Elettronica – Circuiti con amplificatori operazionali; comparatore; conversione analogico-digitale Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano [email protected] Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 1 / 18 Contenuto 1 Principio di terra virtuale 2 Amplificatore invertente 3 Amplificatore non invertente 4 Amplificatore della differenza 5 Sommatore 6 Inseguitore (buffer) di tensione 7 Comparatore 8 Convertitore analogico-digitale Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 1 2 / 18 Programma – parte 2 2 Circuiti in continua. u. v. w. x. ... Circuiti con amplificatori operazionali. Comparatore. Conversione analogico-digitale. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 3 / 18 Principio di terra virtuale Un circuito contenente un amplificatore operazionale ideale con retroazione negativa è stabile, e vale il principio di terra virtuale: V+ − V− = 0 La tensione in uscita all’amplificatore operazionale è: Vo = E · (V + − V − ) = ∞ · 0 che può assumere qualsiasi valore. Siccome l’amplificatore operazionale ideale ha resistenza di ingresso infinita, le correnti negli ingressi sono nulle: I+ = I− = 0 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 2 4 / 18 Retroazione negativa In un circuito contenente un solo elemento attivo (amplificatore operazionale) e componenti passivi, il segno della retroazione è determinato dal segno del terminale a cui viene riportato il segnale di uscita. Per circuiti con in solo anello di retroazione e più amplificatori, bisogna determinare i segni di ciascuno stadio di amplificazione lungo l’anello, e fare il prodotto dei segni. Per circuiti con più anelli di retroazione, in generale bisogna usare il metodo dei diagrammi di flusso (o grafi di Mason); solo in alcuni casi è possibile determinare il segno della retroazione in modo immediato. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 5 / 18 Amplificatore invertente v IN R1 R2 − + v OUT Un solo amplificatore operazionale ideale, rete di retroazione passiva tra uscita e ingresso invertente −→ RETROAZIONE NEGATIVA; TERRA VIRTUALE V− = V+ = 0 e I− = I+ = 0 Il circuito si risolve facilmente applicando la KCL all’ingresso invertente (–). Prendendo il verso delle correnti da sinistra verso destra, si ha: I1 = I2 R2 −vOUT vIN −→ vOUT = − vIN = R1 R2 R1 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 3 6 / 18 Amplificatore non invertente - primo esempio R1 R2 − v OUT + v IN Rete di retroazione come nel caso dell’amplificatore invertente −→ RETROAZIONE NEGATIVA; TERRA VIRTUALE V − = V + = vIN I− = I+ = 0 e Procedendo come nel caso precedente, dalla KCL I1 = I2 si ricava: vIN − vOUT R2 −vIN = vIN −→ vOUT = 1 + R1 R2 R1 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 7 / 18 Amplificatore non invertente - secondo esempio (1/3) R1 R2 − v IN + v OUT R1 R2 V− = V+ e I− = I+ = 0 Siccome in questo circuito nessuno dei due ingressi (+) e (–) dell’amplificatore è collegato alla tensione di ingresso o ad una tensione costante, bisogna calcolare la corrente nella maglia di ingresso: vIN iIN = R1 + R2 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 4 8 / 18 Amplificatore non invertente - secondo esempio (2/3) R1 R2 − v IN v OUT + R1 R2 Per il principio di terra vitruale: V− = V+ = Valentino Liberali (UniMI) R2 vIN R1 + R2 Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 9 / 18 Amplificatore non invertente - secondo esempio (3/3) R1 R2 − v IN + v OUT R1 R2 Dalla KCL all’ingresso (–), si ricava: R2 1 −vIN R2 1 vIN R2 · = · − vOUT −→ vOUT = + vIN R1 R1 + R2 R2 R1 + R2 R1 Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 5 10 / 18 Amplificatore della differenza v1 R1 R2 − v2 v OUT + R1 R2 R2 v2 = V − R1 + R2 1 v2 R2 1 v2 R2 R2 = · v1 − · − vOUT −→ vOUT = (v2 − v1 ) R1 R1 + R2 R2 R1 + R2 R1 I+ = I− = 0 Valentino Liberali (UniMI) e V+ = Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 11 / 18 Sommatore (invertente) vn R1 v2 R1 v1 R2 − R1 + I+ = I− = 0 −→ vOUT = − e v OUT V+ = V− = 0 R2 (v1 + v2 + · · · + vn ) R1 (il risultato si calcola immediatamente, applicando il principio di sovrapposizione degli effetti) Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 6 12 / 18 Buffer di tensione − v OUT + v IN I+ = I− = 0 e V+ = V− −→ vOUT = vIN Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 13 / 18 Comparatore di tensione V+ V− + b − Si tratta di un elemento simile all’amplificatore operazionale, progettato in modo da avere un’uscita digitale ad un bit b: 1 se V + > V − b= 0 se V + < V − Il comparatore è un elemento fondamentale per convertire segnali analogici in segnali digitali. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 7 14 / 18 Grandezze analogiche e digitali Un grandezza elettrica è analogica quando il suo valore può variare con continuità, potendo assumere un’infinità di valori possibili (entro un certo intervallo). Un grandezza è digitale quando il suo valore varia in modo discreto (cioè a passi), potendo assumere soltanto un numero finito di valori possibili. La grandezza digitale più semplice è il bit, che può assumere solo i valori 0 (zero) e 1 (uno), che in genere corrispondono ai valori “bassi” e “alti” di una grandezza fisica che può variare con continuità. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 15 / 18 Convertitore analogico-digitale Il convertitore analogico-digitale (o convertitore A/D, in inglese analog-to-digital converter o ADC) è un circuito elettronico che riceve in ingresso una grandezza elettrica e un’altra grandezza di riferimento (di solito, due tensioni), e produce in uscita un numero che rappresenta la codifica digitale della grandezza elettrica di ingresso. Vin N bit A D Vref Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 8 16 / 18 Convertitore A/D “flash” a 3 bit (1/2) Vin R V7 b7 R V6 b6 R V5 b5 R V4 b4 R V3 b3 R V2 b2 R V1 b1 DECODER Vref 3 bit d2 d1 d0 R Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 17 / 18 Convertitore A/D “flash” a 3 bit (2/2) La serie di 8 resistenze uguali (R) divide la tensione di riferimento Vref in 8 intervalli di tensione uguali: V1 = 18 Vref , V2 = 28 Vref , . . . , V7 = 78 Vref . Il primo comparatore confronta la tensione di ingresso Vin con la tensione V1 , e il bit b1 sarà 1 se Vin > V1 , e 0 altrimenti; il secondo effettua il confronto con la tensione V2 , e cosı̀ via. I 7 bit (b1 , b2 , . . . , b7 ) costituiscono un codice termometrico (perché si accendono dal più basso al più alto, al variare della tensione di ingresso Vin ). Il “decoder” è un circuito logico combinatorio che dal codice termometrico ricava i 3 bit di uscita (d2 d1 d0 ) in codice binario. Valentino Liberali (UniMI) Elettronica – Circuiti con op-amp; comparatore; conversione A/D – 25 marzo 2015 9 18 / 18