di Nome Alessandra Berardie-Cognome Dounia Bouchefra Al sorriso di tutti i bambini I n una notte di stelle e di luna piena, dalla finestra di un alto palazzo, Tommaso si preparava per andare a dormire. Stava per chiudere la finestra quando Questo libro è di qualcosa nel palazzo di fronte attirò la sua attenzione... Era la sua amica Clotilde seduta davanti alla TV, circondata da decine di scatole di dolci che gustava allegramente. Sembrava veramente felice e forte fu l’invidia di Tommaso al quale la mamma non permetteva simili vizi. 2 3 “Tommaso?” chiamò mamma Caterina dal salotto. “Ecco appunto” sospirò Tommaso. “Hai già lavato i denti?” Lavarsi i denti per Tommaso era la cosa più noiosa del mondo, l’unica soluzione era trovare le scuse più fantasiose per riuscire, almeno una volta, a non usare dentifricio e spazzolino, ma quando anche queste non bastavano, correva a nascondersi nei luoghi più impensati, tanto che mamma Caterina per trovarlo diventava un vero e proprio investigatore. 4 5 Anche quella sera Tommaso, si diresse verso il bagno sbuffando e cominciò di malavoglia a lavarsi i denti, ma proprio mentre Tommaso si stava spazzolando i grandi incisivi accadde qualcosa di particolare: un dente si staccò! Era proprio quel dente da latte che dondolava ormai da qualche settimana. “Uao!”esclamò “Ad ogni dentino sotto il cuscino, arriverà nella notte un degno soldino” ripetè come una formula magica il bambino. Con questo pensiero ritrovò il sorriso che aveva perduto e corse nella sua cameretta sognante. 6 7 Il topolino controllò con attenzione che La sveglia sul comodino segnava la mezzanotte quando dalla porta accostata della cameretta fece capolino un musetto baffuto e due orecchie tonde e pelose. Un topolino entrò. Il topolino scorse Tommaso che dormiva tranquillo, si pettinò i baffi e sistemò la piccola e preziosa borsetta che aveva con sè, deciso ad attraversare la cameretta di Tommaso quando ad un certo punto di colpo si bloccò: la gatta ancora dormisse e sembrandogli innocua, si fece coraggio e uscì dal nascondiglio con grande sorpresa di Tommaso che non aveva animale parlante. mai visto un aveva visto la gatta Milù che dormiva sul davanzale della finestra. “Ooooooooohhh per mille code di gatto! Un mostro! Aiutoooo!!!” gridò l’animaletto, facendo cadere dalla borsetta monetine scintillanti nel tentativo di rifugiarsi sotto il letto di Tommaso. Al sentire le grida e il rumore di monete, Tommaso si svegliò, “Chi è là?” chiese il bambino un po’ spaventato e un po’ assonnato. 8 9 “Ciao Tommaso, la tua gatta mi ha fatto prendere un bello spavento!” spiegò al bambino un po’ spaventato e un po’ assonnato. ro u t r A : E NOM ji k s v o p o T : 54 e COGNOME r a l o M ni el d n a a i 4 V 5 , 1 e : l ETÀ vil o c n a i B A: Z N E D I S RE vio le Archi 10 onsabi p s e r , i : t IONE latte S a dei Den a S t d a E i F F t a n O l e l R d e P erca dei sonale d c r i e r p e e t a n t Assiste i raccol d o n i z z maga Dentale, E: R A L O C I T R oviera A r P g a O o N v i G t SE a con mo i c i m a c e Elegant “Mi presento: sono Arturo, esperto in denti, dentini e dentoni di ogni varietà nonché fidato aiutante della Fata dei Denti e addetto all’Archivio Dentale, Magazzino di Raccolta e Ricerca dei Denti da Latte dei bambini di tutto il mondo nella città di Biancoville. Ti chiederai che ci faccio qui... ebbene... questa è tua!” sorrise il topo, disse, porgendo a Tommaso una monetina. “Proprio come diceva nonna Vera, la magia dei denti da latte!” esclamò eccitato il bambino. 11 12 13 “Da tempo noi topolini ci occupiamo della distribuzione delle dopo mangiato, neanche l’ombra di uno spazzolino!” Tommaso capì monetine, l’Archivio dei Denti da Latte è sottosopra; sempre più che la Clotilde di cui stava parlando il topolino non poteva che essere bambini si dimenticano di lavarsi i denti diffondendo così la forza la sua amica, preso dalla preoccupazione si affrettò a rispondere: dei Batteri, acerrimi e spietati nemici della Fata dei Denti… Sono diventati così potenti da essere riusciti, con un piano malvagio, rapire e imprigionare la nostra amata Fata dei Denti nella torre più alta del loro castello!” a “Davvero? E dove si trova il castello? E chi sono questi Batteri?” chiese preoccupato il bambino, “I Batteri si cibano dei denti dei bambini “Arturo, conta su di me: ti aiuterò io a liberare la Fata dei Denti!” e si moltiplicano ogni volta che non usate spazzolino e dentifricio, intrufolandosi e rovinando i vostri denti con le carie! La nostra Fata è nel castello di Batterville costruito con un mucchio di carie nella bocca di una bambina, Clotilde, che pare abiti aveva al polso, premette un pulsante proprio qui vicino” spiegò il topolino, “Sembra che i suoi denti e improvvisamente... stata intrappolata proprio fossero ottimi per i Batteri: non c’era traccia di pulizia, mai lavati 14 Il topo, che non aspettava altro, annuì e mostrò a Tommaso il colorato orologio che ...uscì un arcobaleno che cominciò ad allungarsi sempre più, fino ad uscire dalla camera di Tommaso per diventare un ponte di luci colorate che li portò fino alla cameretta di Clotilde, dall’altra parte della strada. “Arturo, dove siamo arrivati? Di chi è questa bocca enorme?” I due nuovi amici vi salirono sopra e camminarono, camminarono… giungendo a quella che sembrava una strana, enorme bocca. “Non è la bocca a essere grande, siamo noi che ci siamo rimpiccioliti, a misura di Batterville: questa è proprio la bocca della tua amica Clotilde”. 16 17 ammutolito alla visione del castello di Batterville che si ergeva minaccioso e malsano sull’ultimo molare rimasto . Anche Tommaso non credeva ai suoi occhi: la bocca di Clotilde era un vero paese di denti! Percorsero molta strada, scavalcando i piatti incisivi e arrampicandosi su canini e molaretti aguzzi, tutti macchiati e distrutti dalla carie dei Batteri, finché il topolino si fermò, 18 Tommaso guardò pensieroso la fortezza: come avrebbero potuto salvare la Fata dei Denti contro un’armata di Batteri, sicuri nel loro Castello un bambino e un topolino anziano fortificato e inaccessibile? 19 Come se avesse intuito i pensieri del suo nuovo amico, Arturo cominciò a tirar fuori dall’orologio magico un’enorme spazzolone, quello che sembrava un estintore, una strana fionda con piccole sfere colorate e funi bianche e resistenti a volontà. “Queste saranno le nostre armi, Tommaso: lo SpazzaBatteri, lo Sparafricio, le Bombuttorie e la Fune Interdentale, sono potentissime e non lasceranno scampo ai Batteri, sarà essenziale eliminarli tutti per liberare la fata”. Il topolino non perse altro tempo, prese tutto ciò che potè, compreso lo Spazzabatteri e lo Sparafricio e imboccò la strada che conduceva al castello. Tommaso fece lo stesso, ma non camminarono a lungo che cominciarono a sentire strani rumori continui e fastidiosi: i Batteri erano vicini… Tommaso pensò che se volevano vincere, avrebbero fatto meglio ad avere anche loro un piano e fare un po’ come mamma Caterina che, con l’astuzia, riusciva sempre a scovarlo per fargli lavare i denti. Tommaso li avrebbe attirati e Arturo avrebbe usato le armi che avevano portato con sé. 20 21 “Funziona, Arturo, funziona!” esclamò Tommaso felice, vedendo che, a poco a poco, il terreno diventava sempre più sgombro. Arturo intanto aveva sfoderato l’arma fatale, lo Sparafricio, che con uno solo getto spazzò via quasi tutti i batteri rimasti. “Corri Tommaso! La Fata ti aspetta! Rimarrò io a controllare” disse Arturo ammucchiando le ultime Bombuttorie che avevano portato con sé. Con un po’ di timore, il bambino provò a usare la prima Bombuttoria che, lanciata sul terreno, liberava il contenuto liquido al fresco gusto di menta a cui i batteri non potevano resistere, 22 fuggendo via terrorizzati. 23 Tommaso corse lungo il sentiero finalmente sgombro dai Batteri, fino ad arrivare al grande portone della fortezza; lo aprì con forza, entrando in quello che sembrava un vero e proprio magazzino di sporcizie dentali , si diresse a fatica verso le scale scure e scivolose per salire sulla torre più alta dove era rinchiusa la Fata. Una volta raggiunto l’ultimo fangoso scalino, Tommaso fu colpito da una luce abbagliante e ci volle qualche secondo perché il bambino capisse che quella luce non era altri che la Fata dei Denti aprì l’enorme gabbia che la imprigionava e la liberò. Felice di poter nuovamente spiegare la ali, con voce dolce “Tommaso, solo un bambino davvero speciale poteva fare tutto questo! Grazie per disse: aver salvato me e la speranza di tutti i bambini: ecco a te un’altra meritata monetina come ricompensa” e sorridendo aggiunse “e questa invece per non dimenticare...”. 24 25 A quelle parole, pian piano il viso luminoso e il sorriso della Fata svanirono in una nuvola di polvere luccicante e leggera. “Polvere di Fata! Lo sapevo che l’avrei vista da vicino un giorno... non vedo l’ora di raccontarlo a Mi...” Due monetine! E improvvisamente ricordò tutta l’avventura della notte appena trascorsa.. La polvere di Fata aveva ma Tommaso non ebbe tempo neppure di terminare la frase fatto il suo effetto: non perché un sonno profondissimo calò su di lui. aveva dimenticato! Arturo, la bocca di Clotilde, Batterville e il piano per sconfiggere polvere i fata d i malvagi Batteri, la Fata dei Denti… Tommaso aprì gli occhi, la sveglia sul comodino segnava le 7.00, Il bambino scese dal letto ancora assonnato, un pò confuso e Tutto vero! incredulo, quando sentì un suono metallico e qualcosa rotolare sul pavimento: una monetina. Poi guardò velocemente sul comodino e ne vide un’altra, luccicante vicino alla sveglia. 26 27 Non poteva perdere altro tempo doveva raccontare la sua incredibile avventura a Clotilde e soprattutto spiegarle che cosa stava succedendo nella sua bocca. Si preparò in un lampo e salutando la mamma uscì di casa. Davanti a scuola, vide la bambina: non aveva il suo solito sorriso, ma la “Vieni andiamo dal dentista, vedrai saprà aiutarti per curare e ricostruire il dente che i batteri ti hanno rovinato con le carie!” faccia così gonfia che quasi non riusciva a parlare. “So io che ti è successo” disse Tommaso avvicinandosi a Clotilde: E cominciò a raccontarle tutto ciò che era successo la scorsa notte con tanto entusiasmo che la bambina, incredula e affascinata, si convinse, per la prima volta, ad entrare nello studio di un dentista. 28 29 Non solo ci entrò, ma si sedette su una comoda poltrona e aprì la bocca per farla controllare a una dolce signora con i lunghi capelli La dottoressa mantenne la sua promessa e in pochi minuti fece biondi raccolti e un bel camice bianco, la dentista che curava i veramente una magia: senza neppure che Clotilde e Tommaso se ne denti dei bambini. “Vedi, Clotilde” disse la dottoressa visitandola accorgessero, il dente della bambina era già stato curato e medicato i batteri hanno scavato un buco nel dente, a dovere con mille attrezzi divertenti e colorati che un po’ facevano “questo gonfiore alla guancia ti è venuto perchè così profondo che quasi non è rimasto nulla del tuo bel molare! Ma non ti preoccupare, riusciremo a curarlo e, con un pò di magia, non sentirai più alcun fastidio”. A queste parole, Tommaso drizzò le orecchie cercando di ricordare dove avesse già sentito il solletico e un po’ facevano la doccia. “Brava Clotilde! Sei stata davvero coraggiosa!” disse la dottoressa e la bambina pensò che non era stato così male andare dal dentista: la dottoressa era simpatica e la seduta un’avventura affascinante mentre il mal di denti... no quello no... non avrebbe voluto averlo più. quella voce dolce. “Ecco la meritata ricompensa” continuò la dottoressa, “un piccolo regalo per te e il tuo amico per non scordare di lavarsi sempre bene i denti: due spazzolini nuovi fiammanti!” 30 31 Meritata ricompensa? A Tommaso sembrava di aver già sentito quelle parole, quella voce, quel sorriso e quegli occhi... ma... com’era possibile? La dottoressa gli sorrise e, facendogli l’occhiolino, si allontanò. A Tommaso vennero in mente le ultime parole che la Fata gli aveva rivolto: “per non dimenticare...”, no, di certo non avrebbe dimenticato! Un gran sorriso si disegnò sul volto del bambino e mentre Clotilde, chiaccherando allegra, raccontava tutti i particolari della seduta appena finita, cercò ancora con lo sguardo la sua Fata dei Denti, ma non riuscì più a trovarla. 32 33 I bimbi uscirono dallo studio, l’una sollevata e l’altro ancora sognante. Da un’idea di Appena la porta si chiuse dietro di loro, Dounia Bouchefra Tommaso, assorto, mormorò tra sè’: “lo sapevo! Le fate esistono davvero!” Testo di Ma Clotilde non sentì nulla perchè continuava il Alessandra Berardi suo racconto chiassoso e a Tommaso non dispiaceva Illustrazioni di tenere per sè questo piccolo segreto! Dounia Bouchefra © 2016 Tutti i diritti riservati Clinica dentale Cappellin srl È vietata la riproduzione anche parziale, di tutte le immagini e i testi del presente libro. I medici che si occupano di bambini e adolescenti si dedicano esclusivamente a Pedodonzia e Ortodonzia, affiancati da personale di assistenza altamente qualificato, in collaborazione con altri specialisti (Chirurgia Orale e Conservativa) e sanitari (logopedisti, osteopati). È bello sentirsi curati a tutto tondo, circondati da un network affiatato, perché non si curano solo i denti! Prima visita Pedodonzia e Sedazione cosciente* Il piccolo paziente viene accolto con i familiari in un ambiente sereno con specialisti pronti a preparare un programma specifico di cura per i suoi denti, perché non solo la bocca del bambino è diversa da quella di un adulto, ma anche le sue esigenze! Un’aria magica che trasforma in bambini coraggiosi anche i più timidi e paurosi: da noi è possibile curare i denti di grandi e piccini con sicurezza e serenità. La prima visita diventa un momento di scoperta e gioco utilizzando peluches e modellini didattici che aiutano a prendere confidenza con gli strumenti operativi. * Utilizzando una miscela di ossigeno e protossido d’azoto, assolutamente innocua e senza effetti collaterali, viene indotto un effetto analgesico, ansiolitico e sedativo: senza addormentarsi e soprattutto senza assumere farmaci, il paziente sperimenta un profondo senso di rilassamento. Progetto di prevenzione odontoiatrica da CURARE i denti e un gioco BAMBINI Il nostro primo compito da medici è insegnare ai bambini come pulirsi i denti e prendersi cura della loro bocca. In collaborazione con il Lions Club Pinerolo Acaja, è disponibile un programma di prevenzione odontoiatrica gratuito, attuato con successo nelle scuole primarie del territorio pinerolese, per sensibilizzare i bambini alle tematiche dell’igiene orale in maniera divertente ed efficace. Sei interessato al progetto? Richiedi alla tua scuola questo servizio contattando la Clinica [email protected] Ortodonzia pediatrica, intercettiva, invisibile e multiattacchi Una bocca che cresce in maniera armonica è un tesoro per il futuro: asimmetrie, deviazioni e posture scorrette della bocca nel piccolo paziente possono essere intercettate tempestivamente e corrette in maniera semplice, veloce ed efficace, spesso senza l’utilizzo di alcun apparecchio! Via Bogliette, 3c - 10064 Pinerolo (TO) Tel. 0121.099100 - 0121.928051 [email protected] www.clinicacappellin.it Chi ha rapito la Fata dei denti? Tommaso e i suoi amici riusciranno a vincere i malefici nemici di Batterville? La pestifera Clotilde ritroverà il sorriso perduto? Un’avventura avvincente ed educativa alla scoperta dei misteri e meraviglie della nostra bocca, con le suggestive immagini di una Una produzione di yellostudio.it giovane e talentuosa illustratrice.