Utilizzo marcatori cardiaci

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2. Puntualizzazione sull’utilizzo dei Marcatori Cardiaci
Dr. G: Volpones
Le raccomandazione sull’uso dei marcatori cardiaci nel dolore toracico sono state
preparate dalla nostra U.O. assieme ai Colleghi dell’U.O di Cardiologia / UTIC e Pronto
Soccorso e comunicata in data 2 luglio 2004.
Desideriamo altrimenti rinforzarne le modalità di applicazione.
Diagnosi e follow-up dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso e manifestano
sintomatologia di dolore toracico sono state tratte dalla letteratura nazionale ed
internazionale.
Marcatori da utilizzare sono la TROPONINA e la MIOGLOBINA.
La mioglobina è un marcatore PRECOCE da richiedersi entro le 6 ore dall’insorgenza
del dolore toracico. Ha valore PREDITTIVO NEGATIVO, il che significa che ESCLUDE,
se negativa la presenza di IMA o sofferenze del miocardio. Una sua positività oltre che
non essere indice di danno del miocardio ne determina la sua inutilità per seguire
l’andamento della malattia.
La troponina è marcatore TARDIVO ed appare dopo 4–10 ore con picco a 12–48 ore
dall’insorgenza del dolore cardiaco. E’ un marcatore sensibile e specifico, che altrimenti
si innalza se il muscolo cardiaco va incontro a sofferenza, senza tuttavia chiarire se il
meccanismo della sofferenza sia dovuto a ischemia.
Come utilizzarli:
All’entrata al PS e fino a 4 ore dall’inizio del dolore si richiedono entrambi.
Qualora e solamente se la sintomatologia permane, per 12 h. ad intervallo di 6 ore,
si richiede esclusivamente la TROPONINA.
Se all’entrata la mioglobina è alta perde la sua efficacia diagnostica e non va più
richiesta.
Nei pazienti già ricoverati il meccanismo è lo stesso, ma si suggerisce l’utilizzo della
sola troponina.
Obsoleti e da non utilizzarsi per la diagnosi di sofferenza del muscolo cardiaco sono le
transaminasi ed il CPK. Quest’ultimo, insieme al CK MB di massa ha utilità solamente
nelle PTCA.
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