LA PROSPETTIVA DEL SÉ

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LA PROSPETTIVA DEL SÉ
 Ha origine da analisi speculative che si sono
sviluppate in ambito filosofico e religioso sin
dall’antichità classica.
 In questi ambiti ha avuto origine la concezione
unitaria del sé.
Concezione unitaria del sé
 Considera il sé come un nucleo centrale dell’individuo in cui
conoscente e conosciuto si identificano.
 È comune a diverse prospettive filosofiche e religiose.
Ambito filosofico classico
 Nella tradizione risalente a Socrate e a Platone l’interesse principale è
rivolto alla ricerca della vera natura, l’essenza unitaria e ultima
dell’uomo.
 Questa essenza corrisponde al vero sé.
 Il vero sé equivale all’anima.
 Per Socrate, la ricerca del sé coincide con la ricerca del vero, perché
l’Essere si trova dentro la stessa natura del nostro pensare.
Ambito religioso
 Anche nella tradizione cristiana l’anima corrisponde al vero sé.
 Aspetti simili si trovano nelle grandi religioni orientali.
Tradizione empiristica
 Nella concezione che risale all’empirismo di Locke, il centro unitario del
sé è rappresentato dalla persona che pensa e può riflettere su diverse cose
compresa la stessa conoscenza.
Il sé nella psicologia moderna
 Riguarda diversi settori che vanno da quello clinico alla ricerca
empirica.
 Costituisce una sorta di “crocevia” tra discipline psicologiche e
biologiche (cfr. Ammaniti, 1989; LeDoux, 2002).
 È un costrutto basilare nella psicologia della personalità.
 Si riferisce essenzialmente all’autoconsapevolezza.
 È legato a concetti fondamentali come quelli di identità, autostima,
coerenza ed equilibrio dell’individuo.
 Garantisce il coordinamento, l’unità, la continuità e l’equilibrio
dell’esperienza consapevole dell’individuo (es. Allport, 1965;
Erikson, 1968; Epstein, 1973; Stagner, 1961).
 Implica unità e continuità, ma anche molteplicità e variabilità.
 La considerazione di questi aspetti ha dato luogo alla prospettiva
della molteplicità del sé.
Quadro esplicativo
 Esige il riferimento ad un complesso sistema teorico che
tiene conto di processi interattivi tra fattori individuali
ed ambientali.
 I fattori individuali includono il piano biologico, i
processi evolutivi, i diversi piani delle attività mentali e i
loro fondamenti nervosi.
 Sul piano mentale sono coinvolte la sfera cognitiva,
quella emotiva e quella motivazionale.
William James (1842-1910)
La molteplicità del sé ed il flusso di
coscienza.
 James è considerato l’iniziatore degli studi
psicologici sul sé e dell’indirizzo della molteplicità.
 Si colloca in una posizione intermedia tra
psicologia sperimentale e spiritualismo.
 A lui viene attribuita l’attivazione di uno dei primi
laboratori di psicologia sperimentale.
Nucleo centrale
 I fenomeni psichici sono influenzati da fattori biologici e situazionali.
 Il comportamento costituisce una risposta al mondo esterno e implica
l’interazione ambiente/cervello.
 La conoscenza ha origine sensoriale ma ha carattere selettivo e non
semplicemente passivo.
 Il pensiero ha un fondamento nervoso. Occupa una posizione
intermedia tra S ed R e indirizza verso l’azione. Consiste in un stato
di coscienza unico ed indiviso che scorre come una corrente. Ha
carattere selettivo ed è orientato finalisticamente.
 Tutto l’universo è permeato da un flusso vitale di coscienza (James,
1890; 1892).
 Nell’uomo il cervello opera come un ricettore che collega mente e
corpo.
Il Sé
 Rappresenta l’autoconsapevolezza del flusso di
coscienza.
 È alla base della conoscenza riflessiva e della volontà
(rappresentazione consapevole della meta).
 Comprende due elementi fondamentali:
 L’Io (sé come soggetto).
 Il Me (sé come oggetto).
Io
 È il sé come conoscitore, il soggetto che organizza ed
interpreta l’esperienza.
 Implica un senso di continuità personale e di unicità
della propria esistenza.
 Conferisce all’individuo il senso di unicità e di
diversità dagli altri.
 Dà luogo al processo di costruzione del Me.
Me
 Rappresenta il sé come oggetto conosciuto.
 Consiste nella somma di tutto ciò che una persona
può definire “proprio”.
 Può essere suddiviso in tre componenti principali:
 Sé materiale (material self).
 Sé sociale (social self).
 Sé spirituale (spiritual self).
Sé materiale
 Include il sé corporeo (bodily self) ed i beni materiali
di ciascuno.
Sé sociale
 Ha carattere molteplice: corrisponde ai diversi ruoli
individuali ed alle caratteristiche del sé riconosciute
dagli altri.
Sé spirituale
 Riguarda gli aspetti più stabili del sé, costituiti da un
insieme di pensieri, valori, ideali, disposizioni,
giudizi morali ed altri contenuti non materiali.
Struttura del Me
 Ha carattere gerarchico:
 Il sé materiale è posto alla base degli altri sé.
 Il sé sociale si colloca nella posizione successiva.
 Il sé spirituale occupa la posizione più elevata, e
costituisce il patrimonio più prezioso per l’individuo.
Emozioni
Teoria periferica
 La percezione di un evento eccitante determina una
modifica fisica (tremore).
 La percezione della reazione viene trasformata in
emozione (disagio, paura).
Equilibrio del sé
 È legato soprattutto all’armonia dei ruoli sociali.
 Lo stato dell’equilibrio si riflette sull’autovalutazione.
Autostima
 Risultato del rapporto tra i successi e le aspirazioni
delle persone.
 L’insuccesso nell’integrazione dei vari ruoli, può
portare ad un “conflitto” tra i diversi Me.
La psicologia del sé di W. James
Considerazioni sintetiche
Paradigma interpretativo
 Plurifattoriale dinamico.
 Interattivo (influenza reciproca individuo-ambiente).
 Gerarchico ed organizzativo.
 Deterministico; finalistico.
Innovazioni
 Centralità del sé.
 Integrazione tra prospettive biologiche, psicologiche e
ambientali.
Limiti
 Analisi qualitativa.
 Concezione al confine tra spiritualismo ed empirismo.
Charles Horton Cooley (1864-1929)
Il Sé rispecchiato (looking glass self)
 Considera il sé come una costruzione sociale che si
forma attraverso le relazioni con gli altri (Cooley,
1902).
 Attribuisce un’importanza centrale al processo di
rispecchiamento sociale.
 La società e l’individuo non sono elementi separati,
ma costituiscono aspetti diversi della stessa cosa che
costituisce una unità “Socio-Mentale”.
 La società ha caratteristiche simili allo sviluppo
organico. E’ costituita da un insieme integrato di
individui che svolgono la funzione corrispondente a
quella dei singoli organi in un organismo.
Il rispecchiamento sociale
 Gli altri significativi costituiscono uno specchio
sociale.
 L’individuo guarda gli altri per individuare le loro
opinioni nei suoi confronti.
 Le opinioni sociali, in larga misura, sono influenzate
da fattori culturali.
 La percezione delle opinioni altrui da parte di un
soggetto condiziona la formazione del concetto di sé
del soggetto stesso e della sua autostima.
 Le valutazioni riflesse vengono incorporate mediante
internalizzazione nel sé di un individuo e costituiscono
il fondamento per la sua autovalutazione.
Costruzione dell’Io riflesso (Cooley,
1922)
 Rappresentazione iniziale di noi stessi nei tratti fisici e
nelle caratteristiche di personalità.
 Rivolgimento dell’attenzione verso il modo in cui gli
altri significativi ci rappresentano.
 Sviluppo del nostro concetto dell’Io mediante
internalizzazione delle rappresentazioni altrui basata
sulle nostre interpretazioni.
L’autovalutazione
 Alla percezione di sé, conseguente all’internalizzazione
del possesso di determinate caratteristiche, si associa
l’autovalutazione della percezione di sé, che si
esprime in sentimenti specifici (es. orgoglio o
vergogna).
 Tali sentimenti derivano dall’immaginazione della
valutazione che un altro significativo potrebbe
esprimere sul possesso delle stesse caratteristiche.
Il Sé rispecchiato
Considerazioni sintetiche
Paradigma interpretativo
 Dinamico.
 Plurifattoriale.
 Interattivo (influenza reciproca individuo-ambiente).
 Deterministico.
Innovazioni
 Centralità del rispecchiamento sociale.
 Integrazione tra processi sociali e psicologici.
Limiti
 Analisi qualitativa.
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