PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DELLA DISCIPLINA FILOSOFIA

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PROF. ALBARELLA Guglielmo
Libro di testo in adozione: Filosofia: Dialogo e Cittadinanza Vol.1 Ed. Loescher
OBIETTIVI
EDUCATIVI
GENERALI

OBIETTIVI
DIDATTICI
CLASSE III






VERIFICHE
PARAMETRI DI
VALUTAZIONE
STRUMENTI
Educazione alla autocritica e conoscenza della relatività della civiltà
occidentale, del suo mondo linguistico, storico – culturale e scientifico.
Analisi critica delle molteplici tematiche della filosofia onde scoprire da
un lato la perennità di alcune importanti domande sull’uomo e dall’altro
la storicità delle relative risposte dei filosofi.
Acquisizione del lessico filosofico e della proprietà espressiva
Miglioramento delle capacità di attenzione e di concentrazione
Comprensione del testo e del discorso filosofico
Metodo di studio operativo e sistematico finalizzato all’autonomia di
lavoro
Avviamento e sviluppo dell’articolazione di un pensiero rigorosamente
logico e consequenziale
Capacità di autovalutazione



Il calendario delle verifiche viene concordato con gli allievi in base alle
esigenze didattiche e agli impegni scolastici globali.
Sono previsti:
 INTERROGAZIONI: almeno una per quadrimestre e su una cospicua
parte di programma; interrogazioni quotidiane per verificare il livello di
attenzione e di comprensione a discrezione dei docenti previo accordo
con le classi
 TEST SCRITTI: uno o più a quadrimestre con correzione collegiale e
personale
 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA: ogni singolo Consiglio di
Classe stabilisce criteri, modalità e calendario a partire dal secondo
quadrimestre di quarta
Nelle riunioni per disciplina e per aree sono stati concordati i seguenti
criteri di valutazione a cui corrispondono livelli di valutazione misurabili,
da gravemente insufficiente a eccellente, secondo l’intera scala decimale
sia per le prove orali sia per i test:
 Pertinenza della risposta
 Conoscenza dell’argomento
 Comprensione dell’argomento
 Esposizione linguistica corretta
 Consequenzialità e rigore logico dell’argomentazione
 Uso del lessico specifico
 Rielaborazione critica personale
 Manuale: resta lo strumento fondamentale, da utilizzare nella

PROGRAMMA
DIDATTICO

1)
2)
3)
4)
5)
6)
prospettiva degli obiettivi di autonomia di metodo e di lavoro
Ricerca: nel senso di euristica ( ricerca attraverso una rigorosa
documentazione ); nel senso di produzione potrebbe esser proposto solo
in quinta e in contesti di ricerca limitati e specifici
Uso di dizionari ed enciclopedie
Tra mito e logos: la nascita della filosofia
a) Il nome e il concetto di filosofia
b) Filosofia e meraviglia
c) Nel mito la prima riflessione sul mondo
d) Le cosmogonie
e) Le cosmologie egiziana, babilonese, ebraica
f) Tra mito e logos: l'acqua principio di tutto
g) Verso il logos: l'infinito è il principio
h) Il logos: le tesi di Eraclito e Parmenide
Civiltà greca e filosofia
a) I caratteri specifici della filosofia greca e i rapporti con le culture
orientali
b) Le condizioni storiche e politiche che hanno favorito la nascita della
filosofia
c) Politica, classi sociali e religione nella vita della polis
d) Prime istanze filosofiche nel mito e nella poesia
e) Il significato della parola filosofia
f) Le scuole filosofiche
La ricerca del principio unificatore: la scuola di Mileto
a) La scuola ionica di Mileto
b) Il problema della sostanza primordiale
c) Talete
d) Anassimandro: 1) L'infinito 2) I mondi, la terra e l'uomo
e) Anassimene
f) Pitagora: 1) Il numero come principio del cosmo 2) La dottrina
fisica
Eraclito
a) Gli svegli e i dormienti
b) La teoria del divenire
c) La dottrina dei contrari
d) L'universo come Dio - Tutto
Parmenide
a) Il poema sulla natura (frammenti: interpretazione storica e filosofica
)
b) I due sentieri della ricerca
c) Il mondo dell'essere e della ragione
d) La problematica identificazione dell'essere parmenideo
e) Il mondo dell'apparenza e dell'opinione
f) I paradossi di Zenone
I fisici pluralisti
a) Caratteri generali
b) Empedocle: 1) Le quattro radici 2) Il ciclo cosmico e la conoscenza
c) Anassagora: 1) La teoria dei semi 2) L'intelligenza ordinatrice 3)
Conoscenza, esperienza e tecniche
d) Democrito: 1) Rilevanza dell'atomo 2) Verità e scienza 3) Il
sistema della natura: gli atomi 4) Le proprietà degli atomi 5) Il
movimento degli atomi e l'infinità dei mondi 6) Il materialismo e il
meccanicismo 7) L'anima e la conoscenza 8) L'etica 9) Democrito
nella storia
7) I sofisti e la polis
a) L'ambiente storico - politico
b) Le caratteristiche culturali della Sofistica
c) Protagora: 1) L'uomo misura di tutte le cose 2) L'utile come criterio
di scelta: la razionalità " debole " di Protagora
d) Gorgia: l'essere inconoscibile e incomunicabile
8) Socrate e la filosofia come ricerca
a) La vita e la figura
b) La filosofia come ricerca e dialogo sui problemi dell'uomo
c) I momenti del dialogo socratico: 1) Il non - sapere 2) L'ironia 3)
La maieutica
d) L'etica e la religione socratica: 1) La virtù come ricerca 2) La virtù
come scienza 3) Unicità e insegnabilità della virtù 4) Virtù, felicità
e politicità 5) I " paradossi " dell'etica socratica 6) La religione di
Socrate
9) Platone
a) Il Platonismo come risposta filosofica ad una società e ad una
cultura in crisi
b) La vita
c) Platone e il dialogo filosofico: 1) L'ordine dei dialoghi
d) La dottrina delle idee: 1) Genesi della teoria delle idee 2) Quali
sono le idee 3) Rapporti idee - cose 4) Come e dove esistono le
idee 5) La conoscenza delle idee 6) L'immortalità dell'anima. Il
mito di Er
e) L'amore platonico
f) Il drammatico viaggio dell'anima verso la bellezza
g) La Repubblica platonica: 1) Lo stato ideale 2) La giustizia 3)
Caratteri e motivazioni delle classi sociali 4) Il 2 comunismo "
platonico 5) I guardiani sono felici? 6) Le degenerazioni dello
stato 7) Platone e la democrazia 8) Chi custodirà i custodi? 9) I
gradi della conoscenza e l'educazione del filosofo 10) Il mito della
caverna 11) Il significato del mito 12) La condanna dell'arte
imitativa
h) Alle origini della logica occidentale: 1) La nozione generale
dell'essere 2) La dialettica
i) La concezione finalistica della natura
j) Il demiurgo e il mondo
10) Aristotele
a) Il tempo storico di Aristotele
b) La vita e le opere
c) Il distacco da Platone e l'enciclopedia del sapere
d) Il quadro delle scienze
e) La metafisica: 1) Il concetto di metafisica 2) Che cos'è l'essere 3)
La sostanza 4) Le quattro cause 5) La critica alle idee platoniche
6) La dottrine del divenire 7) La concezione aristotelica di Dio
f) Psicologia e gnoseologia: L'anima e le sue funzioni 2) Sensibilità,
immaginazione, intelletto
g) La fisica: 1) I movimenti 2) I luoghi naturali 3) Perfezione e
finitezza dell'universo 4) Lo spazio 5) Il tempo
h) L'etica: 1) felicità e ragione 2) Le virtù etiche 3) Le virtù
dianoetiche. Felicità e sapienza 4) La dottrina dell'amicizia
i) La logica
RECUPERO
Sarà effettuato in itinere e di norma al termine delle unità didattiche
Contratto formativo di Scienze Sociali della classe 4 A dell’indirizzo
Scienze Umane economico-aziendale anno scolastico 2013/2014
Docente: prof. Guglielmo Albarella

Definizione degli obiettivi: L’obiettivo principale sarà nel corso di quest’anno di mettere in
grado gli studenti di approfondire i temi trattati mediante uno studio più analitico e meno
descrittivo, sviluppare maggiormente le capacità di collegamenti interdisciplinari e
personalizzare gli argomenti con riflessioni personali originali in vista del prossimo anno
per l’esame di stato.

Organizzazione della didattica: La didattica sarà organizzata in modo modulare, le lezioni
saranno di tipo prevalentemente frontale, ci si riferirà prevalentemente al libro di testo
adottato, onde facilitare lo studio domestico, ma non mancheranno momenti di discussione
aperta e partecipata inerente ai temi affrontati. Ci si avvarrà anche di strumenti multimediali
e di letture specifiche; saranno attuati stages presso gli enti scelti dagli alunni lo scorso anno
come previsto dall’ordinamento dell’indirizzo.

Criteri e modalità di verifica e valutazione dei risultati: I criteri di verifica sono stati
concordati all’inizio dell’anno con gli studenti e prevedono sia verifiche orali che scritte
sotto forma di domande di tipo sia descrittivo che analitico. I risultati saranno valutati in
base ad una griglia di valutazione di tipo docimologico che è stata consegnata insieme ai
contenuti del programma da svolgere ad ogni studente perché fosse informato insieme alla
sua famiglia.
Tutto quanto non qui esplicitato è demandato alle decisioni prese in sede di organi
collegiali alle quali si fa riferimento
Contenuti Unità Didattiche:
ANTROPOLOGIA CULTURALE
 Modulo 2 : La cultura come adattamento conoscenza ed identità
 Unità didattica 3: La cultura come immagine di sé e degli altri
1.
2.
3.
4.
5.
L’inculturazione e la personalità di base
I valori e i temi culturali
Le differenze di genere
Le differenze sociali
Le differenze etniche
 Modulo 3: La cultura come parentela, economia, politica e religione
 Unità didattica 1: la cultura come forma di famiglia e parentela
1. Lo studio antropologico della parentela
2. I vari tipi di discendenza
3. La famiglia e il matrimonio
4. I nuclei familiari e il gruppo domestico
 Unità didattica 2: La cultura come
organizzazione economica e politica
1. La cultura come organizzazione economica
2. Le tre forme di integrazione dell’economia
nella società
3. La cultura come organizzazione politica
 Unità didattica 3: La cultura nella dimensione
religiosa e rituale
1. La credenza nel soprannaturale
2. La dimensione mitologica della religione
3. La dimensione rituale della religione e altri
aspetti del culto
4. La religione come ricerca di un sistema
culturale coerente
SOCIOLOGIA
Modulo 6: Temi e problemi della ricerca sociologica
Unità didattica 1: Socializzazione, istituzioni, posizioni e ruoli sociali
1.
2.
3.
4.
L’identità personale e i processi di socializzazione
La formazione dell’identità sociale, etnica e culturale
Le istituzioni sociali
Le posizioni sociali e i ruoli
Unità didattica 2: Società di massa e secolarizzazione, comunicazione e mass media
1. La società di massa
2. Il processo di secolarizzazione
3. I mass media
4. Il marketing e la pubblicità
Unità didattica 3: I sistemi sociali, il mutamento, la stratificazione e la devianza
1.
2.
3.
4.
La teoria sistemica di Bronfenbrenner (ecologia dello sviluppo umano)
Il mutamento sociale
La stratificazione sociale e le varie forme di classificazione sociale
Studi sulla devianza sociale
Unità didattica 4: Gli stereotipi e i pregiudizi e la discriminazione sociale
1. Gli stereotipi
2. I pregiudizi
3. La discriminazione e la segregazione
Lavoro di gruppo sul lavoro
Stage effettuato in Febbraio
Testo adottato: Elisabetta Clemente, Rossella Danieli “Capire il mondo” Volume secondo,
edito da Paravia
Bolzano, 15 giugno 2014
Programma di Scienze Umane classe 4 B anno scolastico
2013/2014
Prof. Guglielmo Albarella
Testo in adozione: I Percorsi della Mente, Luigi D’Isa Franca Foschini, editore Hoepli Milano
 Definizione degli obiettivi: L’obiettivo principale sarà nel corso di quest’anno di mettere in
grado gli studenti di approfondire i temi trattati mediante uno studio più analitico e meno
descrittivo, sviluppare maggiormente le capacità di collegamenti interdisciplinari e
personalizzare gli argomenti con riflessioni personali originali in vista del prossimo anno
per l’esame di stato.

Organizzazione della didattica: La didattica sarà organizzata in modo modulare, le lezioni
saranno di tipo prevalentemente frontale, ci si riferirà prevalentemente al libro di testo
adottato, onde facilitare lo studio domestico, ma non mancheranno momenti di discussione
aperta e partecipata inerente ai temi affrontati. Ci si avvarrà anche di strumenti multimediali
e di letture specifiche; saranno attuati stages presso gli enti scelti dagli alunni lo scorso anno
come previsto dall’ordinamento dell’indirizzo.

Criteri e modalità di verifica e valutazione dei risultati: I criteri di verifica sono stati
concordati all’inizio dell’anno con gli studenti e prevedono sia verifiche orali che scritte
sotto forma di domande di tipo sia descrittivo che analitico. I risultati saranno valutati in
base ad una griglia di valutazione di tipo docimologico che è stata consegnata insieme ai
contenuti del programma da svolgere ad ogni studente perché fosse informato insieme alla
sua famiglia.
SOCIOLOGIA
Modulo 11: La nascita della scienza sociologica
Unità didattica 1: il contesto storico e culturale, i metodi e le tematiche
 1 La sociologia e i suoi temi di ricerca
 2 Il contesto storico culturale in cui si sviluppa la sociologia
 3 Le classificazioni dei metodi sociologici
 4 I principali metodi sociologici
 5 Tre modelli esplicativi in sociologia
Unità didattica 2: I primi sviluppi teorici: Comte, Marx, Durkheim
 1 Auguste Comte, il fondatore della sociologia
 2 La sociologia rivoluzionaria di Karl Marx
 3 L’analisi dei fatti sociali di Emile Durkheim
Unità didattica 3: La sociologia tedesca, americana e italiana
 1 La sociologia tedesca
 2 Max Weber: la metodologia di ricerca
 3 La sociologia americana
 4 La sociologia italiana
Modulo 12 Altri aspetti della ricerca sociologica
Unità didattica 1: Il funzionalismo e l’interazionismo simbolico
 1 Il funzionalismo




2 Lo struttural-funzionalismo di Talcott Parson
Robert Merton
L’interazionismo simbolico e i suoi sviluppi
L’approccio drammaturgico di Erving Goffman
Unità didattica 2: L’etnometodologia, la psicoanalisi e la scuola di Francoforte
 1 L’etnometodologia di garfinkel
 2 la psicoanalisi e lo studio della società
 Le ricerche della scuola di Francoforte
PEDAGOGIA
Modulo 7 La pedagogia tra il Seicento e l’età dell’ Illuminismo
Unità didattica 1: La rivoluzione pedagogica borghese del Seicento
 1 La necessità di un nuovo metodo: Francesco Bacone
 2 Comenio e l’educazione universale
 3 Il metodo e il corso di studi
 4 Il pensiero pedagogico di John Locke
Unità didattica 2: Lilluminismo e il diritto all’istruzione
 1 L’Illuminismo e i nuovi ideali educativi
 2 L’Illuminismo in Francia
 3 L’educazione nell’illuminismo italiano
 4 Jean-Jacques Rousseau: il “padre” della pedagogia moderna
 5 La rivoluzione francese e l’educazione
Modulo 8 La pedagogia tra Romanticismo e Positivismo
Unità didattica 1: Gli sviluppi pedagogici dell’epoca romantica
 1 Pedagogia e scuola in Europa
 2 Pestalozzi: il metodo e l’educazione popolare
 3 Utopismo ed educazione: Robert Owen
 4 La valorizzazione dell’infanzia: Friederich Froebel
In quest’anno scolastico gli studenti a Febbraio hanno frequentato per due settimane lo stage
presso gli enti da loro scelti, sono stati seguiti da me come tutor scolastico e da un tutor
dell’ente. Terminata l’esperienza hanno presentato una relazione scritta secondo precise
consegne date loro preventivamente. Il tutto è stato oggetto di valutazione sia nelle Scienze
umane, sia da parte del Consiglio di classe che ha valutato il loro lavoro ed ha espresso una
valutazione che ha concorso a determinare il credito scolastico di quest’anno. 12 studenti
quest’anno hanno la possibilità di frequentare lo stage a Norimberga in Germania. Questi
sicuramente hanno migliorato anche l’apprendimento della seconda lingua ed hanno avuto la
possibilità di arricchire la loro formazione in vista del loro futuro.
Riguardo ai criteri di valutazione si rinvia a quanto stabilito nella riunione di dipartimento di
Ottobre e ratificato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto in base alla attuale
normativa che prevede un voto unico sia nel primo trimestre che nel pentamestre di cui si può
prendere visione sul sito della scuola.
Bolzano, Sede 15 giugno 2014
prof. Guglielmo Albarella
Contratto formativo della classe V B dell’indirizzo Socio-psico-pedagogico anno
scolastico 2013-2014
Docente: prof. Guglielmo Albarella
Discipline: Pedagogia, Psicologia, Sociologia, Metodologia didattica
Obiettivi formativi:



Saper confrontare le proprie opinioni con quelle degli altri
Sviluppare spirito critico e tolleranza nei confronti altrui
Sviluppare spirito collaborativo nel lavoro di gruppo
Capacità ed abilità disciplinari:
o
o
o
o
o
Cogliere appieno le peculiarità dei problemi proposti
Essere in grado di individuare le regole più efficaci alla loro soluzione
Padroneggiare il linguaggio tecnico ed adeguarlo alle situazioni
Eseguire con padronanza dei mezzi tecnici le tematiche richieste
Possedere spiccate doti critiche ed originalità di proposte di soluzione
Metodologia didattica e criteri di verifica e valutazione:
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
Le lezioni sono state di tipo frontale, così distribuite all’interno dell’orario settimanale: 3 ore
di Pedagogia e Metodologia didattica, 1 ore di Sociologia, 2 ora di Psicologia
A tutti gli studenti è stato dato all’inizio dell’anno il contratto formativo e la griglia di
valutazione
Ad ogni unità didattica è seguita una puntuale verifica individuale
Le verifiche sono state almeno due per ogni quadrimestre e per ogni disciplina
E’ stata effettuata una verifica scritta, come simulazione della seconda prova
Le verifiche sono state tese non solo ad accertare il grado delle conoscenze, ma soprattutto
le capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari e pluridisciplinari, anticipando i criteri
del colloquio d’esame
Le valutazioni sono state di tipo prevalentemente docimologico, ma per la prova scritta si è
adoperato anche la scala di punteggio in uso negli esami di stato per abituare le alunne in
vista dell’esame di stato
Alle alunne è stata concessa facoltà di organizzare le loro verifiche in base al carico orario
settimanale, particolarmente gravoso in questo indirizzo, previo accordo tra di loro anche
per incrementarne il senso di responsabilità
E’ stata concessa una giustificazione per quadrimestre per disciplina per gravi e comprovati
motivi
Contenuti disciplinari preventivamente concordati con le studentesse:
PEDAGOGIA:




IL POSITIVISMO EUROPEO Unità I: Il Contesto; Il Positivismo europeo: La mappa e i
percorsi; Positivismo ed educazione in Francia; Saint – Simon: l’educazione come
catechismo laico; Nuova società ed educazione: il socialismo utopistico; Auguste Comte:
scienza, tecnica, filosofia e scuola; significato e scopi dell’educazione positiva; Emile
Durkheime e la psicologia dell’educazione; l’educazione come socializzazione; l’analisi
sociologica dell’educazione; l’educazione morale e la sua funzione sociale; Eduard Séguin:
l’educazione dei subnormali; La Pedagogia del Positivismo inglese; I problemi
dell’industrializzazione e i precursori della scuola popolare: il mutuo insegnamento; Robert
Owen: utopia pedagogica e scuole dell’infanzia; educazione e condizionamento ambientale;
l’organizzazione scolastica e la scuola dell’infanzia; Herbert Spencer Natura, attività e
ordine delle discipline; l’educazione intellettuale; l’educazione morale; l’educazione fisica
PEDAGOGIA ED EDUCAZIONE EUROPEA OLTRE IL POSITIVISMO Unità II: Il
Contesto; La critica filosofica del Positivismo; la mappa e i percorsi; la pedagogia di Karl
Marx; vita e opere; Scuola, economia e politica; il ruolo storico della pedagogia marxiana;
Friedrich Nietzsche l’educazione dell’ “oltreuomo”; vita e opere; la critica dell’educazione;
Dioniso e l’Oltreuomo: valori e modelli di un’educazione alternativa; Neokantismo tedesco
e filosofia dei valori; Paul Natrop e la <<pedagogia sociale>>; Wilhelm Dilthey: pedagogia
e “scienze dello spirito”; Friedrich Forster: la formazione del carattere; Eduard Spranger:
educazione e vita; in Francia: Henri Bergson e Lucine Laberthonnière. Spiritualismo ed
educazione; Giovanni Gentile e l’attualismo pedagogico; vita e opere; il ritorno a Hegel e
l’antropologia pedagogica; i significati pedagogici: il rapporto maestro-scolaro e le varie tesi
fondamentali; filosofia e pedagogia; la didattica come teoria della scuola; la pedagogia
gentiliana in atto.
UNA NUOVA SCIENZA Unità III: Il Contesto; La mappa e i percorsi; Max Weber e i
moventi sociali dell’educazione; vita e opere; educazione orale ed educazione letteraria;
educazione ed orientamenti etici; potere ed educazione; Sigmund Freud vita e opere; linee
generali dell’antropologia freudiana; le implicazioni pedagogiche: la dimensione relazionale
della vita psichica; l’educazione sessuale; le interpretazioni pedagogiche del Freudismo;
oltre il Freudismo: Alfred Adler e l’inferiorità del bambino;
L’ATTIVISMO PEDAGOGICO E LE <<SCUOLE NUOVE>> Unità IV: Il Contesto;
Le prime esperiene; la mappa e i percorsi; un precursore: Lev Tolstoj e la scuola non
direttiva di Jasnaja Poljana; l’esordio del movimento delle <<scuole nuove>> in Inghilterra;
Cecil Reddie: Abbotsholme, la prima << scuola nuova>> e la formazione della classe
dirigente; Haden Badley: Beadales, coeducazione ed autogoverno; educazione
extrascolastica: Robert Baden-Powell e lo scoutismo; in Germania la diffusione delle
<<scuole nuove>> in una società autoritaria; le case di educazione in campagna di Hermann
Lietz; Gustav Wyneken: l’esperienza di Wickersdorf e la <<cultura giovanile>>; i
Vandervogel e l’educazione extrascolastica; Paul Geheeb: la scuola dell’Odenwald e la
difesa dei valori dell’umanesimo; in Francia: società, scuola e modernizzazione; Edmonds
Demolins e Georges Bertier: l’<<Ecole des Roches>> e l’importanza dell’educazione
secondo il modello anglosassone; metodi e contenuti per la formazione della classe
dirigente; in Spagna: educazione e rigenerazione nazionale; Andrés Manjòn e le Scuole
dell’Ave Maria, metodo e finalità; in Italia: educazione infantile e rinnovamento scolastico;
Pietro Pasquali e l’asilo <<a misura di bambino>>, le sorelle Agazzi e l’educazione infantile




<< materna>>; caratteri fondamentali e scopi dell’educazione “materna” ; la nuova
educatrice; Ambienti e materiali; i metodi:<<far da sé>>; l’applicazione del metodo: le
attività di vita pratica; il gioco e l’educazione estetica; l’educazione sensoriale: dal colore
alla materia, dalla materia alla forma; l’educazione linguistica: la lingua viva; alcuni
significati del metodo agazziano; l’educazione elementare: Alice Fianchetti e la scuola
rurale; Giuseppina Pizzigoni e la <<Rinnovata>>; caratteri fondamentali e scopi
dell’educazione: dentro i programmi oltre i programmi; luoghi ed ambienti: <<scuola
all’aperto>>; il metodo e le attività: <<apertura al mondo>>
DEWEY E L’ATTIVISMO AMERICANO Unita V: la mappa e i percorsi; John Dewey:
Strumentalismo ed attivismo pedagogico; vita e opere; il pensiero filosofico: centralità
dell’esperienza; il ruolo ed il significato dell’educazione <<il mio credo pedagogico>>;
<<scuola e società>>: lavoro e scuola per una società in trasformazione; <<democrazie ed
educazione>>: l’analisi del rapporto fra società e processo formativo; <<le fonti di una
scienza dell’educazione>>: significato del sapere pedagogico; la didattica e l’esperimento di
Chicago; il metodo <<come pensiamo>>: educazione dell’intelligenza e della creatività;
esperienza ed educazione: una revisione critica; il dibattito sull’educazione progressiva; la
scuola di Dewey : William Heard Klipatrick e il <<metodo dei progetti>>; vita e opere; la
trasformazione sociale e la scuola nei primi decenni del Novecento; la conoscenza come
soluzione di problemi; l’ordine psicologico dell’insegnamento; << il metodo dei progetti>>;
la filosofia dell’educazione e gli esiti della concezione di Klipatrick; il Dalton Plan di Helen
Parkhurst; obiettivi e fondamenti del piano: individualizzazione e responsabilità; i
programmi: <<piani di lavoro>> e contratti, il dibattito sul <<piano Dalton>>; Carleton W.
Washuburne e le scuole di Winnetka; vita e opere; apologia dell’<<educazione
progressiva>>; le scuole di Winnetka; la revisione dell’orientamento.
L’ATTIVISMO SCIENTIFICO EUROPEO Unità VI: la mappa e i percorsi; Ovide
Decroly, vita e opere; la scuola e l’ambiente; programmi e bisogni; il metodo: <<centri di
interesse>> e ambiente; <<il programma di idee associate>>; la globalizzazione; Maria
Montessori e la <<Casa dei bambini>>, vita e opere; una pedagogia scientifica per
l’infanzia; le <<Case dei bambini>>; il materiale scientifico; la maestra direttrice; le critiche
alla didattica montessoriana; l’educazione alla pace come significato ultimo dell’attivismo
montessoriano; Eduard Claparède: la ricerca psicopedagogia e la didattica; vita e opere;
psicologia e pedagogia; l’educazione funzionale: interesse e sforzo; la scuola e il problema
dell’individualizzazione; Alfred Binet: la nascita della psicopedagogia e i reattivi mentali;
ATTIVISMO: RICERCHE ED ESPERIENZE EUROPEE UnitaVII : la mappa e i
percorsi; Georg Kerschensteiner e la pedagogia del lavoro; vita e opere; il pensiero
pedagogico, il metodo; Peter Petersen. La scuola come comunità di gruppi; vita e opere;
caratteri della scuola di Jena; Roger Cousinet e il lavoro dei gruppi, vita e opere; importanza
del gruppo e delle sue dinamiche, il metodo del “lavoro libero”; Célestin Freinet:
cooperazione ed educazione popolare; vita e opere; il principio educativo e il compito della
scuola, il lavoro scolastico; Robert Alexandre Dottrens: educazione emancipatrice; vita e
opere; l’educazione come <<azione emancipatrice>>, le schede; Alexandre Neill e
l’esperienza non direttiva di Summerhill; vita e opere; educazione non-direttiva; l’itinerario
educativo; Maria Boschetti Alberti e il <<trittico pedagogico>>; vita e opere; Muzzano e
l’inizio di una nuova didattica; La scuola serena di Agno; l’individualizzazione
dell’apprendimento.
LA PSICOPEDAGOGIA DEL‘900 Unità VII: la mappa e i percorsi, la scuola
psicoanalitica; in Inghilterra Anna Freud e Melanine Klein; la prosecuzione della
psicoanalisi negli Stati Uniti: Erik Erikson e Bruno Bettelheim; in Germania: la psicologia
della forma e le leggi dell’apprendimento; Max Wertheimer e il pensiero produttivo; in
Svizzera: Jean Piaget e la psicologia genetica; vita e opere; caratteri fondamentali della
teoria piagetiana: lo sviluppo dell’intelligenza; la concezione pedagogica; didattica
psicologica: l’insegnante – ricercatore, il bambino – ricercatore e la fortuna della concezione
piagetiana; in Russia. Dalla riflessologia alla scuola storico-culturale; la riflessologia e le
sue conseguenze pedagogiche; Lev Semenovic Vigotskij. La socialità dello sviluppo; vita e
opere; il confronto con Piaget e la socialità dello sviluppo.
Testo adottato: Ugo Avalle-Michele Maranzana “Pensare ed educare”, edito da Paravia, volume
3
METODOLGIA DIDATTICA:
Stesura tesina e mappe concettuali
 PSICOLOGIA
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MODULO F: PSICOLOGIA SOCIALE
Unità Didattica 1: Le origini della Psicologia Sociale
L’oggetto di studio della Psicologia Sociale
La Psicologia Sociale: brevi cenni storici
La Psicologia Sociale negli Stati Uniti
La Psicologia Sociale in Europa
La Psicologia delle folle
La Criminalogia
La devianza e il comportamento criminale
Le origini della Criminologia e gli sviluppi successivi
Le cause della criminalità
I principali indirizzi di studi
Le teorie di Merton e di Parson
Le prospettive di studio in merito al comportamento criminale
Unità didattica 2: L’uomo e l’ambiente sociale
La costruzione del sé
La teoria dell’interazionismo simbolico di Mead
La formazione del sé secondo Mead
Il paradigma dell’interazionismo simbolico a confronto con gli altri paradigmi
La teoria di Sullivan e lo sviluppo di sé
L’autopresentazione e l’autoconservazione
La teoria di sé di Neisser
L’interazione fra l’uomo e l’ambiente
La teoria del campo di Lewin
L’autonomia funzionale dei motivi di Allport
Unità didattica 3: Atteggiamenti e comportamenti
Definizione e misurazione degli atteggiamenti
La teoria della dissonanza cognitiva di Festinger
Il ruolo della memoria e degli incentivi
Il comportamento altruistico
Fattori che favoriscono il comportamento pro sociale
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Fattori che ostacolano il comportamento pro sociale
Il comportamento pro sociale in presenza di più persone
I modelli di comportamento e la relazione tra chi dà e chi riceve aiuto
Il comportamento aggressivo
La predisposizione al comportamento aggressivo
I modelli del comportamento aggressivo
La famiglia e la televisione
L’aggressività
Unità didattica 4: Le spiegazioni dei comportamenti
La teoria dell’attribuzione causale
Il contributo di Heider
Il modello di Jones e Davis
Il modello di Kelley
Gli errori di attribuzione causale
Il ragionamento sociale e le euristiche
Unità didattica 5: I Gruppi sociali
Le caratteristiche dei gruppi
Il sistema di status e il ruolo all’interno di un gruppo
Le norme e le reti di comunicazione
Il potere e la figura del leader
La coesione all’interno di un gruppo
L’identità sociale: la teoria di Tajefel
La percezione di legittimità di potere e di status tra medici ed infermieri
Le rappresentazioni sociali
La teoria di Moscovici
La formazione delle rappresentazioni sociali
Gli scopi delle rappresentazioni sociali
Unità didattica 6: L’influenza sociale
Il conformismo e il consenso sociale
L’esperimento di Asch
Unanimità alla maggioranza e perseverazione nell’errore
L’autostima e l’autoefficacia in relazione con il conformismo
Il pregiudizio e la discriminazione
La formazione del pregiudizio negativo e positivo
L’effetto Pigmalione
I fattori di predisposizione al pregiudizio
Mantenimento e riduzione dei pregiudizi
Le cause del pregiudizio
Gli stereotipi
Il mantenimento degli stereotipi
MODULO G: PSICOLOGIA DEL LAVORO
Unità didattica 1: La Psicologia del lavoro
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La nascita della psicologia del lavoro
Psicotecnica
I primi studi di psicologia del lavoro
La psicologia del lavoro in Italia
Unità didattica 2: L’uomo e il lavoro
La motivazione
La motivazione al lavoro
Bisogni, pulsioni, istinti
Le principali teorie della motivazione
L’autoefficacia nel settore lavorativo
L’autoefficacia nella ricerca di un’occupazione
Autoefficacia occupazionale e sesso
Appartenere ad una minoranza etnica incide sul senso di autoefficacia?
L’autoefficacia nella socializzazione lavorativa
L’autoefficacia nelle decisioni organizzative
La soddisfazione nel lavoro
Tre approcci di studio al concetto di soddisfazione
Unità didattica 3: la gestione delle risorse umane
L’orientamento allo studio e al lavoro
Storia ed evoluzione del concetto di orientamento
Il colloquio di orientamento
Le fasi del colloquio di orientamento
Caratteristiche personali di un buon orientatore
I test di orientamento
Gli interessi e i valori professionali
Il ruolo della scuola nel processo di scelta
Teoria dei tipi di personalità e degli ambienti lavorativi di John Holland
La selezione del personale
La job Analysis
La formazione del personale
L’analisi dei bisogni
La progettazione dell’intervento
L’attuazione dell’intervento
La valutazione dei risultati
Unità didattica 4: L’ambiente lavorativo
La socializzazione nell’ambiente lavorativo
Le fasi del processo di socializzazione
La comunicazione
La comunicazione all’interno dei gruppi min ambito lavorativo
La comunicazione e il computer
Il clima organizzativo
Unità didattica 5: Problemi nel contesto lavorativo
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Sicurezza e infortuni
Ergonomia
Lo stress
Vocabolario dello stress
Tecnostress e computer Rage
Il Bornout
La fatica
L’alienazione
Il mobbing
Aspetti psicologici del Mobbing
Le vittime del Mobbing
Il Mobbing dal punto di vista legislativo
Una storia del Mobbing
La disoccupazione
Adam Smith e la fabbricazione dello spillo
Taylor e la razionalizzazione del sistema produttivo
Modulo I Psicologia Clinica
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UD. 1 Definizione dell’ambito disciplinare
UD. 2 La sofferenza psichica, il normale e il patologico
UD. 3 I metodi diagnostici della psicologia clinica
UD. 4 Le principali categorie diagnostiche
UD. 5 La malattia mentale oggi
UD. 6 L’approccio psicosomatico
UD. 7 L’approccio psicoterapeutico
UD. 8 Modelli teorici e tecniche di intervento
UD. 9 L’efficacia della psicoterapia
UD. 10 L’approccio farmacologico e la sua integrazione con le psicoterapie
UD. 11 Psicologi clinici, psicoterapeuti e psichiatri
SOCIOLOGIA:
Il Mondo dell’Economia e del Lavoro
 La Dimensione Economia della società
 Il lavoro
 Il lavoro come fonte di conflitto
Le differenze di genere
 Il sesso e il genere
 La divisione sessuale del lavoro
 La donna e la famiglia
Il Welfare State
 Storie e tipologie del Welfare State
 Le politiche sociali del terzo settore
Testo adottato: “Sociologia” Volontà Lunghi Magatti Mora, edito da Einaudi Scuola, Volume
Unico
Bolzano, 15 Novembre 2014
il professore
Guglielmo Albarella
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