Introduzione alla Filosofia del linguaggio + Frege

Introduzione alla Filosofia del linguaggio + Frege
6 February 2017
Aristotele
Filosofie seconde: Filosofie di ________ (Linguaggio, Politica, ecc.)
studiano l’essere in quanto _______ (Linguaggio, Politica, ecc.)
Filosofia prima (metafisica) = filosofia dell’essere in quanto essere
nel corso del Novecento, molti filosofi (soprattutto in ambito anglosassone) sostennero che la filosofia prima era quella del linguaggio
nuova distinzione:
filosofia linguaggio (filosofia prima)
filosofia linguistica (filosofia seconda)
linguaggio oggetto primo dell’indagine filosofica, viene prima nel processo di indagine
Frege, Russell e Wittgenstein consideravano la filosofia del linguaggio come filosofia prima, mentre in sede contemporanea è considerata come una
disciplina tra le altre dedita allo studio del linguaggio
la svolta linguistica (‘the linguistic turn’)
espressione che prende piede dal 1967 con la pubblicazione de La filosofia e lo specchio della natura (R. Rorty)
definizione: tutti
i problemi filosofici sono problemi di linguaggio, i quali possono essere risolti o dissolti o attraverso
una migliore comprensione del linguaggio che usiamo o attraverso un miglioramento del linguaggio che usiamo.
filosofia del linguaggio come filosofia prima
esempio di transizione scaturito dalla filosofia del linguaggio:
ETICA (cosa è bene che l’uomo faccia?) -> META-ETICA (come usiamo la parola “bene”, “giusto”, ecc.?)
filosofia come analisi linguistico-concettuale
il filosofo del linguaggio rinuncia di occuparsi del contenuto delle proposizioni
Micheal Dummett (maggior studioso del Novecento di Frege)
la domanda sul significato precede sempre la domanda sulla verità
in questo senso, la filosofia del linguaggio è filosofia prima; ecco una definizione più ampia della svolta linguistica, partita secondo Dummett con
Frege
1892 - pubblicazione del saggio Über Sinn und Beteutung di Frege
problema di traduzione: Sul Senso e il Significato | senso e significato sono sinonimi, come avviene per la lingua italiana?
Frege sostiene che ciò che comunemente chiamiamo significato va analizzato nelle due dimensioni, di senso e significato
intuizione pre-analitica (pre-teorica) del significato:
Senso
Bedeutung (tradotto con Signficato, Denotazione, Riferimento)
Sono quindi diversi
Uso delle virgolette in filosofia del linguaggio:
“Paolo” ha cinque lettere - menzione del nome
Paolo è interista - uso del nome
Ulteriore distinzione:
metalinguaggio
linguaggio-oggetto
Es.: “Rain” significa piovere
il metalinguaggio è l’italiano, di cui ci serviamo per parlare di un altro linguaggio (l’inglese), detto pertanto linguaggio-oggetto
C. S. Peirce introdusse un’altra distinzione nell’ambito della filosofia del linguaggio (1906: https://en.wikipedia.org/wiki/Type%E2%80%93token_distinction)
TYPE - tipo (per produrlo, è necessaria un’occorrenza; non vi è una lingua pura che esprima il contenuto in quanto tale)
TOKEN - occorrenza (ognuno ha detto con i propri organi di fonazione e pronuncia la stessa cosa, lo stesso tipo)
SENTENCE - enunciato; entità linguistica, appartiene sempre a una determinata lingua
a differenza della parola, è passibile della domanda: è vero o falso?
è scritto o proferito da qualcuno, è sempre vincolato a parametri spazio-temporali (chi, dove, quando)
l’enunciato in quanto tale è dunque un tipo, proferito poi in varie occorrenze
UTTERANCE - enunciato proferito (occorrenza, token, all’interno della stessa lingua, type per ciascuna lingua)
i quattro enunciati che si riferiscono alla stessa cosa si riferiscono al 'pensiero
che', il contenuto (Frege)
ciò che rimane invariato da lingua a lingua è il contenuto (Inhalt), o 'pensiero che'
con Russell,
il ‘pensiero' diviene PROPOSITION, la quale non è un’entità linguistica - il contenuto espresso da un enunciato
Problema esaminato da Frege: asserti
di identità
es.: La stella della sera (Espero) e la stella del mattino (Fosforo)
A=B
A=A
Espero = Fosforo (tale asserto può essere pronunciato solo a posteriori, tramite osservazioni)
Espero = Espero
un asserto si dice analitico quando è privo di contenuto informativo/cognitivo;
secondo la definizione kantiana, il predicato è contenuto nel soggetto (non aggiungono conoscenza esterna al soggetto); con Wittgenstein, verranno
nominate ‘tautologie'
sono a priori
quesito: perchè i due asserti di identità, pur essendo tali, sono così radicalmente diversi?
teoria in uso al tempo di Frege: 'Il significato di un nome proprio [termine singolare] è l’individuo per cui quel nome sta' (J. S. Mill)
significato = riferimento
L’esempio di Espero e Fosforo indica che la teoria di Mill è errata, non riesce a spiegare la differenza tra gli asserti di verità A=B e A=A
annullata l’equivalenza significato-riferimento
Frege trasforma gli asserti di identità
A=A e A=B
in
“A”=“A” e “A”=“B"
per rimarcare la loro natura di
convenzione notazionale (definizione nominale)
parentesi sui termini singolari in uso nell’analisi fregeana; oggi, i termini singolari sono
nomi propri (Donald Trump)
descrizioni definite (l’attuale presidente degli USA)
deittici o indicali (io, qui, ora, questo, quello)
by Alessandro Veneri
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