LA PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI. ASA SpA, tramite l

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ASA Azienda Servizi Ambientali SpA
LA PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI
LA
PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI .
ASA SpA, tramite l’Area Programmazione e
Gestione Investimenti, progetta nuove opere o
interventi di manutenzione straordinaria su
impianti già in essere, al fine di migliorare e
potenziare le realtà esistenti. Questa attività
nasce dall’esigenza di perseguire un percorso
qualitativo crescente atto al soddisfacimento
delle
esigenze
del
territorio
nonché
all’allineamento alle normative vigenti.
Il settore elabora progettazioni preliminari,
definitive ed esecutive per la realizzazione di
acquedotti, fognature, impianti di depurazione,
pozzi, serbatoi, reti gas, ecc. avvalendosi di
professionalità interne specializzate in diversi
rami ingegneristici (quali: idraulica, informatica,
meccanica, elettrica).
L’Area è impegnata da anni su progetti d’interesse pubblico che prevedono forme di
finanziamento rese disponibili da Ministero dell’Ambiente, Ministero dell’Università e della
Ricerca, Regione Toscana e Comunità Europea. A queste attività si aggiungono quelle
dedicate alla progettazione e realizzazione di estendimenti e potenziamenti di reti e
impianti che permettano di fronteggiare i maggiori carichi urbanistici soprattutto delle
località turistiche, finanziate direttamente dai comuni interessati (vedi anche paragrafo
seguente).
Nel 2012 queste linee di finanziamento hanno permesso tra l’altro di:

Progettare ed eseguire gli impianti di trattamento delle acque per l’abbattimento
dell’Arsenico e del Boro presenti nelle acque della Val di Cornia ed in Val di Cecina.

Progettare ed eseguire le condotte di adduzione principali di collegamento tra gli
impianti di abbattimento del Boro e Arsenico di Franciana (Piombino) e Coltie (
Campiglia M:).

avviare i lavori per la realizzazione del lago del Condotto a Portoferraio che
consentirà l’accumulo di acque superficiali da utilizzare per l’acquedotto fino a
60.000 mc (finanziamento Regione Toscana);
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
completare la progettazione esecutiva ed affidare i lavori di ampliamento del
depuratore di Schiopparello da 2.000 a 15.000AE al fine di renderlo idoneo al
trattamento delle acque reflue di tutto l’abitato di Portoferraio.

Stanno andando avanti le attività esternalizzate, già avviate in particolare la
direzione lavori del nuovo serbatoio “Mandorlo” di Bibbona.
I S ERVIZI
DI SUPPORTO AGLI ENTI PER L A GESTIONE DEL TERRITORIO .
La tendenza positiva avvenuta negli ultimi anni dello sviluppo turistico del territorio (che
comporta forti aumenti di presenze nel periodo estivo), una diversa distribuzione della
densità urbanistica nel centro abitato di Livorno nonché dei veri e propri incrementi
demografici, come ad esempio a Collesalvetti, hanno fatto sì che le infrastrutture del
servizio idrico e gas non garantissero livelli di servizio adeguati per le utenze servite e per le
nuove urbanizzazioni. Queste problematiche sono state affrontate sia a livello di pareri
espressi dal Gestore su richiesta dei comuni in ottemperanza alla LR n.5/2005, sia a livello
di programmazione/progettazione di nuove infrastrutture in collaborazione con i comuni
interessati.
Si precisa comunque che la Convenzione tra ASA ed Autorità d’Ambito per la Gestione
del SII, non prevede copertura finanziaria per le nuove opere legate alla realizzazione di
urbanizzazioni, giacché queste sono completamente a carico dei soggetti attuatori degli
insediamenti, peraltro caratterizzati da rilevanti quote di edilizia abitativa non residenziale,
corrispondenti a seconde case utilizzate nel solo periodo estivo.
La norma ha chiarito che anche gli aumenti di carico urbanistico, per recuperi,
ristrutturazioni e completamenti di tessuto esistente, non dovranno vedere il concorso
dell’ente locale che tale sviluppo intende promuovere, non risultando sostenibile sulla
tariffa di tutti gli utenti.
In considerazione di quanto sopra esposto diventa di fondamentale importanza un
maggior confronto tra il Gestore idrico (ASA SpA) e le rispettive Amministrazioni Comunali
al fine di valutare e pianificare gli interventi necessari, a carico dei lottizzanti, per la
realizzazione di nuovi impianti, nuove condotte o il potenziamento delle attuali reti e degli
impianti esistenti.
LA
MODELLAZIONE DELLE RETI .
Nell’ambito dell’attività di progettazione di nuove reti e di verifica di quelle esistenti, in
collaborazione con il settore SIT (Servizio Informativo Territoriale) e con la società Idragest,
si sta procedendo da diversi anni alla realizzazione di un sistema automatico di creazione
dei modelli idraulici delle reti idriche e gas gestite da ASA a partire dalle banche dati SIT e
SIU disponibili. Nel dettaglio, l'attività riguarda la caratterizzazione delle reti gas e dei
sistemi di adduzione e distribuzione idrica sulla base della normalizzazione delle strade tra
il SIT ed il SIU e della georeferenziazione dei civici contenuti all'interno del SIU; in questo
modo si potrà associare le utenze ai vari civici della rete, distribuirli così sulle condotte e
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conseguentemente ai diversi nodi idraulici, così da ottenere una puntuale e precisa
distribuzione delle utenze ed una migliore risposta del modello idraulico alle successive
attività di calibrazione.
S IMULAZINE
RETE GAS DI DASSA PRESSIONE PRIMA E DOPO LA MESSA IN SERVIZIO
DI DUE NUOVE CABINE
GRF ( IN
ROSSO SONO LE UTENZE CRITICHE )
Nel 2012 si è proceduto all’importazione e modellazione della rete gas in media pressione
ed in bassa pressione della città di Livorno. Sono state affrontare le problematiche relative
alla modellazione e calibrazione delle reti dando la corretta assegnazione dei consumi
delle utenze in modo da avere una risposta del modello matematico congruente con i
dati di esercizio forniti dal servizio Impianti. Una volta calibrato il modello è stato possibile
verificare l’impatto sulla rete di media pressione del nuovo ospedale che verrà realizzato
nella zona più a sud della città di Livorno. Questo ha permesso di verificare il
dimensionamento delle opere necessarie a fornire il servizio a questa nuova utenza
mantenendo le condizioni di servizio attuali agli altri cittadini.
I
PRINCIPALI INTERVENTI ESEGUITI NEL
2012.
1 ) CORNIA INDUSTRIALE
Il Progetto, nella sua versione finale, aveva come obiettivo il recupero ad uso industriale di
acque derivanti dai trattamenti depurativi del sistema fognario civile, nonché di acque di
origine termale per le quali ASA detiene una concessione di sfruttamento non
interamente utilizzata.
L’utilizzatore di tali risorse (dell’ammontare finale annuo pari a 1,6 milioni di metri cubi) è
costituito prevalentemente, ma non unicamente, dallo stabilimento siderurgico Lucchini
SpA di Piombino.
Le opere sono state tutte ultimate, compreso l’ultima consistente nel collegamento tra il
depuratore di S. Vincenzo - località Guardamare ed il depuratore di Venturina - Campo
alla Croce che permette di aggiungere le acque depurate del primo alle altre acque da
immettere nell’acquedotto industriale.
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I BENEFICI AMBIENTALI
L’effetto più importante dell’opera, in funzione dal luglio del 2009, è quello di ridurre il
fabbisogno di acque di falda dello stabilimento consentendo alla falda stessa di
recuperare progressivamente i livelli piezometrici e quindi limitare l’ingressione salina
causata dall’avanzamento verso l’entroterra del limite dalle acque marine e gli effetti di
abbassamento dei terreni circostanti (la cosiddetta subsidenza).
L’altro è il recupero di acque reflue depurate per uso industriale che limita l’uso non
potabile delle acque di falda ed i rischi, sia pure accidentali, di malfunzionamenti
impiantistici con conseguenze negative sulla balneabilità nelle zone limitrofe ai punti di
scarico dei corpi idrici ricettori degli scarichi dei depuratori medesimi.
Nel 2012 sono stati collettati allo stabilimento Lucchini circa un milione e duecento mila
metri cubi di acqua proveniente dal riutilizzo di acque reflue civili.
2) LA NUOVA FOGNATURA IN DEPRESSIONE A COLLEMEZZANO (CECINA)
Collemezzano è una località del Comune di Cecina che mancava di un sistema di
fognatura. La morfologia del terreno è pianeggiante con la presenza di diversi dossi e
ostacoli (ponti, servizi esistenti come fibre ottiche, ecc.). In considerazione di questi
elementi, oltre alla bassa densità abitativa, l’applicazione di un sistema tradizionale a
gravità, presentava delle difficoltà di realizzazione che ne avrebbero elevato
notevolmente i costi di costruzione e di esercizio.
SCHEMA DELL’IMPIANTO
Le valutazioni fatte hanno portato alla progettazione di un sistema fognario a
depressione, costituito essenzialmente da pozzetti d’interfaccia tra utente e rete, linee
principali e secondarie di condotte in depressione e una centrale del vuoto che farà
confluire i reflui civili dell’intera zona e li invierà ad un pozzetto del collettore fognario
esistente di San Pietro in Palazzi tramite una condotta in pressione. Questa fognatura si
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sviluppa per oltre 12 km e servirà circa 2000 utenti. Sono stati istallati circa 160 pozzetti
d’interfaccia per il collegamento delle utenze, due impianti con accumulo (buffer tank)
per utenze importanti (oltre i 100 ab. equivalenti) ed una valvola di regolazione
automatica. L’intero sistema è dotato anche di un sistema di monitoraggio di ogni singolo
pozzetto che permette di vedere in tempo reale il funzionamento del sistema di pozzetti e
della rete. Quest’impianto, per estensione e numero di utenze, è uno dei più grandi sistemi
di fognatura a depressione in funzione in Italia.
I BENEFICI AMBIENTALI
I lavori sono stati ultimati a novembre 2012 e l’impianto entrerà in servizio nei primi mesi
del 2013. L’obiettivo più importante è quello di preservare la falda sotterranea dagli
sversamenti dei piccoli impianti di trattamento delle singole unità immobiliari. Gli
insediamenti, per lo più sparsi in un’area abbastanza vasta, sono prevalentemente di tipo
civile e dotati di fosse biologiche.
3) IL PROGETTO DEL DEPURATORE DI SCHIOPPARELLO (PORTOFERRAIO)
Lo scopo di questo progetto è l’accentramento della depurazione del Comune di
Portoferraio nella località Schiopparello e contestuale potenziamento del depuratore
esistente da 2000 a 25000 AE.
I MPIANTO
DEL VUOTO
P OZZETTO
DI ALLACCIAMENTO IN PROPRIETÀ PRIVATA
AMPLIAMENTO DEL DEPURATORE DI SCHIOPPARELLO DA 2.000AE A 25.000AE
Obbiettivo dell’intervento è il potenziamento in due lotti del depuratore di Schiopparello,
con adeguamento dello scarico ai limiti previsti dal DM 185/03 (Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio - Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle
acque reflue in attuazione dell'articolo 26, comma 2, del decreto legislativo 11 maggio
1999, n. 152). L’intervento si articolerà in due fasi: inizialmente sarà realizzato il primo lotto
che consentirà di trattare una potenzialità massima di 15.000 AE, calcolati sulla base dei
2.000 AE attualmente conferiti al depuratore di Schiopparello, dell’allacciamento
all’impianto del 90% circa della rete fognaria del Comune di Portoferraio e
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dell’incremento di carico dovuto al picco turistico stagionale estivo. Il secondo lotto
consiste in un ulteriore incremento della capacità depurativa fino al raggiungimento di
una potenzialità complessiva di 25.000 AE, con allacciamento del 10% residuo del
Comune di Portoferraio ed aumento della capacità di trattamento per il periodo estivo.
Sin dalla realizzazione del primo lotto, la soluzione tecnologica-progettuale proposta
dovrà consentire il rispetto dei limiti allo scarico previsti dal DM 185/03. Per questo motivo,
e considerata la esigua superficie a disposizione, la tecnologia adottata per
l’adeguamento/potenziamento è quella denominata MBR (Membrane Biological
Reactor), con chiarificazione della biomassa sospesa su membrane di micro-filtrazione o
ultra-filtrazione. Tale tecnologia permette di ottenere gli obbiettivi di qualità necessari per
il riutilizzo delle acque in spazi limitati, permettendo di aumentare la potenzialità
dell’impianto fino a 25.000 AE senza dover espropriare ulteriori terreni privati e impattare
ulteriormente sull’ambiente.
Nel corso del 2012 è stata completata la progettazione esecutiva con il recepimento
delle prescrizioni indicate dagli Enti autorizzatori in sede di valutazione di assoggettabilità
alla V.I.A. ai sensi del DLGS 152/06. I lavori sono stati affidati alle Imprese esecutrici ed
inizieranno nel 2013.
COLLETTAMENTO FOGNATURA DA PORTOFERRAIO (GRIGOLO) ALL'IMPIANTO DI SCHIOPPARELLO E
REALIZZAZIONE BY-PASS DELL'IMPIANTO
Si prevede di collettare la rete di fognatura di Portoferraio, attualmente recapitante al
depuratore del Grigolo al depuratore di Schiopparello attraverso la posa di 8 Km di
fognatura e il rifacimento di 4 stazioni di sollevamento ed alcuni sfioratori di piena. Nella
nuova configurazione il sistema di smaltimento sarà tale che i nuovi collettori
intercetteranno l’attuale rete di fognatura in quattro punti (Pozzetto zona Carpani, Staz.
“Cementeria”, Staz. “Gallo” e Staz. “ Mercato”) e la colletteranno in una nuova centrale
di spinta (“Rotatoria”) che sarà realizzata all’interno della rotatoria del Bivio-Boni. Da qui i
liquami saranno spinti direttamente al Depuratore di Schiopparello con l’ultimo tratto di
tubazione in pressione.
Il depuratore e tutte le centrali di spinta saranno telecontrollate e dotate di un sistema di
valvole tale da permettere in caso d’emergenza il blocco del flusso dei liquami verso il
depuratore, l’inversione del flusso e il collettamento di questi verso la condotta
sottomarina del Grigolo, secondo l’attuale schema di flusso.
SITUAZIONE ATTUALE
I lavori delle condotte sono stati suddivisi in lotti. Due di questi sono stati eseguiti e manca
l’ultimo.
4) INTERCONNESSIONE ACQUEDOTTI DELLA VAL DI CORNIA PER LA CORRETTA DISTRIBUZIONE DELLE ACQUE
DEPURATE DA BORO ED ARSENICO E IMPIANTI PER LA POTABILIZZAZIONE DELLE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO
UMANO DA BORO ED ARSENICO
Il 31/12/2012 scadono le deroghe concesse dalla Comunità Europea per i parametri Boro
ed Arsenico nelle acque destinate al consumo umano.
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Pertanto ASA, nel corso di metà 2011 e di tutto il 2012, ha provveduto a progettare ed
eseguire tutte le opere necessarie al fine di far rientrare nei limiti di potabilità il Boro (1
mg/l) e l’Arsenico (0,010 mg/l) nelle acque distribuite nei comuni della Val di Cornia e
segnatamente Piombino, Suvereto, Campiglia Marittima e S. Vincenzo, ma anche in
quelle dell’Isola d’Elba. L’Isola è interessata perchè una buona parte dell’acqua
distribuita dai civici acquedotti, proviene dalla Val di Cornia e pertanto deve essere
potabilizzata.
Il progetto complessivo del valore di circa 20 milioni di €, è stato cofinanziato dalla
Regione Toscana.
Ecco l’elenco dei principali lavori impiantistici e di rete che sono stati progettati ed
eseguiti:

impianto per l’abbattimento dell’Arsenico presso la centrale di Franciana da 260 l/s

impianto per l’abbattimento del Boro presso la centrale di Franciana da 350 l/s

impianto per l’abbattimento del Boro presso la centrale di Coltie da 90 l/s

impianto per l’abbattimento dell’Arsenico presso la centrale Gera

impianto per l’abbattimento dell’Arsenico presso la centrale Vivalda

potenziamento della centrale di Macchialta

realizzazione di nuovi pozzi in località Mola di Capoliveri

condotta di collegamento Franciana –Tor del Sale (Piombino)

condotta di collegamento Anello – Gera- Vivalda (Suvereto)

condotta di collegamento S. Costanza (S.Vincenzo)- Coltie (Venturina)

centrale di rilancio e serbatoio d’accumulo da 2.700mc (in costruzione)
5) ADEGUAMENTO DEL DEPURATORE DI MARINA DI CASTAGNETO CARDUCCI
A seguito di riunioni effettuate con l’Amministrazione Comunale, sono stati individuate le
nuove lottizzazioni previste a Marina di Castagneto e a Donoratico con associato il
numero di abitanti previsto nel periodo estivo il cui apporto totale è di circa 4.800 abitanti
equivalenti aggiuntivi nei prossimi 2 / 3 anni.
Per far fronte a questi nuovi apporti provenienti dalle espansioni urbanistiche si è reso
necessario un progetto di adeguamento del depuratore di Marina di Castagneto per
garantire in queste nuove condizioni il rispetto delle norme vigenti sugli scarichi (tab. 1 e
tab. 3 D.Lgs 152/99 e smi).
Il progetto è stato redatto dall’Ufficio Progettazione di ASA nell’agosto 2010 ed i lavori
iniziati nel luglio 2011 si sono conclusi nel mese di giugno 2012.
DESCRIZIONE DELL’IMPIANTO ESISTENTE
L’impianto costruito nel 1977 è entrato in servizio nel 1978.
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LA PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI
La configurazione originaria dell’impianto è basata su un progetto della società SECIT,
mentre gli ultimi ampliamenti sono scaturiti da un progetto eseguito nel 1996.
E’ un impianto a fanghi attivi composto da una vasca di denitrificazione da circa 380 mc
e da una vasca di ossidazione da circa 1.000 mc dotata di 3 aeratori superficiali.
L’impianto durante i periodi a più alto carico dovuto ad un elevata fluttuazione turistica,
presentava dei limiti strutturali intesi come capacità impiantistiche di rispettare i limiti delle
normative (tab. 1 e tab. 3 D.Lgs 152/99 e smi); in particolare si evidenzia la problematica
dell’abbattimento dei nutrienti nel reattore biologico con i sistemi di ossigenazione attuali
a bassa efficienza (n° 3 turbine superficiali) superata grazie all’insufflazione di ossigeno
liquido mediante un impianto in pressione.
I lavori di potenziamento eseguiti nel 1996 dal punto di vista funzionale hanno introdotto la
vasca di denitrificazione ma anche un impianto di sollevamento in quanto le portate
provenienti dal sedimentatore primario (o dalla vasca di dissabbiaggio) sono ad una
quota inferiore a quella prevista per la vasca di denitrificazione (non prevista nel progetto
originale dell’impianto).
DESCRIZIONE DEI LAVORI COMPLETATI NEL 2012
In base a quanto detto, sull’impianto esistente è stata eseguita una prima fase di
interventi di manutenzione straordinaria in modo da permettere all’impianto di trattare
una portata di punta estiva pari a circa 4.800 mc/giorno.
Prendendo avvio dalle analisi effettuate sull’andamento estivo del depuratore (analisi di
processo) nonché dall’esperienza maturata dai tecnici che gestiscono l’impianto, è stata
operata la scelta tecnologica di utilizzare le vasche destinate alla stabilizzazione dei
fanghi per il trattamento biologico di nitrificazione-denitrificazione in parallelo all’attuale
impianto. La stabilizzazione dei fanghi è prevista nel comparto di sedimentazione primaria
che verrà dismesso come tale.
Sono comuni i trattamenti preliminari di dissabbiatura e disoleatura, la
stabilizzazione/ispessimento/centrifugazione dei fanghi e disinfezione, mentre i trattamenti
biologico - depurativi saranno effettuati su due linee parallele.
L’intervento principale è consistito pertanto nell’attivazione di una seconda linea di
depurazione acque composta da una vasca per la denitrificazione da 350 mc che è
stata dotato di un mixer per la miscelazione e da 3 vasche collegate tra loro per un totale
di 1000 mc. Per quanto riguarda il sistema di ossigenazione si è utilizzato il sistema esistente
per i fanghi ovvero 3 turbine superficiali (analogamente alla linea esistente) lasciando ad
una successiva fase di interventi la sostituzione con dispositivi di areazione a microbolle
con piattelli o tappetini porosi alimentati da un gruppo di soffianti .
Oltre all’intervento principale sono stati eseguiti i seguenti ulteriori interventi che
consistono principalmente:
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LA PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI
 Prolungamento della fognatura in pressione proveniente dalla centralina di via della
Tracina dal pozzetto d’immissione al confine del depuratore, direttamente alla vasca
prima della grigliatura fine con filtrococlee;
 Potenziamento del trattamento di grigliatura fine con l’inserimento di una terza
filtrococlea;
 Rialzo dei livelli nella vasca di dissabbiaggio (in testa all’impianto) in modo da
permettere il funzionamento a gravità dell’intera linea acque (sia la nuova che
l’esistente) e contestuale eliminazione del sistema di sollevamento a valle del
sedimentatore primario con conseguente risparmio energetico.
 Revisione dei sistemi di disoleatura presenti sulla vasca di dissabbiatura in quanto
ammalorati;
 Inserimento di un classificatore per sabbie in modo da eliminare il più possibile la
presenza di sabbie in circolo nell’impianto;
 Trasformazione del sedimentatore primario in vasca di stabilizzazione aerobica dei
fanghi con l’inserimento di un mixer e di un flow-jet con predisposizione per l’attacco
dell’ossigeno liquido;
 Impermeabilizzazione e risanamento locale sui tratti ammalorati delle nuove vasche di
nitrificazione;
 Inserimento di pacchi lamellari per entrambi i sedimentatori secondari per aumentare
la capacità di sedimentazione;
 Realizzazione di un nuovo impianto elettrico (canalizzazioni, pozzetti, quadro elettrico
generale e di distribuzione) dedicato alle nuove utenze con predisposizioni per i lavori
della seconda fase
ULTERIORI INTERVENTI
Come già accennato, è prevista una seconda fase di interventi riguardanti in particolare
la sostituzione del sistema di ossigenazione attuale, superficiale, con dei sistemi a bolle fini
capaci di determinare un aumento del 50% dell’efficienza depurativa a parità di volumi.
In tal modo si prevede che l’impianto potrà trattare portate di punta estiva pari a circa
6.500 mc/g. Con ciò la capacità dell’impianto di depurazione, anche con un certo
margine, garantirà la copertura dei fabbisogni depurativi di tutto il paese, compreso le
lottizzazioni che attualmente sono ancora in fase di completamento (vedi Stella 1 e Stella
2).
In queste condizioni sarà anche possibile eliminare definitivamente l’insufflazione di
ossigeno con un ulteriore risparmio nei costi di gestione.
I BENEFICI AMBIENTALI
Oltre al preponderante vantaggio di aumentare la capacità depurativa dell’impianto, gli
interventi hanno apportato anche i seguenti ulteriori miglioramenti.
La realizzazione di 2 linee di trattamento del depuratore permette prima di tutto di
trattare maggiori portate in ingresso nel rispetto della normativa vigente; permette anche
di eseguire le operazioni di manutenzione straordinaria e ordinaria dei vari settori di
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LA PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI
trattamento senza interrompere il ciclo depurativo dei liquami affluenti quindi garantisce
una migliore gestione dell’impianto.
Già in questa stagione con l’aumento dei volumi di trattamento, praticamente un
raddoppio, si avranno sensibili riduzioni del consumo di ossigeno necessario per favorire
l’ossidazione delle parti organiche.
La riduzione dei consumi energetici sarà maggiore al momento in cui verrà realizzato il
sistema di ossigenazione a bolle fini previsto nella seconda fase di lavori con l’istallazione
di soffianti per l’aria ad alta efficienza e bassi consumi.
A seguito della modifica del profilo idraulico con aumento delle quote del comparto
pretrattamenti, si è altresì ottenuto di eliminare il pompaggio intermedio prima della
vasca di denitro, con notevoli risparmi circa il consumo di energia elettrica.
S ECONDA
LINEA IN FUNZIONE IL
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MAGGIO
2012
Tutti gli interventi sono stati eseguiti nell’ottica di ottimizzare la gestione dell’impianto
cercando di abbassare i costi di esercizio mediante inserimento di prodotti con
tecnologie avanzate (ad es. pacchi lamellari ed in futuro le soffianti ad alta efficienza)
oppure con il posizionamento di valvole e apparecchiature che permettano di
controllare meglio il processo e contemporaneamente eseguire più rapidamente un
intervento di manutenzione.
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