Regole tecniche di connessione per Utenti attivi alle reti AT ed MT Norma CEI 0-16 Ing. Michele Pompei Laboratorio di Elettrotecnica – Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Perugia Park Hotel - Ponte San Giovanni (Pg) – 23 Ottobre 2009 Utenti attivi e passivi Utenti attivi: a tale categoria di Utenti appartengono gli impianti che contengono qualsiasi macchinario (rotante o statico) che converta ogni forma di energia utile in energia elettrica in corrente alternata previsto per funzionare in parallelo (anche transitorio) con la rete. Utenti passivi: a tale categoria appartengono tutti gli impianti non ricadenti nella definizione precedente. Impianti di produzione Classificazione in base a: POTENZA: influisce sulla scelta del livello di tensione della connessione alle reti di distribuzione DISTURBI IMMESSI IN RETE Potenza Impianti di produzione disturbanti Categorie degli impianti: NON DISTURBANTI CONNESSI TRAMITE DISPOSITIVI DISTORCENTI A PRODUZIONE FLUTTUANTE Impianti di produzione disturbanti Schema di collegamento fra cabina consegna e impianto di Utente Attivo Configurazione generale dell’impianto di Utente Attivo AT Protezioni dell’impianto di Utente Attivo Protezione e regolazione dei gruppi di generazione: Deve essere effettuata in modo coordinato con il Distributore e il Gestore tenendo conto di: • schema di connessione adottato • potenza nominale complessiva • caratteristiche realizzative • caratteristiche delle linee di collegamento Protezioni dell’impianto di Utente Attivo Protezione contro i guasti interni: (CEI 11-32) le protezioni devono isolare tempestivamente il guasto in modo da minimizzare le perturbazioni nella rete di distribuzione Protezioni dell’impianto di Utente Attivo Dispositivi finalizzati alla separazione dalla rete: Il distacco dei gruppi di generazione dalla rete tramite il DDI deve avvenire nei seguenti casi: • funzionamento in rete separata • guasti o funzionamenti anomali della rete Configurazione generale dell’impianto di Utente Attivo Condizioni di funzionamento dell’impianto di produzione Il funzionamento di un impianto di produzione in parallelo alla rete di distribuzione è subordinato a precise condizioni: • non deve causare perturbazioni al servizio sulla rete di distribuzione • deve interrompersi immediatamente ed automaticamente in assenza di alimentazione della rete o qualora i valori di tensione e frequenza della rete stessa non siano compresi entro i valori indicati dal Distributore • in caso di mancanza di tensione o di valori di tensione e frequenza sulla rete di distribuzione non siano compresi entro i valori indicati dal Distributore, il dispositivo di parallelo dell’impianto di produzione non deve consentire il parallelo con la rete stessa Dispositivi previsti DG (Dispositivo Generale) DDI (Dispositivo Di Interfaccia) DDG (Dispositivo Di Generatore) I comandi di apertura dei dispositivi devono essere effettuati sia manualmente sia automaticamente dalle protezioni dell’Utente. Le manovre dei dispositivi sono di pertinenza dell’Utente. La scelta dei dispositivi deve essere fatta con riferimento alle grandezze nominali del sistema (corrente presunta di cortocircuito schemi di connessione, caratteristiche dell’impianto di rete per connessione, caratteristiche dei collegamenti). Dispositivi previsti I dispositivi devono: • contribuire all’individuazione degli elementi guasti del sistema elettrico e alla conseguente esclusione • essere opportunamente regolati • essere opportunamente coordinati • assicurare la riserva malfunzionamento reciproca • essere monitorati e mantenuti in caso di Dispositivi previsti DG (Dispositivo Generale) Il DG è composto da un sezionatore generale immediatamente a valle del punto di consegna e da un interruttore generale posto immediatamente a valle del sezionatore (oppure da un interruttore in esecuzione estraibile in grado di escludere dall’impianto di rete la connessione dell’intero impianto di utenza). Dispositivi previsti DDI (Dispositivo Di Interfaccia) Il DDI deve essere costituito da: un interruttore tripolare in esecuzione estraibile con sganciatore di apertura a mancanza di tensione oppure un interruttore tripolare con sganciatore di apertura a mancanza di tensione e due sezionatori installati uno a monte e uno a valle dell’interruttore. Per impianti con più generatori, il dispositivo di interfaccia deve essere di norma unico (in MT o in BT) e tale da escludere contemporaneamente tutti i generatori. Dispositivi previsti DDG (Dispositivo Di Generatore) Il DDG può essere costituito da: • un interruttore tripolare in esecuzione estraibile con sganciatore di apertura oppure • un interruttore tripolare con sganciatore di apertura ed un sezionatore installato sul lato rete dell’interruttore. SPI Sistema di Protezione di Interfaccia Il Sistema di Protezione di Interfaccia (SPI), agendo sul DDI, separa l’impianto di produzione dalla rete di distributore evitando che: • in caso di mancanza dell’alimentazione sulla rete, l’Utente possa alimentare la rete stessa; • in caso di guasto sulla linea MT cui è connesso l’Utente attivo, l’Utente stesso possa continuare ad alimentare il guasto: • in caso di richiusure automatiche o manuali di interruttori della rete di distribuzione, il generatore possa trovarsi in discordanza di fase con la rete SPI Sistema di Protezione di Interfaccia Devono essere previste le seguenti protezioni: 1. massima tensione (senza ritardo intenzionale), 2. minima tensione (ritardo tipico: 300ms), 3. massima frequenza (senza ritardo intenzionale), 4. minima frequenza (senza ritardo intenzionale), 5. massima tensione omopolare Vo lato MT (ritardata), 6. protezione contro la perdita di rete (da concordare tra il Distributore e l’Utente) SPI Sistema di Protezione di Interfaccia ALLEGATO E della Norma CEI 0-16: Caratteristiche del SPI (trasduttori di misura, protezioni, prove funzionali, prove di compatibilità elettromagnetica) E comunque, l’Utente attivo deve mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari alla salvaguardia dei propri impianti. Dispositivi del controllo del parallelo Almeno uno dei dispositivi DG, DDI e DDG deve essere equipaggiato con dispositivo di controllo dell’interruttore stesso che verifichi le condizioni per il parallelo immediatamente a monte ed a valle dell’organo di manovra. Se uno dei detti dispositivi (DG, DDI, DDG) non è equipaggiato con controllo di parallelo, lo stesso deve essere munito di automatismo che ne impedisca la chiusura in caso di presenza tensione immediatamente a valle. Grazie per l’attenzione Ing. Michele Pompei Laboratorio di Elettrotecnica – Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Perugia [email protected]