Sharka “ceppo M” su pesco Unica possibilità: la

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informazione tecnica
Sharka “ceppo M” su pesco
Unica possibilità: la prevenzione
Frutti di pesco con anulature clorotiche indotte da PPV
Paola Gotta, Sergio Gallo, Silvio Grosso - Direzione Agricoltura, Settore Fitosanitario
Luca Nari, Graziano Vittone, Michele Giraudo - CReSO – Centro di ricerca e sperimentazione per l’ortofrutticoltura piemontese
Nel 2013 è stata rilevata la presenza di frutteti di pesco colpiti
trollo del virus Plum pox virus (PPV), agente della “Vaiolatura
da Sharka, malattia causata dal virus Plum pox virus (PPV), ceppo
delle drupacee” (Sharka)”. Aggiornamento del Piano di appli-
M, che ha determinato l’estirpazione obbligatoria di circa 20 et-
cazione in Piemonte” sono state aggiornate le zone di presenza
tari di pesco nell’area del Saluzzese. Nel 2014, a seguito del mo-
della malattia in Piemonte e le linee di intervento (http://www.
nitoraggio sul territorio su 569 ettari, è stata rilevata la presenza
regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2015/08/sup-
del virus PPV, ceppo M, su 314 ettari coltivati a pesco (di cui 38
po1/00000002.htm).
con incidenza della malattia superiore al 10%).
Allo stato attuale delle conoscenze tecnico-scientifiche non esi-
La Sharka rappresenta un grave pericolo per pesco, susino, al-
stono metodi di difesa atti a contrastare efficacemente la diffu-
bicocco e ciliegio. Il danno che la malattia può arrecare al-
sione della malattia ed a prevenirne i danni, ma solo misure era-
la frutticoltura è elevatissimo. Il virus può avere una rapi-
dicative o di contenimento.
da diffusione attraverso l’innesto di materiale infetto o per via
naturale attraverso gli afidi. La Sharka è considerata organismo
Sintomatologia su pesco
di quarantena contemplato nella normativa fitosanitaria (D.lgs
La manifestazione della vaiolatura si riscontra sia sulle foglie sia
214/2005). Il Decreto 28 luglio 2009 “Lotta obbligatoria per il
sui frutti e, nel caso del pesco, è possibile osservarla anche sui
controllo del virus Plum pox virus (PPV), agente della «Vaiolatura
fiori dove si possono notare (solo nel caso di corolla di tipo rosa-
delle drupacee» (Sharka)” impone su tutto il territorio nazionale
ceo) delle anomalie cromatiche dei petali sotto forma di striatu-
la lotta obbligatoria e il controllo del materiale di moltiplicazione
re di tipo rosato parallele alle nervature.
utilizzato nei vivai e degli astoni prodotti.
Generalmente i sintomi fogliari sono più evidenti nel periodo pri-
Con la determinazione dirigenziale n. 86 del 23/02/2015 “De-
maverile sulle piante giovani e vigorose e tendono a sparire nel
creto Ministeriale 28 luglio 2009 “Lotta obbligatoria per il con-
periodo estivo per evidenziarsi nuovamente verso la fine dell’e-
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Rametti con anulature
A sinistra foglie colpite da mosaico latente, a destra
foglie colpita da Sharka
Fiore di pesco infetto
state. Sulle giovani foglie di pesco compaiono irregolari deco-
si, le piante si possono infettare rapidamente. È vietato preleva-
lorazioni clorotiche, ed in alcune varietà più sensibili, la lamina
re gli innesti nei frutteti ed è estremamente pericoloso innestarsi
colpita non si sviluppa normalmente ma assume un andamento
le piante prelevando le gemme dalle piante vicine perchè posso-
ondulato e contorto. Dalla terza all’ottava foglia del germoglio
no esserci infezioni latenti.
è più frequente osservare delle bande di colore giallo-chiaro che
Per la prevenzione è necessario che gli agricoltori continuino a
formano macchie irregolari. Attenzione a non confondere il sin-
collaborare utilizzando materiale certificato Virus Esente che vie-
tomo con il virus del mosaico latente del pesco! Sui frutti i sinto-
ne prodotto con le più elevate garanzia di sanità. Anche il ma-
mi si manifestano con una maculatura rotondeggiante di colore
teriale della categoria C.A.C. (Conformità Agricola Comunitaria)
biancastro o giallo – verde su pesche a polpa bianca. Nei frutti a
deve essere esente dal virus PPV. Le piante virus esenti devo-
polpa gialla invece si possono osservare macchie depigmentate,
no essere vendute singolarmente etichettate; se sono vendute a
aree pigmentate, anello clorotico o rossastro. Sui rami possono
gemma dormiente sono etichettate a mazzi di 10 piante.
essere presenti anulature, sintomo non sempre osservabile negli
Per una rapida individuazione delle piante infette è molto impor-
appezzamenti colpiti. Il virus colpisce, oltre il pesco, anche altre
tante una diagnosi diretta. I periodi più indicati per un moni-
specie come il susino e l’albicocco.
toraggio in campo sono:
Epidemiologia e prevenzione
Il virus si trasmette attraverso la moltiplicazione vegetativa (innesto) ed inoltre è diffuso in natura da diverse specie di afidi. Nel
• in fioritura, in modo particolare per le varietà con fiori rosacei,
• sulle giovani foglie a circa un mese dopo la ripresa vegetativa,
• alla raccolta per il rilevamento dei sintomi sui frutti.
primo caso l’incubazione della malattia può essere piuttosto bre-
Raccomandazioni
ve, nel secondo, se si tratta del ceppo M, nel giro di 4 - 5 anni in-
L’unica arma a disposizione è la prevenzione: questa malattia se
teressa tutta la pianta. Il virus ceppo M va ad interessare tutte le
lasciata al proprio destino, può condurre, in una zona, anche al-
piante di un pescheto in 5 – 6 anni. Gli afidi in tempi molto bre-
la scomparsa della coltura del pesco. Le piante con sintomi de-
vi acquisiscono il virus dalle piante infette e in tempi altrettanto
vono essere tempestivamente eliminate. Da parte del produttore
brevi lo trasmettono.
è tassativo evitare l’approvvigionamento di materiale vivaistico
Contro la Sharka non esistono interventi curativi e la lotta chimi-
se non proveniente da vivai controllati e pretendendo sempre la
ca contro gli afidi che lo trasmettono non è completamente effi-
certificazione di accompagnamento della merce (cartellino con
cace, infatti la diffusione dell’infezione avviene prima che gli afi-
passaporto piante e categoria V.E. - virus esente; alcuni cartellini
di subiscano l’effetto dell’aficida.
di ciascuna fornitura devono sempre essere conservati dal pro-
L’unica strada percorribile è quindi la prevenzione e l’eli-
duttore).
minazione tempestiva delle piante con sintomi (le piante
devono essere subito capitozzate o disseccate, in modo tale da
impedire l’emissione di polloni, ed estirpate per intero entro l’inizio della stagione vegetativa successiva).
È del tutto sconsigliabile dopo l’estirpo reimpiantare subito
pesco perché, essendo in corso una fase epidemica della viro-
Maggiori informazioni sui siti:
http://www.regione.piemonte.it/agri/area_tecnico_scientifica/settore_fitosanitario/vigilanza/sharka.htm
http://multidata.multiwire.net/upload/CresoRicerca/gesnew/
CresoRicerca_2385_12.pdf
www
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Il testo delle disposizioni 2015 (D.D. 20 Marzo 2015, n. 154
Aggiornamento dell’applicazione in Piemonte del Decreto
Ministeriale del 31/05/2000 “Misure per la lotta obbligatoria contro
la Flavescenza Dorata della vite” per l’anno 2015) si può scaricare
al link: http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/
abbonati/2015/12/suppo1/00000002.htm
www
2 nella sezione Ricerca e sperimentazione:
n
- Progetto Consorzio dell’Asti D.O.C.G.: Incontro sulla Flavescenza dorata “Una battaglia vitale” (Asti 5 febbraio 2015)
con le singole presentazioni;
- Progetto Provincia di Asti: con i dati aggiornati di confronto
delle sperimentazioni 2012-2013-2014.
Flavescenza
dorata: tutti gli
aggiornamenti
Sono state aggiornate le pagine web sul sito Regione Piemonte
relative alla flavescenza dorata, la malattia della vite provocata
da un fitoplasma, microrganismo simile a un batterio, che vive
3 nella sezione Progetti pilota e andamento del monitoraggio
n
dell’insetto vettore:
le presentazioni dei progetti pilota presenti sul territorio con i dati 2014 e la tabella con i rilievi dello scafoideo effettuati nei progetti pilota o nei monitoraggi nel 2014.
Presentazioni convegno sulla Flavescenza Dorata (Calosso 3
dicembre 2014): http://www.viten.net/viticoltura/atti-delconvegno-sulla-flavescenza-dorata-calosso-3-dicembre-2014
Presentazioni Forum scientifico “ Flavescenza dorata. La vite può
tollerare il fitoplasma?” (26 marzo 2015 - Costigliole d’Asti):
http://www.regione.piemonte.it/agri/area_tecnico_
scientifica/settore_fitosanitario/convegni.htm
www
nei vasi floematici della pianta ospite oppure all’interno dell’insetto vettore, lo Scaphoideus titanus Ball. È una malattia estremamente pericolosa che ha effetti devastanti per i vigneti per la
SEGNALAZIONI
quale è prevista la lotta obbligatoria.
vigneti abbandonati o incolti con vite selvatica
http://www.regione.piemonte.it/agri/area_tecnico_scientifica/
Inviare al Settore Fitosanitario l’indicazione del Comune, foglio
settore_fitosanitario/vigilanza/flavescenza.htm
e particella/e; si procede d’ufficio a raccogliere gli altri elementi
(proprietario/i, foto aeree, mappe catastali).
Di particolare interesse:
Le segnalazioni possono essere inviate:
1 nella sezione Download - materiale da scaricare:
n
- via mail all’indirizzo [email protected],
- Insetticidi ammessi e consigliati nel 2015 (misure agroam-
- via fax al n. 011/4323710,
bientali e aziende biologiche)
- attenzione alle api e agli insetti pronubi
- per posta a Regione Piemonte, Settore Fitosanitario,
Via Livorno 60, 10144 Torino.
- nota sugli incolti
- lotta integrata alla flavescenza dorata della vite
Le segnalazioni effettuate entro il 15 giugno verranno prese in
- sintesi disposizioni 2015 e scheda registrazione trattamenti
carico nell’anno stesso; per quelle che arriveranno dopo tale da-
- metodologia monitoraggio Scaphoideus Titanus
ta non si garantisce la presa in carico nella stessa stagione.
- flavescenza dorata. Guida per il contenimento delle viti rinselvatichite - Ipla
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