LA SCUOLA MEDIA: “ALESSANDRO MANZONI” (STORIA E LETTERATURA): L’aspetto di Piazza Garibaldi nel 1500 era molto diverso rispetto a quello di adesso. C’erano molti più orti e giardini che edifici. Quest’ultimi subirono numerosi passaggi di proprietà sia per eredità che con vendite, fino ad arrivare al 1679, quando Carlo Rimini e i fratelli Moro decisero di vendere le loro spaziose case al Comune di Udine, perché vi potesse collocare le scuole pubbliche. Il Comune decise di assegnarle per l’insegnamento, all’ordine dei Padri Barnabiti, perché ne facessero anche un collegio-convitto religioso. Dovendo anche sistemare i loro alloggi, lo stesso Comune, si rese conto che la spesa sarebbe stata molto impegnativa per cui fu costretto a chiede un prestito al Monte di Pietà. La scuola ovviamente era destinata solo alle persone ricche e ai Nobili, quest’ultimi avevano anche il privilegio di una sezione a loro destinata. (RELIGIONE): I Padri Barnabiti sono uno dei più antichi ordini della Chiesa. Nasce nel 1532 e la loro attività principale era l’insegnamento, sia nelle scuole, sia come predicatori. Inizialmente si chiamava “Congregazione di San Paolo” e successivamente presero il nome della chiesa dove si stabilirono come sede e cioè la Chiesa di San Barnaba a Milano. A Udine nel 1683 venne fatto costruire anche un portone tuttora esistente in via Ginnasio Vecchio (ft: 1) per il loro ingresso all’istituto religioso, senza dover uscire dal centro cittadino, (ft: 2) visto che allora, questo, era delimitato da una porta di cinta (Porton de Grazzano) ora non più esistente (ft: 3) in via Cesare Battisti. Gli studenti cittadini invece, per accedere alla scuola erano costretti a passare per quella porta, anche perché quella era l’unica uscita, visto che l’attuale Via del Gelso non esisteva e la piazza era chiusa da edifici (ft: 4). Nel 1699 fu costruita in Piazza Garibaldi, allora chiamata “Piazza dei Barnabiti” anche la chiesetta di S. Lorenzo Giustiniani, che nel 1874, venne demolita, per far spazio alla nuova facciata. La chiesa aveva l’ingresso vicino alla scuola, perché vi potessero accedere anche gli studenti. Nel 1810, con il decreto di Napoleone che fece chiudere tutti gli ordini e le Congregazioni religiose, anche il collegio-convitto di Udine venne chiuso e i Padri Barnabiti andarono via. In seguito però l’ordine si riformò e attualmente ha sede a Roma e opera in molte parti del mondo. Nel 1821 l’ingegnere Valentino Presani, fece il progetto dell’attuale palazzo destinato inizialmente al ginnasio –liceo. (ft: 5). I lavori si eseguirono molto lentamente, sia per ragioni finanziarie, sia perché all’inizio, il progetto non piacque e ci furono molte controversie e solo nel 1858, dopo averlo un po’ modificato, iniziarono i lavori che lo resero il palazzo che ora vediamo. (ARTE): Dal punto di vista ARTISTICO (ft: 6), si tratta di un edificio in stile neoclassico. Il neoclassicismo è un movimento culturale ed artistico che va dal 18° al 19° sec. e 1 che, abbandonando l’arte del Barocco e del Rococò, ripropone la bellezza dell’arte classica greca e romana. La parte centrale dell’edificio è più alta rispetto le laterali, ciascuna delle quali divisa in due corpi, come si evidenzia dal leggero scaglionamento frontale, con finestre tutte uguali e simmetriche rispetto al centro. La parte frontale presenta 6 colonne che seguono l’ordine ionico, alte e slanciate con una propria base e con un capitello a forma di volute. Sopra le colonne si evidenzia un architrave diviso in tre fasce, e sovrastato da un fregio. Sul frontone c’è il timpano, decorato con un bellissimo mosaico, che rappresenta lo stemma di Udine, donato dal mosaicista Gian Domenico Facchina di Sequals nel 1883, famosissimo in tutto il mondo, che ha anche decorato, a Parigi, la Basilica del Sacro Cuore, L’ Operà, il Museo del Louvre, il Trocadero e il santuario di Lourdes. Questo corpo centrale così imponente fu fatto nel 1882 per onorare la morte di Garibaldi, che in quella piazza fece un suo discorso al popolo. Garibaldi è uno dei personaggi storici italiani più importanti nel mondo, infatti il generale è anche chiamato “Eroe dei due mondi” per le sue imprese compiute sia in Europa sia in America meridionale. La sua impresa più famosa è la “spedizione dei mille”, che unì il Regno delle Due Sicilie al nuovo Regno d’Italia. Il nome della piazza cambiò da” Piazza dei Barnabiti” a Piazza Garibaldi. Nel 1886 venne eretto un monumento a suo ricordo, realizzato da Guglielmo Michieli a Venezia. L’istituto fu anche occupato dall’istituto tecnico Zanon, in comune con il ginnasio liceo Stellini (ft: 7). Quando a Udine nacquero i grandi centri espositivi dell’industria, arti e agricoltura, dove oggi sorgono gli uffici finanziari, la scuola venne utilizzata anche come centro espositivo provinciale nel settore dell’agraria. (ft: 8). Durante la prima guerra mondiale, nel 1917 l’edificio fu duramente colpito da un disastroso scoppio al grande deposito delle munizioni, che era a S. Osvaldo (ft: 9). Le macerie del villaggio si scagliarono come proiettili da Manzano fino a Campoformido (il paese dove abito io). In città caddero molti proiettili e bombe, alcune già esplose altre ancora attive, come quella che cadde sul nostro edificio. Tutta la parte centrale fu distrutta e sui tetti restanti furono dipinte tre croci rosse, ad indicare che l’edificio era adibito ad ospedale militare (ft: 9). Fu nel 1940/41 che nacque l’attuale scuola media che però aveva l’ingresso in Via Crispi, per questo si chiamò “Scuola Media di Via Crispi”. All’inizio possedeva solo vecchi banchi, cattedre inservibili, carte geografiche consumate, alcune delle quali risalivano ancora all’impero Austro-Ungarico (1867-1919) e il materiale didattico era inesistente. L’amministrazione comunale si impegnò a risistemare la scuola e gli alunni aumentarono di numero, costringendo l’istituto ad utilizzare anche delle aule in Piazza xx Settembre. Con la seconda guerra mondiale però, molte famiglie si trasferirono in campagna e la scuola si ritrovò con 3/4 studenti per classe e dovette chiudere, anche perché il continuo suonare delle sirene, non permetteva il regolare svolgimento delle lezioni. 2 Dopo la fine della guerra, la scuola riaprì e nel 1948, che prese il nome in onore di Alessandro Manzoni (Milano 1785-1873), importante poeta e scrittore del romanticismo italiano, diventando l’attuale “Scuola Media A. Manzoni” (ft: 10) . Nel 1956 quando l’ I.T.C. Zanon si trasferì nella nuova sede, la scuola media ebbe finalmente il suo ingresso principale in Piazza Garibaldi con 600 studenti (ft: 11) . Già dopo 20 anni, il numero degli studenti raddoppiò arrivando a 1200, ripresentando il problema delle aule e dei posti a sedere per tutti gli alunni, un problema che ha sempre seguito la storia della scuola, fino ai giorni nostri. (ft: 12). (MUSICA): A. Manzoni fu un personaggio molto amato anche dal famoso musicista Giuseppe Verdi, uno dei massimi compositori italiani dell’800, che proprio a lui dedicò la famosa opera del Requiem. Verdi la scrisse perché l’opera venisse suonata in occasione della messa del primo anniversario della morte, che secondo lui, non era stata sufficientemente onorata ed ottenne un successo enorme. Il Requiem acquisì poi fama internazionale. Il manoscritto originale dell’opera è conservato nel Museo teatrale della Scala a Milano (ft: 13) . Nel teatro alla scala di Milano quest’anno in occasione dell’apertura dell’Expo 2015 hanno eseguito l’opera di Turandot di Giacomo Puccini. Oltre alle guerre mondiali l’edificio passò anche il grande terremoto del 6 maggio 1976 (ft: 14). (SCIENZE): Il Friuli è una zona sismica cioè soggetta a terremoti. Due scosse sono state segnalate in Carnia anche nel 2015, a gennaio ed aprile, fortunatamente non forti e rilevate solo dai sismografi (ft: 15) , strumenti che registrano le scosse su un foglio millimetrato, creando un diagramma delle onde sismiche, chiamato sismogramma. Le zone sismiche si concentrano principalmente ai bordi delle zolle o placche crostali (ft: 16). La crosta terrestre non è formata da uno strato uniforme di rocce, ma suddivisa in regioni incastrate tra loro chiamate zolle crostali. Se le zolle riguardano la terra emersa, si chiamano zolle continentali se sono sommerse, zolle oceaniche. Le zolle crostali sono in lento e continuo movimento, a causa delle correnti di magma che circolano nel mantello, (correnti convettive del magma). Con questo movimento le zolle si possono: (ft: 17) 1. Allontanare e quindi si apre un rift, cioè una lunga frattura della crosta terrestre dalla quale il magma esce e successivamente si solidifica, formando nuova crosta terrestre 2. Scontrare e quindi una zolla sprofonda nel mantello fondendosi e invece l’altra si innalza formando la carena montuosa. Questo fenomeno si chiama subduzione. 3. Scorrere una a fianco dell’altra lungo una linea di contatto chiamata faglia. 3 Quando questi movimenti, lentissimi e impercettibili, raggiungono il punto di massimo sforzo, si verifica una frattura della crosta terrestre (ft: 18), che libera la forte energia accumulata, dal punto “di rottura” chiamato IPOCENTRO fino alla superfice della terra. Questo genera onde sismiche che si diffondono a grande distanza provocando vibrazioni, cioè il terremoto. Il punto sulla superficie terrestre che si trova esattamente sulla verticale dell’ipocentro si chiama EPICENTRO ed è il luogo più danneggiato dal terremoto. Le onde sismiche diminuiscono man mano che ci si allontana dall’epicentro. Le onde sismiche sono di tre tipi (ft: 19): 1. ONDE “P” (Primarie) sono molto veloci e le prime ad arrivare. Provocano oscillazioni del terreno orizzontali, dette scosse ondulatorie, nella stessa direzione di propagazione. 2. ONDE “S” (Secondarie) sono più lente, arrivano dopo le onde P. Provocano oscillazioni verticali dette scosse sussultorie. 3. ONDE “L” (Lunghe o Terziarie) lente e ultime ad arrivare. Provocano oscillazioni orizzontali, ma in direzione perpendicolare a quella di propagazione. Sono quelle che provocano il danno peggiore. I terremoti vengono misurati in: 1. SCALA RICHTER che si basa sull’energia del terremoto, misurata in magnitudo dal sismografo, ed è una valutazione scientifica. 2. SCALA MERCALLI che si basa sull’intensità, cioè gli effetti del terremoto in base ai danni provocati ed è una valutazione personale. Le due scale descrivono misurazioni diverse e non confrontabili, poichè dipende dalla zona dove si è verificato il terremoto. Il terremoto del 6 maggio 1976 aveva epicentro a Gemona ed Artegna ed era di 6.4 magnitudo della scala Richter e 10° grado di intensità della scala Mercalli, a Udine in città invece con 6.5 gradi della scala Mercalli. L’onda sismica coprì un’area di 5.500 Km quadrati e fu sentito fino oltre Roma. Ci furono ben 989 morti. (TECNICA) La scuola Manzoni non subì danni particolari, perchè essendo un importante edificio pubblico, fu costruito con le migliori tecniche di costruzione. Dopo il terremoto del 1976 la normativa antisismica per le costruzioni fu aggiornata. 4 Nel 2008 la scuola venne completamente ristrutturata e ampliata, seguendo tutte le nuove normative (ft: 20) . Venne usato cemento armato (ft: 21-22-23-24) per fare nuove fondazioni, colonne, scale nuove e per rinforzare i mattoni pieni dei muri divisori. Il cemento è un legante idraulico, cioè indurisce anche in presenza di acqua e mescolato con ghiaia e acqua, diventa calcestruzzo, che colato in casse di legno con dentro un’armatura di tondini di ferro diventa calcestruzzo armato, cioè cemento armato. Reti in acciaio e getto di calcestruzzo vennero anche usati per realizzare i solai dei piani. Rinforzarono con cemento e metallo anche le parti antiche come la facciata e la scala in pietra. L’ edificio è stato isolato (ft: 25) con pannelli di polistirene e lana di roccia e per il tetto hanno usato i coppi in laterizio. I laterizi sono prodotti ottenuti dalla lavorazione e cottura dell’argilla. Inoltre sono stati rifatti tutti gli impianti, oltre a quelli tradizionali di riscaldamento, illuminazione, idrico, anche i più all’avanguardia come: rivelatori antincendio, segnali acustici per l’evacuazione di emergenza, impianto antincendio con contenitore idrico nel cortile dove c’era il campetto di pallacanestro, e l’istallazione della rete dati, per le LIMM. I lavori di ristrutturazione finirono a giugno 2012 poi ci furono i collaudi tecnici e finalmente la parte nuova fu inaugurata il 24 ottobre 2012 (ft: 26), ma consegnata agli studenti a gennaio 2013, al rientro delle vacanze Natalizie. Solo la palestra n.2 (ft:27) cioè la nostra, è ancora in fase di completamento. I lavori di ristrutturazione sono iniziati nel 2013 e finiti nel 2014. Attualmente però non è ancora agibile, perché durante il corso dei lavori, è stato rilevato che la palestra necessitava di un intervento strutturale, per il quale non si è ancora ricevuto il finanziamento. Per questo motivo, non si è ancora in grado di dare una data precisa di “fine lavori”. Nel frattempo è stata utilizzata la palestra del Palazzetto Benedetti in via Marangoni, permettendo così agli studenti di fare delle belle passeggiate! La scuola che copre un’area di ben 4540 mq. Ha 35 aule spaziose e 12 laboratori, la mensa, un auditorium da 200 posti e uno spazio esterno per la ricreazione, all’interno del quale, c’è una secolare pianta di alloro. Inoltre ci sono corsi extracurricolari (musica, canto, corsi di potenziamento e recupero), interessanti e divertentissime gite scolastiche, numerose uscite didattiche per tutte le materie e partecipazione a spettacoli anche in lingua inglese, come il recente spettacolo che abbiamo visto, intitolato “FAME” (ft: 28). 5 (INGLESE) Fame is a musical, based on the 1980 film Fame and premiered in Miami, Florida. Fame – the musical has had hundreds production, in every major language. It tells the story of some students who attend the High School of Performing Arts in New York. There is: Nick a serious actor Carmen a dancer obsessed with fame Serena an ambitious actress Tyrone a hip - hop dancer Miss Esther an old-fashioned English teacher The musical was very funny ! La scuola media in Italia dura 3 anni mentre per gli studenti tedeschi, (TEDESCO) Die Schule in Deutschland Mit 6 Jahren gehen die Kinder in die Grundschule. Sie dauert 6 Jahre. Mit 10 Jahren müssen die Kinder wählen (ft:29) : Hauptschule, sie dauert 5 Jahre Realschule, sie dauert 6 Jahre Gymnasium, sie dauert 9 Jahre Wer das Abitur besteht, kann man der Universität studieren. In Deutschland gehen die Noten von 1 bis 6: „1“ ist sehr gut „6“ ist ungenügend Notizie ricavate da: Libri della Biblioteca Civica V. Joppi in P.zza Marconi Libri della Biblioteca filologica friulana in via Manin Colloquio con il Prof. Gianfranco Ellero e lettura del suo libro Colloquio con il Geometra Lucio Furlanut Colloquio con una accompagnatrice turistica di Udine Lettura annuario della biblioteca della Scuola Manzoni Libri di testi scolastici Informazioni ottenute dagli insegnanti Approfondimenti su internet A.S. 2O14-2015 Nicola Zuliani 3^B 6 7