13 aprile 2017 Il Resto del Carlino «Papilloma virus, è importante conoscerlo» AVERE cura di sé è il primo gesto d’amore e, se si parla di Papilloma virus, capire cosa e perché è importante sapere acquista ancora più senso. Ancor più a Ferrara, l’eredità di Mario Tortora, il primo in Europa a procedere allo screening per la prevenzione femminile. Cos’è il Papilloma virus e quali terapie ci sono dopo la diagnosi sono solo alcune delle domande al quale risponde il nuovo dépliant realizzato dall’Ordine dei medici di Ferrara, per una nuova campagna informativa sul tema. «Nel momento in cui molto si discute sui vaccini, purtroppo anche con il contributo di alcuni medici – spiega Bruno Di Lascio, presidente dell’Ordine –, abbiamo voluto realizzare un agevole dépliant dedicato alla conoscenza del Papilloma virus umano, e delle sue conseguenze, che si potrà trovare nelle farmacie e nei centri specializzati». Ancora difficoltà si ha invece nell’introdurre la tematica nelle scuole, complice la necessità per i genitori di rapportarsi coi giovani figli sul tema. Mauro Marabini, direttore sanitario dell’Ausl, ribadisce l’importanza della prevenzione, definendo la conoscenza diffusa «il vero know how di Ferrara». Novità in campo di Hpv (Papilloma virus), sono ben due per il territorio: il coinvolgimento anche dei 12enni maschi nel piano vaccinale e nell’usare a breve un nuovo vaccino, con un’efficacia più estesa. Aldo De Togni, responsabile del centro screening, riporta invece il numero globale di test Hpv fatti a donne ferraresi nel 2016: si tratta di 8659 persone (Bologna è invece a quota 8323 ed Imola a 2219). «Di casi di Hpv positivo, sempre l’anno scorso, ne abbiamo riscontrati 389 e il tasso di positività è al 4,49%, inferiore sia rispetto a Bologna, che è a quota 5,09%, che a Imola, che è al 5,85%. Il vaccino Hpv sta dimostrando degli effetti molto positivi, con il 70% in meno di lesioni». Se la massima efficacia si ha introno ai 12 anni, prima dei rapporti sessuali, Marisa Cova del dipartimento di sanità pubblica, consiglia di vaccinarsi anche nel caso si ha già contratto il virus. «Per i minorenni il vaccino è gratuito – spiega – mentre per i maggiorenni costa circa 70 euro a seduta», che in tutto sono tre in un anno. «Anna, la verità dalla Procura» Riceviamo e pubblichiamo la risposta della Croce Rossa alla lettera di ieri in merito alla tragedia della giovane Anna GENTILE Michele Veronesi, anche tutti noi siamo genitori. Non siamo automi messi alla guida delle ambulanze. E quanto successo alla piccola Anna ci ha fatto precipitare tutti nel più profondo dolore e sgomento. Le domande che lei si pone, sono domande lecite, chiunque ha il diritto di porsi. Le risposte arriveranno dalla Procura, immediatamente attivata, alla quale abbiamo messo a disposizione ogni informazione per ricostruire i fatti e conoscere la verità; perché qui nessuno è alla ricerca di responsabilità, ma di verità. Verità che è dovuta ad Anna, ai suoi genitori, a suo fratello, a tutti i suoi famigliari, ai quali ci siamo stretti in un silenzioso abbraccio. Ed il nostro non è un silenzio omertoso, ma semplicemente disperazione. Senza voler entrare nel merito della dinamica dei fatti, sulla quale le indagini della Procura porranno chiarezza, ritengo doveroso evidenziare che il nostro personale viene addestrato e preparato alla guida, conseguendo una patente speciale dopo un corso ed un esame. I nostri mezzi non possono essere condotti con patente civile. Gli autisti non possono prendere iniziative personali sull’utilizzo dei dispositivi di segnalazione, iniziativa che viene ordinata dall’operatore della centrale del 118 sulla base della gravità dell’intervento. Il veicolo è collegato telematicamente alla centrale che ne verifica stato e posizione tramite dispositivi satellitari. I nostri autisti vengono addestrati ed informati, conoscono chiaramente il fatto che i segnalatori “chiedono precedenza” senza dare alcun “diritto di precedenza” e che tutte le manovre devono sempre perfettamente tener conto di tutte le condizioni di traffico. E’ impensabile ritenere che l’autista fosse distratto o addirittura impegnato con il cellulare, alla guida di un veicolo in emergenza. Probabilmente lei non si rende conto di cosa significhi condurre un mezzo in emergenza nel traffico cittadino. E i semafori rossi non li “buchiamo”; cerchiamo di arrivare il prima possibile dove siamo chiamati ad intervenire, perché c’è sempre in gioco la vita di qualcuno quando “buchiamo i semafori” e quando dobbiamo farlo, lo facciamo con la massima attenzione tenendo conto di tutti i fattori in gioco e della responsabilità che in quel momento è tutta nelle mani di quell’autista che non possiede la facoltà di poter prevedere ogni tipo di fatalità possa andare ad incrociare la sua strada. E se non vi sono tracce di frenata, è proprio perché quell’ambulanza non correva assolutamente ed il semaforo lo stava “bucando” con tutta la prudenza possibile, mentre chi quell’ambulanza la stava aspettando auspicava la stessa corresse a tutta velocità, magari ignorando ogni norma del codice della strada. Gentile signor Veronesi, la Procura le darà tutte le risposte di cui necessita, ne stia certo. Per ora le sue domande, seppur lecite, sono solo illazioni di fronte alle quali ho ritenuto di dover dar riscontro, mentre dovremmo essere tutti, anche solo con il pensiero, stretti alla famiglia di Anna e alla disperazione dei suoi cari. E con il pensiero rivolto anche al nostro autista e alla tragedia che sta vivendo. Alessio Zagni Presidente Cri Ferrara La Nuova Ferrara Papilloma, in un libretto l'importanza di vaccinarsi Sostenuta dall'Ordine dei Medici è partita attraverso un opuscolo, stampato in 500 copie (di cui 400 in italiano e 100 in inglese) una campagna informativa rivolta ai giovanissimi, alle loro famiglie ed alle donne fino ai 45 anni, sul papilloma Virus (Hpv) e sull'importanza della vaccinazione da farsi intorno ai 12 anni sia per le femmine ed oggi anche per i maschi. «Il depliant - sottolinea il presidente dell'Ordine, Bruno Di Lascio - spiega come e a chi si trasmette, quali sono le conseguenze, dove recarsi per gli accertamenti; inoltre verrà distribuito, in accordo con Usl, Igiene Pubblica, Centro Salute Donna ed Udi nei luoghi frequentati dai destinatari. Speriamo così di arrivare anche a chi non si pone il problema, non ritiene di averlo, non sa di averlo, educando la popolazione ad una vita sessuale senza rischi».«Vorrei che fossimo tutti consapevoli - ha aggiunto Mauro Marabini direttore sanitario USL - che questa iniziativa fatta a Ferrara ha una valenza peculiare perché legata ad una lunga e positiva tradizione in ambito della prevenzione. L'obiettivo è infatti definire Ferrara città della prevenzione e penso che ci stiamo riuscendo attraverso molteplici iniziative a cui collabora una rete formata da Università, azienda ospedaliera, Usl». Fra i più importanti per il grande bacino di utenza che segue è il Centro Salute Donna di via Boschetto dove, oltre allo screening ed alle visite specialistiche, è già attivo un Consultorio Giovani - come ha ricordato il responsabile dottor Demetrio Costantino; un'altra realtà determinante per l'informazione è l'Udi dove è permanentemente presente un gruppo sulla salute delle donne. «La vaccinazione agli adolescenti si pratica gratuitamente su invito alle famiglie che non sempre rispondono volentieri - ha concluso Marisa Cova del Dipartimento sanità pubblica - il vaccino copre 2 ceppi e complessivamente riduce il rischio di lesioni del 60/70%». Copparese e Argenta: pochi medici di base COPPAROL'Asl ha indicato le zone della provincia dove è stata riscontrata o è prevista una carenza di assistenza primaria, cioè di medici di medicina generale, nel l primo semestre 2017. Si tratta di sei comuni del distretto centro-nord (struttura organizzativa e territoriale di cui fa parte anche il comune di Ferrara): Berra, Copparo, Formignana, Jolanda di Savoia, Ro e Tresigallo; e di un comune del distretto Sud-Est (area che comprende anche il Basso Ferrarese): Argenta. Nella determina, che fa riferimento ad una specifica richiesta della Regione Emilia Romagna ed esplicita il risultato di un'analisi che viene compiuta due volte all'anno, vengono individuate le carenze di professionisti al 1º marzo 2017 in base alla popolazione residente e alla «effettiva capacità ricettiva» dei medici di base che operano in una zona definita. L'atto viene pubblicato sul Bollettino regionale per attivare la procedura che consente di "riempire" le caselle vuote, cioè i territori dove sono emerse carenze indotte dal decesso di professionisti, dal loro pensionamento o dal trasferimento in un'altra zona del territorio, anche fuori provincia. L'obiettivo finale, nei comuni dove è stata riscontrata l'esigenza di favorire l'insediamento di altri medici di base, è richiamare professionisti inseriti in una specifica graduatoria regionale che elenca i camici bianchi che possono entrare in un posto di ruolo nell'ambito della medicina di base. In piazza per contrastare le malattie del sangue PORTOMAGGIORE. Sabato davanti al municipio di Portomaggiore, si terrà un'importante iniziativa a sostegno della sensibilizzazione alla lotta contro le malattie del sangue. Dalle 9 alle 21, in collaborazione con Admo e Ail di Ferrara, sarà possibile candidarsi come potenziali donatori di midollo osseo, attraverso un semplice prelievo di saliva. Inoltre, con l'acquisto di un uovo di Pasqua o con una offerta sarà possibile sostenere la lotta ai linfomi e mielomi. L'iniziativa è in memoria di un ragazzo di vent'anni di Portomaggiore scomparso recentemente a causa di una forma aggressiva di leucemia, e la promozione della giornata è nata dalla consapevolezza sorta in alcuni suoi cari amici delle problematiche legate allo sviluppo e alla messa in atto di cure efficaci contro questo tipo di malattie.La provincia di Ferrara negli ultimi anni si sta dimostrando attenta alla necessità di aumentare il numero di potenziali donatori di midollo osseo, dando così un a speranza concreta a chi è affetto da queste patologie.Una iniziativa importante, nel quale i volontari saranno a disposizione per tutte le informazioni. Rampa pronto soccorso. «Partiremo con i lavori» COMACCHIO«Ho letto negli ultimi tempi stupidaggini stratosferiche sulla rampa del San Camillo - tiene a specificare Claudio Vagnini, direttore generale dell'Asl di Ferrara-. Non è assolutamente in pericolo, ma richiede lavori di manutenzione che faremo presto, prima della riapertura del Punto di primo intervento». In queste settimane, dopo che foto e segnalazioni sullo stato dei piloni sono rimbalzate da Facebook ai giornali, il Servizio tecnico dell'Asl ha compiuto dei carotaggi sul cemento, senza rilevare problemi di strutturali. "A giugno riapre assolutamente - aggiunge Vagnini -, ma prima dell'estate vogliamo intervenire anche sullo stradello di accesso della struttura». Nel frattempo è stato ultimato il trasloco dei 43 letti automatizzati che dal terzo piano del San Camillo, sono stati trasportati all'ospedale del Delta. «Abbiamo finalmente rimesso a disposizione dei servizi pubblici i letti inutilizzati - va avanti il direttore generale dell'Asl». Non dovrebbe essere lontana dunque la data dell'insediamento della pediatria di gruppo, secondo la tabella di marcia concordata in Prefettura. Prossimo anche l'insediamento del Centro di procreazione medicalmente assistita al secondo piano dell'ospedale laghese, dopo la chiusura del reparto di ostetricia e neonatologia, intervenuta il 31 gennaio scorso.