Sicurezza elettrica: Effetti fisiopatologici della corrente elettrica Effetti della corrente sul corpo umano folgorazione ed arco elettrico - Protezione dai contatti elettrici - Aspetti costruttivi degli impianti elettrici shock doloroso tetanizzazione arresto della respirazione fibrillazione ustioni. Tensioni di contatto pericolose Zona A - abitualmente non si ha nessuna reazione, i valori sono al di sotto della soglia di percezione. Zona B - abitualmente nessun effetto fisiologicamente pericoloso. Zona C - normalmente nessun danno a organi. Possono verificarsi contrazioni muscolari e difficoltà respiratoria, fibrillazione atriale, e arresto cardiaco provvisorio senza fibrillazione ventricolare. Zona D – possibilità di fibrillazione ventricolare; la probabilità aumenta fino al 5% in zona D1, al 50% in zona D2, oltre il 50% in zona D3. Contatti diretti Contatti indiretti Protezioni contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti può essere assicurata da: •protezione mediante isolamento completo delle parti attive; •protezione mediante involucri o barriere (rimovibili solo con l'uso di una chiave o di un attrezzo); •interruttore interbloccato con lo sportello; •protezione mediante ostacoli che impediscono l'avvicinamento non intenzionale con parti attive; •protezione mediante sorgenti di energia SELV (tensione nominale inferiore o uguale a 25V c.a e 60 c.c). Curva di un diff. con I∆n 30mA e 300mA con curva degli effetti della corrente TIPOLOGIA INTERRUTTORI DIFFERENZIALI • Tipo AC sgancio assicurato solo per correnti differenziali alternate sinusoidali •Tipo A sgancio assicurato come per il tipo AC e per correnti differenziali pulsanti unidirezionali. •Tipo B sgancio assicurato come per il tipo AC e B e per correnti continue Protezioni contro i contatti indiretti •protezione mediante sorgenti di energia SELV (tensione nominale minore o uguale a 25V c.a e 60 c.c); •protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione. Per i cantieri la tensione limite di contatto (Ul) è limitata a 25V ca e a 60V cc.; •protezione mediante componenti elettrici di classe II o con isolamento equivalente; •protezione per mezzo di luoghi non conduttori; •protezione per separazione elettrica. La sorgente di alimentazione deve essere un trasformatore di isolamento o una sorgente con caratteristiche equivalenti (500V, max e VxL max100000). Protezione nel contatto indiretto Protezione addizionale nel contatto diretto ARCO ELETTRICO E’ è un fenomeno che avviene nei circuiti elettrici quando si supera la rigidità dielettrica (isolamento) dell’aria tra due conduttori in tensione e di conseguenza si innesca una scarica L’arco elettrico ha la caratteristica di persistere indefinitamente fino ache viene mantenuto il flusso di corrente La temperatura che superare i 3000 gradi può raggiunge può ARCO ELETTRICO E’ un fenomeno che avviene per esempio durante l’apertura di un interruttore sotto carico, oppure, a causa di sovratensioni o guasti sulle linee o apparecchiature elettriche. CONSEGUENZE DALL’ARCO ELETTRICO L’arco elettrico può risultare particolarmente pericoloso se avviene durante l’esecuzione di lavori elettrici in prossimità di parti attive, in quanto a causa della elevata temperatura che viene raggiunta, si hanno effetti molto simili ad una esplosione, con la vaporizzazione e proiezione del metallo fuso associata ad una fiammata molto intensa. L’energia che si sviluppa durante l’arco elettrico dipende dalla corrente di corto circuito nel punto di guasto. CONSEGUENZE ARCO ELETTRICO PRINCIPALI METODI PER RIDURRE I DANNI DALL’ARCO ELETTRICO in BT Realizzare impianti elettrici con interruttori o fusibili aventi il potere di interruzione adeguato alla corrente di corto circuito presunta del circuito dove sono installati. Adottare durante i lavori elettrici procedure, DPI e DPC appropriati per ridurre la possibilità che questo avvenga e comunque limitarne i danni. • DISPOSITIVI DI PROTEZIONE • ATTREZZATURE DI LAVORO Dispositivi Dispositivi di di Protezione Protezione Collettiva Collettiva Lavori Lavori elettrici elettrici sotto sotto tensione tensione in in BT BT Elmetto con visiera Attrezzo isolato SISTEMI DI DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA In relazione allo stato del neutro e alla situazione delle masse i sistemi elettrici sono individuati con due lettere. Parti attive • La prima lettera indica lo stato del neutro: Guanti isolanti Vestiario idoneo che non lasci scoperto parti del tronco o degli arti Non Nonsi sipuò puòoperare operarese senon nonèè assicurata assicurata UNA DOPPIA PROTEZIONE UNA DOPPIA PROTEZIONE ISOLANTE ISOLANTE T = neutro collegato direttamente a terra; I = neutro isolato da terra; • La seconda lettera indica la situazione delle masse: T = masse collegate a terra; IIguanti guantiisolanti, isolanti,prima primadel delloro loroimpiego, impiego,devono devonoessere essereverificati verificatiaa vista vistaeegonfiati gonfiatiper peraccertarsi accertarsiche chenon nonvi visiano sianolacerature lacerature SistemaTT Rt ≤ Vc/Ia Rt = resistenza di N = masse collegate al neutro del sistema. TEMPI DI INTERVENTO DEI DIFFERENZIALI terra Vc = 50V (25V) Interruzione automatica del circuito Ia = corrente Corrente differenziale Tipo di interruttore Tempo Generale (senza ritardo) I∆n 2 I∆n 5 I∆n 500A tempo massimo di interruzione 0,3s 0,15s 0,04s 0,04s tempo massimo di interruzione 0,5s 0,2s 0,15s 0,15s tempo minimo di non intervento 0,13s 0,06s 0,05s 0,04s differenziale Tempo di intervento: Linee terminali: differenziali di tipo generale o di tipo S Tipo S (selettivo) Linee di distribuzione: tempo <1s SistemaTN Ia ≤ 230/Zg Ia = corrente di intervento interruttore SISTEMA DI DISTRIBUZIONE IT 230 = tensione verso terra Zg = impedenza dell’anello di guasto Tempo di intervento linee di distribuzione e terminali con interruttori aventi correnti nominali > 32 A tempo < 5s Linee terminali con interruttori aventi corrente nominale < 32 A tempo < 0,4s (0,2s) Il sistema elettrico IT ha il neutro isolato o a terra tramite un’impedenza, mentre le masse sono collegate a terra. utilizzato in BT garantisce la continuità del servizio (come negli ospedali), è utilizzato in MT per la distribuzione dell’energia a 15 KV Curva di intervento fusibile Curva di intervento di un interruttore magnetotermico Marchi di qualità