SINTESI DELLA PROF.SSA MARIA CONCETTA PUCCI ROMANO
La pelle non è un involucro passivo ma il più esteso organo del nostro corpo ed ha una sua
precisa entità sia dal punto di vista ormonale che neurologico. La sua salute è importantissima
perché è il primo organo a impattare con l’ambiente esterno e che viene a contatto con
detergenti, cosmetici, detersivi e tessuti. Le dermatiti e i problemi delle mucose sono
tantissimi, molto diffusi in ogni fascia di popolazione e non risparmiano né le donne né gli
uomini. Spesso queste malattie sono gestite da più specialisti: la problematica micotica dei
genitali femminili, per esempio, può essere curata sia dal ginecologo che dal dermatologo,
soprattutto quando la patologia interessa le parti esterne. Mi capita spesso di trattare donne
affette da candida e da altre infiammazioni vulvo-vaginali. Quando mi trovo davanti a queste
situazioni è importante considerare che spesso le pazienti hanno una cronicità, vengono da
periodi in cui hanno assunto, magari senza successo molti farmaci. Proprio questo genere di
abusi altera gli equilibri biologici, soprattutto di una mucosa così delicata come quella
genitale. Per cui eliminando i medicinali e inserendo ‘tessuti calmanti’ ottengo risultati ottimi.
Il tutto senza gli effetti collaterali che talvolta comporta l’uso di detergenti e farmaci. Oggi
abbiamo un’arma in più per far fronte ai molti problemi della pelle. Si tratta di un materiale,
la fibroina di seta medicata, un’assoluta novità che unisce tecnologia, rigore e sostenibilità.
Con l’utilizzo di questo tessuto, per la produzione di biancheria, otteniamo una tutela della
cute sotto vari aspetti. Esiste una grande affinità tra seta e pelle. Il materiale brevettato
contiene un principio antimicrobico con azione antinfiammatoria che lo rende particolarmente
adatto per confezionare mutandine e slip. Questi capi di biancheria intima possono - da soli gestire una problematica molto difficile e resa ancora più complicata dall’abuso di farmaci. La
fibroina di seta, infatti, limita la perdita dell’acqua. Quando si crea un fenomeno
infiammatorio si rompono gli equilibri omeostatici cioè le membrane si alterano e la
disidratazione aumenta e la pelle va in tilt. La barriera cutanea è più esposta agli agenti
esterni, diventa fragile e oggetto di aggressioni. Invece la fibroina di seta medicata è in grado
di contenere questa perdita mantenendo un buon livello di idratazione nella pelle. E in questo
modo, di fatto, svolge una funzione antiinfiammatoria. Oltre alla malattie della pelle, il mio
interesse va anche – come presidente dell’associazione Il Corpo ritrovato – ai problemi
cutanei nei pazienti oncologici. I nuovi medicinali anti tumorali, come gli inibitori della
crescita o i farmaci biologici, sono molto efficaci contro le cellule neoplastiche, ma hanno
purtroppo anche conseguenze devastanti per la cute. Alla base di tutti i problemi c’è
l’inibizione dei fattori di crescita che serve a contenere la proliferazione tumorale.
L’inibizione provoca un ritardo ed un rallentamento di tutte le funzioni biologiche della pelle
e quindi anche un fenomeno infiammatorio generale, con una successiva grave forma di
secchezza che può portare alla comparsa di ragadi, fessurazioni, rash cutaneo. Quest’ultimo
disturbo, oltre ad essere molto sgradevole a vedersi, con problemi anche psicologici per il
paziente, è anche invalidante. Esiste infine una forma di follicolite molto simile all’acne, che
peggiora ulteriormente la qualità di vita dei malati. In tutti questi casi ho potuto constatare
l’apporto positivo della fibroina di seta, che attraverso la sua azione anti infiammatoria può
portare benefici anche per il paziente oncologico.
LA PROF.SSA PUCCI ROMANO DOCENTE DI TERAPIE SPECIALI
DERMATOLOGICHE A TOR VERGATA A ROMA, VICE PRESIDENTE SKINECO
E PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “IL CORPO RITROVATO”