sintesi della relazione

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Titolo: “Fattori personali, psico-sociali e relazionali che intervengono nella motivazione al
cambiamento dello stile di vita nelle donne che partecipano ai programmi di
prevenzione del carcinoma della mammella”
Docente: Dott.ssa Milena Raimondi
L’esperienza dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, Dipartimento di Medicina Preventiva e
Predittiva, diretto dal Prof. Franco Berrino promotore degli studi di intervento alimentare DIANA 1 2
3.
In particolare, il riferimento è allo studio DIANA3, supportato dall’INT e dal WCRF che ha durata
triennale, è iniziato nel novembre 2005 ed è tuttora in corso.
Hanno aderito 90 giovani donne sane di età compresa tra i 25 e 45 anni compiuti, con regolari
mestruazioni, esenti da trattamenti con farmaci ormonali (contraccettivi orali, farmaci per la cura
della sterilità, farmaci per la tiroide o per il diabete).
Il campione di donne individuato, ha modificato la propria dieta alimentare diminuendo il consumo
di farine raffinate, pane bianco, zucchero, bibite, carne rossa, latticini ed ha aumentato l’apporto di
cereali integrali, legumi, vari semi e verdure. Le donne hanno pranzato tutti i giorni lavorativi presso
l'apposita mensa biologica, seguito i corsi di cucina e osservato anche a casa la dieta
raccomandata per sei mesi. Sono state sottoposte a visite mediche, test psicologici, questionari di
consumo alimentare, misurazioni del peso corporeo e della pressione, prelievi di sangue e raccolta
delle urine all'inizio dello studio, a 6 mesi e a 1 anno.
Attraverso strumenti di indagine quali li colloquio motivazionale, il questionario alimentare e il test
di personalità validato MMPI2, sono state osservate più di 200 donne, delle quali 90 hanno poi
aderito allo studio DIANA3.
Sono stati rilevati i fattori personali, psico-sociali e relazionali che intervengono nella motivazione:
1. ad aderire ai programmi di ricerca per prevenire il tumore della mammella
2. al cambiamento dello stile di vita con riferimento alla modificazione delle abitudini alimentari
3. alla compliance per la durata dell’intervento alimentare (6-12 mesi)
4. a continuare nel tempo la dieta proposta
Inoltre, le donne sono state seguite nel tempo per l’obiettivazione dell’eventuale cambiamento
intercorso dall’inizio alla fine dello studio.
I risultati sono ancora in corso di elaborazione.
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