la tiroide. - SMB Italia

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LA TIROIDE.
Dott. Annibalini Maurizio, Gastroenterologo, Medicina Generale, Docente
Omeopatia SMB-Ancona
Iniziamo parlando della TIROIDITE CRONICA AUTOIMMUNE, che è, fra le patologie
tiroidee, la forma di più frequente riscontro nella pratica clinica.
La infiltrazione cronica di linfociti porta all’ IPOTIROIDISMO.
La diagnosi e la terapia vanno rigorosamente codificate, e, come vedremo, è
decisamente ora di voltare pagina e di NON DARE LA LEVOTIROXINA A TUTTI!!!
Alla base di questa patologia vi è un processo infiammatorio autoimmune, che porta
alla distruzione dei follicoli tiroidei. Le cellule tiroidee e quindi gli ormoni tiroidei
vengono di conseguenza ridotti in numero e concentrazione ematica,
rispettivamente. Tale tiroidite, detta anche di Hashimoto, è decisamente in
aumento, e più frequente nel sesso femminile. Una della cause implicate nella
patogenesi di tale entità nosologica, è, oltre al sesso, l’età, fattori genetici,
inquinamento da metalli pesanti, radioattività, lo IODIO, il quale è in grado di
generare un processo autoimmune nei soggetti predisposti: un aumento della
iodazione della tireoglobulina aumenta la sua antigenicità. Ordunque pare che la
tanto propagandata e ostentata campagna di IODOPROFILASSI, tramite l’uso di SALE
IODATO, aumenti la probabilità di ammalarsi di TIROIDITE CRONICA AUTOIMMUNE!
Certo, la iodoprofilassi è fondamentale per prevenire il Gozzo Endemico, ma in tutti i
Paesi che hanno introdotto la iodazione del sale, si è avuto un incremento della
malattia autoimmune tiroidea. Se ne deduce che, il Paziente affetto da Tiroidite cr.
Autoimmune, DEVE evitare ogni esposizione a sostanze iodate, compresi i prodotti
erboristici e fitoterapici che contengono sostanze iodate, specie per uso
“dimagrante”. Pure da evitare, nei Pazienti con tale patologia autoimmune, la
somministrazione di agenti Immunostimolanti, come l’Echinacea, l’Uncaria,
l’Eleuterococco, l’ Astragalo ecc. Cosi come, tra i Farmaci: l’Amiodarone, il Litio,
l’Interferone, la Interleuchina-2.
DIAGNOSI:
si fa in base a elevati tassi di ANTICORPI ANTI-PEROSSIDASI (AbTPO);
dosaggio del TSH e, se elevato, dosaggio del FT4; (del FT3 e FT4 se il TSH è diminuito,
e quindi sospetto ipertiroidismo, il quale si può verificare nelle fasi iniziali della
tiroidite autoimmune, regredisce spontaneamente nell’arco di 1-3 mesi e non
richiede terapia tireostatica). Eccetto che in qualche raro caso, non serve dosare gli
Anticorpi anti-tireoglobulina e Anti-recettore-TSH.
TERAPIA:
in molti casi di documentata Tiroidite di Hashimoto non è necessaria alcuna terapia,
perché si tratta di Pazienti asintomatici e con TSH normale!
Il trattamento sostitutivo con Levotiroxina si deve fare SOLO IN QUESTI CASI:
1)
2)
3)
4)
IPOTIROIDISMO CONCLAMATO
IPOTIROIDISMO SUCLINICO con TSH MAGGIORE di 10U/l
INIZIO di una GRAVIDANZA e nei BAMBINI (turbe della crescita)
TSH tra 4 e 10U/l con GOZZO e SINTOMI (astenia, sovrappeso, dislipidemia,
cardiopatia)
Quindi, ribadiamo, pazienti con TSH normale o appena sopra la norma,
asintomatici, NON VANNO TRATTATI.
Da notare che il trattamento con Levotiroxina non segue per nulla la fisiologica
curva di produzione e immissione in circolo della Tiroxina fisiologica, che è
pulsante, oscillante durante il ritmo circadiano; la tiroxina di sintesi, data in
compresse al risveglio, dà un tasso ematico costante e fisso! (Può anche causare
osteopenia-osteoporosi). Comunque, nei casi in cui il trattamento si rivela
necessario, come nei 4 punti suddetti, il TSH deve stare a un valore tra 1 e 2U/l.
Dopo 2-3 mesi dall’inizio terapia si dosa TSH e FT4 e, una volta raggiunto il valore
desiderabile, si dosa solo il TSH una volta all’anno. AbTPO si riduce nel tempo e
non ha alcun senso dosarlo nel follow-up. Con la terapia si ottiene una riduzione
del volume del gozzo e della infiltrazione linfocitaria.
I Pazienti con NODULI veri (e non i più comuni pseudonoduli) vengono seguiti
dallo specialisti endocrinologi, per valutare eventuali indagini citologiche e
chirurgiche.
Sempre di più vengono alla nostra osservazione di Medici Omeopati, Pazienti
Ipotiroidei che non intendono assumere acriticamente la Levotiroxina, visto
anche il fatto ormai assodato, anche nel mondo degli Endocrinologi, che molti
non necessitano di Terapia Medica. Eccetto quindi i casi di necessità della terapia
sostitutiva, è indicato somministrare RIMEDI OMEO-FITOTERAPICI, onde
mantenere nel tempo una buona funzionalità tiroidea.
RIMEDI OMEO-FITOTERAPICI per IPOTITOIDISMO.
BARYTA CARBONICA O JODATA,
GRAPHITES,
LYCOPODIUM,
THUYA,
MEDORRINUM,
SPONGIA TOSTA (se in buon equilibrio).
HEDERA HELIX T.M. 25 gtt.x2
BETULA PUBESCENS 1 DH M.G. 50 gtt. Al dì.
TGF beta1 alla 4-15-30CH: 15 gtt. X 2 (nella fase acuta della autoimmunità).
IPERTIROIDISMO
Si tratta di una iperattività della tiroide con produzione elevata di ormoni tiroidei.
Può interessare la ghiandola in toto: GOZZO DIFFUSO o MORBO DI BASEDOW,
oppure essere dovuta a uno o più noduli: ADENOMA DI PLUMMER, o gozzo
tossico uni-multinodulare. Tipica e nota la sintomatologia eretistica generale.
La DIAGNOSI si fa dosando il TSH, che risulta soppresso, FT4 e FT3 (quest’ultimo è
la forma più attiva dell’ormone tiroideo, nei tessuti periferici FT4 si trasforma in
FT3), con la Ecografia, con la Scintigrafia tiroidea.
La TERAPIA Medica prevede l’uso di farmaci tiocarbamidici (il più usato è il
metimazolo), Radioiodio, betabloccanti.
Nei casi non complicati e in discreto compenso, si può prendere in
considerazione un TRATTAMENTO OMEO-FITOTERAPICO DELL’IPERTIROIDISMO.
ARSENICUM JODATUM
KALIUM JODATUM
LACHESIS
IGNATIA
NATRUM MURIATICUM
SULPHUR JODATUM
CALCAREA FLUORICA
BROMIUM
SPONGIA TOSTA (se in buon equilibrio).
CRATAEGUS OXYACANTHA T.M. 30 gtt X 3
MELISSA OFFICINALIS T.M. 30 gtt. X 2 (antagonizza l’effetto del TSH sulla tiroide
TSH da D6 a D30 15 gtt x 2.
Come abbiamo visto, pochi Rimedi, nella logica della Nostra Scuola SMB-Italia.
Serebbe ora, anche in questo caso, di voltare pagina: né Complessismo, né
Pluralismo, né Unicismo. Consigliare quello che insegniamo nelle nostre Scuole SMB,
le migliori e più frequentate d’Italia, la “Oligo-Omeopatia”, che non c’entra nulla con
gli Oligoelementi, ma con l’uso di pochi rimedi, secondo la legge dei Simili. Usiamo il
“RIMEDIO GIUSTO”, che è il RIMEDIO GENERALE ( ex di Fondo, Costituzionale o
Diatesico, o Simillimun per il Paziente) e/o il RIMEDIO SPECIFICO (ex Sintomatico
acuto o Simillimum della Patologia). Sceglieremo quindi, per il Nostro Paziente
Ipotiroideo (Sicotico) o Ipertiroideo (Luesinico), il Rimedio o i 2 0 3 Rimedi che più
riteniamo opportuno durante la nostra accurata visita Omeopatica, in cui,
ovviamente, non ci fermeremo solo alla Tiroide.
“La cura del Paziente è il FINE, il MEZZO è il Rimedio ideale” (Vannier 1954).
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