Cosa il doping

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Ad esclusivo uso interno della Scuola media Statale “G. Carducci” di San Cataldo –
classi 3e B, C, D
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Cosa è il doping
Il doping è l’uso di sostanze e/o di pratiche vietate per migliorare le proprie prestazioni sportive.
I farmaci e le pratiche dopanti, nascono come interventi utili per curare talune malattie, ma è il loro
uso distorto che costituisce un illecito.
Perché il doping è vietato
Motivi etici
¾ è contrario ai principi di lealtà sportiva
¾ è una vera e propria truffa
¾ è una violazione delle regole sportive ed
alla legge dello stato (è perseguito sia in
ambito di giustizia sportiva che di
giustizia ordinaria)
¾ è un inganno verso se stessi e gli altri
Motivi sanitari
¾ è un rischio per la salute
¾ è causa di effetti collaterali a breve e
lungo termine, alcuni conosciuti altri
ancora del tutto ignoti
¾ favorisce l’insorgenza di
tossicodipendenze
¾ è causa di deterioramento fisico, talvolta
irreversibile
Tipologie di doping e sostanze più usate
Le sostanze sotto specificate, spesso, vengono miscelate fra di loro per avere degli effetti massimali.
Anabolizzanti
Sono sostanze (ormoni) che hanno lo scopo di favorire la crescita dell’organismo. Spesso gli
ormoni sono molto rischiosi perché prelevati da cadaveri.
Gli anabolizzanti favoriscono l’aumento del volume muscolare, portando un miglioramento in tutti
gli sport dove la forza ha un ruolo determinante (corsa veloce, lanci, salti, canottaggio, nuoto, lotta,
pugilato, culturismo, ecc.).
Le conseguenze sono: un aumento del rischio di infarto, trombosi, tumori, depressione, diabete,
rottura di ossa e tendini, sterilità, arresto della crescita negli adolescenti.
Nelle donne ha inoltre un effetto mascolinizzante (alterazione della voce, comparsa di barba,
conformazione ossea e muscolare più simile ad un uomo).
Stimolanti
Sono sostanze quali la caffeina, la cocaina, le anfetamine, che stimolano il sistema nervoso centrale
aumentando la prontezza di riflessi ed inoltre consentono all’atleta di non percepire la fatica anche
se, in realtà, le riserve energetiche si vanno esaurendo.
Vengono utilizzate negli sport che richiedono prontezza di riflessi (scherma, partenza dai blocchi,
tennis tavolo, tiro a piattello, ecc.) o resistenza alla fatica intensa (ciclismo, corse sino a 1500 mt,
canottaggio, sport come il calcio ed il basket, ecc.)
Le conseguenze sono: collassi e infarti per esaurimento totale delle riserve energetiche, turbe
psicotiche, dipendenza ed assuefazione)
A cura del Prof. Vincenzo Duminuco
Ad esclusivo uso interno della Scuola media Statale “G. Carducci” di San Cataldo –
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Antidolorifici
Sono sostanze utili per eliminare la sensibilità al dolore. Vengono spesso somministrate ai pugili o
negli sport di combattimento in genere, ma in associazione con gli stimolanti.
Le conseguenze sono: crisi respiratorie, vertigini, sonnolenza e distrazione, dipendenza ed
assuefazione.
Eritropoietina o EPO
Si tratta di un ormone che stimola il midollo osseo alla produzione di globuli rossi.
I globuli rossi legano e trasportano l’ossigeno a tutte le cellule. Un aumentata disponibilità di
ossigeno si traduce in una maggiore produzione di energia attraverso il meccanismo aerobico. Viene
dunque utilizzata negli sport di lunga durata (5.000 e 10.000 mt, maratona = km 42, ciclismo su
strada, sci di fondo, ecc..).
Le conseguenze sono: un’aumentata densità del sangue con ridotta scorrevolezza all’interno dei vasi
sanguigni, soprattutto quelli cerebrali in quanto di ridotto diametro, malattie del sangue e del cuore,
riduzione progressiva della capacità di produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo.
Autoemotrasfusione
Gli stessi effetti dell’EPO possono essere ottenuti tramite una particolare pratica detta
Autoemotrasfusione. Alcuni mesi prima della gara stabilita, all’atleta, viene prelevata (anche in più
riprese) una grossa quantità di sangue. Passata alla centrifuga, se ne estraggono i globuli rossi che
vengono congelati. Nelle settimane successive l’organismo riproduce il sangue mancante,
riportandolo alla quantità normale. Un paio di giorni prima della gara i globuli rossi congelati
vengono appositamente scongelati e trasfusi in vena all’atleta, che così si ritroverà ad avere un
maggior numero di globuli rossi e quindi più ossigeno da utilizzare per produrre energia aerobica.
Alle conseguenze tipiche dell’EPO, va aggiunto il maggior rischio di infezioni, in quanto al
momento del prelievo, diminuisce anche il numero dei globuli bianchi abbassando pertanto le difese
immunitarie.
Controlli antidoping
Gli anabolizzanti, gli stimolanti, gli antidolorifici, vengono rilevati attraverso un esame delle urine
(fattibile esclusivamente in appositi ed attrezzati laboratori indicati dagli organi sportivi), mentre
non è ancora possibile dimostrare con certezza l’uso di EPO e di Autoemotrasfusione. Si ricorre
pertanto al controllo di un valore del sangue (ematocrito) che indica la densità dello stesso. Superato
un valore pari a 53, per motivi di “tutela della salute” l’atleta viene bloccato per un certo periodo
(da 1 a 3 mesi) e poi ricontrollato.
In tutti gli altri casi (anabolizzanti, stimolanti, ecc.) scatta immediatamente la squalifica sino a due
anni nonché il processo penale. In caso di un secondo episodio, scatta la squalifica a vita.
A cura del Prof. Vincenzo Duminuco
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