ovvero la possibilità per il paziente di prenotare al Cup le prestazioni sanitarie anche per il
privato, che con i medici di medicina generale si era costituito un tavolo per le liste d’attesa per un
maggior utilizzo delle classi di priorità per avere esami in 72 ore, 10 giorni o 30 giorni a seconda
della gravità ed un maggior controllo sugli accertamenti diagnostici prescritti che nella metà dei
casi si rivelerebbero non necessari rispetto alla patologia accertata.
Il sottoscritto Consigliere Regionale Gianni Chiodi
INTERROGA
Il Presidente della Giunta Regionale, Luciano D’Alfonso, in qualità di Commissario straordinario alla
Sanità della Regione Abruzzo per sapere:
1. se le Aziende sanitarie a distanza di 5 mesi dal provvedimento del 1 aprile c.a. hanno ampliato
l’orario di attività dei servizi ambulatoriali e radiologici nei giorni festivi e prefestivi e mantenuto
aperti gli ospedali per almeno due giorni settimanali, anche negli orari serali dalle ore 20 alle 24;
2. se da giugno è funzionante in tutte le Aziende sanitarie l’agenda di prenotazione pubblico-privato,
ovvero la possibilità per il paziente di prenotare al Cup le prestazioni sanitarie anche per il
privato;
3. lo stato dell’arte del progetto pilota di cui l’Abruzzo è stato proponente all’Agenas per monitorare
le prestazioni dei singoli medici che lavorano in intramoenia;
4. se il Gruppo di lavoro diretto dall’Agenzia sanitaria Regionale per il monitoraggio delle liste
d’attesa si è mai riunito in questi 5 mesi e i principali dati dell’ultimo monitoraggio effettuato;
5. lo stato dell’arte del Tavolo con i Medici di Medicina generale per l’applicazione delle classi di
priorità nelle singole aziende sanitarie e l’individuazione di eventuali abusi nella sottoscrizione
degli accertamenti radiologici;
IL
CONSIGLIERE
REGIONALE
Gianni Chiodi
L’Aquila, 16 Ottobre 2014