FISIOPATOLOGIA delle INFEZIONI Distribuzione cause di morte in Italia 2003 tumori 28% malattie cardio-­‐ circolatorie 41% malattie infettive 2% altro 35 Distribuzione mortalità per malattie infettive più frequenti in Italia (escluso HIV/AIDS) 30 25 20 1980-1989 1990-1999 15 10 5 0 infezioni vie respiratorie tubercolosi polmonare infezioni cardiache setticemie infezioni gastroenteriche epatopatie infettive PATOLOGIE INFETTIVE Diffusione delle infezioni - - - - - Locale → necrosi locale tissutale Linfatica → linfonodi reattivi Ematica → viremia - batteriemia Nervosa Liquidi pleurici - peritoneali Resistenza alle infezioni • Patogenicità e virulenza batterica • Meccanismi aspecifici costitutivi → refrattarietà barriere naturali agenti batteriostatici-battericidi competizione flora saprofitica risposta flogistica • Meccanismi specifici adattativi → immunizzazione SUSCETTIBILITA’ ALLE INFEZIONI Fattori che aumentano la suscettibilità alle infezioni • • • • • • • • • • Traumi e lesioni di cute e mucose Terapie antibiotiche prolungate Età infantile o senile Malnutrizione - etilismo Fattori genetici Malattie croniche diminuenti difese naturali Deficit di attività battericida cellule infiammatorie Malattie cellule immunitarie - immunodepressione Terapie con corticosteroidi - farmaci citotossici Deficit di risposte infiammatoria ed immunitaria Deficit di risposta infiammatoria/immunitaria NEUTROPENIA ≤1800/cc • Insufficenza emopoietica (chemioterapie/metastasi ossee) • Distruzione periferica neutrofili ALTERAZIONE FUNZIONALE NEUTROFILI • Difetti congeniti • Diminuzione proprietà battericide LINFOPENIA ≤1000/cc • Neoplasie ematologiche • Terapie cortisoniche • Terapie antineoplastiche citotossiche • Infezioni virali (HIV-CMV) ALTERAZIONE SINTESI IMMUNOGLOBULINE • Neoplasie • Splenectomia Diminuzione attività battericida dei neutrofili MECCANISMI OSSIDATIVI • Deficit dell’enzima mieloperossidasi • Deficit della produzione di specie reattive dell’ossigeno: anione superossido perossido ossigeno radicale idrossile Ipoclorito MECCANISMI NON OSSIDATIVI • Deficit degli enzimi/proteine battericide: enzimi lisosomiali proteasi - idrolasi (gelatinasi, elastasi, catepsine) lisozima lattoferrina EVOLUZIONE GRAVE DELLA INFEZIONE BATTERICA SEPSI • Grave malattia sistemica causata da infezione contemporanea a sindrome da risposta infiammatoria sistemica (SIRS) • Sostenuta da infezioni batteriche originate in organi o apparati (polmoni, addome, vie urinarie) e successivamente diffuse nel sangue (batteriemia – setticemia) • Determina attivazione sistemica ed ingente dei mediatori dell’infiammazione • Presenza in circolo di citochine dell’infiammazione (IL-1, TNFa, IL-6, interferone) Setticemia gram • Replicazione e lisi batteri gram • Liberazione LPS → alta endotossiemia • Attivazione sistema monocito-macrofagico via recettore eterodimerico CD14 e vari TLR (Toll like receptor) • Produzione citochine pro-infiammatorie TNFa-ILs • Sepsi • IL1,6,8,12 → attivazione cellule infiammatorie → febbre, tachipnea, tachicardia • Attivazione via cicloossigenasica (COX1-2) dei metaboliti ac. arachidonico → produzione prostaglandine e trombossano • Prostaglandina PGE2 → vasodilatazione microcircolo ed aumento permeabilizzazione • Trombossano A2 e attivatore piastrine PAF → aggregazione piastrinica • Produzione radicali liberi e ossido nitrico → vasodilatazione microcircolo ed attivazione endoteliale SHOCK ENDOTOSSICO Evoluzione maligna di infezione settica endotossica cronicizzata a cui si associa la CID Coagulazione disseminata intravascolare (CID) 1. TNFa e citochine infiammatorie avviano la sepsi 2. Produzione radicali liberi con vasodilatazione periferica generalizzata, aumento permeabilità capillare → riduzione volemia → stasi microcircolo e concentrazione ematica → ipotensione e coagulazione intravascolare 3. Attivazione fattore XII con aumento della coagulazione e formazione di micro-trombi disseminati e micro-embolismo 4. Lesioni micro-emorragiche da eccesso mediatori 5. A livello cellulare → anossia → diminuzione respirazione mitocondriale → aumento glicolisi anaerobica → acidosi lattica 6. A livello tissutale → ipossia e acidosi metabolica Infezione piogena • Infezione da cocchi gram+ Sreptococchi/Pneumococchi/Stafilococchi • Penetrazione • Ascesso/flemmone • Proliferazione cocchi con diffusione ematogena/linfatica → batteriemia → setticemia • Danni periferici a vari tessuti (endocardite/polmonite) • Tossinogenesi • Sepsi Infezione da Streptococco SHOCK SETTICO - Infezione Gram + - Batteriemia – Setticemia - Azione da SUPERANTIGENI delle esotossine - Iperattivazione linfociti T - Cascata di citochine • Eccesso di radicali liberi e sostanze vasoattive • Aumento permeabilità vasale • Ipoperfusione microcircolatoria sistemica • Ipotensione • Collasso del sistema circolatorio • Sindrome da insufficenza multipla di organi SEPSI & SHOCK SETTICO-ENDOTOSSICO Aspetti epidemiologici • 1/3 delle sepsi evolve in shock • Evoluzione maligna della sepsi dipende dall’individualità del paziente. Più frequente in pazienti anziani ed immunodepressi • Decessi da shock settico-endotossico sono raddoppiati nell’ultimo decennio • Mortalità per shock settico-endotossico è tra 20 e 60% • Mortalità dovuta ad infezioni: 50-60% gram 30-40% gram + 10% miceti TOSSIFENZIONE–TOSSICOSI BATTERI ANAEROBI Clostridium Tetani • Lesione/abrasione/via parenterale • Germinazione spore • Tossinogenesi • Neurotossina al SNC per via retrograda assonale • Recettori gangliosidi neuronali • Depressione sinapsi motorie • Tetania Clostridium Botulinum • Tossinogenesi esterna • Neurotossina negli alimenti • Assorbimento gastroenterico neurotossina • Trasporto nei nervi motori • Blocco rilascio acetilcolina nelle sinapsi neuromuscolari • Paralisi e insufficenza respiratoria EFFETTI DELL’ENTEROTOSSINA COLERICA IPOVOLEMICO Infezioni batteriche croniche • • Micobatteri → tubercolosi - lebbra Treponema → sifilide Patogenesi 1. Elusione meccanismi immunitari Sequestro intracellulare (parassiti intracellulari) Variazione antigenica 2. Siti d’infezione protetti Persistenza materiale necrotico o purulento 3. Deficit immunitari Reperto istopatologico: granuloma INFEZIONI PRIONICHE • • • • Agente infettivo proteico prione Trasmissione per via indiretta Tropismo al SNC Malattie croniche a lunga incubazione con esito fatale: Encefalopatie subacute spongiformi trasmissibili Amiloidosi cerebrali di tipo trasmissibile Patogenesi 1. Precursore prionico polimerizza in forma beta-fibrillare 2. Depositi intracitoplasmatici sottomembranacei 3. Parziale danno alla membrana plasmatica del neurone 4. Fusioni cellulari tra neuroni 5. Successivi depositi prionici extracellulari INFEZIONI VIRALI • Infezioni citopatiche/citolitiche → malattia acuta tipo rosolia, morbillo • Infezioni trasformanti → lesioni pre-neoplastiche tipo Epstein-Barr virus • Infezioni latenti → malattia con riattivazioni tipo Herpes virus • Infezioni persistenti → malattia cronica tipo Epatite B virus