1 - DEI

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Amplificatori operazionali
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AMPLIFICATORE NON INVERTENTE CON CARICO RESISTIVO
(Esercizio n° P5.4 pag. 261, Spencer, Ghausi: Introduction to Electronic Circuit Design)
Descrizione del problema
Il circuito mostrato in Fig. 1 utilizza un amplificatore operazionali considerato ideale tranne che
per il guadagno A finito. Si ricavi l’espressione delle tensione di uscita vo e della resistenza di uscita
vista dal carico Rout in funzione dei parametri del circuito.
Dati: R1 = 12 k, R2 = 91 k, RL = 330 , Ro = 60 , AdB = 78 dB
Soluzione
Avendo l’amplificatore operazionale resistenza differenziale d’ingresso infinita, le correnti
assorbite ai morsetti di ingresso sono nulle. Di conseguenza, possiamo scrivere:
(1)
i1  i 2  i3
Le due resistenze R1 e R2 sono, pertanto, in serie tra loro ed assieme risultano in parallelo alla
resistenza di carico RL. Definiamo Rp tale resistenza complessiva:
R R  R 2 
Rp  L 1
(2)
= 329 
R L  R1  R 2
Dall’equazione della maglia d’ingresso troviamo la seguente relazione:
R1
vs  vid 
v o  vid  v o
(3)
R1  R 2
Avendo definito il seguente fattore di retroazione :
R1

(4)
R1  R 2
Dall’equazione della maglia di uscita dell’amplificatore operazionale possiamo, invece, scrivere:
Rp
(5)
vo  Avid
Ro  Rp
Combinando la (3) con la (5) otteniamo il guadagno di tensione complessivo:
Rp
(6)
vo  Avs  vo 
Ro  Rp
A
(7)
Av 
vo

vs
Rp
Ro  Rp
= 8.57 (18.7 dB)
Rp
1  A
Ro  Rp
Dato che il guadagno A vale:
A dB
(8)
A  10 20 = 7943
Per quanto riguarda la resistenza di uscita vista dal carico, il circuito da analizzare è mostrato in
Fig. 2, dove il generatore indipendente di tensione in ingresso è stato annullato ed è stato applicato
un generatore di misura vm. Applicando kirchoff al nodo di uscita possiamo scrivere:
i m  i 2  i o  i1  i o
(9)
Dove si è utilizzata la condizione (1) che è sempre verificata. La corrente nelle resistenze R1 e R2
vale:
vm
i 2  i1 
(10)
R1  R 2
Mentre la corrente assorbita dall’uscita dell’amplificatore operazionale risulta:
Amplificatori operazionali
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v m  Av id
Ro
Infine, dalla maglia d’ingresso dell’amplificatore operazionale si osserva che la tensione
differenziale vid è anche la tensione ai capi della resistenza R1 cambiata di segno. Pertanto possiamo
scrivere:
R1
vid   v m
 v m
(12)
R1  R 2
Sostituendo le (10), (11) e (12) nella (9) otteniamo:
vm
1  A
im 

vm
(13)
R1  R 2
Ro
Da cui è immediato ricavare l’espressione della resistenza di uscita Rout:
v
Ro
R out  m 
// R1  R 2  = 64.8 m
(14)
i m 1  A
Tale espressione coincide con quella della resistenza di uscita di un amplificatore operazionale
avente resistenza di uscita propria Ro e guadagno A finito. A scopo didattico, ricaviamo
l’espressione della resistenza di uscita in modo alternativo mediante la seguente definizione:
v
R out  ov
(15)
i occ
Ovverosia, dal rapporto tra la tensione a vuoto e la corrente di cortocircuito, definite come
mostrato in Fig. 3. La tensione a vuoto si ricava direttamente dalla (7) facendo tendere la resistenza
di carico RL ad infinito. Si ottiene:
R1  R 2
A
A
R o  R1  R 2
(16)
vov  vs
 vs
R1  R 2
R o  R1  R 2
1  A
 A
R o  R1  R 2
R1  R 2
La corrente di uscita di cortocircuito, invece, si ottiene dallo schema di Fig. 3 osservando che
i1 = i2 = 0 e che la corrente di cortocircuito coincide con la corrente erogata dall’amplificatore
operazionale:
Av id Av s
i occ 

(17)
Ro
Ro
Dividendo la (16) per la (17) otteniamo:
Ro
1
1
(18)
R out 


R o  R1  R 2
1
1 A
1
1  A
 A



R1  R 2
R1  R 2 R o R o
R1  R 2
Ro
Tale espressione coincide con quella precedentemente ricavata in (14).
io 
(11)
+
+
vs
vid
Ro
+
i2
R2
i1
R1
RL vo
Fig. 1– Circuito amplificatore che impiega un amplificatore operazionale ideale tranne che per il guadagno A finito
Amplificatori operazionali
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im
Ro
+
vid
+
io i2
R2
i1
R1
vm
Fig. 2– Circuito equivalente per il calcolo della resistenza di uscita
+
+
vs
a)
vid
Ro
+
+
i2
R2
i1
R1
vov
+
vs
vid
Ro
i2
R2
i1
R1
iocc
b)
Fig. 3– Circuito per il calcolo della tensione di uscita a vuoto (a) e per la corrente di uscita di corto circuito (b)
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