Cortina Astronomica anno 2011 RICERCA DI STELLE VICINE AL SOLE di Vittorio B. Goretti Si tratta della descrizione di una ricerca scaturita da un’ipotesi formulata dal Prof. Mario G. Fracastoro, che ha portato alla scoperta di un procedimento per individuare fra le stelle rosse quali sono giganti e quali nane. L’ ipotesi è stata verificata con misure di “parallasse” eseguite nell’ arco di un anno e dalle osservazioni risulta che il metodo è valido. In seguito a tale ricerca si è giunti ad una scoperta imprevedibile e sconcertante. Le misure di parallasse, condotte all’Osservatorio “610” di Pianoro (BO) ed effettuate su un primo campione di stelle, non corrispondono a quelle riportate sui Cataloghi “TYCHO” e HIPPARCO”. Per determinare la distanza di una stella è consuetudine considerare quelle che presentano un notevole moto proprio. Il procedimento per il calcolo della distanza è quello della “ Parallasse trigonometrica”. Nell’articolo , di Mario G. Fracastoro, apparso sulla rivista N. 29 de “ l’astronomia “ (gennaio 1984), viene descritto ampiamente come sono state individuate le stelle “ nei dintorni del sole “ a tutt’oggi conosciute. Esse presentano effettivamente un notevole moto proprio. Tuttavia M. Fracastoro scrive testualmente: “Potrebbe verificarsi il caso che la stella si muova proprio di conserva con il nostro Sole e quindi ci appaia ferma, (cioè con piccolo moto proprio), confondendosi con le stelle molto lontane. Per questo, sebbene i moti propri siano stati esaminati sistematicamente, esistono verosimilmente astri di debole luminosità intrinseca a noi molto vicini, dei quali ignoriamo la vera distanza”. Le stelle cosiddette vicinissime, racchiuse in una sfera di 5.2 parsec (17 anni luce), sono 56. Tali stelle sono state selezionate, come già detto, esaminando i loro moti propri. La maggior parte di queste stelle è del tipo “ nana rossa “. Ignorando inizialmente i cataloghi, la mia ricerca è rivolta essenzialmente alle stelle nane rosse , con magnitudine apparente compresa fra la 10^ e la 8^. Il problema principale è che fra le stelle rosse ci sono anche le “giganti” (rare) e le “supergiganti” (rarissime). Come si può distinguere una nana rossa da una gigante? Occorre trovare un metodo per poter fare una selezione. L’ idea che mi è venuta è di seguito esposta, ma prima è necessaria una premessa: esaminando il diagramma di Hertzsprung-Russel (H-R) si può notare come le stelle giganti rosse e le stelle nane rosse siano praticamente indistinguibili perché presentano la stessa temperatura superficiale espressa con l’ indice di colore (B-V). Allora, una stella che appare rossa può essere una gigante lontana oppure una nana vicina. Ecco l’ Idea. Ho costruito un grafico con due indici di colore, il (V-R) in funzione del (B-V). Ebbene le giganti rosse si separano nettamente dalle nane rosse. Le stelle giganti rosse hanno l’ indice (V-R) praticamente uguale a zero. Le stelle nanne rosse invece si distribuiscono lungo una linea diagonale; tutto ciò si deduce dal grafico 1. www.cortinastelle.it 32 Cortina Astronomica anno 2011 Determinare la tipologia di stella 1°) Con il programma “ GUIDE 8 “ (www.projectpluto.com), e i dischi CD del catalogo dell’ USNO, ho esaminato sullo schermo del computer zone di cielo di circa 2° x 2°. (Il programma GUIDE 8 mostra le stelle con dei colori, ed è facile individuare quelle rosse). Ho scelto le stelle di magnitudine apparente compresa fra la 8^ e la 10^, questo per avere la certezza che siano abbastanza vicine e determinato i valori delle magnitudini R, B, V forniti dal catalogo USNO. 2°) Calcolato gli indici di colore (B-V) e (V-R), che poi riporto sul grafico 1. Quando (V-R) risulta compreso fra 1 e 1.4 la stella “dovrebbe essere” una nana rossa. 3°) Procedo poi alle misure di parallasse per verificare se il risultato è come previsto. (ovviamente per mezzo di un congruo numero di immagini effettuate all’ Osservatorio di Pianoro n. 610). Verifica su stelle nane rosse note da lungo tempo Come prima cosa ho verificato il programma di calcolo prendendo in esame stelle nane vicine al sole note da lungo tempo, come la Stella di Barnard e la V1054 Ophiuchi. Il procedimento per le misure di parallasse è quello classico. Gli accorgimenti per trovare l’ angolo di parallasse sono pochi ma essenziali. Le immagini debbono essere riprese a distanza di 6 mesi e quando il sole si trova in “quadratura”. In tal modo il diametro dell’ orbita terrestre è perpendicolare alla direzione di vista della stella. I risultati riassunti nelle seguenti tabelle concordano entro gli errori, perciò si deduce che il procedimento di calcolo è affidabile. Stella di Barnard = GSC 425 2502 = HIP 87937 Osservatorio 610 Parallasse (“) 0.572 ± 0.070 Moto p. A.R. (“) -0.804 ± 0.020 Moto p. Dec. (“) +10.332 ± 0.020 (B-V) e (V-R) 1.6 / 0.9 Distanza (a.l.) 5.7 ± 0.6 Luminosità 0.00044 M assoluta 13.2 Catalogo Hipparco 0.54901 ± 0.00158 -0.78784 ± 0.00161 +10.362 ± 0.00129 1.57 /?? 5.941 ± 0.017 0.0004215 13.24 V1054 Ophiuchi = GSC 5642 1503 = HIP 82817 Osservatorio 610 Parallasse (“) 0.158 ± 0.050 Moto p. A.R. (“) - 0.808 ± 0.020 Moto p. Dec. (“) - 0.890 ± 0.020 (B-V) e (V-R) 2.0 / 1.4 Distanza (a.l.) 20.0 ± 5 Luminosità 0.006 M assoluta 10.4 Catalogo Hipparco 0.17423 ± 0.00390 -0.82934 ± 0.00408 -0.87881 ± 0.00248 1.553 /?? 18.72 ± 0.42 0.0068 10.23 Qui di seguito presento una tabella dei risultati ottenuti su alcune stelle rosse selezionate in base all’indice di colore (V-R) compreso fra 1 e 1.7 . www.cortinastelle.it 33 Cortina Astronomica N° GSC 1304 1027 1304 373 1300 1404 708 904 705 1253 (B-V) 2 1.8 2.1 2.5 2.0 anno 2011 (V-R) 1.2 1.1 1.3 1.7 1.2 Parallasse (“) 0.443 ± 0.09 0.416 ± 0.07 0.232 ± 0.09 0.213 ± 0.07 0.331 ± 0.03 distanza (a.l.) 7.4 ± 1 7.8 ± 1 14.0 ± 3 15.3 ± 3 9.9 ± 2 A questo punto ho confrontato i miei risultati con i dati riportati dai cataloghi Hipparco e Tycho. (faccio presente che i calcoli sono eseguiti con un programma su foglio elettronico). La sorpresa è che le parallassi non corrispondono! Ad esempio, le due stelle 1304 1027 e 1304 373 si trovano, almeno dai miei calcoli, a circa 8 anni luce, mentre il catalogo Tycho riporta: stella GSC 1304 1027 parallasse 0.185 +/- 0-086 ; d = 17.6 +/- 8.2 a.l. (il che potrebbe essere in accordo con il mio valore), ma per l’altra stella GSC 1304 373, la parallasse è -0.011 +/- 0.074. Trovandosi nello stesso campo fotografato della stella precedente, dovrebbe essere, secondo il catalogo Thyco oltre l’infinito, perché presenta parallasse negativa e un valore molto piccolo. Il problema è che ho usato le stesse immagini e le stesse stelle di campo per entrambe le misure e quindi, o sono sbagliate le misure fatte da me, oppure per una delle stelle del catalogo sono riportati dati errati, (il segno negativo potrebbe essere un errore di stampa). Termino con due stelle, che si trovano nello stesso campo fotografato, e che mi hanno lasciato sbalordito: V397 And = GSC 3233 1677 = HIP 117691 Osservatorio 610 Parallasse (“) 0.207 ± 0.050 Moto p. A.R. (“) 0.013 ± 0.010 Moto p. Dec. (“) 0.000 ± 0.010 (B-V) e (V-R) 1.9 / 1.2 Distanza (a.l.) 15.8 ± 4 Luminosità 0.005 M assoluta 10.5 Catalogo Hipparco 0.00056 ± 0.00104 0.01078 ± 0.00107 -0.00241 ± 0.00074 1.8 /?? Stella doppia = GSC 3233 1677 e 3233 2549 = HIP 117691 Osservatorio 610 Catalogo Hipparco Parallasse (“) 0.200 ± 0.050 0.01617 ± 0.00163 Moto p. A.R. (“) -0.080 ± 0.010 -0.07147 ± 0.00159 Moto p. Dec. (“) -0.050 ± 0.010 -0.07444 ± 0.00090 (B-V) e (V-R) 0.3 / 0.1 0.5 /?? Distanza (a.l.) 16.3 ± 4 202 ± 20 Luminosità 0.013 5.3 ± 1.1 M assoluta 9.5 2.99 ± 0.22 Allora ho pensato di esaminare tutte le stelle da me selezionate (circa 1000) per vedere se i cataloghi presentano altri valori negativi. www.cortinastelle.it 34 Cortina Astronomica anno 2011 Ebbene si! Circa il 50 % sono negativi, alcuni anche nel catalogo Hipparco, (che dovrebbe essere più rigoroso). Il valore dell’ angolo di parallasse negativo non esiste, è un valore assoluto. Se consideriamo la stella GSC 1300 1404, la mia tabella la riporta a 14 ± 3 a.l. Il catalogo Tycho invece, con il valore di parallasse = -0.014 +/- 0.018, non calcola la distanza, ritenendola probabilmente infinita. Altro esempio: la stella GSC 708 904 ha nello stesso campo una stella bianca la GSC 708 1646, ecco il confronto col catalogo Tycho: GSC 708 904 Osservatorio 610 Parallasse Distanza a.l. 0.213 ± 0.070 15.3 ± 3 Tycho Parallasse 0.032 ± 0.033 Distanza a.l. ? GSC 708 1646 Osservatorio 610 Parallasse Distanza a.l 0.255 ± 0.050 12.8 ± 2 Tycho Parallasse 0.033 ± 0.019 Distanza a.l. 99 ± 57 Dai nuovi calcoli da me eseguiti, potremmo quindi trovarvi di fronte a due stelle nane: una rossa e l’altra bianca. Avviandoci alla conclusione del lavoro, di seguito si riporta un elenco di stelle prese dal catalogo HIPPARCO con parallasse negativa. HIP HIP HIP HIP HIP HIP HIP 1289 34343 36708 36483 38341 38320 45753 -0.00046 ± 0.00111 -0.00079 ± 0.00147 -0.00170 ± 0.00130 -0.00149 ± 0.00279 -0.00008 ± 0.00126 -0.00113 ± 0.00125 -0.00012 ± 0.00127 Nel libro di Alberto Masani a pag. 96 è riportata la seguente tabella: dalla quale si deduce che le stelle nane sono circa 50x109 mentre le giganti sono circa 106 , quindi (statisticamente) una stella gigante ogni 50.000 stelle nane. Ebbene più di 1000 stelle rosse da me esaminate sono riportate nei cataloghi come stelle giganti, avendo tutte distanze superiori a circa 500 a.l. Al momento ho determinato l’ angolo di parallasse di 253 stelle; 146 risultano a distanza inferiore a 20 anni luce. Sembra che il catalogo HIPPARCO riporti distanze da 10 a 100 volte maggiori di quelle che io ho determinato. Ecco un piccolo campione: N. HIPPARCO 28192 25825 26732 26754 27180 27619 29381 31969 33399 distanza calcolata (a.l.) 6.7 ± 0.5 7.0 ± 0.5 12.0 ± 3.0 10.0 ± 2.0 12.0 ± 2.0 7.5 ± 1.0 17.0 ± 5.0 5.0 ± 1.0 15.0 ± 3.0 www.cortinastelle.it distanza letta sul catalogo (a.l.) 1350 ± 690 730 ± 190 1900 ±1400 ? 1250 ± 550 1020 ± 340 510 ± 100 1680 ± 970 ? 35 Cortina Astronomica anno 2011 Conclusioni Il grafico 1, che permette di distinguere le stelle nane rosse dalle giganti rosse, è stato ampiamente verificato su stelle vicine al Sole note da lungo tempo. Purtroppo si è riscontrato che per altre stelle nane rosse non note i cataloghi TYCHO e HIPPARCO riportano dati discordanti, ciò richiede una verifica da parte di altri osservatori. Nel volume 64 n. 1-1993 “Memorie della Società Astronomica Italiana” è pubblicato un’interessante articolo riguardante i risultati scientifici della Missione HIPPARCOS. Dalle osservazioni condotte dal satellite è emerso un dato particolarmente rilevante circa la distribuzione delle stelle attorno al Sole, in particolare per quanto riguarda la loro distanza, per la maggior parte superiore a 200 parsec. È interessante rilevare che in Astrofisica, per ciò che concerne l’argomento “della statistica stellare“, si afferma che le stelle della sequenza principale, le cosiddette “Nane”, sono molto più numerose delle stelle “Giganti” e “Supergiganti“. Dalla tabella di Alberto Masani, pubblicata a pagina 35, si desume che le stelle della nostra Galassia, di massa inferiore ad una massa solare, cioè le cosiddette “Nane”, sono circa 50 miliardi, mentre le stelle “Giganti” sono circa un milione con un rapporto approssimato di 1 a 50.000. Quando si eseguono osservazioni al telescopio, sia da terra che in orbita, sussiste una selezione che riduce sensibilmente tale rapporto; questo è dovuto al fatto che le stelle giganti sono visibili anche a grandi distanze le nane invece, proprio perché di minore luminosità intrinseca, sono meno percepibili. Tutto ciò premesso, lo scopo di questo studio è quello di individuare fra le stelle rosse quale rapporto indicativo sussista fra le “giganti” e le “nane” studiate dalla Missione HIPPARCOS. E’ stata selezionata una zona della volta celeste abbastanza ampia, che comprende circa 2400 stelle, tutte e solo con numero di catalogo HIPPARCOS, quest’area è compresa fra 00h e 01h di Ascensione Retta e fra 0° e +90° in Declinazione. Quindi, per ogni stella, sono stati copiati dal Catalogo HIPPARCOS i valori di magnitudine assoluta e l’indice di colore (B-V) (Jhonson). Tutti questi dati sono stati utilizzati per costruire un grafico HR. Nella costruzione del grafico è stata adottata l’avvertenza di usare colori diversi per rappresentare le varie tipologie di stelle: il colore blu per quelle con ampi moti propri e pertanto già note e studiate da tempo (prima della Missione HIPPARCOS); il colore rosso per le stelle rosse, cioè quelle con indice di colore (B-V) > 1,3; il colore verde per tutte le altre. Il diagramma risultante (grafico 2) offre un quadro chiaro e inequivocabile circa il numero e la distribuzione di questi corpi celesti nello spazio preso in esame, fotografati, studiati, e quindi catalogati con i dati dedotti dalla Missione HIPPARCOS. In una fase successiva, sarà molto interessante eseguire un analogo studio in altre area di cielo. Dopo un primo esame di quanto emerso dalla presente indagine, sorgono spontaneamente alcune domande: come mai le oltre trecento stelle rosse contenute nella zona di cielo presa in esame, risultano essere tutte “giganti” e nessuna è una “nana”? È giustificabile che in un’ area di cielo così ridotta, si tratta di un quarantottesimo della volta celeste, sia presente una tale concentrazione di giganti rosse? Quest’ultima e le altre discrepanze evidenziate, pongono degli interrogativi ai quali sarebbe importante dare risposte e chiarimenti attraverso opportune verifiche dei risultati tuttora in essere. Si ringraziano per la collaborazione: Donato Andrisani, Barbara Drews, Rodolfo Fiori, Stefano Orlandi e Mauro Spadolini. www.cortinastelle.it 36