La filosofia ei suoi concetti

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La filosofia e i suoi concetti
Definizione, statuto e concetti
1
Definizione del termine e prima accezione
•
‘Filosofia’ deriva dal greco φιλοςοφία (philosophia), che vuol dire ‘amore per la
sapienza’. Alle sue origini, attorno al VI sec. a. C., la filosofia era piuttosto una
forma di sapienza generale che si costituiva attorno all’indagine del mondo
naturale e dell’essere in quanto tale, a metà strada tra il mito ed il sapere
scientifico. I primi ‘filosofi’ erano fondamentalmente dei fisici (chiaramente non
come li intendiamo oggi), quelli ionici della scuola di Mileto (Talete, Anassimene,
Anassimandro) che ricercavano quel principio (arché) capace di spiegare il mondo
naturale, o meglio come nascono e muoiono le cose. Infatti, i primi scritti recavano
tutti il titolo Περί φύςεοσ (Perí physeos, ossia ‘intorno alla natura’). Ma indagare la
natura non è il compito primario della filosofia, sebbene l’accezione di filosofia
come filosofia naturale si sia conservata fino alla modernità, passando attraverso la
fisica aristotelica, le sue riletture medievali, la philosophia naturalis d’età
rinascimentale, secentesca e settecentesca, per giungere all’Idealismo tedesco e
oltre. Infatti, lo scopo della filosofia, più in generale, è d’indagare il reale nella sua
complessità, nella sua molteplicità di aspetti e attraverso diversi approcci (etico,
politico, matematico, logico, metafisico, ecc.), a tal punto da potersi spingere fino
al soprannaturale, a ciò che trascende la fisica stessa e che ha a che fare con la
‘metafisica’ o con la teologia (chiaramente non in senso stretto).
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• La filosofia come forma di sapere generale, a
seguito della differenziazione delle scienze ha
assunto sempre più chiaramente una sua
fisionomia particolare. Si è distinta dall’arte e
dalle scienze particolari.
Scienza: tratta di ciò che non può
essere diversamente (necessario)
Universale: la scienza universale si
occupa dell’essere in quanto tale,
delle sue cause e dei suoi principi.
Dunque è fine a se stessa in quanto
persegue il sapere per il sapere e non
un sapere particolare
Particolare: le scienze particolari
ricercano l’essere particolare (fisico,
matematico, ecc.)
Filosofia
Arte: tratta di ciò che può essere
diversamente (possibile)
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• La filosofia in generale si è posta e si pone la
domanda sul senso dell’essere; essa non è una
domanda
astratta,
bensì
scaturisce
dall’esperienza umana stessa.
• Ci sono differenti modi di rispondere a questa
domanda: quello della scienza universale che
indaga l’ente in quanto tale e quello delle scienze
particolari che studiano solo delle parti
dell‘essere (l’essere in quanto essere mobile,
essere matematico, ecc.). La classificazione che di
seguito riproponiamo è quella aristotelica
presentata in Metafisica VI (Ε), 1, 1025b – 1026a.
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Filosofia:
Indaga l’essere
Scienze teoretiche
Filosofia prima (metafisica):
indaga l’essere in quanto
essere e i suoi principi,
l’essere immobile e separato
dalla materia.
Matematica: indaga l’essere
immobile e non separato
dalla materia (immanente),
ma separabile.
Scienze pratiche
Filosofia naturale o fisica:
indaga l’essere mobile, ma
non separabile dalla materia
(immanente)
Aritmetica
Zoologia
Geometria
Botanica
Scienze pratiche poietiche
(propriamente arti)
Etica
Politica
Psicologia
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le cause e i
principi primi
(Met., I)
l’essere in quanto
essere (Met., IV)
Filosofia prima o
metafisica studia
la sostanza o
ousía (Met., V-VI)
Dio e la sostanza
immobile (Met.
VI, XI, XIII)
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1. SOSTANZA
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Sostanza
• Deriva dal greco ΄υποκείμενον
(hypokeimenon), che vuol dire ‘sostrato’, ciò
che sta sotto e sostiene.
• Come abbiamo detto, la metafisica o filosofia
prima studia l’essere, in particolare l’ente,
ossia ciò che è.
• L’ente si può dire in diversi modi. Ma per
Aristotele l’accezione prima di ente è quella di
sostanza, che precede le altre categorie
(qualità, quantità, relazione, luogo, tempo,
situazione, avere, agire e patire).
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• La sostanza precede le altre categorie :
(a) in ordine alla nozione  la nozione di
sostanza è un presupposto delle nozioni delle
altre categorie;
(b) alla conoscenza  la prima cosa che
conosciamo è l’essenza di una cosa e non le
relazioni che questa ha con le altre;
(c) al tempo nessuna delle altre categorie può
essere separata ma solo la sostanza.
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Come intendere la sostanza?
Quattro possibili significati
• Sostanza può essere:
1) essenza, ossia la definizione propria di una
cosa e che pertiene a quella cosa (in tal senso
è un che di determinato);
2) universale (la sostanza non può essere un
universale, perché l’universale non è proprio
di una cosa come l’essenza, non è un che di
determinato e non può sussistere
separatamente);
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• 3) genere;
• 4) sostrato : in quanto sostrato la sostanza è
ciò di cui vengono predicate tutte le cose e
che non si predica di altro, ossia ciò che è in
grado di sussistere da sé.
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I due significati di sostanza
Essenza (ciò che non è
in altro)
sostanza
Sostrato (ciò che
sostiene e che non è
sostenuto da altro)
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Sostanza come essenza (1)
• La sostanza è l’essenza, la definizione di una
cosa, il “che cos’è”, ciò per cui l’ente
particolare è tale.
• È principio che dà ragione dell’essere di una
cosa, di un ente.
• L’essenza pertiene strettamente ad un
determinato ente e non può essere in altro.
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Sostanza come sostrato (2)
• La sostanza è sostrato in quanto sostiene e
non è sostenuto da altro.
• È ciò che sussiste da sé, che permane.
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Ma che cosa può essere sostanza in quanto
sostrato?
Sinolo (composto di
materia e forma)
Ente
Sostanza (ciò
che sussiste da
sé)
Materia
Forma
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• La materia non può sussistere da sé, perché
non può esistere senza la forma, in quanto la
materia è indeterminata, accidentale.
• Il sinolo è una sostanza in quanto può
sussistere da sé, ma, in quanto composto di
materia e forma, possiede ancora qualcosa di
accidentale ed indeterminato.
• Quindi solo la forma è sostanza in senso
stretto.
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Ci sono tre tipi di sostanze:
soprasensibile
immobile ed
eterna
METAFISICA
sostanza
FISICA (fisica e
astronomia)
sensibile
incorruttibile
(cieli)
corruttibile
(piante e
animali)
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2. CAUSA
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Fisica II, 1
Enti che sono per
natura (animali e
loro parti, piante,
corpi semplici come
terra, fuoco, acqua,
ecc.)
Enti
Enti che sono
causati(enti
artificiali,
prodotti
dall’uomo)
Sono enti che hanno
in sé stessi la causa
e il principio del
proprio moto o della
propria quiete
Questi enti non possiedono
alcuna inclinazione innata al
moto, ma esso capita loro per
azione di una causa estrinseca.
Hanno fuori di loro la causa , il
principio della loro produzione.
 Questo non vuol dire che tali enti non siano determinati da principi estrinseci, ossia da cause
esterne, ma solo che i principi intrinseci, le cause intrinseche, sono quelli che caratterizzano
l’essenza specifica degli enti (in breve, quelli che rientrano nella loro definizione).
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• Natura: è un certo principio e una causa
dell’essere in movimento e in quiete in ciò in cui
primariamente sussiste, per sé e non per
accidente.
• Natura si dice in due sensi: a) in quanto forma
(essenza); b) in quanto materia (sostrato).
• Tutti gli enti per natura sono sostanza, in
quanto un certo sostrato, e la natura è sempre
in un sostrato. Ma la natura è anche l’essenza
di un ente.
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Fisica II, 3
• Si dice «causa» ciò da cui qualcosa viene all’essere e
che sussiste in esso
• Le cause in fisica sono quattro:
• Causa materialebronzo rispetto alla statua
• Causa formale la scultura (arte, tecnica dello
scolpire)
• Causa efficiente  lo scultore
• Causa finale  fine per cui è costruita la statua

È opportuno precisare che Aristotele non chiama le cause rispettivamente materiale, formale, efficiente e
finale e che questi nomi sono attribuiti ad esse dalla Scolastica.
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• Le cause si dicono in molti sensi (modi della
causalità:
• A) di uno stesso ente ci possono essere più cause
(compresenza);
Scultore = causa
efficiente
Statua
Bronzo = causa
materiale
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• B) possono darsi rapporti reciproci tra le cause
(causalità reciproca);
produce
Causa efficiente
Causa finale
Benessere
fisico
Esercizio fisico
consente
• C) la stessa cosa può essere causa di effetti contrari
(causalità contraria).
Salvezza della nave
Timoniere
Naufragio della nave
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Tavola di corrispondenza Fisica e Metafisica
C ause:
Fisica II, 3
Metafisica I, 3
Metafisica V, 2
Materiale
Bronzo come causa
della statua
Causa in quanto materia Causa in quanto ciò che
e soggetto
sta in una cosa ed in
quella nasce
Formale
Causa in quanto forma e
paradigma, ossia la
definizione della
quiddità e i generi di
questa
Causa in quanto
sostanza ed essenza
sostanziale, ossia il
perché una cosa si
riconduce da ultimo alla
sua definizione
Causa in quanto specie,
modello: la definizione
dell’essenza sostanziale,
i generi e le parti che si
trovano nella definizione
Efficiente
Causa in quanto da
dove: è il principio
primo del mutamento o
della quiete (es. il padre
rispetto al figlio)
Causa in quanto ciò da
cui ha inizio il
movimento
Causa in quanto primo
principio del
mutamento o della
quiete
Finale
Causa in quanto fine,
ossia il ciò in vista di cui
(es. la salute è causa
finale del passeggiare)
Causa opposta all’efficiente . È scopo, il bene
che è fine di ogni
generazione e di ogni
movimento
Causa in quanto ciò in
vista di cui (es. salute è
causa finale del
passeggiare)
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3. ANIMA
• La trattazione dell’anima è sviluppata nel De anima, che è
un’opera di filosofia naturale. La psicologia aristotelica, e
dunque quest’opera, occupa una posizione di preminenza
rispetto alle altre scienze fisiche (sia rispetto all’astronomia
che rispetto alle altre scienze biologiche particolari, come
zoologia, botanica).
• Essa è una sorta di prologo di carattere generale alle altre
scienze fisiche.
• Posizione mediana della trattazione dell’anima tra fisica
(trattazione fisica o fisiologica dell’anima) e metafisica
(trattazione logica o razionale).
• L’esattezza del metodo della psicologia è assicurato dal suo
oggetto (anima incorporea e semplice).
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De anima
• Sostanza è :
• Materia  non è di per sé qualcosa di
determinato;
• Forma e specie  in virtù della quale
precisamente si parla di qualcosa di
determinato
• Composto di materia e forma.
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• Materia = potenza
• Forma = atto
Conoscenza in atto (possesso di quella)
= atto in quanto realizzazione compiuta
Uso della conoscenza
• Sostanze sono soprattutto i corpi naturali (composti di
materia e forma), che sono i principi di tutti gli altri.
• Tra i corpi naturali (1) alcuni possiedono la vita (2) altri
no.
Capacità di nutrirsi da sé, di crescere e di deperire
 Atto primo
 Atto secondo
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Forma = anima
Sostanza = corpo
naturale (composto di
materia e forma)
L’anima è
sostanza, nel
senso che è
forma di un
corpo naturale
che ha la vita
in potenza
Prima formula
Materia = corpo
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• L’anima per Aristotele è un principio di vita
(Prima definizione):
1) «atto di un corpo naturale che ha la vita in potenza»
[Ma possiedono la vita in potenza solo i corpi
naturali]
2) «atto di un corpo naturale organico»
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• In che senso l’anima è atto?
L’anima è atto al
modo della
conoscenza =
anima come
realizzazione
compiuta del
corpo
Seconda formula
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L’anima è l’atto
primo
Terza formula
L’anima è l’atto
primo di un corpo
dotato di organi
Quarta formula
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• L’anima è la causa principale mediante cui noi
viviamo, percepiamo e sentiamo (seconda
definizione)
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• L’anima è principio di tutte le sue facoltà:
vegetativa (piante), sensitiva e immaginativa
(animali), intellettiva (uomo), appetitiva e
locomotiva.
• Le facoltà hanno rapporti tra loro di
anteriorità e di posterità
• La distinzione delle facoltà non è spaziale,
bensì è funzionale
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• L’anima è causa formale, finale e motrice del
vivente. È immortale solo l’anima intellettiva.
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• Anima vegetativa  presiede alle funzioni della
nutrizione, della crescita e della riproduzione
• Anima sensitiva  presiede alle sensazioni, ai processi
per cui gli oggetti di senso percepiscono le forme delle
cose sensibili senza la materia in cui si trovano (similesimile).
La
sensazione
è
presiede
anche
all’appetizione(quando si percepisce vi si associa una
sensazione di gioia o dolore a ciò si associa la
tendenza a ricercare o evitare l’oggetto) e
all’immaginazione (capacità di rappresentarsi le cose
percepite anche in loro assenza).
• Anima intellettiva  propria solo degli uomini, include
le precedenti (intelletto potenziale e agente).
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