chimica2000

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MURST - PROVA AMMISSIONE 2000 CL IN MEDICINA E CHIRURGIA
PROVA DI AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA
21) La legge di Henry, che stabilisce una relazione tra pressione gassosa e solubilità dei gas nei
liquidi, è una legge ideale, che viene seguita abbastanza esattamente solo dai gas di bassa
solubilità; i gas molto solubili presentano invece notevoli deviazioni dalla legge, deviazioni che
peraltro tendono a diminuire al crescere della temperatura.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano?
A) Un gas poco solubile in un liquido presenta notevoli deviazioni dalla legge di Henry
B) La solubilità dei gas nei liquidi cresce al crescere della temperatura
C) Quanto più il gas è solubile nel liquido, tanto maggiori sono le deviazioni dalla legge di Henry
D) Quanto più è bassa la temperatura, tanto più basse sono le deviazioni dalla legge di Henry
E) La legge di Herny è in realtà un enunciato dell’equazione di stato dei gas ideali
La risposta corretta è la C.
22) Gli idrossidi sono composti ionici, che contengono OH- non solo in soluzione ma già allo
stato cristallino; la dissoluzione determina il distacco del catione dallo ione OH -; nella
soluzione acquosa di un idrossido metallico esistono quindi ioni metallici, ed è invariabilmente
presente l’ossidrile, che costituisce la vera base, cioè la sostanza capace di legare un protone
con formazione di acqua.
Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano?
A) Lo ione ossidrile in soluzione acquosa si comporta da base
B) Gli idrossidi metallici sono formati da ioni già allo stato solido
C) La soluzione acquosa di un idrossido metallico non contiene ioni H3O+
D) La soluzione acquosa di un idrossido metallico è basica per la presenza dello ione ossidrile
E) All’atto della dissoluzione in acqua di un idrossido metallico gli ioni del metallo si distaccano
dagli ioni ossidrile
La risposta corretta è la C.
23) L’acetil –coenzima A, derivato dal glucosio 6-fosfato tramite la glicolisi e la successiva
decarbossilazione ossidativa del piruvato, entra nel ciclo dell’acido citrico per essere ossidato;
il trasporto di elettroni e la fosforilazione ossidativa conseguenti allo svolgersi del ciclo
dell’acido citrico producono energia sotto forma di ATP; anche gli acidi grassi prodotti
dall’idrolisi dei trigliceridi producono acetil-coenzima A.
Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano?
A) Nel ciclo dell’acido citrico si realizza l’ossidazione dell’acetil-coenzima A
B) I trigliceridi vengono ossidati ad acidi grassi con formazione di ATP
C) L’acetil-coenzima A deriva tanto dalla glicolisi che dall’ossidazione degli acidi grassi
D) La decarbossilazione ossidativa del piruvato non è l’unica via metabolica capace di formare
acetil-coenzima A
E) Durante lo svolgersi del ciclo dell’acido citrico si ha formazione di ATP
La risposta corretta è la B.
24) Quale delle seguenti caratteristiche è comune al benzene e all’etene?
A) La scarsa reattività
B) La struttura tetraedrica
C) La capacità di dare facilmente reazioni di addizione
D) Ibridazione sp2
E) Ibridazione sp
Per ibridazione degli orbitali si intende la combinazione di orbitali atomici s e p per dare nuovi
orbitali ibridi con proprietà ( energia, direzione, …) diverse da quelli di partenza.
Dalla combinazione di un orbitale s e due orbitali p si ottengono tre orbitali ibridi equivalenti sp 2.
Questi orbitali puntano verso i vertici di un triangolo equilatero e formano tra di loro angoli di 120°.
L’ibridazione sp2 è caratteristica degli atomi di carbonio che formano doppi legami.
L’etene (C2H4) è un alchene: idrocarburi caratterizzati dalla presenza di un doppio legame carboniocarbonio. Le reazioni caratteristiche di questi composti sono le reazioni di addizione. L’etene è una
molecola piana e gli angoli di legame -C-C- sono di 121°, mentre quelli del legame H-C- sono di
118°. Tale struttura è spiegata adeguatamente da un’ibridazione di tipo sp2.
Il benzene (C6H6) è il capostipite dei composti aromatici: composti caratterizzati dalla tendenza a
dare reazioni di sostituzione, come i composti saturi; piuttosto che reazioni di addizione tipiche dei
composti insaturi. Il fatto che gli angoli di legame tra gli atomi di carbonio nell’anello benzenico
siano a 120° suggerisce che gli atomi di carbonio abbiano un’ibridazione sp2. La risposta corretta è
quindi la D.
25) Quale dei seguenti composti possiede nella molecola più atomi di ossigeno?
A) Glicole
B) Alcool terziario monofunzionale
C) Alcool primario monofunzionale
D) Dialdeide
E) Diidrossichetone
I glicoli sono composti contenenti due ossidrili alcolici (-OH), sono detti anche dioli.
Gli alcoli monofunzionali, terziari o primari, sono caratterizzati dalla presenza di un solo ossidrile –
OH.
Le dialdeidi sono composti caratterizzati da due gruppi carbonilici (C=O).
I diidrossichetoni sono composti che presentano un carbonio carbonilico e due ossidrili alcolici.
La risposta esatta è quindi la E.
27) Solo una delle seguenti affermazioni è errata: quale?
A) Lo ione fluoruro è la base coniugata di HF
B) HCOOH è l’acido coniugato della base formiato
C) Lo ione solfato è la base coniugata dell’acido solforico
D) Lo ione carbonato è la base coniugata dello ione idrogeno carbonato
E) L’acqua è la base coniugata dello ione idronio
Si consideri una reazione tra un acido ed una base:
HA + B ⇆ A- + BH+
Acido1 base2
base1 acido2
Nella reazione HA/ A- costituiscono una coppia coniugata acido-base in cui HA è l’acido e A- è
la sua base coniugata .
B/ BH+ sono una coppia coniugata acido-base in cui B è la base e BH+ il suo acido coniugato.
Alla luce di quanto detto analizziamo le risposte:
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HF/F- ; HCOOH/HCOO- ; HCO3-/ CO3 2-; H2O/OH- sono tutte coppie coniugate acido-base, quindi
corrette.
L’associazione proposta in C, invece, è errata perché lo ione solfato è la base coniugata dello ione
idrogeno solfato e non dell’acido solforico.
L a risposta da selezionare è quindi la C.
28) Quale delle seguenti sostanze è un omopolimero (cioè formato da monomeri uguali tra
loro)?
A) DNA
B) Glicogeno
C) Emoglobina
D) RNA
E) Albumina
Polimeri= molecole costituite dall’unione di un gran numero di unità semplici dette monomeri.
Se tutti i monomeri sono uguali si ha un omopolimero; se sono diversi si ha un eteropolimero.
Il DNA e l’RNA sono eteropolimeri in quanto costituiti da nucleotidi che differiscono tra loro a
seconda della base azotata che contengono.
L’albumina e l’emoglobina sono eteropolimeri in quanto costituiti da amminoacidi diversi.
Il glicogeno, invece, è un omopolimero in quanto formato da unità di glucosio.
La risposta corretta è quindi la B
29) Il legame covalente è polarizzato quando:
A) Si stabilisce tra atomi uguali
B) Richiede la compartecipazione di due coppie elettroniche
C) Si stabilisce tra atomi con differente elettronegatività
D) Richiede la compartecipazione di tre coppie elettroniche
E) Si stabilisce tra ioni
Il legame covalente è quello che si ottiene per COMPARTECIPAZIONE di elettroni tra atomi che
presentano un orbitale spaiato. Se tale compartecipazione di elettroni avviene tra atomi uguali, gli
elettroni saranno equamente distribuiti tra i due atomi.
Qualora, invece, avvenga tra atomi con diversa capacità di acquistare elettroni ( cioè con diversa
elettronegatività), la coppia elettronica, nel tempo, risulterà maggiormente spostata verso l’atomo
più elettronegativo.
In tal modo il centro delle cariche positive differirà dal centro della cariche negative. In questo caso
il legame covalente si dice polarizzato.
La risposta esatta è quindi la C
30) Il valore massimo del numero di ossidazione del cloro è:
A) +1
B) -1
C) 0
D) +7
E) +3
Per numero di ossidazione si intende l’ipotetica carica che l’atomo assumerebbe se gli elettroni di
valenza fossero tutti attribuiti all’atomo più elettronegativo.
Per elettronegatività si intende la capacità di un atomo di acquistare elettroni.
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Per il cloro il numero di ossidazione varia a seconda della molecola che esaminiamo.
Consideriamo diversi composti:
HCl; Cl2; HClO; HClO2; HClO3; HClO4
Per attribuire il numero di ossidazione bisogna seguire alcune regole:
a) la somma algebrica dei numeri di ossidazione in una molecola è pari a zero;
b) il numero di ossidazione di un elemento non combinato è uguale a zero;
c) l’idrogeno in genere ha un numero di ossidazione pari a +1
d) L’ossigeno, in genere, ha un numero di ossidazione pari a -2, nei perossidi -1
e) Gli elementi possono avere al massimo il numero di ossidazione pari al gruppo di
appartenenza.
Nei composti esaminati, quindi, nell’ordine, in numero di ossidazione del cloro sarà:
-1; 0; +1; +3; +5; +7
Il cloro si trova al settimo gruppo della tavola periodica, e quindi avrà 7 come massimo numero di
ossidazione.
La risposta esatta è perciò la D
31) Il cicloesano:
A) Presenta carattere aromatico
B) E’ costituito da 6 atomi di C e 6 atomi di H
C) Ha struttura non planare
D) Possiede atomi di C ibridati sp
E) Dà facilmente reazioni di addizione
Il cicloesano è un idrocarburo ciclico con sei atomi di carbonio legati tra di loro a formare un
esagono. Ogni atomo di carbonio è legato ad altri due atomi di carbonio e a due atomi di idrogeno.
Tutti e quattro i legami dei vari atomi di carbonio sono sigma, avendo essi ibridizzazione sp3.
Questo comporta l’esclusione della risposta B e della D. L’aromaticità (A) è esclusa dal fatto che
tutti e quattro i legami sono covalenti, senza elettroni delocalizzati. Non avendo doppi legami
possiamo escludere reazioni di addizione (E) e quindi l’unica risposta corretta e’ la C, visto che
l’ibridazione sp3 porta ogni carbonio al centro di un tetraedro in cui i vertici sono rappresentati dai
quattro legami. Infatti la struttura spaziale del cicloesano può essere rappresentata come una sedia o
come una barca; quest’ultima e’ una struttura meno stabile rispetto alla prima.
32) L’acetone e il propanale:
A) Sono antipodi ottici
B) Hanno entrambi forte carattere acido
C) Hanno entrambi forte carattere basico
D) Possiedono entrambi un gruppo carbonilico
E) Sono epimeri
L’acetone è un chetone (dimetilchetone), mentre il propanale e’ un’aldeide. Caratteristica delle
aldeidi e dei chetoni è quella di avere un gruppo carbonilico (carbonio e ossigeno uniti da un doppio
legame), altamente reattivo perché polarizzato. La risposta D è quindi quella corretta. Per quanto
concerne le risposte A e E, ci troveremmo di fronte ad un tipo di isomeria che con questi composti
non può avvenire (presenza di un doppio legame del carbonile) mentre nelle risposte B e C non
sono corrette in quanto le due molecole non hanno né un netto carattere acido né un netto carattere
basico.
33) Un atomo di Carbonio viene definito secondario quando:
A) E’ il secondo di una catena carboniosa
B) E’ legato ad altri due atomi di carbonio
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C) E’ ibridato sp2
D) Fa parte della molecola di una ammina secondaria
E) Presenta due valenze invece di quattro
Il carbonio può formare quattro legami, e nel metano, per esempio, esso è legato a quattro atomi di
idrogeno. Se un atomo di carbonio prende il posto di un idrogeno, diciamo che il carbonio centrale
ha un sostituente, ed è un carbonio primario. Se invece gli idrogeni sostituiti sono due, il carbonio
diventa bisostituito, essendo legato a due idrogeni e a due atomi di carbonio; in questo caso
possiamo parlare di Carbonio secondario, e quindi la risposta corretta è la B. Se consideriamo la
risposta A, dobbiamo tenere presente che il secondo carbonio di una catena carboniosa può essere
secondario, terziario o quaternario; dipende da quali sono i suoi sostituenti. L’ibridazione sp2 non ci
fornisce notizie sui sostituenti ma solo sul fatto che esiste un doppio legame. Le risposte D ed E
sono completamente errate, poiché non forniscono dati sui sostituenti.
34) L’attività ottica è dovuta alla presenza nella molecola di:
A) Almeno un atomo di C asimmetrico
B) Un doppio legame
C) Due gruppi funzionali diversi
D) Un triplo legame
E) Una struttura ciclica
L’attività ottica è una proprietà di alcune sostanze di far ruotare la luce polarizzata, cioè emessa in
un solo piano, quando immessa in un polarimetro. Un esempio di attività ottica può essere fatto con
gli enantiomeri, composti che hanno la stessa formula bruta ma diversa disposizione degli atomi
nello spazio; essi sono uno l’immagine speculare dell’altro, ma le due molecole non sono
sovrapponibili. Per avere un fenomeno del genere bisogna assolutamente che almeno un atomo di
carbonio abbia quattro sostituenti diversi. Un carbonio che ha legati quattro gruppi diversi lo si
chiama “chirale” o “asimmetrico”; la risposta corretta e’ quindi la A. Se consideriamo la risposta B
e D, la presenza di un doppio legame porta ad avere due o tre legami con lo stesso atomo, e quindi
non e’ rispettata la asimmetria. Così anche la risposta C, che non ci indica se gli altri due sostituenti
sono uguali o diversi. La struttura ciclica (E) normalmente indica almeno due legami con atomi
uguali.
35) Quale dei seguenti metodi può funzionare, nell’equilibrio tra sostanze gassose
A + B ⇆ C + D, per ridurre la quantità del prodotto C?
A) Aggiungere A
B) Diminuire A
C) Aggiungere B
D) Aumentare la pressione
E) Diminuire la pressione
Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare riferimento al principio di Le Chatelier: “In ogni
sistema in equilibrio chimico l’alterazione di uno dei fattori dell’equilibrio fa spostare lo stesso in
condizioni tali da tendere a restaurare le condizioni iniziali.” Praticamente questo principio ci dice
che se una reazione e’ all’equilibrio, se c’è qualcosa che tende a perturbarlo esso risponde facendo
variare le velocità di reazione, diretta e inversa. In questo caso per poter ridurre la quantità del
prodotto C dobbiamo o aumentare la concentrazione del prodotto D, o diminuire la concentrazione
dei reagenti A e B. Tra le risposte quindi l’unica corretta e’ la B. Se consideriamo la risposta A e C,
avremmo un aumento della concentrazione dei prodotti, mentre una variazione della pressione
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(risposte D e E) non sortisce alcun effetto sull’equilibrio visto che sia i reagenti che i prodotti sono
in fase gassosa.
Per le reazioni in cui compaiono specie allo stato gassoso, se la reazione decorre con diminuzione
del numero di molecole, la formazione del prodotto sarà favorita da un aumento della pressione.
Se la reazione, invece, decorre con un aumento del numero di molecole, la reazione diretta sarà
favorita da una diminuzione della pressione.
36) Il numero di massa di un atomo è 27; il numero atomico è 13; i neutroni contenuti nel
nucleo sono:
A) 20
B) 13
C) 8
D) 14
E) 40
Il numero di massa rappresenta la somma del numero di protoni più il numero dei neutroni.
Il numero atomico corrisponde al numero di protoni, che in un atomo neutro coincide con il numero
degli elettroni.
Se il numero di massa di questo atomo è 13, vorrà dire che esso contiene 13 protoni. Essendo il
numero di massa uguale a 27, vorrà dire che il numero dei neutroni sarà uguale al numero di massa
meno il numero atomico, e cioè 27 – 13 = 14. La risposta corretta è quindi la D.
37) La differenza tra gli isotopi 18 e 16 dell’ossigeno consiste nel fatto che:
A) Il primo possiede due protoni in più
B) Il primo possiede due protoni in meno
C) Il primo possiede due neutroni in più
D) Il secondo possiede due neutroni in più
E) Il primo possiede due elettroni in più
Il numero di massa rappresenta la somma del numero di protoni più il numero dei neutroni.
Il numero atomico corrisponde al numero di protoni, che in un atomo neutro coincide con il numero
degli elettroni.
L’isotopo si differenzia da un elemento per aver stesso numero atomico ma diverso numero di
massa, cioè per avere un diverso numero di neutroni. Gli isotopi 18 e 16 dell’ossigeno, quindi,
differiranno nel numero dei neutroni, avendone il primo due di più. La risposta esatta è quindi la C.
Le altre risposte non sono corrette perché fanno variare protoni ed elettroni, mentre nella risposta D
e’ contemplato un numero di neutroni in più per il secondo isotopo.
38) Il numero di ossidazione dell’ossigeno nell’acqua ossigenata (H2O2) è:
A) -2
B) 0
C) -1
D) +1/2
E) –1/2
Il numero di ossidazione di un elemento o di un composto rappresenta, idealmente, la carica
elettrica che esso verrebbe ad acquistare se i legami del composto fossero tutti ionizzati.
L’ossigeno nella maggior parte dei composti ha numero di ossidazione -2, tranne negli ossidi di
fluoro in cui perde i suoi elettroni e nei perossidi; nel perossido di idrogeno (acqua ossigenata), ogni
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ossigeno è legato ad un altro ossigeno e ad un idrogeno (H-O-O-H). Nel calcolo del numero di
ossidazione dobbiamo “ionizzare” il legame O-H e quindi l’ossigeno avrà numero di ossidazione -1
(risposta C). Le risposte D e E indicano un numero di ossidazione non esistente, mentre la risposta
A indica il numero di ossidazione dell’ossigeno in tutte le altre molecole. La risposta B indica il
numero di ossidazione di un elemento allo stato fondamentale.
39) In genere un composto inorganico a carattere riducente contiene:
A) Numerosi atomi di ossigeno
B) Uno o più elementi a numero di ossidazione piuttosto elevato
C) Uno o più elementi a numero di ossidazione piuttosto basso
D) Carattere acido
E) Carattere basico
In una reazione di ossidoriduzione, ci devono essere due elementi, uno che si ossida e uno che si
riduce ed il numero di elettroni scambiati in una reazione deve essere uguale a quelli scambiati
nell’altra. Un elemento che si riduce vuol dire che diminuisce il suo numero di ossidazione
acquistando elettroni, che vengono ceduti dall’altro elemento che si ossida, perdendoli. L’elemento
che si ossida, quindi, perdendo elettroni sarà l’elemento riducente dell’altro, che acquistando
elettroni si riduce.
Un buon agente riducente quindi deve essere un elemento che tende facilmente ad ossidarsi, e
quindi deve avere un numero di ossidazione piuttosto basso (risposta C).
Se l’elemento ha numero di ossidazione alto (risposta B), esso tenderà a perdere elettroni e quindi a
ridursi, diventando l’agente ossidante.
Il carattere acido o basico di un elemento (risposte D e E) non coinvolge il potere redox di esso.
40) Il numero massimo di elettroni che può essere contenuto in totale nei primi 3 livelli
elettronici è:
A) 18
B) 28
C) 10
D) 30
E) 26
I livelli energetici sono indicati dal primo numero quantico, n, che ci indica l’energia dell’orbitale.
Per n = 3, avremo che il secondo numero quantico, l, il quale indica la forma dell’orbitale, potrà
avere valori di 0, 1 e 2. Per l=0 avremo orbitali di tipo s, per l=1 avremo orbitali di tipo p mentre per
l=2 avremo orbitali di tipo d.
Il numero massimo di elettroni contenuti quindi è:
Nel primo livello solo orbitali s quindi 2 elettroni;
Nel secondo livello orbitali s e p quindi 2 + 6 = 8 elettroni
Nel terzo livello orbitali s, p e d quindi 2 + 6 + 10 = 18 elettroni
In totale avremo 2 + 8 + 18 = 28 elettroni, risposta B.
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