Installazione di Linux Gianluca Antonacci e-mail: [email protected] Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Sommario 1) Distribuzioni Linux 2) Partizioni del disco 3) Installazione di Ubuntu linux (guida adattata dal sito http://wiki.ubuntu-it.org/Installazione/ sotto licenza Creative Commons) Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Distribuzioni Linux (1) Linux, più precisamente GNU/Linux, è l'insieme del kernel (il cuore del sistema operativo) e del software necessario a gestire ed utilizzare il computer. Differenti aziende, enti, organizzazioni o singole persone preparano e distribuiscono differenti “personalizzazioni” di questo sistema operativo. Essendo libero questo è non soltanto legale, ma auspicabile! Queste “personalizzazioni” che sono sia nell'aspetto estetico che gestionale, sono dette “distribuzioni”. Di conseguenza abbiamo a disposizione differenti distribuzioni, commerciali e non, ognuna delle quali caratterizzata da una particolarità. Possiamo provarle tutte e scegliere quella che più si addice al nostro utilizzo del PC. Una sarà più improntata alla sicurezza, una alla facilità di utilizzo, una all'ottimizzazione delle prestazioni, una alla programmazione, e così via. Questo non stravolge il sistema operativo, il kernel è sempre lo stesso, ma ci dà l'incredibile possibilità di adattare il computer alle nostre esigenze, invece di essere costretti a fare il contrario! Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Distribuzioni Linux (2) Elenco delle distribuzioni non commerciali più diffuse (da distrowatch.com): Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Distribuzioni Linux (3) Caratteristiche salienti delle distribuzioni non commerciali più diffuse Distribuzione PRO CONTRO Fedora Struttura innovativa; grande numero di pacchetti supportati; stretta adesione alla filosofia del Software Libero; ottimi strumenti di programmazione e sviluppo La priorità è quella di favorire l'utilizzo su postazioni di lavoro, piuttosto che l'usabilità desktop OpenSuSE Strumenti di configurazione comprensibili e intuitivo e potenti; grande disponibilità di pacchetti software; eccellente documentazione sul sito web e stampata Novell, la ditta che distribuisce OpenSUSE, non è molto attenta ai principi del software libero, tanto da stringere accordi commerciali con Microsoft Ubuntu Rilasci prefissati ogni 6 mesi; abbastanza facile per i principianti; documentazione abbondante; grande comunità di utenti Alcuni software di Ubuntu sono proprietari; sono disponibili moduli kernel non liberi; alcune configurazioni sono eccessivamente semplificati, rendendo oscure alcune procedure (es. configurazioni di alcune connessioni ADSL) Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Distribuzioni Linux (4) Caratteristiche salienti delle distribuzioni non commerciali più diffuse Distribuzione PRO CONTRO Debian Molto stabile; controllo approfondito della qualità; enorme numero di software (più di 20000); supporta molte più architetture rispetto ad altre distribuzioni Molto conservativa; le nuove tecnologie non sono sempre incluse; ciclo di rilascio lento (una release stabile ogni 1 - 3 anni) Mandriva Facile per i principianti; utilità di configurazione centralizzata comodo e potente; ottimo supporto a dozzine di linguaggi pronto all'uso, live CD installabile Non chiara la politica della società che distribuisce anche una versione commerciale con differenze nei rilasci e poca chiarezza sulla differenza dei pacchetti PClinuxOS Buon supporto per drivers di periferiche, presenza di plugin codecs audio/video dei media pronti all'uso; avvio rapido; software aggiornato; molto facile da usare Nessuna edizione a 64-bit; solamente in inglese; rilasci non pianificati (anche se abbastanza frequenti) Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Distribuzioni Linux (5) Caratteristiche salienti delle distribuzioni non commerciali più diffuse Distribuzione PRO CONTRO Mepis Pro: Amichevole con i principianti; eccellente riconoscimento hardware e supporto; live CD intuitivo e installabile Il software nei repositories online non sempre aggiornato; mancanza di un percorso di sviluppo definito Knoppix Autoconfigurazione hardware; sistema operativo LIVE completo da usare per emergenza, dimostrazione, etc; possibilità di installazione su HD Presenza di bugs nei numerosi software; lento quando si avvia da CD/DVD; poco organica l'organizzazione del software Slackware Molto stabile; pulita e con pochi bugs; forte adesione ai principi del Software Libero Numero limitato di applicazioni supportate; complessa procedura di aggiornamento e configurazione; nessuna edizione ufficiale a 64-bit Gentoo Ottima infrastruttura di gestione del software, tantissime opzioni di personalizzazione Instabilità occasionale; mancanza di linee di sviluppo chiare della distribuzione Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Distribuzioni Linux (6) Non c'è una distribuzione “migliore” o “peggiore”: c'è quella che si adatta più o meno all'esigenza dell'utente. Lo sforzo maggiore nell'apprendimento di Linux non è nella maggior parte dei casi legato alla difficoltà di una distribuzione, quanto alla difficoltà di cambiare ottica per chi è abituato ad un differente sistema operativo. La cosa che spesso disorienta è il fatto che esista una effettiva e grande libertà di scelta su come eseguire una certa operazione. L'utente Windows mediamente si aspetta di potere e dovere fare una certa operazione in un unico e ben determinato modo... semplicemente perché si fa così! E infatti alcuni test svolti da educatori hanno consentito di verificare che la curva di apprendimento di Linux è spesso più rapida per persone che sono a digiuno di informatica piuttosto che per utenti “base” provenienti da altri sistemi operativi. Abbiamo scelto Ubuntu per questo corso perché relativamente facile per principianti, perché è disponibile molto materiale in rete... e ha una vasta comunità di utenti a cui chiedere aiuto. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Partizioni (1) Il partizionamento è la suddivisione di un'unità fisica (il disco del PC) in più unità logiche. Le singole unità logiche vengono viste dal sistema operativo come dischi separate e possono essere formattate e gestite in modo indipendente. Se l'utente desidera utilizzare più sistemi operativi sul medesimo computer deve necessariamente suddividere l'hard disk in più partizioni in modo da poter assegnare a ogni sistema operativo almeno una partizione da gestire. In presenza di più di un hard disk non è necessario il partizionamento poiché si può assegnare un intero hard disk a ogni sistema operativo. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Partizioni (2) In Windows le partizioni vengono denominate con le lettere C:, D:, E:, ecc... In Linux si fa riferimento ai cosiddetti “device” e la dicitura utilizzata è, per esempio: /dev/sda (= primo disco fisso presente sul PC) all'interno del quale possono esserci diverse partizioni, per es.: /dev/sda1, /dev/sda2, /dev/sda3, ecc... In Linux ad ogni partizione è associato un “punto di montaggio” ovvero la connessione ad una directory; servono almeno la partizione detta di “root” (= principale), ma è fortemente consigliato crearne una seconda detta di “swap” (= memoria virtuale su disco utilizzata al riempimento della RAM). Per utenti più esperti è consigliato separare anche la directory “home” in cui sono contenuti i dati degli utenti. In caso di aggiornamento della distribuzione, o di cambio della distribuzione, infatti, quest'ultima non viene toccata e i dati rimangono immediatamente disponibili senza ulteriori interventi. Attenzione: come default Ubuntu non crea la partizione “home”: se richiesta è necessario eseguire questa operazione manualmente senza la procedura automatica di partizionamento. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Utenti Linux è un sistema operativo multiutente, multiprocesso e multithread. Questo significa che più utenti possono lavorare sul medesimo computer, che ciascuno di essi può eseguire contemporaneamente più programmi e che ciascun programma può eseguire contemporaneamente più funzioni. In Linux esiste l'utente “root”, che è “onnipotente” sul vostro PC (ovvero può effettuare qualsiasi operazione compresa la cancellazione totale del disco senza richiesta di conferma!) e gli utenti normali generalmente utilizzati per il comune lavoro. Su un PC monoutente questa dicotomia talvolta disorienta i nuovi utenti Linux, che non capiscono perché debbano avere due utenti (root + utente “normale”). Di conseguenza la distribuzione Ubuntu, per comodità nei sistemi monoutente, l'utente root è disabilitato, quindi per acquisire i poteri di amministratore quando effettuiamo operazioni di gestione e configurazione del PC è necessario inserire la password dell'utente predefinito (come su Win XP...). Attenzione: questa scelta è poco sensata e sconsigliabile sui sistemi multiutente per questioni di sicurezza! Citazione ricorrente sui forum utenti, e da tenere bene a mente: "sbagliare è umano ma per fare danni ci vuole password di root" (autore sconosciuto) Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Ubuntu linux: requisiti di sistema Per l'installazione di Ubuntu 8.10 «Intrepid Ibex» sono raccomandate dagli sviluppatori almeno le seguenti caratteristiche hardware (requisiti sufficienti a garantire il veloce funzionamento di una versione del sistema dotata di un sistema grafico): ● Processore 700 MHz x86 ● 384 MB di RAM ● 8 GB di spazio libero su disco; ● scheda grafica con una risoluzione minima pari a 1024x768; ● scheda audio; ● connessione Internet. Il CD di installazione può essere scaricato da http://www.ubuntu-it.org/ Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (1) Avvio del CD Per avviare il CD è sufficiente inserirlo nel lettore e riavviare il sistema. Dovrebbe comparire una schermata simile a quella qui sotto. Se così non fosse, è necessario configurare il BIOS del proprio computer affinché esegua l'avvio dal CD Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 A questo punto, per avere la procedura di installazione in italiano, premere «F2», dall'elenco che compare spostarsi con i tasti freccia fino a selezionare «Italiano» e premere «Invio»: Installazione (2) Scelta della lingua di installazione A questo punto, per avere la procedura di installazione in italiano, premere «F2», dall'elenco che compare spostarsi con i tasti freccia fino a selezionare «Italiano» e premere «Invio»: Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (3) LiveCD Appena terminato l'avvio, si avrà a disposizione un sistema Ubuntu funzionante da CD. È possibile familiarizzare con il sistema o proseguire installandolo definitivamente sul proprio disco fisso. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (4) Installazione Una volta raggiunta una sufficiente confidenza con il sistema, è possibile lanciare l'installazione su disco rigido con un doppio clic sull'icona «Install»: Lingua La prima schermata che verrà presentata riguarda la selezione della lingua. Qui è possibile scegliere la lingua per il proprio sistema. Dopo aver selezionato «Italiano» fare clic sul pulsante «Avanti» per proseguire. Con il pulsante «Indietro» si ha la possibilità di tornare indietro, invece con il tasto «Annulla» si interrompe l'installazione. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (5) Fuso orario Nella prossima schermata è necessario selezionare la città che rappresenta la propria zona geografica. È possibile selezionare la città riferimento per la propria zona; alternativamente cliccando sulla mappa o scegliendola tra quelle presenti nella lista sottostante. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (6) Mappatura della tastiera La prossima domanda riguarda il modello della tastiera. Dopo aver scelto la mappatura adatta alla propria tastiera, è possibile scrivere nella casella sottostante per verificare la correttezza della scelta, specialmente con riferimento ai caratteri accentati. Una volta impostata la corretta mappatura, continuare facendo clic su «Avanti». Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (7) Partizionamento È necessario decidere dove installare il nuovo sistema operativo. Questa fase potrebbe variare a seconda del numero di dischi rigidi collegati, degli altri sistemi operativi installati e delle partizioni che sono già presenti. La schermata qui presentata si riferisce a un computer con un disco su cui è installato un solo sistema operativo Windows. ATTENZIONE: QUESTO È L'UNICO PUNTO DELICATO DELL'INSTALLAZIONE! La prima opzione permette di restringere l'unica partizione esistente (sotto si trova una barra a scorrimento per decidere la nuova grandezza per questa partizione) per lasciare spazio ad Ubuntu. ● La seconda opzione serve a cancellare l'intero contenuto del disco rigido. ● La terza opzione lascia eseguire il partizionamento "manuale". La scelta di questa opzione è indicata per utenti esperti. ● Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (8) È bene effettuare un backup di tutti i dati prima dell'installazione. Il ridimensionamento dello spazio su disco avviene in maniera non distruttiva durante la fase di installazione, ma è bene essere cautelativi. NOTA È possibile, eventualmente, con gli strumenti inclusi in Windows Vista (solo Vista) ridimensionare la/le partizione/i del disco in maniera che Ubuntu trovi già uno spazio libero in cui insediarsi. da Pannello di Controllo > Sistema > Crea e formatta partizioni Tasto dx sulla partizione da ridimensionare > «Riduci». Una finestra mostra lo spazio di riduzione disponibile. Lasciare almeno 8GB liberi per linux. La procedura descritta potrebbe non consentire il raggiungimento di una sufficiente quantità di spazio libero nel caso di disco molto pieno o frammentato. Nel secondo caso è possibile utilizzare un apposito strumento di deframmentazione per Windows. Una volta deframmentato il disco, è possibile effettuare nuovamente la procedura di riduzione del disco. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (9) Partizionamento (modalità manuale) 1) Una volta selezionato «Partizionamento manuale», selezionare la voce «spazio libero» e creare una partizione in formato ext3 tramite il pulsante «nuova partizione»; con il tasto destro del mouse sulla nuova partizione e selezionare «modifica partizione». 2) Assegnare come punto di mount «/» (e eventualmente ripetere per altre partizioni) 3) Creare una partizione di swap senza assegnarle punto di mount; infine proseguire con l'installazione selezionando «avanti». 2 1 Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 3 Installazione (10) Assistente alla migrazione Il nuovo strumento di migrazione riconosce i preferiti di Internet Explorer, i segnalibri di Firefox, gli sfondi del desktop, i contatti della messaggistica istantanea e altre impostazioni degli account Windows o Ubuntu presenti nel proprio sistema e le importa automaticamente nella nuova installazione. Questo passo si può omettere se non si vuole importare le impostazioni da Windows Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (11) Identificazione La schermata successiva consentirà di inserire i propri dati: il nome reale, il nome utente e la password per eseguire il login e un nome da assegnare al computer. Di particolare importanza sono il nome utente e la password, dato che verranno richiesti per accedere al sistema e per effettuarne la gestione. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (12) Conferma La prossima schermata è un riassunto delle scelte prese in precedenza. In questo passo dell'installazione è ancora possibile modificare le impostazioni scelte, prima che il programma applichi le modifiche al sistema. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009 Installazione (13) Installazione Dopo l'ultimo clic su «Avanti», verranno modificate le partizioni e infine verrà installato il sistema. Potrebbe essere necessaria un'attesa di diversi minuti sia per il partizionamento sia per l'installazione. Fine Terminata l'installazione, verrà chiesto se riavviare il sistema o continuare a usare il CD live. Dopo il riavvio, e nel caso siano presenti almeno due sistemi operativi, verrà visualizzato un menù grafico con il cosiddetto “boot-loader” che permette la scelta del sistema operativo da avviare. Terminato l'avvio di Ubuntu, verranno richiesti il proprio nome utente e la password (le stesse inserite durante la procedura di installazione) per accedere al sistema e caricare l'ambiente grafico. Corso “Linux per tutti tutti per GNU/Linux” - Trento, 25 marzo 2009