Conegliano, 9 maggio 2013 La vaccinazione contro il papillomavirus Dott.ssa Ester Chermaz Responsabile U.O. Profilassi delle Malattie Infettive Servizio Igiene e Sanità Pubblica ULSS 7 “Pieve di Soligo” Cos’è il papillomavirus? È un virus di cui si conoscono oltre 200 genotipi differenti, di cui 120 infettano l’uomo È rivestito da una capsula esterna denominata capside Genoma circolare a doppia elica di DNA Come vive il papillomavirus umano? È un parassita delle cellule epiteliali (di cute e mucose) in quanto per moltiplicarsi ha bisogno di entrare nella cellula (infezione), per sfruttarne i meccanismi biologici per la propria riproduzione. Così facendo danneggia la cellula che lo ospita. Il danno provocato può avere conseguenze molto gravi. Particella virale infettiva Come agisce il virus HPV Sviluppo del cancro nel tessuto cervicale Breve termine Medio termine Cellule normali Cellule infette Papillomavirus Cellule anomale Cellule cancerose Lungo termine Classificazione degli HPV Classificazione epidemiologica Tipo Malattie associate Alto rischio oncogeno 16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 68, 73, 82, 26*, 53*, 66*. Condilomi piani Malattia di Bowen Displasia e carcinoma cervicale Carcinoma di pene, vulva, vagina, ano, cancri testa e collo Basso rischio oncogeno 6, 11, 40, 42, 43, 44, 54, 61, 70, 72, 81, CP6108. Verruche plantari, vulgari Condilomi acuminati Papillomatosi respiratoria * Tipi definiti a “probabile alto rischio” Muñoz N et al. “Epidemiologic classification of human papillomavirus types associated with cervical cancer”. N Engl J Med 2003;348:518-27. L’entità del problema E’ la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale e la trasmissione può avvenire anche tramite semplice contatto cutaneo nell’area genitale, non è necessario il rapporto penetrativo completo. Il 70-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita con un virus HPV , il 50 % con un virus di tipo oncogeno La maggior parte degli individui infetti non sa di esserlo e involontariamente diffonde il virus L’80% circa delle infezioni sono transitorie, asintomatiche e guariscono spontaneamente (entro 1-2 anni). I tipi ad alto rischio possono rimanere silenti per anni, causando il tumore anche a distanza di decenni dal contagio. Adattato da: Giuliano A et al., CEBP 2008; De Vuyst H et al. Eur J Cancer 2009 Patologie attribuibili all’infezione da papillomavirus umano De Vuyst Eur J Canc 2009; De Vuyst Int J Canc 2009; Miralles-Guli J Clin Pathol 2009; Kremer Canc Epidemiol Biomarkers Prev. 2005; von Krogh Eur J Dermatol 2001. Dati di incidenza annuale di HPV in Italia, entrambi i sessi Fattori di rischio Giovane età Numero elevato di partners sessuali Età precoce del primo rapporto sessuale Abitudini del partner sessuale maschile Uso di contraccettivi orali Partner maschile non circonciso Stato immunitario dell’ospite Prevenzione della malattia da HPV Educazione sanitaria sessuale Lo screening: il Pap-test Il Pap-test è un esame che serve a scoprire se il Papillomavirus, infettando cronicamente le cellule del collo dell’utero, ha provocato anomalie o lesioni nelle cellule del collo dell’utero. Tutte le donne tra i 25 e i 64 anni devono sottoporsi al Pap-test ogni 3 anni. Immunologia dell’ HPV L’esposizione naturale ai virus normalmente determina risposte immunitarie e/o produzione di anticorpi specifici, tuttavia il virus HPV si ferma negli strati basali di cute e mucose e non arriva, se non tardivamente, nei linfonodi locali e nella milza, dove vengono prodotti gli anticorpi e quindi il livello di protezione conferito dall’infezione naturale è scarso Il vaccino introdotto per via sistemica stimola invece una risposta immunitaria efficace con buona memoria immunitaria La vaccinazione Oggi è disponibile un vaccino che previene l'infezione e le lesioni correlate. La vaccinazione delle dodicenni permette di sviluppare una reazione immunitaria (capace di combattere ed eliminare il virus) prima che l'organismo lo incontri . La vaccinazione previene l'infezione dai tipi di Papillomavirus umano responsabili del 70% dei casi di tumore del collo dell'utero. La vaccinazione Il vaccino NON contiene il virus, ma è formato da particelle proteiche che rappresentano l'involucro esterno del virus. Il vaccino si è dimostrato efficace nel prevenire le malattie causate dai tipi di Papillomavirus in esso contenuti (6, 11, 16, 18). Gli eventi avversi legati all'uso del vaccino sono stati per lo più arrossamento, dolore e gonfiore nel punto della somministrazione e talvolta febbre. Il vaccino non protegge da tutti i tipi di Papillomavirus responsabili dei tumori del collo dell'utero, quindi il pap-test dovrà essere effettuato con regolarità. Il vaccino non protegge contro altre malattie sessualmente trasmesse. Il vaccino non "guarisce" da una infezione contratta precedentemente. Quando bisognerebbe vaccinarsi? Le malattie provocate dal Papillomavirus si manifestano negli adulti, ma il primo contatto con il virus si ha nell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Per questo motivo, prima ci si vaccina meglio è. L’ètà iniziale per la vaccinazione è 9 anni, ma possono essere vaccinati anche soggetti più grandi. In cosa consiste la vaccinazione? La vaccinazione consiste in 3 iniezioni, che devono essere effettuate nel corso di un anno. La vaccinazione è pericolosa? Raramente può capitare che, dopo la vaccinazione, si verifichi febbre o una reazione nell’area in cui si è effettuata l’iniezione. Si tratta di effetti lievi che scompaiono in breve tempo. Eventi avversi alle vaccinazioni in Veneto nel 2011 Vaccino N° eventi avversi segnalati N° dosi somministrate Tasso per 10.000 dosi HPV 19 53.538 3.5 Dati Canale Verde 2012 Tipologia di eventi avversi MOLTO COMUNI (≥ 1/10): Reazione locale (gonfiore, arrossamento, dolore) Cefalea COMUNI (da ≥ 1/100 a < 1/10): Febbre Nausea Dolore alle estremità NON COMUNI (da ≥ 1/1000 a < 1/100): Orticaria Controindicazioni alla vaccinazione Pregressa reazione allergica importante ai principi attivi o ad uno degli eccipienti. Malattie febbrili gravi in fase acuta Non va eseguita in gravidanza, ma può essere eseguita in donne che allattano. E’ indicata la vaccinazione anche se si è già incontrato il Papillomavirus? Il momento ideale per vaccinarsi sarebbe prima di qualunque possibile esposizione al Papillomavirus. Tuttavia, anche chi è già stato infettato da uno o più dei 4 tipi di Papillomavirus può vaccinarsi. La vaccinazione lo proteggerà dai rimanenti tipi di virus verso cui il vaccino offre protezione. Quanto dura l’effetto del vaccino? Come per tutti i nuovi vaccini, non si sa quanto duri l’effetto protettivo del vaccino. Sono in corso studi a lungo termine che risponderanno a questa domanda. Finora, però, si è visto che a quasi 10 anni dalla vaccinazione la protezione è ancora molto elevata. Regione Veneto: offerta vaccinale Dal 2008 vengono vaccinate le ragazze dodicenni : nel 2013 stiamo vaccinando le nate nel 2002, gratuitamente e con chiamata attiva La Regione Veneto garantisce il diritto alla gratuità per le nate nel ’96 ’97 ’98 ’99 ‘00 ’01 già chiamate e che non abbiano ancora aderito. Dal 2012 le donne fino ai 45 anni e maschi fino ai 26: la Regione offre la vaccinazione , su indicazione medica, in co-payment a 61,50 euro a dose Farmacia: 171,64 euro a dose Regione Veneto Coorte nate 2000 - Coperture Anno 2012 Nuove evidenze Efficacia del 94,1 % verso le neoplasie collo utero (CIN) e del 100 % per LGE HPVcorrelate nelle donne fino ai 45 anni. (Castellsague,Br.J.Cancer 2011) Efficace contro i condilomi (90,4 %) e lesioni genitali esterne (neoplasie pene e ano) nei maschi fino a 26 anni Efficacia quasi del 100% con un follow-up di circa 9 anni per il tumore della cervice nelle vaccinate finora fino a 26 anni Cross-protezione nei confronti di 10 HPV ad alto rischio oncogeno non contenuti nel vaccino. Vaccinazione di routine nel maschio all’estero Hanno sentito parlare di: 49% vaccino HPV 31% 90% mammografia 75% 86% pap test 67% 0% 50% M Dati mancanti: 0,5%-0,9% 100% F “Se ti sei vaccinato contro l’HPV, sai quante sono le dosi necessarie?” Età: 14-16 anni 100% 73% 50% 7% 8% una due 12% 0% Dati mancanti: 10% tre non so Conclusioni La malattia da HPV produce conseguenze diverse sulla salute: dai condilomi genitali al cancro cervicale. I tumori della cervice uterina e le LGE sono malattie che possono essere prevenibili. L’utilizzo del vaccino e la pratica dello screening unite ad un informazione sanitaria per un corretto stile di vita possono ridurre la presenza del virus con un miglioramento dello stato di salute. La vaccinazione è un’occasione di educazione sessuale degli adolescenti quale misura di prevenzione contro le malattie sessualmente trasmesse in genere. Grazie per l’attenzione