TOXOPLASMOSI SIAV ASL NO - NOVARA 1 La toxoplasmosi è una malattia data da un protozoo (essere unicellulare) parassita obbligato: il Toxoplasma gondii. Questa malattia è una zoonosi perché può essere trasmessa anche all'uomo. L’uomo si infetta attraverso il contatto diretto con animali infetti (gatti) o con cibo infetto (carne suina e ovina cruda, generalmente) o contaminato (verdura). L'infezione è da considerare un evento comune, ma i sintomi clinici sono relativamente rari; nel gatto questa infezione ha un andamento sempre benigno. Per il toxoplasma, il gatto è l'unico animale individuato come "ospite definitivo" cioè in cui il parassita può realizzare tutto il ciclo biologico da cui infettare altri animali o l’uomo una volta eliminato con le feci. Nel gatto, il parassita, entra nelle cellule a livello intestinale nutrendosi del citoplasma e riproducendosi in modo sessuato. SIAV ASL NO - NOVARA 2 Tutti gli altri animali a sangue caldo, compresi i piccoli roditori, sono solo degli ospiti intermedi che fanno parte del ciclo biologico che verrà concluso con l’ingestione del parassita con le prede da parte dei gatti. CICLO BIOLOGICO Con l'ingestione di cisti infettanti presenti nella carne cruda infetta di piccole prede come uccelli, topi ecc. da parte dei gatti, inizia il ciclo biologico del toxoplasma. Il microrganismo si moltiplica nell'intestino per alcuni giorni, senza dare alcun sintomo al gatto, il quale quindi elimina nell'ambiente, con le feci una grande quantità di forme infettanti chiamate oocisti Queste forme, essendo molto resistenti, sopravvivono e restano infettanti anche per mesi nel caso in cui l'ambiente sia umido e ombreggiato. SIAV ASL NO - NOVARA 3 Dopo questo periodo, i gatti in buone condizioni di salute smettono di eliminare le oocisti e sviluppano una immunità che non permette nuove infezioni e quindi eliminazioni di microrganismi con le feci. In tutti gli animali, uomo compreso, (raramente nel gatto), una volta ingeriti , alcuni parassiti oltrepassano l'intestino, vanno in circolo, si incistano nei muscoli (cistozoiti ) ed in altri organi e si rendendo disponibili per il gatto nelle piccole prede, così da chiudere così il ciclo biologico del Toxoplasma. SIAV ASL NO - NOVARA 4 a) FASE INTESTINALE (nell’intestino del gatto) - Il gatto ingerisce, con la carne cruda delle prede, le pseudocisti tissutaliche contengono bradizoiti o cistozoiti - trofozoiti - schizonti - merozoiti (11-29) - microgametocita microgamete - macrogametocita macrogamete - fecondazione del macrogamete da parte del microgamete con formazione dello ZIGOTE OOCISTI - l’oociste viene eliminata dopo 3-5 gg. dall’ingestione della ciste tissutale SIAV ASL NO - NOVARA 5 OOCISTE (10-12um) 6 SIAV ASL NO - NOVARA b) FASE ESOGENA (ambiente) - l’oociste immatura viene liberata con le feci del gatto nell’ambiente - la sporulazione, cioè la maturazione, si ha dopo 2-21 gg, a seconda della temperatura - l’oocisti matura con 2 sporocisti e con 4 sporozoiti in ogni sporocisti c) FASE ENDOGENA (ospite intermedio es. uomo) - gli sporozoiti nell’intestino tenue - i macrofagi inglobano gli sporozoiti - circolazione sanguigna (muscolatura liscia, cervello, occhio) - nel macrofago si formano i tachizoiti o cistozoiti o endozoiti per moltiplicazione per gemmazione interna (endoduogenia) - rottura del macrofago edinvasione di uno nuovo - risposta immune dell’ospite con formazione di una ciste (30 – 160 micron) contenente bradizoiti SIAV ASL NO - NOVARA 7 8 SIAV ASL NO - NOVARA CICLO BIOLOGICO di TOXOPLASMA GONDII SIAV ASL NO - NOVARA 9 CICLO BIOLOGICO di TOXOPLASMA GONDII SIAV ASL NO - NOVARA 10 TOXOPLASMOSI NELL’UOMO La malattia, se l’individuo è in condizioni immunologiche normali, ha un decorso asintomatico. Se una persona in buona salute contrae questo parassita molto spesso non presenta nessun sintomo mostrando in rari casi un paio di giorni di malessere generale con eventuale passeggero e modesto rialzo termico. A vantaggio di tale disagio ci sarà la formazione di anticorpi e cellule linfatiche specifiche che lo proteggeranno da successive contaminazioni per tutta la vita. Questo è molto importante per le donne che, se si infettano prima di una eventuale gravidanza, si creano un corredo anticorpale che eviterà danni al feto in caso di infezione durante la gravidanza. In soggetti immunodepressi i sintomi della malattia, che compaiono da una settimana ad un mese dopo il contagio, sono numerosi, in quanto la toxoplasmosi può colpire reni, fegato, ossa, polmoni, sistema nervoso ed occhi. La forma frequente è una linfoadenopatica, caratterizzata dalla contemporanea presenza di febbre non elevata, astenia, anoressia, esantemi. SIAV ASL NO - NOVARA 11 Nella donna in gravidanza, l’infezione primaria (mancanza quindi di anticorpi dovuti ad infezioni precedenti) decorre per lo più in modo asintomatico, ma è molto grave per le conseguenze sulla salute del feto. Infatti, se la donna viene infettata, la toxoplasmosi si trasmette al feto attraverso la placenta causando: - riassorbimento fetale se il contagio avviene durante le prime tre settimane di gravidanza; - aborto se il contagio avviene nei primi tre mesi di gravidanza; - ritardo mentale, corioretinite, idrocefalo, se il contagio avviene in un periodo successivo; - nel neonato tardivamente, si possono avere convulsioni, nistagmo e microcefalia. SIAV ASL NO - NOVARA 12 MODALITA’ di CONTAGIO La toxoplasmosi, per l’ubiquità delle oocisti, è una patologia che si può contrarre relativamente di frequente. Le vie di contagio, essenzialmente sono due: - l’ingestione di oocisti attraverso verdure o altro cibo contaminato da feci di gatto parassitato o a causa della cattiva pulizia; - ingestione del parassita attraverso la carne contaminata. NB - anche se tale evenienza è rarissima, è possibile contrarre la malattia attraverso trasfusione di sangue e/o trapianti d'organo. IMPORTANTE Come è possibile notare dalle principali vie di assunzione, la contaminazione è possibile solo per via diretta (ingestione) quindi per prevenirla è sufficiente rispettare le normali norme igieniche. SIAV ASL NO - NOVARA 13 PRINCIPALI NORME IGIENICHE Per evitare l’infezione: - rimuovere le feci dalle lettiere dei gatti con guanti e lavare frequentemente cucce e lettiere con acqua bollente abbondante; - indossare guanti quando si fa giardinaggio; - lavare accuratamente le verdure prima di mangiarle; - cuocere le carne in modo da non lasciare parti “al sangue”; - controllare la popolazione di topi nella zona dove vive il proprio gatto con trappole (NON usate mai veleni). - congelamento della carne a -20°C per almeno 2 gg. - cottura della carne almeno a 66°C SIAV ASL NO - NOVARA 14 DIAGNOSI GATTO Per l'abbondante disponibilità nell'ambiente di oocisti è spesso inutile valutare se il nostro gatto è siero positivo o meno verso il toxoplasma, solo in due circostanze può essere utile: - se il gatto è un soggetto a rischio e mostra una sintomatologia "anomala" - se fra le persone che accudiscono il gatto c'è una donna in gravidanza che è sieronegativa. Per la diagnosi è sufficiente prendere un po' di sangue e determinare la concentrazione degli anticorpi verso il toxoplasma. Semplificando si può dire che gli anticorpi che ci interessano possono essere di 2 tipi: IgM e IgG. Un aumento di IgM rilevano che l'infezione è avvenuta da poco tempo e che quindi il gatto forse sta ancora eliminando le oocisti con le feci che al massimo può durare per ancora 3 - 4 settimane. Un aumento di IgG rileva che il gatto ha avuto un "contatto" con il toxoplasma ma ora ne è immune e quindi difficilmente lo eliminerà. Se il test risulta negativo, dobbiamo considerare il gatto recettivo ad una infezione con la conseguente abbondante eliminazione di oocisti SIAV ASL NO - NOVARA 15 TERAPIA Il decorso della malattia è per lo più asintomatico. Raramente è necessario intervenire nei casi di toxoplasmosi nel gatto risolvendosi spontaneamente in pochi giorni. Solo nei soggetti debilitati o immunodepressi sono necessarie terapie antibiotiche (clindamicina e spiramicina) e di supporto. Al momento attuale non sono disponibili vaccini. CANE Il cane si può ammalare e può manifestare: - Sintomatologia nervosa con convulsioni e movimenti in circolo - Cecità (corioidite) Dopo la terapia, i sintomi scompaiono. SIAV ASL NO - NOVARA 16 Toxoplasmosi Presenza negli alimenti - in ordine di pericolosità abbiamo: 1.Pecore e capre 2.Suini 3.Bovini 4.Polli 5.Equini 6.Latte (no) 7.Molluschi (?) 8.Acqua SIAV ASL NO - NOVARA INATTIVAZIONE DELLE CISTI Temperatura1- 4°C: inattivazione 3 settimane Temperatura 67°C: inattivazione immediata Temperatura 50°C: inattivazione in 10 minuti Temperatura – 20°C: inattivazione in 2-3 gg. NaCl al 6%: inattivazione immediata NaCl al 3%: inattivazione dopo 7 giorni SIAV ASL NO - NOVARA PERICOLI • Batteri ( salmonella, listeria, mycobacterium, brucella) • Protozoi (toxoplasma) • Metazoi ( cisticerco, echinococcus) SIAV ASL NO - NOVARA Le carni • Cotte SICURE • Congelate SICURE per protozoi – metazoi NON SICURE per batteri • Crude NON SICURE per protozoi – metazoi - batteri • Poco cotte: - roast-beef NON SICURE per protozoi – metazoi SICURE per batteri - Hamburgher NON SICURE per protozoi-metazoi-batteri • Inscatolate SICURE • Preparate (salumi) NON SICURE per protozoi-metazoi-batteri SIAV ASL NO - NOVARA Le carni • Cotte : • Crude o poco cotte: • Inscatolate: • Preparate (salumi): SIAV ASL NO - NOVARA SALUMI • Carni salate stagionate per più di 30gg DOP o IGP (prosciutto crudo, bresaola, speck) • Salami stagionati di grosse dimensioni DOP o IGP (salame ungherese,Milano, crespone) • Salami freschi (salsiccia),poco stagionati (cacciatori) o di produzione propria SIAV ASL NO - NOVARA GRAZIE PER L’ATTENZIONE SIAV ASL NO - NOVARA 23