I batteri Sebastian Kaulitzki / Shutterstock Le più antiche forme di vita, comparse sulla Terra più di 3 miliardi di anni fa, sono caratterizzate da un’organizzazione cellulare procariote. Tra esse ci sono i batteri Copyright © 2009 Zanichelli editore La cellula procariote I procarioti hanno piccole dimensioni (da 1 a 10 µm) Non presentano organuli circondati da membrana Possiedono una parete cellulare che li protegge dalla lisi osmotica Dispongono di materiale genetico posto nel nucleoide e costituito da un cromosoma che contiene DNA Oltre al DNA cromosomico, la maggior parte dei procarioti contiene altre molecole di DNA chiamate plasmidi Copyright © 2009 Zanichelli editore Classificazione dei batteri I batteri sono classificati in due domini derivati da una cellula antenata comune: quello degli Archea e quello degli Eubacteria (*) Cianobatteri, batteri verdi e alcuni batteri purpurei sono fotosintetici Copyright © 2009 Zanichelli editore Caratteristiche degli archeobatteri Gli archeobatteri sono i procarioti più antichi e hanno una struttura peculiare che li distingue dagli eubatteri: possiedono enzimi caratteristici hanno una parete cellulare composta da proteine, polisaccaridi o molecole di glicopeptidi l’impalcatura delle loro membrane cellulari è costituita da lipidi contenenti glicerolo e isoprenoidi possiedono un pigmento sensibile alla luce rossa, la alorodopsina (molto simile alla rodopsina, presente anche nella retina dei vertebrati) possono vivere negli ambienti più inospitali, come le saline o le sorgenti termali Copyright © 2009 Zanichelli editore Raggruppamenti di archeobatteri In base all’ambiente in cui vivono gli archeobatteri si distinguono in: Aerobi Anaerobi obbligati o facoltativi Alofili, si trovano in ambienti molto salati, come i mari chiusi o le saline Termoacidofili, vivono in zone estremamente calde, anche vicino ai 100o C, e a valori di pH molto bassi Acidofili, popolano ambienti in cui il terreno ha un pH molto acido Metanogeni, abitano nelle paludi, nel tubo digerente di certi animali o all’interno di protozoi e sintetizzano metano a partire da anidride carbonica e idrogeno gassoso Copyright © 2009 Zanichelli editore Habitat degli archeobatteri Grotte Lago salato Geyser Saline Copyright © 2009 Zanichelli editore Eubatteri: morfologia Gli eubatteri hanno colonizzato un’enorme quantità di habitat: acque dolci e salate, regioni fredde e regioni calde, terreni fangosi e sedimenti marini. Si trovano anche all’interno di altri organismi come insetti, molluschi e mammiferi In base alla loro forma si possono catalogare in: Copyright © 2009 Zanichelli editore Bacilli, a bastoncino Cocchi, sferici Spirilli, a elica Bacillococchi, ovali Vibrioni, a virgola Eubatteri: parete La parete cellulare degli eubatteri contiene uno speciale composto chiamato peptidoglicano, un glicopeptide formato da acido N-acetil muramico (NAM) e Nacetilglucosammina (NAG) uniti tra loro da ponti peptidici A seconda del tipo di parete i batteri si distinguono in: Gram positivi e Gram negativi Copyright © 2009 Zanichelli editore Gram+ La parete dei batteri Gram positivi è costituita prevalentemente da peptidoglicano, oltre che da acidi e proteine Copyright © 2009 Zanichelli editore GramLa parete dei Gram negativi è formata da due strati: un sottile strato di petidoglicano e uno strato lipoproteico simile alla membrana plasmatica Molecole caratteristiche dei Gram– sono i lipopolisaccaridi, dotati di potere tossico e pirogeno Copyright © 2009 Zanichelli editore Come si distinguono i Gram+ dai GramNel 1884 il medico danese Hans Joachim Christian Gram mise a punto un metodo di colorazione che permette di distinguere i batteri in base alla quantità di peptidoglicano contenuto nella loro parete cellulare Gram + Copyright © 2009 Zanichelli editore Gram - Colorazione di Gram I batteri che restano colorati di viola sono i Gram positivi, mentre quelli che non trattengono il colorante e diventano rossi sono i Gram negativi Copyright © 2009 Zanichelli editore Spore Quando le condizioni ambientali diventano sfavorevoli, molti batteri Gram+ sono in grado di ricoprire la propria zona nucleare con una struttura particolarmente resistente, formando una spora Le spore possono resistere per centinaia di anni in uno stato metabolicamente inattivo. Quando le condizioni ritornano ottimali la spora si differenzia in cellula batterica e il ciclo vitale ricomincia Copyright © 2009 Zanichelli editore Modalità di nutrimento I batteri possono essere: saprofiti eterotrofi → decompositori patogeni parassiti o simbionti utili fotosintetici autotrofi chemiosintetici Copyright © 2009 Zanichelli editore Batteri saprofiti Si nutrono di materiale organico morto e, insieme ad altri organismi (per esempio i funghi) restituiscono al terreno i sali minerali, come i nitrati, che poi vengono nuovamente utilizzati dalle piante per produrre sostanze organiche Copyright © 2009 Zanichelli editore Batteri eterotrofi patogeni La maggior parte delle infezioni umane è provocata da batteri patogeni. Malattie come la peste, il colera, la polmonite o la meningite sono causate da batteri che possono trasmettersi direttamente o indirettamente da un individuo all’altro A seconda delle infezioni gli agenti patogeni si localizzano in un diverso organo: Serratia marcescens: responsabile di infezioni urinarie Copyright © 2009 Zanichelli editore Pseudomonas cepacia: provoca infezioni polmonari Antibiotici Nel 1929 Alexander Fleming, un medico scozzese ricercatore presso il St. Mary's Hospital di Londra, scoprì la penicillina: la prima sostanza conosciuta e studiata capace di combattere i batteri e di sconfiggere malattie precedentemente mortali. La penicillina fu il capostipite di una famiglia di farmaci ad azione antibiotica Formula della penicillina Copyright © 2009 Zanichelli editore Batteri simbionti dell’uomo Nell’intestino umano vivono circa 300-500 differenti specie di batteri (la “flora batterica intestinale”) sia anaerobi (come bifidobacterium) sia aerobi (come l’escherichia e l’enterobacter) La flora batterica intestinale svolge importanti funzioni: protegge l’organismo dall’attacco dei microrganismi nocivi scinde le sostanze alimentari sfuggite alla digestione e all’assorbimento nell’intestino tenue, rendendo disponibili per il nostro organismo vitamine, sali minerali e altri micronutrienti produce la vitamina K, importante per la corretta coagulazione del sangue, il buon funzionamento del fegato e la calcificazione delle ossa produce la vitamina B12, importante per la riproduzione delle cellule e per la sintesi dell’emoglobina Copyright © 2009 Zanichelli editore Batteri simbionti degli erbivori Gli erbivori non sono in grado di digerire la cellulosa contenuta nei vegetali, ma riescono a farlo grazie all’intervento dei batteri che colonizzano il loro sistema digerente Nell’ambiente caldo e molto umido del sistema digerente degli erbivori i batteri si sviluppano velocemente e attaccano le fibre vegetali L’azione dei batteri libera il glucosio dalla cellulosa e lo rende disponibile per l’assorbimento Copyright © 2009 Zanichelli editore Batteri azotofissatori Alcuni batteri sono in grado di trasformare l’azoto atmosferico (N2) in una forma facilmente assimilabile per le piante, come l’ammoniaca Il genere Rhizobium è caratterizzato da numerosi ceppi che entrano in simbiosi con specie vegetali a rapido accrescimento e in particolare con le leguminose erbacee Copyright © 2009 Zanichelli editore Plasmidi I plasmidi sono più piccoli del cromosoma batterico e contengono in genere uno o due geni, anche se quelli più grandi ne possono avere anche diverse decine Si distinguono in: plasmidi degradativi. Consentono ai batteri di metabolizzare determinate sostanze, anche tossiche, come alcuni residui del petrolio o pesticidi; plasmidi Col. Codificano per le colicine, proteine in grado di uccidere altri batteri; plasmidi della virulenza. Trasformano le cellule ospiti in patogene; plasmidi F. Consentono ai batteri di scambiare tra loro materiale genetico; plasmidi R. Conferiscono resistenza ad alcuni antibiotici Copyright © 2009 Zanichelli editore Azione antibiotica Attualmente con il termine antibiotico si indica un farmaco, di origine naturale o di sintesi, in grado di rallentare o fermare la proliferazione dei batteri Gli antibiotici si distinguono in: • batteriostatici (che bloccano la riproduzione del batterio, • impedendone la scissione) battericidi (che uccidono il microrganismo) La penicillina impedisce l’azione dell’enzima che catalizza la formazione dei legami trasversali durante la sintesi del peptidoglicano costituente la parete batterica: senza parete i batteri vanno incontro alla lisi osmotica e muoiono Copyright © 2009 Zanichelli editore Scissione binaria La divisione di un procariote comporta la duplicazione del cromosoma batterico e la migrazione delle due molecole ai lati opposti della membrana: quando la cellula si allunga, i cromosomi si trovano ancorati alla membrana da parti opposte Al termine del processo di allungamento la membrana e la parete si ripiegano al centro formando due cellule figlie perfettamente identiche alla cellula madre Copyright © 2009 Zanichelli editore