didattica attiva CHIMICA DI BASE approfondimento > Teoria cinetico-particellare e temperatura Quando le particelle acquistano calore, come nel caso del vapore, si muovono più velocemente e la temperatura misurata dal termometro aumenta. La temperatura è una grandezza macroscopica collegata alla velocità delle particelle, che ne rappresenta il livello microscopico. A questo punto, siamo in grado di dare una definizione precisa di temperatura. Vapore Liquido P figura 1 Le particelle di acqua si muovono con velocità e direzione continuamente variabili. Alcune particelle in superficie, sufficientemente veloci da vincere l’attrazione di quelle circostanti, abbandonano il liquido e passano allo stato di vapore. La temperatura è una misura dell’energia cinetica media delle particelle di un corpo. In un corpo riscaldato l’energia cinetica delle particelle aumenta. In un corpo raffreddato l’energia cinetica delle particelle diminuisce. Le particelle di un corpo hanno sempre la stessa massa, per cui ogni variazione di energia cinetica è legata a variazioni della velocità delle particelle. Quando prendiamo in mano un corpo caldo, percepiamo una sensazione di calore. La spiegazione a livello microscopico della sensazione percepita è che l’energia cinetica media delle particelle di quel corpo è maggiore di quella delle particelle della nostra mano. Se lo stesso corpo, a distanza di tempo, ci trasmettesse una sensazione di freddo, ciò significherebbe che l’energia cinetica media delle particelle è diminuita e che le particelle si muovono più lentamente di quando lo sentivamo caldo. È importante fare attenzione al termine «media» riferito all’energia cinetica delle particelle che compare nella definizione della temperatura. Il significato del termine è analogo a quello che usa l’insegnante, quando af- Fabio Fantini, Simona Monesi, Stefano Piazzini - Progetto ferma che in una prova di verifica la media dei voti della classe è 6. Ciò non significa che tutti gli alunni hanno preso 6, ma che alcuni hanno riportato 6, altri un voto inferiore e altri ancora un voto superiore a 6. Nel caso delle particelle di un corpo, la situazione è anche più complessa. Infatti, non solo ogni particella può avere un’energia cinetica diversa da quella delle altre, ma la sua energia cinetica cambia continuamente a causa degli urti con altre particelle, durante i quali ci sono trasferimenti di energia. Ciascuna particella può variare la propria energia a causa dell’urto, ma l’energia totale delle particelle che si urtano rimane invariata. Ciò comporta la conservazione dell’energia totale del corpo. Questo fatto spiega il fenomeno dell’evaporazione, che consiste nel passaggio di particelle da liquido a vapore a temperature più basse di quella di ebollizione. Alcune particelle del liquido possono infatti arrivare a possedere energia cinetica sufficiente a vincere le forze di attrazione che le legano alle altre particelle; se queste particelle si trovano alla superficie del liquido, si liberano e passano allo stato di vapore (figura 1). Si tratta di un fenomeno che riguarda un numero limitato di particelle, al contrario dell’ebollizione in cui il vapore si forma anche all’interno del liquido, non solo in superficie. In un tempo sufficientemente lungo, però, l’evaporazione può interessare l’intera massa del liquido, come succede all’acqua in un bicchiere lasciato scoperto per alcuni giorni . scienze naturali • Italo Bovolenta editore - 2011 1