Vaccinazioni in Italia: obiettivi raggiunti e strategie per il futuro Genova, 12/13 Giugno 2014 Eradicazione della Poliomielite fra successi e difficoltà Pietro Crovari Professore Emerito - Dipartimento di Scienze della Salute Università di Genova Cenni storici 1800 malattia endemica rara 1887 epidemia di Stoccolma (Svezia) oltre 40 casi 1894 epidemia di Vermont (USA) 119 casi 1916 epidemia USA (epicentro New York) 27.000 casi (6.000 deceduti) Anni ‘30-50 crescente numero di casi e di epidemie in tutto il mondo (negli USA in media 17.000 casi/anno; in Italia in media 3.000 casi/anno) Poliomielite: stato delle conoscenze a metà del XIX secolo AGENTE ETIOLOGICO SERBATOIO MODALITA DI CONTAGIO MECCANISMO DI PATOGENICITA’ dei neuroni Virus Poliomielitici (sierotipo 1, 2, 3) Uomo (feci) Acqua, alimenti inquinati da feci; Replicazione nelle cellule intestinali; Passaggio nel sangue; Fissazione e necrosi motori del midollo spinale DIFFUSIONE NELLA POP. INFANTILE Elevata RAPPORTO INFEZIONE/MALATTIA ~ 3.000/1 OBIETTIVO PRIMARIO Realizzazione di un vaccino 1949 - Enders, Weller e Robbins Moltiplicazione dei poliovirus in colture di tessuti in vitro Premio Nobel per la Medicina nel 1954 Riguardo alla realizzazione di un vaccino si delinearono subito due linee di pensiero: Vaccino a virus inattivati ( Salk, Francis ecc.) Vaccino a virus vivi attenuati ( Sabin e Koprowski ) Salk arrivò per primo. Va ricordato che egli godette dell’appoggio della National Foundation for Infantile Paralisis che lo sostenne pesantemente sia dal punto di vista mediatico sia da quello economico. Si è calcolato che la fondazione abbia contribuito con un 1.370.000 $ + 30.000 scimmie acquisite nelle filippine e in india. VACCINO SALK (IPV) - Preparato negli USA fra il 1950-54 Produzione virus colture primarie di rene di scimmia Inattivazione virus formolo Composizione trivalente Polio 1+2+3 Somministrazione parenterale Conservazione 2-8 °C Ciclo vaccinale 3°,4°,5°,12° mese Studio clinico controllato del vaccino “Salk 1954” Partecipanti 1.829.916 bambini suddivisi in zona del placebo e zona di osservazione I risultati sono stati raccolti nel “Rapporto Francis”, presentato il 12-4-1955. Fattori che influirono negativamente sull’utilizzo del vaccino • Modesta efficacia protettiva ( <80%) di molti lotti • Episodio Cutter (aprile-giugno 1955): in due lotti di vaccino fu trovato virus vivo (poliovirus 1) Vaccino Sabin (OPV) • Costituito dai tre tipi di poliovirus attenuati mediante ripetuti passaggi in colture di rene di scimmia. • Verifica dell’attenuazione : inoculazione intracerebrale in scimmia • Conservazione a -20° C • Sperimentazione clinica controllata: risultati molto buoni per efficacia e sicurezza • Autorizzato negli USA nel 1961 Italia: programma di immunizzazione di massa con vaccino OPV di Sabin - 1964 • Offerta attiva gratuita della vaccinazione a tutti i bambini da 6 mesi a 14 anni • Soggetti da vaccinare in Italia: ~ 7 milioni • Soggetti da vaccinare a Genova: ~ 120.000 Italia: programma di immunizzazione di massa con vaccino OPV di Sabin del 1964 1° Marzo 1964 Aprile 1964 Maggio 1964 Ottobre 1964 - somministrazione vaccino monovalente tipo 1 somministrazione vaccino monovalente tipo 3 somministrazione vaccino monovalente tipo 2 somministrazione vaccino trivalente 1 +2 +3 POLIOMIELITE: MORBOSITA’ IN ITALIA DAL 1925 AL 2000 Casi notificati x 100.000 abitanti 20 Inizio della vaccinazione di massa 10 0 1925 1930 1935 1940 1945 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 Anno Italia • 1966 – la vaccinazione antipolio con vaccino Sabin viene resa obbligatoria per i nuovi nati; catch-up dei non vaccinati • 1972 - passaggio al vaccino trivalente “bilanciato” per tutte le dosi. Assemblea Generale dell’OMS, 1988 Viene varato il Programma di eradicazione della Poliomielite dal mondo entro il 2000. RISULTATI DEL PROGRAMMA DI ERADICAZIONE, 1988-2000 35.000 casi nel 1988* Meno di 3.500 cases nel 2000* *Casi stimati dal WHO in Aprile 2001 In response to the World Health Assembly (WHA) declaration in 2012 that polio eradication constitutes a global public health emergency, the Polio Eradication and Endgame Strategic Plan 2013–2018 was developed. This plan includes the introduction of at least one dose of inactivated polio vaccine (IPV) into routine immunization schedules as a strategy to mitigate the potential risk of reemergence of type 2 polio following the withdrawal of Sabin type 2 strains from oral polio vaccine (OPV).1 Vaccino SALK “potenziato” Il principio ispiratore di SALK era corretto per cui, dopo opportuni importanti ritocchi, il vaccino polio inattivato ha ripreso ad essere disponibile in Italia (~ 1999) e ad occupare un ruolo importante nella lotta contro la poliomielite. Global Polio Laboratory Network • Virus selvaggi • Vaccine-Derived Polio Vaccine (VDPV) – Circolanti (cVDPV) – Immunodeficienza associati – Ambigui NB. Dal luglio 2012 al dicembre 2013 sono stati classificati, secondo i suddetti criteri, oltre 500 virus di varia provenienza Global Polio Laboratory Network • Eradicazione poliovirus tipo 2 1990 (USA) • Eradicazione poliovirus tipo 3 11/11/2012 RISERVE • Vaccinazione con OPV più IPV: il WHO non raccomanderà ulteriormente la vaccinazione con solo OPV • Almeno una dose di IPV deve essere inserita nella schedula vaccinale dei bambini. • Schedula sequenziale (1 dose di IPV seguita da OPV) - (utilizzata in Italia dal 1999 al 2002 con schedula (IPV, IPV, OPV, OPV). • Schedula sequenziale con solo IPV (può essere considerata nei Paesi con alta copertura vaccinale e basso rischio di importazione). Situazione epidemiologica attuale in Italia • La maggior parte della popolazione è fornita di anticorpi neutralizzanti verso i tre tipi, negli adolescenti e negli adulti generalmente a basso titolo. • Cominciano a individuarsi quite di soggetti sieronegativi per i singoli tipi con distribuzione geografica a macchia di leopardo • Flussi migratori da paesi endemici e da quelli in cui si manifestano epidemie circoscritte WHO Position • Tutti i bambini del mondo devono essere pienamente vaccinati contro la polio • Il VHO non raccomanderà in futuro schedule di vaccinazione con solo OPV I cinque anni ( 1945-54 ) che succedettero alla scoperta di Enders sono stati caratterizzati da una intensa attività scientifica a cui hanno partecipato i più noti scienziati dell’occidente. Anche in Italia alcuni Istituti di Igiene parteciparono all’acquisizione di conoscenze Ricordo: Milano ( Giovanardi, Monaci) ; Palermo (Dalessandro, Dardanone ) Genova (Petrilli , Agnese).