Caratteristiche statiche di un BJT

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Caratteristiche statiche di un BJT.
Scopo della prova
Rilievo delle caratteristiche d'ingresso, d'uscita e
mutue.
Materiali
Due alimentatori, tre multimetri, un transistor
BJT, alcuni resistori.
Schema elettrico
Procedura
Il circuito che permette di rilevare le caratteristiche statiche di un transistor BJT è mostrato nella
figura 1.
Fig. 1.
Strumenti
Due alimentatori stabilizzati, uno con tensione regolabile 0  15 V ed uno con tensione
regolabile 0  3 V.
Quattro multimetri; due per misurare rispettivamente la corrente di base (fondo scala di 100
A) e la corrente di collettore (fondo scala di 100 mA). Gli altri due multimetri sono adoperati
come voltmetri per misurare rispettivamente la tensione di base e la tensione di collettore.
Componenti
- Basetta per montaggi sperimentali.
- Transistor BC 108.
- Resistenza RB = 10000 , 0,5 W; resistenza RC = 100 , 2 W.
Le caratteristiche che si possono rilevare sono 4:
- caratteristiche d’uscita nelle quali IC è funzione di VCE con la IB costante;
- caratteristiche d’ingresso nelle quali IB è funzione di VBE con VCE costante;
- caratteristiche mutue di corrente nella quali IC è funzione di IB con VCE costante;
- caratteristiche mutue di tensione nelle quali VCE è funzione di VBE con IB costante.
Esecuzione della prova per le caratteristiche d’uscita
Per rilevare le caratteristiche d’uscita occorre effettuare diverse misurazioni dopo aver montato il
circuito mostrato nella figura 1.
a) Si pone a zero la tensione del generatore EB e si controlla che la corrente IB sia uguale a zero.
b) Operando sul generatore EC si fa variare la tensione VCE, ad esempio da 0V a 10 V con salti di 1
V alla volta, riportando nella tabella 1 i rispettivi valori di VCE ed IC. Si faccia attenzione a far
rimanere sempre costante la IB (in questo caso sempre uguale a zero). In questo modo si riempiono
le prime due colonne.
TABELLA 1
IB = 0 A
VCE (V)
IC (mA)
IB = 40 A
VCE (V)
IC (mA)
IB = 80 A
VCE (V)
IC (mA)
c) Terminate le letture dei valori necessari alla compilazione delle prime due colonne della tabella
1, occorre agire sul generatore EB per impostare una corrente IB = 40 A (ad esempio). Si procede
alla compilazione delle successive due colonne della tabella 1 analogamente a quanto effettuate nel
punto precedente. Si faccia attenzione a far rimanere sempre costante la IB = 40 A che potrebbero
variare nel corso della prova.
d) Infine si compilano le
ultime due colonne della tabella impostando una corrente pari ad 80 A.
e) Con i valori della tabella è possibile tracciare, preferibilmente su carta millimetrata o mediante un
personal computer, le relative caratteristiche.
Esecuzione della prova per le caratteristiche d’ingresso.
Per questa rilevazione, dato che la famiglia di caratteristiche è moto ravvicinata, conviene rilevarne
solo una, quella per VCE = 5 V costanti. La relativa tabella è la 2.
TABELLA 2
VCE = cost. = 5 V
VBE (V)
IB (A)
Esecuzione della prova per le caratteristiche mutue di corrente.
In sostanza si tratta di rilevare i valori per compilare la tabella 3.
TABELLA 3
VCE = cost. = 5 V
IB (A)
IC (mA)
Esecuzione della prova per le caratteristiche mutue di tensione.
Con il tuo gruppo di lavoro, facendo riferimento al lavoro già svolto nei precedenti punti, determina
il modo di procedere ed il tipo di tabella necessaria per completare quest'ultimo punto.
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