sommario - Ordine Avvocati Roma

FO RO
MANO 5-6
R
O
NOTIZIARIO
DEL CONSIGLIO
DELL'ORDINE
DEGLI AVVOCATI
DI ROMA
SETTEMBRE - DICEMBRE
ANNO 2008
SOMMARIO
EDITORIALE
Un Consiglio sempre sulla breccia
e proiettato nel futuro
Sentenza 11/11/2008 delle SS.UU. civili della Cassazione
XXIX CONGRESSO NAZIONALE
ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO
LE ADUNANZE
CONVEGNI
ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 9 OTTOBRE 2008
LA SOLENNE CERIMONIA DEL 20 DICEMBRE 2008
FORMAZIONE CONTINUA
PARERI DEONTOLOGICI
IL NOSTRO MONDO
Situazione Uffici Giudiziari romani
Ufficio del Giudice di Pace di Roma: problemi
relativi al funzionamento dell'Ufficio Copie e del
Ruolo Generale
Ancora, sulla separazione delle carriere
Caso Eluana - Non corriamo rischi con nuove norme Curiamo essenzialmente gli sviluppi scientifici
Fannulloni nel settore pubblico per i dotti di Stato
La commemorazione di Rino Nigro
Le spese di assistenza stragiudiziale e l'illegittimità
dell'art. 9 II co. DPR 18/06/2006 n. 254
Osservatorio permanente della giurisprudenza della Corte
Europea dei Diritti Umani: un nuovo strumento
per gli Avvocati
Riflessioni ulteriori sulla mancanza di una società civile
in Italia - proposte di iniziativa culturale congiunta
con Avvocati italiani e inglesi
Rimborso imposte arretrate - riconoscimento
interessi anatocistici
Tutela cautelare ed arbitrato
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Direttore Responsabile
Alessandro Cassiani
Redattore
Giovanni Cipollone
Segretario di Redazione
Piero Paris
Stampa
Centro Poligrafico Romano
Via Dorando Petri, 20
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Redazione
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NECROLOGI
In ricordo di Aldo Ambrosi
In ricordo di Giorgio Lupi
In ricordo di Girolamo Tartaglione
a trent'anni dall'omicidio
EXTRAVAGANTES
Per una migliore giustizia incappucciamo i giudici
eliminandone il protagonismo
PHILOGHELOS
LEGGI E SENTENZE
RAPPORTI INTERNAZIONALI
SEGNALAZIONI E RECENSIONI
IN PUNTA DI PIEDI
AGGIORNAMENTO ALBO
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EDITORIALE
Un Consiglio sempre sulla breccia e
proiettato nel futuro
Giovanni Cipollone mi ha chiesto di scegliere di scrivere su un argomento
di attualità.
Gli ho risposto che mi è impossibile perché, mai come in questo
momento, il Consiglio è impegnato su più fronti.
Chiuso nella mia stanza, rifletto e tento di mettere in ordine i mille pensieri
che si affollano nella mente.
Quello che si staglia su tutti è doloroso e riguarda il dramma degli
Abruzzesi e, in particolare, dei Colleghi di quel nobile Foro.
A tutti loro rinnovo il sentimento di solidarietà dell’Avvocatura Romana
che si è già dichiarata pronta a dare un incondizionato appoggio di carattere
morale e sostanziale.
Penso, anche, al processo telematico.
Quella che sembrava una chimera irraggiungibile comincia ad essere una
magnifica realtà.
Me ne sono reso conto in occasione di un convegno organizzato dall’Ordine e dalla Presidenza del Tribunale nel quale è stata preannunciata una
sperimentazione da affidare ad un centinaio di volenterosi.
Mi sembra fin troppo ovvio sottolineare che la telematica risolverà gran
parte dei nostri problemi.
Penso all’agitazione del Personale di Cancelleria. Sento il dovere di
riscattare a merito del Consiglio e del Presidente del Tribunale l’inizio di un
confronto che ha determinato la costituzione di una Commissione congiunta e l’abbandono di metodi di lotta assolutamente inaccettabili.
Ripercorrendo quanto è stato fatto negli ultimi mesi, voglio ricordare
l’intensa attività consiliare in tema di aggiornamento obbligatorio e, in
particolare la sottoscrizione da parte dei maggiori Ordini degli Avvocati e dei
Commercialisti di un protocollo che in breve tempo consentirà una
soluzione telematica anche di questo enorme impegno.
Potrei continuare ed occupare così tutte le pagine del Notiziario.
Mi astengo dal farlo e mi limito a riferire due fatti che dimostrano ancora
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una volta che l'impegno è concreto e continuo: il distacco presso il Tribunale
di alcuni precari assunti dal Consiglio e l’acquisto di apparecchiature che
faciliteranno il rilascio di copie da parte dei Giudici di Pace.
Concludo questa rapida carrellata ricordando che il Consiglio:
- si è battuto e continuerà a battersi per il rispetto della dignità e della libertà
dei Colleghi dell’elenco Speciale e, in particolare, del regolamento a suo
tempo approvato;
- ha preso atto di quanto deliberato dagli Ordini di Milano, Padova,
Venezia e ho deciso di sottoscrivere una convenzione che preveda che la
pratica professionale possa essere svolta presso gli Uffici Giudiziari e sotto il
controllo assiduo dello stesso Consiglio.
Per quanto sopra rivolgo un sentito ringraziamento a tutti i Consiglieri e
ai Dipendenti senza i quali l'Istituzione non potrebbe operare.
Vi abbraccio con affetto e con il rinnovato impegno a lottare per il bene
della Categoria e la tutela dei suoi diritti.
Un forte abbraccio dal Vostro,
Alessandro Cassiani
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EDITORIALE
Un giudizio fermamente negativo sulla sentenza emessa in
data 11 novembre 2008 delle Sezioni Unite Civili della
Corte di Cassazione in tema di impugnabilità delle
delibere di apertura dei procedimenti disciplinari
Sono necessarie alcune considerazioni sulla sentenza emessa in data 11
novembre 2008 dalla Corte Suprema di Cassazione – SS.UU. Civili – sulla
impugnabilità del provvedimento di apertura del procedimento disciplinare
emesse dai Consigli dell’Ordine degli Avvocati.
E’ pacifico che, in relazione allo svolgimento del procedimento disciplinare,
sia prevista una specifica normativa. In mancanza di una norma procedurale
vanno applicate le disposizioni del codice di procedura civile, mentre le norme
del codice di procedura penale si applicano soltanto nelle ipotesi in cui la legge
professionale ne faccia espressamente riferimento, ovvero allorché sorga la
necessità di applicare istituti che hanno il loro regolamento esclusivamente nel
codice di procedura penale.
Tale premessa appare essenziale per esprimere un giudizio fermamente
negativo sulla decisione adottata dalle SS.UU. Civili della Corte di Cassazione
che, ricorrendo ad una evidente forzatura, ha ritenuto ammissibile il ricorso al
Consiglio Nazionale Forense contro la deliberazione del Consiglio dell’Ordine di dare inizio al procedimento disciplinare nei confronti di un proprio
iscritto.
La pronuncia delle SS.UU. Civili disattende la fase endo-procedimentale
(che cioè si riversa all’interno dello stesso Organo istituzionale ad esso
preposto) che è propedeutica al giudizio in cui eventualmente si sfocia, se gli
elementi acquisiti confortano l’ipotesi della sussistenza dell’illecito deontologico.
Sostenere – come leggesi nella sentenza della Suprema Corte – che qualsiasi
fase procedimentale incide conclusivamente sulla posizione dell’incolpato, per
cui sarebbero consentite singole impugnazioni, è un’affermazione tautologicamente da aborrire ed energicamente da respingersi, paragonabile all’inaccettabile teoria della “conditio sine qua non”, per cui nella causalità degli eventi
esisterebbe un nesso – anche lontano – che lega la causa agli effetti.
Va rilevato che nella fase di accertamento istruttorio si ha una deliberazione (voce dotta latina: prendere una parte, ponderare) di fatti ed elementi
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EDITORIALE
probatori; solo la successiva fase di giudizio ha come oggetto la responsabilità
disciplinare dell’incolpato e l’interesse dello stesso di dimostrare la liceità della
sua condotta.
Il richiamo da parte dei Giudici della Corte di Cassazione, alla norma che
consente al Consiglio Nazionale Forense di risolvere in materia di astensione
e ricusazione i conflitti di competenza tra i Consigli dell’Ordine locali (ciò al
fine di giustificare analogicamente il diritto all’impugnazione nella fase che
precede l’inizio del procedimento disciplinare) costituisce un sillogismo
improponibile poiché la dichiarazione di astensione o di ricusazione precede
lo svolgimento vero e proprio del giudizio.
Si tratta di un’azione preliminare che non entra nell’ambito del giudizio di
merito, relativo all’oggetto del procedimento in cui si vagliano gli elementi
probatori che presiedono alla dichiarazione di responsabilità dell’incolpato o
alla esclusione di tale responsabilità.
Si consideri che sull’astensione o sulla ricusazione, infatti, decide un altro
giudice.
Non appare poi condivisibile il richiamo all’art. 111 della Costituzione che
prescrive l’attuazione di “un giusto processo”, “regolato dalla legge”, poiché
evidentemente il “praeceptum” sia pure formulato in linea generale, non si
riferisce alla fase precedente al giudizio in cui dovrà svolgersi il contraddittorio
tra le parti, davanti a un giudice terzo e imparziale”.
Diversamente ed erroneamente argomentando, si darebbe luogo ad una
ingiustificata frammentazione del processo, con diritto di impugnativa nelle
molteplici fasi processuali che, per giunta, precedono la fase dibattimentale.
Seguendo tale tesi, l’imputato nel processo penale potrebbe, ad esempio (in
parallelo con la identica fase concernente il giudizio disciplinare) ribellarsi e
impugnare la richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero, sostenendo
l’insussistenza degli elementi acquisiti in sede di indagini.
Esattamente e logicamente, invece, la normativa processuale richiede che le
prospettazioni difensive debbano essere svolge davanti ad un giudice che è
quello dell’udienza preliminare!
Ancor più meritevole di censura, è il richiamo all’art. 50 del R.D.L. n. 1578/
1933, che prevede il ricorso al Consiglio Nazionale Forense, in relazione alle
“decisioni” dei Consigli dell’Ordine.
Appare ovvia la considerazione che tale norma nel contesto della normativa
che caratterizza la legge professionale, faccia riferimento alle pronunce sanzionatorie e non alla delibera di apertura del procedimento disciplinare, che non
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EDITORIALE
è una “decisione”, bensì il passaggio ad una fase successiva e determinante in
cui si dovrà stabilire “nel contraddittorio delle parti” se l’incolpato abbia
superato la soglia della violazione deontologica, con conseguente applicazione
della sanzione, nel rispetto delle norme sostanziali e processuali vigenti.
La contraddittorietà della pronuncia della Suprema Corte, è ancor più
manifesta laddove sottolinea la necessità di consentire “un quarto tempo” di
impugnazione, allungando i tempi del giudizio, malgrado – proprio il richiamato art. 111 della Costituzione – imponga “una ragionevole durata del
processo”.
Le SS.UU. Civili sacrificano, così, sull’altare del “turbamento causato al
professionista forense con l’apertura del procedimento” l’esplicazione di un
potere-dovere assegnato dalla legge ai Consigli dell’Ordine perché vigilino sui
comportamenti dei propri iscritti che siano conformi alla dignità e al decoro
professionale.
Non vi è dubbio che, tra le funzioni attribuite alla Corte di Cassazione, vi
sia quella di essere regolatrice della giurisdizione e ciò si identifica con
l’eminente compito di effettuare l’interpretazione giudiziaria o giurisprudenziale.
Ciò, però, va effettuato nel rispetto della concezione legalistica, secondo i
precisi parametri previsti dalla legge e secondo quanto postulato dall’Ordinamento.
In ambito disciplinare, sul radicamento delle singole competenze, è previsto
il procedimento disciplinare davanti al Consiglio dell’Ordine, che ha natura
amministrativa.
Avverso la relativa pronuncia, può proporsi ricorso al Consiglio Nazionale
Forense, la cui decisione ha natura giurisdizionale e, avverso tale decisione, può
presentarsi ricorso per Cassazione, la cui decisione finale è assegnata alle
SS.UU. Civili della Corte.
L’Ordinamento non prevede altre impugnazioni intermedie.
Eventuali e presunte disarmonie legislative vanno risolte in ambito costituzionale e legislativo e tali poteri esulano dalle specifiche competenze della
Corte di Cassazione.
Spiace dover constatare che i Giudici del Supremo Collegio abbiano preso
un abbaglio tanto clamoroso.
Giovanni Cipollone
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XXIX CONGRESSO NAZIONALE
Incontro con gli Avvocati delegati del Consiglio al
Congresso Nazionale Forense di Bologna
Il Presidente saluta a ringrazia i Delegati. Sottolinea l’importanza del loro ruolo in
considerazione dei temi che verranno affrontati a Bologna e, soprattutto, delle riforme epocali
che investiranno l’Avvocatura. Accenna alla riforma dell’ordinamento professionale e a quella
della Giustizia. Chiede a tutti di recarsi a Bologna con la ferma intenzione di intervenire in
maniera da dimostrare che Roma è un punto di riferimento per tutti gli altri Ordini.
Coglie l’occasione per ringraziare i Consiglieri che stanno approfondendo i temi congressuali, organizzando convegni prodromici all’evento e predisponendo una pubblicazione da
distribuire ai congressisti.
Prende la parola il Consigliere Bucci il quale rammenta che l’appuntamento di Bologna sarà
fondamentale per il futuro dell’Avvocatura soprattutto per affrontare in modo deciso, con una
presa di posizione ferma, e contestare questa riforma dell’ordinamento professionale che così
come è stata presentata è gravemente lesiva degli Ordini distrettuali e presenta tantissime altre
lacune come quelle riguardanti la formazione.
Il Consigliere Segretario Conte esprime, innanzitutto, ai Delegati presenti il suo ringraziamento per avere risposto alla convocazione odierna, affermando l’importanza del loro ruolo
per quelle che sono le esigenze che l’Avvocatura romana intenderà esprimere nella sede del
Congresso di Bologna. Menziona i temi congressuali e sottolinea l’esigenza che i Delegati
elaborino proposte affinchè queste confluiscano in mozioni destinate ad essere tempestivamente iscritte all’ordine del giorno del Congresso e dibattute in quella sede. A tal fine, segnala
anche la necessità che tali elaborati vertano su materie espressamente oggetto dei temi
congressuali, facendo rilevare che, date le modalità di prooposizioni delle mozioni, eventuali
iniziative finalizzate ad introdurre alla discussione argomenti estranei ai temi congressuali
rischierebbero di essere dichiarati inammissibili dalla competente “Commissione per il
coordinamento delle mozioni da sottoporre all’approvazione del Congresso”.
Aggiunge che il problema scottante della riforma dell’ordinamento professionale è
certamente elemento di grande preoccupazione per tutti gli Avvocati italiani e che dovrà essere
affrontato nelle sedi competenti ed opportune proprio per evitare iniziative che, invece di
essere afficaci, abbiano un effetto “boomerang”.
Il Consigliere Segretario Conte conclude comunicando ai Delegati che verrà allestito un
ufficio di segreteria a Bologna, da parte dell’Ordine di Roma, teso ad agevolare i lavori
congressuali per i Colleghi eletti Delegati lo scorso luglio.
Prende la parola l’Avv. Gaetano Antonio Scalise il quale ringrazia il Presidente Cassiani e
il Consiglio per l’odierno incontro, condivide quanto dedotto dal Consigliere Segretario
Conte, ma nel contempo esprime il proprio rammarico per l’assenza di tanti Delegati oggi
innanzi all’Ordine, meravigliandosi della circostanza che tutti i Delegati eletti nell’ambito della
lista che faceva riferimento al Consigliere Bucci, guarda caso, non sono presenti. La sensazione
che si prova è che vi sia la volontà di spezzare in due il gruppo dei Delegati romani per Bologna,
quando, in realtà, i 100 Delegati rappresentano indistintamente tutto l’Ordine di Roma e
questioni elettorali non dovrebbero condizionare il rapporto di rappresentanza degli stessi
anche con l’Ordine di Roma.
L’Avv. Scalise chiede per questo di convocare nuovamente tutti i Delegati per una data
vicina al fine di valutare tutti insieme i temi e gli argomenti all’ordine del giorno così da
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XXIX CONGRESSO NAZIONALE
consentire a Roma di dare una immagine unita e coesa dinnanzi ai Colleghi italiani presenti
a Bologna.
Prende la parola l’Avv. Mario Scialla il quale ringrazia il Consiglio per l’odierno invito e
condivide la necessità di un dialogo preventivo tra i Delegati e l’Istituzione per una migliore
organizzazione preventiva al Congresso di Bologna.
L’Avv. Alessandro Graziani rileva che tra i Delegati sono stati eletti anche Avvocati che
rivestono la carica di Consiglieri dell’Ordine. Per tale motivo suggerisce che tali Colleghi
costituiscano l’anello di collegamento tra il Consiglio dell’Ordine e i Delegati, nell’ottica di
elaborare proposte coordinate che rappresentino il contributo unitario dell’Avvocatura
romana al Congresso di Bologna.
Prende la parola l’Avv. Ferdinando Tota il quale dichiara: “L’occasione del prossimo
Congresso Nazionale Forense, dove discuteremo di accesso alla giustizia, dovrà essere
l’occasione per discutere di una nuova regolamentazione dell’ordinamento professionale. Se
subiamo come sempre le altrui decisioni lamentandoci per la perdita di chances è perchè
l’Avvocatura non è mai riuscita ad esprimere collegialmente una proposta da prospettare come
piattaforma per il legislatore. Ci saremmo dovuti occupare dell’immagine dell’avvocato
dinanzi all’opinione pubblica, per migliorarla e difenderla, mentre ci siamo arroccati a
difendere delle posizioni di privilegio che in realtà sono fittizie e scollegate dalla realtà sociale.
La vita è cambiata e la gente percepisce l’Avvocatura come una casta, grazie anche al lavoro dei
media e dei politici che pascolano nel malcontento popolare con attacchi gratuiti e demagogici
contro una categoria che non dispone di un portavoce ufficiale e che quindi non si può
difendere. L’avvocato deve ricordare prima di tutto a se stesso che il suo lavoro ha una
importantissima ed ineliminabile funzione sociale: quella di difendere e tutelare i cittadini, sia
tra di loro, per questioni patrimoniali o personali, che di fronte all’Autorità Giudiziaria penale
per la commissione di reati e persino contro l’autorità nelle questioni amministrative e/o
tributarie. Noi dovremmo tutelare gli interessi dei cittadini (e con ciò difendere anche i nostri)
e protestare contro il trend della magistratura e del governo con l’adozione di leggi tese solo
a ridurre il carico giudiziario, che disincentivano l’accesso alla giustizia (per l’enorme costo dei
processi, del contributo unificato, per la disapplicazione del patrocinio a spese dello Stato per
i non abbienti, per la risibilità del limite di reddito, etc., etc.) e che sono ben lungi dall’andare
verso la soddisfazione della richiesta di giustizia. Il numero degli avvocati è aumentato, ma
quello dei magistrati non è volutamente stato adeguato, nè è stata regolamentata la loro
(ir)responsabilità. Allora diviene importante affrontare una discussione seria e consapevole
sulla ristrutturazione dell’Avvocatura per l’adeguamento alle mutate condizioni socio politiche. Non possiamo assistere inermi al compimento del fato. E’ sotto gli occhi di tutti il
continuo peggioramento qualitativo e quantitativo del nostro lavoro, ma soprattutto del
servizio che offriamo ai cittadini. Se la giustizia funzionasse con tempi e costi ragionevoli,
molte più persone deciderebbero di tutelare i loro diritti e ci sarebbe più lavoro per tutti, più
ordine sociale e meno rassegnazione. Pensate all’inutilità di una esecuzione mobiliare, ai
costi ed alla lunghezza di una esecuzione immobiliare, ai costi, alla lunghezza ed alle
difficoltà logistiche di una esecuzione di un rilascio di un immobile. Non voglio nemmeno
parlare della lunghezza dei processi penali (quando iniziano) e delle difficoltà logistiche dei
colleghi che trattano questa materia. Se pensiamo che a qualcuno interessi politicamente la
risoluzione di tali problemi o che qualcuno abbia interesse a sentire gli addetti ai lavori per
fare una riforma nell’interesse della gente, allora siamo proprio degli ingenui. Dobbiamo
necessariamente rimboccarci le maniche ed, a prescindere dalla riforma attualmente in
itinere, esprimere un comitato di saggi che provveda a risolvere la questione, proponendo
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peraltro anche una autoregolamentazione che garantisca il cliente, nostro tesoro e più
preziosa ricchezza, facendolo sentire protetto, tutelato, ma soprattutto considerato.”
L’Avv. Antonio Caliò dichiara: “mi trovo a disagio nel sentire che il problema da
affrontare al Congresso, così come accennato dal Consigliere Bucci, sia quello della possibile
modifica degli Ordini e quindi del maggior potere del Consiglio Nazionale Forense e il limite
di massimo due candidature al Consiglio.
Credevo e credo che il mandato conferitoci con l’elezione fosse quello di rappresentare
i colleghi in un momento in cui si parla di riforme della Giustizia, per migliorare ove fosse
possibile il nostro lavoro. Non dimentichiamoci la realtà di Roma dove per fare una notifica
ci si mette in fila e mezzanotte o dove si passano ore per chiedere due copie. Pertanto, se
l’indicazione è quella che ho qui sentito, ho davvero difficoltà a dire al mio piccolo elettorato
che si va a Bologna a fare una scampagnata e preferisco allora stare nel mio studio e non
perdere tempo.
Chiedo al Presidente Cassiani, collegandomi a quanto già detto dal Collega Scalise, di
convocare una seduta per i Delegati, con i temi reali da affrontare insieme e da portare uniti
a Bologna, sì che anche questa riforma non ci passi sulla testa e venga fatta da coloro i quali
non conoscono le reali situazioni dei Tribunali.”
L’Avv. Paolo Voltaggio sottolinea che l’elevato numero di candidati -espressione di tutte
le componenti del Foro romano- e l’alta affluenza dei Colleghi alle elezioni dei Delegati al
prossimo Congresso sono il segno del desiderio dell’Avvocatura romana di partecipare
attivamente alla politica forense nazionale e di abbandonare l’isolamento nel quale da
diversi anni si è posta per una precisa scelta politica dei Consigli che si sono succeduti
nell’ultimo decennio. Se è vero che l’Ordine di Roma è numericamente il più grande d’Italia
(anzi dell’intera Europa) la sua voce deve integrarsi con quella degli altri Ordini e delle
istituzioni forensi senza cadere nell’errore di proclamare una autosufficienza che poi non è
in grado di farsi sentire ed incidere realmente.
Il ritardo dell’Avvocatura romana nella partecipazione al dibattito, avviato già da diversi
anni da C.N.F., O.U.A., Cassa Forense e Ordini, e la paura di una riforma della legge
professionale “calata dall’alto”, manifestata da vari Consiglieri nell’incontro odierno non è
imputabile certo nè ai Delegati nè ai Colleghi ma piuttosto ad una incostante presenza
dell’Ordine di Roma agli appuntamenti di approfondimento, discussione e confronto che
costantemente sono stati organizzati e che hanno portato alla redazione dell’attuale testo.
Esprime soddisfazione per il gruppo di lavoro istituito dal Consiglio alla scorsa adunanza
sulla riforma della legge professionale, sebbene tale iniziativa debba considerarsi quanto
meno intempestiva se non tardiva. Sottolinea che l’intenzione di alzare i toni in sede
congressuale su una riforma non partecipata e “calata dall’alto”, anche mediante mozioni ad
hoc, espone al prossimo Congresso tutta l’Avvocatura romana alle accuse di ritardo ed
assenteismo al dibattito politico forense da parte dell’Ordine di Roma.
In conclusione, auspica che l’Avvocatura Romana, per espressa e convinta adesione
dell’Ordine, torni a partecipare ed a sfruttare tutte le occasioni di partecipazione e confronto
organizzate dalle istituzioni forensi, dal suo organismo di rappresentanza politica e dalle
associazioni e, superando le preoccupazioni e la difesa di posizioni personali, contribuisca
alla formazione di linee politiche forensi unitarie e condivise da tutta l’Avvocatura nella
consapevolezza che ogni singola proposta, protesta e iniziativa per arrivare a destinazione
debba poi fondersi democraticamente in una unica voce ed avere necessariamente un organo
che la rappresenti al Governo, alla Politica ed alle Istituzioni.
Infatti, molto spesso l’acceso dibattito sul “mezzo” con il quale dare rappresentanza
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all’Avvocatura ha determinato la perdita del “fine”: dare una voce forte, unitaria e incidente
alle legittime e non più rinviabili istanze ed aspettative dell’Avvocatura.”
Conclude il Presidente Cassiani il quale ringrazia tutti i presenti, si riserva di dare corso
ad un nuovo invito per tutti i Delegati per una nuova riunione da fissarsi entro il prossimo
mese di ottobre.
CONGRESSO NAZIONALE FORENSE DI
BOLOGNA: LUCI ED OMBRE.
Dopo i tre giorni di alacri lavori congressuali svoltisi nel capoluogo emiliano è d’uopo fare
un bilancio sull’esito finale che l’assise ha prodotto.
Si tratta di un esito disomogeneo.
Chi scrive è rimasto estremamente soddisfatto del modo con il quale la delegazione laziale,
e quella romana in particolare, si è comportata nel corso dell’importante appuntamento
convegnistico. E ciò soprattutto per le ragioni che concisamente seguono. 1) Il Consiglio
dell’Ordine di Roma ha prodotto una ponderosa pubblicazione editoriale che è stata distribuita
a tutti i congressisti, frutto del recente lavoro di alcune laboriosissime commissioni di studio
consiliari; 2) I delegati romani hanno redatto e formalmente presentato ben 10 mozioni
“politiche” su tutti i più scottanti ed attuali aspetti della vita professionale forense (dalla
formazione continua al sistema tariffario, dall’ordinamento forense da riformare alla tutela
degli appartenenti all’elenco speciale) sia su alcune specifiche tematiche di rilevante interesse
collettivo (dalla normativa sulla class action a quella sul c.d. indennizzo diretto); 3) Stavolta
i delegati romani, insieme ai colleghi degli Ordini del distretto, hanno partecipato attivamente
all’elezione dei propri rappresentanti nell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, consapevoli
che attraverso il rinnovo delle relative cariche possa tentarsi almeno un rilancio della
rappresentatività politica della categoria; 4) La partecipazione attiva e leale di tutti i delegati
ai workshop tematici ed ai lavori in Aula, conclusasi con la stesura dei documenti di sintesi
finali; 5) Il discorso del Presidente Cassiani, appassionato ed applauditissimo, che ha
fortemente marcato la presenza dell’Ordine capitolino ai lavori congressuali, ancorchè
rivelatasi dissenziente rispetto alla piega che il tavolo presidenziale ha impresso ai lavori
medesimi.
Insomma, la partecipazione convinta dell’Ordine di Roma è stata notata ed apprezzata.
Le stesse favorevoli impressioni non ha destato, invece, la conduzione del Congresso,
nonostante l’encomiabile lavoro, anche notturno, svolto prima dalla Commissione di verifica
dei poteri e poi da quella delle mozioni. Dal Congresso sono uscite, sostanzialmente, tre
mozioni tecniche ed una politica. Alla prima categoria appartengono quelle della misura del
contributo economico da versarsi in favore dell’O.U.A. (atteso che è lo Statuto dello stesso
Organismo a stabilire la competenza congressuale al riguardo), quella delle pari opportunità
tra uomo e donna nello sviluppo delle opportunità professionali ed istituzionali, ed infine
quella sulla riforma del processo civile. In disparte la prima mozione, la seconda è sinceramente
apparsa ultronea mentre la terza assolutamente inadeguata (limitandosi a pochissimi aspetti
marginali, quali ad esempio l’unificazione dei termini di impugnazione e del giudice dei
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reclami, senza affrontare minimamente i molteplici profili di significative novità, anche di
rilevanza epocale come il filtro al giudizio di legittimità, introdotti dall’articolato in discussione
attualmente al Senato). La “mozione politica”, poi, è apparsa l’apoteosi dell’ecumenismo
giuridico, con affermazioni evanescenti e prive di effettivo contenuto concreto o pratico,
talune per certi versi controproducenti (come l’invito alla classe politica di soprassedere tout
court all’idea di porre mano alla stagione di riforme che invece appare non più rinviabile) se
non al limite della impresentabilità (tipico è stato l’inciso, fortunatamente poi eliminato a
seguito di un saggio emendamento proveniente dalla platea e votato quasi all’unanimità, che
auspicava un futuro rafforzamento di non meglio precisate giurisdizioni non statuali).
A fronte di un così striminzito risultato congressuale (al quale, ovviamente, i media non
hanno dato alcun risalto) la stragrande maggioranza dei delegati non ha favorevolmente
accolto l’unilaterale decisione degli organizzatori di stralciare tutte le mozioni di natura
ordinamentale presentate, sul presupposto - più che opinabile - che queste non avessero
carattere “politico” e che fossero, sostanzialmente, non aderenti al tema generale dibattuto nel
corso del Congresso (che era quello, non sembra superfluo ricordarlo, delle modalità di
accesso alla giustizia). E così tutti i documenti presentati dall’Ordine forense di Roma sono
stati ex officio tramutati in “raccomandazioni” da rivolgere ad una costituenda Commissione
in seno al CNF alla quale sarebbe demandato il compito di mettere a punto il testo finale della
proposta di legge di riforma dell’ordinamento professionale.
Profonda delusione ha quindi destato nei moltissimi colleghi che assiepavano la Sala
Congressi la decisione di non mettere ai voti le mozioni concernenti il testo di riforma pur
sollecitato dal Ministro della giustizia nel suo applauditissimo intervento: si è persa, dunque,
una straordinaria occasione di incidere immediatamente su quel testo, ascoltando “la base”,
come ha ben osservato Alessandro Cassiani una volta preso atto della povertà del documento
finale uscito dalla sede congressuale.
Sono stati peraltro stralciati documenti che, nelle passate assise congressuali, furono non
soltanto condivisi ma che contribuirono ad arricchire le mozioni politiche finali, i cui principi
oggi necessitavano di esser ribaditi con forza (si pensi, solo per recare un esempio emblematico,
a quello sulla autonomia ed indipendenza degli avvocati iscritti nell’Elenco speciale che nel
Congresso di Milano era stato integralmente recepito) oggi tacciati incomprensibilmente di
esser privi di carattere “politico”.
Insomma, a Bologna luci ed ombre (e non solo per motivi meteorologici, dato che la pioggia
battente dei primi due giorni si è poi arresa ad un tiepido sole nel fine settimana). Le luci le
hanno accese gli attivi ed attenti delegati di Roma; le ombre le ha gettate di crede che rinviando
l’esame dei problemi questi, per esoterica magia, non esistano più.
Rodolfo Murra
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DELL’11 SETTEMBRE 2008
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ...................... n. 53
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta,
Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ..................................
passaggi all’Elenco speciale .............
passaggi dall’Elenco speciale
passaggi all’Albo ordinario ...................
cancellazioni
per decesso ......................................
a domanda .......................................
per trasferimento .............................
per sanzione disciplinare ................
n. 32
n. 3
- Il Presidente Cassiani comunica che i
Consigli dell’Ordine degli Avvocati di L’Aquila, Isernia, Terni, Biella, Fermo e Pescara in
ordine al disegno di legge n. C 2272-bis/a
relativo alla semplificazione nel trasferimento
di immobili, si associa alla relativa deliberazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma.
Il Consiglio ne prende atto con compiacimento e delega il Presidente ad andare oltre
nell’iniziativa e ne delibera la pubblicazione
sul sito.
n. 1
n.
n.
n.
n.
4
22
2
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ................................................
abilitazioni .............................................
iscrizioni e abilitazioni ..........................
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini ...............
cancellazioni
a domanda .......................................
per trasferimento .............................
per decesso ......................................
per fine pratica ................................
nulla osta al trasferimento ....................
compiuta pratica ...................................
(Rapporti Internazionali - v. rubrica)
n. 33
n. 4
n. 16
n. 8
n.
n.
n.
n.
n.
n.
4
1
1
19
1
4
DISCIPLINA
pratiche disciplinari trattate
archiviazioni .................................... n. 1
aperture ............................................ n. 1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
Emessi .................................................... n. 64
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera
dell’Avv. Francesco Scardaccione pervenuta il
4 settembre 2008 con la quale comunica la
costituzione dell’Associazione “Centro Studi
Giuridici Cardinale Giovan Battista De Luca”.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Presidente ad esprimere la solidarietà del Consiglio.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
pervenuta il 21 luglio 2008 della Dott.ssa Isabella Foschini, Presidente f.f. del Tribunale
per i Minorenni di Roma la quale, a seguito di
un’istanza presentata da un gruppo di avvocati in data 14 luglio u.s. relativamente all’orario
di apertura al pubblico delle cancellerie, ha
disposto l’apertura anticipata al 31 agosto
anzichè al 15 settembre 2008.
Il Consiglio ne prende atto.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Raffaele Ambrosio,
Tiziana Annicchiarico, Raffaella Arcangeli,
Gianluca Bambara, Marianna Barlati, Anna
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Cinzia Bartoccioni, Sergio Bellotti, Eliana
Bernardini, Orietta Bileci, Veronica Bonacci,
Elisa Maria Caltagirone, Francesco Capozzi,
Silvia Cappelli, Luca Ceccherini, Luigi D’Aco,
Giovanni D’Amato, Riccardo De Simone,
Flavio Degli Abbati, Mario Di Carlo Giovan
Candido Di Gioia, Enrico Duranti, Gaia Giulia
Anna Maria Fabbri, Alessandra Ferranti, Fulvio
Francucci, Sheila Gargiulo, Frank Jorg Geffers,
Maura Gentile, Andrea Giordano, Costanza
La Peccerella, Fabio La Piano, Antonio Longo,
Massimo Maretto, Lucia Camilla (Lucilla)
Margherita, Carlo Marzano, Paola Massimiani,
Elvira Matarozzi, Nico Panio, Fabrizio
Paratore, Ada Petrone, Angelo Piazza, Mauro
Pistone, Monica Poggioli, Emanuele Poretti,
Florinda Realacci, Alessandro Ricci, Stefano
Ricci, Giacomantonio Russo Walti, Juan Carlos
Sanchez Fructuoso, Patrizia Schiarizza,
Massimiliano Silvetti, Cecilia Stasi, Massimo
Tamburrino, Alessandro Torre, Jacopo Filippo Trojani, Daniela Vallocchia,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla comunicazione del Consiglio Nazionale
Forense pervenuta in data 6 agosto 2008, relativamente alla riunione di insediamento del
Coordinamento Centrale delle Scuole Forensi,
che si terrà il 20 settembre p.v.
A tal proposito si sollecita il nominativo
del rappresentante della Scuola Forense in
seno al Coordinamento che dovrà essere presente alla prima seduta.
Il Consiglio delibera di indicare il nominativo del Consigliere Tesoriere Ierardi, Coordinatore della Scuola Forense del Consiglio
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“Vittorio Emanuele Orlando”.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce al
Consiglio di essere stata nominata dalla Commissione per le Pari Opportunità costituita dal
Consiglio Nazionale Forense, Referente Territoriale per il Lazio per tenere i collegamenti
sulle problematiche che riguardano le parità
nella professione forense.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica
che ieri 10 settembre 2008 si è tenuta presso la
sede del Consiglio Nazionale Forense, la prima riunione della Commissione presieduta
dal Consigliere Nazionale Avv. Luigi Cardone
e dalla Presidente Avv. Carla Guidi.
Nell’occasione, tra l’altro, si è discusso del
prossimo Congresso Nazionale Forense di
Bologna e delle elezioni alla Cassa Avvocati.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente Cassiani introduce l’argomento relativamente alla comunicazione fatta
pervenire al Consiglio in data 9 settembre
2008, dal Presidente della Corte di Appello di
Roma, Dott. Giorgio Santacroce, a firma anche del Presidente del Tribunale Ordinario di
Roma, Dott. Paolo De Fiore, del Procuratore
Generale presso presso la Corte di Appello di
Roma, Dott. Salvatore Vecchione, e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale
di Roma, Dott. Giovanni Ferrara, comunicazione che suggerisce una riforma legislativa
della disciplina degli esami di abilitazione alla
professione forense proponendo di destinare
per la composizione delle sottocommissioni
di esame magistrati in quiescenza.
Il Consigliere Fasciotti si dichiara contrario all’iniziativa proposta dal Dott. Giorgio
Santacroce unitamente agli altri Magistrati,
per la garanzia che i Magistrati togati, tuttora
in servizio, assicurano all’esame per avvocato
la serietà che lo stesso richiede.
Il Consigliere Nesta, avuto riguardo alla
problematica sollevata dal Presidente della
Corte di Appello di Roma, ritiene che gli
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Avvocati abbiano la capacità organizzativa,
oltrechè la competenza, per supplire all’eventuale riduzione del numero dei Magistrati,
indicando professionisti che si distinguono
per competenza e per serieta’. Esprime, invece, avviso contrario all’inserimento di Magistrati in quiescenza nelle commissioni di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento alla richiesta del Presidente della Corte
di Appello di Roma, Dott. Giorgio Santacroce,
ritiene che alla luce dei rapporti di collaborazione formali e sostanziali tra Avvocatura e
Magistratura -che negli ultimi anni si sono
ulteriormente intensificati- sia auspicabile
mantenere la presenza dei magistrati nelle
Commissioni per l’esame di avvocato.
Tuttavia, comprendendo che esigenze a
cui fa riferimento il Presidente Santacroce, si
ritiene favorevole ad una eventuale riduzione
della presenza dei Magistrati nelle commissioni suddette.
Il Consigliere Murra si dichiara favorevole
ad una innovazione legislativa sulla riduzione
(ma non la soppressione) della componente
magistratuale nella Commissione d’esame da
avvocato, il che rafforzerebbe l’autorevolezza
dell’Avvocatura -impegnata in questo caso,
ancor più, a designare propri rappresentanti di
assoluta preparazione e considerazione- ma è
contrario all’ipotesi di reclutare magistrati già
collocati in pensione.
Il Consiglio, in ogni caso, si propone di
collaborare con le Istituzioni.
- Il Consigliere Bucci riferisce che, nell’adunanza del Comitato dei Delegati della
Cassa del 24 luglio 2008, sono stati approvati
-dopo ampia discussione- i principali punti
della riforma della previdenza forense.
Il Relatore rammenta che nel novembre
2006 i tre Ministeri, ai quali compete la vigilanza sugli istituti di previdenza, approvarono
la deliberazione del Comitato dei Delegati di
aumento del contributo soggettivo dal 10% al
12%, mentre non approvarono l’aumento del
contributo integrativo dal 2% al 4%, con la
motivazione che tale aumentato onere contributivo previdenziale sarebbe stato traslato sui
“consumatori”: la Cassa Forense ha impugnato tale provvedimento concertato dai detti
Ministeri.
Invero -fa rilevare il Relatore- che l’onerosità
del contributo integrativo ricada direttamente
sui consumatori è una vera e propria illusione
finanziaria, come può confermare il più modesto cultore di scienza delle finanze.
Lo stesso Consigliere Bucci rammenta altresì che i detti aumenti contributivi erano
apparsi necessari -entrambi- al Comitato dei
Delegati, essendosi rilevata l’esigenza di assicurare la stabilità della Cassa per almeno 30
anni, non raggiungibile se non con i detti
aumenti contributivi: l’esigenza era dovuta
all’insufficiente accumulazione finanziaria per
assicurare la detta stabilità alla luce della longevità della categoria professionale assai aumentata, in maniera non immaginabile allorchè
fu elaborata la legge n. 576 del 20 settembre
1980.
Con l’approvazione soltanto parziale da
parte dei Ministeri vigilanti nel novembre 2006
della riforma deliberata dal Comitato dei Delegati di aumento dei detti due contributi
previdenziali, non si assicura la stabilità per 30
anni, ma soltanto per 22 anni.
Un mese dopo tale parziale approvazione
ministeriale, il 28 dicembre 2006 la c.d. legge
finanziare 2007 stabiliva l’obbligo della dimostrazione di una stabilità attuariale di 30 anni
per gli enti previdenziali privati.
Risulta come la Cassa Forense (e così altre
casse previdenziali professionali) si trovasse in
trappola.
E’ stata allora studiata dal Comitato dei
Delegati una nuova soluzione per assicurare la
stabilità a 30 anni senza ricorrere all’aumento
dal 2% al 4% del contributo integrativo.
Nell’adunanza del Comitato dei delegati
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del 24 luglio 2008 molti sono stati gli elementi
di riforma deliberati e tra essi devono segnalarsi l’aumento del contributo soggettivo al 13%
e l’aumento dell’età del pensionamento a 66
anni (nell’anno 2012) e progressivamente fino
a 70 anni per coloro che saranno posti in
pensione nell’anno 2024.
E’ stata altresì introdotta una nuova forma
previdenziale aggiuntiva, la “previdenza modulare”, per consentire l’aumento della futura
pensione con versamenti occasionali -non
obbligatori- in anni redditualmente fortunati
in cui il professionista si potesse consentire un
esborso a futuro proprio beneficio.
Tale soluzione, molto tempo prima
auspicata proprio da esso Consigliere Bucci, è
stata bensì approvata, ma -purtroppo e con il
voto contrario dello stesso Consigliere Bucciè stato deliberato dal Comitato l’onere
aggiuntivo per tutti di un contributo annuo
dell’1%.
Tale inopinato aggravio comporta così malauguratamente- che sui redditi professionali imponibili di ogni iscritto alla Cassa
Forense dovrebbe così giovare una
contribuzione complessiva del 14% (13% +
1%) restando al 2% la misura del contributo
integrativo.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica di nominare, quali nuovi componenti
della Commissione Famiglia, dipartimento
Diritto sostanziale, gli Avv.ti Marco Blasi e
Gianluca Pennazzi.
- Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che in data 8 settembre 2008, con
delega del Presidente Cassiani, è stata ricevuta
dall’Assessore Sveva Belviso (Assessorato Politiche Sociali e per la Famiglia) e che dall’incontro è stato dato impulso ad una collaborazione
tra le due istituzioni (Consiglio dell’Ordine e
Assessorato) al fine di offrire un servizio ai
cittadini con particolare riferimento ai conflitti nelle separazioni ed al minore conteso.
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Il Consigliere Arditi di Castelvetere provvederà, pertanto ad elaborare una bozza di
progetto da presentare al medesimo Assessore
-già in accordo con lo stesso- che potrebbe
addivenire, a fronte dell’interesse manifestato,
ad un protocollo di intesa.
Il Consiglio ne prende atto.
(pareri deontologici – v. rubrica)
(formazione professionale continua - v. rubrica)
- Il Consigliere Gianzi chiede la formazione di una apposita commissione per verificare
la possibilità di un servizio di comunicazione
con la Procura per l’accesso alle informazioni
ex art. 355 c.p.p. sullo schema dell’allegato
contratto (all. 1) stipulato dalla Lextel con la
Procura di Palermo e l’Ordine degli Avvocati
della città.
Il Consigliere Fasciotti si associa e propone
di estendere lo stesso sistema anche per il
Tribunale per i Minorenni di Roma.
Il Consiglio delibera la costituzione di
apposita Commissione coordinata dal Consigliere Gianzi.
Il Consigliere Gianzi comunica che la predetta Commissione sarà composta dal Consigliere Segretario Conte, dal Consigliere Tesoriere Ierardi e dal Consigliere Cipollone,
nonchè dall’Avv. Alessandro Graziani, quale
coordinatore vicario.
Modalità di riscossione dei contributi degli
Iscritti dall’anno 2009
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi rammenta
ai Consiglieri che le modalità di riscossione
dei contributi annuali degli iscritti attualmente in uso sono:
- pagamento diretto presso uno degli sportelli
della Banca di Roma situati presso i Palazzi di
Giustizia;
- a mezzo bonifico bancario;
- versamento diretto al servizio Cassa dell’Ordine.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Da tempo è stata evidenziata l’esigenza di
una diversa modalità di pagamento più semplice e più sicura. Le alternative possibili sono:
- riscossione tramite il Concessionario;
- riscossione tramite Istituto Bancario appositamente delegato;
- riscossione tramite MAV.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi rammenta
inoltre che dopo varie adunanze (15 settembre
2005, 1° dicembre 2005), il Consiglio dell’Ordine nella seduta del 22 dicembre 2005 (all. 2)
deliberò di procedere alla riscossione a mezzo
MAV e conferire l’incarico alla Banca di Roma.
Detto Istituto, anche a seguito della fusione con Unicredit, ha trovato difficoltà a realizzare il programma, difficoltà superata di recente. Infatti nel mese di luglio 2008 è stato
effettuato un test positivo mediante invio di
due MAV a due iscritti, regolarmente pagati.
Conseguentemente la Banca di Roma ha assicurato di poter effettuare il servizio di riscossione dei contributi 2009 a mezzo MAV.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica,
inoltre, al Consiglio che recentemente un altro Istituto Bancario “Banca Popolare di
Sondrio”, che già riscuote i contributi degli
iscritti alla Cassa Nazionale Forense e all’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma, si è
proposto a prestare tale servizio assicurando
che nell’arco di qualche settimana sarà in
grado di assicurare l’incasso a mezzo MAV dei
contributi per l’anno 2009.
Per quanto riguarda i costi di esazione il
Consigliere Tesoriere Ierardi rammenta al
Consiglio che, in occasione della gara per i
servizi di Tesoreria espletata a fine 2006, il
costo quotato dai vari Istituti Bancari, a parte
i tre giorni di valuta chiesti, furono di:
- Banca Nazionale del Lavoro euro 1,70 cad.
- BPL euro 1,00 cad.
- Rasbank euro 2,00 cad.
- Banca di Roma nessun costo con possibilità
anche di rendicontazione gratuita tramite
Bancaimpresa, servizio già utilizzato dall’Ordine.
Si precisa che tale quotazione risale al
mese di dicembre 2006 e che presto sarà verificato se è ancora valida o meno.
Il Consiglio, in accoglimento della proposta del Consigliere Tesoriere Ierardi, conferisce espresso incarico di prendere contatto con
gli Istituti Bancari per il servizio MAV e di
riferire in Consiglio sui costi e sulle modalità.
- Il Consigliere Murra, come ha già riferito
in una precedente adunanza, comunica che è
finalmente attivo il collegamento informatico
tra gli Uffici consiliari e l’Anagrafe della popolazione del Comune di Roma, che permette di
consultare gli atti pubblici anagrafici (registri
di residenza e di stato di famiglia) per le
esigenze amministrative del Consiglio. E’ tuttavia necessario, a suo parere, che il Consiglio
possa farsi garante di una iniziativa tanto attesa dal Foro romano, che consenta cioè ai
singoli iscritti di poter accedere direttamente
dal proprio studio alle medesime informazioni, nel rispetto della normativa vigente sulla
riservatezza dei dati personali e sulla
tracciabilità della richiesta di interrogazione
(mediante userid e password protette). Chiede
quindi al Consiglio di voler interpellare formalmente il Garante per la protezione dei dati
personali al fine di accertare se la normativa
attualmente in vigore, ed in particolare l’art.
59 del T.U. n. 445/2000, permetta -nell’ambito del diritto di accesso ai documenti amministrativi effettuato per via telematica- di attuare
un progetto che consenta ai professionisti
forensi regolarmente iscritti all’Albo di ottenere la consultabilità dei medesimi registri
anagrafici per esigenze di difesa.
Il Consiglio, dato atto, delega lo stesso
Consigliere Murra alla predisposizione della
richiesta, che sarà sottoscritta dal Presidente
Cassiani.
- Il Consigliere Murra riferisce di aver avuto assegnata dal Presidente Cassiani una richiesta, pervenuta il 21 agosto u.s. provenien-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
te da un gruppo di 10 avvocati giapponesi,
iscritti ad un’Associazione forense della città
di Yamagata, con la quale si chiede la disponibilità del Consiglio a farsi da tramite con
l’Autorità giudiziaria al fine di consentire la
partecipazione dei medesimi ad una udienza
di Corte d’Assise (in presenza quindi dei giudici popolari) preferibilmente per i giorni 28 o
29 ottobre, senza alcun costo a carico del
Consiglio stesso.
Il Consiglio prende atto e delega il Consigliere Murra ad occuparsi affinchè la richiesta
sia accolta dagli Uffici giudiziari interessati.
ADUNANZA DEL 18 SETTEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario f.f. Cristiana Arditi di Castelvetere, il
Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i
Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo
Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Federico
Bucci, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi,
Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco
Gianzi, Pietro Di Tosto,
.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni ....................................................
Albo ordinario ................................. n. 11
cancellazioni
per decesso ...................................... n. 1
a domanda ....................................... n. 6
per trasferimento ............................. n. 1
nulla osta al trasferimento .................... n. 1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ................................................
abilitazioni .......................................
iscrizioni e abilitazioni ....................
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini ...............
cancellazioni
a domanda .......................................
per fine pratica ................................
616
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n. 28
n. 4
n. 10
n. 1
n. 2
n. 10
nulla osta al trasferimento .................... n. 1
compiuta pratica ................................... n. 11
DISCIPLINA
pratiche disciplinari trattate
aperture proc. disciplinare .............. n. 8
archiviazioni .................................... n. 19
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi .................................................... n. 67
SEGRETERIA
Aut. alle notifiche dirette ...................... n. 11
Rilascio locali: iniziative da intraprendere
- Il Presidente Cassiani invita il Consiglio a
non abbassare la guardia. Propone di formare
una Commissione che si occupi dell’argomento, individui le strategie più opportune tra le
quali una presa di contatto con i parlamentari
degli opposti schieramenti.
Il Consiglio delega il Presidente Cassiani, il
Consigliere Segretario Conte, il Consigliere
Tesoriere Ierardi e i Consiglieri Fasciotti e
Murra a costituire un Osservatorio per esaminare possibili iniziative.
Processo Civile Telematico, individuazione
delle iniziative idonee a sollecitarne la realizzazione - riunione presso il Presidente
Carbone
- Il Presidente Cassiani riferisce che il 15
settembre u.s., insieme al Consigliere Murra,
ha partecipato ad una riunione sul processo
informatico che si è tenuta nella stanza del
Primo Presidente della Corte di Cassazione,
Dott. Vincenzo Carbone.
Nell’occasione erano presenti, tra gli altri,
il Rappresentante del Ministero della Giustizia, Consigliere Brescia; il Rappresentante della
Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza
Forense, Avv. Vittorio Mormando; i Rappresentanti della Società informatica e delle Cancellerie.
Il Presidente Cassiani ha rappresentato la
difficoltà derivante dalla mancanza di organi-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
co e ha evidenziato che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma organizzerà un
corso per indurre i Colleghi all’utilizzo del
codice a barre.
La riunione è stata poi aggiornata all’8
ottobre 2008.
Il Consiglio incarica la Commissione Informatica di organizzare corsi formativi onde
incrementare l’utilizzo del sistema di iscrizione a ruolo dei ricorsi in Cassazione attraverso
l’utilizzo di codice a barre.
- Il Presidente Cassiani riferisce sull’istanza
pervenuta in data 28 luglio 2008 dell’Avv.
omissis, per la omissis con la quale chiede la
nomina del terzo arbitro, per dirimere la controversia insorta tra la omissis e la omissis.
Il Presidente Cassiani propone di nominare, quale terzo arbitro per dirimere la controversia insorta tra la omissis e la omissis, l’Avv.
Sergio De Felice, con studio a Roma in Viale
delle Milizie n. 34.
Il Consiglio ne prende atto e approva la
proposta del Presidente Cassiani.
- Il Presidente Cassiani comunica che la
Camera Penale ha fissato per il 24 settembre,
alle ore 15 nell’Aula Magna della Corte di
Appello, la commemorazione del compianto
Collega Rino Nigro che è scomparso prematuramente e che ha lasciato un ricordo indelebile
per le sue doti umane e professionali.
Invita tutti i Consiglieri a partecipare per
testimoniare il cordoglio personale e dell’Istituzione.
Il Consiglio rinnova il proprio cordoglio
per la prematura scomparsa di un Collega che
ricorda per la sua signorilità e per le sue elevati
doti umane e professionali.
- Il Presidente Cassiani comunica che giovedì 18 settembre, alle ore 12,00 si è svolto
nell’Ufficio dell’Ordine un incontro tra l’Unione Distrettuale e il Rappresentante al Consiglio Nazionale Forense, Avv. Paolo Berruti.
Nell’occasione è stata esaminata la bozza
di riforma dell’Ordinamento Professionale e
sono stati evidenziati rilievi e proposte che il
nostro Consiglio dovrà prendere in esame con
urgenza.
Nell’occasione il Presidente Cassiani ha
apprezzato quanto già fatto pur evidenziando
che vi sono ancora aree del disegno di legge
(struttura del Consiglio Nazionale Forense,
accesso alla professione, preclusioni all’accesso
agli Albi, procedimenti disciplinari) meritevoli
di approfondimenti e valutazioni ulteriori.
Il Presidente Cassiani ha inoltre evidenziato
che appare opportuno che il Consiglio Nazionale Forense prosegua l’esame critico, anche
in vista del Congresso Nazionale Forense e
chiede allo stesso di rinviare l’approvazione
del testo definitivo in maniera da dare al
Consiglio dell’Ordine romano la possibilità di
approfondire l’esame della bozza pervenuta
soltanto lo scorso martedì.
Il Consiglio delibera di istituire un gruppo di lavoro costituito dal Consigliere Tesoriere Ierardi e dai Consiglieri Arditi di
Castelvetere, Bucci, Murra, Nesta, Rossi e
Vaglio al fine di elaborare proposte e/o
modificazioni alla bozza di riforma all’Ordinamento della Professione Forense, elaborato dal Consiglio Nazionale Forense e di inviare al Presidente Alpa una istanza volta ad
ottenere che il Consiglio Nazionale Forense
rinvii l’approvazione del progetto di riforma
dell’Ordinamento Professionale.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Giovanni Maria Baratta,
Claudio Basili, Anna Dalemmo, Luca Di
Martino, Carlo Sebastiano Foti, Nicola
Lucariello, Giancarlo Mannarelli, Vincenzo
Daniele Mistretta, Giampiero Rovetto,
Pieremilio Sammarco, Franca Semplicino,
autorizza
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Segretario f.f. Arditi di Castelvetere
riferisce sulle richieste di parere per la nomina
a Vice Procuratore Onorario e/o Giudice
Onorario di Tribunale degli Avvocati: Santina
Angiolina Artese, Angelo De Crescenzo, Silvia Di Fonso, Cristiana Di Loreto, Antonio
Francesca, Anna Fusco, Alessandra Granati,
Tiziana Teresa Lazzaro, Valentina Minelli,
Paola Moscoloni, Manlio Pasqualini, Dario
Piccioni, Beatrice Sisto, Patrizia Tilli.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
l’Avv. Giuseppe Russo ha fatto richiesta di
essere inserito nella Commissione di Diritto
Commerciale e Societario.
Sentito il parere del Coordinatore della
Commissione, il Consiglio prende atto e approva l’inserimento.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che in
data 15 settembre 2008 presso la Presidenza
del Tribunale dei Minori si sono incontrati il
Presidente f.f. Dott. Isabella Foschini, n. 5
Giudici Delegati e un rappresentante presso la
Procura, da una parte, e il dipartimento minorile
della Commissione di Diritto di Famiglia e di
Diritto Minorile coordinato dal Consigliere
scrivente.
Quest’ultimo, dopo aver portato il saluto
del Consiglio e del Presidente ha proposto la
soluzione condivisa di alcuni problemi di natura organizzativa quali l’informatizzazione
via Lextel dei procedimenti, se del caso anche
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con l’ausilio dell’Ordine Professionale che si è
dichiarato disposto a fornire strumentazione
come già fatto a beneficio del Giudice di Pace
di Roma e del Tribunale Civile di Roma;
l’accesso diretto ai fascicoli presso le Segreterie
dei Giudici Delegati nei giorni di lunedì e
giovedì pomeriggio; l’allestimento presso la
Sala Avvocati del Servizio di vendita dei bolli
e dei contributi Unificati e del Servizio di
rilascio di copie civili; l’aggiornamento sulle
norme processuali civili dei Giudici Onorari se
delegati allo svolgimento dell’istruttoria.
Il Presidente si è dichiarato interessato e si
è riservato una risposta dopo un opportuno
esame e una adeguata valutazione da effettuarsi con il Dirigente Capo delle Segreterie.
Sin da ora ha escluso la possibilità del
reperimento immediato dei fascicoli presso le
Segreterie nelle ipotesi di mancato aggiornamento telematico in quanto n. 5 dipendenti
inquadrati in B2 o B1 dovranno, a breve,
essere a disposizione della Corte di Appello
Civile.
Si è proceduto quindi all’esame del protocollo di intesa intervenuto in precedenza con
il Presidente Dott. Magda Brienza in riferimento alla forma del provvedimento di fissazione da collegarsi al ricorso ex art. 317 bis.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
l’Avv. Alfredo Cirillo ha fatto richiesta di
essere inserito nella Commissione di Diritto
Commerciale e Societario.
Sentito il parere del Coordinatore della
Commissione, il Consiglio prende atto e approva l’inserimento.
- Il Consigliere Rossi comunica che in data
5 agosto 2008 è pervenuta comunicazione del
Tribunale di Sorveglianza di Roma che, in
relazione alla formazione delle tabelle di organizzazione dell’Ufficio e del Tribunale di Sorveglianza, invita il Consiglio a segnalare proposte e osservazioni ritenute utili al fine del
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
miglioramento dell’organizzazione dei due
Uffici ed al fine di una più celere trattazione e
definizione dei procedimenti di sorveglianza,
collegiali e monocratici.
Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone.
Elezioni Comitato dei delegati alla Cassa di
Previdenza e Assistenza Forense
- Il Presidente Cassiani riferisce che l’Avv.
Paolo Rosa, Presidente della Cassa Nazionale
di Previdenza e Assistenza Forense, ha fatto
pervenire in data 10 settembre 2008 una nota
con la quale comunica di aver indetto in data
4 settembre 2008 le elezioni per il rinnovo dei
delegati della Cassa stessa. Le elezioni dovranno svolgersi nel periodo dal 28 gennaio 2009 al
7 febbraio 2009; l’orario di chiusura finale
delle operazioni di voto, eguale per tutte le
sezioni, è fissato alle ore 13 di sabato 7 febbraio 2009.
Il periodo di votazione non può essere
inferiore a due nè superiore a dieci giorni non
festivi e comunque l’ultimo giorno di votazione deve coincidere per tutte le sezioni, include
quelle in cui le operazioni di voto si svolgono
in un periodo di tempo inferiore a dieci giorni,
con sabato 7 febbraio 2009.
E’ necessario, entro venti giorni dalla indizione delle elezioni (4 settembre 2008) costituire la Commissione elettorale e la Commissione elettorale d’Appello.
Il Consiglio designa quale Presidente della
Commissione elettorale il Consigliere Avv.
Giovanni Cipollone, quale Vice Presidente
l’Avv. Piero d’Amelio, quali componenti ordinari il Consigliere Avv. Rodolfo Murra e l’Avv.
Roberto Giuffrida, quali componenti supplenti
l’Avv. Enzo Proietti e l’Avv. Ugo Scalise.
Il Consiglio delibera di nominare anche
una Sottocommissione e designa quale Presidente l’Avv. Antonino Battiati, quale Vice
Presidente l’Avv. Mauro Balata, quali componenti ordinari l’Avv. Alessandra Civello e l’Avv.
Alessandra Amoresano, quali componenti
supplenti l’Avv. Adalberto Gueli e l’Avv. An-
drea Frascaroli.
Il Consiglio delega il Presidente per la
designazione di un componente della Commissione elettorale d’Appello in occasione
della riunione con gli altri Consigli dell’Ordine del Distretto del Lazio che si terrà il 20
settembre 2008.
(Formazione professionale continua – v. rubrica)
Corso di formazione per i Conciliatori:
nomina del direttore
- Il Presidente Cassiani propone di nominare l’Avv. Francesco Caroleo, Direttore del Corso di Formazione per i Conciliatori.
Il Consiglio nomina quale Direttore del
Corso di Formazione per i Conciliatori l’Avv.
Francesco Caroleo.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi si compiace
per la nomina, avendo la stessa già proposto
l’Avv. Caroleo nella precedente adunanza come
Coordinatore della Scuola di specializzazione
per i Conciliatori che sarà istituita con il contributo della Commissione per la Conciliazione
Stragiudiziale delle Controversie.
Il Consigliere Murra, pur rilevando che la
Commissione consiliare per la Conciliazione
non si riunisce da tempo, si congratula con
l’Avv. Francesco Caroleo del quale ha sempre
apprezzato l’impegno profuso, per un decennio, quale esponente della Camera di Conciliazione, che durante tutto il periodo di sperimentazione ha funzionato egregiamente grazie alla
convenzione stipulata con il Comune di Roma.
ADUNANZA DEL 25 SETTEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta,
Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
(Congresso – vedi rubrica)
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ..................................
passaggi all’Elenco speciale ...................
cancellazioni
per decesso ......................................
a domanda .......................................
per trasferimento .............................
per irreperibilità ...............................
nulla osta al trasferimento ....................
n. 11
n. 1
n.
n.
n.
n.
n.
1
9
1
3
2
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ................................................
abilitazioni .............................................
iscrizioni e abilitazioni ..........................
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini ...............
cancellazioni
a domanda .......................................
per trasferimento .............................
per fine pratica ................................
nulla osta al trasferimento ....................
compiuta pratica ...................................
Erano presenti numerosi Consiglieri tra i
quali Conte, Ierardi, Cipollone e Rossi.
n. 40
n. 3
n. 8
n. 2
n. 1
n. 1
n. 5
n. 3
n. 27
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ................ n. 1
pratiche disciplinari trattate
aperture ............................................ n. 1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
- Prende la parola il Consigliere Segretario
Conte il quale ricorda a tutto il Consiglio che
il giorno dopo il Presidente Cassiani compirà
72 anni e per questo formula allo stesso i più
cari ed affettuosi auguri di tutto cuore.
Il Consiglio si associa con affetto agli auguri del Consigliere Segretario Conte.
- Il Presidente Cassiani comunica che il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Grosseto, in ordine al disegno di legge n. C 2272bis/a relativo alla semplificazione nel trasferimento di immobili, si associa alla relativa
deliberazione del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma.
Il Consiglio ne prende atto e ne dispone la
pubblicazione sul sito.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
del Presidente della Corte di Appello di Roma,
Dott. Giorgio Santacroce, pervenuta in data 9
settembre 2008, con la quale chiede una breve
relazione su alcuni temi che affliggono la
giustizia civile e penale propedeutica all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2009.
Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti,
Ierardi, Rossi e Nesta a stendere la richiesta
relazione.
emessi .................................................... n. 69
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ...................... n. 28
- Il Presidente Cassiani comunica che ieri
24 settembre, insieme al Presidente della Camera Penale e all’Avv. Oreste Flamminii Minuto, nell’Aula Magna della Corte di Appello,
ha commemorato il Collega Rino Nigro prematuramente scomparso.
L’Aula era gremita da Colleghi e Magistrati.
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- Il Presidente Cassiani riferisce che il 20
settembre ha incontrato i Presidenti del Distretto per nominare la Commissione elettorale d’Appello in vista delle elezioni per la Cassa
Forense.
Comunica che la Commissione risulta così
composta: Avv. Giuseppe Perica, Avv. Prof.
Federico Tedeschini, Avv. Alessandra Mari.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati
Francesco Affinito, Giovanna Amoruso, Giuseppe Vittorio Bartocci, Mamolo Bertoni, Fabio Borgognoni, Loretta Burelli, Maria D’Alessandro, Giorgio De Arcangelis, Luca De Pari,
Sara Fabbrini, Emanuele Favara, Maurizio
Ferri, Paolo Salvatore Giammarioli, Giuseppe
Gualtieri, Maurizio Morganti, Anna Notaro,
Clara Palesse, Annalisa Papa, Gaetano Saladino, Renato Sanità, Arianna Scorretti, Giuseppina Serago, Giacomo Straffi, Francesca Tomassini, Zosima Vecchio, Francesca Volontè,
Livio Zaccagnini, Riccardo Zacchia,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che l’Avv. Roberto Pessi, con nota pervenuta
in data 16 settembre 2008, ha comunicato
l’aggiornamento dell’Associazione Professionale “Studio Legale Pessi e Associati”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che gli Avvocati Cinthia Bianconi, Roberto
Maviglia e Monica Montanari, con nota pervenuta in data 16 settembre 2008, hanno comunicato la costituzione di un’associazione
professionale denominata “LTT Legal Task
Team - Studio Legale associato”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che il funzionario Fausto Lanzidei gli ha rappresentato l’esigenza di sostituire l’attuale sistema elettronico (IBM AS/400) in dotazione
al Consiglio in quanto lo stesso è stato acquistato, d’occasione, nell’anno 1999. Detto sistema risulta ormai tecnicamente superato e,
peraltro, a breve, forse dal prossimo mese si
gennaio, la Società IBM non garantirà più
l’assistenza sia hardware che software.
Il predetto funzionario ha comunicato,
inoltre, che unitamente al Consigliere Vaglio
e al funzionario Piero Paris hanno già avuto un
incontro con il consulente del Consiglio per
l’informatica e che sarebbe il caso di continuare tali incontri per poi prendere una decisione
sull’eventuale cambio del sistema.
Il Consigliere Segretario Conte propone di
dare incarico al Consigliere Vaglio, coadiuvato dai funzionari Fausto Lanzidei e Piero Paris,
di approfondire la questione e di riferire in
Consiglio.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle mail pervenute dagli On. Donatella Ferranti, Cinzia Capano e Marilena Samperi del
gruppo parlamentare PD in data 15 e 17 settembre 2008 con le quali, in relazione ai lavori
parlamentari AC1441 bis (disposizioni per lo
sviluppo economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza
pubblica e la perequazione tributaria) segnala
l’atteggiamento di rifiuto della maggioranza
politica di attribuire la competenza sulla riforma di istituti importanti del processo civile
alla Commissione Giustizia.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
Ierardi per esame e relazione.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla mail pervenuta in data 22 settembre 2008
dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Genova relativa ad un comunicato stampa
sulle dichiarazioni pronunciate dal Ministro
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
della Istruzione, On. Mariastella Gelmini, sul
suo percorso professionale e, in particolare,
sulla sua abilitazione professionale conseguita
in Calabria anzichè a Milano.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla mail degli Avvocati Claudio Mazzoni ed
Enzo Parini, pervenuta in data 16 settembre
2008, con la quale comunicano la modifica
della denominazione da “Studio Legale Associato Mazzoni Parini Piras” a “Studio Legale
Associato Mazzoni Parini”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota della Presidenza del Tribunale per i
Minorenni di Roma, pervenuta in data 15
settembre 2008, relativa alla formazione della
tabella di organizzazione dell’Ufficio per il
triennio 2009/2011.
Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti
per esame e relazione.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica
che sabato 20 settembre u.s. presso il Consiglio Nazionale Forense si è tenuta la riunione
dei coordinatori di tutte le scuole forensi istituite presso i Consigli degli Ordini d’Italia.
All’incontro, presieduto dal Presidente
Alpa, sono state delineate le linee guida che
ogni scuola forense dovrà adottare e nell’occasione, ha istituito il coordinamento. Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce che è stata
creata una segreteria costituita da 9 Colleghi
rappresentanti le varie aree geografiche del
paese, tra cui Roma a rappresentanza della
quale è stata nominata lo stesso Consigliere
Ierardi.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
ADUNANZA DEL 2 OTTOBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio,
Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra,
Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario .................................. n. 23
cancellazioni
per decesso ...................................... n. 3
a domanda ....................................... n. 9
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ................................................ n. 34
abilitazioni ............................................. n. 3
iscrizioni e abilitazioni .......................... n. 6
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini ............... n. 1
cancellazioni
a domanda ....................................... n. 4
per trasferimento ............................. n. 1
per fine pratica ................................ n. 12
compiuta pratica ................................... n. 17
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ................ n. 2
pratiche disciplinari trattate
aperture proc. disciplinare .............. n. 9
archiviazioni .................................... n. 45
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 122
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ...................... n. 23
(comunicazioni e notizie – v. rubrica)
- Il Consigliere Cerè, in apertura della
seduta odierna, porta a conoscenza dei Consi-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
glieri e dell’Avvocatura romana che il 1° ottobre è venuto a mancare drammaticamente, in
un incidente stradale, il Collega Avv. Francesco Fusillo.
L’Avv. Francesco Fusillo lascia la moglie,
l’Avv. Maria Luce Palmieri, due figli in tenera
età e un terzo in arrivo.
L’ Avv. Francesco Fusillo era Componente
della Commissione Sportiva degli Avvocati
romani e abile velista.
Il Consiglio esprime le condoglianze più
sincere a tutta la famiglia, in particolare modo
al papà, Avv. Antonio Fusillo e al fratello
Alessandro Fusillo.
- Il Presidente Cassiani comunica che il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Arezzo, in ordine al disegno di legge n. C 2272-bis/
a relativo alla semplificazione nel trasferimento di immobili, si associa alla relativa deliberazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
Il Consiglio ne prende atto e ne dispone la
pubblicazione sul sito.
- Il Presidente Cassiani riferisce sull’istanza
pervenuta in data 29 settembre 2008 del Dott.
omissis in qualità di Presidente e legale rappresentante della omissis, con la quale chiede la
nomina di tre componenti del Collegio Arbitrale, per dirimere la controversia insorta tra
omissis e la omissis.
Il Presidente Cassiani propone di nominare, quali tre Arbitri per dirimere la controversia
insorta tra la omissis e la omissis l’Avv. Giorgio
Della Valle, con studio a Roma, Piazza Mazzini
8; l’Avv. Gianni Di Matteo, con studio a Roma,
Via G. Ferrari, 35 e l’Avv. Giancarlo Lima, con
studio a Roma, Piazza Conca d’Oro, 15.
Il Consiglio ne prende atto e approva la
proposta del Presidente Cassiani.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati
Gianluca Boni, Nicola Ceraolo, Nicola Coronati, Fabrizio D’Urso, Antonio Farina, Alessandra Gentile, Elena Greco, Giulia Greco,
Maria Alessandra Grippo, Aldo Lucio Lania,
Daniela Lania, Francesca Marone, Lucio Mastrosimone, Francesco Meatta, Federica Parboni, Pierpaolo Petrucci, Sebastiano Piana,
Michele Primavera, Patrizia Santoni, Silvia
Scianca, Giovanni Smargiassi, Angela Stani,
Rossana Stacchini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle richieste di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario
di Tribunale degli Avvocati: Alessandra Bartoli, Francesca Girone, Mario Mazzeo, Cinzia
Pispico, Gianluca Montanari Vergallo.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla richiesta della CONSAP - Fondo di Garanzia per i Mediatori di Assicurazione e Riassicurazione, pervenuta in data 16 settembre
2008, relativa alla nomina di almeno tre avvocati, specializzati nella materia del brokeraggio assicurativo, ai quali conferire mandato
per la tutela giurisdizionale.
Il Consiglio delibera di indicare i nominativi degli Avvocati Marco De Fazi, Luigi Fratini, Giorgio Gallone, Andrea Melucco e Roberto Nicodemi.
Il Consiglio
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che è pervenuto il 25 settembre 2008 dall’On.
Donatella Ferranti, Capogruppo del Partito
Democratico - Commissione Giustizia, il testo del parere formulato dal Partito Democratico, sull’AC 1441 bis per la parte riguardante
la riforma del processo civile.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che gli Avvocati Antonella Altieri e Massimiliano Circi, con nota pervenuta in data 24
settembre 2008, hanno comunicato la costituzione di un’Associazione professionale denominata “Studio Legale Altieri, Circi & Partners”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che gli Avvocati Settimio Rotella e Anna Tarsitano, con istanza pervenuta in data 30 settembre 2008, hanno comunicato la cancellazione dell’Associazione professionale denominata “Studio Legale Rotella-Tarsitano”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
Sperimentazione del processo
civile telematico
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla richiesta pervenuta al Consiglio il 10
settembre 2008 della Soc. LEXTEL S.p.A. di
individuare una rosa di avvocati, a campione,
che sperimenteranno l’effettivo funzionamento dell’attivazione del Processo Civile Telematico presso il Tribunale Civile di Roma, prevista per la prima metà del mese di ottobre.
Il Consiglio delibera che ogni Consigliere
darà cinque nomi al Consigliere Segretario
Conte entro la prossima adunanza.
Il Consiglio delibera, altresì, che gli Avvocati Domenico Condello e Francesco Storace,
ex Consiglieri dell’Ordine ed esperti di informatica, coadiuveranno la Commissione In-
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formatica per il processo civile telematico al
fine di fornire il loro bagaglio tecnico-culturale relativo alla materia.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
l’Avv. Rita Maria Letizia Lusso ha fatto richiesta di essere inserita nella Commissione di
Diritto Commerciale e Societario.
Il Consiglio, sentito il parere del Coordinatore della Commissione, ne prende atto e
approva l’inserimento.
- Il Consigliere Murra fa presente che nel
corso della recente riunione con il Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione si
è parlato anche della nuova collocazione, da
parte dell’Agenzia delle Entrate, dello sportello per la registrazione delle sentenze di legittimità presso il Palazzo di Giustizia di Piazza
Cavour. L’iniziativa, che fu più volte sollecitata dal precedente Consiglio dell’Ordine, ha
trovato il consenso degli avvocati, i quali sono
così agevolati nell’operazione di pagamento
della tassa di registro delle decisioni della
Corte di Cassazione. Ciò premesso ritiene che
l’attuale Consiglio debba rivolgere un particolare ringraziamento al Primo Presidente e al
Direttore dell’Agenzia delle Entrate competente.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
inviare apposita nota di ringraziamento.
- Il Consigliere Murra, nella qualità di
Coordinatore della Commissione di Diritto
Amministrativo, propone di inserire nella
Commissione stessa gli Avvocati Marina Binda e Maria Cristina Colacino.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Murra insieme al Consigliere Vaglio, quali Coordinatori della Commissione di Diritto Processuale Civile, comunicano che l’Avv. Prof. Roberto Poli, che ha partecipato quale uditore ai lavori della Commissione nella riunione del 1° ottobre u.s., ha
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
manifestato la volontà di far parte stabilmente
dell’organismo.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Rossi comunica che è giunta nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello il quale, al fine di
evitare disservizi relativi ad attività di continua
movimentazione dei fascicoli da svolgersi per
le liquidazioni dei compensi forensi, chiede al
Consiglio di impartire le opportune direttive
perchè le istanze relative alle liquidazioni dei
compensi vengano tempestivamente presentate all’Ufficio procedente.
Il Consiglio delibera di comunicare il suddetto invito agli iscritti attraverso il sito internet.
- Il Consigliere Di Tosto propone di far
affiggere i turni dei difensori di ufficio nelle
Aule degli edifici A e B del Tribunale Penale di
Roma.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Barbantini, delegato dal
Consiglio per il Dipartimento Iscrizioni e Pareri, rende edotto il Consiglio della situazione
in cui versano i due archivi delle pratiche
iscrizionali (Avvocati e Praticanti).
Dopo l’ottimo lavoro eseguito nel mese
decorso di inserimento di tutti i documenti
cartacei nelle rispettive cartelle, si è dovuto
constatare che i locali dei detti archivi e, ovviamente, gli scaffali che contengono le pratiche,
sono al collasso, con l’impossibilità pratica di
poter inserire altra documentazione.
Indipendentemente dalla assai infelice
collocazione degli stessi dall’assenza di ogni
ben che minima pulizia dei luoghi e dall’assenza di luce ed aria esterne, non è ulteriormente
possibile custodire tutto il materiale cartaceo
esistente e quello futuro.
Il Consigliere Barbantini, sentito il Responsabile del Dipartimento, Sig. Natale Esposito, è dell’avviso di procedere a quanto ap-
presso indicato:
1) scannerizzazione di tutte le pratiche
esistenti, di Avvocati e Praticanti, con annotazione che si tratta di copia tratta dagli originali;
2) eliminazione, quindi, di tutto il relativo materiale cartaceo: in qualsiasi momento
sarà possibile, a richiesta degli interessati, rilasciare copia conforme all’originale, di documenti che fossero richiesti dagli interessati;
3) poichè esiste un archivio di tutti gli
iscritti, conservato nel sistema informatico
IBM AS/400, dal quale si può ricavare e stampare qualsiasi documento, verranno mantenuti gli Albi cartacei (libri rossi per gli Avvocati,
verdi per i Praticanti) mentre verrà abolito il
registro nominativo dal 1° gennaio 2009, rappresentando una inutile ripetizione: lo stesso
verrà sostituito con la stampa, annuale, dei
nuovi iscritti.
Tale operazione richiederà del lavoro di
(almeno) due nostri dipendenti e potrà essere
portato a termine nel giro di due-tre mesi,
tenendo presente l’obiettiva difficoltà di lavoro in questi ambienti.
Il Consigliere Barbantini chiede che il
Consiglio voglia esprimere parere favorevole.
Il Consiglio
- Udita la relazione del Consigliere Barbantini,
approva quanto da lui proposto delegandolo
per la relativa realizzazione, di concerto con le
persone indicate nella delibera del 25 settembre u.s. (sostituzione dell’attuale sistema IBM
AS/400 attualmente in dotazione al Consiglio).
(Formazione professionale continua – v. rubrica)
Commissione esami avvocato - Sessione 2008
- nomina componenti
Il Consiglio, su proposta del Presidente
Cassiani e del Consigliere Segretario Conte,
nomina quale Presidente della Prima Sottocommissione per gli esami di Avvocato -Sessione 2008- l’Avv. Roberto Giovanni Aloisio.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Consigliere Gianzi comunica che domani 3 ottobre 2008 inizierà il nuovo Corso
per i Difensori di Ufficio.
Comunica, inoltre, che il Regolamento
per lo svolgimento del predetto corso, salvo
qualche minima modifica che riguarda sostanzialmente l’organizzazione, è rimasto pressochè invariato.
Il Consiglio ne prende atto.
ADUNANZA DEL 9 OTTOBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio,
Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra,
Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n.
cancellazioni
per decesso ..................................... n.
a domanda ...................................... n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
29
1
4
2
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.
iscrizioni e abilitazioni ......................... n.
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n.
cancellazioni
a domanda ...................................... n.
per fine pratica ............................... n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
compiuta pratica .................................. n.
42
6
2
3
8
2
30
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 1
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PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 70
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 36
Rilascio locali: iniziative da intraprendere a
seguito della comunicazione pervenuta il 6
ottobre 2008 della Agenzia del Demanio
- Il Presidente Cassiani sottolinea la gravità
della situazione e la necessità di reagire a tutto
campo. Propone di prendere contatto con i
Colleghi che siedono in Parlamento e di nominare un autorevole collegio difensivo. Il Presidente Cassiani propone di costituire una delegazione al fine di attivare una battaglia sul
piano politico, con impugnazioni giudiziali e
quanto altro possa essere necessario per una
opposizione di concreto risultato.
Progetto di riforma dell’ordinamento professionale. Posizione del Consiglio in vista
dei prossimi incontri con il C.N.F. e del
Congresso Nazionale Forense
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta
in data 22 settembre 2008, con la quale il
Presidente, Avv. Prof. Guido Alpa, comunica
che in data 11 ottobre 2008 si terrà un incontro
per esaminare la bozza del testo di riforma
della disciplina forense.
Il Consigliere Segretario Conte chiede formalmente al Presidente che in detto incontro
rappresenti al C.N.F., al Presidente Alpa ed a
tutti i Presidenti degli Ordini quel giorno
presenti, le enormi perplessità che tutto l’Ordine di Roma muove a fronte dell’ultimo testo
che il C.N.F. ha elaborato e diffuso riguardo
l’ipotesi di riforma della disciplina forense.
Il Consigliere Segretario Conte ritiene che
vi sono dei passaggi, in detta bozza, assolutamente inaccettabili, primo fra tutti quello
afferente alla gestione futura della materia
disciplinare, così come quello della formazio-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ne continua e quello relativo ai compiti ed alle
prerogative dei Consigli dell’Ordine.
Il Consigliere Segretario Conte rivolge la
preghiera al Presidente Cassiani che lo stesso
evidenzi al Presidente Alpa la necessità di
sviluppare una nuova concertazione sull’argomento che tenga presente del ruolo, dell’importanza e della struttura dei Consigli degli
Ordini e delle fondamentali funzioni che essi
svolgono.
Il Consigliere Murra dichiara quanto segue: “Signor Presidente, colleghi consiglieri
giusta quanto disposto dal nostro Consiglio
nell’adunanza del 18 settembre 2008, nella
quale si è stabilito di dar vita ad un gruppo di
lavoro all’interno del quale tentare di offrire
un contributo di studio sui miglioramenti da
apportare alla bozza del testo di riforma dell’ordinamento professionale forense, offro a
Voi queste mie considerazioni, elaborate nel
ristretto termine che ci è stato concesso per
sceverare ogni profilo della novella, nella certezza che non sono ovviamente esaustive dell’intera materia -che meriterebbe approfondimenti ulteriori- ma nella consapevolezza, tuttavia, che esse possono apportare ulteriori
elementi di riflessione per Voi tutti.
E’ necessario, in via preliminare, sottolineare come effettivamente sia oramai non più
rinviabile una modifica di disposizioni normative che risalgono ad ottanta anni fa, ma è
al contempo indispensabile non trascurare il
fatto che ogni riforma epocale porta con sé il
rischio di stravolgere -spesso con effetti devastanti- l’assetto faticosamente venutosi a creare, nell’ordinamento giuridico, su situazioni
che concernono la vita di milioni di persone e
che, a ben vedere, riguardano l’intera collettività nazionale.
Il testo che il Consiglio Nazionale Forense
ha elaborato e diffuso da ultimo (al nostro
Consiglio l’ultima versione è pervenuta proprio il 18 settembre scorso) contiene molte
disposizioni di principio, e non certo di dettaglio, sulle quali si impone una riflessione gene-
ralizzata.
Senza per il momento scendere nei particolari delle singole norme, e rimanendo su
considerazioni di ordine generale, va messo
l’accento su taluni temi che permeano il complessivo spirito della riforma proposta. Il primo tema è quello del ruolo dello stesso Consiglio nazionale forense, che ambisce con tale
bozza di riforma ad assumere il ruolo di unico
interlocutore con le Istituzioni per quanto
riguarda la rappresentanza degli interessi dell’Avvocatura nel suo insieme. La vastità del
potere regolamentare affidato al Consiglio
Nazionale Forense, con una mera facoltà di
audizione degli Ordini territoriali senza che
questi possano concretamente esercitare poteri di veto, costituisce la miglior prova del
tentativo di far assurgere al Consiglio Nazionale Forense medesimo quella veste di unico
rappresentante del mondo forense, con evidente limitazione della forza sino ad ora vantata dai Consigli degli ordini circondariali, dei
quali parrebbe sia palese l’intenzione di auspicare una sicura emarginazione.
Anche la decisione di riformare la materia
disciplinare -pur se animata dallo spirito di
rendere meno addomesticabile il rito vigentesiccome affidata al potere di commissioni distrettuali a base elettiva, richiede massima
cautela.
Di dubbia legittimità appare il principio
secondo il quale l’iscrizione all’Albo debba
essere sottoposta a verifiche periodiche in
ragione dell’effettiva prestazione di attività, da
commissionare persino agli uffici finanziari.
Ingiustificabile, allo stato dei fatti, è la decisione di creare un ruolo chiuso degli esercenti la
professione forense abilitati al patrocinio dinanzi alle magistrature superiori: in disparte la
circostanza che i magistrati continuano da
decenni ad acquisire i gradi più alti dell’ordinamento professionale senza mai essere sottoposti ad esami o verifiche di merito intermedie, non si comprende quale sia la ragione di
impedire di mantenere il ruolo aperto, accessi-
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bile dopo molti anni di esercizio dell’attività.
Infine, appare sicuramente inopportuna la
norma (art. 26) che amplia a dismisura il numero dei componenti i Consigli dell’Ordine
territoriali: si tratta oltre che di norma palesemente contraddittoria con lo spirito della riforma (da un lato si sottraggono ai COA le
importanti funzioni disciplinari, che impegnano sicuramente molto i loro membri, dall’altro si giunge quasi a raddoppiare il numero
degli stessi se si considerano i fori più grandi),
anche di disposizione illogica, atteso che un
consesso di così tanti componenti (Roma passerebbe da 15 a 25 consiglieri!) sarebbe condannato a rimanere inoperante.
Fatte queste premesse, passo rapidamente
in rassegna quelle norme sulle quali, specificamente, è necessario che il nostro Consiglio
esprima al più presto il proprio punto di vista,
limitandomi io in questa sede ad esporre a Voi
quello mio personale.
Art. 1 (disciplina dell’ordinamento della
professione di avvocato)
Comma 5. Il potere regolamentare del
Consiglio Nazionale Forense non può essere
esercitato su talune materie, tassativamente da
indicare dalla legge stessa (una delle quali è
appunto la deontologia, un’altra è la formazione), se non con previa “concertazione” (e
non semplice audizione) dei Consigli dell’ordine circondariali.
Art. 3 (Doveri e deontologia)
Comma 2. Non si comprende perché debba farsi riferimento al principio della concorrenza.
Comma 3. Le norme deontologiche non
possono essere dettate unilateralmente dal
Consiglio Nazionale Forense ma occorre la
concertazione (di cui all’art. 1 comma 5) con
i Consigli degli Ordini degli Avvocati.
Art. 8 (Titoli di avvocato, specializzazioni e
attestati di competenza)
Comma 6 ultima parte. Non è chiaro se la
norma relativa alla nomina della Commissione d’esame per conseguire il titolo di “specia-
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lista” sia rimasta qual’era nel testo originario.
Certo è che non si comprende la ragione per la
quale debba essere il Consiglio Nazionale
Forense ad esercitare tale potere.
Va escluso che il titolo di specialista possa
acquisirsi attraverso percorsi esclusivamente
didattici, onde evitare che si premino solo
coloro che abbiano svolto esperienza teorica.
Art. 10 (Formazione continua)
In tema di formazione continua il regolamento deve essere concertato con i Consigli
degli Ordini degli Avvocati. Sin da ora la legge
deve però permettere che i regolamenti attuativi su base circondariale possano introdurre
deroghe, eccezioni e discipline particolari in
ragione del numero degli iscritti.
Art. 12 (Tariffe professionali)
Si parla di tutela dei “consumatori” in
luogo di quella dei clienti!
Art. 13 (Sostituzioni e collaborazioni)
La norma a ben vedere riguarda, in generale, la materia del processo e non quella dell’ordinamento professionale, dunque in questa
sede non si avverte il bisogno di disciplinare la
fattispecie.
Comma 3. E’ piuttosto penalizzante, sul
piano etico, costringere il sostituto di udienza a
procurarsi necessariamente una delega scritta.
Art. 16 (Incompatibilità)
Dal regime delle incompatibilità occorre
eliminare l’iscrizione con l’albo dei commercialisti e con quello dei consulenti del lavoro.
Art. 19 (Esercizio effettivo e continuativo)
Non si comprende la ragione per la quale
debbano essere effettuate verifiche con criteri
presuntivi per accertare la sussistenza dei requisiti di permanenza nell’Albo. Da eliminare, comunque, la norma che facoltizza il Consiglio ad avvalersi degli uffici finanziari.
Art. 20 (Albo speciale per il patrocinio avanti le giurisdizioni superiori)
Sopprimere il riferimento alla frequenza
“lodevole e proficua” della Scuola superiore
dell’Avvocatura lasciando che si diventi cassazionisti anche per semplice decorso del tempo.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Permettere poi che si possa partecipare al concorso, visto l’introdotto irrigidimento dell’esito
delle relative prove, anche dopo 3 (e non 5) anni
di iscrizione all’Albo degli avvocati.
Art. 21 (Avvocati degli Enti pubblici)
Occorre specificare che a dirigere l’Ufficio
legale deve necessariamente essere un iscritto
all’Albo.
La partecipazione soltanto di enti pubblici
esclude la possibilità che esistano avvocati di
società partecipate “anche” da enti pubblici
(come avviene oggi grazie alla giurisprudenza
delle SS.UU.) e quindi la scelta non è di poco
momento: sarebbe meglio ancorare alla “funzione” dell’Ente e non alla compagine che lo
compone la decisione di ammettere l’iscrizione o meno.
E’ necessario specificare che il contratto di
lavoro deve impegnare l’Ente su tre fronti
distinti: a) garantire un’adeguata fornitura di
mezzi e strumenti all’Ufficio legale; b) assicurare, da parte dell’Ente, il rispetto dei principi
di autonomia ed indipendenza dell’avvocato,
nonché delle garanzie di decoro nello svolgimento dell’attività forense; c) prevedere una
contrattazione decentrata che tenga conto della
specificità del ruolo professionale.
Art.22 (L’Ordine forense)
Norma di dubbia utilità e che genera confusione.
Art. 23 (L’Ordine circondariale forense)
Comma 2. Qual è la ragione di eleggere
anche i revisori dei conti dei Consigli degli
Ordini degli Avvocati?
Art. 25 (Le assemblee)
Comma 2. La norma consente, nei fori con
migliaia di iscritti, che le Assemblee degli
Ordini siano convocate se ne fanno richiesta
solo 200 iscritti: si tratta di un numero così
esiguo da far rischiare un eccesso di “assemblearismo”.
Art. 26 (Il Consiglio dell’Ordine)
Da rivedere di certo il numero dei componenti i Consigli degli Ordini degli Avvocati.
Penalizzante e senza alcun ossequio per i prin-
cipi democratici è la decisione di limitare
sostanzialmente il voto degli elettori a due
terzi degli eleggibili (comma 3).
E’ illegittima la norma (comma 4) che
prevede un minimo di anzianità (5 anni) per
essere eletti consiglieri.
Il comma 5 introduce un criterio che io
condivido, evitando che ci si trasformi in un
consigliere a vita. Tuttavia, contemperando
l’esigenza del cambiamento con quella della
maturazione dell’esperienza, reputo giusto limitare a tre le consiliature consecutive considerate come limite alla candidatura.
La durata è di un triennio, mentre quella
del Consiglio Nazionale Forense è prevista in
un quadriennio (art. 32): dov’è la logica?
Art. 27 (Compiti e prerogative del Consiglio)
La riscossione dei contributi dovuti al
Consiglio Nazionale Forense non può essere
“per forza” affidata ai Consigli circondariali.
Art. 32 (Durata e composizione)
Non si comprende perché il Consiglio
Nazionale Forense duri in carica 4 anni e non
3, come i Consigli degli Ordini degli Avvocati.
Nel comma 2 va finalmente preso il coraggio
di modificare i criteri di elezione, svincolandoli dalla geografia giudiziaria, per far sì che tanto per fare un esempio- la Sicilia non abbia
più 3 componenti.
Art. 33 (Compiti e prerogative)
Fermo restando che il Codice deontologico non può essere il frutto di un lavoro esclusivo del CNF, non può ammettersi la funzione
(lett. f) di “fornire indirizzi per l’attività dei
COA”, che rischia di diventare una indebita
ingerenza su organismi autonomi. Non compete al Consigli degli Ordini degli Avvocati di
rendere pareri sulla previdenza forense (lett.
K) e di dubbia legittimità è l’autoapprovazione dei bilanci preventivi e dei conti consuntivi. Nella comma 2 lett. a) sembrerebbe che il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati abbia
finanche il potere di stabilire il contributo
dovuto dai singoli iscritti agli Ordini di appar-
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tenenza (il plurale sembrerebbe non limitare il
potere al proprio Albo). Il terzo comma costituisce un doppione di parte del precedente art. 27.
Art. 35 (Funzionamento)
Stranamente qui i revisori non sono eletti
ma “nominati” (altra diversa disciplina rispetto al Coa).
Art. 36 (Eleggibilità e incompatibilità)
Non è giusto ed è discriminatorio limitare
l’eleggibilità al Consiglio Nazionale Forense
dei soli cassazionisti. Aumentare piuttosto i
casi di incompatibilità.
Art. 37 (Il Congresso nazionale forense)
Il Congresso nazionale dovrebbe costituire l’assise che, con ciclica cadenza, affida al
Consiglio Nazionale Forense i compiti che
esso stesso si auto-attribuisce. La disposizione,
invece, per come è scritta svuota l’iniziativa di
qualsiasi contenuto.
Art. 41 (Contenuti e modalità di svolgimento)
Non si comprende perché il dominus non
abbia alcun potere di attestare il compimento
del periodo di tirocinio, essendo a ciò insufficiente il disposto del comma 7 (mentre nulla
dice in proposito il successivo art. 43).
Comma 6. Occorre disciplinare l’accesso
come praticante all’Avvocatura pubblica sulla
scorta di ciò che avviene ora, di fatto, in via
automatica senza discrezionalità: in sostanza
occorre la redazione di un bando con il quale,
presi come parametro i solo esami a carattere
professionale-forense, se ne sommano i voti
(insieme a quello finale, di laurea).
Comma 8. Aggiungere che il compenso
non è dovuto se il tirocinio è prestato presso
un’Avvocatura pubblica.
Comma 9. Attualmente i praticanti abilitati non hanno bisogno di un tutore. Che
ragione ha la norma che modifica tale status?
Art. 50 (Collegio di disciplina)
Si contesta il vero e proprio esproprio della
materia disciplinare a danno dei Coa, di talchè
anche tutte le norme del Capo V, dall’art. 62,
ogni qualvolta prevedono l’intervento del
Collegio, debbono essere modificate.
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Il Consigliere Vaglio, nell’associarsi a quanto riferito dal Consigliere Murra, rappresenta
al Consiglio le proprie perplessità, che rispecchiano poi quelle anche di altri Consigli dell’Ordine (ad esempio Bari e Trani), sul contenuto e, soprattutto, sugli effetti che la riforma
dell’Ordinamento professionale, così come
proposta dal Consiglio Nazionale Forense si
produrrebbero in particolare sugli Ordini circondariali.
Ritiene, pertanto, che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che raccoglie il
maggior numero di iscritti tra tutti gli Ordini
d’Italia, debba prendere una posizione ferma
e assolutamente contraria a detta riforma, chiedendone una profonda modifica in particolare per quanto attiene alle funzioni ed i poteri
del Consiglio Nazionale Forense.
Tutto il provvedimento, infatti, tende esclusivamente ad accentrare i poteri in capo al
Consiglio Nazionale Forense, svuotando di
qualsiasi funzione i Consigli dell’Ordine territoriali ed il Congresso Nazionale Forense e
determinando un indirizzo evidentemente
contrario a quello nazionale che, invece, mira
da una parte ad un concreto federalismo,
attribuendo sempre maggiori poteri agli organismi locali, e dall’altra alla separazione dei
poteri.
Il Consiglio Nazionale Forense, oltretutto,
pur rimanendo organo giurisdizionale disciplinare, si attribuisce funzioni politiche (di
rappresentanza dell’Avvocatura) e normative,
con una potestà regolamentare praticamente
illimitata, oltre agli ulteriori poteri di coordinamento dei Consigli dell’Ordine, di esprimere pareri sulla previdenza forense, di approvazione dei propri bilanci e di controllo ed
indirizzo su quelli dei Consigli dell’Ordine, di
proposizione al Ministero di scioglimento dei
Consigli dell’Ordine, di invio di Commissari
in sostituzione dei Consigli dell’Ordine che
non provvedono alla revisione degli Albi.
In questo modo si verrebbe a creare un
sistema di tipo gerarchico e verticistico che
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minerebbe l’autonomia e l’indipendenza degli Ordini circondariali.
Al riguardo, il Consiglio dovrebbe proporre:
1) in primo luogo che l’elezione dei componenti del Consiglio Nazionale Forense avvenga a suffragio universale tra tutti gli iscritti
agli Ordini circondariali, così come avviene
per la Cassa Forense o, in subordine, che
l’elezione sia fatta dai Consigli, ma con attribuzione dei componenti in proporzione agli
iscritti a ciascun Ordine e non con il sistema
vigente di un componente per ogni distretto di
Corte d’Appello;
2) che i poteri regolamentari attribuiti al
Consiglio Nazionale Forensre debbano essere
sottoposti al parere vincolante dei Consigli
circondariali in tutte le questioni che li riguardino;
3) che sia esclusa qualsiasi forma di ingerenza del Consiglio Nazionale Forense nella
gestione e nell’attività dei Consigli circondariali e nella rappresentanza istituzionale degli
stessi a livello locale e nazionale;
4) che il Consiglio Nazionale Forense duri
in carica lo stesso periodo dei Consigli circondariali;
5) che la funzione disciplinare rimanga di
competenza dei Consigli dell’Ordine circondariali.
Questi sono solo alcuni degli aspetti in
base ai quali approntare le prime necessarie
modifiche, alle quali dovrebbero seguirne ulteriori su tutto il testo predisposto dal Consiglio Nazionale Forense.
Il Consiglio, successivamente agli interventi dei Consiglieri Conte, Murra e Vaglio, in
attesa delle eventuali determinazioni che il
Presidente Cassiani riferirà alla luce della importante riunione di tutti gli Ordini che si terrà
sabato 11 ottobre 2008 al Consiglio Nazionale
Forense, ribadisce la propria ferma e decisa
disapprovazione sui punti che dovranno essere oggetto di un effettivo riesame della proposta di riforma così come rappresentata nella
comunicazione del Consiglio Nazionale Forense del 18 settembre 2008:
1) modalità di elezione dei componenti
del Consiglio Nazionale Forense, con auspicio che essa avvenga a suffragio universale tra
tutti gli iscritti agli Ordini circondariali, così
come per la Cassa Forense o, in subordine, che
l’elezione sia fatta dai Consigli, ma con attribuzione dei componenti in proporzione agli
iscritti a ciascun Ordine e non con il sistema
vigente di un componente per ogni distretto di
Corte di Appello;
2) accentramento in capo al C.N.F. dei
poteri giurisdizionali, legislativi, esecutivi e
rappresentativi, giudicando ovviamente anticostituzionale tale concentramento di poteri
in un unico organismo;
3) attribuzione del potere regolamentare al
C.N.F., ritenendo -ove concesso- che esso
debba essere sottoposto quantomeno al parere vincolante dei Consigli circondariali in tutte le questioni che li riguardano;
4) poteri in ingerenza del C.N.F. nella
gestione e nell’attività dei Consigli circondariali e nella rappresentanza istituzionale degli
stessi a livello locale e nazionale;
5) durata in carica dei componenti del
C.N.F. differente da quella dei Consigli circondariali;
6) attribuzione della funzione disciplinare
ad organismi diversi dai Consigli dell’Ordine
circondariali.
In ogni caso il Consiglio si riserva ogni
ulteriore successiva valutazione in merito, non
appena sarà esaminata la relazione del Presidente Cassiani relativa alla fondamentale riunione al Consiglio Nazionale Forense dell’11
ottobre 2008.
Il Consigliere Murra propone di incaricare
subito un collegio difensivo per impugnare il
provvedimento dell’Agenzia del Demanio e si
impegna a presentare una mozione per la
prossima adunanza.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere propo-
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ne di inviare un fax a tutti gli iscritti per
informarli sulla grave situazione.
Il Consigliere Segretario Conte evidenzia
anch’esso la palese e preoccupante gravità
della situazione, a fronte della inopinata comunicazione giunta da parte della Agenzia del
Demanio e ritiene che il tempo delle trattative
e delle iniziative caute sia terminato.
Il Consigliere Segretario Conte ritiene che
si debba dare una risposta ferma e decisa a
questo ingiusto, illegittimo, offensivo “sopruso” che l’Avvocatura sta subendo da tre anni a
questa parte!
Il Consigliere Segretario Conte ritiene che
si debba dare corso a tutte le iniziative idonee
per fronteggiare quanto sta avvenendo sia da
un punto di vista giudiziale che da un punto di
vista mediatico.
Il Consigliere Segretario Conte ritiene che
si debba nuovamente interessare un autorevole collegio difensivo -a tal proposito lo stesso
ricorda che tempo addietro venne conferito
incarico al Prof. Avv. Antonio Masi e all’Avv.
Paolo Berruti che ebbero modo di redigere
anche un dettagliato parere- che predisponga
tutti gli atti necessari ed altresì il Presidente
Cassiani dovrebbe chiedere ed ottenere uno
spazio sulla stampa per un’intervista fortemente polemica sul punto. L’utilizzo dei media è opportuno sia per informare tutti i Colleghi ma anche per significare all’opinione
pubblica che la categoria degli Avvocati sta
subendo una vera e propria prevaricazione. Il
Consigliere Segretario Conte ritiene, inoltre,
che andrebbe indetta un’Assemblea Straordinaria che chiami a raccolta tutti i Colleghi magari proprio al Palazzo di Giustizia- dando
vita, se serve, anche ad una protesta di immagine (ad esempio tutti gli Avvocati presenti
indossino la toga) la quale, con civiltà ma con
vibrante amarezza, faccia emergere lo sdegno
che l’Avvocatura romana prova per l’inusitata
ed illegittima iniziativa dell’Agenzia del Demanio.
Il Presidente Cassiani, sentito il Consiglio,
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nomina immediatamente una delegazione
composta dallo stesso Presidente Cassiani, dal
Consigliere Segretario Conte e dal Consigliere
Gianzi, la quale organizzi immediatamente un
incontro con il Sindaco di Roma Gianni Alemanno per verificare la possibilità di mantenere la sede di Piazza Cavour come dallo stesso
promesso.
Prende la parola il Consigliere Rossi -alla
quale si associa il Consigliere Fasciotti- condividendo appieno la disamina del Consigliere
Segretario Conte ed insistendo perchè venga
indetta un’Assemblea Straordinaria che chiami a raccolta i Colleghi informandoli dell’emergenza “sfratto”.
Il Consigliere Nesta, a questo punto, chiede al Consigliere Cipollone, rappresentante
del Consiglio dell’Ordine nella Commissione
di Manutenzione e Conservazione del Palazzo di Giustizia, quando la stessa Commissione
ha deliberato di comunicare all’Agenzia del
Demanio che il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma occupava, senza titolo, i
locali nel Palazzo di Giustizia.
Sul punto anche il Consigliere Vaglio chiede al Consigliere Cipollone per quale motivo
non ci si oppose, all’epoca, nell’ambito della
Commissione Manutenzione quando venne
fatta tale delibera.
Il Consigliere Cipollone, in relazione alle
osservazioni del Consigliere Nesta circa le
determinazioni della Commissione di Manutenzione del Palazzo di Giustizia, fa presente
di aver partecipato alle relative riunioni di tale
Commissione, ad eccezione di quelle volte
(sembra due) in cui l’avviso di convocazione,
per mero disguido, non è stato portato a sua
conoscenza.
Fa presente, circa il problema relativo al
rilascio dei locali del Palazzo di Giustizia assegnati al nostro Consiglio, di aver sempre energicamente respinto tale prospettiva, mettendo
in risalto che proprio la presenza di un membro del nostro Consiglio nella Commissione
di Manutenzione, risalente a circa un secolo
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fa, deliberata dal Ministro di Giustizia, attesta
la legittimità della nostra presenza nel Palazzo
di Giustizia, tenuto conto della rilevanza e
importanza delle funzioni svolte nell’interesse
della comunità.
Il Consigliere Cipollone rileva inoltre che,
specialmente in un recente passato si è tentato, su proposta di alcuni membri della predetta Commissione, di sottrarre alcuni locali in
nostra dotazione per assegnarli alla Procura
Generale della Corte di Cassazione e di aver
respinto tale prospettazione concedendo, invece, un locale esistente nel sotterraneo.
Prende la parola il Consigliere Barbantini
il quale condivide quanto proposto dal Consigliere Segretario Conte, chiede al Presidente
di interessare anche Colleghi deputati e/o
senatori in carica per sensibilizzarli a schierarsi
a fianco dell’Ordine di Roma in questa difficile “battaglia”. Il Consigliere Barbantini condivide l’opportunità di far fare un’intervista al
Presidente Cassiani su un quotidiano di primo
livello proprio per dare voce all’Avvocatura
romana che sta per subire questa ingiusta
prevaricazione.
Prende la parola il Presidente Cassiani il
quale comunica di aver già contattato -seduta
stante- l’On. Donato Bruno della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati per
avere un immediato incontro con il medesimo
proprio per discutere della grave situazione.
L’On. Avv. Donato Bruno ha dato la propria
disponibilità per incontrare il Presidente Cassiani mercoledì 15 ottobre alle ore 12.00 presso gli uffici dell’Ordine.
Il Consiglio, alla luce di detto fondamentale incontro ed all’esito dello stesso, rinvia
alla prossima adunanza ogni delibera conseguente.
- Il Consigliere Barbantini ricorda che l’Avv.
Michele Pallottino, scomparso lo scorso anno
e che il suo nominativo era stato scelto per
intitolare una Toga ad un giovane vincitore
della Conferenza dei Giovani Avvocati. Ciò
non fu possibile in quanto i nominativi, per
regolamento, vengono scelti tra gli illustri
Colleghi deceduti l’anno precedente a quello
della premiazione.
Il Consiglio, in quella occasione, decise di
intitolare una Toga per un vincitore dell’anno
2008.
Il Consigliere Barbantini, quindi, chiede che il Consiglio voglia deliberare in tal
senso.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Cipollone fa presente di
aver partecipato in data 8 ottobre 2008 alla
riunione dei membri del “Comitato Tenuta
Albo Periti”.
Sono state esaminate numerose pratiche
di iscrizione agli Albi dei periti illustrate dai
responsabili dei singoli Ordini professionali,
prestando particolare attenzione alle specifiche competenze professionali dei richiedenti
e alla presenza dei requisiti previsti dalla legge.
- Il Consigliere Murra riferisce che è, dopo
breve malattia, prematuramente scomparso il
Collega Giorgio Lupi, amministrativista di
ottimo livello, Signore nei modi e nel contegno professionale, stimato avvocato iscritto al
nostro Ordine.
Il Consiglio esprime il proprio profondo
cordoglio per la perdita dell’amato professionista e porge ai familiari le più sentite condoglianze.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Simone Agrofoglio,
Franco Beccaceci, Luca Beccarini, Caterina
Bedetti, Luca Bontempi, Domenico Cagnucci, Olimpia Capasso, Gian Luca Cardarelli,
Andrea Ciocca, Lorenzo De Angelis, Fulvio
De Crescienzo, Romolo De Dominicis, Tommaso De Dominicis, Pierluigi De Martino,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Alessandra Fasan, Andrea Fiore, Emanuela
Fusco, Carlo Gargiulo, Marco Giannone,
Andrea Lucidi, Mauro Masella, Andrea Matronola, Antonio Mazzarino, Barbara Montevago, Maria Cristina Mulargia, Alessandro
Nicolini, Alberto Palattella, Cristina Palattella, Marco Petitto, Maddalena Risucci, Cinzia
Romeo, Giancarlo Santoriello, Fabrizio Spagnoli, Emanuela Stella, Paola Tanferna, Alessandro Travaglini,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle richieste di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario
di Tribunale degli Avvocati: Silvia Bellistri,
Barbara Bucca, Adele Giovanna Maria Cavarra, Chiara Cerulli, Franco Colonna, Giovanna
Barbara De Francisci, Paolo Improta, Emanuela Pellicciotti, Stefania Petruzzino, Paola
Piccinno, Roberto Ricci, Sandra Rossi, Assunta Sassi, Patrizia Tempra, Loredana Ubriaco,
Francesca Vitolo, Pierluigi Zani.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota, pervenuta in data 6 ottobre 2008,
con la quale gli Avv.ti Elvira Matarozzi e
Massimo Maretto, comunicano la costituzione dell’Associazione Professionale “Studio
Legale Maretto Matarozzi - Associazione Professionale”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sul comunicato stampa, pervenuto in data 3
ottobre 2008, dalla Segreteria del Partito Democratico sull’emendamento in materia di
giustizia civile approvato dalla Camera il quale stabilisce che in caso di sentenza di appello
conforme a quella di primo grado, non è
ammesso il ricorso per Cassazione.
Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti
per esame e relazione.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, pervenuta in data 1° ottobre
2008, con la quale chiede i nominativi di due
avvocati per la costituzione della Commissione per l’Assistenza Tecnica Gratuita presso la
suddetta Commissione.
Il Consiglio delibera di indicare i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini e Mauro
Vaglio.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota dell’Avv. Prof. Andrea Barenghi,
pervenuta in data 30 settembre 2008, con la
quale il professionista comunica che l’Avv.
Giuseppe Manzo è entrata far parte dell’Associazione Professionale “Barenghi & Paton Studio legale associato”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
della Scuola Superre dell’Avvocatura della Fondazione del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 2 ottobre 2008, accompagnatoria del testo “Linee Guida” presentato in occasione della seduta di insediamento del Coordinamento Centrale delle Scuole Forensi.
Il Consiglio ne prende atto e delega il
Consigliere Rossi a prendere contatto.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla prote-
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sta dei dipendenti del settore amministrativo
del Tribunale, i quali chiedono un cenno di
solidarietà da parte di tutti gli operatori della
giustizia.
Il Consigliere Arditi di Castelvetere a tal
proposito riferisce di aver parlato con la funzionaria di cancelleria Dott.ssa Rossi alla Prima Sezione del Tribunale Civile trattando del
problema della carenza di organico all’interno
della medesima sezione. Si è valutata la possibilità di trovare una collaborazione tra cancellieri e Ordine per la quale lo stesso Consigliere
Arditi di castelvetere auspica la realizzazione.
Il Presidente Cassiani insiste affinchè il
Consiglio dia la propria disponibilità e solidarietà.
Il Consigliere Vaglio è d’accordo sulla solidarietà richiesta al Consiglio ma rileva, e allo
stesso tempo stigmatizza, il comportamento
usato da alcuni impiegati degli uffici giudiziari
che sovente hanno atteggiamenti di maleducazione nei confronti degli avvocati.
Prende la parola il Consigliere Segretario
Conte il quale, pur condividendo la richiesta
del Presidente, ritiene che quanto evidenziato
dal Consigliere Vaglio risponda a verità.
Il Consigliere Fasciotti, sul punto, ricorda
che il problema base è quello della riqualificazione del personale e se ne dovrebbe occupare
il Ministero competente da molti anni. Fino a
quando non ci sarà un intervento ministeriale
la situazione dei dipendenti resterà quella, ed
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati poco
può fare in merito.
Il Consigliere Fasciotti condivide, però,
quando detto dai Consiglieri Conte e Vaglio.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla odierna Assemblea Straordinaria.
Riferisce sull’istanza oggi depositata dagli
Avvocati Mario Scialla, Stefano Rubeo, Stefano Renzetti, Francesca Carpentieri, Giovanni
Romano, Giorgio Palenzona, Laura Maria
Mocavero, Maurizio Cecconi, del seguente
tenore: “I sottoscritti Avvocati, partecipanti
all’Assemblea straordinaria del 9/10/2008, premesso che: la verifica dei voti, seppur richiesta, non si è potuta tenere a causa del prematuro abbandono della sala da parte di alcuni
partecipanti; che non è stata effettuata al
momento del voto la titolarità al voto dei
presenti; si chiede che venga dichiarata nulla
la votazione per difetto dell’iter di perfezionamento del voto e che venga convocata una
nuova assemblea. Roma 9/10/2008 f.to Avv.
Mario Scialla, f.to Avv. Stefano Rubeo, f.to
Avv. Giancarlo Renzetti, f.to Avv. Francesca
Carpentieri, f.to Avv. Giovanni Romano, f.to
Avv. Giorgio Palenzona, f.to Avv. Laura Maria
Mocavero, f.to Avv. Maurizio Cecconi.
Chiede a tutti i Consiglieri di studiare il
problema e rinvia alla prossima adunanza.
(Comunicazioni e notizie – v. rubrica)
- Il Consigliere Gianzi comunica di aver
inserito nella Commissione Diritto Internazionale l’Avv. Gianluca Petrucci.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Gianzi comunica di aver
inserito nella Commissione Procedura Penale
l’Avv. Antonella Sotira.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Cipollone, in merito all’incarico ricevuto dal Consiglio relativo ai locali
del medesimo Consiglio dati in dotazione
presso il Tribunale Penale, Palazzina B, preso
atto dell’attuale situazione di assegnazione
degli stessi, prospetta la necessità di assegnare
il piccolo locale “vendita valori bollati” alla
Sig.na Concetta Dolce, la quale gestirà il servizio di dattilografia in favore degli Avvocati,
con l’impegno della stessa di mettere a disposizione un computer per le relative consultazioni.
I rimanenti locali, già in dotazione del
personale assegnatario, dovranno essere adibiti a favore degli Avvocati come deposito to-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ghe, sala avvocati Tribunale monocratico penale e fotocopie.
Il Consiglio approva.
ADUNANZA DEL 16 OTTOBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri
Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti,
Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi,
Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di
Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n.
passaggi all’el. spec. Prof. Univ. .......... n.
cancellazioni
per decesso ..................................... n.
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
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2
1
5
3
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.
abilitazioni ............................................ n.
iscrizioni e abilitazioni ......................... n.
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n.
cancellazioni
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
per fine pratica ............................... n.
nulla osta per trasferimento ................. n.
compiuta pratica .................................. n.
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1
7
1
4
1
18
1
52
DISCIPLINA
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 19
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla
comunicazione del Tribunale Ordinario di
Roma, pervenuta in data 2 ottobre 2008, relativa alla costituzione, in fase sperimentale, di
un’unità operativa denominata “spese pagate
dall’Erario” per agevolare la corretta emissione della fattura per il pagamento delle liquidazioni in favore degli Avvocati.
Comunica, inoltre, di aver già fatto pubblicare la notizia sul sito del Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce che è
pervenuta il 13 ottobre 2008 la comunicazione dell’On. Avv. Donato Bruno relativamente
alla sua impossibilità di presenziare all’incontro fissato per il 15 ottobre 2008 presso la sede
dell’Ordine per discutere sul rilascio dei locali
dell’Ordine.
Il Consiglio dispone di rifissare l’incontro
con l’On. Avv. Donato Bruno unitamente
all’On. Avv. Giuseppe Valentino e all’On.
Avv. Giulia Bongiorno, previo colloquio con
il Sindaco di Roma, Dott. Gianni Alemanno.
Da mandato al Consigliere Murra per pubblicizzare la presente delibera e, in generale, la
questione dello “sfratto” del Consiglio dalla
sede storica del Palazzo di Giustizia di Piazza
Cavour.
- Il Presidente f.f. Cipollone comunica che
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa, in ordine al disegno di legge n. C 2272bis/a relativo alla semplificazione nel trasferimento di immobili, si associa alla relativa
deliberazione del Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma.
Il Consiglio ne prende atto.
proc. trattati in dibattimento ............... n. 1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 71
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- Il Presidente f.f. Cipollone comunica che
la Sig.ra Anna Maria Tomassi, con nota datata
1° ottobre 2008, cesserà la propria attività
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
presso la Sala Avvocati del Tribunale Penale di
Roma, Palazzina A., a far data dal 15 novembre 2008.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
assegnare temporaneamente ad un impiegato
del Consiglio il servizio in attesa della definitiva assegnazione. Delega al riguardo il Consigliere Barbantini.
- Il Presidente f.f. Cipollone riferisce sulla
nota pervenuta il 13 ottobre 2008 del Tribunale Ordinario di Roma, in merito al decreto per
la trattazione prioritaria dei processi penali,
emesso il 1° ottobre 2008.
Il Consiglio dispone di comunicare tale
nota via internet a tutti gli avvocati anche
mediante un manifesto.
Riforma dell’ordinamento professionale intervento del Presidente al C.N.F.
- Il Consigliere Segretario Conte, attesa
l’odierna assenza del Presidente Cassiani, oggi
impegnato nella riunione dei Presidenti degli
Ordini del Distretto del Lazio e considerato
che lo stesso non ha potuto riferire in merito
e, tenuto conto, tuttavia, della perentorietà
del termine fissato dal Consiglio Nazionale
Forense per fornire osservazioni in ordine alla
riforma dell’Ordinamento Professionale, propone di affrontare l’argomento.
Il Consiglio ribadisce la propria ferma e
decisa disapprovazione sui punti che dovranno essere oggetto di un effettivo riesame della
proposta di riforma così come rappresentata
nella comunicazione del Consiglio Nazionale
Forense del 18 settembre 2008:
1) modalità di elezione dei componenti
del Consiglio Nazionale Forense, con auspicio che essa avvenga a suffragio universale tra
tutti gli iscritti agli Ordini circondariali, così
come per la Cassa Forense o, in subordine, che
l’elezione sia fatta dai Consigli, ma con attribuzione dei componenti in proporzione agli
iscritti a ciascun Ordine e non con il sistema
vigente di un componente per ogni distretto di
Corte di Appello;
2) accentramento in capo al Consiglio
Nazionale Forense dei poteri giurisdizionali,
legislativi, esecutivi e rappresentativi, giudicando ovviamente anticostituzionale tale concentramento di poteri in un unico organismo;
3) attribuzione del potere regolamentare al
Consiglio Nazionale Forense, ritenendo -ove
concesso- che esso debba essere sottoposto
quantomeno al parere vincolante dei Consigli
circondariali in tutte le questioni che li riguardano;
4) poteri in ingerenza del Consiglio Nazionale Forense nella gestione e nell’attività dei
Consigli circondariali e nella rappresentanza
istituzionale degli stessi a livello locale e nazionale;
5) durata in carica dei componenti del
Consiglio Nazionale Forense differente da
quella dei Consigli circondariali;
6) attribuzione della funzione disciplinare
ad organismi diversi dai Consigli dell’Ordine
circondariali.
In ogni caso il Consiglio si riserva ogni
ulteriore successiva valutazione in merito e
dispone di trasmettere la presente delibera al
Consiglio Nazionale Forense entro il 18 ottobre 2008, termine fissato come perentorio per
la trasmissione delle osservazioni sulla proposta di riforma dell’Ordinamento Forense.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Simona Cacciaglia, Cristina
Cecconi, Guido Cesarano, Francesca Costantini, Carlo Mario D’Acunti, Stefano D’Acunti, Roberto Forti, Micaela La Torre, Barbara
Manganelli, Antonio Martini, Antonella Mastrocola, Paolo Melchionna, Carolina Migliorini, Pietro Minicuci, Salvatore Orestano,
Marco Orlando, Adriano Scardaccione, Raffaella Tronchet, Alessia Zittignani,
autorizza
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i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle richieste di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario
di Tribunale degli Avvocati: Francesca Romana Baldacci, Elena Caretta, Renzo Caselli,
Laura Chambry, Giorgio D’Alessio, Giuseppe
Di Biasi, Vitaliana Esposito, Alfredo Ferrara,
Carlo Filadoro, Marcello Forletta, Rosanna
Fratarcangeli, Cesare Galloni, Luciano Gallotti, Antonia Manfredi, Margherita Mantini,
Antonella Melillo, Arturo Principe, Claudio
Remy Edoardo Principe, Lucia Ricci, Flavio
Urso e della Dott.ssa Dalila Loiacono.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota, pervenuta in data 7 ottobre 2008,
con la quale gli Avvocati Tiziana Annicchiarico, Michele Casimiro e Riccardo Sorrentino
comunicano la costituzione dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale
Annicchiarico - Casimiro - Sorrentino “.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota degli Avvocati Rossano Crocetta e
Andrea Nori, pervenuta in data 7 ottobre
2008, con la quale i professionisti comunicano
che l’Avv. Mario Romano ha dichiarato il
proprio recesso e che l’Avv. Andrea Nori è
subentrato a far parte dell’Associazione Professionale “Studio Legale Crocetta”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Uf-
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ficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota, pervenuta in data 7 ottobre 2008,
con la quale gli Avvocati Daniele Sacra e
Marco Federici comunicano la costituzione
dell’Associazione Professionale denominata
“Studio Legale Associato degli Avvocati Marco Federici e Daniele Sacra “.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
- Il Consigliere Di Tosto comunica che il
13 ottobre 2008 si è svolto un primo incontro
tra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di
Roma e l’ANIA, in tale occasione è stato
proposta la costituzione di un Osservatorio
sulle problematiche connesse art. 149 Codice
delle Assicurazioni, verrà richiesta la partecipazione dell’ISVAP, Antitrust e Ministero
Sviluppo Economico.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
l’Avv. Pietro La Cava ha fatto richiesta di
essere inserito nella Commissione Famiglia e
Minori - Dipartimento Ufficio Tutela e Giudice Tutelare.
Sentito il parere del Coordinatore della
Commissione, il Consiglio ne prende atto e
approva l’inserimento.
- Il Consigliere Rossi comunica che in data
odierna è stato pubblicato sul “Magazine” del
Corriere della Sera un articolo a firma di
omissis -che ha provveduto a far distribuire a
tutti i Consiglieri e che viene allegato al presente verbale - con il quale lo stesso ipotizza
una “copertura” da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma relativamente ad un procedimento disciplinare nei confronti dell’Avv. omissis.
Il Consiglio, poichè il predetto articolo di
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
stampa rappresenta circostanze non veritiere e
denigratorie nei confronti dell’Istituzione,
delibera di dare mandato al Presidente Cassiani affinchè ne richieda la rettifica ai sensi
dell’art. 8 della Legge sulla stampa.
Il Consiglio delibera, inoltre, di dare mandato all’Avv. Giovanna Corrias Lucente affinchè presenti querela nei confronti dei responsabili dell’articolo.
Rapporti con la “Fondazione Scuola
Forense del Lazio”
- Il Consigliere Rossi comunica di aver
partecipato, in data 13 ottobre u.s., alla riunione del c.d.a. della “Fondazione Scuola Forense
del Lazio” nel corso della quale si è deliberata
la messa in liquidazione della Fondazione
stessa e si sono nominati due liquidatori nelle
persone dell’Avv. Gianmaria Acciai e dell’Avv.
Stefano Prosperi Mangili.
I liquidatori stessi faranno conoscere agli
Ordini del Distretto le somme dovute per gli
anni 2007 e 2008.
Il Consiglio ne prende atto.
nulla osta al trasferimento ................... n. 1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.106
abilitazioni ............................................ n. 5
iscrizioni e abilitazioni ......................... n. 16
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n. 1
cancellazioni
a domanda ...................................... n. 2
per fine pratica ............................... n. 26
nulla osta al trasferimento ................... n. 3
compiuta pratica .................................. n. 75
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 2
pratiche disciplinari trattate
aperture proc. disciplinari .............. n. 1
archiviazioni ................................... n. 33
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 11
SEGRETERIA
Aut. alle notifiche dirette ..................... n. 26
ADUNANZA DEL 23 OTTOBRE 2008
(formazione professionale continua – v. rubrica)
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio,
Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra,
Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di
Castelvetere.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n. 41
cancellazioni
per decesso ..................................... n. 1
a domanda ...................................... n. 8
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Mario Antonio Angelelli, Roberta Bottone, Marilena Cardone, Francesco Cefaly, Ulisse Corea, Vittorina Cuzzupi, Maria Rosaria Damizia, Cristiano De Angelis, Ivan De Vincentis, Marcello Nunzio
Distasi, Mario Esposito, Antonio Giornetti,
Rosaria Aurelia Giunta, Massimo Iesu, Chiara
Izis, Aldo Lombardi, Francesco Saverio Marini, Giuseppe Marini, Renato Marini, Giovanni Martorelli, Federico Onofri, Stefania Romeo, Gioacchino Maria Spinozzi, Antonio
Talladira, Marco Tavernese, Domenico Tomassetti,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle richieste di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario
di Tribunale degli Avvocati: Cinzia Dell’Aglio,
Rosario Graceffa, Letterina Lo Bianco, Rocco
Quartuccio, Carmela Margherita Rodà, Silvia
Sabatini, Lucilla Sacchetto.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota, pervenuta in data 16 ottobre 2008,
con la quale gli Avvocati Giuseppe e Alessandro Pucci comunicano la costituzione dell’Associazione Professionale denominata “Studio
Legale Pucci”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota, pervenuta in data 16 ottobre 2008,
con la quale l’Avv. Mario Benedetti comunica
lo scioglimento dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Benedetti Associazione Professionale”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota, pervenuta in data 21 ottobre 2008,
con la quale l’Avv. Rosario Scicchitano comunica lo scioglimento dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Associato
Scicchitano & Catarinacci”.
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Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
Riunione dei Presidenti fissata per il 25
ottobre 2008 al C.N.F.
- Il Presidente Cassiani illustra il documento approvato all’unanimità dall’Unione Distrettuale e propone di ratificarlo in quanto
assolutamente in linea con l’indirizzo espresso
dal Consiglio dell’Ordine di Roma.
Il Consiglio, letto il documento dell’Unione Distrettuale sul progetto di riforma dell’Ordinamento Professionale, lo fa proprio e lo
ratifica in toto.
- Il Consigliere Vaglio fa presente di non
poter accettare la nomina a Componente della
Commissione per l’Assistenza Tecnica Gratuita presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma per non essere competente
nella materia specifica e ne chiede la revoca.
Il Consiglio, su richiesta dell’interessato,
revoca la sua nomina a componente della
Commissione del gratuito patrocinio tributario e nomina in sua sostituzione l’Avv. Alessandra Amoresano.
Gara per la stampa del Notiziario, Temi
Romana e Albo: assegnazione lavori
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce
che a seguito dell’incarico ricevuto nell’adunanza consiliare dell’11 luglio 2008, ha proceduto all’indizione della gara per la stampa
delle riviste dell’Ordine e dell’Albo.
Su dieci Società interpellate, otto hanno
risposto e i risultati sono sintetizzati nel documento allegato al verbale.
Le quotazioni tra la migliore offerta e
l’ultima presentano differenze notevoli anche
nell’ordine dell’80/100% in più. Solo in un
caso e precisamente per la stampa della rivista
“Temi Romana” la differenza tra la prima e la
seconda è insignificante, solo di un euro.
Come si evince da tale allegato il Gruppo
Colacresi, che già stampa attualmente la Rivi-
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sta “Foro Romano” ha presentato le offerte più
vantaggiose per l’Ordine e, in assenza di altre
valutazioni, le assegnazioni dovrebbero essere
fatte a tale Gruppo.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi propone, al
fine di evitare il rischio che l’unico soggetto
possa incorrere in situazioni di inadempimento che provocherebbe il blocco della stampa
delle pubblicazioni, di assegnare gli incarichi a
ditte diverse.
Il Consiglio delibera come segue:
a) assegnare la stampa della rivista “Temi
Romana” alla Ditta Stilgrafica;
b) assegnare la stampa della rivista “Foro
Romano” alla Ditta Gruppo Colacresi;
c) assegnare la stampa dell’Albo degli Avvocati alla Ditta Tipografia Tappini.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento alle attuali disponibilità sul conto
corrente bancario del Consiglio, sentito il parere dell’Ufficio di Tesoreria, comunica quanto segue: a seguito di incassi, l’attuale patrimonio economico sul conto corrente è pari a 1,8
milioni di euro.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi, ritiene pertanto opportuno, anche se il tasso riconosciuto da Unicredit Banca sul c/c è interessante
(cioè del 4,576 lordo e del 3,34 netto -lordo
meno 27%), investire la maggior parte di dette
disponibilità in titoli di Stato sia per maggior
sicurezza sia per un lieve maggior rendimento.
In particolare suggerisce, anche per risparmiare sulle commissioni bancarie, di sottoscrivere direttamente in asta i titoli e di investire le
disponibilità come segue:
- un milione di euro in titoli a medio
termine, preferibilmente CCT in quanto, godendo detti titoli di un tasso di interesse variabile, il valore di rimborso in caso di vendita
anticipata rispetto alla scadenza, è sempre pari
circa a 100;
- la parte eccedente le necessità di breve
termine dell’Ordine in BOT trimestrali e/o
semestrali.
Il Consiglio dà mandato al Consigliere
Tesoriere di verificare il costo di ingresso e il
tasso di interesse per l’acquisto di BOT trimestrali e/o semestrali.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica
che la Commissione di Diritto Penale dalla
stessa coordinata, in collaborazione con il
Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma, ha organizzato per il prossimo 25 novembre dalle ore 15 alle 18, nell’Aula
del Consiglio, a Piazza Cavour, il Convegno
dal titolo “La disciplina della responsabilità
amministrativa delle persone giuridiche D.
Lgs. 231/2001”.
Ai lavori del Convegno suddetto prenderanno parte Avvocati, Magistrati e Commercialisti.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi chiede che
il Consiglio autorizzi la promozione dell’evento con l’invio della comunicazione attraverso
il fax mensile, l’inserimento sul sito e la stampa
di manifesti e brochures.
Il Convegno darà diritto a numero 4 (quattro) crediti.
Il Consiglio autorizza il Convegno d’intesa con l’Ordine dei Dottori Commercialisti,
con la pubblicità del Consiglio e con il riconoscimento di numero 4 crediti formativi.
- Il Consigliere Cipollone riferisce di aver
partecipato, in data 20 ottobre 2008, alla riunione tenutasi presso la Presidenza del Tribunale di Sorveglianza di Roma, al fine di affrontare le problematiche relative allo svolgimento
dei procedimenti presso lo stesso Tribunale.
Dopo ampio e approfondito dibattito, al
quale hanno attivamente partecipato il Dott.
Giuseppe Falcone, Presidente del Tribunale di
Sorveglianza con i relativi magistrati, oltre ai
rappresentanti della Camera Penale di Roma,
si è stabilito quanto segue:
1. prima dell’inizio dell’udienza fissata per
le ore 9.30 gli avvocati dalle ore 9.00 alle ore
9.30 potranno consultare i fascicoli;
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
2. lo svolgimento dell’udienza prevede due
fasce orarie.
Nella prima fascia, dalle ore 9.30 alle ore
11.30, verranno trattati:
a) i procedimenti con detenuti (provenienti sia da carceri romane che da altre carceri);
b) procedimenti con imputati sottoposti
alla disciplina del 41 bis;
c) procedimenti a carico di collaboratori di
giustizia.
Nella seconda fascia oraria, dalle ore 11.30
in poi, verranno trattati i procedimenti con
imputati a piede libero e le riabilitazioni.
Si è voluto così facilitare l’attività professionale per evitare che gli avvocati rimangano
inoperosi intere mattinate in attesa della trattazione del procedimento in cui sono officiati.
Si è inoltre stabilita l’apertura di un secondo sportello informazioni per gli avvocati,
onde evitare lunghe file.
- Il Consigliere Cipollone riferisce che giovedì 30 ottobre 2008, alle ore 20,30, avrà luogo
presso il Campo di Calcio “Tevere Lazio” la
commemorazione dell’Avv. Rino Nigro, recentemente scomparso.
In onore di quest’ultimo verrà disputato
un incontro di calcio tra la squadra degli
“Avvocati Romani”, in cui militava l’Avv.
Rino Nigro e una rappresentativa composta da
Colleghi che in altre squadre parteciparono a
vari tornei forensi.
Nell’occasione verrà offerta una targa ricordo ai familiari del Collega scomparso.
Il Consiglio approva la spesa della targa in
ricordo dell’Avv. Rino Nigro.
In sua memoria verrà anche raccolta per
beneficienza una somma di denaro da destinare all’Associazione “Ragazzi in emergenza”
che aveva tra i suoi più attenti e generosi
componenti proprio l’Avv. Rino Nigro.
- I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio
comunicano che è stato inserito nella Commissione Relazione Uffici Giudiziari gli Avv.ti
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Luigi Spani e Alessandra Russo.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Di Tosto riferisce di aver
integrato, quali componenti della Commissione Responsabilità Civile, i seguenti Avvocati: Corrado Sabellico, Fabio De Angelis,
Massimo Vannini, Adalberto Carrozzini e
Marianna Antenucci.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio
informano che la responsabile dell’Ufficio
copie del Tribunale Civile di Roma ha comunicato la regolamentazione dalla stessa fissata
per la richiesta delle copie civili:
- destinazione di uno sportello agli avvocati ed ai praticanti, e di altro a terzi;
- consegna giornaliera, ed apertura, di 50
numeri per ogni sportello;
- richiesta di tre atti, anche a nome di altro
avvocato.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
diffondere la nuova regolamentazione sul sito
internet del Consiglio.
- Il Consigliere Fasciotti comunica che in
data 10 ottobre 2008, si è riunita la Commissione di Diritto del Lavoro presso i locali del
Centro Studi.
I Componenti hanno organizzato per il 9
dicembre 2008 presso l’Aula Consiliare con
inizio alle ore 13.30 e con termine alle ore
17.30 un convegno:
- con argomento “Il danno non patrimoniale alla persona del lavoratore: oneri processuali di allegazione e prova”;
- con relatori, allo stato, i Magistrati Consiglieri Paolo Mormile e Palladini Attilio ed i
Professori Antonio Vallebona e Silvano Piccininno;
- con interventi degli Avvocati Luciano
Tamburro, Riccardo Chilosi, Mariano Picca,
Andrea De Marchi ed Enrico Luberto del
Comitato Scientifico.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
La presentazione e l’indirizzo di saluto
sranno effettuati da parte del Presidente Avv.
Alessandro Cassiani.
Propongono al Consiglio l’assegnazione
per la formazione di quattro crediti.
Il Consiglio prende atto, autorizza lo svolgimento del convegno; delibera l’assegnazione di n. 4 crediti formativi e la pubblicità
presso il sito di esso stesso Consiglio.
(Il nostro mondo – v. rubrica)
ADUNANZA DEL 30 OTTOBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta,
Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n.
passaggi all’Albo ordinario .................. n.
cancellazioni
per decesso ..................................... n.
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
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1
2
3
2
2
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.
abilitazioni ............................................ n.
iscrizioni e abilitazioni ......................... n.
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n.
cancellazioni
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
per fine pratica ............................... n.
compiuta pratica .................................. n.
96
3
10
3
5
2
34
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DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 2
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 78
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 16
Scelta della ditta per l’attuazione della
gestione del voto elettronico
- Il Consigliere Vaglio, delegato a relazionare il Consiglio sulle presentazioni delle soluzioni informatiche per la gestione del voto
elettronico, dopo aver effettuato le audizioni
delle Ditte convocate, evidenzia al Consiglio
i principali aspetti emersi e da tenere in considerazione per una scelta opportuna:
- Le tipologie di votazione elettronica basate su riconoscimento ottico o vocale presentano insufficienti garanzie di funzionamento
e affidabilità a causa dei potenziali errori determinati da queste tecnologie. Inoltre esse prevedono tempi di scrutinio molto simili alla
gestione manuale attualmente in uso.
- Particolare attenzione dovrebbe essere riservata agli aspetti legati alla sicurezza del voto,
sia in termini di riduzione o azzeramento dei
possibili errori (modalità di voto assistita), sia
per quanto attiene alla protezione dei dati
(crittografia e password), sia per la non manipolabilità degli stessi (stampante protetta).
- Dovrebbe preferirsi il noleggio dell’hardware e non l’acquisto.
- Polivalenza della soluzione scelta per i
diversi tipi di elezione (Cassa-Ordine-Congresso).
- Privilegiare la flessibilità della soluzione
anche a fronte di un prezzo lievemente superiore.
In ogni caso, vista la ristrettezza dei tempi,
se si vuole poter utilizzare la nuova metodologia per le prossime votazioni per la Cassa Forense di febbraio 2009, è assolutamente necessario
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
commissionare l’opera in tempi ristrettissimi,
poichè tutte le Ditte convocate hanno richiesto
al minimo due mesi di tempo per lo sviluppo.
Allo scopo di facilitare la scelta, il Consigliere Vaglio allega una tabella riepilogativa che
sinteticamente riporta le principali caratteristiche offerte dai vari sistemi presentati.
Il Consiglio, preso atto della relazione del
Consigliere Vaglio, delibera di scegliere per
l’attuazione della gestione del voto elettronico
la Ditta “G.D. Dynamic Solutions S.r.l.” e di
invitare la Ditta stessa ad effettuare una nuova
dimostrazione innanzi al Consiglio nell’adunanza del 10 novembre 2008 alle ore 15.00.
- Il Presidente Cassiani riferisce sul convegno organizzato dai Colleghi Consiglieri Vaglio e Murra sulla Class Action e dai componenti la Commissione di Procedura Civile ai quali
rivolge un sentito ringraziamento.
Precisa che l’evento si è rivelato di straordinaria importanza: per la scelta dei relatori oltrechè per l’obiettiva rilevanza dell’argomento.
Aggiunge che la dimostrazione del successo
è costituita dalla eccezionale affluenza dei Colleghi che hanno letteralmente gremito l’Aula.
I Consiglieri Vaglio e Murra, Coordinatori
della Commissione di Diritto Processuale Civile riferiscono che il 28 ottobre scorso si è svolto
il Convegno sul tema della “Class Action”,
presieduto dal Presidente Cassiani e che ha
visto la partecipazione di un foltissimo ed attento uditorio.
Molti sono stati i Relatori, tutti iscritti all’Ordine di Roma: Gianfrancesco Vecchio,
Antonfrancesco Venturini, Giuseppe Vona,
Fabrizio Cipollaro, Roberto Poli, Biancalucina
Trillò, Luca Leone, Fabrizio Ravidà e Paola
Pampana.
Le relazioni hanno consentito di approfondire tutte le delicate tematiche del problema
introdotto con l’approvazione dell’art. 140 bis
del c.d. Codice del consumo: dall’ambito di
applicazione della norma, ai profili della legittimazione attiva, all’adesione e all’intervento
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del consumatore, all’oggetto dell’azione fino
all’esame della natura e degli effetti della sentenza risarcitoria nonchè agli aspetti di diritto
comparato.
Dai lavori congressuali è emersa l’assoluta
necessità di rivedere in termini migliorativi il
testo della legge (la cui entrata in vigore, com’è
noto, dal 29 giugno scorso è slittata al 1° gennaio 2009), soprattutto con riferimento all’oggettiva penalizzazione della categoria forense, sostanzialmente espropriata del potere defensionale ad esclusivo vantaggio delle associazioni
dei consumatori.
Il Consiglio, preso atto della relazione dei
Consiglieri Murra e Vaglio, ritenuto che la
Classe forense è in possesso degli strumenti
culturali e professionali per procedere alla tutela dei consumatori attraverso l’azione collettiva
di cui all’art. 140 bis del D.Lgs. 6 settembre 2005
n. 206, auspica che gli appositi organi parlamentari provvedano alla integrazione della
norma attribuendo agli avvocati e/o alle associazioni di avvocati la legittimazione ad agire a
tutela degli interessi collettivi dei consumatori
e degli utenti.
Dispone la trasmissione della presente delibera all’On.le Ministro delle attività produttive, all’On.le Ministro della Giustizia nonchè
all’On.le Presidente del Consiglio dei Ministri.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
della Presidenza della Corte di Appello di Roma,
pervenuta in data 16 ottobre 2008, relativa alla
nomina dei Componenti il Comitato Pari
Opportunità decentrato presso il Consiglio
Giudiziario del distretto di Roma.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
Ierardi.
- Il Presidente Cassiani comunica che il
Collega e Componente del Consiglio Nazionale Forense, Paolo Berruti, è stato colpito da
un lutto improvviso quanto drammatico determinato dalla perdita della moglie scomparsa in un incidente stradale.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Si associa al dolore dell’Avv. Paolo Berruti
e dei figli Enrico e Alberta.
Tutti i Consiglieri si associano e osservano
un minuto di silenzio.
- Il Presidente Cassiani riferisce, con emozione, che l’Avv. Fabrizio Bucci ha comunicato che suo padre, il Consigliere Federico Bucci, è attualmente ammalato e non può occuparsi dei compiti professionali e istituzionali.
Augura al Consigliere Bucci una pronta guarigione anche nell’interesse dell’Istituzione.
Il Consiglio ne prende atto e si associa.
Incontro del 25 ottobre 2008 con i Presidenti
dei Consigli degli Ordini degli Avvocati e il
C.N.F.
- Il Presidente Cassiani riferisce che il 25
ottobre u.s., con i Consiglieri Ierardi e Vaglio,
ha partecipato nella sede del Consiglio Nazionale Forense alla riunione avente ad oggetto la
Riforma dell’Ordinamento Professionale.
Precisa che prima del suo arrivo ha preso la
parola il Consigliere Vaglio il quale ha illustrato la posizione del Consiglio e che successivamente, dopo aver consultato il Consigliere
Tesoriere e il Presidente Malinconico, ha preso la parola per sottolineare la posizione del
Consiglio sui problemi della rappresentanza
dell’eccessivo verticismo e della disciplina.
Aggiunge che le proposte dell’Ordine romano sono state condivise dalla maggior parte
dei presenti e che, all’esito, il Presidente Alpa
ha prospettato un’ulteriore ipotesi costituita
dalla attribuzione della competenza ad un
Consiglio Distrettuale composta da Consiglieri dei vari Ordini.
Precisa ancora che la maggior parte dei
Presidenti ha chiesto di poter approfondire in
sede consiliare questa ulteriore proposta e
rappresenta le seguenti perplessità:
- la disciplina rimarrebbe di competenza
degli Ordini a loro volta rappresentati nel
Consiglio Distrettuale;
- la fase inquisitoria e quella decisoria reste-
rebbero concentrate in un unico organismo
con evidente violazione della auspicata separazione delle funzioni;
- il Consigliere prescelto avrebbe una indubbia posizione di privilegio che lo costituirebbe punto di riferimento da parte degli incolpati iscritti al suo Ordine.
Il Presidente Cassiani invita i Consiglieri
ad esprimersi e a dare il loro contributo alla
stesura di un documento da inviare all’Unione
Distrettuale, al Consiglio Nazionale Forense e
al Ministro della Giustizia.
Il Consigliere Vaglio, ad integrazione della
relazione del Presidente Cassiani, riferisce che
all’inizio dell’incontro, il Presidente Alpa svolgeva la propria relazione facendo anche cenno
all’animata discussione ed alle contestazioni
verificatesi nel precedente incontro dell’11
ottobre 2008, sottolineando in particolare
come non vi sia alcuna intenzione del Consiglio Nazionale Forense di accentrare tutti i
poteri, ma passando immediatamente a trattare altre questioni che, benchè importanti, sviavano evidentemente l’attenzione dai problemi sollevati da molti Ordini e dalla stessa
Unione distrettuale del Lazio.
Non essendo ancora giunto il Presidente
Cassiani, nella necessità di far iniziare la discussione sui punti deliberati dal Consiglio
dell’Ordine di Roma, chiedeva la parola il
Consigliere Vaglio che, dopo aver ringraziato
il Presidente Alpa per l’apertura dimostrata sul
sentito problema dello svuotamento di funzioni e poteri dagli Ordini in favore del Consiglio Nazionale Forense, chiedeva che venisse
fatto un gesto di buona volontà ed un passo
concreto in questa direzione attraverso la
modifica del testo della proposta di riforma. A
seguito della richiesta del Presidente Alpa di
come si potesse modificare il quinto comma
dell’art. 1, che prevede l’esercizio della potestà
regolamentare in capo al Consiglio Nazionale
Forense “previa richiesta di parere dei Consigli
dell’Ordine territoriali”, il Consigliere Vaglio
provocatoriamente suggeriva che tale parere
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
fosse “vincolante”.
Il Presidente Alpa si limitava a sostenere
che, essendo il Consiglio Nazionale Forense
un ente pubblico, non poteva essere sottoposto a vincoli.
Interveniva anche il Presidente Malinconico per conto dell’Unione distrettuale del Lazio, che insisteva affinchè fosse cercata una
soluzione, anche se meno condizionante di
quella proposta dal Consigliere Vaglio, all’accentramento di poteri in capo al Consiglio
Nazionale Forense, e venissero fissati dei principi generali della riforma diversi da quelli al
momento prospettati; anche il Presidente dell’Unione distrettuale della Puglia ribadiva che
il vero problema era proprio quello sollevato
dal Consigliere Vaglio e chiedeva di sottoporre agli Ordini una proposta differente da quella in esame.
Seguivano gli interventi di molti Presidenti
di Consigli territoriali, la maggioranza dei quali
si mostravano contrari a vari punti della proposta di riforma, soprattutto relativamente
all’attribuzione della disciplina ad un Organo
diverso dal Consiglio dell’Ordine.
Emergeva che quasi tutti gli interventi
erano mirati ad ottenere il ripristino del sistema disciplinare prospettato nella bozza del 25
luglio 2008 che prevedeva il sistema c.d. dualistico (istruttoria al nuovo Organo distrettuale e decisione al Consiglio dell’Ordine).
Il Presidente Cassiani, quindi, illustrava ai
presenti in modo puntuale i punti sui quali il
Consiglio dell’Ordine di Roma non aveva
alcuna intenzione di transigere per evitare lo
svuotamento dei poteri ai Consigli territoriali
e faceva anche riferimento alla composizione
del Consiglio Nazionale Forense, di gran lunga penalizzante per i grandi Ordini come
Roma, che non potranno mai sentirsi rappresentati da siffatto ente.
Dopo un ampio dibattito il Presidente
Alpa insisteva più volte sulla necessità di presentare al Ministro un progetto di riforma
unitario entro pochi giorni, facendo intendere
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che, se ciò non fosse avvenuto, sarebbero stati
presi in esame dalla Commissione Giustizia
del Senato, presieduta dal Sen. Valentino, i
vecchi progetti di riforma, ancor più penalizzanti per l’Avvocatura, che ancora una volta si
sarebbe mostrata spaccata e debole di fronte al
mondo politico.
In buona sostanza, nonostante un “libro”
di centinaia di pagine di osservazioni e proposte pervenute dai Consigli degli Ordini e distribuito a tutti i presenti, il testo della proposta di
riforma non si discostava di una virgola da
quello precedente e nulla di quanto suggerito
dal Consiglio dell’Ordine di Roma, ma nemmeno dagli altri Ordini, era stato tenuto in
alcuna considerazione.
L’unico aspetto su cui il Presidente Alpa si
dichiarava disponibile a mediare riguardava la
disciplina, riguardo alla quale, in modo estemporaneo, proponeva di riprendere in considerazione il sistema dualistico, integrando però
in fase di decisione i Consigli territoriali con
una maggioranza di Consiglieri proveniente
da altri Ordini.
Su tale proposta e sull’intero elaborato
chiedeva l’immediato voto all’unanimità, ma
molti Presidenti, tra cui il Presidente Cassiani,
pur dichiarandosi disponibili ad esaminare la
nuova prospettazione in materia di disciplina,
chiedevano di poter riferire al proprio Consiglio. Il Presidente Alpa, dopo aver insistito
parecchio per l’immediata pronuncia accettava, tenuto conto del malumore che serpeggiava in sala, di far pervenire in brevissimo tempo
la modifica proposta ai singoli Consigli dell’Ordine in modo da metterli in condizione di
deliberare sulla questione.
Il Consigliere Vaglio ritiene che sia opportuno che il Consiglio deliberi di rifiutarsi di
aderire al progetto di riforma proposto dal
Consiglio Nazionale Forense, per poi proporre in Parlamento un proprio testo, che rispecchi criteri di democraticità e pluralismo, pur
tenendo conto delle esigenze politiche prospettate dai vari partiti politici.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Consiglio, preso atto della relazione del
Presidente Cassiani e del Consigliere Vaglio,
ribadisce la propria contrarietà al progetto di
riforma dell’Ordinamento professionale così
come promossa dal Consiglio Nazionale Forense e conferma di ritenere indispensabile
che siano modificati quantomeno i seguenti
punti:
1) modalità di elezione dei componenti
del Consiglio Nazionale Forense, con auspicio che essa avvenga a suffragio universale tra
tutti gli iscritti agli Ordini circondariali, così
come per la Cassa Forense o, in subordine, che
l’elezione sia fatta dai Consigli, ma con attribuzione dei componenti in proporzione agli
iscritti a ciascun Ordine e non con il sistema
vigente di un componente per ogni distretto di
Corte di Appello;
2) accentramento in capo al Consiglio
Nazionale Forense dei poteri giurisdizionali,
legislativi, esecutivi e rappresentativi, giudicando ovviamente anticostituzionale tale concentramento di poteri in un unico Organismo;
3) attribuzione del potere regolamentare al
Consiglio Nazionale Forense, ritenendo -ove
concesso- che esso debba essere sottoposto
quantomeno al parere vincolante dei Consigli
circondariali in tutte le questioni che li riguardano;
4) poteri di ingerenza del Consiglio Nazionale Forense nella gestione e nell’attività dei
Consigli circondariali e nella rappresentanza
istituzionale degli stessi a livello locale e nazionale;
5) durata in carica dei componenti del
Consiglio Nazionale Forense differente da
quella dei Consigli circondariali;
6) attribuzione della funzione disciplinare
ad Organismi diversi dai Consigli dell’Ordine
circondariali.
In mancanza, il Consiglio delibera di proporre al Ministro e al Parlamento un proprio
testo che rispecchi i criteri di democraticità e
pluralismo pur tenendo conto delle inderoga-
bili esigenze di riforma, facendone proposta di
condivisione agli altri Ordini professionali.
Dispone di trasmettersi senza ulteriore ritardo la presente delibera e quelle del 9 e del 16
ottobre 2008 a tutti gli Ordini, al Consiglio
Nazionale Forense e all’On.le Signor Ministro.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati
Lorenzo Caravella, Caterina Corrado, Pascal
Corrado, Massimo Criscuolo, Roberto Emanuele De Felice, Manfredi Fedele Di Catrano,
Orietta Frazzitta, Susanna Lombardi, Maria
Mansi, Lucia Nesci, Mauro Onofri, Massimo
Pallini, Stefano Palmieri, Maria Grazia Sormani, Immacolata Tuosto, Sergio Vacirca,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che a seguito della modifica del nominativo da
“Luigi Fedeli” a “Luigi Fedeli Barbantini”, il
professionista ha chiesto di modificare l’autorizzazione alle notifiche dirette, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, allo stesso rilasciata nell’adunanza del 5 maggio 2005.
Il Consiglio approva.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle richieste di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario
di Tribunale degli Avvocati: Riccardo Antonazzo, Maria Grazia Cucciniello, Natascia Di
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Bella, Giulia Piacentino.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota, pervenuta in data 23 ottobre 2008,
con la quale l’Avv. Mario Benedetti comunica
la costituzione dell’Associazione Professionale denominata “Benedetti Lorusso Benedetti Studio Legale”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota dell’Avv. Giuseppina Grande, pervenuta in data 22 ottobre 2008, con la quale la
professionista comunica lo scioglimento dell’Associazione Professionale “Studio Legale Associato Grande & Borrani” con contestuale richiesta di ripristino della sua posizione singola.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla richiesta pervenuta il 28 ottobre 2008
dell’ISFOL - Istituto per lo Sviluppo della
Formazione Professionale dei Lavoratori, in
merito alla segnalazione da parte del Consiglio dell’Ordine di un elenco di professionisti,
con dieci anni di iscrizione nell’Albo professionale, disponibili a svolgere la funzione di
Componente di Commissione giudicatrice di
gare di appalto di servizi e forniture indette
dallo stesso Istituto.
Il Consiglio delibera di indicare i nominativi degli Avvocati Riccardo Chilosi, Flavio De
Battista, Domenico Marrazzo, Luciano Tamburro e Alessandro Travaglini.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sull’istanza pervenuta in data 28 ottobre 2008
della Sig.ra Maria Luisa Carucci, concessionaria della Sala Avvocati presso la Corte di
Appello di Roma con la quale comunica che le
è pervenuta richiesta di pagamento delle quote dell’AMA. Chiede al Consiglio se è tenuta
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ad effettuare detto pagamento.
Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti
per esame e relazione.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento al mandato ricevuto dal Consiglio nella
scorsa adunanza riguardante la registrazione
delle adunanze e la predisposizione di adeguate
apparecchiature, comunica di aver fatto acquisire dall’Ufficio Amministrazione n. 2 preventivi per la registrazione digitale e precisamente:
1. T.V. Service S.r.l. di euro 855,00 (oltre
IVA);
2. Sound City di euro 787,00 (oltre IVA).
Il Consigliere Tesoriere Ierardi evidenzia al
Consiglio che questo sistema permette la registrazione di una durata massima di 13 ore.
Il Consiglio delibera di acquistare l’apparecchiatura dalla Soc. Sound City di euro 787,00
oltre IVA.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento al mandato ricevuto dal Consiglio
nella scorsa adunanza, riguardante la disponibilità dello stesso Consiglio sul conto corrente
bancario, e la conseguente possibilità di investimento, comunica che, interpellato il Direttore della Unicredit Banca di Roma, lo stesso
ha riferito:
- Negoziazione Titoli di Stato
0,30% operazioni effettuate allo sportello;
0,15% operazioni effettuate tramite Internet;
0,25% operazioni effettuate tramite call
center.
spese fisse
euro 0 per operazioni effettuate allo sportello;
euro 1,50 per operazioni effettuate tramite
Internet;
euro 1,50 per operazioni effettuate tramite
call center.
- sottoscrizione BOT in asta
inferiori a 81 gg. Commissioni effettuate
allo sportello, Internet e call center 0,05%
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
inferiori a 171 gg. Commissioni effettuate
allo sportello, Internet e call center 0,10%
inferiori a 331 gg. Commissioni effettuate
allo sportello, Internet e call center 0,15%
inferiori a 371 gg. Commissioni effettuate
allo sportello, Internet e call center 0,25%.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce
che il Commercialista del Consiglio, Dott.
Antonio Spoti, ha evidenziato che le commissioni richieste dall’Unicredit Banca di Roma
sono inferiori a quelle standard aggiungendo
che la sottoscrizione in asta (due volte al mese)
di BTP o CCT non prevede alcuna commissione per l’Istituto di credito.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi propone di
investire buona parte della somma depositata
sul conto corrente bancario n. 800/39 in titoli
di Stato.
Il Consiglio delibera di investire in BOT.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
- Il Consigliere Segretario Conte comunica
che in data odierna ha avuto una riunione con
i quattro Responsabili dei Dipartimenti del
Consiglio per concertare con gli stessi l’ottimizzazione dei servizi nei rispettivi Uffici.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Murra riferisce, per richiesta del Consigliere Segretario, sulla nota proveniente dall’Avv. omissis, datata 14 ottobre
2008, il quale ha chiesto di ottenere dal Consiglio la segnalazione di avvocati esperti in
materia di impugnazione di atti di diniego del
rilascio del permesso di soggiorno. E’ opportuno far presente all’istante che il Consiglio non
ha mai effettuato siffatte comunicazioni per
ovvie ragioni di opportunità, non essendo in
possesso di un elenco di iscritti dichiaratisi
specialisti in determinate materie che sia stato
accuratamente verificato da parte dello stesso
Consiglio dell’Ordine.
Il Consiglio, dato atto, delibera di comunicare all’Avv. omissis l’impossibilità di esaudire
la sua richiesta.
- Il Consigliere Murra, incaricato all’uopo
nell’adunanza del 25 settembre scorso, riferisce sul ricorso al Tribunale Amministrativo
Regionale per il Lazio proposto dal Dott.
omissis, iscritto al Registro dei Praticanti, che
ha impugnato il provvedimento di cancellazione dal Registro stesso adottato dal Consiglio dopo che aveva maturato l’anzianità di sei
anni di iscrizione senza aver superato l’esame
di abilitazione. Il gravame è affidato a due
distinti motivi di doglianza: da un lato la
violazione dell’art. 7 L. n. 241/90, per non aver
gli Uffici previamente inviato la formale comunicazione di avvio del procedimento di
cancellazione -impedendo così all’interessato
di apportare il proprio contributo all’iter amministrativo- e dall’altro la violazione del principio per il quale se è vero che dopo sei anni il
praticante perde il diritto al patrocinio ciò
nonostante non segue al raggiungimento di
tale anzianità anche l’automatica cancellazione dal Registro. Quanto al secondo motivo di
ricorso invero la Suprema Corte di Cassazione, con una decisione recente (n. 17761 del 30
giugno 2008), ha effettivamente sancito il principio di cui intende avvalersi il Dott. omissis,
stabilendo che al compimento dei sei anni di
iscrizione si perde il diritto a patrocinare ma
non si determina alcuna automatica ipotesi di
cancellazione dal Registro dei Praticanti, ben
potendo l’iscritto aver interesse a proseguire,
anche sul piano formale, in un rapporto di
tirocinio forense.
Il Consiglio, dato atto, delibera di non
costituirsi in giudizio e di attendere l’esito
della pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale.
- Il Consigliere Murra, quale coordinatore
della Commissione Enti Pubblici, comunica
che la Commissione, dopo un apposito dibattito ed uno studio approfondito sull’art. 21
della bozza di riforma della normativa sull’or-
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dinamento professionale forense, ha proposto
una nuova formulazione della disposizione,
chiedendo al Consiglio che l’approvi formalmente e la trasmetta al Consiglio Nazionale
Forense come specifico contributo sul tema.
Di seguito è trascritta la proposta della Commissione:
Art. 21
(Avvocati degli Enti Pubblici)
1. Gli avvocati degli Enti Pubblici, anche
se trasformati in società per azioni titolari
pubbliche funzioni, i quali si occupino, con
autonomia ed indipendenza, esclusivamente
della trattazione degli affari legali dell’Ente,
sono iscritti in elenco speciale annesso all’Albo. L’iscrizione nell’elenco è obbligatoria per
compiere le prestazioni indicate nell’art. 2.
Nel contratto di lavoro, deve essere garantita
sia l’autonomia e l’indipendenza di giudizio
intellettuale e tecnica dell’avvocato sia una
congrua dotazione di mezzi e risorse che permetta di svolgere in modo decoroso la relativa
funzione. Il contratto di lavoro deve prevedere che il trattamento economico degli avvocati
dovrà essere equiparato a quello dei
dirigenti complessivamente considerato nonchè rinviare ad un’area di contrattazione decentrata riservata per la disciplina specifica da
riservare agli avvocati. E’ fatto salvo il ricorso
all’istituto della mobilità tra Enti per coloro i
quali risultano essere stati assunti mediante
pubblico concorso.
2. Per l’iscrizione nell’elenco gli interessati
devono presentare la deliberazione dell’Ente
dalla quale risulti la stabile costituzione di
un’avvocatura con specifica ed esclusiva attribuzione della trattazione degli affari dell’Ente
stesso e l’appartenenza a tale avvocatura del
professionista incaricato in forma esclusiva di
tali funzioni. L’avvocatura deve consistere in
una struttura autonoma rispetto a quella amministrativa dell’Ente.
3. La responsabilità dell’avvocatura è affidata necessariamente ad un avvocato iscritto
all’elenco speciale, che esercita i suoi poteri in
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conformità con i principi della legge professionale.
4. Gli avvocati iscritti nell’elenco sono
sottoposti al potere disciplinare del Consiglio
dell’Ordine ove ha sede l’Ente interessato e
rispondono dei mandati ricevuti esclusivamente al legale rappresentante dell’Ente. Il
Consiglio dell’Ordine ha la legittimazione attiva ad agire in giudizio per l’esecuzione delle
proprie delibere, qualora non ottemperate, a
tutela dei diritti e degli interessi degli avvocati
pubblici iscritti.
Il Consiglio, dato atto, approva la proposta della Commissione e delibera di trasmetterla formalmente al Consiglio Nazionale Forense.
- Il Consigliere Murra, quale coordinatore
della Commissione Enti Pubblici, comunica
che la Commissione stessa ha elaborato una
bozza di mozione di carattere politico sulla
situazione degli avvocati appartenenti all’Elenco speciale da proporre al prossimo Congresso
di Bologna. Chiede, quindi, a nome dei componenti la Commissione, che il Consiglio
l’approvi e la faccia propria. La proposta di
mozione è la seguente:
“Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di
Roma delibera la seguente mozione politica
relativa alla condizione degli iscritti all’elenco
speciale.
E’ necessario che, o nel quadro della riforma dell’Ordinamento Professionale forense,
ovvero -meglio- con apposito provvedimento
legislativo dedicato allo status degli avvocati
dipendenti degli Enti pubblici, il Parlamento
si impegni fattivamente per varare una regolamentazione dell’elenco speciale degli avvocati addetti agli uffici legali degli Enti di cui
all’art. 3 dell’attuale legge professionale, che
sia informata ai seguenti postulati generali:
1) tutelare i principi di autonomia, indipendenza e professionalità dell’attività forense esercitata nei citati uffici;
2) imporre che in sede di contratto di
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lavoro gli Enti si impegnino, da un lato a
garantire una congrua dotazione di mezzi e
risorse al fine di consentire lo svolgimento
decoroso della professione e, dall’altro, a prevedere che il trattamento economico degli
iscritti all’elenco speciale sia equiparato a quello
dei dirigenti dell’Ente medesimo, complessivamente considerato;
3) la responsabilità dei citati Uffici sia
affidata esclusivamente ad un dipendente che
risulti iscritto all’elenco speciale;
4) gli avvocati degli Enti rispondano esclusivamente ai legali rappresentanti dei medesimi.”
Il Consiglio, dato atto, approva la mozione, deliberando la sua proposizione al prossimo Congresso Nazionale Forense.
- Il Consigliere Murra comunica che l’Avv.
Domenico Tomassetti ha chiesto di prendere
parte, quale componente, ai lavori della Commissione consiliare di studio sul Diritto Amministrativo. Se ne auspica quindi l’inserimento, tenuto conto che il Collega Tomassetti
svolge prevalentemente la propria attività dinanzi ai giudici amministrativi e vanta svariate
pubblicazioni in particolare sulla tematica del
pubblico impiego.
Il Consiglio, dato atto, delibera l’inserimento in Commissione.
- Il Consigliere Murra riferisce sulla visita,
condotta su delega del Consiglio e previa
autorizzazione del Dr. Giovanni Muscarà Presidente della Prima Sezione della Corte
d’assise di Roma- di dieci avvocati giapponesi
della provincia di Yamagata ad una udienza
nella quale l’imputato era accusato di omicidio volontario. I colleghi orientali, ben accolti
dalla Corte e dagli avvocati sia della difesa sia
della parte civile, hanno potuto assistere ad
una interessantissima udienza nella quale sono
stati ascoltati due consulenti tecnici della Corte
ed un testimone oculare. L’interesse degli avvocati giapponesi al processo penale italiano è
offerto dalla prossima introduzione, anche nel
loro Paese, della giuria popolare.
Nel pomeriggio i dieci avvocati giapponesi
sono stati ricevuti dal Presidente Cassiani presso l’Aula consiliare, dove era in corso di svolgimento il Convegno sulla “Class Action”,
ricevendo un bell’applauso dal folto pubblico
presente.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Consigliere Murra, invitandolo ad estendere il
ringraziamento al Presidente della prima sezione della Corte d’Assise per l’accoglienza
riservata all’iniziativa.
- I Consiglieri Di Tosto, Vaglio e Fasciotti
riferiscono di aver contattato più aziende informatiche al fine di poter valutare la possibilità che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Roma conceda in comodato gratuito all’Ufficio del Giudice di Pace di Roma un server più
stampanti, scanner ecc. per la gestione della
pubblicazione delle sentenze, richieste copie
delle stesse e decreti ingiuntivi.
Dagli incontri con le aziende interessate
dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, unitamente
alla Dott.ssa Di Bartolomeo (Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace) e al Coordinatore dello stesso ufficio Dott. Blasi si ritiene che
la migliore offerta per la qualità della macchina, funzionalità ed utilità della stessa è quella
presentata dalla IBC Technology S.r.l. per la
somma di Euro 17.240,00 + IVA, oltre il costo
del materiale di consumo (Euro 2.400,00 +
IVA).
L’acquisto del materiale sopra descritto
consentirebbe l’immediata scannerizzazione
delle sentenze e la relativa pubblicazione, in
considerazione che, con il precedente sistema,
ci vuole circa un anno di tempo per la pubblicazione di una sentenza, il vantaggio per gli
utenti e gli avvocati è immediato.
Inoltre per le richieste copie sentenze e
decreti ingiuntivi attualmente i dipendenti del
Ministero di Grazie e Giustizia sono costretti
a cercare le sentenze e i decreti in più ambienti
dell’Ufficio del Giudice di Pace. Diversamen-
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te con il server e le ulteriori apparecchiature
sopra descritte i dipendenti del Ministero non
dovrebbero cercare i decreti e le sentenze, ma
le stesse comparirebbero a video e si potrebbero stampare immediatamente.
Appare opportuno che la concessione in
comodato gratuito all’Ufficio del Giudice di
Pace venga autorizzata dal Ministero della
Giustizia al fine di evitare equivoci e incomprensioni, nonchè per dare giusta rilevanza
all’evento essendo la prima volta che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, unitamente al Dirigente ed al Coordinatore dell’Ufficio, costruiscono un progetto e lo riescono a realizzare.
Il Consiglio approva e condiziona l’acquisto del programma ed i relativi accessori alla
successiva autorizzazione del Ministero della
Giustizia.
(pareri deontologici – v. rubrica)
Incontro con l’Ordine di Bologna
preparatorio al Congresso
- Il Consigliere Vaglio, delegato dal Presidente Cassiani a partecipare all’incontro con il
Comitato Organizzatore del Congresso Nazionale Forense tenutosi presso il Consiglio
dell’Ordine di Bologna il 22 ottobre scorso,
riferisce che il Presidente del Consiglio dell’Ordine di Bologna, Avv. Lucio Strazziari, ha
ricambiato i saluti a tutto il Consiglio e si è
mostrato particolarmente soddisfatto che anche “Roma” finalmente abbia preso parte ai
lavori preparatori per il Congresso.
Alla riunione hanno partecipato, oltre ai
rappresentanti di vari Ordini d’Italia, anche il
Presidente del Consiglio Nazionale Forense
Avv. Alpa e il Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Avv. Grillo.
Sono stati illustrati e chiariti i tempi e le
modalità di svolgimento del Congresso, articolato su tre giornate:
- giovedì 13 novembre: la mattinata (11,00/
13,00) sarà dedicata agli interventi introduttivi
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ed ai saluti delle autorità locali, mentre nel
pomeriggio al Palazzo dei Congressi avranno
inizio i lavori veri e propri con le relazioni dei
Presidenti di C.N.F., O.U.A. e Cassa Forense,
nonché con quelle delle otto associazioni forensi riconosciute dal Congresso;
- venerdì 14 novembre: oltre ai Workshop
tematici a partecipazione libera che si terranno sia di mattina che di pomeriggio, nella
mattinata si svolgerà dalle 11,00 alle 12,30 una
tavola rotonda in materia di giustizia con
giornalisti e rappresentanti politici, che sarà
presieduta e moderata dall’Avv. Grillo, prima
e dopo di essa saranno possibili gli interventi
dei partecipanti al Congresso; alle ore 15,00
scadrà il termine per la presentazione delle
mozioni politiche all’apposita Commissione;
il pomeriggio sarà dedicato per una prima
parte al C.N.F. e per una seconda alla Riforma
della Cassa Forense, con possibilità per i congressisti di intervenire successivamente nel
dibattito;
- sabato 15 novembre: dalle 9,00 alle 11,00
è stata riservata una sala alla nostra delegazione per procedere alla votazione per l’elezione
dei componenti dell’Assemblea dell’O.U.A.;
nella mattina saranno presentati all’assemblea
congressuale i documenti conclusivi dei
Workshop; nel pomeriggio verranno esposte e
votate le mozioni politiche ammesse dalla
Commissione mozioni e, in conclusione dei
lavori, verranno proclamati i componenti dell’Assemblea dell’O.U.A. per il biennio 2008/
2010.
Per quanto riguarda i contenuti, è stato
evidenziato che, nell’ambito dei Workshop,
particolare interesse dovrebbero rivestire quello sulla razionalizzazione dei processi civili ove verranno discusse, ad esempio, le questioni relative alle modifiche al codice di procedura civile che dispongono lo sbarramento dell’accesso alla Cassazione (emendamento della
cd. “doppia conforme”) e l’istituzione degli
organismi di mediazione e conciliazione, le
cui spese di costituzione e di mantenimento
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sono state poste a carico dei Consigli dell’Ordine, pur potendovi accedere anche notai e
commercialisti - nonché il Workshop sulla
Class action, la cui entrata in vigore, già rinviata al 1° gennaio 2009, sembrerebbe che subirà
un’ulteriore slittamento, probabilmente a data
da fissarsi.
Il Workshop sulla riforma del sistema previdenziale forense è stato invece annullato
poiché la Cassa Forense avrà uno proprio
spazio nell’aula congressuale il venerdì pomeriggio e, quasi certamente, tale Workshop verrà sostituito con un altro tema da individuarsi.
ADUNANZA DEL 6 NOVEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio,
Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra,
Francesco Gianzi, Pietro Di Tosto,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n.
passaggi all’Elenco speciale .................. n.
passaggi all’El. spec.Prof. Univ. ........... n.
passaggi all’Albo ordinario .................. n.
cancellazioni
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
38
1
15
2
4
1
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.179
abilitazioni ............................................ n. 1
iscrizioni e abilitazioni ......................... n. 7
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n. 4
cancellazioni
a domanda ...................................... n. 7
per trasferimento ............................ n. 2
per fine pratica ............................... n. 52
nulla osta per trasferimento ................. n. 1
compiuta pratica .................................. n.100
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 2
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 48
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 16
Incontro con i Componenti del Comitato
Scientifico della Camera Arbitrale
Nazionale e Internazionale
- Vengono ammessi in Aula gli Avvocati
Alessandra Amoresano, Marina Belloni, Oronzo Cirielli, Alessandra Civello, Giovanni Cocconi, Alessandro Graziani, Marco Marianello
ed Enrico Moscati, Componenti del Comitato Scientifico della Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale del Consiglio.
Il Presidente Cassiani saluta i Colleghi
intervenuti e li ringrazia per l’eccezionale lavoro svolto, prodromico ad un’attività di ampi
progetti futuri per la Camera Arbitrale. Il Corso organizzato dalla Commissione ha avuto
notevole consenso anche in ragione della qualità scientifica dei Docenti. Auspica che la
Camera Arbitrale del nostro Consiglio possa
affermarsi definitivamente con successo.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi, Coordinatore della Camera Arbitrale unitamente al
Consigliere Fasciotti, ringrazia i Colleghi intervenuti. Svolge una relazione sul Corso di
formazione, ponendo particolare accento sulla qualità dei Docenti. Auspica, per il futuro,
la redazione di un apposito elenco di Arbitri.
Il Consigliere Fasciotti saluta anch’esso i
presenti, li ringrazia e sottolinea l’importanza
del lavoro svolto. Ribadisce la prevista necessità del colloquio finale per l’inserimento nell’elenco.
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Il Consiglio delibera di proporre iniziative
intese a promuovere la diffusione dell’Arbitrato e dà all’uopo mandato ai Consiglieri Coordinatori Ierardi e Fasciotti.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Beatrice Aureli, Maria Ester
Balduini, Maria Luisa Bellini, Alessia Capozzi, Paolo Giulio Coronati, Alessandro Cuggiani, Stefania Di Donato, Francesca Fantetti,
Paolo Giannoccari, Riccardo Ottavi, Massimo
Ozzola, Sara Pennatini, Sara Prosperi, Marina
Rossi, Nicola Sepe, Marco Zelli,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle richieste di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario
di Tribunale degli Avvocati: Tiziana De Vita,
Carlo Milardi.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota degli Avvocati Valentina Ciaramella, Carlo Cudemo e Nicola Ciconte, pervenuta in data 30 ottobre 2008, con la quale i
professionisti comunicano la costituzione dell’associazione professionale denominata “Studio Legale Associato Ciconte, Ciaramella &
Partners”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
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- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sul comunicato stampa del Partito Democratico, pervenuto in data 30 ottobre 2008, relativo
al rigetto da parte della maggioranza politica
dell’emendamento del PD che mirava ad impedire la concentrazione in 12 Tribunali delle
cause civili in materia di proprietà industriale
e contraffazione.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota della S.p.A. Napoli Servizi, pervenuta in data 30 ottobre 2008, con la quale il
Reponsabile Ufficio Approvvigionamenti e
Logistica chiede una rosa di nominativi di
professionisti esperti nella materia del diritto
amministrativo e degli appalti pubblici al fine
di conferire loro l’incarico di componenti
delle commissioni di gara ai sensi e per gli
effetti del Codice degli Appalti.
Il Consiglio indica i nominativi degli Avvocati: Alessandro Picozzi con studio a Roma
in Via dei Condotti n. 9; Luca Gratteri, con
studio a Roma in Via Filippo Corridoni n. 25;
Marco Orlando, con studio a Roma in Piazza
della Libertà 20; Livio Lavitola, con studio a
Roma in Viale Giulio Cesare, 71.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla mail a firma della Sig.ra Roberta Cardinali dello Studio Legale Jacobacci & Associati,
pervenuta in data 5 novembre 2008, con la
quale comunica che dal 1° gennaio 2009 l’associazione professionale cambierà il nome del
proprio dominio e degli indirizzi e-mail da
“studiojacobacci.com” a “Jacobacci-law.com”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota del Direttore e Consigliere Affari
Economici & Commerciali dell’Ambasciata
di Grecia a Roma, pervenuta in data 6 novembre 2008, con la quale chiede una lista di venti/
trenta nominativi di Avvocati ai quali società
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greche possano rivolgersi per ottenere assistenza legale e consulenze varie.
Il Consiglio delibera di indicare i nominativi degli Avvocati: Bruno Agresti, Daniela
Bertes, Antonio Caliò, Massimiliano Cesali,
Cristiana Consalvi, Fabrizio De Paolis, Ilaria
Anita Fares, Walter Feliciani, Enrico Gamba,
Paolo Gargiulo, Quirino Ghisio Erba, Isabella
Giampaoli Pontecorvo, Giovanni Giangreco
Marotta, Giuseppe Lepore, Antonio Martinoli, Corinna Marsi, Gloria Naticchioni, Barbara
Pannuti, Vito Parenti, Filippo Paris, Stefania
Pesce, Fabio Piacentini, Giovanni Quarzo,
Raffaella Rago, Carlo Recchia, Luca Ripoli,
Antonella Scano, Veronica Scatena, Alessandro Ugolini.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota dell’Avv. Alberto Calò dello Studio
Professionisti Associati, pervenuta in data 6
novembre 2008, con la quale comunica l’inserimento nella predetta Associazione della
Dott.ssa Flaminia Merla.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Cipollone riferisce che è
venuto a mancare il Collega Aldo Ambrosi,
giudice onorario presso il Tribunale Civile di
Roma.
Il Consiglio manifesta ai familiari dello
scomparso il proprio cordoglio, ricordandone
l’alta professionalità, la nobiltà d’animo e la
rettitudine.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento alla propria comunicazione in merito
alla riscossione dei contributi annuali degli
Iscritti (Adunanza dell’11 settembre 2008) e in
virtù dell’incarico ricevuto dal Consiglio nella
stessa data di prendere contatti con gli Istituti
bancari per verificare la possibilità e i costi del
servizio MAV, comunica che la UNICREDIT
S.p.A. con lettera del 23 ottobre u.s. ha confermato che il servizio di esazione dei contributi
a mezzo MAV è a costo zero e pertanto chiede
l’autorizzazione di procedere ad esigere i contributi degli Iscritti del 2009 con tale forma di
incasso più semplice per gli Avvocati e più
sicura per l’Ordine, in quanto, non si potranno verificare errori di imputazione dei pagamenti.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi aggiunge
che detta modalità di incasso deve essere l’unica perchè la sua coesistenza con le attuali
modalità (bonifico bancario o versamento diretto alla cassa dell’Ordine) genererebbe solo
maggiore confusione ed anzichè avere dei
benefici si avrebbero solo maggiori disagi.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi evidenzia,
inoltre, che molti grandi Consigli dell’Ordine
come Milano, Genova, Venezia ed altri già da
tempo hanno adottato tale sistema dichiarandosi soddisfatti del suo funzionamento.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento alla propria comunicazione del 18 settembre 2008 riguardante il collegamento telematico con la “Giuritel” relativo agli anni 20072008 e la richiesta da parte dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di Euro 24.000,00,
riferisce di aver preso contatto, così come incaricata, con l’Istituto sopra menzionato per poter chiarire la posizione del Consiglio.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi, al riguardo, comunica che in data 16 ottobre 2008 è
pervenuta al Consiglio una nota di credito per
Euro 24.000,00. Tale positivo risultato ha consentito di annullare la fattura emessa dal predetto Istituto e di esonerare il Consiglio dal
pagamento di Euro 24.000,00.
Il Consiglio ne prende atto e si congratula
con il Consigliere Tesoriere Ierardi per l’ottimo risultato ottenuto.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica
che, in esecuzione a quanto deliberato dal
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Consiglio nell’adunanza del 30 ottobre 2008
provvederà per la prossima asta all’acquisto di
BOT per un valore di euro 1.200.000,00 (unmilioneduecentomila). La somma residuale
resterà sul conto corrente per le esigenze del
Consiglio.
Il Consigliere Barbantini, per quanto riguarda tale argomento, rileva che, nella precedente adunanza, si era convenuto di diversificare gli investimenti; rileva che la scelta di
effettuare detto investimento in BOT, a prescindere che non ne è indicato il rendimento,
non risponde a tale esigenza diversificatrice;
comunque sarebbe stato più logico acquistare
B.O.T. già in possesso della Banca e non certo
partecipare ad una nuova asta.
Fa presente che, a seguito di quanto era
emerso nell’adunanza del 23 ottobre 2008,
aveva preso contatto dapprima con il Direttore di Agenzia della Banca Popolare del Lazio e,
poi, con il Capo Area della stessa Banca, ed
aveva avuto la disponibilità della Banca ad
offrire un tasso di rendimento pari al 3,60
netto mediante investimento in Pronti Conto
Termine a tre mesi; chiede, pertanto, che il
Consiglio esamini la proposta, revochi la detta
delibera e deliberi di conseguenza.
Il Consiglio approva la proposta del Consigliere Tesoriere Ierardi.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento alla delega ricevuta dal Consiglio nell’adunanza del 23 ottobre 2008, comunica di
aver partecipato in data odierna alla Conferenza Permanente Regione -Ordini e Collegi
Professionali- indetta presso la Regione zio
dall’Assessore agli Affari Istituzionali, Dott.
Daniele Fichera.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce di
essere intervenuta nel dibattito auspicando un
confronto tra il Consiglio dell’Ordine degli
Avvocati di Roma e gli altri Ordini e Collegi
professionali anche attraverso una rete informatica, ciò allo scopo di conoscere le iniziative e le problematiche degli altri Ordini e
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Collegi, per meglio poter interagire con le
istituzioni, nel caso specifico con la Regione
Lazio.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Fasciotti, presa conoscenza
del messaggio del 5 novembre 2008 dell’Avv.
Silvano Bellinzoni in ordine agli adempimenti
del “Nuovo Testo Unico Sicurezza sul Lavoro,
così come prescritti dal Decreto Legislativo 9
aprile 2008 n. 81; atteso che il testo si riferisce
all’intero campo del lavoro, ancorchè singolarmente impiegante un solo lavoratore; ritenuto che gli adempimenti appaiono essere più
in linea con il settore industriale, artigianale,
societario-commerciale, ancorchè gli stessi nel
silenzio della disposizione normativa, siano
da ritenere applicabili ad ogni settore lavorativo, ritiene che nell’interesse dell’intera categoria vengano contattati il Ministero del Lavoro,
gli Enti previdenziali, assistenziali e antinfortunistici, perchè indichino quali siano gli adempimenti necessari da adottare all’interno degli
studi legali nei confronti dei propri impiegati
e dei collaboratori.
Dovendosi il problema risolvere altresì per
la sede dell’Ordine Professionale, chiede di
conoscere gli interventi che il Consiglio avrà
ritenuto adottarsi.
Il Consiglio delega all’uopo il Consigliere
Fasciotti.
(pareri deontologici – v. rubrica)
ADUNANZA DEL 10 NOVEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario f.f. Livia Rossi, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Goffredo
Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Mauro Vaglio.
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TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.241
compiuta pratica .................................. n.138
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 3
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 29
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 9
- Si dà atto che tutti i componenti del
Consiglio hanno ricevuto a mezzo telefax
l’avviso di convocazione dell’adunanza odierna, con l’ordine del giorno sopra trascritto.
Voto elettronico: nuova presentazione del
programma di gestione da parte della Soc.
“G.D. Dynamic Solutions” e delibere
conseguenti
- Vengono ammessi in Aula i rappresentanti
della Società “G.D. Dynamic Solutions” per
procedere ad una nuova presentazione del programma elettronico elaborato dalla predetta
Società relativo alle operazioni elettorali.
Il Consiglio
conferma la precedente delibera del 30 ottobre
2008 e quindi affida l’incarico alla ditta “G.D.
Dynamic Solutions” e autorizza il Presidente
Cassiani a sottoscrivere il relativo contratto
precisando che le operazioni di voto si svolgeranno sia con voto elettronico che manuale.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Carla Buzzelli, Antonio
Cristofari, Enrico Di Giacomo, Maria Rosaria
Garisco, Antonino La Lumia, Matteo Massimi, Andrew Garnett Paton, Francesco Romeo,
Andrea Solfanelli,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulle richieste di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario e/o Giudice Onorario
di Tribunale degli Avvocati: Francesco Baffa,
Giampiero Forte.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota pervenuta il 6 novembre 2008 dell’On. Donatella Ferranti relativamente alla
dichiarazione di voto contrario del Partito
Democratico in merito al DL 1772, approvato
il 5 novembre u.s., riguardante la funzionalità
del sistema giudiziario e l’apertura delle sedi
disagiate.
Il Consiglio ne prende atto.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
- Il Consigliere Fasciotti comunica che
l’Avv. Paola Forletta e l’Avv. Marzia Cicchiello hanno fatto richiesta di far parte della
Commissione Famiglia III Dipartimento.
Sentito il parere del Coordinatore della
Commissione, il Consiglio prende atto e approva l’inserimento.
ADUNANZA DEL 20 NOVEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Te-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
soriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri
Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti,
Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi,
Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di
Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
Albo ordinario ................................ n.
passaggi all’El.spec.Prof.Univ. ............. n.
passaggi all’Albo ordinario .................. n.
cancellazioni
per decesso ..................................... n.
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
74
2
3
1
12
2
4
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n. 3
abilitazioni ............................................ n. 4
iscrizioni e abilitazioni ......................... n. 36
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n. 11
cancellazioni
a domanda ...................................... n. 6
per trasferimento ............................ n. 4
per fine pratica ............................... n.144
nulla osta per trasferimento ................. n. 6
compiuta pratica .................................. n.327
(Pareri deontologici – v. rubrica)
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati
Simona Barbaliscia, Valerio Bartocci, Marco
Caccialupi, Cristiana Capecchi, Gianluca Cicconetti, Miriana Cosenza, Luca D’Ambrosio,
Cosimo Dell’Aria, Santina D’Eramo, Luca Di
Giannantonio, Alessandro Diddi, Antonella
Fiorini, Virginia Forcella, Cesare Fucci, Luca
Gaggiotti, Massimo Garofalo, Nicoletta Gervasi, Cinzia Giordano, Luigi Giuliano, Paolo
La Barbera, Luigi Molinaro, Stefano Nicita,
Maurizio Nobili, Mara Parpaglioni, Valentina
Pastina, David Pavoncello, Claudio Pellicciari, Enzo Pietrovanni, Guido Carlos Pizzi, Francesco Romanini, Marco Rossi, Barbara Salzano, Barbara Tola, Alessandra Topino, Ilaria
Tranfa,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 2
pratiche disciplinari trattate
aperture ................................................. n. 4
archiviazioni ......................................... n. 22
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 11
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 35
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota degli Avvocati Andrea Pochinu Carta
e Stefania Stemperini, pervenuta in data 11
novembre 2008, con la quale i professionisti
comunicano la costituzione dell’associazione
professionale denominata “Studio legale associato PCS & Partners degli Avvocati Andrea
Pochinu Carta e Stefania Temperini”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
(Formazione professionale continua – v. rubrica)
(Rapporti internazionali – v. rubrica)
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- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota degli Avvocati Luca Simonetti,
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Corrado Scivoletto e Giuseppe Persico, pervenuta in data 19 novembre 2008, con la quale
comunicano la costituzione dell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale
Associato Simonetti Persico Scivoletto”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota degli Avvocati Edoardo Adducci e
Ilaria Camilletti, pervenuta in data 19 novembre 2008, con la quale i professionisti comunicano alcune modifiche dello Statuto dell’Associazione Professionale “Studio Legale Adducci and Associates”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
Ratifica della concessione della Sala
Avvocati del Tribunale Penale, Pal. A
di Piazzale Clodio, al Signor Andrea Gea
- Il Consigliere Barbantini comunica che
giusta delega conferitagli dal Consiglio nell’adunanza del 10 novembre 2008, al fine di
conferire la concessione per la gestione del
servizio di fotocopiatura e accessori della Sala
Avvocati sita nell’edificio A del Tribunale
Penale di Roma - Piazzale Clodio, dopo aver
effettuato i colloqui con coloro che hanno
presentato la relativa richiesta ha conferito
detta Concessione al Sig. Andrea Gea come da
provvedimento che si trascrive:
“Il Consigliere Barbantini, giusta delega
conferitagli dal Consiglio nell’adunanza del
10 novembre 2008, ha effettuato i colloqui
con coloro che avevano richiesto di svolgere il
servizio di fotocopiatura ed accessori nella
Sala Avvocati sita nell’edificio A del Tribunale
Penale, servizio che terminerà il 15 c.m. da
parte della precedente convenzionata, Signora Tomassi.
Erano pervenute al Consiglio le richieste dei
Signori: Daniela Catanzaro, Andrea Gea, Marco
Melchionna (MDM Cartoleria) e Paola De Marzi che sono stati ascoltati singolarmente.
Si precisa che i richiedenti Catanzaro, De
Marzi e Melchionna non hanno precedenti
convenzioni con il Consiglio per lo svolgimento del servizio de quo (il Melchionna ha
un locale sito al p.t. dell’edificio C del Tribunale di Roma ove svolge, in via autonoma,
attività di vendita di generi di cartoleria e
similari), mentre il Sig. Gea è titolare della
convenzione con questo Consiglio per la gestione del servizio di fotocopiatura sito nel
nuovo Palazzo del Tribunale Civile di Roma
(lato aule separazioni e divorzi), stipulata il 1°
agosto 1991, con la di lui madre Signora Angela Arpino ed a lui trasferita con delibera del 19
ottobre 2006.
Esaminate le dichiarazioni rese dai richiedenti, che si sono tutti dichiarati in grado di
svolgere il servizio richiesto; considerato che
le Signore Catanzaro e De Marzi non hanno
precedenti specifiche attività del servizio richiesto e che il Signor Melchionna già svolge
una funzione diversa da quella richiesta; considerato che il Signor Gea, in questi ultimi
anni direttamente, ha gestito il servizio già
svolto dalla Signora Arpino fin dal 1991, in
modo corretto e con la regolarità e precisione
della detta precedente gestione; in virtù del
mandato come sopra conferitogli, conferisce
al Signor Andrea Gea la gestione del servizio di
fotocopiatura ed accessori quali offerti e quali
risultanti dal verbale di colloquio, nonchè per
il servizio toghe ed altri servizi svolti fino ad
oggi dalla Signora Anna Maria Tomassi, con
decorrenza dal 17 novembre 2008.
Manda agli uffici di comunicare immediatamente per telefono e, quindi, anche via fax
tale conferimento al Signor Andrea Gea, invitandolo a prendere immediato contatto con la
Signora Tomassi Anna Maria per quanto necessario per il passaggio del servizio. Il Signor
Andrea Gea viene, fin d’ora, convocato innanzi il sottoscritto Consigliere per il 20 novembre 2008, ore 13.30 presso gli Uffici del Consiglio, in Piazza Cavour, per la sottoscrizione
della relativa convenzione.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Roma, 12 novembre 2008
Il Consigliere Delegato
f.to Avv. Goffredo Barbantini”
Il Consiglio ratifica detta concessione.
Il Consigliere Barbantini comunica, altresì, che in data odierna è stata sottoscritta tra il
Consiglio, in persona del Consigliere Segretario Conte e il Concessionario Sig. Andrea Gea
la relativa convenzione.
- Il Presidente f.f. Cipollone comunica che
il Prof. Avv. Alfredo Gaito ha vinto la Cattedra
di Diritto Penale all’Università “La Sapienza”
di Roma e formula allo stesso i complimenti
più sentiti e l’augurio di sempre più luminosi
traguardi.
Il Consiglio si associa al Presidente f.f.
Cipollone.
- Il Presidente f.f. Cipollone comunica che
il Collega Avv. Ferdinando Paparatti, con comunicazione pervenuta il 6 novembre 2008,
ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di
Vice Presidente effettivo della XVIII Sottocommissione per gli esami di Avvocato - Sessione 2008.
Propone di nominare in sostituzione l’Avv.
Antonio Buttazzo.
Il Consiglio, ritenuto che l’Avv. Antonio
Buttazzo ha già svolto e sta svolgendo le
funzioni di Componente effettivo della Commissione per gli Esami di Avvocato -Sessione
2007; essendo prassi del Consiglio non rinnovare la carica se non alternativamente, nomina
in sostituzione l’Avv. Maurizio Zuccheretti,
con studio a Roma in Via Gregorio VII n. 382.
Il Consigliere Ierardi chiede verifica sul
regolamento che non ammetterebbe la nomina in due sessioni consecutive.
- Il Presidente f.f. Cipollone comunica che
il Collega Avv. Elio Affenita, con comunicazione pervenuta il 18 novembre 2008, ha rassegnato le sue dimissioni dalla carica di Vice
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Presidente supplente della XX Sottocommissione per gli esami di Avvocato - Sessione
2008.
Il Consiglio nomina in sostituzione dell’Avv. Elio Affenita, quale Vice Presidente
supplente della XX Sottocommissione per gli
esami di Avvocato - Sessione 2008, l’Avv.
Antonio Paparatti, con studio a Roma in Via
di Santa Costanza n. 2.
- Il Presidente f.f. Cipollone comunica che
per la cerimonia del 20 dicembre prossimo il
Prof. Avv. Carmine Punzi ha dato la sua disponibilità a prendere la parola a nome degli
Avvocati che hanno compiuto 50 anni di
professione.
Ritiene che l’intervento del Prof. Punzi
contribuirà al prestigio della cerimonia.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente f.f. Cipollone ringrazia tutti
i Consiglieri e tutti i Delegati che in occasione
del Congresso Nazionale Forense di Bologna
hanno tenuto alto il prestigio dell’Ordine romano con proposte, contributi, interventi che
hanno centrato problemi di vitale importanza
per il futuro dell’Avvocatura.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente f.f. Cipollone ringrazia il
Presidente Lucio Strazziari e tutti i Componenti del Consiglio dell’Ordine di Bologna
per l’organizzazione impeccabile del Congresso Nazionale Forense e anche per la squisità
ospitalità offerta a tutti i congressisti.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente f.f. Cipollone ringrazia l’Avv.
Michelina Grillo che, nella sua qualità di Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, ha difeso con passione l’intera categoria
organizzando eventi di straordinaria importanza e partecipando in prima linea alle battaglie condotte per la salvaguardia e la sopravvivenza della Categoria.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Consiglio ne prende atto.
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
- Il Presidente f.f. Cipollone comunica che
l’Avv. Prof. Giovanni Maria Flick è stato eletto
Presidente della Corte Costituzionale.
Esprime grande soddisfazione per una scelta che onora l’Avvocatura. Ricorda le eccezionali qualità del neopresidente che ha illustrato
l’Avvocatura e il mondo Accademico.
Riferisce con emozione che il Prof. Flick gli
ha telefonato per ringraziare l’intero Consiglio del telegramma di congratulazioni ed augurio e per dirsi disponibile a tenere una conferenza nell’Aula Consiliare sull’argomento
“60 anni della Costituzione”.
Il Presidente Cassiani propone di cogliere
l’occasione e di fissare fin da ora la data della
conferenza.
Il Consiglio approva e manda al Consigliere
Segretario Conte per fissare la data e prendere le
opportune iniziative (inviti, ecc.). Il Consigliere
Tesoriere Ierardi viene invitato a dare il suo
contributo per la realizzazione dell’evento.
ADUNANZA DEL 27 NOVEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini,
Sandro Fasciotti, Federico Bucci, Paolo Nesta,
Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n.
cancellazioni
per decesso ..................................... n.
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
53
2
8
1
1
iscrizioni ............................................... n. 4
abilitazioni ............................................ n. 2
iscrizioni e abilitazioni ......................... n. 24
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n. 7
cancellazioni
a domanda ...................................... n. 7
per trasferimento ............................ n. 2
per fine pratica ............................... n.206
nulla osta per trasferimento ................. n. 2
compiuta pratica .................................. n. 2
revoca cancellazione ............................ n. 1
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 1
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n.108
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 23
Rilascio locali del Consiglio: incontro con il
Vice Presidente del C.S.M. On.le Mancino
- Il Presidente Cassiani comunica che il 25
novembre 2008 ha avuto un lungo colloquio
con il Vice Presidente del Consiglio Superiore
della Magistratura, On.le Nicola Mancino sul
problema del rilascio dei locali di Piazza Cavour.
Precisa che all’incontro, richiesto dal Vice
Presidente On.le Mancino, hanno partecipato
il Consigliere Murra e il Presidente Visconti,
Direttore Generale del Consiglio Superiore
della Magistratura.
Aggiunge che nella occasione il Vice Presidente On.le Mancino ha mostrato grande
solidarietà per il problema e per le ragioni che
sorreggono il buon diritto del Consiglio dell’Ordine di Roma a restare a Piazza Cavour
che da cento anni costituisce la sua sede storica e il punto di riferimento di tutti i Consigli
dell’Ordine degli Avvocati d’Italia.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Il Presidente Cassiani stimola una discussione sui contenuti dell’importante incontro e
conclude manifestando gratitudine al Vice
Presidente On.le Mancino per la disponibilità
dimostrata e al Consigliere Murra per il determinante contributo alla discussione.
Il Presidente Cassiani riferisce che nell’incontro è stato ritenuto opportuno, ai fini
dell’opposizione, di evidenziare che nel Palazzo di Giustizia vi sono diverse sedi di associazioni e di non tirare in ballo le sedi della banca
e della Posta.
Il Vice Presidente On.le Mancino ha consigliato di indire un “tavolo di trattative” con
i Ministri Alfano, Tremonti e con l’On.le
Gianni Letta e con il Sovraintendente alle
Finanze.
Il Consigliere Murra riferisce di aver accompagnato il Presidente Cassiani all’incontro con il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, On.le Nicola Mancino, svoltosi a Palazzo dei Marescialli in data 26
novembre 2008.
Dopo i saluti di rito il Presidente Cassiani
ha rivolto al Vice Presidente espressioni di
ringraziamento per l’estrema disponibilità dimostrata per la problematica legata all’intimazione dell’Agenzia del Demanio di liberare i
locali del “Palazzaccio” da parte del Consiglio
dell’Ordine. All’incontro ha preso parte anche
il nuovo Segretario del Consiglio Superiore
della Magistratura, Consigliere Visconti.
L’On.le Mancino, il quale ha ricordato di
aver iniziato la propria esperienza professionale come avvocato del libero Foro, ha espresso
la massima solidarietà al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, osservando che
l’Agenzia del Demanio dovrebbe comunque
individuare un ordine di priorità all’interno
delle diverse realtà che operano all’interno del
Palazzo di Piazza Cavour (molte delle quali come le Associazioni dei Magistrati in quiescenza o dei Cancellieri in pensione- hanno
finalità assolutamente privatistiche).
Il Presidente Cassiani e il Consigliere Mur-
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ra hanno caldamente ringraziato sia l’On.le
Nicola Mancino sia il Consigliere Visconti per
gli utili suggerimenti forniti.
Il Consiglio accoglie l’invito di indire un
“tavolo delle trattative” e delega il Presidente
Cassiani e il Consigliere Murra a sviluppare il
testo di una lettera da inviare ai preposti Enti.
Sostituzione elaboratore elettronico
sistema IBM AS/400 in dotazione al
Consiglio: esame preventivi
- Il Consigliere Vaglio espone di aver verificato che la “nuova macchina” ha, effettivamente, migliori capacità corrispondenti alle
necessità proprie delle elaborazioni del Consiglio e, pertanto, ripresenta la relazione già
distribuita a tutti i Consiglieri nella scorsa
adunanza.
“Il Consigliere Vaglio ed i Funzionari Lanzidei e Paris, incaricati dal Consiglio di verificare i costi per la sostituzione dell’elaboratore
IBM AS400, ormai obsoleto e per il quale a
breve non sarà più possibile rinnovare il contratto di manutenzione con l’IBM, riferiscono
al Consiglio di aver raccolto le offerte ed i
preventivi da 7 fornitori ufficiali IBM, come
da specchietto riassuntivo allegato.
Da tale indagine di mercato è risultato che
l’elaboratore IBM che garantisce sul lungo
periodo di soddisfare le esigenze degli uffici
dell’Ordine, attraverso un necessario ammodernamento di tutto il settore informatico, è il
modello AS400/M25.
Tale macchina consente di continuare ad
utilizzare tutti i programmi e le procedure di
proprietà del Consiglio, già esistenti sul vecchio AS/400 e ha la possibilità di interfacciarsi
con gli attuali sistemi operativi Windows, Linux ed altri, nonché con programmi come
Microsoft Office, Adode Reader e così via;
inoltre, permette l’utilizzazione dello stesso
elaboratore a 40 utenti contemporaneapaolettamente, con possibilità di aumento praticamente infinito e attribuzione agli utenti di
differenti gradi di accesso e sicurezza, utile
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
anche in futuro ai fini dell’eventuale formazione online (e-learning).
Delle ditte interpellate in tre hanno proposto la fornitura della predetta macchina a
differenti prezzi:
1) Gisa:elaboratore Euro 44.500, migrazione Euro 8.500, compresa installazione e
manutenzione per tre anni, sconto di Euro
4.500 se l’ordine viene effettuato entro novembre 2008 e di Euro 3.500 se effettuato
entro dicembre 2008;
2) Mauden:elaboratore Euro 52.500, migrazione Euro 9.500, compresa installazione e
manutenzione per tre anni, sconto di Euro
4.500 se l’ordine viene effettuato entro novembre 2008 e di Euro 3.500 se effettuato
entro dicembre 2008;
3) Studio81:elaboratore Euro 47.500,
migrazione Euro 4.800 (ma solo per 10 gg.),
compresa manutenzione per un anno.
Dall’esame delle offerte, il Consigliere
Vaglio ed i Funzionari Lanzidei e Paris rilevano che il prezzo più conveniente, a fronte
delle migliori prestazioni, è quello proposto
dalla Gisa per complessivi Euro 48.500, se
l’ordine verrà effettuato entro novembre 2008,
o Euro 49.500 se effettuato entro dicembre
2008, con un risparmio di Euro 9.000 sull’offerta della Mauden e di Euro 3.800 rispetto a
quella di Studio81 (che oltretutto prevede una
manutenzione limitata ad un solo anno).
Considerato che il solo ritardo di qualche
giorno nell’effettuazione dell’ordine determinerebbe una spesa superiore di Euro 1.000,
assolutamente inutile, e che il complessivo
risparmio nell’acquisto effettuato in questo
periodo permetterà di rinnovare anche quei
terminali ormai non più funzionali all’attività
consiliare, il Consigliere Vaglio invita il Consiglio a deliberare immediatamente l’acquisto
del nuovo elaboratore IBM M25 dalla ditta
Gisa s.r.l.”.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi, con riferimento al punto 3 dell’odierno ordine del
giorno, sulla sostituzione dell’elaboratore elet-
tronico sistema IBM AS/400 in dotazione al
Consiglio, comunica che sono pervenute diverse offerte relative al nuovo sistema di elaborazione.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica,
inoltre, che alla voce di bilancio 12/12/01
“acquisto mobili e macchine di ufficio” sono
ancora disponibili Euro 68.237,59, pertanto,
nel bilancio preventivo per l’anno 2009 la
previsione potrebbe essere inferiore a quella
dell’anno 2008 se venisse ordinato il nuovo
sistema nell’anno corrente.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi si riporta,
peraltro, a quanto già riferito in altra comunicazione del settembre 2008, nella quale evidenziava che sia obsoleta non solo la macchina, ma
anche il sistema informatico. La stessa, pertanto auspica e fa presente la necessità anche di
migliorare non solo la macchina, ma anche il
sistema informatico, cosa che -peraltro- viene
imposto anche dalla vigente normativa.
Il Consigliere Vaglio fa presente che il
cambio dell’elaboratore, comporta, necessariamente il cambio del sistema e, quindi, del
programma che consentirebbe l’aggiornamento. Lo stesso, pertanto, propone di deliberare
l’acquisto della macchina.
Il Consigliere Barbantini ritiene che, allo
stato, non è ben chiaro che l’acquisto della
macchina comporta il rinnovo del programma:
ritiene, pertanto, necessario avere migliore visione del problema nel suo aspetto generale.
Il Consigliere Cerè ritiene che, a fronte di
ipotizzate difficoltà in bilancio, non si dichiara d’accordo con la spesa che -forse in modo
superficiale- su tale punto si dovrà sostenere.
Auspica, pertanto, che tale questione sia affrontata in maniera risolutiva.
Il Consiglio
preso atto di quanto rappresentato dal Consigliere Vaglio e dai Funzionari Lanzidei e Paris
e ritenuto opportuno sostituire il vecchio elaboratore AS400,
delibera
a maggioranza, di acquistare dalla ditta Gisa
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
s.r.l. al prezzo offerto l’elaboratore IBM AS/
400 Modello M25, autorizzando il Presidente
Cassiani a sottoscrivere il relativo contratto di
acquisto dello stesso entro il 30 novembre
2008.
- Il Presidente Cassiani propone di chiedere al Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense l’autorizzazione a
far uso di un sistema di voto informatico in
occasione delle prossime elezioni dei delegati
e di informare tutti i Consigli dell’Ordine
degli Avvocati del Distretto.
Il Consiglio accoglie la proposta del Presidente e lo delega ad inviare al Presidente della
Cassa Nazionale di Assistenza Forense la richiesta.
- Il Presidente Cassiani riferisce che il Prof.
Giovanni Maria Flick, Presidente della Corte
Costituzionale ha rinnovato la propria disponibilità a svolgere una conferenza sui 60 anni
della Costituzione nell’Aula consiliare.
Chiede al Consiglio di accreditare l’evento
e al Consigliere Tesoriere Ierardi, nella sua
qualità di coordinatore della Scuola Forense,
di prendere contatti con il Presidente Flick e di
occuparsi dell’organizzazione.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
Ierardi a prendere contatto con il Presidente
Flick e ad organizzare l’evento.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla richiesta di nomina di arbitro unico depositata in
data 22 ottobre 2008 dai Sigg. omissis, omissis e
omissis, soci della Società omissis, per dirimere
la controversia insorta tra gli stessi richiedenti
e la predetta Società.
Il Consiglio, per dirimere la controversia
insorta tra i Soci della Società omissis Sigg.ri
omissis, omissis e omissis e la Società stessa,
nomina l’Avv. Carlo Ferdinando Emanuele,
con studio a Roma in Piazza di Spagna, 15.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla istan-
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za pervenuta in data 3 novembre 2008 dall’Avv. omissis, rappresentante della S.r.l. omissis, con la quale il professionista chiede la
nomina del terzo arbitro con funzioni di Presidente, per dirimere la controversia insorta tra
la S.r.l. omissis e la omissis.
Il Consiglio, per dirimere la controversia
insorta tra la S.r.l. omissis e la S.r.l. omissis,
nomina l’Avv. Oreste Rossi, con studio a
Roma in Via Sardegna n. 55.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota
del liquidatore della Fondazione “Scuola Forense del Lazio”, Avv. Gianmaria Giuseppe
Acciai, con la quale chiede il versamento della
contribuzione relativa agli anni 2007 e 2008.
Il Presidente Cassiani riferisce, inoltre, sulla nota della stessa Fondazione, pervenuta il
17 novembre 2008, con la quale sollecita il
versamento del contributo per l’anno 2007.
Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere
Ierardi ad esaminare la richiesta della Fondazione e a prendere contatto con l’Avv. Acciai.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla comunicazione della Presidenza del Tribunale
Ordinario di Roma, pervenuta in data 27 ottobre 2008, relativa all’iniziativa intesa a migliorare l’accoglienza dell’utenza qualificata.
Il Consiglio ne prende atto e delega i
Consiglieri Fasciotti, Nesta e Vaglio a prendere contatto con il Presidente del Tribunale
Ordinario di Roma.
- Il Presidente Cassiani comunica che sono
stati eletti quali Componenti del Direttivo
della Camera Penale i Colleghi Livia Turco,
Cinzia Gauttieri, Paola Rebecchi, Giandomenico Caiazza, Gildo Ursini, Francesco Romeo, Fabio Santaniello, Giovanni Maria
Giaquinto, Giorgio Luceri, Eugenio Spinelli e
Massimo Amoroso.
A tutti rivolge complimenti e sentiti auguri
di buon lavoro in spirito di sempre più intensa
collaborazione con il Consiglio.
Il Consiglio si associa.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
- Il Presidente Cassiani riferisce che la
Corte di Appello di Roma, in data 24 novembre 2008, ha provveduto a trasmettere la circolare del Consiglio Superiore della Magistratura, relativa al conferimento dell’incarico biennale di componente delle Commissioni Distrettuali per la formazione della Magistratura
onoraria.
Si richiede di fornire le dichiarazioni di
disponibilità da parte di Avvocati per comporre la predetta Commissione, al Consiglio Giudiziario entro e non oltre il 1° dicembre 2008.
Il Consiglio nomina l’Avv. Ernesto Palatta, l’Avv. Tommaso Pietrocarlo, l’Avv. Mauro
Franco Balata, l’Avv. Alessandra Amoresano e
l’Avv. Alessandra Civello.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Raffaella Buccilli, Irene Cerulli, Rossella Cervini, Angelo De Vincenti,
Elisabetta Di Noia, Domenico Formichelli,
Fabrizio Galluzzo, Adalberto Gueli, Valeria
Gueli, Manlio Lo Presti, Serenella Longo,
Micaela Maddaloni, Antonietta Majoli, Alessandro Marcucci, Nicola Monticelli, Cecilia
Perrone, Stefano Persichelli, Fabiana Peruzzi,
Delia Pesaresi, Cosimo Aldo Ritacco, Stefano
Segarelli, Gianpaolo Sonaglia, Bruno Tabili,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che l’Avv. Alberto Bonu, con nota pervenuta
il 25 novembre 2008, ha comunicato di non
poter accettare la nomina a Componente effettivo della XXI Sottocommissione per gli
esami di Avvocato - Sessione 2008.
Il Consiglio ne prende atto e delibera di
sostituire l’Avv. Alberto Bonu, quale Componente effettivo della XXI Sottocommissione
per gli Esami di Avvocato - Sessione 2008, con
l’Avv. Riccardo Graziano.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota dell’Avv. Antonio Bavaro, pervenuta in data 20 novembre 2008, con la quale il
professionista comunica la cancellazione dell’associazione professionale denominata “Studio legale Bavaro Mondini Rusconi”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi comunica
che venerdì 21 novembre u.s. alle ore 15 presso
la Presidenza della Corte di Appello di Roma,
si è tenuta la prima riunione del Comitato per
le Pari Opportunità, decentrato presso il Consiglio Giudiziario.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce
che alla sopramenzionata riunione è intervenuto il Presidente della Corte di Appello di
Roma, Dott. Giorgio Santacroce che ha portato il suo saluto e auguri di buon lavoro al
Comitato e ha aperto i lavori riconoscendo
l’importanza della novità introdotta dalla Riforma dell’Ordinamento Giudiziario e riguardante l’istituzione del Comitato per le Pari
Opportunità presso ogni Consiglio Giudiziario.
Il Comitato presieduto dalla Dott.ssa Claudia Pedrelli del Tribunale di Roma è così
costituito: Avv. Rosa Ierardi, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Dott.ssa
Alida Castelli, Consigliere di parità presso la
Regione Lazio, Dott.ssa Irene Tricomi, Magistrato presso la Corte Costituzionale, Dott.ssa
Lina Rubino, Magistrato del Tribunale di
Roma, Dott.ssa Maria Vittoria Robiati, Cancelliere presso l’Ufficio del Giudice di Pace di
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Roma, Dott.ssa Donatella Pavone, Magistrato
del Tribunale di Roma e Dott.ssa Alfonsina
Bellini, Magistrato del Tribunale di Roma.
Il Consigliere Tesoriere Ierardi evidenzia
che sono stati affrontati i punti all’ordine del
giorno e cioè l’insediamento del Comitato
Pari Opportunità decentrato e la predisposizione del Regolamento interno.
Il Comitato si è aggiornato alla riunione
del 12 dicembre p.v.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Murra
comunicano che nei giorni scorsi il Telegiornale della rete televisiva Rai 2 ha diffuso un
servizio giornalistico relativo ad una iniziativa
di assistenza legale prestata da un organismo
denominato ALT (Assistenza Legale per Tutti
- Il primo negozio legale aperto su strada), nel
quale vi sono state interviste ad avvocati iscritti all’Albo tenuto dal Consiglio dell’Ordine di
Roma. Al fine di poter appurare se nella specie
si possano o meno configurare comportamenti deontologicamente rilevanti, i Consiglieri
Arditi di Castelvetere e Murra chiedono che il
Consiglio deliberi di richiedere alla RAI l’acquisizione della relativa registrazione e, in
particolare, dell’edizione delle ore 13 del Telegiornale del 18 novembre 2008.
Il Consiglio, dato atto, delibera di chiedere
alla RAI l’acquisizione di copia del supporto
ottico sul quale è registrata l’edizione delle ore
13 del Telegiornale del 18 novembre 2008, sul
presupposto che questa contenga il servizio
giornalistico sull’organismo denominato ALT
(Assistenza Legale per Tutti - Il primo negozio
legale aperto su strada).
- Il Consigliere Di Tosto comunica che
hanno chiesto di fare parte della Commissione Diritto Civile, gli Avv.ti Claudio Bargiacchi, Francesco Faustini, Paola Ramadori, Rosella Lucente, Rainaldo Sanità, Michele Della
Bella, Onorio Laurenti, Francesco Rella, Marco Montefoschi, Paolo De Angelis, Ivan Anto-
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nazzo, Eleonora Giovannini, Sabrina Gozzo,
Cristiana Consalvi, Ivana Abenavoli, Alessandra Putignano, Carmela Martusciello, Mario
De Vergottini, Alessandro Conti, Francesca
Del Sordo, Giovanni Beretta, Fabio De Angelis, Giuseppe Gugliuzza, Maria Luisa Bortolozzi, Elisabetta Nardone, Marianna Antenucci, Fabio Orlando e Andrea Gasparri.
Il Consiglio ne prende atto e approva
l’inserimento.
- Il Consigliere Di Tosto comunica che in
conseguenza dei colloqui intervenuti con la
Dott.ssa Di Bartolomeo, Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma ed il Dott.
Contino, Responsabile dell’Ufficio Iscrizioni
a Ruolo dell’Ufficio del Giudice di Pace di
Roma è stato proposto di riservare due sportelli per gli avvocati o di consegnare le iscrizioni
ad un addetto dell’Ufficio tra le ore 9.00 e le
ore 10.00 con un limite di 200 iscrizioni giornaliere, escluso gli atti ultimi giorni.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Tosto comunica che la
Dott.ssa Di Bartolomeo, attuale Dirigente
dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, ha
comunicato al Ministero della Giustizia e al
CISIA, della delibera assunta dal Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma ove veniva espresso l’impegno di acquistare un programma munito di server, nonchè scanner
sequenziali e stampanti da cedere ad uso gratuito all’Ufficio del Giudice di Pace.
Il Consigliere Di Tosto informa che sabato
29 novembre 2008, alle ore 9.30 vi sarà un
nuovo incontro presso l’Ufficio del Giudice di
Pace di Roma a cui parteciperanno il consegnatario dell’Ufficio Carlo Cola e l’IPG S.r.l.
per individuare i locali dove ubicare il server e
le relative postazioni.
Il Consiglio ne prende atto.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ADUNANZA DEL 4 DICEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente f.f. Giovanni Cipollone, il Consigliere
Segretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Rodolfo Murra, Pietro Di Tosto,
Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n.
passaggi all’Albo ordinario .................. n.
cancellazioni
per decesso ..................................... n.
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
30
2
1
12
2
1
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.
iscrizioni e abilitazioni ......................... n.
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n.
cancellazioni
a domanda ...................................... n.
per fine pratica ............................... n.
compiuta pratica .................................. n.
6
13
7
3
10
4
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 2
pratiche disciplinari trattate
aperture proc. disciplinari .............. n. 1
archiviazioni ................................... n. 13
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 10
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 12
Incontro con i vincitori della XXXI
Conferenza dei Giovani Avvocati
- Vengono ammessi in Aula l’Avv. Marco
Giustiniani, l’Avv. Vitamaria Salvaggiulo, la
Dott.ssa Daphne Letizia, l’Avv. Dario Capotorto, l’Avv. Valerio Tallini, vincitori della
XXXI Conferenza dei Giovani Avvocati.
Il Presidente f.f. Barbantini rivolge ai giovani Colleghi il saluto e i complimenti del
Consiglio.
Il Consigliere Rossi, Presidente della Commissione esaminatrice per delega del Presidente Cassiani, riferisce sullo svolgimento del
concorso che ha visto la partecipazione di
numerosi giovani Colleghi i quali hanno tutti
dato prova di brillante preparazione. All’esito
delle prove, tuttavia, i primi cinque classificati
hanno dato dimostrazione di particolare bravura e sicurezza espositiva.
Il Consigliere Rossi augura ai cinque vincitori che la Toga che riceveranno possa costituire un ottimo auspicio per un prospero cammino professionale e riferisce che le Toghe che
verranno consegnate ai Segretari saranno intitolate agli Avvocati: Piero Amenta, Michele
Pallottino, Patrizia Properzi, Eolo Cogliani,
Enrico Gismondi.
- Il Presidente f.f. Barbantini riferisce sulla
nota del Presidente del Tribunale Superiore
delle Acque Pubbliche Angelo Grieco, pervenuta in data 28 novembre 2008, con la quale
ringrazia per l’invito alla cerimonia che si terrà
il prossimo 20 dicembre.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Fasciotti e Nesta preannunciano il progetto provvisorio predisposto dal
responsabile del Coordinamento Scientifico
della Commissione di Diritto Commerciale e
di Diritto Societario Prof. Avv. Daniele Umberto Santosuosso.
Il Seminario avrà inizio il 3 febbraio 2009
e si articolerà in 25 incontri nell’ordine di non
meno di due incontri mensili.
Vedrà la presenza come relatori dei seguenti docenti e professionisti:
1. On. Michele Vietti; Prof. Avv. Daniele
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Umberto Santosuosso; Avv. Giorgio della
Valle; sul tema “A cinque anni dalla riforma
del diritto societario. Primi bilanci: Tipi e
modelli alla prova del mercato”;
2. Prof. Avv. Maurizio Sciuto; Avv. Alessandra Torelli; su “La Costituzione di Spa
Statuti. La Spa unipersonale”;
3. Prof. Avv. Giuseppe Ferri jr; Avv. Mauro
Baldissoni su “Conferimenti e finanziamenti
soci nella Spa”.
4. Prof. Avv. Leopoldo Sambucci; Avv.
Fabio Dauri; su “I patti parasociali”.
5. Prof. Avv. Luigi Salamone; Avv. Umberto Baldi; su “Azioni e strumenti finanziari”.
6. Prof. Avv. Raffaele Lener; Avv. Anna
Rosa Chiriatti; su “L’Assemblea di Spa e le
relative impugnazioni”.
7. Prof. Avv. Giuseppe Guizzi; Avv. Andrea Patrizi; su “L’amministrazione nelle Spa”.
8. Prof. Avv. Paolo Valensise; Avv. Roberto Bottacchiari; su “I controlli interni ed esterni alle Spa”.
9. Prof. Avv. Vincenzo Cariello; Avv. Francesco Tucci; su “I nuovi sistemi di amministrazione e controllo”.
10. Prof. Avv. Andrea Niutta; Avv. Livio
Esposizione; su “I patrimoni destinati”.
11. Prof. Avv. Mario Stella Richter jr; Avv.
Alessandra Torelli su “Costituzione, conferimenti e partecipazioni della società a responsabilità limitata”.
12. Prof. Avv. Niccolò Abriani; Avv. Anna
Rosa Chiriatti; su “Assemblea, amministrazione e controlli nelle Srl”.
13. Prof. Avv. Umberto Tombari; Avv.
Alessandro Di Majo; su “I gruppi di società.
L’attività di direzione e coordinamento”.
14. Prof. Avv. Giuliana Scognamiglio; Avv.
Luigi Franco; su “Le operazioni straordinarie”.
15. Prof. Avv. Daniele Umberto Santosuosso; Avv. Alberto Fantini; su “Le Società a
capitale pubblico”.
16. Prof. Avv. Giuseppe Niccolini; Avv.
Fabio Dauri; su “Scioglimento e liquidazione
delle società di capitali”.
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17. Prof. Avv. Massimo Benedettelli; Avv.
Valerio Vallefuoco; su “Profili di diritto internazionale privato e comunitario”.
18. Prof. Avv. Ignazio Castellucci; Avv.
Antonietta Lazzaruolo; su “Strumenti di supporto pubblico alla internazionalizzazione
delle imprese”.
19. Prof. Avv. Giovanni Arieta; Avv. Guido Scorza; su “Profili generali del processo
societario”.
20. Prof. Avv. Daniele Vattermoli; Avv.
Francesco Tucci; su “Le società nelle procedure concorsuali”.
21. Prof. Avv. Astolfo di Amato; Avv.
Giorgio Olmi; su “I reati societari”.
22. Prof. Avv. Beatrice Magro; Avv. Mario
Casellato; su “La responsabilità della società
(L. 231/2001)”.
23. Prof. Oronzo Cirielli; Avv. Alessandra
Civello; su “Conciliazione e arbitrato in diritto societario”.
24. Avv. Antonio Arcese (Sviluppo Italia);
Avv. Alessandro Benedetti (Eni); Avv. Fabio
Bonomo (Enel); Avv. Mauro Gigante (Finmeccanica); Avv. Maurizio Marchetti (Ferrovie
dello Stato) su “Problematiche concrete nelle
società a partecipazione pubblica. Il punto di
vista del giurista di impresa”.
25. Avv. Fabrizio Clemente (Astaldi); Avv.
Raimondo Rinaldi (Exxon Mobil Mediterranea); su “Problematiche concrete nelle società
quotate a partecipazione privata. Il punto di
vista del giurista di impresa”.
26. Prof. Avv. Daniele U. Santosuosso Ordinario di Diritto Commerciale, Università
“La Sapienza” di Roma; “Coordinamento
Scientifico”.
27. Avv. Sandro Fasciotti; Coordinatore
Commissione di Diritto Commerciale e Societario; Avv. Giorgio della Valle - Coordinatore Vicario Commissione di Diritto Commerciale e Societario; “Coordinamento Organizzativo”.
Il Coordinamento organizzativo è affidato ai responsabili della Commissione Conss.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Fasciotti e Nesta e al Coordinatore Vicario,
Avv. Giorgio della Valle.
I Coordinatori della Commissione chiedono il riconoscimento di n. 3 crediti formativi per ogni incontro.
Il Consiglio approva.
- Il Consigliere Cipollone fa presente di
aver partecipato in data 25 novembre 2008, in
rappresentanza del nostro Consiglio, alla riunione della Commissione di Manutenzione
degli Uffici Giudiziari di Roma, indetta dal
Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della
Corte di Appello di Roma.
A detta riunione hanno partecipato il Dott.
Salvatore Vecchione, Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Roma, il Dott. Paolo
De Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di
Roma, il Dott. Claudio De Angelis, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i
Minorenni di Roma e altri Magistrati.
La riunione, iniziata alle ore 15.00, ha
avuto termine alle ore 18.30.
Sono stati dibattuti vari problemi tra cui la
Convenzione Unicredit a favore dei dipendenti degli Uffici Giudiziari e i prezzi da far
adottare agli esercizi bar ubicati negli edifici
del Tribunale civile e penale.
Il Consigliere Cipollone fa presente di aver
sottolineato l’inopportunità di adottare un
listino prezzi per le consumazioni al bar che
prevede la differenza tra ciò che attualmente
viene pagato dai dipendenti degli uffici e dai
magistrati, rispetto a quanto viene richiesto
per le consumazioni ai bar del Tribunale agli
avvocati e al pubblico.
La Commissione ha quindi stabilito che il
listino prezzi deve essere unico per tutti gli
avventori degli esercizi bar-tavola calda degli
Uffici Giudiziari.
Altro importante argomento trattato dalla
Commissione di Manutenzione è stato quello
relativo alla Edilizia Giudiziaria.
Dopo aver esaminato i vari problemi in
argomento, è stato deciso di intraprendere
un’azione comune con il nostro Consiglio
perchè venga preso contatto con il Sindaco di
Roma, On. Gianni Alemanno, al fine di segnalargli la difficile situazione edilizia, soprattutto in relazione alla fatiscenza di alcuni ambienti di proprietà del Comune destinati all’attività giudiziaria.
Il nostro Presidente dovrebbe, quindi, fissare un appuntamento con il Sindaco per
affrontare unitamente al Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di
Roma, le varie problematiche esistenti.
Tra l’altro, si dovrà valutare la possibilità di
utilizzare per compiti istituzionali giudiziari,
l’edificio di Via delle Vigne Nuove (per archivio), lo stabile di Via Rossetti (attualmente in
possesso delle Suore di Carità), la Caserma
Manara (per il Tribunale Civile), il palazzetto
settecentesco di Largo Favarelli.
Il Consiglio approva e delega il Presidente
Cassiani e i Consiglieri Cipollone e Gianzi.
Delega, inoltre, il Presidente Cassiani a concordare l’incontro con il Sindaco Alemanno.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Vanessa Carancini,
Claudia Conti, Federica Corrieri, Ilaria Guarciariello, Stefania Lupini, Cristiano Manni,
Giordano Neroni, Corrado Pasquali, Francesca Segatori, Antonio Stellato, Gianluca Varvo, Donatella Vicari,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Pareri per nomina a Vice Procuratore
Onorario e Giudice Onorario di Tribunale
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla richiesta di parere per la nomina a Vice
Procuratore Onorario dell’Avv. Rossella Benedetti.
Il Consiglio esprime parere favorevole.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota dell’Avv. Giuseppe Miceli, pervenuta in data 27 novembre 2008, con la quale
chiede la pubblicazione sul sito del Consiglio
della locandina relativa al concerto di beneficienza organizzato dalla Guardia di Finanza di
concerto con l’Orchestra Sinfonica Italiana
per il giorno 15 dicembre 2008.
Il Consiglio ne prende atto e dispone che
la locandina venga pubblicata sul sito.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota degli Avv.ti Angelo e Valerio Vallefuoco, pervenuta in data 27 novembre 2008,
con la quale chiedono l’iscrizione all’Albo
della Società “Studio Legale Vallefuoco &
Associati Società tra gli Avvocati Angelo Vallefuoco e Valerio Vallefuoco S.t.P.”, ai sensi
del D.L. 96/2001.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo De Fiore, con la
quale comunica la riduzione dalle ore 9,00 alle
ore 12,00 dell’apertura al pubblico delle cancellerie dei Giudici per le Indagini Preliminari.
Il Consiglio ne prende atto.
(formazione professionale forense – v. rubrica)
- I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio
comunicano al Consiglio che, a seguito del
loro più volte ripetuto intervento, l’Ufficio
iscrizioni a ruolo del Tribunale ha finalmente
dedicato uno sportello esclusivamente agli
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Avvocati. In questo modo si sono notevolmente accorciati i tempi di attesa per i Colleghi che si recano personalmente ad iscrivere le
proprie cause a ruolo.
Il Consiglio prende atto di quanto riferito
dai Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio e si
rallegra per il risultato ottenuto.
- I Consiglieri Di Tosto e Vaglio comunicano che venerdì 5 dicembre 2008, ore 10.30, si
svolgerà presso l’Ufficio del Giudice di Pace di
Roma una riunione con la Dott.ssa Di Bartolomeo, responsabile del suddetto Ufficio, ed il
Dott. Contino, responsabile dell’Ufficio iscrizioni a ruolo, al fine di diminuire o, addirittura, risolvere i lunghi tempi di attesa per gli
Avvocati che devono iscrivere cause ordinarie
e decreti.
Tra le proposte avanzate verranno valutate
la possibilità di riservare due file agli Avvocati,
ovvero quella di lasciare i fascicoli da iscrivere
nel numero di 200 cause giornaliere, ad un
addetto dell’Ufficio tra le ore 9.00 e le ore
10.00, mantenendo comunque le file ordinarie ed il ritiro degli atti ultimi giorni.
Il Consiglio ne prende atto.
- I Consiglieri Di Tosto e Vaglio comunicano che sabato 29 novembre 2008 si è svolto
presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma
con il consegnatario Dott. Carlo Cola, il legale
rappresentante della IPG S.r.l. e il responsabile
dell’Ufficio copie sentenze e decreti ingiuntivi, per verificare l’ubicazione del server, degli
scanner e dei computer che verranno concessi
in comodato l’uso del Consiglio dell’Ordine
degli Avvocati di Roma all’Ufficio del Giudice
di Pace di Roma.
Nel corso della riunione si è manifestata la
necessità di incrementare il numero degli scanner e dei computer da concedere in comodato
d’uso.
Per sabato 5 dicembre 2008 alle ore 9.30 è
stata fissata una nuova riunione presso l’Ufficio del Giudice di Pace, al fine di completare
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
i servizi utili da inserire sul server e per determinare il numero di computer e scanner necessari all’espletamento del servizio.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Consigliere Di Tosto comunica che la
Commissione di Diritto Civile è da integrare
con i seguenti componenti: Avv.ti Fabio Alberici, Maria Grazia Masella, Francesco Piselli,
Francesco Rella.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Di Tosto comunica che la
Commissione Responsabilità Civile è da integrare con l’Avv. Alessandro Alberici.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
- Il Consigliere Rossi comunica che l’Avv.
Giovanna Corrias Lucente ha comunicato di
accettare l’incarico relativo alla proposizione
della querela nei confronti di omissis e del
direttore del settimanale omissis per l’articolo
pubblicato sul suddetto periodico in data 16
ottobre 2008.
Il Consiglio, poichè l’articolo rappresenta
circostanze non vere e gravemente offensive
dell’Istituzione, delibera di richiedere che vengano perseguiti penalmente gli autori dei reati
e, pertanto, conferisce procura speciale al Presidente, Avv. Alessandro Cassiani, affinchè
proponga querela nei confronti di omissis per
diffamazione e del Direttore Responsabile del
omissis per omesso controllo e per ogni reato
che verrà ravvisato nei fatti suesposti.
Delibera, altresì, fin d’ora di costituirsi
parte civile nel relativo procedimento. Conferisce mandato all’Avv. Giovanna Corrias Lucente, con studio in Roma, Via Monte De’
Cenci n. 21, perchè assuma la difesa e la
rappresentanza del Consiglio, nella qualità di
persona offesa e nel seguito di parte civile.
- Il Consigliere Vaglio, avendo ricevuto
numerose lamentele dai Colleghi per essere
stato imposto dalla Lextel il pagamento di
25.00 euro oltre ad Iva per ciascun Avvocato
che voglia collegarsi al Servizio telematico di
consultazioni delle proprie cause pendenti
innanzi alla Corte di Cassazione, riferisce al
Consiglio di tale ulteriore richiesta di denaro a
danno della Categoria per un servizio pubblico che è stato finora gratuito e che dovrebbe
rimanere tale, costituendo comunque uno
sgravio di lavoro per gli Uffici informazioni
della Cassazione.
Ritiene che il Consiglio debba protestare
formalmente per questa ulteriore ingiustificata richiesta di denaro agli Avvocati e suggerisce, ove la Lextel gestore del servizio dovesse
mantenere tale atteggiamento, di usufruire
della clausola contrattuale che prevede la facoltà di recesso dal contratto per il punto di
accesso al Processo Civile Telematico alla scadenza del primo anno contrattuale, rivolgendosi all’uopo alla diretta concorrente.
Il Consiglio, in considerazione della gratuità del servizio di consultazione dei procedimenti in Cassazione fino al mese di novembre, delibera di chiedere alla Società Lextel di
ridurre il costo del servizio ad 1 euro mensile
oltre ad Iva per ciascun Avvocato che voglia
aderire.
(Pareri deontologici – v. rubrica)
ADUNANZA DELL’11 DICEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario Antonio Conte, nonché i Consiglieri
Giovanni Cipollone, Goffredo Maria
Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta,
Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Pietro Di
Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n. 35
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
cancellazioni
per decesso ..................................... n. 1
a domanda ...................................... n. 6
nulla osta al trasferimento ................... n. 4
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.
abilitazioni ............................................ n.
iscrizioni e abilitazioni ......................... n.
revoca cancellazione ............................ n.
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n.
cancellazioni
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
per fine pratica ............................... n.
nulla osta per trasferimento ................. n.
compiuta pratica .................................. n.
8
2
6
1
1
2
2
10
1
2
DISCIPLINA
proc. trattati in dibattimento ............... n. 3
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota dell’Associazione Professionale DSB
e Partners pervenuta in data 2 dicembre 2008,
con la quale comunica la costituzione della
predetta associazione professionale.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che l’Avv. Alberto Scalia, con nota pervenuta
in data 9 dicembre 2008, ha comunicato il
recesso dell’Avv. Antonio Volanti dall’Associazione Professionale “Studio Legale Associato Alberto Scalia, Avvocato Fabrizio Paragallo, Avvocato Antonio Volanti” e, pertanto,
l’Associazione ha modificato la denominazione in “Studio Legale Associato Avvocato Alberto Scalia, Avvocato Fabrizio Paragallo”
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 30
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 11
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati Lidia Baldassari, Andrea
Campi, Emanuela De Bartolo, Joseph Di Porto, Simona Gallina, Antonino Gioffrè, Umberto Longaroni, Andrea Necci, Cinzia Roberti, Fabiana Seghini, Pierandrea Valchera,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
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- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota dell’Avv. Franca Iuliano, pervenuta
in data 4 dicembre 2008, con la quale comunica l’inserimento nell’Associazione Professionale denominata “Studio Legale Biscotto e
Associati”.
Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per gli ulteriori adempimenti.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
che in data 11 dicembre 2008 è pervenuta la
nota del Consigliere Segretario dell’Ordine
degli Avvocati di Latina con la quale comunica che l’Avv. Renato Giugliano ha rassegnato
le dimissioni quale Componente Supplente
della VI Sottocommissione per gli Esami di
Avvocato Sessione 2008 e indica quale sostituto l’Avv. Maria Teresa Pagano.
Il Consiglio designa l’Avv. Maria Teresa
Pagano, con studio a Roma in Via Antonio
Bosio, 61.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
(formazione professionale continua – v. rubrica)
- Il Presidente Cassiani distribuisce copia
dell’interrogazione parlamentare depositata
dagli Onorevoli Valentino, Balboni, Battaglia,
Benedetti, Valentini, Bugnano, Ciarrapico,
Coronella, D’Alì, Delogu, Fluttero, Gentile,
Gramazio, Grillo, Li Gotti, Longo, Magistrelli,
Mugnai, Pontone, Speziali, Totaro, Vizzini e
Zanda, che ringrazia vivamente per l’impegno
dimostrato nei confronti del Consiglio in relazione al problema del rilascio dei locali della
storica sede di Piazza Cavour.
Il Consiglio delega il Presidente a prendere
contatto con i presentatori dell’interrogazione
parlamentare.
- Il Consigliere Barbantini comunica che il
Dott, Blatti, Dirigente della Cancelleria Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Roma,
gli ha rappresentato la decisione di soppressione del Presidio Medico di Pronto Soccorso
situato nell’edificio nuovo del Tribunale di
Viale Giulio Cesare.
Tale soppressione sarebbe determinata
dalla cessazione dell’incarico, da parte dell’Ospedale S. Filippo Neri da cui dipende il
detto Presidio, della Dott.ssa attualmente ivi
dislocata.
La soppressione del Presidio Medico sarebbe un fatto gravissimo e comporterebbe un
danno a tutti coloro, Magistrati, Avvocati,
Personale e Cittadini, che giornalmente frequentano il Tribunale Civile lasciandoli privi
di soccorso medico, in caso di necessità.
Il Consiglio, ritenuta indispensabile la prosecuzione del servizio medico, non essendo
minimamente concepibile che venga soppresso un servizio di assoluta priorità, delega il
Consigliere Barbantini a prendere gli opportuni contatti con il Presidente del Tribunale di
Roma, con il Presidente della Corte di Appello
di Roma e con i Responsabili dell’Ospedale S.
Filippo Neri, per risolvere l’insorto problema.
- Il Consigliere Murra riferisce, su incarico
del Consigliere Segretario Conte, sulla nota
prot. 23056 del 25 novembre 2008 con la quale
i legali appartenenti all’Avvocatura della Regione Lazio si dolgono della decisione dell’Amministrazione di sottoporre la loro presenza a sistema di rilevazione automatica.
Invero, nel richiamare la deliberazione del
Consiglio assunta nell’adunanza del 28 ottobre 2004, gli Avvocati della Regione Lazio
ritengono illegittima la decisione del Dirigente la Direzione Organizzazione e Personale
che costringe anche i professionisti legali all’onere di attestare, in entrata e in uscita, la
loro presenza in Ufficio, alla luce dei molti
impegni professionali che costoro svolgono
sia presso gli Uffici giudiziari sia nelle altre sedi
nelle quali si articola la macrostruttura regionale sia, praticamente ben oltre l’orario di
servizio, a casa, quando si tratti di redigere atti
processuali con scadenza nei giorni successivi
ai festivi.
Il Consigliere Murra, nel richiamare l’attenzione sui precedenti giurisprudenziali a
mente dei quali si è ritenuto indecoroso l’assoggettamento degli avvocati appartenenti all’Elenco speciale a forme di controllo pregnante sulla presenza, mediante sistemi di
rilevazione automatica, significa che il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio,
con l’ordinanza n. 1695/95, resa sul ricorso
R.G. 3937/95, ebbe definitivamente a statuire
che il controllo sulla presenza in servizio dei
legali è affidato al Capo della struttura, il quale
deve sì accertarsi che costoro prestino la propria attività professionale, ma non ricorrere a
criteri di verifica oltraggiosi per la Toga. Si
rammenta che la decisione in questione è stata
confermata dal Consiglio di Stato con ordinanza n. 82/95.
Il Consiglio, dato atto, nell’esprimere la
propria solidarietà ai Colleghi dell’Avvocatura regionale, si determina di inviare una dettagliata lettera al Presidente della Regione Lazio,
On.le Marrazzo, affinchè intervenga presso la
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Direzione del Personale in modo che la decisione contestata sia riesaminata alla luce delle
prescrizioni della deliberazione del Consiglio
medesimo del 28 ottobre 2004 e dei precedenti giurisprudenziali.
- Il Consigliere Vaglio, rilevato che presso
l’Ordine dei Commercialisti è stato aperto dal
30 settembre 2008 uno sportello della Equitalia Gerit S.p.A., fa presente al Consiglio che
sarebbe auspicabile assumere un’analoga iniziativa in modo che gli Avvocati romani possano essere agevolati nella consultazione delle
posizioni debitorie dei propri clienti senza
sobbarcarsi estenuanti attese di ore agli sportelli della Equitalia Gerit aperti al pubblico.
Il Consiglio, preso atto di quanto esposto
dal Consigliere Vaglio, delibera di delegare i
Consiglieri Di Tosto e Vaglio affinchè verifichino la disponibilità dell’Equitalia Gerit S.p.A.
ad aprire uno sportello dedicato agli Avvocati
e Praticanti Avvocati presso la sede secondaria
dell’Ordine in Via Valadier 42 e provvedano
di conseguenza.
- Il Consigliere Vaglio fa presente al Consiglio quanto segue:
1) il decreto legge 29 novembre 2008 n.
185 (cd. decreto anticrisi) ha previsto al comma 7 dell’art. 16 che “i professionisti iscritti in
albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato
comunicano ai rispettivi ordini o collegi il
proprio indirizzo di posta elettronica certificata entro un anno dalla data di entrata in vigore
della presente legge. Gli ordini e i collegi
pubblicano in un elenco consultabile in via
telematica i dati identificativi degli iscritti con
il relativo indirizzo di posta elettronica certificata”;
2) in data 26 novembre 2008 è stato siglato dai ministri Brunetta e Alfano un protocollo d’intesa per la realizzazione di programmi
di innovazione digitale, che prevedono una
serie di interventi, tra i quali, in particolare,
l’introduzione delle notificazioni telematiche
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delle comunicazioni e degli atti processuali ad
Avvocati e ausiliari del giudice, in attuazione
dell’art. 51 della Legge 6 agosto 2008, n. 133,
con la previsione che entro il mese di giugno
2009 la notifica telematica per i procedimenti
di cognizione sia attivata nel 30% dei Tribunali e Corti d’Appello d’Italia, tra cui i Tribunali
super di Roma e Torino.
Il Consigliere Vaglio, ritenuto indispensabile che il Consiglio dell’Ordine di Roma si
faccia trovare preparato ed al passo con i tempi
nell’applicazione dell’innovazione tecnologica alla professione forense, chiede al Consiglio di individuare entro la fine del mese di
dicembre 2008 o i primi mesi del 2009, il più
conveniente tra i maggiori fornitori di caselle
di posta elettronica certificata, in modo da
dotare ciascun Avvocato di una PEC a spese
dell’Ordine, ovvero, nel caso in cui il costo,
pur concorrenziale sul mercato, dovesse risultare troppo oneroso per essere sostenuto direttamente dal Consiglio, ponendolo in tutto o
parzialmente a carico dell’iscritto al momento
del versamento del contributo annuale.
Il Consiglio, preso atto di quanto esposto
dal Consigliere Vaglio e ritenuto indispensabile procedere all’adeguamento della posta elettronica dei propri iscritti nei termini previsti
dalle norme in vigore, delibera di delegare il
Consigliere Vaglio affinchè individui tra i
maggiori fornitori di caselle di posta elettronica certificata quello più conveniente per dotare tutti gli iscritti all’Albo degli Avvocati di
Roma di una PEC idonea a supportare le
notificazioni e comunicazioni per via telematica e riferisca al Consiglio.
Offerta forniture di software e hardware per
l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma
- Il Consigliere Di Tosto comunica che l’11
dicembre 2008 si è svolta una riunione presso
l’Ufficio del Giudice di Pace di Roma con la
Dott.ssa Di Bartolomeo (Primo Dirigente Giudice di Pace) ove è stato redatto e sottoscritto
un verbale di proposte modificative dell’attua-
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le gravissima situazione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, relativo all’iscrizione a
ruolo dei giudizi ordinari, pubblicazione sentenze e richiesta copie sentenze e decreti ingiuntivi.
Nel corso della riunione è stato concordato di riservare due sportelli agli avvocati per
l’iscrizione a ruolo dei giudizi con un massimo
di cause iscritte fino a 200; pubblicazione delle
sentenze presso le Cancellerie e rilascio di
copia del dispositivo agli avvocati al momento
della pubblicazione; uno sportello riservati
agli avvocati per la richiesta copia sentenze e
decreti ingiuntivi.
In merito alla precedente delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per
l’acquisto di un server per la gestione delle
copie sentenze e decreti ingiuntivi nella riunione del 5 dicembre 2008 presso l’Ufficio del
Giudice di Pace di Roma si è rilevata la necessità di ampliare la fornitura degli scanner da 6
a 10, delle stampanti da 2 a 4, dei computers da
6 a 14 con incremento della spesa, e della
fornitura dei toner, della carta per stampare
come da contratto allegato.
Tale delibera consentirà di risolvere la gestione delle copie sentenze e dei decreti ingiuntivi, ove in questo momento vi sono circa
tre ore di attesa.
Ovviamente tali proposte oltre all’approvazione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma dovranno definitivamente essere
approvate dal Coordinatore del Giudice di
Pace Avv. Mailler.
Il Consiglio approva all’unanimità dei presenti.
- Il Consigliere Barbantini riferisce quanto
segue: “Signor Presidente e Signori Consiglieri, nell’incarico affidatomi dal Consiglio relativo, tra l’altro, ai colloqui di fine pratica con
i futuri Avvocati, tratto con loro dell’aspetto
deontologico della nostra professione e raccomando loro di tenere un comportamento consono con la stessa. Peraltro, mi riesce difficile
formulare tali insegnamenti, basilari per un
corretto svolgimento dell’attività legale, quando debbo constatare l’esistenza sul sito di un
Consigliere, nel caso di Mauro Vaglio, di
pubblicità non già di materie e questioni legali
ma di tutt’altro genere che definire “commerciale” mi sembra riduttivo.
Non voglio assolutamente fare della sterile
polemica ma richiamare noi tutti a quei doveri
di probità e correttezza dei quali proprio noi,
eletti dagli Avvocati Romani, dovremo essere
sicuro esempio.
Come è concepibile che un Avvocato, di
più, un Consigliere dell’Ordine alberghi nel
suo sito le seguenti “pubblicità”:
- RISTORANTE MARGO’ 15% di SCONTO per gli utenti del sito web di Mauro Vaglio
del 15% ed altre agevolazioni dopo la prima
volta (segue indirizzo) CHIEDERE DI WALTER - BUONO SCONTO del 15% per gli
utenti del sito web di Mauro Vaglio ed altre
agevolazioni dopo la prima volta.
- RISTORANTE HIMBA tutte le sere a
cena 15% di SCONTO per gli utenti del sito
web di Mauro Vaglio (segue indirizzo) - BUONO SCONTO del 15% tutte le sere a cena per
gli utenti del sito web di Mauro Vaglio.
- GIOIELLERIA CELLUPRICA 20% di
SCONTO per gli utenti del sito web di Mauro
Vaglio su qualsiasi articolo di Gioielleria, Oreficeria e Argenteria (seguono indirizzi) - BUONO SCONTO del 20% per gli utenti del sito
web di Mauro Vaglio su qualsiasi articolo di
Gioielleria, Oreficeria e Argenteria.
- 4COMPANY: cartelline standard e personalizzate Speciale PROMOZIONE solo dal
15 al 30 settembre (seguono altre due pagine
per la personalizzazione online e con l’indicazione degli sconti, con indicazione del referente cui rivolgersi, tal Dott. Paolo Sabatino
con relativo numero telefonico).
Nel sito compare anche una Convenzione
con tal S.r.l. Infocredit per recupero crediti,
rintracciabilità clienti morosi, persone fisiche e
giuridiche, rintracciabilità dei beni e fonti di
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reddito da aggredire, visure ipo-catastali con
indicazione dello sconto del 20% sul listino dei
prezzi “già particolarmente concorrenziali”.
Confermando che la mia non vuole essere
una polemica “di parte” in quanto, almeno per
me, le divisioni pre-elettorali sono cessate definitivamente nel momento dell’insediamento del nuovo Consiglio, ritengo, obiettivamente, che tali exploit non solo nuocciano al
decoro della nostra Professione, ma siano un
pessimo esempio per i giovani che sono da
poco entrati nell’Avvocatura e per quelli che
vi entreranno.
Chiedo, pertanto, che il Consiglio, in piena serenità, esprima il suo giudizio riguardo a
quanto da me segnalato, adottando le misure
che riterrà più opportune.”
Il Consigliere Vaglio, nel replicare alle
illazioni del Consigliere Barbantini in merito
ai presunti “annunci pubblicitari” presenti sul
sito web www.maurovaglio.it (da lui condotto), ricorda come non si possa parlare di pubblicità ma solo di segnalazione ai colleghi.
Infatti la presenza di detti annunci non è
collegata ad alcuna forma di remunerazione o
transazione economica di alcun genere ed è
pertanto ispirata al solo spirito di servizio nei
confronti dei colleghi. Del resto, già nell’anno
2007 un’identica infamante argomentazione
era stata considerata destituita di ogni fondamento da questo stesso Consiglio (di cui faceva parte il Consigliere Barbantini), che aveva
riconosciuto “che le convenzioni riportate sul
sito non costituivano riferimenti pubblicitari
o commerciali e che si trattava esclusivamente
di un servizio reso in favore dei colleghi romani, senza alcun profitto personale; che pertanto la pubblicità adottata nel caso specifico non
appare allo stato in contrasto al principio di
decoro della professione; che pertanto alcuna
infrazione di natura deontologica può ravvisarsi nel comportamento dell’Avv. Mauro
Vaglio”, deliberando perciò di non essere luogo ad apertura di procedimento disciplinare.
Premesso ciò, il Consigliere Vaglio ribadi-
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sce ancora una volta che il sito da lui condotto,
denominato “Il portale degli Avvocati romani”, non è il sito web del proprio studio legale,
infatti in esso non compaiono nemmeno i
relativi numeri telefonici, ma uno spazio che
esiste esclusivamente come servizio ai colleghi. Spazio che gli avvocati dimostrano di
apprezzare grandemente, visto che esso conta
ormai quasi 10.000 iscritti, la maggior parte dei
quali ovviamente appartenenti ad altri Fori,
che possono in questo modo usufruire dei
medesimi servizi.
Tra l’altro, il titolo di Avvocato compare
solo una volta nella home page e con l’esclusivo
scopo di specificare proprio quanto segue:
“Questo sito web è stato realizzato ed è gestito
personalmente dall’Avv. Mauro Vaglio del Foro
di Roma senza scopo di pubblicizzare alla
collettività la propria attività professionale. Si
informa, anche in relazione all’ultimo comma
dell’art. 17 bis del Codice Deontologico, che il
sito è rivolto ai soli avvocati e praticanti con lo
scopo preminente di favorire la loro formazione ed aggiornamento professionale. Le convenzioni non costituiscono riferimenti pubblicitari
o commerciali, ma sono anch’esse esclusivamente un servizio reso in favore dei colleghi,
senza alcun profitto personale”.
Del resto, è semplice verificare come nemmeno in uno dei documenti “incriminati” e
stampati dal Consigliere Barbantini sia possibile rilevare l’utilizzo da parte del Consigliere
Vaglio del titolo di Avvocato.
Verrebbe quasi da pensare che dietro il
ripetersi di queste ingegnose accuse vi sia un
malcelato tentativo di far morire un’opera che
suscita un così gran numero di consensi tra i
colleghi. Premesso tutto ciò, il Consigliere
Vaglio, nella convinzione di svolgere i propri
compiti istituzionali e la propria professione
nel massimo rispetto dei doveri di probità e
correttezza, nel caso di specie richiamati fuori
luogo dal Consigliere Barbantini, considera
opportuno mantenere e, anzi, incrementare il
più possibile sul sito www.maurovaglio.it le
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convenzioni in favore degli avvocati romani,
che in questo modo avranno la possibilità di
usufruire della riduzione di costi e, quindi, di
un notevole risparmio in molte attività quotidiane.
Il Presidente Cassiani propone di incaricare
i Consiglieri Barbantini e Murra per studiare le
eventuali possibilità di utilizzo nei siti internet
degli Avvocati e delle Istituzioni Forensi di notizie relative a convenzioni commerciali a favore
degli Avvocati e di porre l’argomento all’ordine
del giorno di una prossima adunanza.
Il Consiglio approva.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
Sicurezza e tracciabilità dei faldoni presso le
Cancellerie del Tribunale Civile: progetto
del Presidente Romagnoli
- Il Consigliere Vaglio riferisce di aver
preso parte, su delega del Consiglio, ad una
serie di incontri con il Presidente della XII
Sezione del Tribunale Civile di Roma, Dott.
Romagnoli, con il Dirigente di Cancelleria,
Dott. Fabiano Brunelli, ed alcuni esperti nella
sicurezza e tracciabilità dei documenti. L’esigenza, avvertita in particolare di comune accordo dal Presidente Romagnoli e dal Presidente Cassiani, è quella di rendere più sicura la
gestione dei fascicoli da parte delle cancellerie
e, al tempo stesso, più agevole e snella la
consultazione ed l’estrazione delle copie degli
stessi da parte dei legali.
Dopo i primi incontri, il Presidente Romagnoli ha chiesto al Consigliere Vaglio ed al
Dott. Brunelli di predisporre una relazione
che permettesse di contemperare le diverse
esigenze delle cancellerie e degli Avvocati e di
indicare le soluzioni che potessero soddisfare
entrambe le categorie, permettendo al tempo
stesso di adottare un sistema di sicurezza della
documentazione, ovviamente di interesse di
tutti.
La relazione concordata sulla “Gestione
dei fascicoli dei procedimenti civili all’interno
delle cancellerie, aspetti critici relativi alla sicurezza della custodia e dell’integrità degli atti
e dei documenti prodotti” ha esaminato i
seguenti punti:
“La gestione dei procedimenti nel settore
civile presenta alcuni aspetti di particolare
criticità, in merito, soprattutto alla questione
della sicurezza della custodia e dell’integrità
degli atti e dei documenti prodotti, cui si
collega l’ulteriore problema delle disfunzioni
nella consultazione dei fascicoli e nell’estrazione delle copie degli atti da parte dei legali.
Al fine di descrivere più puntualmente la
problematica accennata, non si può prescindere dall’esame dell’attuale situazione gestionale, nonché dalle prassi adottate dalle cancellerie delle Sezioni di un grande ufficio giudiziario, quale è quello di Roma:
il procedimento civile una volta formato
presso il Ruolo generale, iscritto nel registro
generale, e trasmesso alla singola cancelleria
della Sezione, è, dopo l’assegnazione al giudice titolare, fatta dal Presidente della Sezione,
custodito nei locali in uso alla cancelleria
stessa, in scaffali e/o armadi dedicati, normalmente, suddivisi per giudice titolare e per
udienza di trattazione del procedimento. Le
parti, quasi totalmente i legali delle parti o i
loro delegati, integrano il fascicolo in base alle
norme procedurali civili e consultano il fascicolo, richiedendo copie degli atti in esso contenuti, infine, il fascicolo viene portato nell’aula di udienza nel giorno fissato per la
trattazione dello stesso; terminata l’udienza
ritorna in cancelleria per gli eventuali adempimenti o nell’attesa della successiva udienza di
trattazione; ciò avviene fino alla definizione
del procedimento stesso. Una volta trattenuta
la causa in decisione il fascicolo viene sottratto
alla disponibilità delle parti per essere studiato
dal giudice per la redazione della sentenza.
Questa sintetica descrizione delle modalità di
accesso delle parti al fascicolo deve necessariamente sottolineare il fatto che:
- Il deposito degli atti avviene per mezzo di
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un cancelliere a ciò incaricato, ma prima del
deposito la parte deve individuare il fascicolo,
prenderlo dai citati scaffali e/o armadi e consegnarlo al cancelliere; nel caso di mancato
rinvenimento viene formato un fascicolo provvisorio con il solo atto depositato in quel
momento nell’attesa del rinvenimento;
- La consultazione, molto spesso, avviene
nello stesso locale del deposito in una situazione di oggettiva e scontata confusione dovuta
alle molteplici attività (ricerca dei fascicoli,
prelievo degli stessi, deposito degli atti, successiva ricollocazione del fascicolo), in cui il
controllo della consultazione da parte dell’ufficio è minimo e non consente,facilmente, di
rilevare eventuali irregolarità (sottrazione e/o
sostituzione di documenti e atti);
- La richiesta di copie comporta il prelievo
del fascicolo e la parte lo prende per andare a
far fotocopiare gli atti e i documenti richiesti
per le copie; quindi materialmente il fascicolo
esce dalla disponibilità dell’ufficio, che rimane solo con il documento di identità (o tessera
del legale) della parte che ha prelevato il fascicolo per andare a formare le copie;
- La trattazione in udienza comporta il
prelievo da parte dei commessi dell’ufficio, e
lo spostamento fisico del fascicolo nell’aula di
udienza, dove rimane, sostanzialmente incustodito, in quanto durante l’udienza non è
presente alcun elemento del personale amministrativo ed è presente il solo giudice, il quale
però, non ha e non deve (in quanto non ha
questo compito istituzionale) controllare la
custodia e l’integrità del fascicolo.
Una situazione come quella appena descritta, dà luogo a diverse criticità, alcune
addirittura arrivate ai mezzi di informazione e
al Garante della Privacy (vedi da ultimo la nota
del Garante del 10 novembre u.s., proprio
sulla irregolare custodia dei fascicoli, nel settore civile del Tribunale di Roma e riportata da
diversi organi di stampa a rilievo nazionale);
tutti hanno denunciato una rilevante mancanza di sicurezza che porta sia alle lesione del
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diritto di riservatezza, sia dell’integrità del
fascicolo stesso.
A ciò si aggiungano le difficoltà nel reperire i fascicoli e le gravi perdite di tempo per i
legali nel reperire il fascicolo ed andare a farne
fare le fotocopie personalmente, pur venendo
costretti ad applicare sulle copie le marche
previsti per i diritti di cancelleria, nonostante
nessuna attività sia stata da questa svolta.
Le esigenze primarie per porre rimedio a
questa situazione possono essere riportate, qui
di seguito:
- Il fascicolo al momento della formazione
dovrebbe avere gli atti e i documenti rilegati
dalla parte in maniera da evitare nella maniera
più sicura possibile l’eventuale alterazione
dovuta a smarrimento, soppressione o sostituzione di atti e documenti prodotti;
- Dopo la formazione, il Ruolo Generale
dovrebbe “marcare” il fascicolo con modalità
tecniche tali che ne consentano l’individuazione continua nei locali in uso alla cancelleria, o meglio ancora, l’individuazione nello
scaffale/armadio, qualora il fascicolo fosse
collocato in maniera errata rispetto alla data di
udienza fissata per la trattazione (per es. l’inserimento di un r.f.id. all’interno della copertina
del fascicolo e/o sull’ atto o documento depositato), così da consentirne una rapida ricerca
e successiva corretta ricollocazione;
- I locali in uso alla cancelleria dovrebbero
essere dotati di sistemi di rilevazione dei fascicoli “marcati”, nonché degli utenti che hanno
accesso ai locali stessi (per es. a mezzo di
antenne collocate nelle sale di consultazione
o, meglio ancora, sugli scaffali/armadi dove i
fascicoli sono contenuti);
- Gli utenti dovrebbero essere dotati di una
tessera personale per l’accesso ai locali predisposti per la consultazione e per il deposito, in
modo da evitare anche la necessità di autorizzazione per accedervi da parte del cancelliere
e le relative estenuanti attese;
- Il deposito degli atti e i documenti successivi alla formazione del fascicolo dovrebbe
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avvenire con le stesse modalità descritte per la
formazione iniziale del fascicolo, così da evitare l’eventuale alterazione dovuta a soppressione o sostituzione di atti e documenti citati;
il cancelliere dovrebbe verificare l’apposizione dei citati sistemi e rifiutare la presentazione
di documenti e atti non a norma di sicurezza;
- Le sale di consultazione dovrebbero prevedere idonee macchine fotocopiatrici o altri
mezzi di scansione per consentire in loco una
più rapida e sicura duplicazione delle copie
richieste;
- I corridoi che separano i locali in uso dalla
cancelleria dalle aule di udienza dovrebbero
essere dotate di sistemi di rilevazione dei fascicoli “marcati”;
- Le aule di udienze dovrebbero essere
dotate di sistemi di rilevazione dei fascicoli
“marcati”, nonché degli utenti che hanno accesso ai locali stessi (per es. a mezzo di antenne
collocate nelle aule).
- I verbali delle udienze tenute dovrebbero
essere raccolti, a cura della cancelleria, con le
stesse modalità descritte per la formazione
iniziale del fascicolo, così da evitare l’eventuale alterazione dovuta a soppressione o sostituzione dei verbali stessi.
Questi accorgimenti permetterebbero una
serie di vantaggi:
- Il fascicolo, una volta formato e trasmesso alla cancelleria della Sezione è sempre
monitorato in tutti i suoi spostamenti fisici;
- Il fascicolo è sempre composto anche
nelle successive integrazioni, da atti e documenti formati con sistemi che riducono le
possibilità di smarrimento o alterazione degli
stessi;
- Tutti gli utenti che hanno avuto accesso
al fascicolo sono registrati quali utenti che
hanno gestito materialmente il fascicolo;
- Se oltre il sistema di riduzione delle
alterazione, gli atti e documenti presenti nel
fascicolo fossero anch’essi dotati di un sistema
di rilevazione, le possibilità di sottrazione e
sostituzione sarebbero praticamente nulle;
- Le aule di udienza diventano locali altrettanto sicuri quanto quelli in uso alle cancellerie;
- I legali non sarebbero più costretti alle
attuali lunghe attese per visionare i fascicoli di
causa ed avrebbero la possibilità di estrarre
direttamente le copie con il solo costo per la
fotocopiatura ed evitando di recarsi al di fuori
della cancelleria.
F.to Avv. Mauro Vaglio e Dott. Fabiano
Brunelli”.
Il contenuto della relazione e le soluzioni
suggerite sono state particolarmente apprezzate dal Presidente Romagnoli, il quale si è
dichiarato disposto a sottoporre il progetto ai
competenti organi ministeriali, previo consenso del nostro Consiglio dell’Ordine.
Il Consigliere Vaglio fa presente che il
sistema proposto, ove integralmente accettato
dal Ministero, sarebbe di particolare utilità per
i Colleghi, in quanto si otterrebbero i seguenti
ipotizzabili risultati:
- sicurezza dei propri documenti depositati nei fascicoli della cancelleria;
- snellimento della procedura di consultazione dei fascicoli, con eliminazione delle file
per accedere alle cancellerie, sostituite dalla
possibilità di accedere all’unica stanza contenente tutti i fascicoli della sezione con l’utilizzazione di un’apposita tessera magnetica personale;
- possibilità di estrarre copie ad uso studio
sul posto pagando solo il costo delle fotocopie, senza apposizione dei diritti di cancelleria.
Il Consigliere Vaglio chiede, pertanto, che
il Consiglio esprima il proprio consenso al
progetto di massima in materia di sicurezza e
tracciabilità dei faldoni sopra esposto, chiedendo al Presidente Romagnoli di sottoporlo
ai competenti organi ministeriali; fa altresì
presente che, ovviamente, all’inizio sarà necessaria una sperimentazione del sistema in
due o massimo tre sezioni, per poi estendere
detto sistema a tutto il Tribunale Civile.
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Il Consiglio
preso atto, esprime il proprio ringraziamento
al Presidente Romagnoli per l’impegno profuso ed i risultati raggiunti, continuando a delegare il Consigliere Vaglio a seguire l’evoluzione del progetto, rispetto al quale si riserva di
promuovere il proprio consenso all’esito dei
futuri stati di avanzamento, dei quali intende
essere informato.
Progetto di revisione dell’Unep di Roma
- I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti, Nesta e
Vaglio, considerato che la situazione dell’Ufficio Notifiche ed Esecuzioni presso la Corte di
Appello di Roma è ormai divenuta insostenibile sia per i tempi di attesa che per la qualità dei
servizi, hanno preso contatti con alcune organizzazioni sindacali degli Ufficiali giudiziari al
fine di verificare se potessero sussistere le condizioni per rendere meno gravose per gli Avvocati la effettuazione delle notifiche e delle esecuzioni presso l’Unep di Roma.
In tale contesto, la Organizzazione sindacale “Unsa Sag” ha sottoposto ai suddetti Consiglieri il proprio “Progetto per la Revisione Organizzativa dell’Unep di Roma - P.R.O. Unep”,
che prevede una riorganizzazione degli Ufficiali e degli Operatori giudiziari in base alle relative
qualifiche ed una ristrutturazione dei servizi.
In particolare, al punto C) dell’allegato progetto sono previste nuove modalità di consegna
e ritiro delle richieste di notificazione ed esecuzione e del successivo controllo dello stato di
procedura, che semplificherebbe di molto l’attività degli Avvocati:
1) le richieste verrebbero accettate in plico
chiuso, come per gli atti che pervengono all’ufficio a mezzo posta;
2) nel plico dovrebbero essere contenuti,
oltre ai documenti necessari per la notificazione o l’esecuzione, il recapito telefonico, il fax o
l’e-mail del richiedente, che verrebbe immediatamente avvisato in caso di carente e/o ineseguibile richiesta;
3) nel plico verrebbe inserita la ricevuta del
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deposito di una somma prestabilita in misura
fissa in base all’attività richiesta, il cui resto
verrebbe restituito tramite accredito bancario o
assegno postale;
4) il deposito della predetta somma avverrebbe tramite casse automatizzate, che rilascerebbero una doppia matrice con l’indicazione
dell’importo versato, una delle quali verrebbe
applicata sul plico;
5) il servizio di controllo di evasione della
richiesta sarebbe effettuato dal singolo utente
attraverso una sezione all’uopo predisposta nel
sito della Corte di Appello di Roma, con accesso riservato attraverso apposita password;
6) la restituzione degli atti sarebbe effettuata con orario prolungato al pomeriggio;
7) gli atti ultimo giorno verrebbero accettati solo da uno specifico sportello all’uopo
adibito.
I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti, Nesta e
Vaglio, ritenuto che il progetto della Unsa Sag,
già sottoposto alla Presidenza della Corte di
Appello sotto la precedente Presidenza senza
riscontro, appare diretto a risolvere gran parte
dei problemi attualmente esistenti all’Ufficio
Notifiche ed Esecuzioni di Roma, chiedono al
Consiglio di aderirvi e sottoporlo all’esame
dell’attuale Presidente della Corte di Appello di
Roma, Dott. Santacroce, chiedendogli di provvedere in ogni caso ad un intervento urgente
per risolvere i problemi non più procastinabili
dell’Unep di Roma.
Il Consiglio, preso atto di quanto esposto
dai Consiglieri Di Tosto, Fasciotti, Nesta e
Vaglio delega i Consiglieri Fasciotti e Vaglio a
proseguire i contatti con la Presidenza della
Corte di Appello e con la Dirigenza dell’UNEP
per verificare la fattibilità dei progetti dei progetti di informatizzazione e revisione dei servizi
dell’UNEP.
ADUNANZA DEL 18 DICEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Se-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
gretario Antonio Conte, il Consigliere Tesoriere Rosa Ierardi nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta,
Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè,
Rodolfo Murra, Pietro Di Tosto, Cristiana
Arditi di Castelvetere.
Onorario della Corte Suprema di Cassazione,
pervenuta in data 16 dicembre 2008, con la
quale comunica che terrà un discorso durante
la Cerimonia di sabato 20 dicembre in rappresentanza dei Magistrati.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il
Presidente Grieco.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n.
passaggi all'elenco speciale .................. n.
passaggi all’Albo ordinario .................. n.
cancellazioni
per decesso ..................................... n.
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
nulla osta al trasferimento ................... n.
32
1
1
3
15
1
2
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................... n.
abilitazioni ............................................ n.
iscrizioni e abilitazioni ......................... n.
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n.
cancellazioni
a domanda ...................................... n.
per trasferimento ............................ n.
per fine pratica ............................... n.
nulla osta per trasferimento ................. n.
compiuta pratica .................................. n.
5
1
6
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4
3
1
2
PARERI SU NOTE DI ONORARI
emessi ................................................... n. 48
SEGRETERIA
aut. alle notifiche dirette ..................... n. 15
- Il Presidente Cassiani, prima di affrontare
i punti all’ordine del giorno, rivolge il saluto ai
Consiglieri e ai dipendenti che ringrazia per il
loro contributo all’Istituzione e a tutti gli
Iscritti.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera
del Dott. Angelo Grieco, Primo Presidente
- Il Presidente Cassiani riferisce sulle delibere di solidarietà pervenute da molti Consigli
sul problema del rilascio della sede storica del
Consiglio.
Il Consiglio ne prende atto e delibera che,
come al solito, vengano pubblicate sul sito e
conservate nell’apposito fascicolo.
- Il Presidente Cassiani riferisce che ha
portato gli auguri del Consiglio all’Avvocatura dello Stato.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente Cassiani riferisce che il Presidente della Corte Costituzionale Avv. Prof.
Giovanni Maria Flick interverrà alla Cerimonia del 20 dicembre prossimo e prenderà la
parola.
Il Consiglio ringrazia il Presidente Flick che
ha deciso di onorare l’Avvocatura con il suo
intervento alla cerimonia del 20 dicembre p.v.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà
previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti professionisti: Avvocati
Maria Grazia Berti, Ugo Timoteo Casolino,
Michele Cimmino, Simona Ciolli, Nicola
Colacino, Francesca David, Roberta D’Ubaldo, Domenico Greco, Fabiana Pica, Alessandro Pillitu, Alessandro Porru, Antonello Ricci,
Virna Sabeni, Andrea Stillo, Stefania Visco,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Segretario Conte riferisce
sulla nota del Segretario Generale del Comitato Italiano Paralimpico, Dott. M. Giunio De
Sanctis, pervenuta in data 12 dicembre 2008,
con la quale chiede di fornire, ai sensi dell’art.
84 punto 8 D.lgs. n. 163/2006, una rosa di
avvocati per la costituzione di una Commissione Giudicatrice per l’affidamento di lavori
pubblici secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Il Consiglio delibera di indicare i nominativi degli Avvocati: Andrea Ciannavei, Massimo De Luccia, Rosario Carmine Rao e Saverio
Schiavone.
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi riferisce di
aver partecipato in data odierna alla riunione
trimestrale dei Revisori dei Conti, e che nessuna osservazione in merito agli argomenti posti
all’ordine del giorno è stata sollevata.
Il Consiglio ne prende atto.
- Il Presidente Cassiani comunica che anche questo anno l’Avv. Lucio Ghia ha inviato
un assegno di 1.500,00 euro da consegnare ai
vincitori della Conferenza dei Giovani Avvocati in memoria dell’indimenticato Avv. Ferdinando d’Atena.
Il Presidente ricorda l’Avv. Ferdinando
d’Atena per le sue eccezionali doti di Maestro
di diritto e di gran Signore e ringrazia l’Avv.
Ghia per un gesto che rispecchia la sua ben
nota nobiltà d’animo.
Il Consiglio ne prende atto e ringrazia
l’Avv. Lucio Ghia.
Accettazione ricorsi per separazione e
divorzio senza assistenza dell’Avvocato valutazioni e iniziative
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- Il Consigliere Vaglio fa presente di aver
ricevuto parecchie lamentele da parte di Avvocati romani poichè da qualche tempo, come
accertato anche personalmente, nella Sezione
speciale del Tribunale di Roma si sta affermando la prassi che gli uffici accettino le iscrizioni
a ruolo delle cause per separazione consensuale e divorzi congiunti senza il mandato ad un
legale, ma -aspetto ancor più grave- che comunque i giudici f.f. di presidente pronuncino
i provvedimenti anche con la comparizione
delle sole parti senza l’assistenza del difensore.
In tema di separazione l’art. 707 c.p.c., a
seguito della riforma del 2006, e in tema di
divorzio l’art. 4 comma 7 L. 1 dicembre 1970
n. 898 prevedono invece espressamente che “i
coniugi debbono comparire personalmente
davanti al presidente con l’assistenza del difensore”.
A suo parere l’esatta interpretazione del
termine “difensore” deve portare alla conclusione che l’avvocato sia munito di mandato al
momento dell’introduzione del giudizio, quindi con procura speciale nel ricorso, con la
conseguenza che gli uffici addetti all’iscrizione a ruolo non dovrebbero accettare le domande di separazione e divorzio prive della
procura ad un difensore.
Tuttavia, anche a voler considerare un’interpretazione diversa della norma, è inammissibile che si permetta la comparizione delle
parti all’udienza presidenziale senza che esse
siano assistite da un difensore all’uopo nominato.
Di conseguenza la prassi del Tribunale di
Roma è contraria alla legge.
Il Consigliere Vaglio ritiene che il Consiglio dell’Ordine debba prendere una decisa
posizione al riguardo, da trasmettere al Presidente del Tribunale di Roma e a tutti gli altri
Consigli dell’Ordine affinchè anche essi si
associno nella protesta nei confronti degli altri
Tribunali d’Italia che seguono tale prassi contraria alla legge.
Il Consiglio delega il Presidente Cassiani e
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
i Consiglieri Fasciotti e Vaglio a prendere
contatto con il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, Dott. Paolo De Fiore.
- Il Consigliere Murra comunica che occorre integrare la Commissione di diritto amministrativo, da lui coordinata, con l’Avv.
Francesco Figliomeni, che ha fatto richiesta di
partecipazione come componente effettivo.
Il Consiglio, dato atto, autorizza l’inserimento.
- Il Consigliere Di Tosto comunica che la
Commissione di Diritto Civile è da integrare
con i seguenti componenti: Maria Albano,
Giovanni Borelli, Claudio Colombo e Teresina Federico.
Il Consiglio ne prende atto e approva.
Pratica n. omissis - Avv. omissis
- L’Avv. omissis, citato come testimone in
un giudizio civile dinanzi l’A.G., precisato di
aver già notiziato i difensori delle parti in
contesa della circostanza, informava il Consiglio di essere a conoscenza di fatti appresi
durante la fase stragiudiziale, antecedente la
proposizione del giudizio, afferenti ad una
delle parti.
Formulava pertanto richiesta di parere per
sapere “se sussistono o meno le condizioni del
diritto di astenersi dal deporre e/o se deponendo violi (o no) il segreto professionale”.
Il Consiglio
Udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
Considerato
- che la materia relativa alla testimonianza di
un avvocato che abbia prestato attività professionale, anche stragiudiziale, è regolamentata
dall’art. 9 del Codice Deontologico Forense e
che le limitazioni ivi contenente operino anche nel caso in cui il professionista abbia
rinunciato al mandato;
- che l’art. 58 del Codice Deontologico Forense prescrive che l’avvocato debba, per quanto
possibile, “astenersi dal deporre come testimone su circostanze apprese nell’esercizio della
propria attività professionale inerenti al mandato ricevuto”;
- che, con riferimento alle circostanze, così
come esposte nella richiesta di parere, sembrerebbero sussistenti entrambe le fattispecie sopra citate;
esprime
parere nel senso che testimoniare su fatti appresi in ragione del mandato difensivo conferito comporterebbe una violazione delle norme deontologiche.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
ADUNANZA DEL 29 DICEMBRE 2008
All’adunanza hanno partecipato il Presidente Alessandro Cassiani, il Consigliere Segretario f.f. Livia Rossi, nonché i Consiglieri
Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo
Nesta, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella
Cerè, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Cristiana Arditi di Castelvetere.
TENUTA ALBO AVVOCATI
iscrizioni
albo ordinario ................................. n. 9
Pas.all’Elenco Spec. Prof.Univ. ............. n. 1
cancellazioni
a domanda ..................................... n. 30
per trasferimento ........................... n. 2
nulla osta al trasferimento ................... n. 4
TENUTA REGISTRO PRATICANTI
iscrizioni ............................................. n. 4
iscrizioni e abilitazioni ........................ n. 11
revoche abilitazioni
per decorrenza di termini .............. n. 2
cancellazioni
a domanda ..................................... n. 26
per fine pratica .............................. n. 7
nulla osta al trasferimento ................... n. 1
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
DISCIPLINA
pratiche disciplinari trattate
aperture proc. disciplinare ............. n. 3
archiviazioni .................................. n. 15
SEGRETERIA
Aut. alle notifiche dirette .................... n. 10
- Il Presidente Cassiani riferisce che la
Lextel S.p.A. ha comunicato di essere disposta
a ridurre la propria richiesta a Euro 1,00 ad
Avvocato Cassazionista a carico del Consiglio
per importo complessivo di circa Euro 6.000,00,
per il collegamento al Servizio telematico di
consultazioni delle proprie cause pendenti
innanzi alla Corte di Cassazione.
Il Consigliere Vaglio, su invito del Presidente, riassume al Consiglio le modalità in cui
si è svolta la trattativa con Lextel per l’accesso
degli Avvocati Cassazionisti al Polisweb Cassazione, che, fino al 1° dicembre 2008, era
totalmente gratuito.
Dopo tale data, invece, è stato richiesto a
ciascun Avvocato che volesse collegarsi al
Servizio telematico di consultazioni delle proprie cause pendenti innanzi alla Corte di Cassazione il pagamento annuo di 25,00 euro
oltre ad IVA o, in alternativa, il versamento di
un contributo fisso annuale da parte dell’Ordine pari a 20.000,00 euro, che avrebbe consentito l’accesso indiscriminato a tutti i possessori di smart card.
A fronte di tali richieste, considerate troppo elevate, all’adunanza del 4 dicembre 2008,
il Consiglio dell’Ordine aveva deliberato di
avanzare una formale protesta con la Lextel
per tale ulteriore richiesta di denaro a danno
della Categoria a fronte di un servizio pubblico, che costituisce comunque uno sgravio di
lavoro per gli Uffici informazioni della Cassazione. In conclusione era stato deliberato di
non intervenire con il proprio contributo, ma
di chiedere alla Lextel quantomeno di diminuire il costo di “abbonamento” per ciascun
Collega ad 1 euro al mese, pari ad un canone
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annuo di 12 euro, oltre ad IVA.
A seguito di ulteriori contatti intervenuti
successivamente a tale delibera con gli amministratori della Lextel, il Consigliere Vaglio ha
ottenuto la formulazione di una diversa proposta, che è quella oggi rappresentata dal
Presidente, ovvero di versare da parte dell’Ordine un contributo annuo di 1 euro per ciascun Cassazionista iscritto all’Albo, con un
costo complessivo, quindi, non superiore a
circa 6.800/7.000 euro. In questo caso, inoltre,
i Colleghi che avessero già provveduto ad
abbonarsi al servizio verranno rimborsati integralmente di quanto versato.
Il Consigliere Vaglio, quindi, in considerazione della notevole diminuzione delle pretese economiche della Lextel, ritiene che sarebbe opportuno aderire a questa nuova proposta
in modo da permettere agli Avvocati romani
di usufruire di un servizio molto utile per
l’attività professionale, come del resto hanno
già fatto i Consigli dell’Ordine di Milano,
Napoli, Bari, Palermo, Messina, Genova ed
altri minori. Tra l’altro, in linea di massima, il
versamento di tale contributo sarebbe limitato
al solo anno 2009. Infatti, i Consiglieri Murra
e Vaglio hanno partecipato, in rappresentanza
del Consiglio dell’Ordine, all’incontro svoltosi lunedì 15 dicembre 2008 presso la Suprema
Corte di Cassazione alla presenza del Presidente Vincenzo Carbone, del Consigliere Brescia (responsabile dell’Area Civile della
D.G.S.I.A. del Ministero della Giustizia) e dei
rappresentanti delle società di gestione dei
punti di accesso per il Processo Civile Telematico, nel quale è emerso come la Suprema
Corte consideri il 2009 quale anno transitorio
per il passaggio dal Sistema Polisweb Cassazione al nuovo sistema Processo Civile Telematico in Cassazione, che permetterà di gestire in
maniera del tutto differente gli accessi alle
cause e che comporterà la necessità di individuare nuovi e diversi accordi contrattuali.
Il Consigliere Vaglio riferisce, altresì, che
in detta circostanza ha rappresentato all’Am-
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
ministratore Delegato della Lextel e al Dott.
Brescia le difficoltà che si incontrano nella
consultazione delle cause civili del Tribunale
di Roma attraverso il nuovo Polisweb nazionale, in cui non compare l’ora di udienza, nonchè il peggioramento della maschera grafica
dello stesso, di gran lunga meno intuitiva e di
facile utilizzazione della precedente. Il Dott.
Brescia, in tale circostanza, ha telefonato al
tecnico responsabile dell’immissione dei dati
sul Polisweb, il quale ha confermato che la
deficienza dipende dal Ministero della Giustizia e che si sarebbe attivato per rimediare al
più presto. Tuttavia, nonostante le predette
assicurazioni, a tutt’oggi sul Polisweb non è
possibile reperire l’orario delle udienze, con
grave disagio dei Colleghi, costretti a rivolgersi per tale informazione agli uffici giudiziari. Il Consigliere Vaglio si impegna a tenere sotto controllo la situazione e a riferire in
Consiglio nell’ipotesi in cui il disservizio
dovesse permanere affinché vengano assunte
le più opportune iniziative di protesta nei
confronti dei responsabili del sistema.
Il Consiglio aderisce alla richiesta.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera, pervenuta in data 19 dicembre 2008, dell’Ordine degli Avvocati di Crema nella quale
si esprime solidarietà all’Ordine di Roma per
la questione del rilascio dei locali dalla sede
storica di Piazza Cavour.
Il Consiglio ne dispone la pubblicazione
sul sito e l’inserimento nell’apposito fascicolo.
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla lettera, pervenuta in data 19 dicembre 2008, dell’Ordine degli Avvocati di Lucca nella quale si
esprime solidarietà all’Ordine di Roma per la
questione del rilascio dei locali dalla sede
storica di Piazza Cavour.
Il Consiglio ne dispone la pubblicazione
sul sito e l’inserimento nell’apposito fascicolo.
- Il Presidente Cassiani comunica che
sono stati nominati l’Avv. Maurizio de Tilla
e l’Avv. Giuseppe Lepore rispettivamente Presidente e Segretario dell’O.U.A.-Organismo
Unitario dell’Avvocatura.
Ad entrambi rivolge l’augurio di buon
lavoro nella certezza che sapranno portare
avanti le battaglie nell’interese dell’Avvocatura.
Aggiunge che tale convinzione nasce dalla conoscenza delle altissime qualità e della
grande esperienza di entrambi.
Il Consiglio si associa nel formulare complimenti ed auguri al Presidente e al Segretario dell’O.U.A.
(formazione professionale continua – v. rubrica)
Pubblicazione Albo Avvocati
Il Consiglio delibera la pubblicazione di n.
6.000 copie della nuova edizione dell’Albo
degli Avvocati -anno 2009.
Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53
Il Consiglio
- Vista l’istanza presentata dai seguenti
professionisti: Avvocati Arianna Arinelli, Assunta Cestaro, Federica De Marco, Sara Donati, Pietrangelo Iaricci, Ivan Laguardia, Federico Lais, Marco Marchese, Claudia Santini,
Maria Troiani,
autorizza
i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7
della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge;
dispone
che gli estremi della presente autorizzazione
siano riportati nel primo foglio del registro
cronologico degli istanti di cui all’art. 8 della
citata legge.
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio delle numerose lamentele pervenute da
Colleghi relative al servizio informazioni presso la Cassa di Previdenza e per quanto riguarda
l’assicurazione sanitaria. In particolare ricorda
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
che, mesi addietro, la Cassa decise di abolire il
servizio informazioni, che veniva svolto nei
locali della Cassa da sei impiegati della stessa,
servizio che venne gestito nei locali di Via
Valadier messi gratuitamente a disposizione
dal Consiglio al fine di agevolare i Colleghi.
Peraltro, dopo alcuni mesi, venne fatto
presente alla Cassa che trattavasi di un servizio
a loro spettante e che non poteva essere addossato al Consiglio.
Da allora ogni informazione che gli avvocati desiderino avere avviene mediante prenotazione in via telematica e non più personale
o, almeno, telefonica: al riguardo, si ribadisce
che non tutti, anzi moltissimi Colleghi, o sono
privi o non hanno dimestichezza con tale
sistema telematico e, pertanto, è necessario
che la Cassa ripristini, sia pure parzialmente, il
servizio informazioni in modo tradizionale.
Per quanto riguarda il servizio informazioni relativo alla polizza sanitaria, l’agenzia di
Roma della compagnia assicuratrice non fornisce alcuna risposta: sembra, peraltro, che
non ci si possa rivolgere alla sede di Trieste.
Tale modus procedendi non appare rispondere alle esigenze di quei Colleghi che, evidentemente per ragioni di salute, sono bisognosi di
chiarimenti circa i tipi di interventi coperti
dall’assicurazione, i nominativi dei medici e
delle Case di Cura convenzionate.
Il Consigliere Barbantini chiede, pertanto,
che il Consiglio rivolga un fermo invito alla
Cassa perchè provveda a rendere più agevole
ai Colleghi l’accesso ai detti servizi.
Il Consiglio delibera di inviare una nota al
Presidente della Cassa Forense e dà mandato
all’uopo al Consigliere Barbantini.
A cura di Antonio Conte
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
CONVEGNI
LA POESIA DI GIUSTIZIA
TERZO CONVEGNO NAZIONALE DEI “GIUDICI SCRITTORI”
(ROMA 4 OTTOBRE 2008)
L’INTERVENTO DI GIOVANNI CIPOLLONE
A prima vista il tema appare paradossale.
Sembra di essere di fronte ad un infelice connubio, ma non è così.
Come sosteneva Giorgio Savane, nulla mette a nudo gli uomini come l’approfondimento giudiziario.
Infatti, nel multiforme filone in cui hanno svolgimento i processi, alle volte, attraverso
l’esame e la valutazione delle azioni umane, nel turbinio delle passioni e delle ambiguità, è
possibile intravedere uno spiraglio di luce, un anelito di poesia, la purezza di un ideale o dì
un sentimento.
Voglio raccontarVi un episodio della mia infanzia giudiziaria. Ero alle prime armi.
Avevo appena superato l’esame di procuratore legale.
Ebbi l’incarico di assistere un detenuto che dal carcere era stato subito trasferito presso
l’ospedale S.Camillo per le sue gravi condizioni di salute. Era accusato di falso in cambiali
e truffa.
Lo andai a trovare in ospedale in uno dei padiglioni del S. Camillo.
In una stanza isolata piantonata da un poliziotto, quest’uomo sulla cinquantina, dal viso
sofferente, mi accolse con un sorriso.
Mi disse di essere siciliano e ciò mi responsabilizzò ancor di più, essendo mio
conterraneo.
Mi spiegò la sua vicenda processuale, dichiarando di essere innocente e di essere vittima
di un raggiro, giurando e spergiurando che la firma sulle cambiali non era stata da lui apposta.
Mi colpì il suo modo dì esprimersi.
Parlava lentamente, ma pronunciando le parole con una certa risolutezza. Mi resi conto
che ciò che lo addolorava maggiormente non era la sofferenza per il grave male che lo
affliggeva, bensì il suo stato di recluso.
Mi disse testualmente: “La prego mi aiuti ad uscire di qui. Ho un solo assillo: il mio unico
desiderio è quello di morire da uomo libero”.
Il giorno successivo mi recai subito dal giudice per rappresentargli tutti gli tesi difensiva,
sollecitando la scarcerazione dell’imputato.
Il giudice mi fece presente accertamenti e, sopratutto, attendeva l’esito di una perizia
calligrafica, per cui al momento era prematura la scarcerazione del mio cliente.
Qualche giorno dopo ritornai a trovarlo all’ospedale S. Camillo e dopo avergli riferito
il contenuto del colloquio con il giudice, cercai di incoraggiarlo, spiegandogli che al
momento vi erano delle esigenze istruttorie che non consentivano la sua scarcerazione.
Mi ascoltò in silenzio senza dire una parola. Solo movimenti delle sue labbra atteggianti
una specie di smorfia, dimostravano profonda delusione e scoramento. Lo salutai con un
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
certo imbarazzo, poiché ebbi la sensazione che avesse ritenuta tradita la sua fiducia nei miei
confronti.
Passò qualche giorno e alla fine della mattinata, dopo essere stato impegnato in un
processo, pensai di recarmi presso l’ufficio del giudice per chiedere notizie sugli sviluppi
dell’istruttoria.
Il giudice appena mi vide mi riferì che avrebbe concesso la libertà provvisoria al mio
cliente in quanto la perizia aveva espresso dei dubbi sull’autore delle firme apposte sulle
cambiali.
Era già l’ora di pranzo ma pensai che fosse più opportuno recarmi all’Ospedale S.
Camillo per dare la bella notizia al cliente.
Mentre mi recavo in tram all’Ospedale S. Camillo, cercavo di immaginare con quali
manifestazioni di gioia il cliente avrebbe accolto la bella notizia. Davanti alla sua stanza,
dove giunsi trafelato, trovai alcuni infermieri che mi fecero presente che il paziente era da
poco deceduto.
Lo vidi sul letto di morte con gli occhi socchiusi, le labbra serrate in una smorfia che mi
sembrò di disperazione.
E’ un episodio che non ho mai dimenticato e che ha lasciato in me una traccia indelebile.
Ho compreso il supremo valore che deve essere attribuito alla dignità dell’uomo e al suo
senso dell’onore. D’altronde, perseguire un puro ideale costituisce già poesia.
Giovanni Cipollone
LA RELAZIONE DI GIOVANNI CIPOLLONE AL CONVEGNO
DI DEONTOLOGIA ORGANIZZATO DALLA “ASSOCIAZIONE NAZIONALE
FORENSE” E DAGLI “AVVOCATI PER L’EUROPA”.
(ROMA 22 NOVEMBRE 2008 - TEATRO OLIMPICO)
Gentili Colleghe e cari Colleghi,
innanzitutto un ringraziamento va rivolto all’amico Avv. Condello, all’Associazione
Naz. Forense, agli Avvocati per l’Europa e agli organizzatori per avermi consentito di
partecipare a questo convegno.
Il tema che oggi dobbiamo affrontare relativo alla pubblicità forense, (artt. 17 e 17 bis
cod. Deontol.), è senz’altro uno dei più controversi. La entrata in vigore della attuale
normativa rappresenta una vera e propria rivoluzione copernicana.
Basta leggere le pronunce del Consiglio Nazionale Forense, - solo di pochi anni fa - e fare
un confronto con le attuali pronunce per rendersi conto del ribaltamento di principi che
sembravano cristallizzati nel tempo e non modificabili.
Faccio qualche esempio con riferimento alla possibile pubblicità del professionista
forense su sito internet. sui giornali o in televisione, per rendersene conto.
Alcuni anni addietro fu posto da parte del Consiglio dell’Ordine dì Ancona tale quesito
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
al Consiglio Nazionale Forense:
“Si chiede di conoscere se possa ritenersi lecita dal punto vista deontologico l’apertura
di un sito Internet. da parte di uno studio legale, finalizzato a fornire prestazioni professionali anche “on line”, ma non solo “on line”.
Dopo ampia discussione, il Consiglio Nazionale Forense così deliberò:
“Premesso che non si riscontrano precedenti sull’argomento, si ritiene che l’apertura di
un sito Internet non possa essere utilizzata come mezzo di pubblicata di uno studio legale
al fine di rendere prestazioni che, per definizione, si basano esclusivamente sull’intuitus
personae”.
Al contrario, si ritiene che su Internet possa figurare nome del professionista e l’indirizzo
dello studio, ma solamente come mera domiciliazione.
Si precisa che predetto parere viene espresso in attesa di meglio valutare l’evoluzione della
materia che appare tanto delicata e nella quale la tecnica sembra talora superare il diritto.
Gennaio 1997, parere n. 119 - Commissione pareri C.N.F.
Successivamente, dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bergamo fu posto al
Consiglio Nazionale Forense questo quesito:
“Si chiede un pronunciamento in relazione alla possibilità, per un iscritto all’Albo, di
tenere, all’interno di una pubblicazione giornalistica mensile a diffusione locale, una rubrica
di risposte ai lettori, nella quale esprima pareri di contenuto giuridico”.
Dopo ampia discussione, il Consiglio Nazionale Forense si è così espresso:
“Il tema proposto, come osservato dal Consiglio territoriale richiedente, è di notevole
ampiezza e di attuale interesse. Se si dovesse fare esclusivo riferimento al tradizionale
principio deontologico che vieta agli avvocati di farsi pubblicità sotto qualunque forma, la
risposta dovrebbe indubbiamente essere orientata nel senso del divieto: infatti, nessuno
potrebbe mai sostenere che dalla situazione oggetto del quesito non derivi, per l’ avvocato
firmatario delle risposte e dei pareri, una maggiore diffusione del proprio nominativo, una
maggiore conoscenza da parte dei lettori e, quindi, una pubblicata con potenziali effetti nella
acquisizione della clientela.
Tuttavia, l’evoluzione della società, (il germe del cambiamento) la diffusione dei “media”
(non a caso si parla oggi dì società “mediatica”) e la frequente presenza, in trasmissioni
televisive e pubblicazioni stampate, di avvocati, anche di grande rinomanza sotto il profilo
professionale, inducono a ritenere che fatto rappresentato non rientri “sic et simpliciter” nel
divieto concernente la pubblicata e che non si possa affermare in termini generali, la
contrarietà della situazione rappresentata ai principi della deontologia professionale.
L’avvocato, come qualunque altro cittadino, non può essere privato della facoltà di
esprimersi pubblicamente e di contribuire, nel campo che gli è proprio, all’informazione
della collettività su specifiche problematiche.
Si ritiene che la valutazione della rilevanza deontologica di situazioni siffatte. debba
essere necessariamente compiuta in concreto, caso per caso, a seconda dei contenuti e delle
forme che di volta in volta saranno riscontrabili nella pubblicazione.
Se, per esempio, nelle risposte ai lettori o nei pareri espressi fossero contenuti
riferimenti eccessivamente specifici all’attivìta’ professionale dell’avvocato aì suoi processi,
se nei medesimi fosse riscontrabile in termini inequivocabili un intendimento autocelebra-
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tivo, indubbiamente in tali casi Consiglio dell’Ordine non potrebbe esimersi dall’adottare
le dovute iniziative disciplinari. Ciò, a maggior ragione, anche nelle ipotesi in cui sia
ravvisabile, nell’attivita’ giornalistica dell’avvocato, anche se in termini larvati, una vera e
propria offerta al pubblico delle proprie prestazioni professionali”.
Novembre 1997. parere n. 174 - Commissione pareri C.N.F.
Sempre nel novembre 1997, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vasto pose al
Consiglio Nazionale Forense il seguente quesito:
“Si chiede di sapere se costituisce pubblicata’ della attivata’ professionale, e quindi fatto
di rilevanza disciplinare, la condotta dell’avvocato che, dichiarando di agire a nome e per
conto dì una associazione a difesa dei “diritti vilipesi” dei cittadini, compare frequentemente, oltre che su TV locali e su pagine locali di un quotidiano, a volte anche con fotografia
della propria persona, per segnalare le “battaglie” dell’associazione”.
Dopo ampia discussione, il Consiglio Nazionale Forense si è così espresso:
“Con riguardo alla richiesta formulata, si ritiene che la pubblicazione dell’attività
professionale con le modalità indicate con l’apparizione frequente o sulle TV locali e su
pagine locali di un quotidiano possa costituire fatto di rilevanza disciplinare”.
Novembre 1997, parere n. 178 - Commissione pareri C.N.F.
Ho ritenuto opportuno fare un cenno sul lungo e sofferto excursus in materia pubblicità
del professionista forense, per meglio comprendere i successivi indirizzi
innovativi.
Con la Legge 4 agosto 2006 che ha modificato l’art. 17 Cod. Deontologico e ha
introdotto l’art. 17 bis relativo agli strumenti utilizzabili adeguati ai doveri di probità. dignità
e decoro, si è avuto un netto cambiamento di rotta.
Leggiamo la norma deontologica.
Art. 17 - Informazioni sull’attività’ professionale
L’avvocato può dare informazioni sulla propria attività professionale.
Il contenuto e la forma dell’informazione devono essere coerenti con la finalità della
tutela dell’affidamento della collettività e rispondere a criteri di trasparenza e veridicità,
rispetto dei quali è verificato dal competente Consiglio dell’Ordine.
Quanto al contenuto, l’informazione deve essere conforme a verità e correttezza e non
può avere ad oggetto notizie riservate o coperte dal segreto professionale. L’avvocato non
può rivelare al pubblico nome dei propri clienti, ancorché questi vi consentano.
Quanto alla forma alle modalità, l’informazione deve rispettare la dignità e il decoro della
professione.
In ogni caso, l’informazione non deve assumere i connotati della pubblicità ingannevole,
elogiativa, comparativa.
I - Sono consentite, a fini non lucrativi, l’organizzazione e la sponsorizzazione di
seminari di studio. di corsi di formazione professionale e di convegni in discipline attinenti
alla professione forense da parte di avvocati o di società o di associazioni di avvocati.
II - E’ consentita l’indicazione del nome di un avvocato defunto, che abbia fatto parte
dello studio. purché professionista a suo tempo lo abbia espressamente previsto o abbia
disposto per testamento in tal senso, ovvero vi sia il consenso unanime dei suoi eredi.
Per quanto concerne l’ultima parte dell’art. 17 ora specificato. quanto siamo lontani dalla
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norma e dai nostri ideali!
L’aspetto mercantile e lucrativo non avrebbe mai dovuto contaminare i seminari di
studio, corsi di formazione professionale dei giovani, i nostri convegni!
Art. 17 bis - Modalità dell’informazione
L’avvocato che intende dare informazione sulla propria attività professionale deve
indicare:
*) la denominazione dello studio, con la indicazione dei nominativi dei professionisti
che lo compongono qualora l’esercizio della professione sia svolto in forma associata o
societaria;
*) il Consiglio dell’Ordine presso quale è iscritto ciascuno dei componenti lo studio;
*) la sede principale di esercizio, le eventuali sedi secondarie ed recapiti, con l’indicazione
di indirizzo, numeri telefonici, fax, e-mail e del sito web, se attivato;
*) il titolo professionale che consente all’avvocato straniero l’esercizio in Italia, o che
consenta all’avvocato italiano l’esercizio all’estero. della professione di avvocato in conformità delle direttive comunitarie.
Può indicare:
*) i titoli accademici;
*) i diplomi di specializzazione conseguiti presso gli istituti universitari;
*) l’abilitazione a esercitare avanti alle giurisdizioni superiori;
*) i settori di esercizio dell’attività professionale e, nell’ambito di questi, eventuali materie
attività prevalente;
*) le lingue conosciute;
*) il logo dello studio;
*) gli estremi della polizza assicurativa per la responsabilità professionale;
*) l’eventuale certificazione di qualità dello studio;l’avvocato che intenda fare menzione
di una certificazione di qualità deve depositare presso il Consiglio dell’Ordine giustificativo
della certificazione in corso di validità e l’indicazione completa del certificatore e del campo
di applicazione della certificazione ufficialmente riconosciuta dallo Stato;
L’avvocato può utilizzare esclusivamente i siti web con domini propri e direttamente
riconducibili a sé, allo studio legale associato o alla società di avvocati alla quale partecipa,
previa comunicazione al Consiglio dell’Ordine di appartenenza della forma e del contenuto
in cui è espresso. Il professionista è responsabile del contenuto del sito e in esso deve indicare
dati previsti dal primo comma.
Il sito non può contenere riferimenti commerciali e/o pubblicitari mediante l’indicazione diretta o tramite banner o pop-up di alcun tipo.
Le modifiche apportate al Codice Deontologico Forense nella seduta del 18 gennaio
2007, alla luce della nuova normativa, hanno dunque conseguentemente riguardato - tra
l’altro - il testo dell’art. 17 prevedendo che contenuto e la forma dell’informazione debbano
essere coerenti con la finalità della tutela dell’affidamento della collettività e che debbano
rispondere ai criteri dì trasparenza e veridicità. L’informazione stessa, inoltre, non dovrà
assumere i connotati della pubblicità ingannevole, elogiativa. comparativa.
Quanto ai mezzi di informazione consentiti essi sono previsti dall’art. 17 bis che. nella
nuova formulazione, ha eliminato le limitazioni concernenti i mezzi e gli strumenti
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utilizzabili, fermo restando, ovviamente, che questi dovranno essere adeguati al decoro della
professione.
I doveri di probità, dignità e decoro costituiscono infatti il cardine su cui poggia la
professione forense e non hanno costituito oggetto di modifica alcuna.
Va in ogni caso precisato che è rimasto vigente l’art. 19 che prevede il divieto di
accaparramento della clientela.
Una cosa è offrire informazioni sulla propria attività professionale, e l’altro è offrire le
proprie prestazioni in luoghi collettivi o a un numero indeterminato di soggetti.
E’ noto l’episodio di Genova. Un collega sul sito web aveva aperto un “negozio giuridico”
forse ricordando la vicenda di quel tale studente che ad un esame universitario rispose al
professore che il negozio giuridico era il luogo dove si vendono i libri di carattere giuridico!
In definitiva, l’art. 2 della citata legge ha rimosso il divieto di svolgere pubblicatà
informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio
offerto, nonché costi complessivi delle prestazioni, precisando, peraltro, che il messaggio
deve rispettare criteri di trasparenza e veridicità il cui controllo è affidato all’Ordine
professionale. Già una pronuncia del Cons. Naz. Forense nel 2002 aveva stigmatizzato il
diritto di informazione sul sito Internet senza però enfatizzare le attività dello studio con
messaggi autocelebrativi, evitando l’accaparramento di clientela.
Vi leggo la relativa massima. (Rassegna Forense ottobre-dicembre 2002 pag. 894).
E’ legittima la divulgazione in un articolo di stampa (che trattata di studi multimediali)
del sito internet relativo ad uno studio legale in cui vengono illustrate le modalità di utilizzo
del collegamento e si faccia comunque riferimento ad un eventuale incarico fiduciario che
potrà essere affidato al professionista titolare; per contro pone in essere un comportamento
deontologicamente rilevante l’avvocato che nel suo sito internet enfatizzi le attività dello
studio con un messaggio autocelebrativo e autocompiaciuto volto all’accaparramento di
clientela. (Nella specie è stata confermata la sanzione dell’avvertimento agli avvocati nel cui
sito internet venivano rilevate, tre le altre, tali affermazioni: “siete entrati in un vero e proprio
studio legale”, “con una differenza rispetto a qualsiasi studio della vostra città”.
Tirando le somme l’informazione non deve avere i connotati di pubblicata ingannevole,
elogiativa e comparativa.
Il contenuto e la forma dell’informazione devono tener conto:
a) della tutela dell’affidamento della collettività
b) della trasparenza
e) della veridicità dell’informazione.
Forse sono aumentate le zone grigie ed è stata abolita la cultura del “severamente
vietato” e la precedente drasticitaà dei divieti.
Il codice deontologico del 17 aprile 1997 all’art. 17 vietava qualsiasi forma di pubblicità.
La risposta ai quesiti deontologici risiede forse nella nostra coscienza. nel Tribunale del
Foro interno!
Deontologia deriva etimologicamente da “To deòn”, cioè ciò che è proprio. Spero che il
richiamo ai doveri di probità, dignità e decoro non costituisca un vuoto riferimento a figure
evanescenti a personificazioni di ideali come i templi dedicati a entità astratte, come il
tempio dell’Onore e della Virtù, dove si riunirono gli amici dello esule Cicerone per farlo
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tornare a Roma.
L’attuale Deontologia è come una donzella che veste abiti preziosi (è sintomatico il
richiamo a “Trasparenza”, “Veridicità”, “Decoro”, “Dignità” e “Correttezza”) ma in realtà
questa donzella è un po’ licenziosa.
Qualche anno fa sul Foro Romano ho pubblicato un aneddoto tratto da un libro di
Robert Graves, forse il più insigne studioso di un grande imperatore: Claudio.
Credo opportuno rileggere quelle pagine perché ‘fanno al caso nostro.
Precisa l’imperatore Claudio:
“Mi recavo ogni mattina in Piazza del Mercato e lì, di fronte al tempio di Ercole,
presiedevo il Tribunale, con l’assistenza di alcuni membri del Senato; benché nessun
senatore fosse mai più comparso in un Tribunale da quando Tiberio aveva abbandonato
Roma per trasferirsi a Capri. Eseguivo inoltre ispezioni improvvise presso altri tribunali,
prendendo posto come consulente al fianco del presidente.
La mia conoscenza della procedura era assai difettosa, anche perché, vissuto quasi sempre
in provincia, avevo raramente assistito ai dibattiti giudiziari; quindi dovevo fare appello
massimamente al mio buon senso naturale per difendermi da cavilli con cui gli avvocati,
speculando sulla mia ignoranza, tentavano di imbrigliarmi imbrogliarmi.
Sul percorso che eseguivo ogni mattina per recarmi in Tribunale, avevo notato, appeso
alla porta d’un palazzo, un vistoso cartello con la scritta:
STUDIO LEGALE E FORENSE
diretto dall’eminente giurista
TELEGONIO MACARIO
oratore eloquentissimo
TELEGONIO impartisce consigli a chiunque sia implicato in situazioni scabrose che lo
obbligano a comparire davanti al Tribunale Civile o Penale.
TELEGONIO conosce a menadito tutte le Leggi, Editti, Proclami, Sentenze, “et coetera”,
passati e presenti, in vigore, desueti, ed inoperanti, di Diritto Romano. Greco, Egizio,
Ebraico, Armeno, Marocchino, “et coetera”.
TELEGONIO fornisce ai clienti, dietro un semplice preavviso di mezz’ora, pareri precisi
ed inconfutabili su qualsivoglia vertenza giudiziaria venga sottoposta al suo esame. TELEGONIO procura inoltre le requisitorie scritte, complete, con l’indicazione dei toni e dei
gesti.
Si specializza nelle perorazioni. Ha compilato un Manuale dei Tropi1 e Figure Retoriche,
utile in tutte le circostanze.
Nessun cliente di TELEGONIO ha mai subito una sentenza sfavorevole, salvo nei casi
in cui la parte avversa s’era parimenti abbeverata alla stessa fonte di dottrina oratoria. Pretese
miti e trattamento signorile.
“LA LINGUA E’ PIU’ POTENTE DELLA SPADA”.
Alla fine, con i tempi che corrono spero che tra qualche tempo non si debba ammettere
che Telegonio fosse nel giusto.
Giovanni Cipollone
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Mutamenti d’una parola dal significato proprio in un’altra con cui abbia qualche relazione. Traslato.
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ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEL 9 OTTOBRE 2008
Pubblichiamo il resoconto dell'Assemblea Straordinaria svoltasi presso la nostra Sala Consiliare
in data 9 ottobre 2008, cha ha visto la partecipazione di numerosi Colleghi.
Il dibattito è stato sommamente partecipativo e, in alcuni momenti vibrante e costruttivo
considerata l'importanza degli argomenti trattati.
E' questo un buon segno poichè è necessaria la "voce" di tutti per raggiungere il difficile traguardo
di una Avvocatura unita e responsabile, proiettata verso un futuro migliore.
Giovanni Cipollone
L’anno duemilaotto, il giorno nove del mese di ottobre, nell’Aula degli Avvocati del
Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour a Roma, si è svolta l’Assemblea Straordinaria degli
Avvocati di Roma, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
- richiesta di versamento del contributo avanzata dall’O.U.A. a carico del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma.
I lavori hanno inizio alle ore 13.40. Assume la Presidenza l’Avv. Alessandro Cassiani, svolge
le funzioni di Segretario l’Avv. Antonio Conte.
Preliminarmente viene costituito il Consiglio di Presidenza, composto dall’Avv. Alessandro Cassiani, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dal Consigliere
Segretario Avv. Antonio Conte e dal Consigliere Tesoriere Avv. Rosa Ierardi, al fine di regolare
l’andamento dell’Assemblea.
(testo tratto dalla registrazione)
Presidente Cassiani
Noi possiamo introdurre il tema (dico noi come Consiglio), lo abbiamo fatto per una serie
di circostanze e di ragioni. Parlare del pagamento del contributo dovuto all’Organismo
Unitario dell’Avvocatura Italiana, come ben capite, si traduce nella risoluzione di un problema
che è tale ormai da molti anni: rientrare nell’O.U.A. oppure no.
La storia la conoscete. Nel lontano 1994 un Congresso Nazionale Forense stabilì che fosse
necessario, per affrontare i problemi non di stretta competenza degli Ordini e delle Associazioni, che ci fosse un Organismo tale da poter fronteggiare il mondo politico, per l’appunto,
in modo da poter affrontare battaglie che altri non avrebbero potuto condurre.
Che cosa è avvenuto? È avvenuto che l’Ordine di Roma nel 2001, se non vado errato, a
conclusione di un’Assemblea che aveva lo stesso oggetto, lo stesso argomento, ha deciso di
uscire dall’O.U.A. Perchè oggi si ripresenta il problema? Non perchè qualcuno ce lo ha chiesto,
questo è avvenuto non perchè ci sia stata una richiesta, perchè secondo me è un’esigenza che
si pone già da parecchio tempo e che deve avere una risposta, qualunque essa sia.
È un’esigenza, perchè le questioni che rimangono a metà strada, che non trovano la
soluzione, costituiscono un fardello che, a mio avviso, un Consiglio dell’Ordine, meglio
ancora l’Avvocatura, non può portare avanti.
In che termini si pone il problema? Non spetta a me dirlo, ma forse qualche accenno è
opportuno farlo. Vi ho detto le ragioni per le quali l’O.U.A. è nata, c’è un problema di ordine
organizzativo che crea una discrasia, voi sapete perfettamente, molti di voi sono stati eletti
delegati al Congresso Nazionale Forense, sapete che costoro, questi Colleghi, andranno per
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partecipare al Congresso Nazionale e, quindi, per inserirsi nei grandi temi che verranno
affrontati, ma poi dovranno votare per i delegati all’Organismo Unitario dell’Avvocatura,
quell’Organismo del quale noi non facciamo parte. Questo crea un problema, obiettivamente,
non facciamo parte di un Organismo però, allo stesso tempo, contribuiamo alla nomina dei
suoi delegati. Noi ne abbiamo tre, se non vado errato. E’ un problema che spiega la ragione
per la quale oggi siamo qui a dover sciogliere il nodo. Le ragioni contrarie. L’Avvocatura
romana non a caso nel 2001 decise di uscire dall’O.U.A. all’epoca, ricordo, si aveva
l’impressione che questo Organismo rappresentativo, che avrebbe dovuto combattere le
battaglie, che avrebbe dovuto essere sugli spalti in difesa dell’Avvocatura, a questa funzione
non avesse corrisposto.
Che sia vero oppure no, questa fu la tesi vincente, lo scontento, qualcuno disse: non
l’abbiamo vista nei momenti più importanti, bisogna vedere che cosa è accaduto dal 2001 ad
oggi, se l’attività dell’O.U.A., se gli interventi dell’O.U.A. sono stati produttivi di un qualche
risultato se, comunque, l’O.U.A. ha assolto alla sua funzione, non c’è nulla di statico nella vita,
non c’è nulla di fermo. Io come persona, non in rappresentanza del Consiglio, devo dire che
ho partecipato molte volte a eventi organizzati dall’O.U.A., a cominciare (parlo della mia storia
naturalmente) dal Congresso Nazionale di Napoli, per poi partecipare a una serie di altri eventi
di natura culturale o cultural-politica e ho sempre apprezzato moltissimo l’attività di Michelina
Grillo, dei Consiglieri dell’O.U.A. in generale. Io personalmente, parlo sempre a titolo
personale, devo rendere testimonianza di una produzione che inonda i nostri tavoli, che
proviene dall’O.U.A., però è soltanto cartaceo formale, ma è pieno di sostanza, sulla quale si
discute, l’O.U.A. non è una voce fuori campo, l’O.U.A. è certamente una voce che si inserisce
sempre in tutti i temi che in questo momento e, ancor prima, hanno caratterizzato la nostra
Categoria.
Problema. Il problema è vostro, oggi come ci troviamo noi? In quale momento storico ci
troviamo? Non è questa l’occasione per affrontare l’argomento, ma io voglio citare, siamo di
fronte a un progetto di riforma dell’ordinamento professionale del quale stiamo discutendo
in Consiglio, del quale discuteremo sabato 11 al Consiglio Nazionale Forense, che presenta
molti problemi, siamo di fronte alla riforma della Giustizia, per dirla in generale, che pone una
serie di problemi che certo non possiamo affrontare oggi. Chi ci rappresenta? Certo, gli Ordini,
certo il sistema ordinistico nel quale io credo fermamente, ma si pone la domanda per la quale
oggi siamo qui, se non sia opportuno, necessario, che quell’Organismo previsto a Venezia nel
lontano 1994, oggi non sia di grande attualità. Ci accingiamo ad affrontare battaglie serie,
battaglie dalle quali dipende il nostro avvenire. Voi avete letto il progetto di riforma, voi sapete
che cosa si prospetta a proposito della riforma della giustizia? Allora la domanda che pongo
a me stesso, ognuno ha i propri limiti e ha le proprie competenze, noi non possiamo fare (noi
come Consiglio dell’Ordine) le battaglie che fanno le Associazioni, a volte invidio le
Associazioni, o l’associazionismo, che consente veramente di fare le battaglie e di salire sugli
spalti. Noi no, noi dobbiamo mantenerci entro certi limiti che sono quelli istituzionali, non
certamente legati alla tenuta dell’Albo, della disciplina e del controllo delle parcelle, possiamo
fare un discorso politico, che però non è quello delle Associazioni, non abbiamo quella libertà
di movimento. E il panorama che ci si presenta è un panorama di grandi difficoltà o,
perlomeno, di grandi battaglie. Sono passate sulla nostra testa cose che sarebbe stato meglio
fermare, adesso sta per passarci sulla testa anche la legge sulla class action, chi ci difende? Ci
difendiamo o abbiamo bisogno di qualcuno?
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Questo è un problema che nasce. Qualcuno vede nella riforma dell’Ordinamento
professionale un’accentrazione eccessiva sul Consiglio Nazionale Forense che rischia di
trasformarsi da Organo giurisdizionale in organo che si esprime in norme, in regolamenti
cogenti per tutti i Consigli dell’Ordine. Chi vede questo può anche ritenere che sia necessario
un contraltare e non vedo quale contraltare potrebbe essere immaginabile tranne quello che
già esiste e che è l’O.U.A. Se mi spingessi oltre si potrebbe dire “questo è un discorso che
pende”. E non è così, perchè se io so perfettamente, circolando per i Tribunali, sentendo gli
umori dei Colleghi, avvertendo nel contatto continuo quello che i Colleghi sanno (o dicono,
meglio ancora), che per quanto l’O.U.A. abbia fatto, per quanto voi che ne siete rappresentanti,
e Michelina Grillo che è il vertice, “ottimissima” Collega che vive facendo battaglie di giorno
in giorno, per quanto abbiate fatto ancora non è entrata nella conoscenza e nella coscienza dei
Colleghi, perlomeno romani, la necessità o l’opportunità che questo Organismo continui ad
esistere.
Oggi bisogna mettere un punto. E voglio dire, per concludere, anche se non c’entra nulla
apparentemente, che le battaglie sono tante. Una che ci riguarda da vicino … vogliamo dirla
in maniera che cominciamo ad aprire una parentesi che subirà degli sviluppi nei prossimi
giorni? Voi sapete che l’anno scorso, due anni fa, ci volevano sfrattare da quest’Aula. Voi sapete
che abbiamo condotto una battaglia attraverso manifesti, attraverso una richiesta di adesione
da parte degli Ordini che è venuta da tutti gli Ordini d’Italia, sembrava che questa sciagurata
iniziativa si fosse interrotta e fosse stata dimenticata, attraverso altra strada, in maniera direi più
capziosa, ci è arrivata una ingiunzione ieri, il giorno 6, una ingiunzione da parte dell’Agenzia
del Demanio e, guarda caso, per conoscenza alla Magistratura (senza individuare quale) nella
quale si dice che per l’appunto ai magistrati servono proprio quest’angolo nel quale noi ci
stringiamo per poter sopperire alle esigenze di 22.600 persone, per il che ce ne dobbiamo
andare, entro il 31 dicembre di quest’anno.
Io non ci ho dormito la notte, ma credo che qualche cosa dovremo fare, e chi meglio di
voi, se ha a cuore anche l’emblema del luogo nel quale il Consiglio dell’Ordine, dal 1911 siede,
chi meglio di voi può darci un sostegno?
Io approfitto, ovviamente sto approfittando, però vi chiedo un sostegno, vi chiedo
un’ondata di fax, poi ci metteremo d’accordo, però qualcosa bisogna fare. Come vedete la
nostra vita, la vita di chi istituzionalmente dovrebbe adagiarsi sui propri compiti istituzionali,
è molto più difficile da qualche anno a questa parte, è molto più agitata perchè di giorno in
giorno nascono problemi, e questo si ricongiunge al discorso di carattere generale.
Abbiamo ricevuto un’altra ingiunzione da parte del Consiglio Nazionale Forense: è stato
preannunciato che verranno richiesti a tutti gli Iscritti i contributi dovuti al Consiglio
Nazionale Forense dai non iscritti alla Cassa. Si preannuncia una lettera, un’ingiunzione, noi
abbiamo discusso l’argomento e abbiamo ritenuto che una nostra delibera, che considerava
illegittima una richiesta di questo genere, dovesse essere sottoposta all’attenzione di un
consulente che abbiamo scelto nella persona del Professor Sorrentino. Il Professor Sorrentino
ha concluso dicendo che la richiesta è illegittima, che nessuno è tenuto a pagare questo tributo,
tantomeno il Consiglio dell’Ordine di Roma a riscuoterlo. Io poi pregherò Rodolfo Murra di
dire qualche parola sul punto, perchè noi dobbiamo anche approfittare di questa riunione di
famiglia per parlare, perlomeno delle cose più essenziali e più urgenti, prima che arrivi la
richiesta di pagamento forse è bene che si sappia qual’è la posizione del Consiglio.
Detto questo io lascio la parola al Consigliere Segretario e ai Consiglieri che vorranno
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intervenire, soprattutto a voi sul problema di carattere principale che non è a mio avviso un
problema di carattere economico, perchè io ritengo che le idee e i principi non possano
soccombere rispetto alle esigenze delle economie. Se dovessimo ritenere opportuno e
necessario certo non ci sbarrerebbe la strada, non ci impedirebbe di seguire un certo percorso,
il fatto che ci sia poi la necessità di dover provvedere a un versamento, anche molto consistente,
perchè mi pare sia previsto un “tot” per ogni iscritto, il che porta naturalmente a una cifra
considerevole.
Credo di aver, sia pure disordinatamente, indicato quali sono i termini della questione e
il motivo per il quale siamo qui.
Lascio la parola al Consigliere Segretario.
Consigliere Segretario Conte
Buongiorno a tutti. Non voglio assolutamente togliere tempo ai relatori, quindi io cedo
immediatamente la parola a coloro i quali vorranno parlare dopo l’intervento inaugurale,
iniziale e di apertura del Presidente.
Chiedo a coloro i quali avessero intenzione di intervenire sull’argomento, scusatemi se
sottolineo “sull’argomento”, perchè l’Assemblea è convocata per l’ordine del giorno in
maniera precisa sull’argomento, se mi volete fare un cenno io lo appunterò così procederemo
a tutti gli interventi.
Io ho soltanto una prenotazione, quella dell’Avv. Voltaggio però, visto che il Consigliere
Cerè vuole parlare, se i Consiglieri che vogliono parlare me lo dicono così facciamo un giro
di Consiglieri e poi, immediatamente, passiamo a tutti coloro i quali vorranno intervenire.
Grazie.
Conigliere Cerè
Buongiorno a tutti. Come io la pensi sull’O.U.A. lo sanno tutti, è notorio, non sono stata
mai a favore, anche nel 2001 votai in maniera palese contro il contributo per l’O.U.A., ma oggi
noi abbiamo di nuovo il problema che avevamo nel 2001 che, per fortuna, poi, l’Assemblea
ha risolto: noi abbiamo un ostacolo. L’ostacolo è nel decreto legislativo luogotenenziale del
23 novembre 1944. Il decreto legislativo luogotenenziale parla delle norme sui Consigli degli
Ordini professionali.
L’articolo 7, ve lo leggo, prevede che il Consiglio può, i Consigli, entro i limiti strettamente
necessari a coprire le spese degli Ordini, stabilire una tassa annuale, una tassa dell’iscrizione nel
registro dei praticanti e per l’iscrizione all’Albo, nonchè una tassa per il rilascio di certificati e
di pareri per la liquidazione di onorari. Ferma rimanendo l’efficacia delle norme che
impongono contributi a favore di enti previdenziali di categoria (e qui è il punto nodale) nessun
pagamento oltre quelli previsti da questo decreto può essere imposto o riscosso per l’esercizio
della professione a carico degli iscritti all’Albo. Quindi, il decreto legislativo luogotenenziale
è chiarissimo, noi non possiamo richiedere ai nostri iscritti alcun pagamento o riscossione,
soprattutto poi in forma imposta. Quindi c’è il decreto legislativo che ce lo impone. Nel 2001
si era risolto questo problema, e l’Assemblea si era espressa in maniera chiarissima. Ci fu un
risparmio enorme, oggi si ripropone il problema, il Presidente, che è forse più filo O.U.A., ci
dice “effettivamente nel 2001 l’O.U.A. non è che avesse fatto molto, molti non la conoscevano”, oggi il problema è un altro.
Oltre al problema, quindi, che secondo me non si può oggi superare, del decreto legislativo
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luogotenenziale, c’è il problema che questa posta non è in bilancio, io personalmente non ho
mai visto e non ho mai letto, e non so, quanto l’O.U.A. richieda al Consiglio dell’Ordine di
Roma, io so che lo Statuto, nel suo Statuto prevede una sorta di richiesta di pagamento per il
numero degli Avvocati iscritti, questo su scala nazionale, ma io non ho capito perchè, a seguito
di uno Statuto dell’O.U.A., che impone agli Ordini di riscuotere in favore dell’O.U.A. una
certa somma per “tot” numero di iscritti, noi dobbiamo impegnarci in questo senso. Non lo
trovo giusto, non mi sembra giusto, come non è giusto corrispondere nulla alle Associazioni,
e ancor meno giusto corrispondere una contribuzione a un Organo che io non mi sento da
questo rappresentata politicamente, e lo dico chiaramente, e non c’è la posta in bilancio.
Quindi vorrei sapere dal Signor Tesoriere, a cui passo la parola, quanto è la richiesta esatta
dall’O.U.A. e se il nostro bilancio la prevede. Vi chiedo scusa e grazie per l’attenzione.
Consigliere Segretario Conte
Ho chiuso la prenotazione degli interventi. Cominciamo con l’Avv. Maurizio de Stefano.
Avv. Maurizio de Stefano
Credo che in passato sia stata prevista, per superare questi problemi formali che ci sono
sicuramente, una sorta di contribuzione volontaria, 100 era quella obbligatoria, più 20 quella
facoltativa. Voglio vedere gli avvocati che non hanno 20 euro da mettere sul tavolo perchè, se
il Consiglio Nazionale Forense ne chiede 25, il Consiglio Nazionale Forense sparerà, tramite
Gerit, le cartelle esattoriali, faremo 25 mila opposizioni davanti al Giudice di Pace per non
pagare 25 Euro? Ma siamo dei pezzenti!
Avv. Giorgio Della Valle
Io sono favorevole al finanziamento all’O.U.A. ma aggiungo qualche osservazione: il
problema è di stabilire se abbiamo o non abbiamo la necessità di una rappresentanza politica,
perchè di questo si tratta, avere un soggetto politico che, svincolato dalle condizioni
istituzionali, sia in grado di fare una battaglia in difesa dell’Avvocatura. Non possiamo sperare
che questo compito lo svolgano i Consigli dell’Ordine o il Consiglio Nazionale Forense,
perchè questi Istituti hanno dimensioni istituzionali e, quindi, non possono fare altro che i
compiti di Istituto. Serve, dunque, una’Associazione che ci rappresenti. Se poi il problema è
di valutare oggi se l’O.U.A. abbia fatto appieno e assolto appieno al suo compito, questo è un
altro discorso, io sono d’accordo con voi o con quanti sono critici rispetto all’O.U.A., nel
ritenere che poteva fare di più e, soprattutto, che non serve a nulla agitare i nostri problemi
all’interno dell’Avvocatura o al massimo in Convegni, occorre diventare un soggetto politico,
cioè operare all’esterno, presso l’opinione pubblica, se no non serve a nulla. E’ inutile che ci
raccogliamo con magistrati, avvocati, facciamo grandi Convegni dai quali non viene fuori
nulla.
Esempio: non so se voi siete al corrente di uno dei tanti problemi sul quesito di diritto in
materia di ricorso per Cassazione? Forse no perchè, per fortuna, siete tutti giovanissimi, ci sono
stati al riguardo, cioè su questo strumento che consente di decimare i ricorsi, un intervento del
Consiglio Nazionale Forense, molto bello, perchè Alpa è persona di altissimo livello, ma è
rimasto all’interno. Queste cose vanno portate fuori, coi mezzi di comunicazione, di grande
comunicazione perchè il problema dell’Avvocatura riguarda soprattutto i cittadini, non gli
avvocati.
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Allora, ferma restando la necessità di un’organizzazione più presente e, incidentalmente,
sarebbe meglio, più comprensibile al pubblico, se si chiamasse associazione nazionale
avvocati, così come l’Associazione Nazionale Magistrati perchè alla gente di strada questo
O.U.A. non fa capire nulla, fermo restando questo e fermo restando che l’O.U.A., o
l’Associazione che in ipotesi assumesse questo nome, deve fare di più, non c’è dubbio che
dobbiamo dare a questa struttura i mezzi per operare. Grazie.
AVV. STEFANO RUBEO
Chiaramente concordo con quanto detto da Della Valle, l’unica cosa che non concordo
è che l’O.U.A. sia un’Associazione, perchè questo forse è un equivoco che va chiarito.
Secondo lo Statuto l’O.U.A. è l’emanazione permanente del Congresso, quindi non è altro
che la continuazione del Congresso che abbiamo votato. Quindi è abbastanza singolare che
si vada a votare in migliaia di persone il Congresso, si nominino dei Delegati che poi eleggano
l’O.U.A. e poi non si vuole pagare il conto. E’ una cosa da furbetti, non mi pare una cosa molto
lineare.
Comunque l’O.U.A. non è un’Associazione, è il Congresso Forense, è l’emanazione
permanente del Congresso, perchè chi ha seguito la vita forense sa bene che l’O.U.A. non è
altro che una struttura di compromesso, nata tra la tendenza associazionistica, che voleva
portare a una federazione di associazioni e, in rappresentanza dell’Avvocatura, alla costituzione di un’associazione nazionale avvocati e, dall’altra la componente ordinistica che diceva
“sono gli Ordini che rappresentano l’Avvocatura”. La soluzione nel 1994 fu trovata nel dire:
l’O.U.A. rappresenta il Congresso, perchè è l’unico momento di incontro tra Associazioni
attraverso la base e Ordini. E da qui si è deciso che il Congresso rimanesse in carica attraverso
una delegazione eletta dallo stesso Congresso che riceveva i fondi dai componenti del
Congresso, indi gli Ordini.
Questo solo per dare un quadro di riferimento normativo.
Quanto alla nota del Consigliere Cerè, anche questo è un problema che fu sollevato e
risolto brillantemente dall’Ordine fin dal 1994, con la quota disponibile. Ricordo un
intervento estremamente pregevole di Federico Bucci alla scorsa Assemblea, che suggeriva e
dava l’indicazione molto chiara per risolvere questo problema: che era quello di dire stabiliamo
che all’interno del contributo che viene versato dagli avvocati vi è una quota disponibile. Basta
fare il silenzio-assenso, se l’avvocato non vuole che venga data una quota X del proprio
contributo sbarra una casella e dice “non voglio che i soldi vadano all’O.U.A.”. Così abbiamo
un’approvazione immediata. Io credo sia la cosa più democratica perchè, per quanto sia questa
Assemblea è una Assemblea partecipata, ma noi siamo 22 mila e non ci siamo tutti e 22 mila,
solo 106 persone. Quindi io credo, se l’Ordine varasse questo tipo di impostazione, un
contributo che viene versato a chi non nega il proprio consenso al finanziamento dell’O.U.A.,
daremo anche una risposta politica, perchè l’O.U.A., per carità, io non dico che sia la
Madonna, l’O.U.A. è un Organismo umano come tutti gli organismi umani può sbagliare, può
avere un seguito politico e può non averlo, può avere dei soldi un anno e può non averli perchè
magari l’Avvocatura non è d’accordo, però che i soldi vengano negati a una struttura, l’unica,
che ci rappresenta politicamente e, ripeto, da Roma che è in una posizione di estremo
isolamento, dico solo una battuta perchè francamente sono rimasto sorpreso oggi, parlando
con Pietro Di Tosto e Mauro Vaglio, e anche ricevendo l’e-mail, l’Ordine di Roma sta
dibattendo oggi la proposta di riforma della professione che l’O.U.A. e il CNF stanno
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lavorando insieme da anni. Oggi a Roma ne discutiamo perchè l’11 c’è la scadenza. Io non
dubito che ci sia cattiva volontà ma, sicuramente, questo è dovuto al fatto che l’Ordine di
Roma, oberato dai propri incarichi, non può svolgere anche un’attività politica, pertanto è
bene che la svolga chi la deve svolgere.
Avv. Maurizio Cecconi
Intanto è un saluto, perchè con il prossimo Congresso di Bologna verranno rinnovate le
cariche dell’O.U.A. e io smetterò la mia di Segretario. Ringrazio e mi ha esentato il Presidente
elencando tutte le cose che l’O.U.A. ha fatto e sta facendo, ancora oggi, io personalmente sono
stato impegnato con il garante della Privacy per il codice per il trattamento dei dati personali,
che fosse non lesivo della pienezza del diritto della difesa. Se c’è stato quello stop rispetto alla
legge sulla class action è perchè l’O.U.A. ed altri hanno “stoppato” indicando una serie di difetti
della legge. Se Giorgio Della Valle diceva che c’è il problema del quesito di Cassazione, c’è un
rischio ancora più grande: nell’ultima finanziaria è passato un emendamento, da parte
dell’opposizione, per il quale, se ci sono due sentenze conformi, non è più possibile il ricorso
per Cassazione, che è una cosa, non si sa bene, forse una errata applicazione della democrazia.
Però io non voglio dire, con questo, cantare le lodi dell’O.U.A., perchè penso che le persone
che stanno qui già la conoscono, voglio solo dire qual’è stato il ruolo dell’O.U.A. negli ultimi
anni.
L’O.U.A., negli ultimi anni, è stato un veicolo di unità dell’Avvocatura. Mentre in passato
ci sono state, anche a seguito di alcune prese di posizione dei Presidenti dell’O.U.A., nel tempo,
dei momenti di attrito tra Associazioni e Ordini. Gli ultimi 5 anni, che sono quelli della
Presidenza di Michelina Grillo, sono stati fortemente attrattivi, ed è per questo che al
Congresso di Bologna saranno finalmente, e per la prima volta, presenti tutte le Associazioni,
comprese le Camere Penali e l’A.I.G.A., che prima avevano preso posizioni distinte, la
stragrande maggioranza degli Ordini e, certo, non sarebbe bello che proprio Roma, un mese
prima del Congresso, prendesse una posizione così divaricata rispetto alla tendenza di tutta
l’Avvocatura italiana.
Quindi io confido che ci sarà questo. Io non credo che il problema dei 5,40 centesimi per
avvocato che costerà l’O.U.A. sarà determinante, intanto la quota non è pro-capite ma è per
scaglione di iscritti, quindi anche il discorso di dire “io la mia quota la voglio pagare” non è
esattamente corretto, Roma paga all’incirca 100 mila euro, con tutti gli scritti che ha però, se
in effetti noi vogliamo rispettare la volontà di tutti quanti gli avvocati, anche quelli che sono
accesamente e ideologicamente contrari, credo che la soluzione che aveva suggerito Bucci, di
consentire un dissenso, sia una soluzione che valorizza al massimo il pensiero di ciascun
avvocato rispetto a questa voce politica che è comune e di unità.
L’ultima nota. Mi fa piacere che nel 2001 sia stato l’Avv. Della Valle a presentare la mozione
contro l’O.U.A. e che oggi sia stato uno dei primi a dire che invece la sostiene. Per quelli che
hanno lavorato nell’O.U.A. è veramente la massima soddisfazione. Vi ringrazio.
Avv. Ferdinando Paparatti
Io ho avuto modo di essere informato di questa Assemblea verificando sul sito internet un
succinto annuncio di Assemblea Straordinaria. Questo non vuole essere assolutamente un
richiamo al Consiglio, che opera sicuramente in modo efficace ed efficiente in altre forme, forse
sarebbe stata sicuramente più idonea una comunicazione più informata, in modo tale che
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anche gli altri colleghi, che non sono magari venuti anche perchè non ne sono venuti a
conoscenza, potessero ...
Vedo che la mia osservazione è stata presa come un appunto. Io ho solo avuto modo di
incontrare parecchi colleghi i quali mi domandavano che cosa succedesse oggi, presumibilmente non avranno il fax a studio.
Fermo restando questo, dato che questa Assemblea viene indetta perchè il Consiglio
verifichi l’adesione, da parte degli avvocati, ad una contribuzione, e dato che la Collega
Consigliere Cerè ha giustamente messo in evidenza come questa imposizione nei confronti
degli avvocati non sia possibile, in virtù proprio dell’articolo 7 del decreto luogotenenziale, io
ritengo comunque che alla radice il problema non possa essere posto, perchè qualsiasi delibera
assembleare sul punto, che dovesse in qualche modo accogliere la contribuzione e l’imposizione per gli avvocati, sarebbe evidentemente non adeguata e contro legge. Fermo restando
questo, l’idea di voler prevedere una contribuzione facoltativa si potrebbe anche ipotizzare,
sappiamo tutti come andrebbe a finire, evidentemente nell’ipotesi in cui fosse adottata una
soluzione alternativa, che non si pensasse di fare come nei sindacati, con tutto il rispetto per
i sindacati, ove l’assenso avviene perchè non vi è dissenso o comunicazione, ma invece farei
il contrario, in modo tale che comunque gli avvocati possano avere un convincimento
consapevole e comunque diretto con la comunicazione.
Per cui, fermo restando questo, io non avendo nulla contro l’O.U.A., ma potendo valutare
anche delle ipotesi efficaci di intervento, di operatività, non credo che ci siano i presupposti,
per cui chiedo che questa Assemblea non approvi il contributo in favore dell’O.U.A., magari
valutando il Consiglio in seguito altre alternative e, quindi, chiedo al Presidente di voler
consentire che questa mia mozione in questo senso venga portata in seguito al voto e, quindi,
manifesto il mio dissenso da questo punto di vista.
Consigliere Segretario Conte
Solo una precisazione per il Collega Paparatti: l’Ordine ha affisso in tutti gli Uffici
Giudiziari il manifesto che qui potete vedere, è stato mandato un fax a tutti i Colleghi,
possessori ovviamente di un fax ed è stato fatto pubblicare l’annuncio sul giornale a pagamento
esattamente come per tutte le nostre Assemblee, come si è sempre fatto.
Avv. Paolo Voltaggio
Io volevo chiedere scusa a Paparatti dell’intervento ma, in effetti, io ho preso conoscenza
di questa Assemblea, anzi me l’ha fatta notare mia moglie leggendo il giornale “guarda c’è
l’Assemblea per il finanziamento”.
Volevo tornare a quello che ho detto nell’ultima riunione che c’è stata dei delegati al
Congresso la settimana scorsa presso l’Ordine, di 100 delegati eravamo 21, molti che non
c’erano adesso li vedo, mi fa piacere perchè ho detto e lo ripeto adesso, è arrivato il momento
che l’Avvocatura romana, perdonatemi non l’Ordine ma l’Avvocatura romana, i 20 mila
iscritti al Foro di Roma, escano dall’isolamento nel quale si sono chiusi da tanto tempo, dal
2000, lo ricordava Maurizio, non partecipando mai o molto poco alle occasioni di confronto
che l’Avvocatura nazionale aveva con il CNF, con l’Organismo Unitario dell’Avvocatura che,
come ha detto molto egregiamente il nostro Presidente, non è una Associazione, è un
Organismo da Congresso a Congresso, che rappresenta e porta a conoscenza, sviluppa quelle
che sono state le mozioni congressuali approvate dal Congresso.
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Vado al Congresso perchè poi l’invito che io faccio a tutti, propongo formalmente la
mozione di deliberare il reingresso dell’Avvocatura romana nell’Organismo Unitario dell’Avvocatura mediante anche l’approvazione del pagamento del contributo. Perchè? Perchè è
giunto il momento di andare non più divisi, di superare le divisioni, i preconcetti, i pregiudizi
che tante volte si sentono anche in alcuni interventi, ma è importante andare al Congresso
uniti, l’Avvocatura romana unita. Venerdì mattina i 101 delegati, anche molti di quelli che
sono qua, dovranno eleggere i delegati all’Assemblea dell’O.U.A. e, quindi, eleggere un
Organismo del quale vorranno forse far parte. C’è una contraddizione che deve essere superata,
cioè se non votiamo questo contributo allora venerdì che cosa facciamo?
Entriamo di nuovo nella politica forense nazionale, eleggiamo i delegati, eleggiamo i
delegati all’Assemblea, a questo Organismo che da un Congresso a un Congresso rappresenta
politicamente tutti noi, tutta l’Avvocatura, e diamo un contributo reale a cambiare il nostro
sistema.
Oggi mi è arrivata una e-mail che diceva: facciamo una legge noi sulla professione e
facciamocene promotori.
Le leggi non si tirano (scusate se esprimo un concetto estremo) con un aeroplanino dentro
il Parlamento, ma hanno bisogno di una voce che le porti, che le rappresenti al Governo, alle
Commissioni Giustizia, al Parlamento, alla politica. Io veramente invito l’Avvocatura romana
a sostenere l’O.U.A., deliberando positivamente il reingresso dell’Ordine di Roma.
Avv. Elisabetta Rampelli
Inizio dall’annuncio che ci ha dato il Presidente Cassiani e, cioè, l’ennesima richiesta di
restituzione degli spazi del Consiglio dell’Agenzia del Demanio. Quando questo accadde
l’anno scorso, il Consiglio dell’Ordine di Roma chiese il sostegno di tutta l’Avvocatura
nazionale, chiese il sostegno degli Ordini di tutta Italia. Questo sostegno pervenne, per il
momento il pericolo scampò ma, periodicamente, il pericolo si ripropone. Questo esempio è
emblematico. E’ emblematico perchè significa che è un problema di natura politica e non è
un problema di natura logistica. Quest’Aula non serve perchè qualche magistrato deve farci
i suoi uffici, quest’Aula deve essere tolta agli Avvocati, perchè a Piazza Cavour non deve essere
consentito agli Avvocati di avere asilo all’interno della struttura Giustizia, fa parte di uno stesso
disegno, ed è il disegno politico che da tempo viene portato avanti e, cioè, che l’Avvocatura
non possa interloquire su tutto ciò che è materia di Giustizia.
Si vuole, si voleva lasciare campo libero in questo, come è accaduto per decenni e decenni
(e ne vediamo i risultati), alla sola Magistratura. Allora è ovvio che su questi presupposti
l’Avvocatura abbia il dovere, il dovere non soltanto nei confronti di se stessa ma nei confronti
soprattutto della società, per i valori che rappresenta, di essere un’Avvocatura unita, un’Avvocatura compatta, un’Avvocatura che riesce a interloquire con chi dovrebbe fare le leggi e,
quindi, con il potere politico. Non possiamo presentarci sparsi di fronte al potere politico
perchè nessuno terrebbe conto di noi, è necessario un Organo di rappresentanza, e questa fu
la decisione lungimirante che nel 1994 fu adottata a Venezia e che poi si è sviluppata nel tempo
attraverso l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, nome deciso dal Congresso, Avv. Della
Valle, per cui ovviamente è il Congresso eventualmente che potrebbe cambiarlo.
In tutto questo Roma fu impulso per la costituzione di un Organo di rappresentanza
politica. Nella delegazione ci fu l’Avvocato Parrelli che egregiamente rappresentò Roma, da
politico quale era, da politico terzo, in un certo senso, perchè sugli affari di giustizia non ha
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mai fatto pesare la sua collocazione politica quindi, da gran signore, rappresentò per Roma le
esigenze di un Organo di rappresentanza politica.
Questo Organo che, faticosamente, ha dovuto prima farsi conoscere, in maniera progressiva, nell’Avvocatura nazionale, che a Roma ha avuto difficoltà, ma ha avuto difficoltà a farsi
conoscere perchè dal 2001 in poi, e cioè da poco dopo la sua costituzione avvenuta di fatto
nel 1997, ha avuto le porte sbarrate, perchè ciò che avveniva nell’ambito dell’Organismo
Unitario dell’Avvocatura non poteva essere diffuso su Roma. Allora, ovviamente, se l’Organismo Unitario non è conosciuto da tutti i 20 mila Colleghi romani una ragione c’è, ma non
è una ragione dell’Organismo Unitario, è una ragione del rapporto che non c’è stato per tanto
tempo tra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e l’Organismo Unitario dell’Avvocatura. Tante battaglie ha fatto l’Organismo Unitario dell’Avvocatura, una fu quella sul decreto
Bersani, l’abbiamo visto in piazza, con tutti gli avvocati nazionali, con striscioni e manifesti.
Quindi non mi si può dire che per quanto riguarda la sua visibilità non l’ha fornita. Ed allora,
se Roma partecipa al Congresso, come ha sempre partecipato, perchè non è mai mancata al
Congresso, se Roma addirittura elegge i delegati al Congresso ed elegge dal Congresso i delegati
all’Assemblea dell’Organismo Unitario, non ha veramente alcun senso che Roma non paghi
i contributi all’Organismo Unitario. Non è un contributo che incide sui singoli avvocati, è un
contributo che l’Ordine degli Avvocati di Roma dà, proprio perchè altri al posto suo, tant’è
che non è commisurato in percentuale sulla quota versata, tanto che altri al posto suo per
l’appunto versano. Ed allora continuare in una posizione così comoda, partecipazione al
Congresso sì, elezione dei delegati all’Organismo Unitario sì, pagamento del contributo no,
mi sembra, oltre che una posizione schizofrenica, una posizione di chi vuole approfittarsi
dell’Avvocatura. È una posizione che spunta le armi all’Avvocatura unita. Ragion per cui, è
ovvio che il mio appello è affinchè Roma rientri pienamente, a pieno titolo, non solo nel
Congresso ma nell’Organismo Unitario e, quindi, dia alimento all’Organismo Unitario perchè
possa continuare le sue battaglie.
Avv. Massimiliano Cesali
La nostra professione ha subìto, negli ultimi cinque anni, diversi cambiamenti. Pertanto noi
dobbiamo incidere e comprendere questi cambiamenti ed essere parte determinante in questi
cambiamenti.
L’O.U.A., come tutti gli organi rappresentativi degli avvocati, deve aver maggior forza e
maggior vigore: pertanto questo aspetto, l’aspetto politico, deve essere senz’altro superiore
all’aspetto meramente e prettamente economico.
Pertanto, l’invito che faccio ai Colleghi è di sostenere la mozione di rientro del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati nell’O.U.A. e, quindi, del pagamento del contributo.
Avv. Paolo Berruti
Grazie. Io credo che la questione si possa risolvere in due sostanziali profili: uno di ordine
politico, che non è di competenza di questa Assemblea, perchè il tempo non lo consentirebbe,
l’altro di ordine tecnico che correttamente è stato, come problema tecnico, evidenziato dal
Consigliere Cerè. Parto da quest’ultimo perchè credo sia facilmente risolvibile: la norma del
decreto legislativo luogotenenziale del 1944 è una norma che non consente l’imposizione
aggiuntiva rispetto a quello che ciascun Ordine, così viene interpretata anche dalla giurisprudenza costituzionale, nel suo potere di autodichia regolamentare chiede agli iscritti per il suo
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funzionamento. Quindi io non vorrei cadere nell’equivoco che gli avvocati romani debbano
essere chiamati a pagare qualche euro in più in aggiunta al contributo annuale che sono tenuti
a versare alla cassa del nostro Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio dell’Ordine, come qualsiasi
altro Ente pubblico non territoriale, ha una capacità e una autonomia di spesa all’interno del
suo bilancio che presuppone (e qui ha ragione il Consigliere Cerè) una previsione, una posta
tecnica di spesa. Ma pare a me che l’argomento esatto dell’odierna Assemblea, l’ordine del
giorno su cui siamo chiamati primariamente a deliberare, implicitamente comporta, rispetto
al bilancio che abbiamo approvato nella stagione pre-estiva, la variazione della voce di spesa.
Quindi non vi è un problema tecnico. Il problema dell’O.U.A. è un problema politico, ma non
è un problema di dare un giudizio sull’attività dell’O.U.A. in questi anni, sulla quale mi
soffermerò veramente con molta sintesi fra due secondi, ma è un problema di stabilire da parte
di noi avvocati romani qual’è il posizionamento dell’Avvocatura romana nell’ambito del
panorama dell’Avvocatura nazionale. L’Ordine degli Avvocati di Roma, che è l’Ordine
storicamente più nobile e più importante numericamente nel panorama nazionale, è assente
dall’Organismo che, su base associativa e volontaristica, rappresenta gli interessi dell’Avvocatura italiana. È, questa, la prima valutazione politica: non dare un giudizio di probità e di plauso
all’attività dell’O.U.A. Viviamo in un’epoca di tali stratificazioni, di tale velocità dell’agire del
potere esecutivo e del potere legislativo che ci ha dimostrato che, indipendentemente dalle
coalizioni di Governo e indipendentemente dalle maggioranze parlamentari, le leggi si fanno
rapidamente e non nell’interesse nè dell’Avvocatura nè del cittadino. Dall’esperienza che sto
portando avanti al Consiglio Nazionale Forense posso dirvi che la paventata modifica del
ricorso per Cassazione e la famosa Sezione filtro, non è soltanto una ipotesi, è già in seconda
lettura alla Camera nonostante due audizioni che il Consiglio Nazionale ha svolto in
Commissione Giustizia, se il legislatore oggi è determinato a portare avanti un percorso, scusate
l’espressione ma è sintetica e tacitiana, se ne infischia dell’Avvocatura. Allora il problema è che
di fronte ... di rappresentanza istituzionale qual è il Consiglio Nazionale Forense, in rapporto
e in coordinamento con gli Ordini territoriali, l’Organismo Unitario è il solo Ente che può
utilizzare gli argomenti di muovere l’Avvocatura in quei termini che vi diceva Elisabetta
Rampelli. Grazie.
Consigliere Segretario Conte
C’è un ultimo intervento di replica del Consigliere Cerè.
Consigliere Cerè
Oggi l’ordine del giorno: richiesta di versamento del contributo avanzato dall’O.U.A., e
io ancora non ho capito quanto richiede l’O.U.A..
Secondo punto: l’ordine del giorno dice “a carico del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Roma”, quindi vuol dire che l’Ordine deve, non in maniera spontanea ma in maniera
coattiva, deve corrispondere all’O.U.A..
Io devo aver chiare queste due cose: perchè in maniera non volontaria ma imposta, e
quanto è la somma che l’Ordine di Roma deve dare all’O.U.A.. Qual è la richiesta? Perchè a
bilancio non c’è? Chi mi sa dire quanto richiede l’O.U.A., obbligatoriamente, agli Avvocati
romani? Grazie. Prima di votare lo voglio sapere.
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Presidente Cassiani
Siccome la replica in realtà si è tradotta in una domanda, chi di voi vuol rispondere con
dei numeri?
Avv. Maurizio Cecconi
Le somme sono, non per Roma ma secondo i criteri stabiliti dallo Statuto e dal
Regolamento congressuale, per l’attuale numero di iscritti dell’Ordine di Roma, 103 mila euro.
Per quanto riguarda il c.d. obbligo, ricordo a tutti quanti che il finanziamento all’O.U.A. è
stabilito volta per volta, cioè ogni due anni, con apposita mozione congressuale, alla quale
partecipano e hanno partecipato negli ultimi Congressi i Delegati di Roma e, quindi, come
espressione di Roma, i quali hanno sempre approvato questa mozione, non hanno mai
dissentito. Quindi, esiste anche una base democratica di questa determinazione, di questa
quota di finanziamento dell’Organismo, che vede i Delegati dell’Ordine di Roma mandati in
Congresso essere sempre stati adesivi perchè la mozione non è mai stata votata con alcuna
astensione o con alcun voto contrario.
Consigliere Segretario Conte
Ha parlato l’Avv. Cecconi e ha spiegato. Adesso deve parlare il Consigliere Tesoriere, dopo
l’Avv. Berruti, e poi procediamo con l’ordine del giorno.
Avv. Paolo Berruti
Credo che per una valutazione complessiva anche alla prova di resistenza per renderci
conto di cosa stiamo parlando, chiederei al Consigliere Tesoriere di rendere edotta l’Assemblea
anche di quello che è il costo dell’intera delegazione congressuale a Bologna, posto che il
Consiglio ha deliberato che tutti i 116 Delegati dell’Ordine romano viaggiano e vivono a
Bologna a spese del Consiglio, e credo che il risultato sia assolutamente omologo al costo di
funzionamento di un Organo politico. Grazie.
Consigliere Tesoriere Ierardi
Se mi consentite. Approfitto per salutarvi e vi dico immediatamente che mi atterrò alle
risposte tecniche che mi sono state rivolte attraverso varie domande.
Nella scorsa Assemblea, nell’Assemblea Ordinaria, c’era una richiesta da parte dell’O.U.A.,
di contribuzione, di 6,11 euro ad iscritto, per un totale, sempre al 31.12.2007, per un totale di
120.500 euro. Per cui il contributo che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma avrebbe
dovuto versare, dovrebbe versare, è pari a 120.500 euro. Non so il calcolo di Maurizio Cecconi
come sia stato svolto, perché, appunto, è inferiore a quello che è stato, perchè poi voi avete
formulato questa istanza con questi calcoli. Ripeto, una contribuzione a persona di 6,11 euro,
che allo stato aumenterebbe perchè naturalmente sono aumentati gli iscritti.
Per quanto riguarda la previsione nel bilancio, perchè credo sia anche questa una domanda
che mi è stata rivolta, noi, essendo usciti dal 2001 dall’O.U.A., naturalmente in questi anni non
abbiamo mai previsto nel bilancio una contribuzione O.U.A., per cui nell’attuale bilancio
preventivo non c’è nessuna voce che riguarda l’O.U.A. e le spese di contribuzione all’O.U.A.:
si tratterebbe naturalmente di prevederlo nel prossimo bilancio preventivo.
Per quanto riguarda invece la domanda del Consigliere Nazionale Berruti, su quelle che
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sono le spese per i Delegati che andranno al Congresso di Bologna, vi rispondo subito
comunicandovi che è stata prevista una spesa di circa 1.000 euro a Delegato. Il Consiglio ha
dibattuto ampiamente sul punto: si è deciso che, siccome i Delegati assolvono un compito
molto importante, cioè quello di rappresentare al Congresso di Bologna l’Avvocatura romana,
il Consiglio si faceva carico di tutte le spese, perchè originariamente si era pensato di mettere
a carico, qualcuno aveva pensato di mettere a carico dei Delegati una parte della spesa, poi il
Consiglio ha deciso e ha deliberato di pagare tutte le spese per i Delegati, per un totale di
115.000 euro. Si tratta di 1.000 euro a Delegato + 25.000 mila euro o 30.000 euro di iscrizione
al Congresso.
Per cui la spesa per i Delegati romani al Congresso di Bologna, che sostiene completamente
il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, è pari a 115 mila euro.
Io mi fermo qui. Se avete altre domande cercherò di rispondervi.
Consigliere Segretario Conte
Abbiamo esaurito questa fase, esaurito anche il mio compito di Segretario, passo la parola
al Presidente che ovviamente deve proseguire per l’ordine del giorno.
Presidente Cassiani
Non c’è nessun Consigliere che vuole intervenire sui vari punti.
Io credo che la mozione del Collega Paparatti sia pregiudiziale a tutte quante le altre. Paolo
ci ha chiarito, però, che l’Assemblea poi debba ritornare sull’argomento e cioè sull’articolo 7
del decreto legislativo luogotenenziale, preclusivo oppure no dell’applicazione ai Colleghi di
questo contributo, della richiesta, meglio ancora.
Avv. Ferdinando Paparatti
La mozione ha questo oggetto: “Poichè l’articolo 7 del decreto legislativo luogotenenziale
23.11.1944 1944 n. 382 (Norme sui Consigli degli Ordini professionali) non permette di
imporre contributi a carico degli iscritti, si ritiene non accettabile il pagamento di un contributo
in favore dell’O.U.A. gravante sugli iscritti all’Albo di Roma e quindi il sottoscritto nell’esprimere il proprio voto contrario chiede al Presidente di mettere ai voti la presente mozione.”.
Presidente Cassiani
Mi si fa notare che, sostanzialmente, questa è la mozione con la quale si direbbe di no.
Allora il problema ritorna ad essere: SI o NO, nei termini in cui lo abbiamo proposto in questo
manifesto. Poi naturalmente chi dice di sì ovviamente si sarà fatto carico di questo e avrà in
cuor suo, in se stesso, esaminato anche questo aspetto, e chi dice di NO riterrà evidentemente
che questo aspetto sia preclusivo.
Chi è a favore dell’ingresso dell’Ordine nell’Organismo Unitario dell’Avvocatura italiana,
cioè al pagamento del contributo, chi è a favore del pagamento del contributo richiesto
dall’O.U.A. alzi la mano.
Voti favorevoli numero 42.
Chi è contrario al pagamento del contributo all’Organismo Unitario dell’Avvocatura
italiana alzi la mano.
Voti contrari numero 48.
Chi si astiene alzi la mano.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Astenuti numero 5.
L’Assemblea ha deciso che l’Ordine di Roma non debba rientrare nell’Orgnismo Unitario
dell’Avvocatura italiana.
Si chiede di fare una controprova.
Consigliere Segretario Conte
Non lasciate l’Aula. Il Presidente non ha ancora chiuso l’Assemblea. Riprendete il vostro
posto.
Molti Colleghi se ne sono andati.
C’è una mozione di voto.
Ringrazio il Collega Paparatti che mi sta dicendo questo: se il Presidente non chiude
l’Assemblea e tutti se ne vanno … stiamo calmi, senza arrabbiarsi, è inutile arrabbiarsi, abbiamo
perso tempo, mi dispiace, il Presidente, eventualmente, riconvocherà l’Assemblea.
Chiedo scusa, io avevo chiesto a tutti, per rispetto del Presidente, di attendere che il
Presidente finisse di parlare, anche perchè c’era un Collega che aveva fatto una richiesta.
Presidente Cassiani
Tra l’altro, poi, lo scarto è talmente minimo per cui una verifica sarebbe stata opportuna.
Purtroppo i Colleghi hanno preferito andarsene piuttosto che aspettare che venisse
dichiarata chiusa l’Assemblea.
La votazione è stata fatta.
L’Assemblea è chiusa. I lavori hanno termine alle ore 15.40.
Il Segretario
(Avv. Antonio Conte)
Il Presidente
(Avv. Alessandro Cassiani)
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
La solenne cerimonia del 20 dicembre 2008
Ogni anno, nel mese di dicembre, nel clima gioioso che precede le feste natalizie, ha luogo la “Giornata
di Gran Gala” dedicata agli Avvocati e Magistrati i quali, dopo il lungo percorso della loro vita, si
riconoscono idealmente uniti in un vincolo indissolubile che ha come base privilegiata la certezza di aver
bene operato e di aver dato lustro alle loro toghe, gratificati da unanime apprezzamento.
La solenne cerimonia, alla presenza delle più alte Autorità, appartenenti in gran parte al mondo
giudiziario e universitario, assume particolare rilevanza con l’annuale Conferenza dei Giovani
Avvocati che premia i giovani colleghi che si sono particolarmente distinti nel solco della grande tradizione
forense.
Pubblichiamo qui di seguito il programma completo della manifestazione e il discorso introduttivo
del nostro Presidente.
ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
XXXI CONFERENZA
DEI GIOVANI AVVOCATI
TOGHE D’ONORE AI SEGRETARI
DELLA CONFERENZA
MEDAGLIE RICORDO AGLI AVVOCATI,
AGLI AVVOCATI DELLO STATO
E AI MAGISTRATI
Palazzo di Giustizia (Aula Avvocati) 20 dicembre 2008
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Nel 1968, Carlo Fornario, amato Presidente del nostro Ordine, accolse la proposta
di Tommaso Bucciarelli e dell'Associazione Italiana Giovani Avvocati di dar vita, a
Roma, alla Conferenza dei Giovani Avvocati che, istituita nel 1967, si ispira ad una
formula seguita per lunga tradizione da numerosi Ordini forensi di ogni parte del
mondo.
A partire dal 9 gennaio 1968, sono stati selezionati giovani destinati ad affermarsi
come Avvocati di alto livello.
Sulla scia di questa luminosa tradizione, anche quest'anno, è stato bandito un
concorso, coordinato dal Consigliere Avv. Livia Rossi, articolato in prove scritte e
orali, tendenti ad accertare la preparazione dei candidati sul piano umanistico,
deontologico, tecnico, giuridico oltre che nelle lingue straniere. I cinque vincitori
sono stati proclamati "Segretari della Conferenza" e resteranno in carica per due
anni.
Durante gli anni in cui rimarranno in carica, i Segretari si dedicheranno a studi,
conferenze e dibattiti, soprattutto su problemi che riguardino le giovani generazioni
forensi; intratterranno, inoltre, rapporti con le istituzioni similari e con giovani
Avvocati all’estero.
Nel corso della Cerimonia ai Segretari proclamati viene offerta una Toga d'Onore
intitolata alla memoria di Avvocati romani deceduti che hanno illustrato l'Ordine
forense, nonchè premi in denaro utilizzando anche la dotazione operata dall'Avv.
Lucio Ghia in ricordo dell'Avv. Ferdinando D'Atena. Al primo Segretario viene
consegnata una targa offerta dalla Sezione di Roma dell'Associazione Italiana
Giovani Avvocati.
Il primo Segretario svolgerà la relazione su un tema, da lui scelto, di interesse
giuridico.
Lo Studio Legale Lepore offrirà alla Dottoressa Cristina Tamburro una Toga
intitolata all'Avv. Daniela Belardinelli, prematuramente scomparsa.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Secondo una tradizione ormai consolidata, unitamente alla proclamazione dei
«Segretari della Conferenza» si svolgerà la cerimonia per la consegna della medaglia
d'oro agli Avvocati che hanno raggiunto settanta, sessanta e cinquanta anni di
iscrizione all'Albo e sarà consegnata una medaglia d'oro anche agli Avvocati dello
Stato e ai Magistrati, collocati a riposo, che abbiano raggiunto i più alti gradi. In tal
modo, verrà tributato il doveroso omaggio a quanti, per tanti anni, hanno tenuto
alto l'onore e il prestigio dell'Avvocatura e della Magistratura e hanno dimostrato
con i fatti che le due funzioni sono complementari, rispecchiano due aspetti dello
stesso fenomeno e possono essere esercitate con il dovuto reciproco rispetto.
La Cerimonia rappresenta per l'Ordine degli Avvocati di Roma l'occasione di
consegnare ai Giovani Avvocati il compito di continuare la luminosa tradizione del
nostro Foro.
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
COMITATO D’ONORE
Giovanni Maria FLICK
Presidente della Corte Costituzionale
Nicola MANCINO
Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Angelino ALFANO
Ministro della Giustizia
Vincenzo CARBONE
Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione
Vitaliano ESPOSITO
Procuratore Generale della Corte Suprema di Cassazione
Paolo SALVATORE
Presidente del Consiglio di Stato
Giovanni Antonio PAOLINI
Presidente del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche
Tullio LAZZARO
Presidente della Corte dei Conti
Furio PASQUALUCCI
Procuratore Generale della Corte dei Conti
Oscar FIUMARA
Avvocato Generale dello Stato
Piero Guido ALPA
Presidente del Consiglio Nazionale Forense
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Giorgio GIOVANNINI
Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
Giorgio SANTACROCE
Primo Presidente della Corte di Appello di Roma
Salvatore VECCHIONE
Procuratore Generale della Corte di Appello di Roma
Luigi Mario RIBAUDO
Presidente della Sezione Lazio della Corte dei Conti
Paolo DE FIORE
Presidente del Tribunale Ordinario di Roma
Giovanni FERRARA
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma
Paolo ROSA
Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza Forense
Luigi FRATI
Rettore dell'Università "La Sapienza"
Renato LAURO
Rettore dell'Università "Tor Vergata"
Guido FABIANI
Rettore dell'Università "Roma Tre"
Massimo EGIDI
Rettore dell'Università "Luiss"
Giuseppe DALLA TORRE
Rettore dell'Università "Lumsa"
Carlo ANGELICI
Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "La Sapienza"
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Gian Piero Giuseppe MILANO
Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "Tor Vergata"
Giuseppe TERRANOVA
Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "Roma Tre"
Roberto PESSI
Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "Luiss"
Angelo RINELLA
Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "Lumsa"
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE D’ESAME
La Commissione del Concorso della XXXI Conferenza dei Giovani Avvocati è
stata presieduta, su delega del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
di Roma, dal Consigliere Avv. Livia Rossi.
Essa era composta, a norma del Regolamento della Conferenza, da:
Chiara Vadalà
Segretario della XXIX Conferenza
Chiara Ortaggi
"
Francesca Rocchi
"
Andrea Ordine
"
Stefania Cigna
"
Gabriele Zuccheretti
Segretario della XXX Conferenza
Giovanna Vigliotti
"
Gregorio Salatino
"
Valentina Maria Lucia Seminara
"
Domenico Giugni
"
Giorgia Minozzi
Sezione Romana dell'AIGA
Angelo De Crescenzo
Associazione Avvocati per l'Europa
Fabrizio Gizzi
Camera Civile di Roma
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
SEGRETARI DELLA XXXI CONFERENZA
Marco GIUSTINIANI
Vitamaria SALVAGGIULO
Daphne LETIZIA
Dario CAPOTORTO
Valerio TALLINI
I Segretario
II Segretario
III Segretario
IV Segretario
V Segretario
TOGHE D’ONORE
Piero AMENTA
Michele PALLOTTINO
Patrizia PROPERZI
Eolo COGLIANI
Enrico GISMONDI
al Segretario Marco Giustiniani
al Segretario Vitamaria Salvaggiulo
al Segretario Daphne Letizia
al Segretario Dario Capotorto
al Segretario Valerio Tallini
CONSEGNA DI UNA TOGA
OFFERTA DALLO STUDIO LEPORE
IN MEMORIA DELL'AVV. DANIELA BELARDINELLI
Cristina TAMBURRO
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
MEDAGLIE
AVVOCATI CON 70 ANNI DI ISCRIZIONE
Rocco FABIANI
AVVOCATI CON 60 ANNI DI ISCRIZIONE
Arturo ALFIERI
Vittorio ANTONELLI
Giovanni CASCINO
Errico COLESANTI
Elio DI PIETRO
Giuseppe FERRARO
Gianguido FOSSA'
Fernando GRASSI
Giuseppe LAGONEGRO
Gabriele LIUZZO
Mario LULANI
Giuseppe MARCHESE
Umbertina Valeria MOSSO
Elvira RAINONE TRIPPUTI
Paolo ROMEO
Feliciano SERRAO
Alfredo ANGELUCCI
Antonio BAVARO
Giovanna CAU
Enrico D'ANNIBALE
Osvaldo FASSARI
Aldo FERRETTI
Livio GAGLIARDINI
Massimo GRAZIOLI
Franco LIGI
Marcello LORENZANI
Domenico MARAFIOTI
Giovambattista MAZZUCA
Luigi ONESTI
Giulio RICCARDI
Vincenzo SAMMARTINO
AVVOCATI CON 50 ANNI DI ISCRIZIONE
Paolo ANTONUCCI
Giorgio BARBERIS
Emilio CAPPELLI
Muzio CENTI COLELLA
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Nicola ARCIERI
Edoardo BOITANI
Gaetano CARACUZZI
Sergio CERSOSIMO
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
Aldo CRETA
Olga DOINO
Sabino Gerardo FACCIOLONGO
Agostino GAMBINO
Eduardo IANNONE
Antonio LANDOLFI
Giovanni LE PERA
Peppino LONETTI
Fernando MANCINI
Maurizio MARAZZA
Luciano MENOZZI
Giorgio NATOLI
Paolo NUZZO
Mattia PERSIANI
Pierluigi PIRANDELLO
Carmine PUNZI
Parisio RAVAIOLI
Eugenio SABBATUCCI
Giorgio SANGIORGI
Italo SCALERA
Francesco TASSONI
Teobaldo VINCI
Lucio DE PRIAMO
Giulio DONZELLI
Oreste FLAMMINII MINUTO
Giovanni IACOVONI
Antonio IERADI
Valentino LARDO
Giancarlo LEPPO
Maria Luisa LUCARONI
Luigi MANZI
Giovanni MASSARO
Pasquale MICHIENZI
Sisinio NOTARANTONIO
Maria Antonietta PERILLI
Romolo PERSIANI
Fausto Maria PUCCINI
Nicola RAGO
Francesco RUFINI
Franco SALVAGO
Aniceto SBARRA
Silvio STEFANO
Giorgio TROPIANO
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
AVVOCATI DELLO STATO
Nicola BRUNI
MAGISTRATI
Giulio AMADIO
Ruggero ANTONIETTI
Roland Ernst BERNABE'
Corrado CALABRO'
Mario CASAVOLA
Antonino COCO
Antonio DE FEO
Rosario DE MUSIS
Giampaolo FIORIOLI BANCHIERI
Mario GIARRUSSO
Angelo GRIECO
Giorgio LONGU
Francesco MANGANELLI
Corrado MARTINI
Elio MICHELINI
Riccardo MORRA
Gaetano NICASTRO
Giovanni Battista POLACCHI
Damiano RICEVUTO
Bruno SACCUCCI
Giovanni SFERRA
Pietro SULLO
Giovanni TOTI
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Giuseppe ANDRUZZI
Rosario Elio BALDANZA
Magda BRIENZA
Aida CAMPOLONGO
Stefano CICIRETTI
Mario D'ANTINO
Mario DELLI PRISCOLI
Vittorio DUVA
Emidio FRASCIONE
Francesco GIORDANO
Camillo LONGONI
Giovanni LOSAVIO
Roberto MARTINELLI
Lucia MEZZACAPO
Francesco MORELLI
Mario MOSCATELLI
Giovanni PIOLETTI
Liborio POLI
Giovanni ROSSI
Domenico SALBITANI
Mario SPADONE
Michele TARANTINO
Italo WEBER
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
PROGRAMMA DELLA CERIMONIA
Saluto del Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma, Avv.
Alessandro Cassiani
Saluto del Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Avv. Giovanni Maria Flick
Saluto dell'Avv. Paolo Berruti, Componente del Consiglio Nazionale Forense per
il Distretto della Corte di Appello di Roma
Saluto dell'Avv. Osvaldo Fassari, a nome degli Avvocati che hanno compiuto
sessanta anni di iscrizione
Saluto dell'Avv. Giovambattista Mazzuca, a nome degli Avvocati che hanno
compiuto sessanta anni di iscrizione
Saluto del Prof. Avv. Carmine Punzi, a nome degli Avvocati che hanno compiuto
cinquanta anni di iscrizione
Proclamazione dei Segretari della XXXI Conferenza dei Giovani Avvocati
Consegna delle Toghe d'Onore, dei diplomi e dei premi ai Segretari della Conferenza
Consegna della Toga alla Dr.ssa Cristina Tamburro in ricordo
dell'Avv. Daniela Belardinelli
Conferenza del Primo Segretario, Avv. Marco Giustiniani, sul tema:
«Il caso del Comune di Fiesole contro Vitali: come un anonimo processo ha dato un nuovo
volto al processo amministrativo»
Consegna delle medaglie ricordo e dei diplomi agli Avvocati
Consegna delle medaglie ricordo ai Magistrati
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
DISCORSO DEL PRESIDENTE CASSIANI
CERIMONIA DEL
20 DICEMBRE 2008
L’Aula offre l’immagine delle grandi occasioni.
Vedo davanti a me il Presidente della Corte Costituzionale, i Capi degli Uffici Giudiziari,
i Rappresentanti della Magistratura Ordinaria e Amministrativa, del Consiglio Superiore
della Magistratura, dell’Avvocatura dello Stato e dell’Albo Speciale, del Consiglio Nazionale
Forense, dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, i Rappresentanti delle Associazioni
Forensi, i Presidenti del Distretto e i Presidenti degli altri Ordini.
A tutti rivolgo il mio ringraziamento per averci voluto onorare della loro presenza.
Vedo inoltre i Colleghi che onorano la Toga da 50 e da 60 anni e i Magistrati che sono
andati in pensione dopo avere riscosso la stima e l’affetto degli avvocati.
Vedo ancora i vincitori della Conferenza dei Giovani Avvocati che rappresentano la
punta di diamante di un’Avvocatura fermamente intenzionata a vincere la sfida con il futuro
utilizzando le armi della serietà e della professionalità.
Ai giovani e ai meno giovani il mio affetto e la riconoscenza per quanto hanno fatto e
faranno in difesa del prestigio dell’Avvocatura.
Ai Magistrati la stima e l’affetto di quanti hanno avuto la fortuna di sperimentare il loro
equilibrio e la loro comprensione per l’alto ministero dell’avvocato.
Accanto a me sono i Consiglieri che si prodigano giornalmente nell’espletamento dei
compiti istituzionali, si battono in difesa della Categoria, organizzano eventi culturali che
affrontano temi di grande attualità e riempiono quest’Aula di Colleghi desiderosi di
affrontare temi di particolare interesse ed attualità.
A loro e a tutti i dipendenti che si prodigano per il funzionamento della Istituzione, a
volte ai limiti con il sacrificio, il mio più affettuoso e sentito ringraziamento.
Ai parenti dei premiati e a quelli dei grandi avvocati scomparsi il cui nome è inciso sulle
toghe che verranno consegnate ai vincitori della Conferenza, un particolare fortissimo
abbraccio.
A questi ultimi, e cioè ai grandi colleghi scomparsi, rivolgo un pensiero riconoscente e
nostalgico.
Sono: Piero Amenta, Enrico Gismondi, Michele Pallottino, Eolo Cogliati, Patrizia
Properzi, Daniela Belardinelli.
A tutti l’augurio di un nuovo anno più sereno, caratterizzato dall’avvio a soluzioni dei
tanti problemi che affliggono la Giustizia in generale e l’Avvocatura in particolare.
Mi sia consentito, a tale proposito, una nota di ottimismo che spero non appaia soltanto
formalistica perchè in controtendenza con le fosche previsioni che incombono su tutti e da
ogni parte.
La mia valutazione trae spunto da auspici favorevoli ai quali ritengo doveroso fare
riferimento onde evitare di cadere in una situazione di ingiustificata depressione e sfiducia.
Mi riferisco alla Riforma della Giustizia ormai avvertita come inderogabile da tutti gli
schieramenti politici.
Mi riferisco anche alla Riforma dell’Ordinamento Professionale che è stata elaborata dal
Consiglio Nazionale Forense con il contributo dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura e
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ATTIVITA' DEL CONSIGLIO
delle Associazioni Forensi.
Penso all’aggiornamento continuo che migliorerà la professionalità degli avvocati e verrà
impartito anche con l’ausilio della tematica in virtù di un protocollo sottoscritto pochi giorni
fa dai tre più numerosi Ordini degli avvocati e dei commercialisti.
Penso ancora all’intenzione più volte manifestata da Rappresentanti degli opposti
schieramenti politici di revocare le norme introdotte dalla cosiddetta “Legge Bersani” che
tanto hanno nuociuto alla immagine e al prestigio dell’Avvocatura.
Naturalmente confido che le prennunciate Riforme vengano realizzate da uomini capaci
di contemperare la ragionevole durata dei processi con il rispetto dei diritti e delle garanzie
del cittadino e di operare una selezione finalizzata al contenimento dell’abnorme numero
degli iscritti che non si traduca nella introduzione del numero chiuso che vanificherebbe
l’aspirazione dei tanti giovani che hanno voglia, capacità e diritto di intraprendere questa
nostra, malgrado tutto, magnifica professione.
Se si realizzeranno queste condizioni Cittadini, Magistrati, Avvocati ritroveranno, ne
sono certo, quella fiducia nella Giustizia da troppo tempo attenuata se non addirittura
perduta.
Queste mie considerazioni e questi auspici costituiscono l’augurio dell’intero Consiglio
a tutti i presenti, a tutti gli Iscritti ed ai loro familiari.
Cedo la parola al Presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick che prima
di assurgere all’altissima carica ha esercitato la professione ad altissimo livello e ha affrontato
i problemi della Giustizia in qualità di docente e di Ministro della Giustizia manifestando
sempre orgoglio per la sua qualifica di Avvocato.
Dopo l’applaudito intervento del Prof. Avv. Giovanni Maria Flick hanno fatto seguito gli altri
interventi programmati, contraddistinti da accenti commoventi e appassionati.
Prima della consegna delle Toghe d’Onore, dei diplomi e dei premi ai Giovani colleghi vincitori
della Conferenza giunta alla XXXI edizione, ha preso la parola conclusiva l’Avv. Giovanni
Cipollone, Consigliere Anziano del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, il quale si è
soffermato sulla necessità assoluta e indispensabile di rinvigorire sempre più il legame tra Avvocatura
e Magistratura nell’interesse preminente dei cittadini.
Giovanni Cipollone
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FORMAZIONE CONTINUA
FORMAZIONE PERMANENTE CONTINUA:
MODIFICHE AL REGOLAMENTO
- Il Consigliere Rossi propone al Consiglio l’approvazione di alcune modifiche e
integrazioni del Regolamento attuativo sulla formazione permanente.
All’art. 2 n. 4 il numero di crediti attribuiti per ogni monografia viene aumentato ad 8
anzichè 6.
Al n. 4 dell’art. 2 viene aggiunto il seguente capoverso: “Fermo restando il limite massimo
di n. 24 crediti per la partecipazione ad ogni evento formativo, la partecipazione agli eventi
formativi indicati al punto 2 dell’art. 3 del Regolamento Nazionale attribuisce n. 2 crediti
formativi per ogni ora di partecipazione qualora detti eventi vengano svolti on line”.
Al punto 4 dell’art. 3 le parole “relazioni annuali” vengono sostituite con “autocertificazioni
triennali di cui al successivo punto 7”, le parole “ai sensi dell’art. 6 n. 1 del Regolamento
Nazionale” sono abrogate.
Al punto 5 dell’art. 3 sono abrogate le parole “Le attività formative di cui all’art. 4 del
Regolamento Nazionale devono essere debitamente documentate nella relazione annuale
presentata dall’iscritto ai sensi dell’art. 6 del Regolamento medesimo”.
Allo stesso punto 5 dell’art. 3 viene aggiunto il seguente capoverso: “eventuali crediti
maturati oltre al numero indicato all’art. 2 del Regolamento Nazionale potranno, in ogni
caso, essere utilizzati nel triennio successivo”.
All’art. 3 viene aggiunta, al punto 7, la seguente disposizione: “Al termine di ogni tirennio
dovrà essere presentata al Consiglio dell’Ordine un’autocertificazione relativa ai crediti
conseguiti”.
All’art. 4 punto 1 le parole “possono essere esonerati parzialmente o totalmente” sono
sostituite dalle seguenti “Sono esonerati totalmente”, la parola “settantesimo” è sostituita
con “sessantacinquesimo”.
Al punto 4 dell’art. 4 vengono aggiunte le seguenti parole “nonchè i membri di
Commissioni Tributarie”.
Al punto 5 dell’art. 4 dopo le parole “nonchè i dottorandi di ricerca” vengono aggiunte
le parole “gli assistenti ordinari, i ricercatori”.
Il Consiglio approva.
Il nuovo testo del Regolamento attuativo è, dunque, il seguente:
CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA
REGOLAMENTO ATTUATIVO
Art. 1
Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale
Continua da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, in recepimento del
Regolamento approvato dal Consiglio Nazionale Forense in data 13 luglio 2007.
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FORMAZIONE CONTINUA
Art. 2
1. Il Consiglio realizza il programma avvalendosi di strutture e mezzi propri ovvero
avvalendosi della collaborazione di altri enti che abbiano presentato richiesta di accreditamento di un evento (Associazioni Professionali, Istituti Universitari, Istituzioni pubbliche
o private) . In tale ultimo caso spetta comunque al Consiglio dell’Ordine il controllo e
l’eventuale collaborazione nella direzione dell’evento. In nessun caso il soggetto terzo può
avvalersi della qualifica di ente accreditato per la Formazione Professionale Continua poiché
esso viene delegato per lo svolgimento di singoli eventi nei limiti e con l’osservanza delle
condizioni stabilite dal Consiglio accreditante.
2. Il Consiglio, anche attraverso le Commissioni di studio, promuove l’organizzazione
di corsi di aggiornamento, seminari, masters, convegni. Le Associazioni Professionali e gli
altri enti o istituzioni propongono la realizzazione di analoghi eventi da sottoporre
all’approvazione del Consiglio.
3. Integra assolvimento degli obblighi di formazione professionale continua anche lo
svolgimento di corsi organizzati da due o più studi professionali in collaborazione tra loro.
Tali corsi non sono soggetti al limite di 12 crediti formativi di cui all’art. 4 comma 2 del
Regolamento del Consiglio Nazionale Forense.
4. Con riferimento alle pubblicazioni in materia giuridica di cui alla lettera b) dell’art. 4
del Regolamento del Consiglio Nazionale forense verranno attribuiti:- n. 2 crediti formativi
per ogni pubblicazione in materia giuridica su riviste specializzate a diffusione o di rilevanza
nazionale, anche on line; - n. 8 crediti formativi per ogni libro, saggio, monografia o trattato
pubblicato. Restano fermi i limiti massimi di cui all’art 4, comma 2, del Regolamento del
Consiglio Nazionale Forense.
Fermo restando il limite massimo di 24 crediti per la partecipazione ad ogni evento
formativo, la partecipazione agli eventi formativi indicati al punto 2 dell’articolo 3 del
Regolamento Nazionale attribuisce n. 2 crediti formativi per ogni ora di partecipazione,
qualora detti eventi vengano svolti on line.
5. Integra, altresì, assolvimento degli obblighi di formazione continua la partecipazione
degli avvocati iscritti all’Albo Speciale ad eventi formativi promossi dagli stessi enti di
appartenenza o dalle loro Avvocature, purché accreditati. Il 10% del totale dei posti
disponibili per tali eventi dovrà ad ogni modo essere riservato ad Avvocati del libero foro.
6. Nel caso di elaborazione di relazioni o di svolgimento di lezioni di cui all’articolo 4,
comma 1, lettera a) del Regolamento del Consiglio nazionale Forense, verranno attribuiti
n. 2 crediti per ogni ora di svolgimento di attività formativa espletata. Lo svolgimento di tale
attività non è soggetto ai limite di 12 punti previsto dall’art. 4, comma 2 del Regolamento
del Consiglio Nazionale Forense.
7. Gli eventi in materia di deontologia e ordinamento professionale nonché in materia
di previdenza forense possono essere promossi e organizzati esclusivamente dal Consiglio
dell’Ordine nonché da organismi consiliari o cui il Consiglio dell’Ordine aderisce con il
proprio patrocinio.
8. Gli eventi organizzati dalle Associazioni e dai soggetti terzi devono garantire pari
possibilità di ammissione alla frequenza dell’evento a tutti gli iscritti. L’appartenenza o
l’iscrizione all’Associazione o all’ente non può costituire condizione di priorità all’ammis-
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sione alla frequenza dell’evento stesso.
Il 80% del totale dei posti disponibili per ogni evento deve, comunque, essere riservato
agli iscritti all’Ordine degli Avvocati di Roma.
9. La domanda dì accreditamento proposta dagli enti deve contenere le seguenti
indicazioni:
a. argomento trattato;
b. durata effettiva dell’evento;
c. numero di posti disponibili (di regola non inferiore a 50 ovvero non inferiore a 10
qualora l’argomento, ad esclusivo giudizio del Consiglio, abbia carattere particolarmente
specialistico. Il Consiglio dell’Ordine può stabilire deroghe al numero minimo di partecipanti).
d. luogo di svolgimento;
e. modalità di rilevazione delle presenze;
ed i seguenti requisiti:
a) idoneo livello culturale e capacità formativa dell’evento proposto;
b) modalità di svolgimento tali da consentire, eventualmente, la
vigilanza da parte del Consiglio dell’ordine;
c) comprovata esperienza dell’ente nella formazione forense.
10. Il Consiglio, o una Commissione da esso delegata, verifica la sussistenza dei requisiti,
rinviando la richiesta al proponente qualora essa sia difforme rispetto a quanto richiesto.
11. Il Consiglio delibera sulle proposte pervenute e redige un programma -suscettibile di
variazione e/o aggiornamento- che trasmette al Consiglio Nazionale Forense.
12. Il Consiglio, per evitare qualsiasi onere economico nei confronti degli iscritti, si
impegna a promuovere eventi formativi gratuiti in numero tale da permettere la formazione
gratuita per tutti gli iscritti.
Art. 3
1. Le iscrizioni agli eventi formativi saranno effettuate presso la Segreteria del Consiglio
dell’Ordine, ovvero presso l’ente organizzatore dell’evento stesso, a partire dalla data di
pubblicizzazione dell’evento e fino ad esaurimento dei posti disponibili secondo criterio
cronologico e con modalità di volta in volta stabilite e rese note. La sopravvenuta
impossibilità a partecipare all’evento formativo per cui è stata effettuata la prenotazione
obbliga l’iscritto a dare disdetta entro due giorni prima dell’inizio dell’evento -salvi i casi di
forza maggiore da documentare- onde consentire la partecipazione da parte di altri.
2. Il controllo delle presenze, per gli eventi organizzati dal Consiglio dell’Ordine, sarà
effettuato all’inizio e alla fine di ogni evento attraverso rilevazione manuale o elettronica.
Sarà onere degli enti organizzatori degli eventi formativi, al momento della domanda di
accredito, rendere note le modalità di controllo delle presenze degli iscritti ai fini del rilascio
dell’attestato di partecipazione.
3. Al termine di ogni evento formativo il Consiglio dell’Ordine o gli altri enti
organizzatori rilasciano ai partecipanti un attestato di frequenza recante il numero di crediti
attribuito.
4. Un’apposita Commissione istituita dal Consiglio dell’Ordine, procederà al controllo
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delle autocertificazioni triennali presentate dagli iscritti ai sensi del successivo comma 7 con
potere di svolgere attività di controllo anche a campione e di richiedere documentazione
integrativa all’iscritto.
5. Le attività formative di cui all’art. 4 del Regolamento Nazionale devono essere
debitamente documentate nella relazione annuale presentata dall’iscritto ai sensi dell’art. 6
del Regolamento medesimo.
E’ facoltà dell’interessato chiedere al Consiglio dell’Ordine il riconoscimento di crediti
pregressi di cui all’art.2 del Regolamento Nazionale, ancorché non espressamente autorizzati dal Consiglio Nazionale Forense e/o dal Consiglio dell’Ordine.
Eventuali crediti maturati oltre al numero indicato all’articolo 2 del Regolamento
Nazionale, potranno, in ogni caso, essere utilizzati nel triennio successivo.
6. Per gli eventi formativi a cui siano stati riconosciuti n.24 crediti, in caso di
partecipazione parziale, il Consiglio dell’Ordine procederà all’attribuzione di crediti in
misura proporzionale all’effettiva frequenza del corso.
7. Al termine di ogni triennio, dovrà essere presentata al Consiglio dell’Ordine un’autocertificazione relativa ai crediti conseguiti.
Art. 4
1. Sono esonerati dall’obbligo formativo gli iscritti che versino in una delle situazioni di
cui all’art. 5 del Regolamento Nazionale. Sono esonerati, parzialmente o totalmente, anche
coloro che abbiano compiuto il sessantacinquesimo anno d’età e che esercitino la professione da almeno venti anni (è equiparato allo svolgimento dell’attività professionale lo
svolgimento delle funzioni giudiziarie).
2. In caso di gravidanza l’esonero compete dall’inizio del terzo mese precedente la data
prevista per il termine della gravidanza sino ad un anno successivo alla data del parto, salvi
esoneri ulteriori per comprovate ragioni di salute.
L’obbligo di formazione permanente è ridotto alla metà per gli iscritti i cui coniugi o figli
versino in stato di invalidità totale, asseverata dagli organi sanitari a ciò preposti.
3. Sono, altresì, esonerati dall’obbligo formativo, i componenti il Consiglio dell’Ordine,
a condizione che durante l’anno organizzino e partecipino ad eventi formativi, i Conciliatori nominati dal Consiglio dell’Ordine che svolgono attività per la Camera di Conciliazione di Roma, per tutto il periodo di durata dell’incarico, i delegati alla Cassa Forense, i
componenti del Consiglio Nazionale Forense, nonché i componenti di Commissioni
consiliari, qualora le stesse abbiano promosso attività formative.
4. Sono, inoltre, esonerati, fermi restando gli obblighi formativi in materia di deontologia e ordinamento professionale, coloro che prestano le funzioni di Magistrato Onorario
e di Vice-Procuratore Onorario nonché i membri di Commissioni Tributarie.
5. A prescindere dalla data di iscrizione all’Albo, sono, altresì, esonerati dagli obblighi
formativi, ad eccezione di quelli in materia di ordinamento forense, previdenza e deontologia, coloro i quali abbiano superato l’esame di stato limitatamente ai tre anni successivi
dal conseguimento del titolo di Avvocato, nonché i dottorandi di ricerca, gli assistenti
ordinari, i ricercatori e i cultori della materia che abbiano svolto attività didattiche,
nell’ambito di insegnamenti giuridici presso le sedi universitarie.
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6. La programmazione di un numero di eventi formativi che non consenta la formazione
gratuita a tutti gli iscritti costituisce motivo di improcedibilità dell’azione disciplinare nei
confronti dell’iscritto che, pur avendone fatto richiesta periodicamente e per almeno 8 volte
nel corso di ciascun anno, non abbia potuto partecipare gratuitamente ai corsi di formazione.
Art. 5
Il mancato rispetto dell’obbligo formativo permanente al di fuori dei casi di esonero
esplicitamente previsti comporta l’obbligo dell’avvio dell’azione disciplinare nei confronti
dell’iscritto inadempiente.
Art. 6
Il presente Regolamento potrà essere modificato da successive delibere del Consiglio
dell’Ordine.
Eventuali modifiche al Regolamento per la formazione professionale
Il Consiglio delibera di abolire la relazione triennale e di sostituirla con un’autocertificazione triennale relativa ai crediti conseguiti.
Delibera, altresì, l’esenzione automatica dalla formazione professionale continua per i
Colleghi con trenta anni di professione e per i Colleghi ultrasessantacinquenni che abbiano
almeno venti anni di iscrizione.
Adunanza dell’11 settembre 2008
- Il Consiglio, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande
di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza.
- In data 11 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Patronato
Forense del “Seminario di formazione e aggiornamento professionale - X Ciclo - II Parte” che
si svolgerà in dieci giornate, della durata di 2 ore ciascuna.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi ad
incontro relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.20 (venti) crediti formativi complessivi per il Seminario suindicato.
* * *
- In data 23 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Pietrosanti Paparo & Associati della attività formativa sul “Diritto della regolazione dei
mercati” che si svolgerà in sette giornate, della durata di 4 ore ciascuna.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti complessivi per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 11 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Freshfields
Bruckhaus Deringer della attività formativa di studio svolta in autonomia nell’ambito della
propria organizzazione professionale su “Attuazione della direttiva relativa alle fusioni
transfrontaliere delle società di capitali” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- Il Consigliere Tesoriere Ierardi e il Consigliere Fasciotti chiedono che vengano
riconosciuti, per il passato, i crediti formativi anche a coloro che, pur non essendo riusciti
ad inserirsi nell’elenco formale degli iscritti ai convegni e ai seminari per non essere stata, la
loro prenotazione, ricevuta dal Centro Studi nel termine fissato, abbiano ottenuto la
certificazione di presenza, dal personale addetto al controllo, nell’aula consiliare nel giorno
di svolgimento del convegno o del seminario.
Il Consiglio approva.
Adunanza del 18 settembre 2008
- Il Consiglio, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande
di accreditamento di eventi/attività formative, che approva a maggioranza.
- In data 15 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Comitato
Radicale Per La Giustizia - Radicali Italiani per il seminario su “Obbligatorietà dell’azione
penale nell’Italia del 2008" che si svolgerà in due giornate, della durata complessiva di 12 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 21 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Associazione “Le Toghe” per il convegno su “Deontologia e Cassa di Previdenza Forense” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 12 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Associazione Impegno Civico per il convegno su “Lineamenti di giustizia amministrativa”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 1 agosto 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Rocchini, Meduri e Paternesi per l’attività formativa su “Contratto di franchising” e
ulteriori argomenti giuridici che si svolgerà in quattordici giornate, della durata di 3 ore
ciascuna.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per l’attività formativa suindicata.
Adunanza del 25 settembre 2008
- In data 19 giugno 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Unione
Fiduciaria spa per il convegno su “D.Lgs. 231/01: La responsabilità penale delle imprese alla
luce delle ultime modifiche normative” che si svolgerà in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
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complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 4 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte de Il Sole 24
Ore spa per il seminario su “Master di specializzazione in Diritto di Famiglia e Mediazione
Familiare” che si svolgerà in diciotto giornate, della durata complessiva di 84 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 4 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte de Il Sole 24
Ore spa per il seminario su “Master di specializzazione in Businnes Development dello
studio professionale” che si svolgerà in ventuno giornate, della durata complessiva di 84 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 9 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Accademia
Forense per il seminario su “La patologia del credito. Strumenti di recupero nell’esecuzione”
che si svolgerà in tre giornate, della durata complessiva di 9 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 9 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Wolters
Kluwer Italia srl per il seminario su “Percorso Aggiornamento Tributario 2008/2009” che si
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svolgerà in sei giornate, della durata di 8 ore ciascuna.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Bridge
Mediation Italia per il seminario su “Corso di Formazione per conciliatori” che si svolgerà
in dieci giornate, della durata di 40 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 11 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ADR
Center spa per il seminario su “Corso di specializzazione per Conciliatori di Controversie
Societarie” che si svolgerà in dieci giornate, della durata di 40 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 27 febbraio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Associazione AGISA per il seminario su “La responsabilità professionale del medico” che si
svolgerà in venti giornate, della durata complessiva di 340 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi per l’anno 2008 e per l’anno 2009;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi per l’anno 2008 e per l’anno 2009 relativi
al seminario suindicato.
* * *
- In data 12 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro
Studi EPIKEIA per il seminario su “Corso pratico di preparazione all’esame di avvocato” che
si svolgerà in venti giornate, della durata di 90 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione
Giuridica per il seminario su “Testo unico della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” che
si svolgerà in tre giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici)crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 11 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione
Giuridica per il seminario su “Il contratto a termine” che si svolgerà in due giornate, della
durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici)crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 11 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione
Giuridica per il seminario su “Le regole del credito” che si svolgerà in 3 giornate, della durata
di 12 ore complessive.
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FORMAZIONE CONTINUA
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici)crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 11 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica per il seminario su “I lavori atipici e flessibili” che si svolgerà in 3 giornate,
della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici)crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 1 agosto 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Istituto
Regionale di Studi Giuridici del Lazio Arturo Carlo Jemolo per il seminario su “Negoziazione tecnica valutazione dei rischi e gestione e soluzione dei conflitti” che si svolgerà in 40
giornate, della durata di 200 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 23 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ABI
- Associazione Bancaria Italiana per il convegno su “Composizione negoziale della crisi
d’impresa” che si svolgerà in una giornata, della durata di 5,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 22 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Associazione di promozione sociale - Democrazia nelle Regole per il convegno su “Concorso ordinario nel reato, concorso anomalo e dolo” che si svolgerà in una giornata, della durata
di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 4 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’IGI Istituto Grandi Infrastrutture per il convegno su “Correttivo 3 - Le cose fatte e le cose da fare”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 8 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Associazione Ius ac Bonum per il convegno su “L’incidente di costituzionalità” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 22 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della LAV
- Lega Anti Vivisezione per il convegno su “Tutela degli animali: codice civile e codice penale
a confronto” che si svolgerà in una giornata, della durata di 7 ore.
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FORMAZIONE CONTINUA
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “Procedure informatiche e moduli organizzativi nel lavoro del giudice” che
si svolgerà in una giornata della durata di ore 3,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “Persone giuridiche e responsabilità da reato” che si svolgerà in una giornata
della durata di ore 3,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del
Consiglio Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione
decentrata, per il convegno “Diritto previdenziale” che si svolgerà in una giornata della
durata di ore 3,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
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FORMAZIONE CONTINUA
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “La Costituzione e l’Europa” che si svolgerà in una giornata della durata di
ore 7,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “La prova scientifica nel processo penale” che si svolgerà in una giornata
della durata di ore 3,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “Il pubblico impiego a dieci anni dalla devoluzione della giurisdizione al
giudice ordinario” che si svolgerà in una giornata della durata di ore 3,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “Incontro di aggiornamento sulle principali novità normative” che si
svolgerà in una giornata della durata di ore 3,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “La mediazione” che si svolgerà in una giornata della durata di ore 3,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “L’organizzazione del lavoro giudiziario” che si svolgerà in una giornata
della durata di ore 7,30.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il seminario “L’analisi dei bilanci e delle scritture contabili” che si svolgerà in due giornate
della durata complessiva di ore 6 ore.
Il Consiglio
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 (sei) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.6 (sei) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “La tutela delle vittime da reato” che si svolgerà in una giornata della durata
di ore 7,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “La tutela del consumatore” che si svolgerà in una giornata della durata di
ore 3,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “I reati informatici” che si svolgerà in una giornata della durata di ore 3,30
ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
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FORMAZIONE CONTINUA
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
- In data 16 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consiglio
Superiore della Magistratura - Ufficio dei Referenti Distrettuali per la formazione decentrata,
per il convegno “Incontro di aggiornamento sulle principali novità normative” che si
svolgerà in una giornata della durata di ore 3,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per l’attività formativa suindicata.
* * *
Adunanza del 2 ottobre 2008
- In data 4 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro
Studi Giuridici - Cardinale Giovan Battista De Luca del seminario su “Adozione internazionale del minore. Principi generali e casi concreti” e ulteriori argomenti giuridici, seminario
che si svolgerà in due giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi omplessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato e si
concede il patrocinio all’evento.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del corso “Master Universitario di I° livello in Finanza e Mercati
Finanziari” che si svolgerà in 1 anno, della durata di 1.500 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del corso “Master Universitario di II° livello in diritto penale d’impresa”
che si svolgerà in 1 anno, della durata di 520 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del corso “Master in Legal Advisor e Human Resources Management” che
si svolgerà in 1 anno, della durata di 300 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquatto) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del corso “Master Universitario di II° livello in Diritto Immobiliare” che
si svolgerà in otto mesi, della durata di 1.500 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquatto) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del corso “Master Universitario di II° livello in Diritto d’Impresa” che si
svolgerà in 1 anno, della durata di 1.500 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquatto) crediti
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FORMAZIONE CONTINUA
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del seminario “Corso di perfezionamento in diritto dell’energia” che si
svolgerà in nove giornate, della durata di 40 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquatto) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del seminario “Corso di perfezionamento in diritto della proprietà
intellettuale e della concorrenza” che si svolgerà in sei mesi, della durata di 100 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquatto) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del seminario “Corso di perfezionamento in modelli organizzativi e
responsabilità d’impresa” che si svolgerà in quattro mesi, della durata di 70 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquatto) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 22 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
Luiss Guido Carli del seminario “Corso di perfezionamento in Diritto commerciale
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FORMAZIONE CONTINUA
avanzato e gestione della società per azioni” che si svolgerà in otto mesi, della durata di 150
ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquatto) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 31 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consorzio
interuniversitario per l’aggiornamento professionale in campo giuridico UNIFORMA del
seminario “La rilevanza del diritto comunitario nel diritto interno” che si svolgerà in otto
giornate, della durata di 16 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.16 (sedici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.16 (sedici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 31 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consorzio
interuniversitario per l’aggiornamento professionale in campo giuridico UNIFORMA del
seminario “La tutela dei diritti dell’uomo nelle convenzioni e nella giurisprudenza internazionale” che si svolgerà in quattro giornate, della durata di 8 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 31 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Consorzio
interuniversitario per l’aggiornamento professionale in campo giuridico UNIFORMA del
seminario “L’incidente di costituzionalità e il processo costituzionale” che si svolgerà in sei
giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 30 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” - Facoltà di Giurisprudenza del convegno “Il codice
di procedura penale in vent’anni di riforme” che si svolgerà in una giornata, della durata di
6 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 11 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AISFIC
del seminario “Criminologia e investigazione criminale” che si svolgerà in quattro giornate,
della durata di 15 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 4 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’INPS del
seminario “La tutela degli interessi civili nel processo penale” che si svolgerà in due giornate,
della durata di 14 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORO ROMANO 5-6/2008
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 4 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’INPS del
seminario “Contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” che si svolgerà in due giornate,
della durata di 14 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 26 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIPC
- Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia del convegno “Mediare per...prevenire
se l’amore diventa...violento” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 21 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ANF Associazione Nazionale Forense del convegno “Somministrazione di lavoro, appalto di
servizi, disciplina vigente questioni e prospettive” che si svolgerà in una giornata, della durata
di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 29 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ANF
- Associazione Nazionale Forense del corso “Seminario di diritto Tributario e Processuale
Tributario” che si svolgerà in due giornate, della durata di 8 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 26 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Corte
Superiore della Magistratura del convegno “Reati societari e abuso di mercato” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 26 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Corte
Superiore della Magistratura del convegno “Il nesso di causalità tra filosofia, scienza e diritto.
Seminario di studio dedicato al ricordo e all’opera del Presidente Mariano Battisti” che si
svolgerà in una giornata, della durata di tre ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 8 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro
Studi Demetra del seminario “La liberalizzazione del trasporto aereo nel diritto nazionale”
che si svolgerà in tre giornate, della durata di 20 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.20 (venti) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.20 (venti) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 22 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Democrazia nelle Regole del convegno “Concorso “ordinario” nel reato, concorso
“anomalo” e dolo” che si svolgerà in una giornata, della durata di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 22 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AGI del
master “Scuola di alta formazione in Diritto del Lavoro” che si svolgerà in due anni, della
durata di 160 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il master suindicato.
* * *
- In data 18 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
LUMSA del corso “Master in diritto di famiglia e minorile” che si svolgerà in due anni, della
durata di 300 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 1 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Ius Ac Bonum del convegno “L’incidente di costituzionalità” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
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FORMAZIONE CONTINUA
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Azienda
Policlinico Umberto I del seminario “Corso di aggiornamento professionale per Avvocati”
che si svolgerà in quattro giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 8 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Associazione Professionale Studio Legale BDL della attività formativa “Seminario su intese,
abuso di posizione dominante e operazioni di concentrazione nella normativa anti-trust
italiana” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 17 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte degli Studi
Legali Avv. Manca e Avv. Massafra della attività formativa “Corso di formazione sul
mobbing - responsabilità civili e penali - le ultime evoluzioni giurisprudenziali” che si
svolgerà in dodici giornate, della durata di 24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti a evento relativi
alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti a evento per la attività formativa suindicata.
* * *
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FORO ROMANO 5-6/2008
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 11 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Carnelutti della attività formativa “Compliance aziendale alla luce delle ultime novità
normative” che si è svolta in due giornate, della durata di 10 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 (dieci) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.10 (dieci) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 19 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Coggiatti & Associati della attività formativa “riunioni di aggiornamento/approfondimento” che si svolgerà in cinque giornate, della durata di 8 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 29 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Coratella della attività formativa “cross examination e discussione nel processo
penale” che si svolgerà in due giornate, della durata di 18 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 22 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Gallavotti Honorati & Partners e Studio Legale Medugno della attività formativa
“Diritto d’autore e “Collecting Societies e ulteriori argomenti giuridici” che si svolgerà in
dieci giornate, della durata di 20 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti a incontro
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti a incontro per la attività formativa suindicata.
* * *
Adunanza del 9 ottobre 2008
- In data 6 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Camera Minorile in CamMino del convegno a titolo gratuito “La genitorialità fragile” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 6 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Custodi Giudiziari del convegno a titolo gratuito “La tutela dell’acquirente di immobili
pignorati” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 7 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Silvia Sandano del convegno a titolo gratuito “Le funzioni della pena nella giustizia
penale internazionale” che si svolgerà in una giornata, della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 7 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’IGI - Istituto
Grandi Infrastrutture del convegno a titolo gratuito “Ancora sul correttivo 3: gli altri
argomenti” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 29 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata - Facoltà di Giurisprudenza del convegno a titolo
gratuito “Il codice di procedura penale in vent’anni di riforme” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 29 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Giuffrè
Formazione - Scuola di aggiornamento e perfezionamento dell’avvocatura, del convegno
“Disciplina e tutela giuridica della famiglia” che si svolgerà in una giornata, della durata di
9 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 9 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Vaiano-Izzo della attività formativa “Il processo amministrativo” che si svolgerà in
13 giornate, della durata di 19 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
Adunanza del 16 ottobre 2008
- In data 13 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione “Le Toghe” del convegno “Azione diretta e risarcimento diretto” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 13 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Unione
Nazionale Camere Civili del seminario “La riforma della legge professionale - La giurisdizione al servizio del cittadino” che si svolgerà in due giornate, della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 24 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Altalex
del seminario “Le nuove frontiere della responsabilità contrattuale ed extracontrattuale” che
si svolgerà in due giornate, della durata di 10 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 (dieci) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.10 (dieci) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 2 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati Difensori innanzi alla Corte dei Conti del seminario “L’appello alla Corte dei
Conti in materia pensionistica” che si svolgerà in due giornate, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 1 agosto 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro Studi
Bruner del corso “Master in mediazione familiare” che si svolgerà in venti giornate, della
durata di 240 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 18 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta del
seminario “La difesa nel processo penale: disciplina, interventi e tecniche” che si svolgerà in
dieci giornate, della durata di 40 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 18 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta del
seminario “Corso intensivo di aggiornamento professionale in diritto civile, penale e
amministrativo e di preparazione al concorso per la Magistratura ordinaria” che si svolgerà
in trenta giornate, della durata di 120 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 18 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta del
seminario “Corso intensivo in diritto civile e procedura civile; in diritto penale e procedura
penale valido per la preparazione all’esame di Abilitazione Forense” che si svolgerà in sedici
giornate, della durata di 96 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 25 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Istituto
Arturo Carlo Jemolo del seminario “La dirigenza negli Enti Pubblici - Aspetti costituzionali
normativi del rapporto dirigenziale” che si svolgerà in otto giornate, della durata di 24 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 25 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Istituto
Arturo Carlo Jemolo del seminario “La dirigenza negli Enti Pubblici - Le procedure, rapporto
responsabilità dirigenziale. La contrattazione” che si svolgerà in otto giornate, della durata
di 24 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 26 giugno 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della LUMSA
del corso “Master Universitario di II° livello in diritto e tecnica degli appalti pubblici” che
si svolgerà in sette mesi, della durata di 1.500 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 2 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Norma@Forma del seminario “Il danno non patrimoniale alla luce della recente sentenza
delle Sezioni Unite” che si svolgerà in due giornate, della durata di 12 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 1° agosto 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Paradigma
del seminario “La riforma del lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni” che si è svolto in due
giornate, della durata di 16 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.16 (sedici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.16 (sedici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 31 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Paradigma
del seminario “Il terzo decreto correttivo e le recenti modifiche al codice dei contratti
pubblici” che si svolgerà in due giornate, della durata di 16 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.16 (sedici) crediti formativi
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FORMAZIONE CONTINUA
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.16 (sedici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 31 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Paradigma
del seminario “Forum garanzie” che si svolgerà in tre giornate, della durata di 24 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 30 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Cirese della attività formativa “Toghe in corsia” che si svolgerà in quattro giornate,
della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Grimaldi e Associati della attività formativa “I patti di famiglia” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Grimaldi e Associati della attività formativa “Sviluppo di un progetto eolico:
tecnologia, normativa ed economicità” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
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FORMAZIONE CONTINUA
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Grimaldi e Associati della attività formativa “La nuova disciplina della privacy” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- Il Consigliere Rossi comunica di aver partecipato, in data 7 ottobre u.s. a Milano, alla
riunione con i rappresentanti della formazione degli Ordini degli Avvocati di Roma, Milano
e Napoli al fine di mettere a punto e dar corso al progetto e-learning.
A tale proposito allega le bozze di accordo per la fornitura di servizi e per la realizzazione
dei video da sottoscrivere in esecuzione della già adottata delibera di partecipazione al
predetto progetto.
Il Consiglio ne prende atto.
* * *
Adunanza del 23 ottobre 2008
- In data 3 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Forense Emilio Conte del convegno a titolo gratuito “Diritto e procedura civile” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 9 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 21 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione IUSdisputando: Simposi Giuridici del convegno a titolo gratuito “Tematiche d’attualità nel processo amministrativo” che si svolgerà in una giornata, della durata di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 20 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Diritto
e Scienza srl del convegno a titolo gratuito “La verità nel processo amministrativo” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’IGI Istituto Grandi Infrastrutture del convegno a titolo gratuito “Capitali privati per le opere
pubbliche e condizioni normative” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 15 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Osservatorio Romano sulla Giustizia Civile - gruppo esecuzioni immobiliari, del convegno a titolo
gratuito “Questioni aperte in materia di distribuzione del ricavato” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 6 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’UER Università Europea di Roma del convegno a titolo gratuito “Ripensare la class action?
Scenari giuridico-economici dell’azione collettiva risarcitoria” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 8,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 23 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi Roma Tre del convegno a titolo gratuito “Le questioni di giurisdizione nel
processo” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 2 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Istituto
Arturo Carlo Jemolo del seminario a titolo gratuito “Diritto dell’ambiente” che si svolgerà
in ventisette incontri, della durata di 90 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 9 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIJA e AIGA
del convegno a titolo gratuito “Aspetti di deontologia nei rapporti tra avvocato e cliente” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
- In data 25 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocatura in Missione del seminario “Il matrimonio: disciplina civile e canonistica” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 18 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.18 (diciotto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.18 (diciotto) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati & Avvocati del convegno “La responsabilità amministrativa degli enti” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi complessivi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati & Avvocati del convegno “Il decreto sicurezza” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORO ROMANO 5-6/2008
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22/04/2009, 9.32
FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati & Avvocati del convegno “Il preliminare nella vendita immobiliare” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 2 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “I reati della stazione appaltante e dell’appaltatore” che si svolgerà
in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Bridge
Mediation Italia - Associazione Professionale del seminario “Corso di formazione per
conciliatori” che si svolgerà in dieci giornate, della durata di 40 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro
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FORMAZIONE CONTINUA
di Aiuto per l’Adozione del seminario “I riti di passaggio - Bambini da una famiglia all’altra”
che si svolgerà in due giornate, della durata di 15 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 31 luglio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Synergia
Formazione s.r.l. del seminario “Il regolamento di attuazione del codice dei contratti
pubblici e l’impatto del terzo decreto correttivo” che si svolgerà in due giornate, della durata
di 15 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 23 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ABI
Formazione del convegno “Workshop - Il pignoramento presso terzi nella disciplina
normativa e nella prassi giurisprudenziale: riflessi sull’operatività bancaria” che si svolgerà
in una giornata, della durata di 6 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 (sei) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.6 (sei) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 21 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Uniforma
del seminario “Diritto della responsabilità civile: i danni” che si svolgerà in tre giornate, della
durata di 21 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.21 (ventuno) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.21 (ventuno) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 21 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Uniforma
del seminario “Diritto della responsabilità civile: responsabilità professionale e della P.A.”
che si svolgerà in tre giornate, della durata di 21 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.21 (ventuno) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.21 (ventuno) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della MDN
s.a.s. del seminario “Panoramica generale sulle sentenze più significative dell’ultimo anno
di diritto civile, penale ed amministrativo; analisi del dibattito dottrinale suscitato dalle
pronunce in esame, ed approfondimento dei nodi ancora non sciolti” che si svolgerà in due
giornate, della durata di 16 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 25 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’MDN
s.a.s. del seminario “Corso di alta formazione giuridica” che si svolgerà in tre giornate, della
durata di 18 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.18 (diciotto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.18 (diciotto) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 25 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
LUMSA del corso “Master di II livello in Diritto e Gestione dei Servizi Pubblici” che si
svolgerà in 1 anno.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi Roma Tre del seminario “Le fonti di autoregolamentazione. Codici di condotta,
codici etici e codici di autodisciplina. La C.S.R.” che si svolgerà in due giornate, della durata
di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi Roma Tre del seminario “Consumatore e prodotto. Utente e servizio (bancario,
assicurativo, pubblico)” che si svolgerà in due giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi Roma Tre del seminario “Concorrenza nei servizi pubblici” che si svolgerà in due
giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi Roma Tre del seminario “Pratiche commerciali, marketing, pubblicità” che si
svolgerà in tre giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi Roma Tre del seminario “I contratti dei consumatori. Profili generali” che si
svolgerà in cinque giornate, della durata di 24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
degli Studi Roma Tre del seminario “Accesso dei consumatori alla giustizia e A.D.R.” che
si svolgerà in tre giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
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FORMAZIONE CONTINUA
degli Studi Roma Tre del seminario “Le Azioni risarcitorie collettive (class actions)” che si
svolgerà in tre giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università degli Studi Roma Tre del seminario “Concessioni, contratti di servizio e appalti
nei servizi pubblici locali” che si svolgerà in cinque giornate, della durata di 24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 21 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Professionale Ponti-De Sanctis & Partners della attività formativa “Il diritto d’autore
e le nuove tecnologie” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 18 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi ad
incontro relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi ad incontro, per un massimo di 12 (dodici) crediti
complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 2 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Sinisi Ceschini
Mancini & Partners della attività formativa “Attività di Studio ed aggiornamento” che si
svolgerà in dieci giornate, della durata di 20 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 22 settembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Professionale Associato a Baker & McKenzie della attività formativa “L’arbitrato internazionale” che si è svolto in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 22 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ANAS
S.p.A. della attività formativa interna al predetto Ente su “Il codice delle assicurazioni:
approfondimento ed aggiornamenti giurisprudenziali a due anni dalla sua entrata in vigore”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
Adunanza del 30 ottobre 2008
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
di Roma “La Sapienza”-Dipartimento di Scienze Giuridiche-Facoltà di Giurisprudenza del
convegno a titolo gratuito “Dolo intenzionale, dolo diretto, dolo eventuale. Possibilità di
una definizione di fronte all’emergere del concetto di colpa grave” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 8,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’
I.E.M.A.S.V.O.-Istituto Enrico Mattei di Alti Studi sul Vicino e Medio Oriente, del
convegno a titolo gratuito “L’inchiesta Giudiziaria sul caso Moro” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 28 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
di Roma “La Sapienza”-Dipartimento di diritto ed economia delle attività produttive, del
convegno a titolo gratuito “Cerimonia di consegna degli Studi in onore di Giuseppe
Benedetti” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 27 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Corte
Superiore della Magistratura del convegno a titolo gratuito “Violazione delle norme
antitrust e tutela del consumatore” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 27 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Corte
Superiore della Magistratura del convegno a titolo gratuito “La prevenzione patrimoniale
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FORMAZIONE CONTINUA
antimafia tra l’interpretazione della Corte di Cassazione e i nuovi interventi legislativi” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
di Roma “La Sapienza” Facoltà di Giurisprudenza - ANPPIA, del convegno a titolo gratuito
“Riflessioni a margine del costituzionalismo statunitense ed italiano” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 28 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Osservatorio Culturale Commissione Nazionale per le Pari Opportunità del convegno a titolo gratuito “Stalking: forma/e di abuso sulle donne, abituate a subire in silenzio,
senza tutela legale. Quali gli interventi” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’I.E.M.A.S.V.O.-Istituto Enrico Mattei di Alti Studi sul Vicino e Medio Oriente, del corso
“Master Enrico Mattei di Alti Studi sul Vicino e Medio Oriente - Modulo di Diritto” che si
svolgerà in dodici giornate, della durata di 44 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 20 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del A.N.F.
Associazione Nazionale Forense, del convegno “Deontologia, ordinamento professionale,
previdenza e assistenza forense” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Paradigma
s.r.l. del seminario “Il trasferimento degli immobili” che si svolgerà in tre giornate, della
durata di 24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi a
giornata, 24 (ventiquattro) complessivi, relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi a giornata, 24 (ventiquattro) complessivi, per il
seminario suindicato.
* * *
Adunanza del 6 novembre 2008
- In data 24 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “Il Codice del Consumo - Tutela
del Consumatore - Azione collettiva risarcitoria/Class Action - La normativa per la tutela
degli interessi collettivi” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
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FORMAZIONE CONTINUA
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 24 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “La mediazione familiare: il
percorso, la figura del mediatore, la normativa, la situazione nei paesi comunitari” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’A.N.V.A.G. del convegno a titolo gratuito “La legge n.125/08 Pacchetto Sicurezza: i nuovi
limiti per l’accesso al gratuito patrocinio” che si svolgerà in una giornata, della durata di 2
ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 24 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’A.G.I.Associazione Giuriste Italiane del convegno a titolo gratuito “Il risveglio negato” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 5 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Univer-
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FORMAZIONE CONTINUA
sità di Roma “La Sapienza”- ADAPT “Fondazione Marco Biagi” e AIDP Lazio, del convegno
a titolo gratuito “La riforma del sistema delle relazioni industriali alla prova della bilateralità”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 3 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’UniForma del seminario a titolo gratuito “Introduzione ai trust e profili applicativi” che si svolgerà
in tre giornate, della durata di 9 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocatura Libera del convegno a titolo gratuito “Il codice dei contratti pubblici dopo
il terzo correttivo: le principali novità introdotte dal Decreto Legislativo 152/08” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 8 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’A.I.
Avvocati & associati in Italia del convegno a titolo gratuito “Tempi e riti in evoluzione” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 3 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “Nord, Sud, Roma capitale: quale
federalismo?” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 17 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Diritto e
Scienza srl del convegno a titolo gratuito “La verità nel processo amministrativo” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 21 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione “Le Toghe” del convegno a titolo gratuito “Aspetti sostanziali e processuali del diritto
internazionale privato” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 31 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Zucchetti
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FORMAZIONE CONTINUA
FormaProf del convegno a titolo gratuito “Conservazione sostitutiva: opportunità, efficienza e business” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 21 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Professionale Ponti-De Sanctis & Partners della attività formativa “Il diritto d’autore
e le nuove tecnologie” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 18 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.18 (diciotto) crediti complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.18 (diciotto) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 31 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Gallavotti Honorati & Partners e Studio Legale Medugno della attività formativa
“L’attualità del diritto d’autore nell’era digitale” che si è svolto in una giornata, della durata
di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 24 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Mannocchi & Fioretti della attività formativa “La riforma del processo esecutivo” che
si svolgerà in sette giornate, della durata di 14 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
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FORMAZIONE CONTINUA
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Carbonetti della attività formativa “Nuovo diritto societario e profili processuali
applicabili al vaglio della giurisprudenza” che si svolgerà in tredici giornate, della durata di
19 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.19 (diciannove) crediti
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.19 (diciannove) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 4 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della RAIRadiotelevisione Italiana, per l’attività formativa interna al predetto Ente “Programma
Formativo/Anno 2008 - destinato agli Avvocati iscritti all’Albo - Elenco Speciale Rai TV”
che si svolgerà in quattro giornate, della durata di 8 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 27 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ENEA, per
l’attività formativa interna al predetto Ente “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi
e forniture” che si svolgerà in due giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 28 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Laboratorio
Forense a titolo gratuito del convegno “Il codice deontologico forense. I rapporti con clienti,
colleghi, magistrati” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il
patrocinio all’evento.
* * *
- In data 16 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati & Avvocati del convegno a titolo gratuito “La previdenza forense” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
Adunanza del 10 novembre 2008
- In data 3 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Avvocatura del Comune di Roma del convegno a titolo gratuito “Il punto sulle espropriazioni per
pubblica utilità alla luce della recente giurisprudenza nazionale e della CEDU” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 7 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte
dell’A.GI.FOR. del convegno a titolo gratuito “La ragionevole durata del processo come
obbligo deontologico degli operatori del diritto e dei lavoratori del comparto giustizia” che
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FORMAZIONE CONTINUA
si svolgerà in una giornata, della durata di 3,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
- In data 22 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Professionale Cocconi & Cocconi del convegno a titolo gratuito “La Riforma del
Fallimento” che si svolgerà in una giornata, della durata di 9 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
Adunanza del 20 novembre 2008
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Forense del corso a titolo gratuito “Somministrazione di lavoro, appalto
di servizi, disciplina vigente questioni e prospettive” che si svolgerà via internet su
piattaforma e-learning in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il corso suindicato.
* * *
- In data 18 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Forense del corso a titolo gratuito “Lo studio legale digitale” che si
svolgerà via internet su piattaforma e-learning in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 (sei) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.6 (sei) crediti formativi per il corso suindicato.
* * *
- In data 7 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Nazionale Forense del convegno a titolo gratuito “Rapporto di agenzia e rappresentanza commerciale” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 14 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Accademia
Giuridica Romana del convegno a titolo gratuito “La tutela del consumatore con particolare
riguardo ai servizi dei contratti di telefonia” che si svolgerà in una giornata, della durata di
4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 18 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” del convegno a titolo gratuito “La realizzazione
delle opere pubbliche attraverso il partenariato pubblico privato, alla luce del terzo
correttivo” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 18 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del
Patronato Forense del corso a titolo gratuito “Seminario di formazione e aggiornamento
professionale” che si svolgerà in dieci giornate, della durata di 20 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.20 (venti) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.20 (venti) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 17 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del
Ministero delle Politiche Estere del convegno a titolo gratuito “Finanziamenti europei 2007/
2013. Contrasto alle irregolarità ed alle frodi nei settori della politica agricola comune e delle
risorse proprie” che si svolgerà in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
ONLUS “La Società della ragione” del convegno a titolo gratuito “L’abolizione dell’ergastolo nel pensiero di Aldo Moro” che si svolgerà in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’IPSEMA - Istituto di previdenza per il settore marittimo del convegno a titolo gratuito “Il
riconoscimento normativo della specificità della tutela della salute e della sicurezza in
materia di lavoro marittimo” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della SACE
Spa del seminario a titolo gratuito “L’export credit tra attività bancaria ed assicurativa” che
si svolgerà in tre giornate, della durata di 9 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Maresca - Morrico - Boccia & Associati della attività formativa “La nuova disciplina
del contratto a termine: le questioni di costituzionalità ed i problemi interpretativi aperti”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti relativi alla
predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Sciuto Montali Capasso Berardi - Studio Legale Salinetti della attività formativa
“Nuovi profili del diritto di famiglia” che si svolgerà in tre giornate, della durata di 9 ore
complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Salinetti - Studio Legale Sciuto Montali Capasso Berardi della attività formativa “Il
nuovo rito societario” che si svolgerà in tre giornate, della durata di 9 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 4 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Tributario Coccia De Angelis & Associati della attività formativa “Recenti interventi
normativi e/o giurisprudenziali nel campo dell’arbitrato internazionale, del diritto sportivo
e del c.d. diritto dello spettacolo” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 12 ore
complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 10 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Labruna Mazziotti Segni della attività formativa “Diritto dell’impresa e aggiornamenti” che si svolgerà in quattro giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 6 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Tributario Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni della attività formativa “Approfondimento di questioni di diritto civile e societario” che si svolgerà in quattro giornate, della
durata di 13 ore complessive.
Il Consiglio
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.13 (tredici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.13 (tredici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 18 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Tributario Camozzi Bonissoni Varrenti & Associati della attività formativa “Corso
di approfondimento sugli enti non profit” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 12
ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 31 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Lovells della attività formativa “Private equity retreat e ulteriori argomenti giuridici”
he si svolgerà in sette giornate, della durata di 19 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.19 (diciannove) crediti
complessivi relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.19 (diciannove) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 31 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Lovells della attività formativa “Rudimenti sul bilancio e ulteriori argomenti
giuridici” che si svolgerà in cinque giornate, della durata di 10 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 (dieci) crediti complessivi
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.10 (dieci) crediti complessivi per la attività formativa suindicata.
* * *
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FORO ROMANO 5-6/2008
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 11 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università degli Studi Europea di Roma del corso “Master universitario di II livello in Diritto
del lavoro, sindacale e della sicurezza sociale” che si svolgerà in otto mesi, della durata di 306
ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti per il corso suindicato.
* * *
- In data 19 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera
Civile di Roma del convegno “Le investigazioni svolte dal difensore nel procedimento
penale (art. 327 bis c.p.p.): la loro utilizzabilità nei giudizi civili ed amministrativi” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti relativi al
predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti per il convegno suindicato.
* * *
- In data 19 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIAF
Lazio - Associazione Italiana degli Avvocati per la famiglia e per i minori del convegno “I
riflessi del nuovo diritto societario nel diritto di famiglia” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti relativi al
predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti per il convegno suindicato.
* * *
- In data 13 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università Roma Tre - Facoltà di Giurisprudenza del seminario “Incontri sulla deontologia
Forense” che si svolgerà in due giornate, della durata di 6 ore complessive.
Il Consiglio
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 (sei) crediti complessivi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.6 (sei) crediti complessivi per il seminario suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Eurojuris
Italia del convegno “Riforma della previdenza forense: illustrazione e valutazioni. Deontologia forense e compenso professionale” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti relativi al predetto
evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti per il convegno suindicato e si concede il patrocinio all’evento.
* * *
- In data 10 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera
degli Avvocati Tributaristi della Provincia di Roma e del Consiglio dell’Ordine dei Dottori
Commercialisti di Roma del convegno “Il trust e altre forme di trasferimento dei beni” che
si svolgerà in una giornata.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
delibera
di concedere il patrocinio all’evento.
* * *
Adunanza del 27 novembre 2008
- In data 25 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
CERADI - Luiss Guido Carli del convegno a titolo gratuito “Il fallimento nell’economia di
mercato” che si svolgerà in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 12 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno a titolo gratuito “Il trust” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 12 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno a titolo gratuito “Pratiche commerciali sleali” che si svolgerà
in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 25 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati Difensori innanzi alla Corte dei Conti (AA.dd.CC.) del convegno a titolo
gratuito “Tavola rotonda sulla deontologia profesionale - Giudizio di responsabilità
dinnanzi alla Corte dei Conti, invito a dedurre e condono erariale, aspetti e problematiche”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Altalex
srl del corso “Preparazione al concorso per magistrato ordinario (2009)” che si svolgerà in
quindici giornate, della durata di 75 ore complessive.
Il Consiglio
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Altalex
srl del convegno “Servizi e forniture: le novità del III Decreto correttivo del Codice degli
appalti” che si svolgerà in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della MDN
sas - Corsolexfor sas del seminario “Corso di alta formazione giuridica” che si svolgerà in
quattro giornate, della durata di 24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 gennaio 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta
srl del seminario “Corso intensivo di formazione e di preparazione, specialistico, per la
preparazione all’esame di Notaio” che si svolgerà in quindici giornate, della durata di 120
ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 10 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta
srl del seminario “Appalti, forniture e servizi alla luce delle novità del terzo correttivo” che
si svolgerà in tre giornate, della durata di 18 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.18 (diciotto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.18 (diciotto) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta
srl del convegno “Tavola rotonda in tema di difensore condominiale, aspetti civilistici e
processuali” che si svolgerà in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 10 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta
srl del convegno “Tavola rotonda in tema di accertamento del passivo e credito bancario”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 10 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta
srl del seminario “Esecuzione penale” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 24 ore
complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
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FORMAZIONE CONTINUA
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 25 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Direkta
srl del convegno “Risarcibilità del danno c.d. esistenziale” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Paradigma srl del seminario “Il partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere
pubbliche” che si svolgerà in due giornate, della durata di 16 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.16 (sedici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n. 16 (sedici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Sole 24
Ore del seminario “Master di specializzazione in Avvocato d’Affari” che si svolgerà in venti
giornate, della durata di 88 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Il franchising creditizio: aspetti giuridici” che si svolgerà in
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FORMAZIONE CONTINUA
una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 27 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “Responsabilità delle persone giuridiche” che si svolgerà
in tre giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 27 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Diritto agrario pubblico e privato” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 27 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “L’arbitrato e l’a.d.r. negli appalti pubblici” che si svolgerà in
una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 12 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “La diffamazione” che si svolgerà in due giornate, della
durata di 10 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 (dieci) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.10 (dieci) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “Il diritto processuale del fallimento” che si svolgerà in due
giornate, della durata di 10 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.10 (dieci) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.10 (dieci) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “I provvedimenti cautelari nella separazione e nel divorzio”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 4 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “Diritto processuale penale minorile” che si svolgerà in tre
giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 23 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “Corso annuale di preparazione per l’esame da Avvocato” che
si svolgerà in trentadue giornate, della durata di 128 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 4 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “La successione del coniuge nel matrimonio e nella separazione. Divorzio: aspetti successori, reversibilità e TFR” che si svolgerà in una giornata, della
durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “La separazione di fatto: effetti personali e patrimoniali. Altre
forme di separazione non giudiziale: l’allontanamento dalla residenza familiare ex art. 146
c.c., la separazione autorizzata” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “La mediazione familiare tra separazione coniugale e
continuità genitoriale” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “Il trust come strumento successorio alternativo al testamento
e sue differenze rispetto al patto di famiglia” che si svolgerà in due giornate, della durata di
8 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Gli atti di destinazione ex art. 2645 ter c.c. introdotto dalla
legge n.55/2006. Differenze con il trust e il fondo patrimoniale. La trascrizione degli atti. Il
regime di tassazione applicato” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Procedimento di separazione e divorzio. Il novellato regime
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FORMAZIONE CONTINUA
delle impugnazioni: il reclamo contro l’ordinanza presidenziale e i provvedimenti del
giudice istruttore” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Le nuove competenze in materia economica del Tribunale
per i Minori” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 30 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Le nuove frontiere del danno non patrimoniale nei rapporti
familiari” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università di Roma “La Sapienza” del corso “Master di II livello in Diritto del Minore” che si
svolgerà in dieci mesi.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
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FORMAZIONE CONTINUA
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 29 ottobre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della LUISS
Business School Divisione del seminario “Consulente Legale d’Impresa” che si svolgerà in
cinque mesi, della durata di 336 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Camera
di Commercio di Roma - Camera Arbitrale di Roma del convegno “Approfondimento sulla
conciliazione: i vantaggi economici e gli strumenti operativi” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
Adunanza del 4 dicembre 2008
- In data 1 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AGI
Avvocati Giuslavoristi Italiani Sezione Lazio del convegno a titolo gratuito “Politica ed
amministrazione: un equilibrio difficile” che si è svolto in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 24 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Asso-
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FORMAZIONE CONTINUA
ciazione Curatori Fallimentari del convegno a titolo gratuito “Il Concordato fallimentare:
riflessione degli operatori” che si svolgerà in una giornata, della durata di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 24 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
LUSPIO - Libera Università San Pio V del convegno a titolo gratuito “Effettività della tutela
e processo sui contratti pubblici” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 3 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Impegno Civico - Patronato Forense del convegno a titolo gratuito “La crisi della
giustizia, presupposti e prospettive di una uaspicata necessaria soluzione” che si svolgerà in
una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 27 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
CERADI - LUISS Guido Carli del convegno a titolo gratuito “Il fallimento nell’economia
di mercato” che si svolgerà in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
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FORMAZIONE CONTINUA
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 24 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Autorità
per la vigilanza sui contratti pubblici dei lavori servizi e forniture - Editoriale Scientifica srl
del convegno a titolo gratuito “La riforma del codice dei contratti pubblici” che si svolgerà
in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 21 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Osservatorio Vittime Lidu del convegno a titolo gratuito “Il risarcimento del danno non
patrimoniale con pregiudizi esistenziali” che si è svolto in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 25 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’
Associazione Nazionale Forense del corso a titolo gratuito “Il rapporto di Agenzia e
Rappresentanza Commerciale” che si svolgerà via internet su piattaforma e-learning in una
giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il corso suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 28 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’
Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “La liquidazione
dell’attivo delle procedure concorsuali in Italia” che si svolgerà in una giornata, della durata
di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 28 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’
Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “Il ricorso per Cassazione” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 4 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università
di Roma Tor Vergata - Facoltà di Economia del convegno a titolo gratuito “La professione
economico-giuridica temi attuali” che si svolgerà in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 1 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Diritto
e Scienza srl del seminario “Corso ordinario di preparazione per magistrato ordinario e
avvocato” che si svolgerà in cinque mesi, della durata di 150 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 27 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Axioma
srl del seminario “Le Società in house e miste per la gestione di funzioni e servizi pubblici,
dopo la riforma dei servizi pubblici locali” che si è svolto in due giornate, della durata di 16
ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.16 (sedici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.16 (sedici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 27 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ADR
Center spa del seminario “Negoziare Soluzioni” che si svolgerà in due giornate, della durata
di 14 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 27 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ADR
Center spa del seminario “Professionisti della Conciliazione” che si svolgerà in tre giornate,
della durata di 22 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.22 (ventidue) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.22 (ventidue) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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FORMAZIONE CONTINUA
- In data 27 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ADR
Center spa del convegno “Il Conciliatore di controversie societarie, bancarie e finanziarie”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 8 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 27 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Maresca - Morrico - Boccia & Associati della attività formativa “La tutela della salute
e della sicurezza del lavoratore alla luce del Nuovo Testo Unico” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per la attività formativa suindicato.
* * *
- In data 21 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Gallavotti Honorati & Partners della attività formativa “Il mercato elettrico in Italia
ed il diritto delle fonti rinnovabili” che si è svolta in una giornata, della durata di 2 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi per la attività formativa suindicato.
* * *
- In data 21 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Lombardo & Associati della attività formativa “Il project financing” che si svolgerà
in sei giornate, della durata di 9 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
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FORMAZIONE CONTINUA
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti formativi complessivi per la attività formativa suindicato.
* * *
- In data 24 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Azione Legale del convegno a titolo gratuito “Deontologia Forense” che si svolgerà
in una giornata, della durata di 2 ore .
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
- In data 14 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’IPSEMA del convegno a titolo gratuito “Il riconoscimento normativo della specificità della tutela
della salute e della sicurezza in materia di lavoro marittimo” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 4 ore .
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
delibera
di concedere il patrocinio all’evento.
* * *
Adunanza dell’11 dicembre 2008
- Il Consigliere Rossi comunica che le società Lextel S.p.A. e DATEV KOINOS hanno
comunicato i costi per la realizzazione delle funzionalità relative all’adattamento del sito del
Consiglio con la piattaforma e-learning.
DATEV KOINOS
Attività:
- realizzazione dell’interfaccia che gestisce il passaggio dei dati tra il sito web del Consiglio
e la piattaforma DATEV KOINOS;
- personalizzazione delle pagine destinate alla scelta dei corsi;
- test del sistema;
- modifica dei corsi, in modo da gestire i comportamenti richiestidalConsiglio di
Roma;
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FORMAZIONE CONTINUA
- test dei corsi.
Tempi/Costi:
4 giorni-uomo;
Euro 2.000,00 (al netto di IVA).
LEXTEL S.p.A. (collegamento tra il portale del Consiglio e la piattaforma DatevKoinos)
Il portale dell’Ordine degli Avvocati di Roma esporrà nel menù di navigazione, nel punto
più opportuno che l’Ordine stesso vorrà indicare, una pagina applicativa per l’esposizione
del form di registrazione e/o autenticazione all’applicazione remota Datev-Koinos.
Il form di registrazione consentirà la raccolta dei dati degli avvocati attraverso i seguenti
campi:
- Cognome
- Nome
- Codice Fiscale
- E-mail
- Numero di iscrizione all’Ordine
- Password di accesso
- Url pagina chiamante.
Il campo riportato in corsivo (neretto) sarà compilato automaticamente dall’applicazione e servirà a gestire il dialogo con l’applicazione remota.
Il numero di iscrizione e la password saranno le credenziali che consentiranno all’avvocato utente del sistema di accedere ai contenuti formativi.
Il form andrà redatto solo al primo accesso alla piattaforma di e-learning.
I dati inseriti saranno inviati in modalità POST all’applicazione remota che li archivierà
per gli accessi successivi.
La pagina che contiene il form di registrazione, prevede anche l’esposizione di un form
di autenticazione che verrà utilizzato a fronte di tutti gli accessi successivi.
In questo form verranno esposti due campi (credenziali di accesso):
- numero di iscrizione all’Ordine (username)
- password
- url pagina chiamante.
Anche in questo form i dati inseriti saranno inviati in modalità POST all’applicazione
remota che li validerà facendo quindi accedere l’utente alla piattaforma e-learning proponendo la scelta del corso.
Il campo riportato in corsivo (neretto) sarà compilato automaticamente dall’applicazione e servirà a gestire il dialogo con l’applicazione remota in caso di mancato login.
Infatti, l’applicazione remota, in caso di mancata autenticazione, potrà utilizzare questo
dato per riportare l’utente a compiere un nuovo tentativo e per comunicare il motivo della
mancata autenticazione (es. password errata).
Verrà infine comunicato a Datev-Koinos l’indirizzo IP pubblico associato al portale
dell’Ordine Avvocati di Roma in modo da controllare gli accessi abusivi.
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FORMAZIONE CONTINUA
Per le attività descritte nel presente documento Lextel fatturerà all’Ordine degli Avvocati
di Roma un importo pari a Euro 2.000,00 (duemila/00) al netto dell’IVA.
Il Consiglio approva.
* * *
- In data 5 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AGIFOR
del seminario “Responsabilità civile e risarcimento del danno” che si svolgerà in otto
giornate, della durata di 24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 3 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIAF
Lazio del convegno “La giurisprudenza e le ideologie del giudice nelle scelte di fine vita” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 3 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIAF
Lazio del convegno “Gli aspetti psico-sociali della crisi familiare” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 3 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIAF
Lazio del convegno “Delibazione delle sentenze ecclesiastiche” che si svolgerà in una
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FORMAZIONE CONTINUA
giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 3 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIAF
Lazio del convegno “La sottrazione internazionale dei minori” che si svolgerà in una
giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 3 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIAF
Lazio del seminario “Corso di aggiornamento in diritto penale familiare e minorile” che si
svolgerà in quattro giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 3 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AIAF
Lazio del seminario “Corso di aggiornamento in diritto di famiglia” che si svolgerà in quattro
giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Byron
Language Development snc del corso di inglese giuridico “Legal Eagle” della durata di 42 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi per il corso suindicato.
* * *
- In data 4 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della LUISS
Business School del corso “Master in Diritto Tributario, Contabilità e Pianificazione
Fiscale” che si svolgerà in sei mesi, della durata di 550 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 2 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “La due diligence immobiliare” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 28 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “Capire e conoscere l’energia da fonti rinnovabili” che si
svolgerà in tre giornate, della durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 28 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del seminario “Finanziare l’energia” che si svolgerà in tre giornate, della
durata di 12 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.12 (dodici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.12 (dodici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 5 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Avvocatura della Provincia di Roma del convegno a titolo gratuito “Il Codice dei contratti
pubblici” che si svolgerà in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 5 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Avvocatura della Provincia di Roma del convegno a titolo gratuito “La riforma del processo
civile” che si svolgerà in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
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22/04/2009, 9.32
FORMAZIONE CONTINUA
- In data 5 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Avvocatura della Provincia di Roma del convegno a titolo gratuito “La Riforma del
procedimento amministrativo” che si è svolto in una giornata, della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 28 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Roma del convegno a titolo gratuito “La nuova riforma del
processo civile” che si è svolto in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 4 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Sciumè Zaccheo & Associati - Studio Legale Confortini della attività formativa “I
sistemi di amministrazione e controllo. Il Contenzioso civile in materia di Antitrust. Novità
legislative in materia di responsabilità degli enti” che si svolgerà in tre giornate, della durata
di 9 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi ad
incontro relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi ad incontro per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 5 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’AGIFOR
del convegno a titolo gratuito “Elementi di deontologia forense e ragionevole durata del
processo” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il patrocinio
all’evento.
* * *
Adunanza del 18 dicembre 2008
- In data 11 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della LUISS
Business School del corso “Master in Diritto Tributario, Contabilità e Pianificazione
Fiscale” che si svolgerà in sei mesi, della durata di 550 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 11 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Fondazione Italiana per il Notariato del seminario “La fiscalità d’impresa” che si svolgerà in
quattro giornate, della durata di 32 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 11 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro
Studi EPIKEIA del seminario “L’adozione nazionale ed internazionale” che si svolgerà in
cinque giornate, della durata di 20 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.20 (venti) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.20 (venti) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
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22/04/2009, 9.32
FORMAZIONE CONTINUA
- In data 11 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Centro
Studi EPIKEIA del seminario “Diritto dell’immigrazione” che si svolgerà in cinque giornate,
della durata di 20 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.20 (venti) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.20 (venti) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 11 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Minghelli-Balestra-Minghelli del seminario “Tecnica processuale penale” che si
svolgerà in quindici giornate, della durata di 24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 10 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Il concordato preventivo” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 5 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 10 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Giuridica del convegno “Poteri di controllo del datore di lavoro e tutela della
privacy del lavoratore” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
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22/04/2009, 9.32
FORMAZIONE CONTINUA
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del seminario “Contenzioso in materia di appalti” che si svolgerà in due giornate, della
durata di 13 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.13 (tredici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.13 (tredici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del seminario “Il processo civile telematico” che si svolgerà in due giornate, della durata di
13 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.13 (tredici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.13 (tredici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del seminario “Pegno irregolare, pegno rotativo, pegno omnibus e pegno dematerializzato”
che si svolgerà in due giornate, della durata di 11 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.11 (undici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.11 (undici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del seminario “Pubblico concorso a prova di ricorso” che si svolgerà in tre giornate, della
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FORMAZIONE CONTINUA
durata di 18 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.18 (diciotto) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.18 (diciotto) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del seminario “La fideiussione e gli altri contratti di garanzia” che si svolgerà in due giornate,
della durata di 14 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.14 (quattordici) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.14 (quattordici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del seminario “Tutte le verifiche sui requisiti dei partecipanti alle gare pubbliche d’appalto”
che si svolgerà in due giornate, della durata di 11,30 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.11 (undici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.11 (undici) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del convegno “L’azione di ingiustificato arricchimento nei confronti della P.A.” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.7 (sette) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del convegno “L’appalto dei servizi sociali e assistenziali” che si svolgerà in una giornata,
della durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del convegno “Premi di produttività e straordinari” che si è svolto in una giornata, della
durata di 7 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.7 (sette) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.7 (sette) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del seminario “Protezione dei lavoratori da sostanze pericolose” che si svolgerà in due
giornate, della durata di 6.30 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 (sei) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.6 (sei) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della ITA spa
del convegno “La responsabilità per danno erariale delle banche e il rapporto con la P.A.”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 6.30 ore.
Il Consiglio
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.6 (sei) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.6 (sei) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 11 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale Simmons & Simmons della attività formativa “Le operazioni di cartolarizzazione dei
crediti” che si svolgerà in due giornate, della durata di 2 ore a incontro.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti formativi a
incontro relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti formativi a incontro per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 17 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
AMI - Associazione Matrimonialisti Italiani del Congresso Nazionale “Il Tribunale della
Famiglia, nuovo Giudice per la Tutela di tutti i diritti” che si svolgerà in due giornate,
della durata di 16 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.16 (sedici) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.16 (sedici) crediti formativi complessivi per il congresso suindicato e si
concede il patrocinio all’evento.
* * *
- In data 9 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Le Toghe del convegno “Deontologia e Cassa di Previdenza Forense” che si svolgerà
in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
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FORMAZIONE CONTINUA
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato e si concede il
patrocinio all’evento.
* * *
Adunanza del 29 dicembre 2008
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte di Nuove
Frontiere Onlus del convegno a titolo gratuito “Proposte e progetti per la società civile” che
si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 15 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Università Roma Tre - Facoltà di Giurisprudenza del seminario a titolo gratuito “Il regime giuridico
della risorsa idrica” che si svolgerà in tre giornate, della durata di 9,30 complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.9 (nove) crediti formativi
complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.9 (nove) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 25 novembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Euromediterranea del convegno a titolo gratuito “Il doping nello sport tra
normativa nazionale e comunitaria” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 16 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’ANF -
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FORMAZIONE CONTINUA
Associazione Nazionale Forense del convegno a titolo gratuito “Forme virtuose di organizzazione giudiziaria” che si svolgerà in una giornata, della durata di 4 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 15 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “Informatica giuridica” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 15 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “Cercare il diritto su internet”
che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 15 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Avvocati per l’Europa del convegno a titolo gratuito “Organizzazione dello studio
legale” che si svolgerà in una giornata, della durata di 3 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
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FORMAZIONE CONTINUA
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 23 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Le Toghe del convegno a titolo gratuito “Pregiudiziale amministrativa” che si
svolgerà in una giornata, della durata di 3,30 ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi relativi
al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 15 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Business
International spa del convegno “La comunicazione via Internet delle imprese farmaceutiche
tra aspetti regolatori e web marketing” che si svolgerà in una giornata, della durata di 5,30
ore.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.5 (cinque) crediti formativi
relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.5 (cinque) crediti formativi per il convegno suindicato.
* * *
- In data 18 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della
Paradigma srl del seminario “Il regolamento di esecuzione e attuazione del codice dei
contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” che si svolgerà in tre giornate, della durata di
24 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.8 (otto) crediti formativi a
giornata relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.8 (otto) crediti formativi a giornata per il seminario suindicato.
* * *
- In data 15 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte della Società
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FORMAZIONE CONTINUA
Italiana per l’Organizzazione Internazionale e Istituto di Studi Giuridici del CNR del corso
“Master di II livello in Diritto Ambientale” che si svolgerà in sei mesi, della durata di 300
ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il corso suindicato.
* * *
- In data 23 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dell’Associazione Internazionale Cultura Viva del seminario “Laboratorio umanistico formazione
degli operatori istituzionali” che si svolgerà in quattro mesi, della durata di 73 ore
complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.24 (ventiquattro) crediti
formativi complessivi relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.24 (ventiquattro) crediti formativi complessivi per il seminario suindicato.
* * *
- In data 15 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale e Tributario Camozzi Bonissoni Varrenti & Associati della attività formativa “Corso
di approfondimento sugli enti non profit” che si svolgerà in sei giornate, della durata di 12
ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.2 (due) crediti a giornata relativi
alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.2 (due) crediti a giornata per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 18 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte dello Studio
Legale e Tributario Associato CDLT della attività formativa “Il trust, profili civilistici e fiscali
- La riscossione dei tributi - I flussi internazionali” che si svolgerà in tre giornate, della durata
di 12 ore complessive.
Il Consiglio
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FORMAZIONE CONTINUA
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.4 (quattro) crediti a giornata
relativi alla predetta attività formativa;
delibera
di concedere n.4 (quattro) crediti a giornata per la attività formativa suindicata.
* * *
- In data 22 dicembre 2008 è pervenuta richiesta di accreditamento da parte del Patronato
Forense del seminario a titolo gratuito “Coniugare la deontologia con le esigenze finanziarie
professionali” che si svolgerà in due giornate, della durata di 6 ore complessive.
Il Consiglio
- visto il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense;
- visto il Regolamento del Consiglio dell’Ordine;
- ritenuto che sussistono i requisiti per la concessione di n.3 (tre) crediti formativi a
giornata relativi al predetto evento;
delibera
di concedere n.3 (tre) crediti formativi a giornata per il seminario suindicato e si concede il
patrocinio all’evento.
* * *
a cura di Livia Rossi
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PARERI DEONTOLOGICI
Adunanza dell’11 settembre 2008
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
L’Avv. omissis ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 15 aprile 2008,
in ordine alla facoltà o meno di astenersi dal testimoniare su fatti appresi nello svolgimento del
proprio mandato professionale.
Il Consiglio
udito il Consigliere Avv. Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
osserva
-Il segreto professionale è tutelato dall’art. 622 c.p. che punisce chiunque, avendo notizia
per ragione della propria professione di un segreto, lo rivela senza giusta causa ovvero lo
impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento.
L’art. 200 c.p.p. afferma sostanzialmente lo stesso principio, stabilendo che gli avvocati e
altri professionisti “non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per
ragione della propria professione”; lo stesso articolo è poi richiamato dall’art. 249 c.p.c. per
l’astensione dal rendere testimonianza in materia civile.
Oltre che previsione di una specifica norma penale, il segreto professionale è un diritto e una
difesa per la parte assistita; è un dovere di prestazione per l’avvocato che fonda su di esso la
ragione stessa del proprio ministero.
Tale dovere è stato espressamente recepito dall’art. 9 del Codice Deontologico Forense
“Doveri di segretezza e riservatezza”.
Questi doveri, oltre ad essere stati più volte affermati dalla giurisprudenza, sono stati altresì
recepiti dall’art. 7 Legge 9 febbraio 1982 n. 31 sulla libera prestazione dei servizi da parte degli
Avvocati cittadini degli Stati membri della Comunità Europea.
Anche l’art. 58 del Codice Deontologico Forense “La testimonianza dell’avvocato” ha
come oggetto il segreto professionale che è il cardine dell’intero sistema difensivo che vede
nella fiducia tra parte assistita e patrono -e nella custodia del segreto che l’accompagna- un
valore essenziale per la stessa realizzazione del diritto di difesa costituzionalmente garantito.
Di fatto, quindi, la facoltà di astensione dal rendere testimonianza non costituisce una
eccezione alla regola generale dell’obbligo di rendere testimonianza, ma è espressione del
diverso principio di tutela del segreto professionale: “Il legislatore, disciplinando la facoltà di
astensione, ha operato, nel processo, un bilanciamento tra il dovere di mantenere il segreto su
quanto appreso in ragione del compimento di attività propria della professione, e l’ampiezza
della facoltà di astensione dei testimoni deve essere interpretata nell’ambito della finalità
propria di tale bilanciamento (Corte Cost., 8 aprile 1997, n. 87).
Il segreto professionale, tuttavia, alla luce di quanto esposto, intercorre esclusivamente tra
l’avvocato ed il proprio assistito, sulle rivelazioni apprese in occasione dello svolgimento del
mandato del quale, il professionista, non potrà in alcun modo rendere testimonianza. Analogo
divieto non sussiste invece nel caso in cui la testimonianza debba essere resa in ordine a quanto
appreso da soggetti diversi e, per di più, su circostanze determinanti ai fini degli interessi
dell’(ex) assistito non essendo dunque ravvisabile, in tali casi, la facoltà di astensione.
* * *
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PARERI DEONTOLOGICI
Adunanza del 30 ottobre 2008
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- Gli Avv.ti omissis, omissis, omissis e la Dott.ssa omissis hanno formulato richiesta di
parere deontologico, pervenuta il 24 luglio 2008, in merito alla possibilità “di collaborare, quali
consulenti giuridici, con la rivista L’Esercente, specializzata in tematiche connesse al commercio”.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
-Rilevato che l’attività di consulenza così come rappresentata nel quesito formulato non
appare in contrasto con le norme del Codice Deontologico Forense così come recentemente
modificato
esprime parere
nel senso di non ritenere sussistenti elementi ostativi all’assunzione dell’incarico.
* * *
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- Vista la richiesta di parere dell’Avv. omissis circa la possibilità per un avvocato di
occuparsi della compravendita di immobili, attività commerciali, etc. secondo i dettami degli
artt. 1754 e seguenti Codice Civile;
Premesso che
-le cause di incompatibilità sono stabilite dall’art. 16 del Codice Deontologico Forense, il
quale stabilisce che “è dovere dell’Avvocato evitare situazioni di incompatibilità ostative alla
permanenza nell’Albo” (comma 1) e non “porre in essere attività commerciali o di mediazioni
“ (comma 2);
-che, oltretutto, la Legge 39/89 ha espressamente vietato l’esercizio dell’attività di mediazione
a coloro i quali non sono iscritti nel Ruolo mandatari presso le Camere di Commercio;
ritenuto
-che anche secondo la Giurisprudenza di legittimità formatasi in materia (Cass. Civ. Sez. Un.
n. 23239 del 17 novembre 2005) sussiste incompatibilità tra lo svolgimento della professione
forense e, addirittura, la mera iscrizione al Ruolo degli Agenti di affari e mediazione (il tutto
a prescindere dall’effettivo esercizio della relativa attività), ponendo come conseguenza della
violazione la cancellazione dall’Albo ai sensi dell’art. 37 n.1) R.D.L. n. 1578 del 1933, così
come convertito nella Legge n. 36 del 1934;
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
esprime parere
nel senso di non ritenere conforme ai principi deontologici la pubblicizzazione e/o l’espletamento
dell’attività di intermediazione a soggetto esercente commercio in nome proprio o altrui,
dovendo il professionista limitarsi alla consulenza giuridica e alla redazione dei relativi atti
negoziali.
* * *
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PARERI DEONTOLOGICI
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha formulato la seguente richiesta di parere deontologico, pervenuta il 22
settembre 2008:
“Se un avvocato condivide materialmente lo studio professionale con un Collega, con il
quale ha anche dei mandati congiunti, civili e penali, nel caso in cui il secondo ha rappresentato
e difeso entrambi coniugi in una separazione consensuale, può il primo essere nominato
difensore di fiducia da uno solo dei predetti assistiti per un ricorso 710 c.p.c. o per il divorzio
senza violare la norma di cui all’art. 37 Codice Deontologico”.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
Premesso
- che l’art. 37 del Codice Deontologico forense
1)sancisce l’obbligo per l’avvocato di astenersi dal prestare attività professionale quando
questa determini un conflitto con gli interessi di un proprio assistito o interferisca con lo
svolgimento di altro incarico anche professionale;
2)stabilisce che sussiste conflitto di interessi anche nel caso in cui l’espletamento di un
nuovo mandato determini la violazione del segreto sulle informazioni fornite da altro assistito,
ovvero quando la conoscenza degli affari di una parte possa avvantaggiare ingiustamente un
altro assistito, ovvero quando lo svolgimento di un precedente mandato limiti l’indipendenza
dell’avvocato nello svolgimento di un nuovo incarico;
3)contempla, infine, l’operatività dell’obbligo di astensione se le parti aventi interessi
confliggenti si rivolgano ad avvocati che siano partecipi di una stessa società di avvocati o
associazioni professionali o che esercitino negli stessi locali
ritiene
semplicemente conseguenziale che il caso rappresentato in epigrafe rientri nell’ipotesi sub
punto 3.
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- Vista la richiesta di parere dell’Avv. omissis in ordine alla possibilità o meno di stipulare
un accordo di corrispondenza organica, con uno studio legale francese.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
-Ritenuto che nessuna autorizzazione è all’uopo richiesta
dichiara
la richiesta inammissibile.
* * *
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 7 ottobre 2008,
relativa alla possibilità di richiedere in caso di compensazione il pagamento delle spese legali
al proprio cliente.
Il Consiglio
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PARERI DEONTOLOGICI
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
-Ritenuto che il Consiglio può rilasciare pareri unicamente in materia deontologica, mentre
il quesito richiesto attiene a questioni di diversa natura,
dichiara
la domanda inammissibile.
Adunanza del 6 novembre 2008
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 19 settembre
2008, in ordine all’utilizzo, previa approvazione, del materiale informativo composto da
“biglietti da visita (semplici e magnetici) e di un cartoncino intestato, da utilizzare non per
pubblicità, ma esclusivamente nei rapporti con la propria clientela. I biglietti da visita portano
il nome del sottoscritto, con i tre settori di esercizio dell’attività professionale (civile, penale,
amministrativo), nell’ambito dello studio legale omissis, nel quale l’istante svolge la sua
professionale. Sono indicati altresì l’indirizzo, i numeri di telefono e di fax, il numero del
cellulare e la e-mail. Si riporta altresì l’indicazione dello studio legale omissis di appartenenza,
con il motto dello stesso “omissis”.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
Ritenuto
rispetto al motto riportato sul cartoncino “Efficienza al servizio della Giustizia”, che il
professionista non può esaltare l’efficienza del suo stesso studio, essendo questi tenuto, nella
informazione, al rispetto delle modalità, stabilite dall’art. 17, IV comma, Codice Deontologico
forense
esprime parere
nel senso che l’informazione debba rispettare i limiti di cui al dettato normativo.
* * *
Adunanza del 20 novembre 2008
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha richiesto un parere in ordine alla possibilità o meno di essere esonerato
dal segreto professionale, in luogo di un espletando interrogatorio innanzi all’Autorità Giudiziaria.
L’Avv. omissis precisava di aver curato, per conto del Sig. A. F. attività di consulenza ed
assistenza legale stragiudiziale in una operazione volta all’acquisizione da parte del Sig.
omissis, dell’intero capitale sociale di due società per azioni.
All’esito di tale attività, il Sig. omissis che avrebbe dovuto maturare (al verificarsi di precise
condizioni) il diritto alla acquisizione di alcune quote del capitale sociale, proponeva querela
per il delitto p. e p. dall’art. 646 c.p. contro l’odierno istante, assumendo che fosse stata posta
in essere una appropriazione indebita di titoli a lui spettanti.
Essendo l’Avv. omissis indagato nel procedimento penale instaurato a seguito della querela
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PARERI DEONTOLOGICI
proposta dal Sig. omissis, ed avendo il Pubblico Ministero disposto il suo interrogatorio, chiede
se sia possibile o meno, in quella sede, rendere le dichiarazioni utili alla propria difesa, ex art.
9 Co. IV Codice Deontologico forense.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
Premesso
-che l’art. 9 del Codice Deontologico forense pur imponendo il dovere di segretezza per il
professionista in ordine all’attività prestata, al Canone complementare n. 4 prevede una deroga
al principio generale di segretezza. Qualora la divulgazione delle informazioni, pertinenti alla
parte assistita, sia necessaria ed in particolare (alla lettera A) prevede espressamente il caso in
cui la necessità di “violare” il dovere di segretezza sia necessario per lo svolgimento dell’attività
di difesa.
La facoltà di cui al citato Canone complementare dovrà essere esercitata nei limiti
strettamente necessari a tutelare l’interesse del professionista.
Considerato
-che nel caso di specie, così come rappresentato dall’Avv. omissis sembra riconducibile alla
fattispecie regolamentata dall’art. 9 del Codice Deontologico Forense;
-che, se pur non indispensabile, il querelante ha autorizzato l’Avv. omissis a riferire di
circostanze relative al rapporto professionale tra loro intercorso
esprime parere
nel senso che l’Avv. omissis per le finalità strettamente pertinenti ed utili ad esercitare il diritto
della difesa, possa rendere le dichiarazioni in sede di interrogatorio innanzi al Pubblico
Ministero.
* * *
Adunanza del 4 dicembre 2008
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha formulato richiesta di parere deontologico in merito alla possibilità di
produrre in giudizio la corrispondenza, non contenente proposte transattive, scambiata con
l’Avvocato omissis e non qualificata riservata, ma riferentesi sia all’assicurazione fornita da
quest’ultimo circa l’adempimento delle prestazioni richieste, “salva una più esatta valutazione”
di tale obbligo formante oggetto di chiarimenti, sia alla preannunciata intenzione di agire in via
giudiziale in caso di necessità e sia, infine, ad un sollecito ultimativo.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
che non è possibile esprimere pareri preventivi su vicende per cui il Consiglio stesso potrebbe
essere chiamato ad esprimere il proprio giudizio in altra sede, dichiara la richiesta inammissibile.
* * *
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PARERI DEONTOLOGICI
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha formulato richiesta di parere deontologico in merito alla possibilità di
pubblicizzare l’attività forense di una costituenda associazione di avvocati attraverso le
seguenti modalità di informazione:
-gratuità del primo parere;
-cartellonistica;
-presentazioni cartacee porta a porta e/o a mezzo posta;
-specificazione delle aree di attività;
-sito web;
-accordo preventivo dei costi di attività giudiziale e stragiudiziale.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
-che la richiesta in oggetto evidenzia i seguenti articoli del Codice Deontologico Forense: art.
5 - “Doveri di probità, dignità e decoro”; art. 15 “Dovere di adempimento previdenziale e
fiscale”; art. 17 - “Informazioni sull’attività professionale”; art. 17/bis “Modalità
dell’informazione”; art. 19 - “Divieto di accaparramento di clientela”; art. 45 - “Accordi sulla
definizione del compenso”;
- che la gratuità del primo parere concretizza:
- una lesione dei concetti di dignità e decoro che devono, quali doveri deontologici, incombere
sul professionista avvocato, contemplati dall’art. 5, I comma, con l’allocuzione “L’avvocato
deve ispirare la propria condotta all’osservanza dei doveri di probità, dignità e decoro”;
- il mancato rispetto, ugualmente, della dignità e decoro riferentesi, quanto alla forma e alle
modalità dell’informazione, all’attività della professione: art. 17, II comma “Informazioni
sull’attività professionale;
- una delle forme di accaparramento di clientela, il cui divieto è sancito dall’art. 19, cpv., con
la dizione “E’ vietata ogni condotta diretta all’acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di
agenzie o procacciatori o con modi non conformi alla correttezza e decoro” (periodo così
modificato dal Consiglio Nazionale Forense con la delibera del 18 gennaio 2007);
- una violazione dell’art. 15 “Dovere di adempimento previdenziale e fiscale” che impone
all’avvocato di “provvedere regolarmente e tempestivamente agli adempimenti dovuti agli
organi forensi nonchè agli adempimenti previdenziali e fiscali a suo carico, secondo la
normativa vigente”;
-che la cartellonistica e le presentazioni cartacee porta a porta e/o a mezzo posta costituiscono
modalità di informazione non previste dall’art. 17/bis, rientranti ugualmente nei concetti di
dignità e decoro della professione forense che si distingue, naturalmente, da una azienda
commerciale, puntando all’interesse precipuo della rispondenza alla correttezza e verità
dell’informazione stessa, evitando azioni di promozione o propaganda pregiudicanti i principi
espressi;
-che la specificazione delle aree di attività possono ricondursi ai “settori di esercizio dell’attività
professionale e, nell’ambito di questi, eventuali materie di attività prevalente”, come delineato
dal suddetto articolo, sub I comma, punto 4;
-che per quanto si riferisce ai siti web “L’avvocato può utilizzare esclusivamente [questi] con
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domini propri e direttamente riconducibili a sè, allo studio legale associato o alla società di
avvocati alla quale partecipa, previa comunicazione tempestiva al Consiglio dell’Ordine di
appartenenza, della forma e del contenuto in cui è espresso” come disposto dall’art. 17/bis, II
comma;
-che l’accordo preventivo dei costi di attività giudiziale e/o stragiudiziale si riferisce all’art. 45
Codice Deontologico Forense: “Accordi sulla definizione del compenso. E’ consentito
all’avvocato pattuire con il cliente compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi
perseguiti, fermo il divieto dell’art. 1261 C.C. e sempre che i compensi siano proporzionati
all’attività svolta, fermo il principio disposto dall’art. 2233 del Codice Civile”. (Articolo così
modificato dal Consiglio Nazionale Forense con la delibera del 18 gennaio 2007 e da ultimo con
la delibera del 12 giugno 2008, n. 15);
ritiene
che la richiesta in esame possa trovare adeguata e satisfattiva risposta in ordine a quanto sopra
rappresentato.
* * *
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha formulato richiesta di parere deontologico in merito alla sua iniziativa
di inserimento, ormai presa per abitudine, nell’intestazione dei suoi atti del seguente paragrafo:
“Il sottoscritto difensore, inoltre, si permette di rivolgere rispettosa istanza affinchè l’udienza
sia fissata in giornate diverse dal mercoledì in quanto il mercoledì il sottoscritto tiene udienza
quale Giudice di Pace presso l’Ufficio di Firenze.”
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione deontologica;
premesso
-che sussiste incompatibilità determinata dall’esercizio della professione forense nell’ambito
dello stesso Circondario di Tribunale ove si svolge la funzione del Giudice di Pace, incompatibilità
che si estende agli associati di studio, al coniuge, ai conviventi, ai parenti entro il secondo grado
e agli affini entro il primo grado che svolgono abitualmente tale attività, la quale non può
estendersi, però, al territorio del Distretto e, tanto meno, a quello della Giustizia Amministrativa
(art. 8 della Legge 21 novembre 1991, n. 374, modificato dagli artt. 6 e 26 della Legge 24
novembre 1999, n. 468);
-che la ratio della normativa in esame intende evitare che le funzioni giudiziarie siano dal
magistrato onorario espletate in quel determinato ambiente in cui sono prevalentemente
maturati i suoi rapporti professionali sia con le parti da lui assistite, sia con gli altri avvocati del
medesimo Foro, a meno che quei rapporti non vengano recisi in modo netto e visibile;
osserva
-che l’avvocato che assume l’iniziativa di inserire nella propria “carta stampata”, utilizzata
nell’esercizio delle attività professionali, l’eventuale titolo “Giudice di Pace” -analogo deve,
ovviamente, ritenersi tale inserimento nell’intestazione degli “atti” dell’avvocato, anche se,
come nel caso specifico, in forma redazionale a scopo informativo di attività forense- commette
un illecito disciplinare, poichè “l’indicazione di svolgere funzioni di giudice onorario non
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rientra nelle informazioni che l’avvocato può dare ai sensi dell’art. 17, I e II comma del Codice
Deontologico Forense;
-che la Corte di Cassazione, con sentenza delle Sezioni Unite Civili del 13 gennaio 2006, n. 486
(pronunciata a seguito del ricorso proposto dall’Avv. P.M., precedentemente sottoposta a
procedimento disciplinare dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Trani -per avere inserito
nella carta stampata, utilizzata nell’esercizio dell’attività professionale, il titolo di “Giudice
Onorario del Tribunale di Brindisi”- che gli ha inflitto la sanzione della censura, confermata dal
Consiglio Nazionale Forense) così si è espressa: “La norma che occorre esaminare è quella
contenuta nell’art. 17 del Codice Deontologico ... . La lettera della norma induce a ritenere che
la qualità di giudice onorario di un tribunale non è sicuramente una qualità della persona che
attiene all’attività professionale di avvocato esercitata.
L’attività dell’avvocato è disciplinata dal R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578 e si distingue
ontologicamente da quella del giudice onorario, che è disciplinata dal R.D. 30 gennaio 1941,
n. 12, articolo 42 septies, e seguenti, contenente l’ordinamento giudiziario.
L’art. 42 septies citato significativamente stabilisce che “il giudice onorario di tribunale è tenuto
all’osservanza dei doveri previsti per i magistrati ordinari, in quanto compatibili”, mentre l’art.
42 quater, comma 2, del decreto sancisce l’incompatibilità tra l’attività di giudice onorario e
quella di avvocato nell’ambito del Circondario nel quale si svolge il ruolo di giudice onorario.
Queste norme dimostrano, se ve ne fosse bisogno, che le due attività sono profondamente
diverse tra loro tanto da essere incompatibili in uno stesso ambito territoriale. La conclusione,
allora, deve essere nel senso che l’informazione che l’avvocato dà in ordine all’attività di
giudice onorario non attiene alla professione di avvocato, ma attiene alla qualità di giudice
onorario, e cioè di un Organo che, sia pure temporaneamente, appartiene alla giurisdizione.
La ratio della norma deontologica qui esaminata, la cui lettera fornisce già una risposta
esaustiva, conferma che alla base del principio che legittima soltanto le informazioni che
attengono alla professione di avvocato c’è la giusta preoccupazione che notizie di altro genere
possano alterare i limiti di una concorrenza che deve svolgersi secondo regole molto precise,
poste a garanzia della par condicio. Una informazione che esplicita per quel soggetto lo
svolgimento di una attività di giudice, pur se onorario, indicando una appartenenza ad un Ordine
che ha un ruolo e compiti istituzionali diversi rispetto a quelli che svolge l’avvocatura, aggiunge
oggettivamente, nella posizione di chi comunica quella informazione, un elemento in più idoneo
a violare in astratto quella par condicio”;
- che dal principio di diritto, enunciato in quest’ultimo periodo, si evince chiaramente, altresì,
il mancato rispetto dell’art. 19 cpv. del Codice Deontologico Forense che vieta ogni condotta
diretta all’acquisizione di rapporti di clientela ... con modi non conformi alla correttezza;
ritiene
che la richiesta di parere deontologico in questione possa trovare idonea ed esaustiva risposta
in ordine a quanto sopra rappresentato.
* * *
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- Gli Avv.ti omissis e omissis hanno formulato richiesta di parere deontologico in merito agli
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obblighi di deontologia riferentisi alla correttezza, segretezza e riservatezza degli avvocati che
partecipano ad incontri promossi dalle parti a mero fine conciliativo in materia di diritto di
famiglia, con specifico riferimento ai minorenni. Quanto precede viene esposto con particolare
riguardo alla possibilità per l’avvocato di utilizzare o meno in sede giudiziale le informazioni
apprese, i fatti emersi o i giudizi espressi durante tali incontri o, comunque, di riportare nei
propri scritti riferimenti alla condotta tenuta dalle parti in tale ambito, per delineare le
caratteristiche caratteriali e/o comportamentali, al fine di argomentare deduzioni e fondare le
proprie domande giudiziali. Ciò allo scopo di meglio comprendere i limiti al diritto della difesa
dell’avvocato in materie molto delicate, afferenti la sfera personalissima delle persone.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione deontologica;
premesso
-che la regola deontologica del dovere di correttezza, avente riferimento essenziale al “contegno”
che l’avvocato deve avere nei rapporti con gli altri colleghi, coinvolge anche quello di lealtà,
con riguardo all’attività processuale, a differenza del dovere di probità che investe tutta l’attività
dell’avvocato stesso (professionale e non professionale). L’art. 6 del Codice Deontologico
Forense “Doveri di lealtà e correttezza” recita: “L’avvocato deve svolgere la propria attività
professionale con lealtà e correttezza. I) L’avvocato non deve proporre azioni o assumere
iniziative in giudizio con mala fede o colpa grave”;
-che l’art. 9 di detto Codice “Doveri di segretezza e riservatezza”, nel cpv. recita: “E’ dovere,
oltrechè diritto, primario e fondamentale dell’avvocato mantenere il segreto sull’attività
prestata e su tutte le informazioni che siano a lui fornite dalla parte assistita o di cui sia venuto
a conoscenza in dipendenza del mandato”;
-che il segreto professionale è tutelato dall’art. 622 C.P. che punisce “chiunque, avendo notizia,
per ragioni del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela,
senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare
nocumento”;
-che l’avvocato è tenuto ai predetti doveri anche nei confronti degli ex clienti e non soltanto per
l’attività giudiziale ma anche stragiudiziale. Tale ultimo principio oltre ad essere stato più volte
affermato dalla giurisprudenza, è stato altresì recepito dall’art. 7 Legge 9 febbraio 1982 n. 31
sulla libera prestazione dei servizi da parte degli avvocati cittadini degli Stati membri della
Comunità Europea;
-che l’art. 58 del Codice Deontologico Forense ha come oggetto il segreto professionale
stabilendo, nel cpv., che “per quanto possibile, l’avvocato deve astenersi dal deporre come
testimone su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e inerenti al
mandato ricevuto”;
-che il segreto professionale è il cardine dell’intero sistema difensivo che vede nella fiducia tra
parte assistita e patrono un valore essenziale per la stessa realizzazione del diritto di difesa
costituzionalmente garantito;
-che può pertanto definirsi abuso, quindi soggetto a procedimento disciplinare, ogni
comportamento che appaia sostanzialmente contrario ai canoni fondamentali deontologici, o
più in generale a quelli morali;
ritiene
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che, alla luce di quanto sopra e con riferimento analogico all’art. 28 del Codice Deontologico
Forense “Divieto di produrre la corrispondenza scambiata con il collega”, là dove non risulti
alcuna proibizione debitamente formalizzata con specifici atti, contenenti all’uopo condizioni,
termini e modalità, redatti in corso degli incontri come in premessa rappresentati, non debba
sussistere alcun vincolo di segretezza e riservatezza, salvo quanto contemplato dal citato art. 9
del Codice Deontologico Forense sub IV comma: “Costituiscono eccezione alla regola i casi
in cui la divulgazione di alcune informazioni relative alla parte assistita sia necessaria:
a)per lo svolgimento delle attività di difesa;
b)al fine di impedire la commissione da parte dello stesso assistito di un reato di particolare
gravità;
c)al fine di allegare circostanze di fatto in una controversia tra avvocato e assistito;
d)in un procedimento concernente le modalità della difesa degli interessi dell’assistito.
In ogni caso la divulgazione dovrà essere limitata a quanto strettamente necessario per il fine
tutelato.
* * *
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- Vista la richiesta di parere presentata in data 21 ottobre 2008 dall’Avv. omissis in ordine
al combinato disposto di cui agli artt. 10 C.P.C. e 6 del D.M. 127/04 e precisamente se il valore
della domanda a cui fare riferimento per gli onorari di avvocato, in materia di assicurazione,
deve essere valutato in merito alla domanda principale (quale ad esempio l’atto di citazione) o
dal massimale della polizza assicurativa.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
ritenuto
che il Consiglio può esprimere pareri solo in materia deontologica e non giuridica,
dichiara
la domanda inammissibile.
* * *
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- Vista la richiesta di parere dell’Avv. omissis del 27 ottobre 2008 circa la possibilità di
rendere dichiarazioni quale teste citato dalla difesa degli imputati -che a loro volta sono assistiti
dal predetto legale- in diversa sede giudiziaria. L’istante precisa che le circostanze sulle quali
deve svolgersi l’esame testimoniale hanno ad oggetto un episodio avvenuto circa 5 anni fa e,
in particolare, relativamente a due telefonate effettuate da parte dei suoi assistiti indirizzate allo
stesso al fine di rappresentare il diniego manifestato dal loro ex difensore circa la restituzione
dei documenti di causa.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
premesso
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PARERI DEONTOLOGICI
che il dovere di segretezza e riservatezza previsto dall’art. 9 del Codice Deontologico Forense
opera con riferimento alla materia oggetto del mandato professionale conferito o, comunque,
per le circostanze ad esso connesse;
ritenuto
-che nel caso di specie, così come rappresentato dall’Avv. omissis, l’oggetto della testimonianza
riguarda circostanze che nulla hanno a che vedere con l’oggetto del mandato professionale;
-che, peraltro, la testimonianza del professionista viene richiesta dai suoi stessi assistiti che
hanno dunque inteso scioglierlo dall’eventuale obbligo di segretezza;
esprime parere
nel senso che non sembrano sussistere motivi ostativi a rendere la testimonianza.
* * *
Pratica n. (omissis) - Avv. omissis
- L’Avv. omissis ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 16 ottobre 2008,
in merito alla possibilità di ricoprire la carica di componente del Consiglio di Amministrazione
di una Fondazione senza scopo di lucro. L’incarico non prevede, ovviamente alcuna
remunerazione.
Il Consiglio
udito il Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica;
osserva
che la natura della Fondazione senza scopo di lucro e la mancanza della remunerazione in favore
di componenti del Consiglio di Amministrazione, determinano soltanto poteri di rappresentanza
non soggetti ad incompatibilità in relazione all’esercizio professionale forense; ciò in quanto
la ratio della disciplina dettata in punto di incompatibilità risiede nell’esigenza di tutelare la
professione e, in particolare, l’autonomia di giudizio, di valutazione tecnico-giuridica e di
iniziativa processuale ed extra processuale dell’avvocato nell’interesse del cliente, e nel
contempo il prestigio e il decoro dell’Ordine dal discredito certamente derivante da ogni
valutazione dell’irrinunciabile principio di autonomia di giudizio e libertà di determinazioni
anzidette.
Premesso quanto sopra
ritiene
che, non ricorrendo i casi di incompatibilità previsti dall’art. 3 R.D.L. 27 novembre 1933, n.
1578 - Ordinamento della professione di Avvocato, convertito nella L. 22 gennaio 1934, n. 36,
e nel rispetto del Codice Deontologico Forense art. 10 “Dovere di indipendenza”, art. 16
“Dovere di evitare incompatibilità” e art. 37 “Conflitto di interessi”, non sussistano elementi
ostativi a quanto ha formulato oggetto della richiesta in questione.
a cura di Livia Rossi
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IL NOSTRO MONDO
Adunanza del 25 settembre 2008
- Il Presidente Cassiani riferisce sulla nota pervenuta in data 9 settembre 2008
dal Presidente della Corte di Appello di Roma, Dott. Giorgio Santacroce, firmata
anche dal Procuratore Generale, Dott. Salvatore Vecchione, dal Presidente del
Tribunale di Roma, Dott. Paolo De Fiore e dal Procuratore della Repubblica, Dott.
Giovanni Ferrara, relativa alla situazione di sofferenza negli uffici giudiziari del
distretto a causa della carenza di personale amministrativo.
Il Consiglio
preso atto della nota a firma del Presidente della Corte di Appello di Roma, del
Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, del Procuratore Generale della Corte
di Appello di Roma e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma
diretta, in primis, al Presidente del Consiglio dei Ministri, datata 9 settembre 2008,
prot. n. 4381, con la quale si segnala la gravissima situazione degli uffici giudiziari
capitolini a causa della gravissima carenza di personale amministrativo,
esprime
piena solidarietà ai firmatari della lettera in argomento nonchè totale adesione ai
suoi contenuti,
manifesta
compiacimento sull’iniziativa assunta dai medesimi vertici della magistratura
romana,
si dichiara
pienamente disponibile ad attivare comuni iniziative a sostegno dell’impegno
assunto nella missiva sopra citata.
Adunanza del 23 ottobre 2008
Ufficio del Giudice di Pace di Roma: problemi relativi
al funzionamento dell’Ufficio Copie e del Ruolo Generale
- I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio riferiscono al Consiglio che la
situazione all’Ufficio del Giudice di Pace Civile di Roma si è ulteriormente
aggravata. Infatti, la formale protesta, deliberata dal Consiglio dell’Ordine nell’adunanza del 15 maggio 2008 e trasmessa a tutti gli Organi preposti, non ha sortito
alcun effetto. A tutt’oggi, determinando una sostanziale forma di denegato accesso
alla giustizia, vengono limitate le iscrizioni al ruolo attraverso la consegna di solo
60 biglietti numerati ad orari fissi e negando la possibilità dell’iscrizione a ruolo per
i Colleghi in sovrannumero o che siano arrivati dopo la fine dei predetti “numeretti”, con la conseguenza oltretutto di tempi di attesa lunghissimi ed estenuanti.
Inoltre è stata ridotta la quantità di cause da iscrivere al ruolo per ciascun
richiedente da 5 a 3.
Anche per quanto riguarda il rilascio di copie delle sentenze e dei decreti
ingiuntivi la situazione è di una gravità eccezionale, in primo luogo perché per la
pubblicazione di ciascuna sentenza trascorrono oltre 6 mesi dalla data di deposito
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IL NOSTRO MONDO
della minuta da parte del giudice; inoltre, per la richiesta di copie sono necessarie
svariate ore di fila e, come se non bastasse, nei giorni in cui è prevista l’apertura
pomeridiana è necessario prenotarsi addirittura dal mattino e a chi arriva direttamente nell’orario di sportello viene negato il diritto di presentare la relativa
richiesta, risultando, quindi, l’Ufficio Copie di fatto chiuso.
In buona sostanza, tale sistema agevola il lavoro delle varie agenzie di servizi, che
provvedono all’iscrizione a ruolo e alla richiesta di copie negli stessi sportelli con
avvocati e praticanti.
L’intervento effettuato da parte del Presidente della Corte di Appello di Roma,
Dott. Giorgio Santacroce, il quale con lettera del 16 giugno 2008 indirizzata al
Consiglio ha confermato di aver personalmente constatato la gravità della situazione, tale da “esigere un segnale concreto” da parte delle autorità competenti, non ha
sortito alcun effetto.
Medesimo risultato è derivato dall’incontro dei Consiglieri Di Tosto, Fasciotti
e Vaglio, a ciò delegati dal Consiglio, con la Dott.ssa Di Bartolomeo, Cancelliere
Capo dell’Ufficio, unitamente al Vice Coordinatore dei Giudici di Pace, Avv.
Coppa.
In tale circostanza, al fine di trovare delle soluzioni che non comportassero
limitazioni così gravi, a nome del Consiglio era stato richiesto, tra l’altro, di
riservare almeno 3 sportelli per le iscrizioni al ruolo e la richiesta copie delle
sentenze e dei decreti ingiuntivi per i soli avvocati e praticanti, previa esibizione del
tesserino rilasciato dall’Ordine.
Tuttavia, tali ragionevoli richieste non sono state assolutamente recepite né
prese in considerazione e la situazione è ulteriormente peggiorata.
Anzi, tenuto conto che è in corso di approvazione in parlamento l’ennesima
riforma del codice di procedura civile, che prevede l’innalzamento della competenza per valore delle cause attribuite al Giudice di Pace (5.000 euro per le cause
ordinarie e 20.000 euro per le cause di risarcimento dei danni da circolazione
stradale), è di facile previsione una paralisi totale dell’Ufficio del Giudice di pace.
Addirittura, questo problema è stato evidenziato anche dalla stampa, tanto che
sul “Sole24ore” del 20 ottobre 2008 sono stati pubblicati degli articoli che
anticipano quanto segue: “Dai tribunali via 400 mila liti - Rischio collasso senza
interventi sugli organici” dei Giudici di Pace.
La situazione è, quindi, ben nota anche al Ministero della Giustizia e i
Consiglieri delegati chiedono che il Consiglio inoltri immediatamente alle competenti Autorità una formale protesta e una denuncia sulle intollerabili disfunzioni
in cui versa già attualmente l’Ufficio del Giudice di Pace Civile di Roma, chiedendo
inoltre che il Ministero della Giustizia disponga un immediato incremento degli
organici di cancelleria e dei magistrati del Giudice di Pace di Roma per evitare la
completa paralisi degli uffici a danno dei cittadini e degli Avvocati romani.
Il Consiglio
preso atto di quanto rappresentato dai Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio e
ritenuto che la situazione sia talmente grave da non poter attendere oltre,
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delibera
di presentare una formale protesta per la insostenibile situazione e le intollerabili
disfunzioni dell’Ufficio Iscrizioni al ruolo e dell’Ufficio Copie del Giudice di Pace
Civile di Roma e per la carenza di organico dell’ufficio, chiedendo che vengano
riservati ad Avvocati e praticanti almeno tre sportelli per le iscrizioni a ruolo ed
altrettanti per la richiesta copie ed invitando il Ministro della Giustizia a provvedere
ad immediato ampliamento dell’Organico dell’Ufficio del Giudice di Pace Civile
di Roma;
dispone
la trasmissione della presente delibera al Cancelliere Dirigente dell’Ufficio del
Giudice di Pace Civile di Roma, al Coordinatore del Giudice di Pace di Roma, al
Presidente del Tribunale di Roma, al Presidente della Corte di Appello di Roma e
al Ministro della Giustizia, nonchè al Consiglio Giudiziario, sezione distaccata di
vigilanza sulla Magistratura Onoraria e Giudici di Pace.
- I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio rappresentano al Consiglio che il
Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace ha disposto, a decorrere dal mese di
ottobre, che sia necessario corrispondere il contributo unificato anche per le
iscrizioni a ruolo delle cause in opposizione a sanzioni amministrative, quando esse
siano introdotte come opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c..
Tale provvedimento è in contrasto con la vigente normativa fiscale in materia,
violando gli artt. 10 comma 1 del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 e 23 comma 10 della L.
24.11.1981 n. 689 dal momento che tanto l’art. 615 1° comma c.p.c. quanto la
costante giurisprudenza di legittimità attribuiscono “per materia” al Giudice di
Pace tali forme di opposizione: la materia delle opposizioni a sanzioni amministrative è esente da qualsiasi spesa.
A riprova di tale tesi è sufficiente rammentare che tutte le volte che è prevista
un’esenzione per materia, essa permane in qualsiasi fase e tipo di giudizio: così, ad
esempio, in materia di lavoro e famiglia l’opposizione all’esecuzione ex 615 c.p.c.
non viene sottoposta ad alcuna spesa ed analogo ragionamento vale anche per i
pignoramenti proprio in materia di sanzioni amministrative.
Il Consigliere Vaglio riferisce di avere avuto un incontro sull’argomento con il
Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, Dott. Mailler, il quale,
rifacendosi ad una vecchia comunicazione del Presidente del Tribunale Dott.
Scotti datata 31 marzo 2006, ha rifiutato di prendere in considerazione qualsiasi
possibile riesame del proprio provvedimento, che incide notevolmente sul diritto
di difesa per i cittadini, i quali, per cause di valore minimo, si vedono costretti a
subire un esborso notevole e non dovuto.
I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio chiedono pertanto al Consiglio di
inoltrare uno specifico quesito all’Agenzia delle Entrate.
Il Consiglio
preso atto di quanto rappresentato dai Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Vaglio e
ritenuto che le opposizione in materia di sanzioni amministrative, benché proposte
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con lo strumento previsto dall’art. 615 c.p.c., afferiscano ad una materia esente da
spese,
delibera
di presentare il seguente quesito all’Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale
Normativa e Contenzioso affinché risponda con una specifica risoluzione:
“Tenuto conto degli artt. 10 comma 1 del D.P.R. 30.5.2002 n. 115 e 23 comma 10
della L. 24.11.1981 n. 689 e che il giudizio di opposizione all’esecuzione ex art. 615
c.p.c. è attribuito per materia alla competenza del giudice di pace, precisi l’Agenzia
delle Entrate se il giudizio di opposizione a sanzione amministrativa è esente da
qualsiasi spesa e imposta anche se introdotto come domanda di opposizione
all’esecuzione”.
dispone
la trasmissione del presente verbale all’Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale
Normativa e Contenzioso.
“ANCORA, SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE”
1. - Carlo Guarnieri, prof. di diritto pubblico comparato, ha recentemente
affermato che separare davvero le carriere di giudice e pubblico ministero,
costituendo due organizzazioni distinte, significa attuare, anche nel sistema
giudiziario, il principio della separazione dei poteri e permettere al processo penale
di adeguarsi alla logica triadica del processo accusatorio (Gli oratori del giorno, n.
6/07, pagg. 3-15). Ma: le due diverse organizzazioni devono intendersi come
ripartizioni all’interno dello stesso corpo (magistratura giudicante e requirente)?
oppure come due corpi separati ed aventi perfino sede separata? Questo è il
problema! al quale Guarnieri non sembra abbia dato risposta chiara e convincente.
Egli ha richiamato il principio della divisione dei poteri - di cui sarebbe attuazione
la separazione tra giudici e pubblici ministeri - ma tale richiamo non sembra a
proposito e, quindi, non conduce al necessario chiarimento. Da un lato, siffatto
principio ha per oggetto i poteri quali espressioni di potestas - in quanto investiti
di comando (imperium) - e, quindi, non applicabile all’assetto giudiziario, nel quale
non coesistono due poteri, essendo quello del pubblico ministero solo un diritto
di azione; dall’altro lato, il Montesquieu collocava l’organo dell’accusa, istituito
presso ogni tribunale, nella sfera del potere esecutivo (Lo spirito delle leggi, Ed,
Rizzoli , libro VI, cap. V, p. 231). E tale collocazione istituzionale vige dappertutto,
anche da noi, sebbene nel 1946 Palmiro Togliatti, Ministro di giustizia dell’epoca,
eliminasse la direzione ministeriale sulle funzioni del pubblico ministero, sostituendola con la vigilanza (art. 69 ord. giud. 1942, come modificato da Togliatti,
tuttora vigente). Il fatto che questa vigilanza sia caduta nell’oblio (vedasi il caso del
ministro Mancuso, che avrebbe voluto esercitarla), non modifica affatto la tradizionale collocazione istituzionale dell’organo. Si dirà (vedi appresso l’opinione del
p.m. Vitello) che oggi il pubblico ministero è parte della magistratura autonoma ed
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indipendente da qualsiasi potere, ma, a riflettere appena, è questa una falsa vulgata
entrata fraudolentemente nell’immaginario collettivo e tenacemente difesa per
interessi di corporazione e dei comunisti. 2.- Salvatore Vitello, pubblico ministero
a Roma, ha negato la necessità della separazione delle carriere, anzi ha affermato
che in questo momento storico-politico la funzione di garanzia del sistema
giudiziario impone il più marcato collegamento del pubblico ministero col giudice
(“Gli oratori del giorno” n. 7/07 pagg. 3-9). Gli argomenti usati sono - absit iniura
verbis - tutta moneta fuori corso: così è a dirsi per il pubblico ministero “organo di
giustizia”, oppure per il pubblico ministero “parte imparziale” e così è a dirsi per
la obbligatorietà dell’azione penale (mera ipocrisia ufficiale se si considera che solo
il venti per cento dei reati commessi cade sotto l’arma dell’azione penale: con
buona pace del principio di uguaglianza). Non senza osservare che oggi l’assetto
della giustizia non è affatto garante dei diritti dei cittadini e non assicura l’efficienza
del sistema. Ma il Vitello ha mostrato di avere una conoscenza approssimativa della
Costituzione, che configurerebbe - a suo dire - un modello di pubblico ministero
pienamente inserito nell’ordine giudiziario, anch’esso magistrato al pari del
giudice, dal quale è distinto solo per le funzioni. L’errore di base di questa tesi
consiste nel ritenere che la Costituzione abbia attribuito anche al pubblico
ministero la qualifica di magistrato, opinione che, invece, è decisamente smentita
dalla precisa disposizione costituzionale, secondo cui il nuovo ordinamento
giudiziario dovrà istituire magistrati i soggetti esercenti la funzione giurisdizionale
(art. 102). Per altro, i Costituenti continuarono a configurare il pubblico ministero
quale organo istituito “presso” quelli della giurisdizione (art. 108) e, pertanto, per
la contraddizione che non consente, non lo considerarono organo “della” giurisdizione e, quindi, non lo istituirono magistrato.
3.- Si è detto, anche da parte di Guarnieri, che vi è una generale tendenza a
rafforzare l’autonomia del pubblico ministero. Ed è vero: è cresciuta la sensibilità
dell’opinione pubblica per una più marcata indipendenza del giudice e per la
configurazione del pubblico ministero meno condizionato dal potere politico. Ma
questa seconda esigenza - già avvertita dalla Costituzione, che demandò al
legislatore ordinario di prescrivere le garanzie per il pubblico ministero (art. 107)
- non può significare indipendenza assoluta del titolare dell’azione penale, allo
stesso modo del giudice “soggetto soltanto alla legge” e, soprattutto, non può
giustificare la pretesa appartenenza dello stesso al potere giurisdizionale e, quindi
alla magistratura, come invece ritiene il Vitello.
Peraltro l’indipendenza del pubblico ministero non esclude - tutt’altro - che
l’esercizio delle sue funzioni sia controllato. Anzi, il controllo è ineludibile.
Ammoni nel 1990 Giovanni Falcone che “in mancanza di controlli istituzionali
sull’attività del pubblico ministero saranno sempre più gravi i pericoli che influenze
informali e collegamenti occulti con centri occulti di potere possano determinare
l’esercizio di tale attività” (“il giusto processo” n. 6/90 pagg. 164, ss). Se per
l’esercizio della giurisdizione sono previsti controlli attraverso le varie impugnazioni dei suoi provvedimenti, non si vede perché il pubblico ministero debba andare
esente da controlli interni. Il giudice giudica solo sulla fondatezza dell’azione
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penale, ma non è il controllore del pubblico ministero. 4 -. Oltre a ciò, bisogna
considerare che l’unione organica tra “magistrati giudici” e “magistrati pubblici
ministeri” (todos caballeros) non consente di configurare il giudice effettivamente
“terzo”, né di realizzare effettivamente la parità tra accusa e difesa, altro connotato
essenziale del giusto processo, sancito dall’art. 111 della Costituzione. Basterebbe
osservare che pure a carriere separate permarrebbero tra i caballeros spirito di corpo
e interessi comuni, di carriera e di potere, che possono interferire nelle rispettive
funzioni e rendere meno credibile il giusto processo: la difesa, poi, si troverebbe
sempre dinanzi a due soggetti pubblici, giudice-pubblico ministero, colleghi, che
hanno possibilità di scambiarsi opinioni sul merito del processo o addirittura
concordarne l’esito. Nei paesi nei quali si pratica effettivamente il sistema accusatorio il rappresentante dell’accusa non solo ha suoi uffici all’infuori del “palazzo
di giustizia”, ma non può avere contatti col giudice se non alla presenza del
difensore. Inoltre è da osservarsi che il ruolo di controllo del pubblico ministero
sulla correttezza dell’amministrazione della giustizia - per l’assolvimento del quale
gli è riconosciuto un ampio potere d’impugnare ogni provvedimento giudiziale è poco credibile se permane la unione organica tra controllore e controllato.
5.- Infine, c’è un aspetto della questione che non tanto è sottovalutato quanto
è assolutamente ignorato da politici e studiosi dell’organizzazione dello Stato
repubblicano. Mentre nel previgente regime, monarchico-fascista, l’ordine giudiziario (costituito da giudici e pubblici ministeri) era una branca dell’apparato di
Governo, con la Costituzione repubblicana il potere giurisdizionale (Magistratura)
è assurto ad autonomo ed indipendente potere sovrano dello Stato, come il potere
legislativo (Parlamento) ed il potere esecutivo (Governo). Infatti, la Costituzione,
nel suo titolo IV, del libro II, intitolato alla Magistratura, disciplina, non l’ordine
giudiziario di marca monarchicofascista, ma l‘ordinamento giurisdizionale” e detta
norme sulla giurisdizione (artt. 101 a 113). Pertanto, l’unità del corpo giudiziario,
come la falsa vulgata afferma, è anche costituzionalmente illegittima, sebbene
l’assetto giudiziario fascista, ahinoi, sia ancora “vivente”. Peraltro, per un verso, tale
assetto importa il venir meno dell’equilibrio tra potere esecutivo e potere giudiziario (con la sottrazione al primo del pubblico ministero) - disequilibrio che
comporta l’insorgere di continui conflitti tra gli stessi - dall’altro verso, rende
impossibile qualsiasi forma di responsabilità della giurisdizione, cosa certamente
inammissibile in un sistema veramente democratico, nel quale, essendo il potere
esercitato in nome del popolo, al popolo bisogna rendere il conto, direttamente o
indirettamente. Ed allora: mercè il controllo esercitato da un organo del potere
esecutivo (il pubblico ministero) sulla correttezza dell’amministrazione della
giustizia - il che non significa indebita intromissione nella funzione giurisdizionale,
ma svolgimento di ruolo legittimo -, la irresponsabilità dei giudici si tramuta in
responsabilità del Governo di fronte al Parlamento che, a sua volta, ne è responsabile di fronte al popolo, dal quale il potere deriva. E’ lo stesso fenomeno giuridico
per cui la irresponsabilità del Presidente della Repubblica, mercé la controfirma
ministeriale dei suoi atti, diventa responsabilità del Governo.
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6.- In conclusione: la colleganza organica tra i soggetti dell’accusa e quelli della
giurisdizione, si rivela una vera anomalia, sia rispetto alla Carta fondamentale che
alla teoria ed alla prassi della democrazia. Per altro - anomalia nell’anomalia - il
pubblico ministero, è ufficio pubblico acefalo, cioè senza un centro di riferimento
e di direzione, per cui ogni Procura agisce indipendentemente dalle altre ed attua
una sua politica criminale: all’ingresso di ogni Procura dovrebbe essere apposto un
cartello con la scritta “hic sunt leones”, capaci di rivoltare l’Italia come un calzino.
Angelo Miele
CASO ELUANA
Non corriamo rischi con nuove norme
Curiamo essenzialmente gli sviluppi scientifici
È diventata una tragica ossessione; tutti vogliono dire, vogliono sapere, sono
preoccupati.
Dalle alte sfere ecclesiastiche, politiche, culturali, ai modesti convegni e nei salotti
bene, e non solo, si cerca di mettere a fuoco il problema con riferimenti, critiche,
proteste e proposte; si pone la solita domanda: lei che ne pensa?
Un fatto pare che debba considerarsi scontato: la sentenza della Corte di
Cassazione del 13 novembre 2008 ha suscitato molti malcontenti ed ha maggiormente annebbiato le idee.
Macabra è una considerazione fatta da molti: quella sentenza è una vera e propria
condanna a morte.
La penultima pena di morte è stata eseguita il 4/3/1947 alle ore 7.45, comminata
a tre autori di una strage di 10 persone in provincia di Torino; l’ultima pena di morte
è stata comminata il 13 novembre 2008: il patibolo è stato nuovamente instaurato,
dopo 61 anni, a mani della Suprema Corte di Cassazione.
Il Vaticano l’ha definita un assassinio.
Il padre di Eluana dice: “Viviamo in uno Stato di diritto”. Ma quale diritto può
autorizzare una morte, tra l’altro, non richiesta? Non può parlarsi nemmeno di
eutanasia legittimata, in quanto Eluana è solo alimentata e idratata, e non tenuta in
vita da una macchina.
Sembra trovarci dinanzi a una vera e propria condanna a morte di una innocente!
Da oggi sono in pericolo anziani inoperosi, malati terminali o inguaribili.
Da qualche parte si è detto che non si può parlare, nel caso, di una invasione
arbitraria della Magistratura, in quanto l’intervento è stato sollecitato dalla mancanza
di una legge.
Nulla di più inesatto, in quanto non può parlarsi di un vuoto legislativo; basta far
richiamo esclusivamente all’articolo 575 del codice penale che detta testualmente:
“Chiunque cagiona la morte di un uomo è condannato con la reclusione non inferiore ad anni
21". La norma, quindi, c’è e non si vede perché se ne attende altra per poter
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giustificare la licenza di uccidere.
Quello del padre della Englaro è il percorso più doloroso che un uomo possa
fare e, conseguente, è meritevole del più assoluto rispetto, anche se non se ne
condividono le decisioni.
Il neurologo che segue Eluana sostiene che la privazione dell’alimentazione
artificiale non comporterà sofferenze; ma ne siamo proprio sicuri? Sul punto, in
molti, sorgono grandi perplessità: se questo tipo di alimentazione sollecita quegli
stimoli che riescono a tenere in vita la poverina, certamente un effetto contrario,
determinato dalla cessazione di dette somministrazioni, provocherà degli stimoli
che verranno negativamente percepiti, con dolore, dall’organismo, prima di
portarlo al decesso. È una vera e propria condanna a morte per fame. No alla
fucilazione, alla camera a gas, alla sedia elettrica, all’iniezione letale, all’impiccagione, alla ghigliottina, ma si ad una condanna a morte per fame!
È orribile, altro che eutanasia!
Mentre il legislatore discute per una nuova legge sul trattamento biologico o
trattamento di fine vita, norma che potrebbe definirsi inutile in quanto vi è quella
base che condanna l’omicidio, noi sosteniamo decisamente che, in uno Stato di
diritto, nessuno può essere condannato a morte per fame, considerata la indisponibilità del bene vita.
Diciamocelo con franchezza: la Magistratura, con la sentenza della Suprema
Corte del 13/11/2008, n. 27145, che rimarrà alla storia come una delle pagine più
oscure di quella che viene definita la patria del diritto, ha agito non giudicando ma
legiferando e, per di più , nonostante l’esistenza di una norma che condanna
l’omicidio.
È affermato dai più autorevoli studiosi che non può parlarsi di morte celebrale
in stato vegetativo, in quanto quel cervello continua a funzionare anche se in
maniera anomala.
La sentenza della Cassazione è un assurdo: ne consegue che assurde appaiono
anche alcune posizioni avverse; basti pensare che contro questa vera e propria
condanna a morte, da alcuni movimenti è stata presentata perfino domanda di
“GRAZIA” al Capo dello Stato! ! Sfioriamo il ridicolo. Tutti i problemi che fanno
capo alla anomala fine della vita, sono complessi e motivo di accorate dispute.
Come cattolico sono rispettoso del pensiero di Sua Santità il Sommo Pontefice,
nonché degli insegnamenti di Cardinali e Vescovi preposti alle più alte cariche della
Chiesa.
Mi sia perdonata, però, una angosciosa perplessità: sono ossessionato dalla
costante sollecitazione che si fa alla promulgazione di nuove leggi che regolino la
fine tempestosa di una vita. Il Santo Padre fa richiamo anche alla necessità di “una
nuova generazione di politici cattolici coerenti con la fede ed al servizio del bene
comune”; ed anche gli alti prelati fanno richiamo alla necessità di una specifica
normativa, considerato che la Cassazione avrebbe messo in evidenza un vuoto
normativo, sostituendosi alla classe politica che si pretende incapace di assumere
decisioni. Consentitemi di dissentire da ciò. Innanzitutto la Cassazione, come tutti
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gli organi della giustizia, non può “osare” di legiferare con le proprie
pronunzie; deve solo limitarsi ad applicare scrupolosamente le leggi dello Stato,
sia pur dando autorevoli orientamenti.
E, nel caso, nessuna legge dello Stato detta che si possa condannare a morte una
persona per fame.
Aggiungo, anzi, che la normativa esiste; si può morire solo per legge naturale:
al di fuori di tale morte si deve parlare solo di assassinio.
Parlare, anche da parte delle più alte sfere della Chiesa, di una nuova normativa,
è pericolosissimo; si rischierebbe di introdurre norme che sicuramente si scontrerebbero con altre, con il pericolo di mettere in discussione problemi che assolutamente non vanno discussi. Ripetiamo ancora una volta che la vita dell’uomo è
regolata da due atti: quello di nascita e quello di morte.
Entrambi sono relativi a momenti naturali in cui non può entrarci la mano
dell’uomo ma solo, per chi crede, quella di Dio.
L’uomo può regolare solo, con le norme, il comportamento sociale, ma non
quello naturale.
Non vogliamo dirottare su altro binario il problema ma, restando in campo
ecclesiale, ci sia consentito, molto sommessamente, in veste di credenti, di credere
anche all’esistenza dei miracoli; finché c’è vita c’è speranza. E non offuschiamo
questa speranza con norme che, in contrasto con quelle fondamentali, non
potranno che essere fuorvianti. Sotto il profilo strettamente scientifico è anche
bene precisare che sospendere idratazione e nutrizione, significa sospendere le
funzioni vitali di una persona, al di là della sua situazione fisica e di salute; funzioni
che non possono essere considerate terapie.
Facciamo nostro il pensiero del Professore Franco Cuccurullo, Presidente del
Consiglio Superiore di Sanità, pensiero che per la sua chiarezza gradiamo integralmente trascrivere: “Eluana non morirà della patologia da cui è affetta, ma di fame e di sete.
Anzi verrà fatta morire, quindi si tratta di eutanasia. Finché questa non avviene concretamente, certo possiamo solo parlare di ipotesi di eutanasia, anzi di ipotesi di omicidio “.
C’è solo da confidare che la Corte di Strasburgo, avendo respinto la richiesta di
sospensione della sentenza della Cassazione, fissi al più presto la discussione sul
merito e si pronunzi prima che sia troppo tardi. Ci conforta che da autorevole fonte
si afferma che le strutture dei servizi sanitari nazionali non sono obbligate ad
eseguire la sentenza della Cassazione, in quanto hanno il dovere costituzionale di
tutelare la salute del cittadino in base ai bisogni; e non c’è dubbio che Eluana ha
bisogno di essere nutrita ed idratata.
Per concludere, evidenziamo ancora una volta che, nel caso Eluana, non si può
parlare di accanimento terapeutico, in quanto non da questo è tenuta in vita, ma
solo dalle funzioni vitali dell’alimentazione e della idratazione. Si tengono in vita
assassini, senza condannarli a morte, chiudendoli in carcere per tutta la vita, con
costi rilevanti, e non ci si organizza per tenere in vita una povera malcapitata, senza
colpe, se non quella di avere una struttura fisica che le consente di restare in vita
solo con alimentazione e idratazione. Si invocano norme che, come detto,
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sarebbero pericolosissime, mentre al contrario sarebbe necessaria una normativa
mirante a creare strutture per i drammatici casi “Eluana”, con la speranza o la lusinga
che un fatto nuovo possa verificarsi nel tempo e restituire alla vera vita il malato.
Al fianco di queste strutture potrebbero sorgere intelligenze di studiosi e ricercatori
che si potrebbero adoperare per una possibile soluzione di questi casi. Non è
accettabile una sentenza che dica basta , non devi più vivere, il tuo caso non può
interessare i clinici!
Quanta evoluzione c’è stata in medicina e quanti mali inguaribili sono stati
quasi definitivamente debellati.
Oltretutto, arrendendosi in maniera tanto macabra, si andrebbe incontro ad un
appiattimento scientifico che è contro ogni più elementare principio di sviluppo
sociale.
Restiamo, quindi, solo in attesa di una legge che faccia di questi casi una
piattaforma di studio, disponendo tutti i supporti necessari e, comunque, tenendo
in vita il malato.
Non cessiamo mai di credere nella vita e nella scienza.
Chi ci dice che forse un giorno, muovendoci in tal senso, potremo dire grazie
ad Eluana ed a tutte le sue compagne di sventura? Evviva la vita.
Mario Lepore
FANNULLONI NEL SETTORE PUBBLICO PER I DOTTI DI STATO(*)
(Mobbizzati, invece, in quello privato per i giudici del lavoro: rimedi, accelerazione dell’attuale procedura per il licenziamento dei dipendenti pubblici, liquidazione di adeguati risarcimenti di danni a carico del datore di lavoro, per i dipendenti
privati, stabiliti nelle sentenze dei giudici del lavoro. Esigenza di ricerca per
l’individuazione delle cause degli attuali fenomeni e proposte di rimedi per ridurre
le inadempienze, i ritardi e la lentezza i dell’azione amministrativa).
Sommario: 1. - Qualificazione errata dei pubblici dipendenti per l’omessa o la disinvolta
valutazione delle cause che hanno determinato l’attuale incresciosa situazione della Pubblica
amministrazione. 2. - Rimedi urgenti proposti al Ministro della funzione pubblica per
eliminare o ridurre le cause di tali situazioni. 3. - Rimedi per migliorare la situazione
organizzativa del settore privato e per il recupero totale dei lavoratori c.d. mobbizzati nei
settori privati e pubblici. 4. - Particolare rimedio circa la riorganizzazione delle imprese
private.
1. - Nello scorso mese di maggio molti quotidiani hanno ripetutamente diffuso
la notizia che il Ministro della funzione pubblica onorevole prof. Renato Brunetta,
intendeva accelerare l’attuale procedura amministrativa per il sollecito licenzia-
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mento dei cosiddetti “fannulloni”, esistenti nella Pubblica amministrazione.
Purtroppo, almeno dalle notizie apprese dai giornali non sembra che tale autorevole intento sia stato preceduto o sia contemporaneo alla predisposizione formale
dei rimedi per ridurre l’attuale disfunzione e la grave carenza dell’azione amministrativa, di certo non imputabile ai dipendenti statali, a volte ingiustamente e
ingiustificatamente denominati “fannulloni” per la carenza e la lentezza dell’azione amministrativa. E soprattutto per la carenza di un franco e chiaro colloquio fra
il responsabile del procedimento amministrativo e l’utente destinatario di questo
(e del relativo provvedimento finale espresso). Di certo non sono state utilizzate
adeguatamente le disposizioni in materia di comandi, trasferimenti, etc. che
avrebbero eliminato gli esuberi in certi Ministeri, provocando la lentezza o la
carenza di lavoro in alcuni settori della Pubblica amministrazione. Tale situazione
di lavoro ha favorito lo scarso impegno di vari dipendenti nello svolgimento delle
loro mansioni e l’esplicarsi di vessazioni, molestie, demansionamento, svuotamento di mansioni, etc.: tutti fattori riassumibili nel fenomeno dei mobbing da parte dei
superiori nei confronti degli impiegati “poco simpatici o non ossequenti” a certi
poteri o gruppi di pressione. In proposito, sia pure a titolo semplificativo si deve
sottolineare che se le varie disposizioni contenute nelle leggi n. 9 e 10 del 9 gennaio
1991, in materia di energia e di piano energetico nazionale, avessero ricevuto una
compiuta ed attuale applicazione, la situazione energetica italiana sarebbe stata
notevolmente diversa e non avrebbe compromesso oltremodo la crescita economica, culturale, sociale, etc. e il conseguente sviluppo delle Comunità locali e dello
Stato. Lo stesso vale per le normative sui lavori pubblici, sull’ambiente e di altri
settori strategici e parastrategi per l’Italia, per lo sviluppo economico e sociale del
Popolo italiano e l’inserimento adeguato del medesimo nell’Unione europea e in
campo internazionale. Un esame accurato delle vere cause dell’odierna situazione,
in parte sopra indicate, avrebbe indotto a valutare gli illustri autori che hanno
denigrato i dipendenti pubblici, a valutare pia obiettivamente le problematiche
circa i rimedi da proporre alle Istituzioni per superare tale crisi, a seguito di
un’attenta analisi e approfondito studio, e stimolare il massimo rendimento di tutti
i dipendenti, anche di quelli scarsamente motivati per i motivi anzidetti. Peraltro,
tutti conoscono gli effetti negativi della situazione attuale e debbono giustificare,
per mancanza di appositi rimedi, l’inerzia dei meno protetti e combattivi dipendenti nonché, constatare la diffusa insorgenza di certe patologie causate da azioni e
comportamenti mobbizzanti nel settore de pubblico impiego. Si ricorda in
proposito, che in varie sentenze i giudici del lavoro e i vari Tribunali amministrativi
regionali hanno posto in risalto tale fenomeno in occasione della ricostruzione del
processo di mobbing subito dal dipendente “contrattualizzato” o pubblico.
Appare, inoltre, doveroso ricordare che la L. 11 maggio 2004 n. 126, su risarcimento
dei pubblici dipendenti assolti nei processi penali definitivi con sentenze di
proscioglimento con la formula “perché il fatto non sussiste”... non ha avuto piena
attuazione e molti dipendenti interessati non sono stati riassunti o non hanno
ottenuto la ricostruzione del trattamento pensionistico e/o di fine rapporto(1).
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2. - La breve esposizione circa le cause in cui versa la Pubblica amministrazione
italiana stimola chi scrive a presentare ai Ministro della funzione pubblica
onorevole prof. Brunetta una proposta, in cui si sintetizzano alcuni rimedi
possibili, con effetto immediato e volti ad eliminare e/o ridurre notevolmente
alcuni pubblici dipendenti “fannulloni”, stimolandone il massimo impegno e
rendimento. Anzitutto, il Ministro della funzione pubblica dovrebbe inviare a tutti
i Ministeri una circolare con alcune richieste, di cui in proseguo, volte al
perseguimento dei fini testè indicati. In tale circolare si potrebbe chiedere ai
Ministeri destinatari di:
a. Conoscere se i medesimi hanno già provveduto alla formalizzazione (all’indicazione in apposito atto scritto e consultabile da chiunque) delle procedure
seguite per i vari provvedimenti amministrativi di loro competenza, al lume della
legislazione generale (legge sul procedimento amministrativo, sulla documentazione amministrativa, etc.) e della normativa speciale in materia, che sottende alle
singole procedure e ai vari procedimenti amministrativi su espressi.
b. Comunicare se i medesimi hanno formalizzato le mansioni che devono
svolgere i responsabili del procedimento amministrativo, al lume delle disposizioni
contenute nelle LL. 11 febbraio 2005 n. 15 e 14 maggio 2005 n. 80, che hanno
integrato e modificato quella fondamentale sul procedimento 7 agosto 1990 n. 241.
c. Esprimere l’avviso circa la facoltà di attribuire al responsabile del procedimento di chiedere, nell’esercizio dell’attività istruttoria, la collaborazione di colleghi di
altri Ministeri o settori della Pubblica amministrazione per la soluzione di quesiti
o problemi di carattere tecnico specifico.
d. Informare se hanno provveduto alla raccolta delle normative, aggiornate con
le modifiche ed integrazioni intervenute nelle singole disposizioni che sottendono
alle procedure e ai provvedimenti amministrativi di loro competenza.
e. Proposte per intensificare l’uso dei sistemi informatici e telematici nello
svolgimento delle varie procedure amministrative.
f. Comunicare se le normative indicate nel precedente punto e. debbano essere
modificate o integrate, in tutto o in parte, e se le stesse debbano essere raccolte in
testi unici; esprimere le eventuali proposte di modifiche ed integrazioni delle
disposizioni normative vigenti, per migliorarne l’applicazione.
g. Rendere noto se ritengano che debba essere ripristinata la competenza
legislativa esclusiva statale, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione italiana, in
materia energetica, tenuto conto della natura strategica della stessa e della speciale
rilevanza sociale, economica e politica (della stessa) difesa per lo sviluppo e la
crescita economica dell’Italia. In proposito, si ricorda che l’art. 117 suindicato
prevede detta competenza statale per l’ambiente, settore di rilevanza eguale a quello
dell’energia.
h. Comunicare se ritengano per i fini indicati al punto g. che la legislazione in
materia energetica debba essere raccolta in un codice (al pari di quello per
l’ambiente, lavori pubblici ed altri settori che concernono interessi forti, sensibili
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e rilevanti per lo sviluppo economico e sociale del Paese e per il ruolo internazionale
dell’Italia).
i. Comunicare eventuali altre proposte per migliorare l’azione amministrativa
del Ministero destinatario e/o di altri Ministeri, rapporti fra l’Amministrazione e
l’utenza nelle varie fasi delle procedure amministrative.
3. - La proposta riassunta nelle lettere precedenti trova pure il proprio fondamento nelle modifiche apportate dalla legge n. 15 del 2005, alla disciplina
normativa dei responsabile (o dei responsabili) del procedimento. L’intervento
riformatorio, operato con la legge su-indicata, come hanno evidenziato molti
autori “valorizza” il ruolo del responsabile del procedimento amministrativo(z) e
lo stimola positivamente, impegnandolo al massimo. Purtroppo, le leggi nn. 15 e
80 del 2005, sopra menzionate, lasciano insoluti alcuni aspetti della normativa sul
procedimento amministrativo, per cui è opportuno che l’Onorevole Ministro della
funzione pubblica costituisca allo scopo un apposito gruppo di lavoro. A sostegno
di tale proposta si ricorda che in molte sentenze di Tribunali è stata ribadita
l’esigenza che la Pubblica amministrazione risponda in modo esplicito e motivato
alle richieste dei privati e tenga sempre presente nella propria attività i principi di
chiarezza, trasparenza e leale collaborazione fra essa ed i privati, nello svolgimento
della propria attività. Inoltre i provvedimenti in materia ambientale, sul risparmio
energetico e sull’utilizzo delle fonti rinnovabili, etc., poiché attengono alla tutela
dell’ambiente, dovrebbero essere sottratti al silenzio-assenso per l’interesse forte e
sensibili che intendono tutelare. Per la completezza della proposta si ritiene
doveroso ricordare che i Ministeri destinatari potranno costituire gruppi di lavoro
composti di dipendenti in servizio o in pensione di vari settori, al fine di contribuire
utilmente alle richieste del Ministro della funzione pubblica. Peraltro, quest’ultimo, dovrà costituire appositi gruppi di lavoro, possibilmente composti di funzionari in servizio e/o in pensione dei vari Ministeri, per l’esame delle risposte che
questi daranno e la formazione di un documento riassuntivo da inviare al
Presidente del Consiglio dei ministri e a tutti i Ministeri interessati. Infine, si ritiene
doveroso evidenziare che la suesposta proposta ha carattere meramente indicativo
e orientativo, per cui potrà subire tutte le necessarie modifiche da parte della
funzione pubblica o dal Presidente del Consiglio dei ministri che necessariamente
dovrà essere informato per la generalità della materia, oggetto della presente
proposta.
4. - Nel settore privato, ad integrazione di quanto si può agevolmente desumere
dalle varie sentenze dei giudici del lavoro, al fine di realizzare compiutamente le
disposizioni contenute nell’art. 2087 Cod. civ. sulla tutela delle condizioni di
lavoro, incombente al datore di lavoro nelle varie leggi speciali in materia, sembra
doveroso proporre ai Ministri della funzione pubblica e del lavoro di voler
esaminare la possibilità di predisporre linee giuda per la riorganizzazione delle
Aziende private, al fine di contenere il verificarsi di fenomeni ricompresi in quello
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denominato mobbing, e ciò perché il riconoscimento indicato nelle varie sentenze
dei giudici del lavoro non riabilita completamente nelle proprie capacità lavorative
il dipendente interessato, anche se viene trasferito ad altro settore dell’Azienda.
Invero, le difficoltà di adattamento al nuovo lavoro, per gli effetti perduranti delle
molestie, vessazioni etc., alle quali il soggetto è stato sottoposto, permangono, e,
quindi, il medesimo difficilmente potrà esprimere totalmente le proprie capacità
lavorative e motivazionali, che sono state compromesse dagli eventi su indicati.
Appare particolarmente utile a tale proposta l’introduzione nel Codice penale del
nuovo reato di “stalking” per atti persecutori per quali è prevista la pena da 1 a 4
anni di reclusione. Detto reato consiste nel porre in essere minacce reiterate o
molestie con atti tali da creare nella vittima un perdurante stato di ansia, paura o
fondato timore per l’incolumità propria o di persone legate da relazione affettiva
o a costringerlo ad alterare le proprie abitudini di vita. Tale circostanza, previste per
i reati in questione, sembrano riferibili al fenomeno del cosiddetto mobbing, sia nel
mondo del lavoro pubblico che privato, per cui la su esposta proposta risulta
consona alle esigenze dei momento.
NOTE
(*) Per “Dotti di Stato” intendiamo riferirci a coloro sui quotidiani del corrente anno hanno
qualificato ‘fannulloni” i dipendenti pubblici, trascurando con la massima disinvoltura di accertare
le varie cause iella lentezza dell’azione amministrativa, ben note a tutti, e comunque agevolmente
desumibili dal Rapporto Giannini sui principali problemi della Pubblica amministrazione (1980), dai
vari scritti di illustri autori da tale data sino ad oggi, dalla nota incompiuta e non puntuale
applicazione di molte nonne che disciplinano in generale l’azione amministrativa (ad esempio L. 7
agosto 1990 n. 241 sul procedimento amministrativo, L. 4 gennaio 1968 n. 15 sulla documentazione
amministrativa, etc.) e sui singoli settori strategici dello Stato (energia, tecnologie, industria, lavori
pubblici, ambiente, etc.). Invero, l’esame delle leggi testè indicate li avrebbe indotti a conclusioni
diverse sui dipendenti pubblici.
(1) P. CARNEVALE, Brevi considerazioni sul diritto del dipendente pubblico prosciolto al ripristino o alla
prosecuzione del rapporto di impiego, in questa Rassegna 2006, IV, 49 e segg.: idem, L’efficacia ripristinatoria
e risarcitoria per il dipendente pubblico sospeso o dimesso dall’impiego, a causa di processo penale conclusosi con
il proscioglimento, in TAR 2004, II, 411 e segg. In tale studio si commenta la legge n. 126 del 2004 e
si indicano alcuni rimedi per accelerare le procedure amministrative necessarie, per i vari provvedimenti, in modo da attuare pienamente le disposizioni della stessa. La natura ripristinatoria e
risarcitoria di tale diritto implica, ad avviso di chi scrive, che l’Amministrazione debba riliquidare
anche al pubblico dipendente prosciolto (pensionato) l’indennità di buonuscita, calcolando in
questa gli anni intercorrenti tra la data di collocamento anticipato in pensione e quella (naturale e
normale) del collocamento del medesimo in pensione per il raggiungimento dell’anzianità massima,
prevista dalla legge.
Comunque appare stimolante per l’attuazione della legge n. 126 del 2004 sia pure limitatamente
ai magistrati, l’approvazione da parte del Senato, della norma che cancella la disposizione attuale che
impedisce ai magistrati di ricoprire incarichi di vertice se hanno superato i 75 anni. Analoga norma
dovrebbe in vero stabilirsi anche per gli altri dipendenti pubblici che utilizzano o potranno utilizzare
detta legge n. 126 del 2004.
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(2) Cons. Stato, Sez. III, 18 gennaio 2007 n. 4389/2007, in questa Rassegna 2008, I, 78; T.A.R,
Lazio, Sez. Il bis, 3 gennaio 2008 n. 8, ivi 2008, Il, 63; M. LIPARI, Il responsabile del procedimento:
problemi aperti, in Corriere del Merito, 2008, fasc. 5, pag. 533; 0. FORLENZA, Primi problemi interpretativi
e applicazioni giurisprudenziali dopo le ultime modifiche normative (leggi n. 15 e 80 del 2005, in Il merito, 2005,
pag. 92 e segg.).
Pietro Carnevale
LA COMMEMORAZIONE DI RINO NIGRO
Il 30 ottobre presso il campo di calcio “Tevere Lazio” ha avuto luogo la
commemorazione dell’Avv. Rino Nigro, recentemente scomparso, alla presenza
della vedova, la collega Cinzia Gautieri e dei figli Alice
e Giovanni.
Il suo onore si è disputato un incontro di calcio tra
la squadra “Avvocati Romani” in cui militava l’Avv.
Rino Nigro e una rappresentativa composta dai colleghi che, nell’ambito forense, partecipano ai vari
tornei di calcio.
In sua memoria è stata
raccolta una somma di danaro da destinare alla Associazione “Ragazzi in emergenza” che aveva tra i suoi più attenti e generosi componenti proprio l’Avv. Rino
Nigro.
Alla commemorazione sono intervenuti l’Avv. Giandomenico Caiazza, Presidente della Camera Penale di Roma, accompagnato da tutto il Consiglio Direttivo,
di cui faceva parte lo scomparso oltre a numerosi colleghi.
Il Cons. Cipollone, a nome del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma,
ha consegnato una targa ricordo ai familiari dello scomparso.
Pubblichiamo alcuni brani del suo intervento:
“Siamo qui riuniti per ricordare una persona cara, un giovane collega, bravo e
generoso.
E’ difficile accettare il destino amaro e crudele che lo ha strappato agli affetti più
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cari e ai suoi tanti amici.
E’ un lutto che non si dimentica.
Vogliamo ricordare la quotidianità dei nostri incontri nelle aule di giustizia ma
soprattutto i momenti felici dello sport.
Come dimenticare i suoi occhi cerulei che emanavano una intensa luce di bontà.
A nome del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e di tutti i Colleghi
che praticano lo sport, consegno questa targa ricordo alla nostra cara Cinzia, ad
Alice e Giovanni”.
Per la cronaca la partita è stata vinta dalla squadra “Avvocati Romani” e l’ultimo
goal è stato segnato, tra gli applausi, da Alice, la figlia dello scomparso che è scesa
in campo con la maglia che indossava il suo caro papà.
Giovanni Cipollone
LE SPESE DI ASSISTENZA STRAGIUDIZIALE E L’ILLEGITTIMITA’
DELL’ART. 9 II° COMMA DPR 18.6.2006 N. 254.
Dalla lettura dell’art. 2043 c.c. “qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona
ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il
danno” e dell’art. 1173 c.c. “le obbligazione derivano da contratto, da fatto illecito,
o da ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell’ordinamento
giuridico” e dall’art. 2054 c.c. la materia della circolazione stradale veniva circoscritta all’ambito dei tre articoli sopra richiamati.
L’art. 2056 c.c., valutazione dei danni, recita: “ il risarcimento dovuto al
danneggiato si deve determinare secondo le disposizioni degli art. 1223, 1226 e 1227
c.c.”, attraverso il rinvio agli art. 1223, 1226 e 1227 c.c. il codice vigente ha reso
comuni i principi del danno da inadempimento dell’obbligazione al danno da fatto
illecito così rendendo sostanzialmente omogenea l’intera sfera della responsabilità
civile.
La sostanziale unitarietà della disciplina della liquidazione del danno, a
prescindere dalla sua origine contrattuale o extracontrattuale, rende opportuno
segnalare che la giurisprudenza della Corte Costituzionale si è orientata che
eventuali limiti posti dalla legge all’ammontare del risarcimento del non sono
conformi ai precetti costituzionali, quando impediscono un serio ed effettivo
ristoro del danno subito.
Il sistema di valutazione e determinazione dei danni, siano essi contrattuali o
extracontrattuali, in virtù del rinvio operato dall’art. 2056 c.c., è composto dagli art.
1223, 1226 e 1227 c.c. in tema di responsabilità per inadempimento hanno in comune
la funzione di adeguare il risarcimento al danno effettivamente subito dal danneggiato
e porre in capo al responsabile le ripercussioni patrimoniale sfavorevoli che il
danneggiato non ha il dovere di subire.
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Il danneggiato non deve subire ripercussioni patrimoniali, non vi deve essere
differenza tra la situazione dannosa e la situazione ideale quale sarebbe stata nell’ipotesi
in cui il fatto dannoso non si fosse verificato, sono le ripercussioni immediate e dirette
del fatto stesso e rappresentano il limite massimo del risarcimento.
Il risarcimento del danno comprende sia la perdita subita che il mancato
guadagno, quale conseguenza immediata e diretta dell’inadempimento o del fatto
illecito, al fine di ristabilire l’equilibrio economico turbato, restituendo al danneggiato la stessa situazione economica nella quale si sarebbe trovato se l’inadempimento o l’illecito non si fosse verificato.
Dall’entrata in vigore del Codice Civile fino al 1969 il danneggiato inviava una
lettera di messa in mora alla controparte e venivano riconosciute le spese stragiudiziali sostenute, in caso di mancato composizione bonaria della controversia, il
danneggiato poteva proporre l’azione giudiziale.
Il legislatore, a seguito della grande diffusione della circolazione stradale, ha
deliberato la legge 990/69, inserendo l’assicurazione obbligatoria per tutti i mezzi
circolanti ed ha obbligato il danneggiato a non agire in giudizio prima che siano
decorsi 60 giorni dalla lettera di messa in mora, ai sensi dell’art. 22 della stessa legge.
Dall’introduzione della L. 990/69 le spese stragiudiziali sono sempre state
riconosciute, era sufficiente scrivere una lettera raccomandata ai sensi dell’art. 22
che recitava: “l’azione per il risarcimento di danni causati dalla circolazione dei
veicoli o dei natanti, per i quali a norma della presente legge vi è obbligo di
assicurazione, può essere proposta solo dopo che siano decorsi sessanta giorni da
quello in cui il danneggiato abbia chiesto all’assicuratore il risarcimento del danno,
a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento, ...”.
Nella prassi della liquidazione dei danni da circolazione stradale venivano
regolarmente riconosciute dalle compagnie di assicurazione le spese dell’attività
stragiudiziale prestate dal difensore della parte danneggiata dopo aver acquisito le
prove del fatto storico e provato la responsabilità della controparte.
L’unica ipotesi di contestazione del riconoscimento delle spese stragiudiziali si
è verificato nell’ipotesi di liquidazione del danno nel termine di 60 giorni dall’invio
della lettera raccomandata. La motivazione di tale esclusione era la circostanza che
l’art. 22 L. 990/69 non prevedeva il riconoscimento delle dette spese, ma solo il
tempo che doveva trascorrere dalla proposizione della domanda giudiziale.
ELEMENTI CHE INDUCONO AD ESCLUDERE IL
RICONOSCIMENTO DELLE SPESE LEGALI
- il legale fino al momento della proposizione dell’azione giudiziaria è considerato non necessario alla liquidazione del danno ed è un semplice incaricato dal
danneggiato;
- il danneggiato decide in modo autonomo e personale di farsi assistere da un
legale di fiducia, è una sua iniziativa discrezionale a cui l’assicuratore risulta
estraneo e l’assicuratore non può essere gravato dei relativi costi;
- mancanza di un nesso di casualità necessaria tra le spese legali richieste ed il
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danno civilistico risarcibile (art. 1223 c.c.);
- gli onorari e competenze per l’intervento stragiudiziale del legale debbono
essere a carico esclusivo della parte che lo ha incaricato;
- in assenza di specifica prova contraria ad opera del danneggiato che in assenza
di un legale non si poteva effettuare una corretta liquidazione del danno, quindi
l’intervento del legale deve essere giustificato.
ELEMENTI CHE INDUCONO A RICONOSCERE LE SPESE LEGALI
PER L’ATTIVITA’ STRAGIUDIZIALE
- deve essere riconosciuto al danneggiato il diritto di difesa garantito da dall’art.
24 della Costituzione;
- il principio di uguaglianza delle parti ai sensi dell’art. 3 della Costituzione;
- il danneggiato è il soggetto debole nel rapporto contrattuale con l’assicuratore.
Giurisprudenza favorevole all’esclusione del riconoscimento delle spese per
l’attività stragiudiziale:
- Giudice di Pace di Milano del 6.7.2007 n. 11591
- Giudice di Pace di Pisa del 27.3.2007 n. 826
- Giudice di Pace di Lucca del 14.5.2007
- Giudice di Pace di Bologna del 4.12.1997 n. 1194
- Giudice di Pace di Torino del 17.6.1999
Per i giudici di merito sopra menzionati, “in tema di assicurazione obbligatoria
della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei
natanti le spese sostenute dal terzo danneggiato per attività di assistenza professionale in sede di trattative precedenti all’instaurazione del giudizio non sono
indennizzabili, perchè ad esse non si applica l’art. 91 c.p.c., non essendo spese
processuali e perchè non sono riconducibili al danno risarcibile per la mancanza
di un nesso di causalità diretto ed immediato col sinistro”.
Giurisprudenza favorevole al riconoscimento delle spese per l’attività stragiudiziale
- Cassazione Civile Sezione II del 31.5.2005 n. 11606;
- Cassazione Civile Sezione III del 2.2.2006 n. 2275;
- Cassazione Civile del 19.12.2001 n. 15718
- Cassazione Civile Sezione II del 11.5.1987 n. 4330;
- Tribunale Civile di Lecce del 29.10.1999
La sentenza emessa dalla Corte di Cassazione n. 11606 del 31.5.2005 è relativa
al risarcimento del danno da circolazione stradale, risarcimento avvenuto nei 60
giorni dall’invio della lettera raccomandata ai sensi dell’art. 22 L. 990/69, ed
conseguente mancato riconoscimento della compagnia di assicurazione delle
spese relative all’attività stragiudiziale.
Il Giudice di Pace di Roma con sentenza n. 11596/2002 del 4.4.2001 condannava la compagnia di assicurazione a corrispondere all’attore la somma relativa al
rimborso per le spese stragiudiziali, riconoscendo il diritto al danneggiato al
riconoscimento alle spese legali per l’attività stragiudiziale anche se il risarcimento
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era avvenuto entro i 60 giorni di cui all’art. 22 L. 990/69.
La compagnia di assicurazione proponeva ricorso davanti alla Corte di Cassazione.
La Corte di Cassazione poneva al centro della controversia i principi previsti
dalla Costituzione. Il legislatore deve rispettare il fondamentale principio di
uguaglianza delle parti e il correlativo diritto di difesa, garantito dall’art. 24 secondo
comma della costituzione, rispetto al quale il contraddittorio fra le parti si pone
quale suo indispensabile presupposto.
Il procedimento del risarcimento del danno dovuto alla circolazione stradale
non è agevole, inizia con l’invio della lettera raccomandata alla compagnia di
assicurazione della controparte ed è presupposto necessario al fine di verificare la
possibilità di conseguire la composizione bonaria della controversia e, comunque,
indispensabile per la successiva proposizione della domanda giudiziale.
L’intervento di un legale di fiducia è necessario nella fase stragiudiziale per
dirimere divergenze sulla controversia, per la complessità della materia ed i
numerosi interventi legislativi, ma soprattutto per garantire nella prima fase la
regolarità del contraddittorio, ove la compagnia di assicurazione è economicamente più forte, ma anche tecnicamente organizzata e professionalmente attrezzata per
affrontare tutte le problematiche in materia di risarcimento del danno da
circolazione stradale.
La lettera ex art. 22 L. 990/69 non è altro che un “filtro”a promuovere l’azione
giudiziale, è essenziale alla stessa azione. Il legislatore ha inserito vari filtri come ad
esempio in materia di lavoro subordinato privato e pubblico, in materia di giustizia
sportiva, in materia di diritto societario, contenzioso sulle bollette telefoniche.
La moltiplicazione dei filtri rende di estrema attualità il problema della difesa
nella fase preliminare per il soggetto economicamente più debole sotto l’aspetto di
chi sia il soggetto su chi debbano gravare i costi della difesa.
Quindi deve riconoscersi il diritto alla difesa da parte del soggetto più debole del
rapporto e la fase stragiudiziale non essendo di agevole applicazione e strettamente
connessa con quella giudiziale che rende necessario l’intervento di un difensore
anche in questa fase.
Non vi è alcuna proporzione tra la forza economica del danneggiato e quella
della compagnia di assicurazione. Il danneggiato oltre ad avere l’obbligo dell’onere
della prova fin dal procedimento stragiudiziale, deve affrontare i costi per
l’acquisizione delle prove documentali e dimostrare le proprie ragioni sia sull’an
che sul quantum.
Se le finalità dell’attività stragiudiziale è quella di giungere ad un possibile
accordo transattivo, necessario per evitare il proliferare dell’azioni giudiziarie,
dall’altra è obbligatorio per esperire la stessa azione.
Il danneggiato senza l’assistenza di un difensore di fiducia è in grado di
comprendere la correttezza del risarcimento dei danni subiti ed i rischi processuali
dell’azione che vuole intraprendere.
La sentenza n. 11606 ha riconfermato la necessità del rispetto del principio
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dell’uguaglianza delle parti ed il correlativo diritto di difesa garantito dall’art. 24
della Costituzione anche nella fase stragiudiziale.
Anche nella sentenza n. 2275 del 2.2.2006 emessa dalla Corte di Cassazione
vengono riconfermati i principi elencati dalla sentenza n. 11606 ed ha altresì
affermato: “é ben vero che, nella speciale procedura per il risarcimento del danno da
circolazione stradale., introdotta con legge n. 990 del 1969 il danneggiato ha la facoltà
di farsi assistere da un legale o da un consulente tecnico di sua fiducia già prima
dell’instaurazione della lite e di chiedere la liquidazione di quanto corrisposto al
professionista. La liquidazione separata delle spese corrispondenti, può tuttavia
essere riconosciuta nel caso di composizione stragiudiziale della lite, ma non quando
la pretesa risarcitoria sfocia in un giudizio nel quale il richiedente sia vittorioso. In
questo caso, infatti, le spese sostenute nella fase precedente all’instaurazione del
giudizio sono una componente del danno da liquidare e, come tali, debbono essere
chieste e liquidate sotto forma di spese vive o di spese giudiziali, queste ultime
secondo le specificazioni di cui alla L. 13/6/1942 n. 794, ed alla tariffa allegata ai
decreti ministeriali della determinazione degli onorari spettanti agli avvocati”.
Rientra tra i principi che tutelano il consumatore il diritto del danneggiato, in caso
di sinistro da circolazione di veicoli, al risarcimento delle spese sostenute per essersi
avvalso, durante la fase delle trattative stragiudiziali, consulenti specialisti del settore,
siano essi avvocati che periti ( Tribunale Civile di Lecce 29.10.1999).
E’ auspicabile che anche la giurisprudenza di merito si uniformi a tale indirizzo
giurisprudenziale indicato dalla Corte di Cassazione al fine di evitare differenti
pronunce su materie simili, o meglio identiche, per ottenere un orientamento
unanime, al fine di poter far adeguare le compagnie di assicurazioni al pagamento
delle spese legali nella fase stragiudiziale anche nell’ipotesi in cui il risarcimento dei
danni sia avvenuto prima del termine dei 60 giorni.
Pietro Di Tosto
L’ILLEGITTIMITA’ DELL’ART. 9 II° COMMA DPR 18.6.2006 N. 254
Il decreto legislativo n. 209 del 7.9.2005 prevede all’art. 150 che con Decreto del
Presidente della Repubblica su proposta del Ministero delle Attività Produttive da
adottarsi entro novanta giorni dall’entrata in vigore del Codice delle Assicurazioni sia
emanato il Regolamento di attuazione dello stesso.
La legge n. 229 del 29.7.2003 ha riservato la delega al Governo per il riassetto del
settore assicurativo. L’art. 4 della detta legge prevede: “1. Il Governo è delegato ad
adottare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti
legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di assicurazioni, ai sensi e secondo
i principi e criteri direttivi di cui all’articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, come sostituito
dall’articolo 1 della presente legge, e nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:
a) adeguamento della normativa alle disposizioni comunitarie e agli accordi
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internazionali;
b) tutela dei consumatori e, in generale, dei contraenti più deboli, sotto il profilo
della trasparenza delle condizioni contrattuali, nonché dell’informativa preliminare,
contestuale e successiva alla conclusione del contratto, avendo riguardo anche alla
correttezza dei messaggi pubblicitari e del processo di liquidazione dei sinistri,
compresi gli aspetti strutturali di tale servizio;
c) salvaguardia dell’effettiva concorrenza tra le imprese autorizzate all’esercizio
dell’attività assicurativa in Italia o operanti in regime di libertà di prestazioni di
servizi;
d) previsione di specifici requisiti di accesso e di esercizio per le società di mutua
assicurazione esonerate dal pieno rispetto delle norme comunitarie, nonché per le
imprese di riassicurazione;
e) garanzia di una corretta gestione patrimoniale e finanziaria delle imprese
autorizzate all’esercizio dell’attività assicurativa, anche nell’ipotesi di una loro
appartenenza ad un gruppo assicurativo, nonché con riferimento alle partecipazioni
di imprese assicurative in soggetti esercenti attività connesse a quella assicurativa e di
partecipazione di questi ultimi in imprese assicurative;
f) armonizzazione della disciplina delle diverse figure di intermediari nell’attività
di distribuzione dei servizi assicurativi, compresi i soggetti che, per conto di
intermediari, svolgono questa attività nei confronti del pubblico;
g) armonizzazione della disciplina sull’esercizio e sulla vigilanza delle imprese di
assicurazione e degli intermediari assicurativi alla normativa comunitaria;
h) riformulazione dell’apparato sanzionatorio alla luce dei principi generali in
materia:
1) affiancando alle ipotesi di ricorso alla sanzione amministrativa pecuniaria nei
riguardi di imprese e operatori del settore, la previsione di specifiche sanzioni penali,
modulate tra limiti minimi e massimi, nei casi di abusivo esercizio di attività
assicurativa, agenziale, mediatizia e peritale da parte di imprese e soggetti non
autorizzati o non iscritti ai previsti albi e ruoli ovvero di rifiuto di accesso, opposto
ai funzionari dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse
collettivo (ISVAP), agli uffici o alla documentazione relativa alle anzidette attività,
anche esercitate in via di fatto o, infine, di truffa assicurativa;
2) prevedendo la facoltà di difesa in giudizio da parte dell’ISVAP, a mezzo dei suoi
funzionari, nei ricorsi contro i provvedimenti sanzionatori di cui all’articolo 6 della
legge 5 marzo 2001, n. 57;
i) riassetto della disciplina dei rapporti tra l’ISVAP e il Governo, in ordine alle procedure
di crisi cui sono assoggettate le imprese di assicurazione.”
L’art. 150 del Codice delle Assicurazioni prevedeva espressamente che entro 90
giorni con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero delle
Attività Produttive sarebbero stati stabiliti: “ a) i criteri di determinazione del grado
di responsabilità delle parti anche per la definizione dei rapporti tra le imprese di
assicurazione;
b) il contenuto e le modalità di presentazione della denuncia di sinistro e gli
adempimenti necessari per il risarcimento dal danno;
c) le modalità, le condizioni e gli adempimenti dell’impresa di assicurazione per
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il risarcimento del danno;
d) i limiti e le condizioni di risarcibilità dei danni accessori ....
Le disposizioni relative alla procedura prevista dall’art. 149 non si applicano alle
imprese di assicurazione con sede legale in altri Stati membri che operano nel
territorio della Repubblica ai sensi degli art. 23 e 24 salvo che le medesime abbiano
aderito al sistema di risarcimento diretto”.
Su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico il Presidente della Repubblica il 18.7.2006 ha emanato il decreto n. 254, regolamento di attuazione del Codice
delle Assicurazioni.
L’art. 9 comma II del Decreto del Presidente della Repubblica n. 254 prevede: “nel
caso in cui la somma offerta dall’impresa di assicurazione sia accettata dal danneggiato, sugli importi corrisposti non sono dovuti compensi per la consulenza o assistenza
professionale di cui si sia avvalso il danneggiato diversa da quella medico legale per
i danni alla persona”.
Orbene da una prima lettura sembrerebbe che il regolamento di attuazione
dovrebbe escludere le spese di assistenza per il danneggiato.
E’ alquanto singolare che tale determinazione venga presa con un regolamento di
attuazione, non rispetta la volontà del legislatore nella legge delega, ove non vi alcun
riferimento.
Il Governo ha emesso un Decreto Legislativo in totale violazione dell’art. 76 della
Costituzione, poiché non sono stati rispettati in modo rigoroso i principi sanciti della
legge delega.
Il Codice delle Assicurazioni non menziona alcuna esclusione delle spese legali
per tutte le procedure di risarcimento danni regolate dall’art. 148, 141 e 149 del
Codice delle Assicurazioni.
Il riconoscimento delle spese legali per i danni a cose per soggetti coinvolti in
sinistri con più automezzi, ciclisti e l’esclusione delle stesse per la procedura di
indennizzo diretto relativamente ai danni tra due autoveicoli comporta la violazione
dell’art. 3 della Costituzione.
Il riconoscimento delle spese medico legali e esclusione delle competenze e delle
spese legali comporta una gravissima violazione dell’art. 3 della Costituzione per
disparità di trattamento tra professionisti.
L’esclusione del riconoscimento delle spese legali nella fase stragiudiziale comporta una grave violazione dell’art. 24, comma 2, della Costituzione.
Appare evidente come la fase stragiudiziale è preliminare al successivo giudizio e
gli adempimenti da compiere sono i presupposti da cui muovere per adire le vie legali.
Le due fasi sono, dunque, strettamente connesse e l’attività legislativa che le ha
cristallizzate così come appaiono oggi è stata così vasta da potersi ragionevolmente
supporre che il cittadino medio senz’altro non ne abbia la giusta e necessaria
conoscenza.
La necessità, quindi, di specifiche competenze tecnico - legali e la prevenienza
della fase stragiudiziale rispetto al successivo giudizio portano senz’altro ad escludere
di trovarci innanzi a “semplici” fattispecie complesse.
Anzi è proprio di “procedimento” che si deve parlare, con termini perentori ed
adempimenti a carico sia del danneggiato che dell’impresa assicuratrice del danneg-
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giante. La messa in mora dell’assicurazione mediante raccomandata a/r, quale
condizione di procedibilità dell’azione risarcitoria contro l’assicuratore medesimo,
integra un atto giuridico in senso stretto, non un atto negoziale (Cassazione civile 15
Maggio 1980 n. 3206) ed il decorso di 60 gg o 90 gg dall’invio della stessa costituisce
termine legale per poter poi eventualmente esperire l’azione stessa. Non va dimenticato l’onere, a carico dell’assicuratore che sia in possesso di tutti gli elementi
necessari, di formulare l’offerta risarcitoria in favore del danneggiato proprio nell’arco
dello “spatium deliberandi”.
Ci si trova di fronte ad una sequela di atti (legislativamente disciplinati), tra loro
legati da nessi di implicazione reciproca, preordinati all’atto finale che è il soddisfacimento del diritto del danneggiato. Esito che si deve conseguire dapprima mediante
bonaria composizione poi, (e qui sorge il concetto di “procedimento”) esauriti gli
adempimenti richiesti dalla fase stragiudiziale, attraverso l’azione legale, che ne è la
diretta conseguenza.
L’unica vera finalità della riforma è quella di privare i danneggiati della giusta
assistenza tecnico - legale, muovendo dal presupposto che l’intervento legale durante
questa fase debba ritenersi una mera facoltà e non una necessità per il danneggiato.
Si tratta, però, di una posizione non condivisibile, sulla base di quanto asserito
dalla Suprema Corte :” “L’intervento di un professionista, legale o perito di fiducia, così come
previsto dall’art. 5 della legge 5 Marzo 2001 n. 57 e come altresì affermato nel precedente regime
della Corte di Cassazione (Cass. Civ. 12.10.98 n. 11090) è necessario non solo per dirimere
eventuali divergenze su punti della controversia, quanto per garantire già in questa prima fase
la ove si osservi che l’istituto assicuratore non solo è economicamente più forte, ma anche
tecnicamente organizzato e professionalmente attrezzato per affrontare tutte le problematiche in
materia di risarcimento del danno da circolazione stradale, attesa la complessità e molteplicità
dei principi regolatori della materia”, così si è recentemente espressa la Suprema Corte
(sentenza n. 11606/05).
Se ce ne fosse ulteriormente bisogno non va dimenticata neppure la previsione di
cui al comma 2 dell’art. 24 della Costituzione :”la difesa è un diritto inviolabile
in ogni stato e grado del procedimento”. E’ evidente, pertanto, che spetti al
danneggiato individuare “gli strumenti” più adatti a garantire i propri diritti, così
come sanciti agli artt. 2054 e 1917 c.c., e di conseguenza poter affidare ad un legale
la gestione sia della successiva ed eventuale fase giudiziale sia della precedente ed
indispensabile trattativa stragiudiziale, i cui adempimenti burocratici costituiscono
i necessari presupposti legali per la corretta instaurazione dell’azione legale.
Lo stretto legame tra le due fasi ribadisce, inoltre, la necessità che il danneggiato
si veda corrisposte le spese legali sostenute nel corso dell’eventuale giudizio ed anche
quelle relative alla fase stragiudiziale.
In tal senso la Suprema Corte ha infatti sottolineato:” ai fini dell’applicazione delle
disposizioni della legge professionale, devono considerarsi prestazioni giudiziali non solo quelle
che consistono nel compimento di veri e propri atti processuali, ma anche quelle attività che si
svolgono fuori del processo, purché strettamente dipendenti da un mandato relativo alla difesa
e rappresentanza in giudizio, cosicché possano ritenersi come preordinate allo svolgimento di
attività propriamente processuali o ad essa complementari; che rientra fra le prestazioni
giudiziali l’attività svolta dal difensore di una parte in giudizio per la conclusione di una
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transazione che ponga termine alla lite, ancorchè la transazione stessa abbia luogo non sotto
forma di conciliazione innanzi al Giudice, ma mediante attività extraprocessuale; a siffatta
transazione si applicano pertanto le disposizioni contenute nella legge predetta per la liquidazione delle competenze dovute al difensore e quelle della relativa tariffa in materia giudiziale” (C.
Cassazione, sentenza n. 15718 del 19/12/2001, in tal senso inoltre C. Cassazione,
sentenza n. 11583 del 22.6.2004, nonché C. Cassazione sentenza n. 11606 del
31.05.2005).
E’ obbligatorio un riferimento alle fonti del diritto privato italiano al fine di poter
comprendere se il Ministero dello Sviluppo Economico con un tardivo, quanto
semplice regolamento di attuazione può innovare le leggi vigenti in materia.
Le fonti si dividono in fonti primarie e secondarie.
Le fonti primarie sono le leggi ordinarie dello stato, le leggi delegate (leggi emanate
dal Governo, su preventiva delegazione delle Camere), i decreti leggi, gli statuti delle
regioni ordinarie.
Le fonti secondarie con forza di legge sono tutti i regolamenti che contengono
precetti di carattere generale e astratto, in tal caso si di provvedimenti normativi liberi
i quali sono adottati da autorità amministrative ( provvedimenti governativi,
interministeriali, ministeriali o prefettizi con i quali vengono fissati autoritavamente
i prezzi e tariffe di merci e servizi, i regolamenti comunali e i piani regolatori).
Sono fonti secondarie senza forza di legge i regolamenti di esecuzione i quali
hanno il compito di dare concreta e specifica attuazione ai principi fissati dalle leggi,
possono introdurre novità tecniche rispettando sempre i principi della legge a cui
fanno riferimento.
Orbene la legge delega ed il Codice delle Assicurazioni non prevede in alcun
articolo la previsione della soppressione delle spese legali per l’attività stragiudiziale.
L’art. 9 del D.P.R. n. 254 del 18.7.2006 è del tutto illegittimo per non aver
rispettato i precetti previsti dal Regio Decreto del 16 marzo 1942 n. 262 “ Codice
Civile”, art. 2043, 2054, 2056, 1173, 1223, 1226 e 1227, dalla legge delega, dal Codice
delle Assicurazioni, e quindi non va applicato dal giudice di merito.
Le riflessioni fin qui esposte ci portano quindi a delle importanti conclusioni.
La competenza ed il sostegno che il legale può fornire nella fase stragiudiziale
costituisce, quindi, un efficace ed insostituibile strumento a sostegno delle ragioni del
danneggiato.
Per cui qualora le spese legali sostenute dal danneggiato in fase stragiudiziale
debbano considerarsi un onere esclusivamente a suo carico o, come pure sostenuto
uno “strumento non necessario”, si assisterebbe ad una vera e propria violazione del
diritto alla difesa (per il danneggiato) come già sostenuto dalla Cassazione.
Pietro Di Tosto
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OSSERVATORIO PERMANENTE DELLA GIURISPRUDENZA
DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI:
UN NUOVO STRUMENTO PER GLI AVVOCATI
Nel febbraio 2008, l’Unione forense per la tutela dei diritti dell’uomo ha vinto un
bando di concorso indetto dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la realizzazione di un Osservatorio permanente della giurisprudenza della Corte europea dei diritti
umani.
L’importanza crescente assunta dalla Convenzione europea dei diritti umani (di
seguito “CEDU”) nel nostro ordinamento, specialmente a seguito delle note sentenze
della Corte costituzionale del 24 ottobre 2007, n. 348 e n. 349 ha, infatti, imposto
l’esigenza di apprestare uno strumento in grado di assicurare una più ampia conoscenza
e diffusione della giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani presso gli
operatori giuridici, così come richiesto dal Comitato dei Ministri del Consiglio
d’Europa, attraverso due raccomandazioni specifiche sul punto: la prima relativa alla
pubblicazione e diffusione del testo della CEDU e della giurisprudenza di Strasburgo
(REC(2002)13) e la seconda relativa all’insegnamento universitario e la formazione
professionale (REC (2004)4). In particolare, nella prima di tali raccomandazioni, il
Comitato dei ministri ha invitato gli Stati membri a diffondere nella lingua di ciascuno
di essi il testo della CEDU con particolare riguardo alle autorità giurisdizionali affinché
queste possano applicarla nella pratica quotidiana. Il Comitato ha inoltre suggerito di
diffondere la conoscenza delle decisioni della Corte europea in versione integrale o,
almeno, in forma sintetica, attraverso le riviste giuridiche, i mass media o, appunto,
internet e di informare delle decisioni della Corte di Strasburgo, oltre le autorità
giudiziarie, anche le forze dell’ordine, le amministrazioni penitenziarie, le autorità
sociali nonché gli ordini professionali. Nella seconda raccomandazione richiamata, il
Comitato dei Ministri ha messo in evidenza la circostanza per cui una maggiore
conoscenza della CEDU e della giurisprudenza della Corte europea da parte degli
operatori del diritto (avvocati e magistrati) può portare ad una più diffusa applicazione
della Convenzione nell’ambito interno e, dunque, ad una riduzione delle violazioni della
stessa da parte dei singoli ordinamenti con la conseguente diminuzione del numero di
ricorsi alla Corte europea.
In tale ottica, l’Osservatorio permanente si propone di agevolare il grado di accessibilità della giurisprudenza della Corte europea, tuttora resa oggettivamente difficile dagli
ostacoli di carattere linguistico (le sentenze e le decisioni della Corte europea sono redatte
in inglese e/o francese e non esiste allo stato un regolare sistema di traduzione in lingua
italiana). L’Osservatorio costituisce, quindi, un valido strumento di consultazione a
disposizione di avvocati, magistrati, pubbliche amministrazioni, forze dell’ordine,
semplici cittadini, i quali possono accedere ai suoi contenuti in modo agevole, semplificato, gratuito e, soprattutto, in lingua italiana.
L’Osservatorio è direttamente accessibile dal sito www.osservatoriocedu.it, oppure
attraverso un link dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per
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IL NOSTRO MONDO
le Pari Opportunità.(www.pariopportunita.gov.it).
Struttura e contenuti
L’Osservatorio si articola in tre sezioni dedicate, rispettivamente, alla giurisprudenza
della Corte europea, al controllo sull’esecuzione delle sentenze ed alla giurisprudenza e
normativa interna di attuazione.
La parte più cospicua dei contenuti è incentrata nella sezione relativa alla giurisprudenza della Corte europea, in cui viene inserita a cadenze trimestrali la traduzione
integrale in lingua italiana di tutte le sentenze (sia di violazione che di non violazione) rese
nei confronti dell’Italia e non aventi ad oggetto c.d. “casi ripetitivi” (cioè, derivanti da
violazioni strutturali), delle più significative decisioni sulla ricevibilità rese nei confronti
dell’Italia, nonché delle sentenze e decisioni rese nei confronti di altri Stati contraenti le
quali – per le questioni trattate o per le soluzioni accolte – possono avere ricadute dirette
o indirette anche per l’ordinamento italiano, quali segnatamente quelle che modificano
pregressi orientamenti interpretativi in ordine alla portata delle norme CEDU o risolvono
questioni nuove di particolare importanza o di carattere generale. Per le sentenze rese nei
confronti dell’Italia aventi ad oggetto “casi ripetitivi” è, invece, predisposta una scheda
riassuntiva in lingua italiana.
Inoltre, le sentenze e decisioni integralmente tradotte in lingua italiana sono corredate
da una breve annotazione di coordinamento giurisprudenziale e da una massima, al fine
di consentire un più rapido inquadramento delle questioni che ne sono oggetto.
La traduzione in lingua italiana delle pronunce della Corte europea rappresenta uno
degli aspetti qualificanti dell’Osservatorio. Per assicurare la massima accuratezza linguistica e giuridica delle traduzioni e garantire così l’esatta interpretazione ed applicazione
a livello nazionale della CEDU, l’UFTDU si avvale di un team di traduttori altamente
qualificati non soltanto per la loro ottima conoscenza delle lingue, ma anche per la loro
consolidata esperienza nel campo della giurisprudenza di Strasburgo.
Servizi/funzioni
Le funzionalità operative dell’Osservatorio sono progettate e realizzate intorno a due
fondamentali servizi: gli indici ed il motore di ricerca. Entrambi tali servizi sono accessibili
direttamente dalla home page e consentono un’immediata e precisa individuazione di tutti
i contenuti dell’Osservatorio da parte degli utenti. Per quanto riguarda, in particolare, la
sezione dedicata alla giurisprudenza della Corte europea, gli utenti possono avvalersi sia
di un indice cronologico ed alfabetico, attraverso il quale è possibile visualizzare l’elenco
delle pronunce in ordine di data o di nome dei ricorrenti, che di un indice tematico,
attraverso il quale è possibile ricercare le pronunce rese in relazione a ciascun diritto
garantito dalla CEDU e, all’interno di essi, in relazione a ciascuna voce tematica di
riferimento. E’ altresì possibile effettuare la ricerca attraverso un motore di ricerca con
parole chiave.
Avv. Anton Giulio Lana
Direttore dell’Osservatorio
permanente della giurisprudenza CEDU
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RIFLESSIONI ULTERIORI SULLA MANCANZA DI UNA SOCIETÀ CIVILE IN ITALIA
PROPOSTE DI INIZIATIVA CULTURALE CONGIUNTA CON AVVOCATI ITALIANI E INGLESI
Faccio seguito alla precedente lettera al Presidente Cassiani, gentilmente
pubblicata su “Foro romano”, per portare avanti il filo conduttore delle riflessioni
formulate per denunciare come la mancanza della Società civile nel nostro Paese
si ripercuota sfavorevolmente sul sistema italiano di legalità.
Il male oscuro che lo mina proviene dal positivismo giuridico: la teoria del
diritto del giurista praghese Hans Kelsen, tipico esempio di unilateralismo culturale
e mentale che in Italia condiziona tutto il sistema di legalità nella comune
inconsapevolezza del fenomeno e dell’impatto sociale pervasivo che mina la
modernizzazione del Sistema Paese.
Un esempio illuminante è tratto da un avvenimento giudiziario abbastanza
drammatico della metà degli anni sessanta.
Novembre 1966
Una sorta di diluvio universale si abbatte su Firenze.
La pioggia scorre a fiumi come inferocita invadendo strade, case, palazzi, uffici
pubblici.
Anche il carcere di Firenze è invaso dall’acqua, i detenuti lottano disperatamente con l’acqua che sale all’interno delle celle.
Ad un certo punto un agente penitenziario non sopportando di vedere uomini
in procinto di morire annegati, apre le celle per far uscire all’esterno i detenuti.
Salvati in tal modo da morte sicura.
Malgrado la risonanza della notizia con coro di elogi entusiasti di stampa e
televisione, e malgrado una medaglia d’oro al valor civile di cui subito si comincia
a parlare e che viene dopo assegnata, il nostro eroe, l’agente di custodia salvatore
di tante vite umane, è sottoposto a processo penale da un solerte P.M. di Firenze
con l’accusa di aver fatto uscire dei detenuti dalle celle.
Il processo doveva durare dodici anni e alla fine, com’era facilmente prevedibile,
si concludeva con la piena assoluzione dell’agente penitenziario.
Dodici anni, un arco di tempo più che sufficiente per sconvolgere la famiglia,
la vita e la carriera dello sfortunato servitore dello Stato. E’ evidente che nessuna
colpa può attribuirsi a quel P.M. di Firenze che aveva solo applicato alla lettera il
codice penale.
La società civile sfortunatamente molto carente da noi, nei grandi Stati
accompagna invece la dimensione della legalità.
Per cercare di fuoriuscire dal declino economico, sociale, morale, politico che
sta disgregando il Paese, sembra indispensabile, e non rinviabile, un mutamento di
cultura giuridica e il congedo definitivo dal positivismo giuridico che ha paralizzato
l’intero Paese nel corso del lunghissimo dopoguerra.
Ci serve come l’aria che si respira un po’ di cultura di Common Law, una legalità
eclettica, quella anglosassone, che proviene dalla storia di quel Paese ma anche dal
concorso delle Scienze sociali con cui la dimensione del diritto dovrebbe colloquia-
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re e integrarsi. La Sociologia del diritto (da noi accolta invece come parente povero
dei giuristi puri) attende da troppi decenni fuori dalla porta della costituzione
giuridica come scriveva Bobbio.
La Cultura giuridica che ha consentito all’Inghilterra dopo la rivoluzione
gandhiana di creare un nuovo ordine mondiale di stile anglosassone: il Commonwealth.
Il confronto con il Regno d’Italia e Impero di Etiopia, più impietoso e
mortificante non potrebbe essere per noi quasi nello stesso periodo storico. A
distanza di settant’anni l’Italia viene ancora inseguita, e a brutto muso, da richieste
di risarcimenti dei danni di guerra di Gheddafi: costui periodicamente ci ingiunge
di pagare a seconda delle sue necessità politiche, interne o internazionali che siano,
tutti gli indennizzi che, secondo lui, sarebbero dovuti al suo Paese.
Gli italiani, come sempre, fanno finta di non capire di che si tratta. Anche, o
soprattutto quando quel personaggio ci spara addosso un missile che arriva a
Lampedusa e viene visto come un Ufo, oggetto misterioso del cielo.
Ma ascoltiamo le parole di un grande comparatista italiano, l’Avv. Francesco De
Franchis vissuto a Londra per oltre venti anni, autore di un’opera giuridica
monumentale, per cultura e profondità di analisi di comparazione del diritto
italiano con il diritto inglese: IL DIZIONARIO GIURIDICO italiano-inglese e
inglese-italiano in due tomi imponenti da consultare per la modernizzazione del
nostro Paese.
Il De Franchis annota che Ascarelli, il grande maestro di diritto comparato
rilevava (siamo nei primi anni cinquanta) che i “nove decimi delle nostre categorie
giuridiche si riportano a un mondo economico che è piuttosto quello di Balzac che quello
dell’era atomica.”
Continua De Franchis “riesce in ogni caso difficile contestare l’utilità dell’integrazione
della ricerca giuridica ad opera delle scienze sociali.
Prosegue il comparatista dei nostro giorni: “Limitarsi ad un’analisi grammaticale
del sistema normativo inglese significa presentare un’ottica parziale di una realtà “di una
cultura in cui le “non-legal rules” le regole di condotta e l’autodisciplina assumono un’importanza fondamentale. Così ad esempio si vede difficilmente come si possa trattare l’ordinamento costituzionale britannico in chiave grammaticale quando la materia è costituita in parte
da pochissime regole di diritto e per il resto da regole di condotta che appartengono
all’extragiuridico; non solo, ma la regola di diritto, quando esiste, costituisce non di rado un
simulacro, un rito che si contrappone al comportamento che è esso la vera regola.
Tutto questo assume un particolare rilievo nella società britannica in cui, più che
altrove, il diritto dei giuristi costituisce l’iceberg, in cui cioè vi è una spiccata
tendenza a “degiuridicizzare”, se così può dirsi, i rapporti, i rapporti politici,
economici e sociali; fenomeno imponente che va dalle regole fondamentali
dell’ordinamento costituzionale, ai rapporti collettivi di lavoro, alle procedure, alla
materia economica finanziaria e commerciale ai numerosissimi “code of conduct”
nelle più svariate materie, ai rapporti individuali, di cui il concetto di “agreement”
costituisce forse l’esempio più eclatante.
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Perché queste regole non giuridiche, prive di sanzione, siano osservate è un fatto
di costume: non è esatto pensare – scrive ironicamente De Franchis – “che ci si
astiene dall’ammazzare la propria nonna perché la legge considera tale atto un
omicidio.”
Queste regole sono osservate perché fanno parte della tradizione, perché sono
ragionevoli e perché sono essenziali per il funzionamento di un regime democratico.
Ma come si è accennato questo diverso approccio non è limitato alla materia
costituzionale; come spiegare altrimenti – dice sempre De Franchis – “ad esempio
il sistema dell’accusa penale inglese disciplinato da pochissime regole di diritto, di
per sé affatto insufficienti al funzionamento di un regime fondato su regole di
condotta?”
Conclude De Franchis: “Del resto su un piano più generale, escludere dal diritto la
componente sociologica equivale, ad avviso di chi scrive, a rinunciare ad intendere il diritto
stesso.”
Bobbio scriveva: “la sociologia del diritto batte alle porte” commenta De Franchis:
“che sia benvenuta giacché essa ci aiuta a fare meglio il nostro mestiere”.
Il progetto che si vuole sottoporre all’attenzione della SS.LL. ha ad oggetto
proprio la ricerca sui presupposti di fatto e di diritto per una Società civile
interlocutrice della politica, della Pubblica Amministrazione, dei cittadini. Al
riguardo sembra opportuno far conoscere l’istanza al Presidente della Repubblica
che si acclude in copia.
Il progetto intende avvalersi di sinergie di esperienze e approfondimenti con un
gruppo di avvocati italiani e inglesi.
Il Progetto prevede una pubblicazione dal titolo provvisorio “Avvocati come
ultimi umanisti per una Società a misura d’uomo” realizzabile con il contributo del
Centro Studi e Ricerche sui Rapporti Umani sorto con il sostegno della Pontificia
Università Gregoriana nel 1973. Attualmente il Centro è in fase di nuova costituzione.
Tale Progetto può concorrere a finanziamenti europei previsti dalla Commissione Europea nel Programma Cultura per il periodo 2007-2013.
Al riguardo si unisce lettera del dott. Stefano Milia già Responsabile del Centro
Italiano di Documentazione Europea in cui si fa presente che la ricerca, che si
presenta alle SS.LL., ha possibilità di fruire dei finanziamenti del Progetto “L’Europa per i Cittadini” che fa parte del Programma Cultura della Comunità Europea
per il periodo 2007-2013. Nella precedente lettera al Presidente Cassiani ho
accennato all’importanza sociale di tale programma culturale europeo.
Ci sembra importante che il mondo forense ne sia informato.
In attesa di cortese riscontro vogliate gradire, gentili Presidenti, e caro Professor
Guarino con i sensi della mia considerazione i migliori auguri di buon lavoro e i
saluti più vivi.
Manlio Amata
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RIMBORSO IMPOSTE ARRETRATE
RICONOSCIMENTO INTERESSI ANATOCISTICI
Come da segnalazione a noi pervenuta ad opera del dott. Giuseppe Zambello, riteniamo
opportuno per il grande interesse di natura tributaria che riveste la sentenza emessa dalla
Commissione Tributaria Regionale di Parma, soprattutto in relazione al riconoscimento di
interessi anatocistici circa i rimborsi di imposte dirette richiesti ai sensi dell’art. 36 bis DPR
600/73.
Giovanni Cipollone
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE
DI BOLOGNA SEZ. DISTACCATA DI PARMA SEZIONE 21
Riunita con l’intervento dei Signori:
GRANDINETTI
GIORGIO MARIANO L.
BIANCOSPINO
DANILO
BAZZANI
GIULIO
Presidente
Relatore
Giudice
Ha emesso la seguente
SENTENZA
Sull’appello n. 1344/07 depositato il 04/05/2007 avverso la sentenza n. 20/01/2006
emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di PARMA
proposto dall’ufficio: AGENZIA ENTRATE UFFICIO PARMA
controparte:
F.B.L. FOOD MACHINERY S.R.L.
Via Rosa Augusto n. 4 43038 Sala Baganza PR
Difeso da:
ZAMBELLO GIUSEPPE
S. da Zarotto 86/A 43100 Parma
atti impugnati:
SILENZIO RIFIUTO ISTANZA RIMB. ILOR 1997
FATTO
Con ricorso in data 25.5.2005 FBL Food Machinery Srl di Sala Baganza, difesa
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dal dott.Giuseppe Zambello di Parma, ricorreva contro l’omesso rimborso di
quanto dalla stessa richiesto a titolo di ILOR 1997 e risultante dalla dichiarazione
modello 750 del 1998. Allegava la contribuente di aver chiesto il rimborso, ai sensi
dell’art.36 bis DPR 600/73 risultante dalla propria dichiarazione annuale, e di aver
messo in mora l’Agenzia delle Entrate senza riscontro. Chiedeva la condanna
dell’Ufficio all’erogazione del rimborso spettante, oltre agli interessi di cui all’art.44
bis DPR 602/73, agli interessi anatocistici e alle spese di giudizio. Con la sentenza
impugnata la Commissione Tributaria Provinciale di Parma prendeva atto che nelle
more del giudizio l’Ufficio aveva provveduto ad effettuare il rimborso di quanto
chiesto per capitale e spese, dichiarando la cessazione della materia del contendere
sul punto, e in parziale accoglimento del ricorso dichiarava dovuti gli interessi
anatocistici dalla data del 25.5.2005 al pagamento, compensando le spese di lite.
Appella l’Ufficio delle Entrate di Parma sostenendo l’estraneità dell’anatocismo
dall’esecuzione dei rimborsi di imposte dirette, regolate dagli artt.44 e 44 bis DPR
602/73. Rileva l’appellante come ai sensi dell’art. 1283 cc il principio dell’anatocismo ha carattere eccezionale, riconosciuto solo a specifiche condizioni, volte a
risarcire danni ulteriori rispetto a quelli moratori e da accertare specificamente.
Conclude sostenendo l’inesistenza di una norma che preveda la corresponsione
degli interessi anatocistici in materia tributaria e rileva come il DL 223/06 abbia
esplicitamente stabilito che gli interessi anatocistici non maturano nelle ipotesi di
rimborsi dovuti dall’Amministrazione finanziaria. Resiste l’appellata con il
dott.Giuseppe Zambello, chiedendo la conferma della sentenza impugnata. Alla
pubblica udienza del 23 gennaio 2008, sentito l’Ufficio appellante, la Commissione si è riservata la decisione.
DIRITTO
A scioglimento della riserva che precede, osserva la Commissione che la qualità
di debitore della Pubblica Amministrazione non altera la struttura del rapporto
obbligatorio, anche quando il rapporto abbia avuto origine da una fattispecie,
come la presente, regolata dal diritto - pubblico (in tal senso, C.Cass. sent.n.55211999;
n.9273/99; n.207912000; n.61/2005; n.27618/2005; n.4935/2006). Come ritenuto dalla giurisprudenza della Suprema Corte (sent.552/99), le disposizioni dell’art.1283 c.c. in materia di anatocismo non hanno carattere eccezionale e deve
quindi riconoscersi il diritto capitalizzazione degli interessi al contribuente creditore anche in assenza di specifica previsione normativa. Tale previsione specifica,
che esclude l’applicazione dell’istituto alle somme dovute dall’Amministrazione
finanziaria, è intervenuta con l’art.37 comma 50 della L 4.8.2006 n.248, che però
ha natura novativa e quindi non si applica alla presente fattispecie. Fattispecie nella
quale ricorrono tutti gli elementi necessari al riconoscimento degli interessi
anatocistici ai sensi dell’irt.1283 c.c., quali la espressa domanda fin dalla proposi-
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zione del ricorso, la liquidità ed esigibilità del credito, la debenza degli interessi
superiore ai sei mesi, la mora del debitore. L’appello è quindi palesemente
infondato e deve essere respinto. Alla soccombenza seguono le spese, che si
liquidano equitativamente in euro 500,00
PQM
Rigetta l’appello. Condanna l’Ufficio delle Entrate al pagamento delle spese del
grado che liquida equitativamente in euro 500,00
Parma, 21 maggio 2008
TUTELA CAUTELARE ED ARBITRATO*
SOMMARIO
1. Posizione del problema. – 2. Il decreto legislativo n. 5 del 2003. L’arbitrato societario.
– 3. Il procedimento cautelare ante causam. – 4. Misura cautelare accordata e giudizio di
merito. – 5. La strumentalità attenuata. – 6. I cautelari e l’arbitrato societario. - 7. I cautelari
e l’arbitrato societario. – 8. Arbitrati stranieri e misure cautelari. – 9. Conclusione.
1. Posizione del problema.
Il tema delle misure cautelari nel procedimento arbitrale ha sempre destato il
particolare interesse della dottrina e della giurisprudenza; esso riveste una notevole
importanza anche sotto il profilo pratico.
Tale argomento, tornato di attualità dopo le modifiche normative apportate dal
decreto legislativo n. 5 del 2003, in tema di processo societario, nonchè dalla legge
n. 80 del 2005, che, tra le altre, ha prodotto alcune rilevanti modifiche al procedimento cautelare uniforme, ha trovato una sua ulteriore puntualizzazione nella normativa
contenuta nel decreto legislativo n. 40 del 2006, che ha dato compimento alla delega,
in materia di arbitrato, contenuta nella stessa legge del 14 maggio 2005, n. 801.
Al fine di tentare di dare una analisi sistematica delle misure cautelari nel
procedimento arbitrale è necessario muovere dalla normativa che regola la materia.
L’articolo 818 del codice di procedura civile2 puntualizza che gli arbitri non
possono concedere sequestri, né ad essi compete l’emanazione di alcun altro
provvedimento cautelare “salva diversa disposizione di legge”.
Al riguardo, è stato autorevolmente3 affermato che l’articolo ha perso la sua
originaria perentorietà e finisce oggi per contenere un precetto quasi ultroneo,
essendo già presente nel dettato dell’art. 669 quinquies c.p.c., in quanto è notorio che
gli arbitri non hanno i poteri che sono riservati dall’Ordinamento alla giurisdizione
e pertanto essi sono sprovvisti del potere esecutivo e del potere cautelare che restano
nel monopolio del giudice ordinario, anche in base al dettato dell’articolo 102 della
Costituzione.
L’indicazione del codice di rito aveva una sua intrinseca precettività regolamentando, (nel secondo comma), ormai abrogato, la convalida del sequestro; eliminata
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la fase di convalida del sequestro e traslata, nel 19904, l’intera disciplina dei cautelari
nel contesto delle regole dettate per il procedimento cautelare uniforme, il testo
dell’articolo 818, che è ancora presente nel codice di rito, sancisce oggi un divieto già
contenuto nell’art. 669 quinquies.
Ciò premesso, intorno a detto rilievo, che sia stato necessario o ridondante
ribadirlo nel titolo ottavo del quarto libro del codice di rito civile, deve essere
articolato il nostro studio.
Come si è ricordato in precedenza, pur con il limite sancito dall’Ordinamento5,
il tema della tutela cautelare nel procedimento arbitrale è sempre stato di particolare
importanza ed, in più circostanze, il legislatore lo ha ribadito.
La legge n. 353 del 1990, nel prevedere le regole del procedimento cautelare
uniforme ha riproposto il divieto ed ha ulteriormente disciplinato il tema; invero,
nell’articolo 669 novies c.p.c. sono state dettate le regole relative alla concessione della
misura cautelare ed al rapporto tra il provvedimento cautelare emanato ed il
successivo giudizio di merito.
Il riferimento (contenuto nell’originario testo dell’articolo 669 quinquies c.p.c.)
operato al solo procedimento arbitrale rituale ha, però, suscitato molteplici perplessità in dottrina6 ed in giurisprudenza7, inducendo alcuni ad affermare che, in presenza
di un arbitrato irrituale, è improponibile un’istanza tendente ad ottenere una misura
cautelare “atteso che la rinuncia alla tutela giurisdizionale, contenuta nel compromesso per
arbitrato libero o irrituale, non può non riferirsi anche alle misure cautelari, le quali nel sistema
processuale, sono preordinate e strumentali ad un giudizio di merito”8.
Tale tesi, fermamente contrastata da quella parte della dottrina9 che ha sempre
sostenuto l’equiparazione dell’arbitrato rituale a quello irrituale, ha trovato la sua
definitiva smentita a seguito della modifica apportata, dalla legge n. 80 del maggio 2005,
al testo dell’articolo 669 quinques c.p.c., che – nel suo attuale impianto –recita: “se la
controversia è oggetto di clausola compromissoria o è compromessa in arbitri anche non rituali o
se è pendente il giudizio arbitrale, la domanda si propone al giudice che sarebbe stato competente
a conoscere il merito”, con la sola evidente eccezione delle cause che sarebbero state
affidate alla competenza del giudice di pace (interdetto – come è noto – alla tutela
cautelare) le quali, a norma del secondo comma dell’art. 669 ter, vengono affidate al
tribunale nel cui circondario opera il giudice di pace.
2. Il decreto legislativo n. 5 del 2003. L’arbitrato societario.
Il decreto legislativo n. 5 del 2003, nel dar corpo alla delega ricevuta dal legislatore
con la legge n. 366 del 2001, in tema di processo societario, ha dettato relativamente
alla materia societaria e commerciale prevista dall’articolo 1, uno specifico procedimento arbitrale (art. 35) nel quale ha previsto anche la possibilità per gli arbitri di
sospendere le delibere assembleari in base alle quali erano sorte le vertenze portate
all’attenzione del collegio arbitrale.
Invero, il conferimento di questo potere “cautelare” agli arbitri societari non deve
meravigliare, né sembrare illegittimo, o, suscitare dubbi di costituzionalità, poiché –
come si è detto in precedenza – lo stesso testo dell’articolo 818 c.p.c. prevedeva la
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possibilità di derogare al divieto per gli arbitri di erogare misure cautelari.
Il quesito che si è posto la dottrina è stato, piuttosto, quello di sondare i limiti di
tale potere e la sua eventuale estensione al procedimento arbitrale relativo a materie
diverse da quelle previste nel primo comma dell’articolo 1 del decreto legislativo n.
5/2003, cioè a procedimenti istaurati in base a clausole compromissorie diverse da
quelle contenute (a norma dell’art. 34 D. lg. 5/2003) negli statuti o nei patti parasociali
della società10.
La risposta all’interrogativo posto dalla dottrina è intervenuta con la modifica
apportata all’articolo 669 quinques c.p.c., che ha riconfermato, per il procedimento
arbitrale non societario, il divieto dell’emanazione delle misure cautelari ed ha
ribadito che tale divieto si applica sia all’arbitrato rituale, che a quello libero (o
irrituale) facendo venir meno, in via definitiva, l’assioma che sussistano differenze tra
i due strumenti e che aderendo a quello irrituale si rinunci ad ogni ipotesi di tutela
cautelare.
Definito il quadro normativo, è ora necessario verificare, in concreto, i collegamenti tra il procedimento cautelare ed il merito della vicenda nelle due ipotesi, quella
il procedimento cautelare sia esperito prima dell’inizio dell’arbitrato, e quella in cui
la misura cautelare venga richiesta e disposta nel corso del contenzioso posto
all’attenzione degli arbitri.
3. Il procedimento cautelare ante causam.
La competenza in materia cautelare ante causam, ovvero prima della promozione
del procedimento arbitrale, appartiene al giudice ordinario che sarebbe stato competente in assenza di un compromesso o di una clausola compromissoria; pertanto
detta competenza va ricercata in base agli ordinari criteri dettati dal codice di rito
civile, nelle sezioni seconda e terza del primo libro dello stesso.
Lo stesso accade per la materia del lavoro, laddove la competenza nel procedimento arbitrale ex art. 412 ter c.p.c. 11 deve essere individuata in base ai criteri previsti
dall’articolo 413 c.p.c.
Va ricordato che la competenza per la emanazione di una misura cautelare, spetta
sempre al giudice monocratico, anche nelle ipotesi in cui (come nel processo
societario) la competenza nel merito spetti in astratto (in assenza di patto compromissorio) al Tribunale in composizione collegiale.
Pur avendo, l’originario testo dell’articolo 818 c.p.c., fatto riferimento al solo
istituto del sequestro è innegabile che i mezzi di tutela cautelare azionabili sono tutti
quelli apprestati dal codice di rito civile e dalle altre norme, ivi compreso quello della
istruzione preventiva12 che, come si è visto, è ormai considerato, dal legislatore, in
modo diverso dagli altri mezzi cautelari, non applicandosi ad esso la maggior parte
delle regole dettate per il procedimento cautelare uniforme (art. 669 quaterdecies).
Appare evidente che i requisiti per l’emissione della misura cautelare richiesta
(tipica od atipica) sono quelli del fumus (la ragionevole previsione che il soggetto
richiedente la misura cautelare risulti vittorioso nel procedimento arbitrale) e del
periculum (il pericolo che durante i tempi necessari per la emanazione del lodo si
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produca, in capo all’istante la tutela cautelare, un danno grave ed irreparabile tale da
pregiudicare il suo diritto o la tutela di esso).
Problema più delicato è costituito dall’attuazione della misura cautelare, emanata
dal giudice ordinario e della sua incidenza sull’istaurando procedimento arbitrale.
L’emanazione della misura cautelare e la sua attuazione (art. 669 duodecies c.p.c.)
non presentano, rispetto alle altre ipotesi di concessione di una tutela cautelare,
particolari peculiarità essendo le stesse emanate dal giudice ordinario e poste in
esecuzione dall’Ordinamento, sulla base della disposizione del primo e sotto la sua
direzione, nel rispetto del postulato del “monopolio della forza”13 .
Al riguardo, appare evidente che il sistema della modifica, della revoca e del
reclamo, previsto dagli articoli 669 decies e 669 terdecies, nell’ambito del procedimento
cautelare uniforme, trovi attuazione anche per il caso di specie e, pertanto, l’istanza
di modifica e di revoca si rvolgono allo stesso giudice ordinario che ha emanato la
misura cautelare, mentre il reclamo verrà formulato al collegio del Tribunale, collegio
del quale – come è noto – “non può far parte il giudice che ha emanato il provvedimento
reclamato”.
4. Misura cautelare accordata e giudizio di merito.
Più problematica appare la seconda questione relativa ai rapporti tra la misura
cautelare accordata e l’istaurando procedimento arbitrale.
Le modifiche che hanno “allentato”14 la strumentalità del procedimento cautelare
nei confronti del giudizio di merito15, dapprima nel rito societario (art. 23 del decreto
legislativo n. 5 del 2003) e successivamente, con la legge n. 80 del 2005, nel processo
ordinario (artt. 669 octies e 669 novies c.p.c.), hanno dato vita a non poche questioni
sulle quali occorre, riguardo al nostro tema, meditare.
E’ opportuno occuparsi preventivamente di quei provvedimenti cautelari che non
hanno patito questo tipo di modifiche, in modo da sgombrare il campo dalle
questioni di più facile soluzione per poi affrontare quelle indotte dalla “novità” sopra
richiamata.
L’articolo 669 octies, nel suo secondo comma, chiarisce che “in mancanza di
fissazione del termine da parte del giudice, la causa di merito deve essere iniziata entro il termine
perentorio di sessanta giorni”. Tale articolo trova applicazione, anche nel caso di specie,
per tutti quei provvedimenti cautelari che non rientrano in quelli previsti dal sesto
comma dello stesso articolo, cioè “quelli idonei ad anticipare gli effetti della sentenza di
merito”, di cui diremo nel paragrafo successivo.
L’articolo 669 novies, con il primo comma, chiarisce che “se il procedimento di merito
non è iniziato nel termine perentorio di cui all’articolo 669 octies, ovvero se successivamente al
suo inizio si estingue il provvedimento cautelare perde la sua efficacia”.
Il problema che si pone è quello di comprendere in quale momento può dirsi
iniziata utilmente l’attività tendente ad investire gli arbitri della questione.
Tale quesito ha per lungo tempo diviso la dottrina e la giurisprudenza16 fino a
quando, con la legge n. 25 del 1994, è stato aggiunto il quinto comma all’articolo 669
octies che ha chiarito: “Nel caso in cui la controversia sia oggetto di compromesso o di clausola
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compromissoria, la parte, nei termini di cui ai commi precedenti (quelli stabiliti all’atto
dell’emanazione dell’ordinanza contenente la misura cautelare o in mancanza entro sessanta
giorni), deve notificare all’altra un atto nel quale dichiara la propria intenzione di promuovere
il procedimento arbitrale, propone la domanda e proceda, per quanto le spetta, alla nomina degli
arbitri”. Se, dunque, tale attività non è posta in essere entro i termini perentori, sopra specificati,
“il provvedimento cautelare perde la sua efficacia (art. 669 novies, primo comma, c.p.c.).
5. La strumentalità attenuata.
La regola appena ricordata della perdita di efficacia della misura cautelare
concessa, in caso di mancata attivazione del giudizio di merito, a norma dell’articolo
669 octies, sesto comma, non si applica “ai provvedimenti d’urgenza emessi ai sensi
dell’articolo 700 e agli altri provvedimenti cautelari idonei ad anticipare gli effetti della sentenza
di merito”.
Tale norma, introdotta nel codice di rito civile dalla legge n. 80 del 2005, ha
inserito, anche nel processo civile ordinario, la “strumentalità attenuata” che il
decreto legislativo n. 5 del 2003 aveva, inizialmente, limitato al solo processo
societario (art. 23), fattispecie che deve essere ora valutata per quanto riguarda le
misure cautelari relative all’arbitrato.
E’ innegabile che l’istituto della “stabilità”, che il legislatore del 2005 ha voluto
assegnare a talune misure cautelari pienamente (e totalmente) anticipatorie, trova la
sua ragione giustificatrice nel tentativo di assegnare a tale fattispecie una valenza
deflativa, idonea ad indurre le parti ad accontentarsi della misura cautelare concessa,
cui viene assegnata stabilità, e non dar luogo al successivo giudizio di merito17.
Altrettanto innegabile è la circostanza che tale regola operi anche quando l’eventuale
vertenza è stata devoluta alla cognizione di un collegio arbitrale.
Invero, i problemi che scaturiscono da detta “strumentalità attenuata” non sono
legati alla sua utilizzazione in presenza di patti compromissori, che devolvono
l’analisi della controversia ad arbitri, ma essi discendono direttamente dalle incertezze interpretative legate all’analisi della normativa contenuta nel sesto comma dell’art.
669 octies.
A voler tacere alcuni dubbi, anche di costituzionalità18, della norma, peraltro – a
mio avviso – sopiti dalla circostanza che l’ultima parte del sesto comma consente ad
entrambe le parti (quella che ha ottenuto la misura cautelare e quella che la patisce)
di istaurare un giudizio di merito a cognizione piena (o un procedimento arbitrale,
restando al tema dell’indagine), nel quale rinvenire tutte le garanzie processuali che
il dettato costituzionale prescrive (artt. 24 e 111 Cost.), il vero momento di incertezza
che discende dall’analisi di questa normativa è rappresentato dalla circostanza che
non risulta chiaro quali siano i provvedimenti cautelari a strumentalità attenuata
suscettibili di iperattività, anche in assenza dell’istaurazione del successivo giudizio
di merito.
Come ricordato, in precedenza, il testo dell’articolo 669 octies, al sesto comma, fa
riferimento “ai provvedimenti di urgenza emessi ai sensi dell’art. 700 e agli altri provvedimenti cautelari idonei ad anticipare gli effetti della sentenza di merito, previsti dal codice civile e da
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leggi speciali, nonché ai provvedimenti emessi a seguito di denunzie di nuova opera o di danno
temuto ai sensi dell’art. 688".
Tale testo lascia, però, l’incertezza della verifica attitudinale di detti provvedimenti ad essere idonei ad anticipare gli effetti della sentenza di merito. A ben vedere,
neppure tutti quelli resi a norma dell’art. 700 c.p.c. possono dirsi pienamente
anticipatori e, pertanto, suscettibili di stabilità.
Tale stato di incertezza, sotto il profilo pratico, non può non ripercuotersi sulle
parti, che per evitare il rischio della perdita degli effetti della misura cautelare non
possono far altro che dar vita al giudizio di merito, nel caso in esame, instaurando il
procedimento arbitrale nei modi e nei tempi previsti dall’art. 669 novies.
6. Provvedimenti cautelari emessi in corso di causa.
Analogamente a quanto ricordato per i procedimenti cautelari emessi prima della
pendenza del procedimento arbitrale, l’individuazione del giudice competente alla
emanazione della misura cautelare richiesta, anche in pendenza del procedimento
arbitrale, deve essere effettuata sulla base dei criteri che presiedono all’individuazione
della competenza del giudice e che sono contenuti nel primo libro del codice di rito
civile.
Anche i provvedimenti collegati alla modifica ed alla revoca delle misure cautelari
cocesse, rispondono alla normativa emanata dal codice di rito per quanto concerne
il procedimento cautelare uniforme.
Il procedimento di reclamo è regolato dalla normativa prevista dall’art. 669
terdecies c.p.c., ma l’unica differenza riscontrabile è collegata alla circostanza che,
essendo già pendente, nel caso di specie, il procedimento arbitrale, non trovano
applicazione le norme previste dagli artt. 669 octies e 669 novies del codice di rito civile.
Si è sostenuto in dottrina19 che gli arbitri, laddove la misura cautelare sia richiesta
in corso di causa, possano conoscere le questioni relative alle modalità di attuazione
delle misure cautelari concesse, sulla base del dettato dell’ultima parte dell’art. 669
duodecies c.p.c. “ogni altra questione va proposta nel giudizio di merito” .
7. I cautelari e l’arbitrato societario.
Come si è accennato nel paragrafo 2 nell’ambito del “processo commerciale”20 il
legislatore delegato ha previsto con l’ultima parte del quinto comma che “se la clausola
compromissoria consente la devoluzione in arbitrato di controversie aventi ad oggetto la
validità di delibere assembleari, agli arbitri compete sempre il potere di disporre, con ordinanza
non reclamabile, la sospensione dell’efficacia della delibera”.
La modifica apportata che ha lasciato sospettare, in assenza di uno specifico
riferimento nella legge delegante (L. 366 del 2001), la sussistenza di un eccesso di
delega21, è di rilevante interesse e su di essa deve soffermarsi la nostra attenzione.
Se da una parte, questo potere concesso agli arbitri costituisce una eccezione al
disposto degli articoli 669 quinques e 818 c.p.c., integrando una novità di rilievo in
quanto pone fine al divieto di emanazione di misure cautelari nel procedimento
arbitrale, dall’altra, deve concordarsi con chi22 ritiene che non si debba troppo
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enfatizzare tale eccezione; ciò, in quanto essa non intacca la sopra ricordata regola
del “monopolio” della forza, poiché la sospensione delle delibere assembleari dà
luogo ad una cautela esercitabile verbis23 (solo oralmente e non assistita da momenti
coercitivi), che rientra nella sfera delle cautele inibitorie.
Inoltre, va ricordato che la concessione di detto potere ha carattere speciale e non
può estendersi agli arbitrati di tipo comune24.
Tale ordinanza inibitoria può essere emessa anche anteriormente alla prima
adunanza del collegio, ma successivamente alla costituzione dello stesso e può,
eventualmente, essere emanata (salvo ratifica) inaudita altera parte.
Alcune perplessità sono state sollevate dalla dottrina25 circa il termine “sempre”
utilizzato dal legislatore delegato nell’articolo 35. Alcuni hanno ritenuto che vi fosse
una sorta di obbligo in capo agli arbitri di sospendere necessariamente la delibera
assembleare innanzi ad essi impugnata, sottraendo agli stessi ogni valutazione relativa
all’opportunità di tale sospensione.
Tale tesi non appare convincente e collide con la natura stessa dei provvedimenti
cautelari in quanto non è automaticamente ravvisabile il periculum in una deliberazione assembleare; è, anzi, possibile che il grave danno discenda proprio dalla
sospensione. E’, quindi, necessario che quel “sempre” venga letto come specificazione ed indicazione dell’unico mezzo cautelare offerto direttamente agli arbitri
societari quando ne ricorrano i presupposti del fumus e del periculum.
Va, altresì, ricordato che non è preclusa ai soci la possibilità di ricorrere al giudice
ordinario per ottenere altre misure cautelari quali il sequestro giudiziario delle
azioni26.
8. Arbitrati stranieri e misure cautelari.
Altra eccezione, oltre quella già esaminata del giudice di pace, patisce la regola
relativa alla competenza del giudice statale, che avrebbe dovuto decidere in assenza
di un patto compromissorio; essa si ha in relazione ad arbitri stranieri che giudicano
all’estero.
In tale ipotesi è possibile riscontrare due diverse circostanze. La prima, è che
l’arbitrato e, conseguentemente, la tutela richiesta riguardi beni che si trovano in
Italia; pertanto, la misura cautelare deve essere, eventualmente, richiesta ed assegnata
dal giudice italiano, anche se questi non sarebbe competente per il merito del giudizio
radicato all’estero27. La sua competenza, infatti, è individuata dal luogo in cui i
provvedimenti cautelari emanandi vanno eseguiti.
La seconda è costituita dalla circostanza che il giudice competente va individuato
facendo riferimento a quello che può, successivamente, essere chiamato ad attuare
la dichiarazione di esecutorietà del lodo reso all’estero, a norma dell’art. 669 quater
c.p.c.28.
9. Conclusione.
In conclusione, pur essendo privi gli arbitri di un diretto potere cautelare, ad
esclusione di quello meramente inibitorio riscontrato nel rito societario, si può
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affermare che la tutela cautelare non è estranea né all’arbitrato rituale, né tantomeno,
a quello irrituale costituisce un momento essenziale della tutela dei diritti portati,
attraverso il patto compromissorio, all’attenzione del collegio arbitrale.
Note
*
Tema trattatato nel Corso relativo all’arbitrato, promosso dalla Camera arbitrale del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Roma, 21 ottobre 2008. Al riguardo si segnala che il presente
studio si è limitato all’analisi della normativa che regola l’arbitrato italiano.
1
Vedi, al riguardo, la puntuale analisi di C. PUNZI, Il processo civile. Sistema e problematiche,
Torino 2008, vol. III, p. 207.
2
Cfr. G. F. RICCI, Commento all’art. 818, in Arbitrato, a cura di F. CARPI, Bologna 2007, p.
481.
3
Vedi, sul punto: C. PUNZI, Disegno sistematico dell’arbitrato, Padova 2000, tomo I, p. 622.
4
Cfr. F. P. LUISO, Arbitrato e tutela cautelare nella riforma del processo civile, in Riv. arb. 1991,
p. 253.
5
Limite che non viene considerato dallo stesso legislatore alla stregua di un dogma ineludibile,
tanto che la parte finale dell’articolo 818, come si è detto, prevede espressamente la possibilità che
la legge consenta delle eccezioni, come accade (lo vedremo) nel processo societario.
6
Vedi: A. SALETTI, Arbitrato irrituale e tutela cautelare, in Nuova Giur. civ. 1994, I, p. 720.
7
Cfr. Cass. S.U., del 29 ottobre 1982, n. 5656, in Giust. civ., Mass. 1982, fasc. 9; Trib. Torino,
ordinanza del 16 luglio 2003, in Lex 24 repertorio 24.
8
Vedi, sul punto, Cass. 25 novembre 1995, n. 12225, in Guida al diritto 2005, fasc. 47, p. 16.
9
Vedi, al riguardo, le chiarissime pagine di C. PUNZI, Il disegno sistematico dell’arbitrato, cit.,
tomo I, p. 627.
10
Vedi, al riguardo: Tribunale di Bologna, sentenza del 25 maggio 2007, n. 1236, in Il Sole 24
ore, Mass. Repertorio Lex 24. In dottrina, vedi: P.L. NELA, Commento all’art. 34, in Il nuovo
processo societario, a cura di S. CHIARLONI, Bologna 2004, p. 930.
11
Vedi, al riguardo, lo studio di G. SANDULLI, Prospettive di riforma, quale futuro per
l’arbitrato, in Lavoro e Previdenza oggi 2008, fasc. 6.
12
Vedi, al riguardo. G. TARZIA, Istruzione preventiva ed arbitrato rituale, in Riv. arb. 1991, p.
719; L. SALVANESCHI, Sui rapporti tra istruzione preventiva e procedimento arbitrale, in Riv.
arb.1993, p. 617.
13
Cfr. C. PUNZI, Disegno sistematico dell’arbitrato, cit., tomo I, p. 633.
14
Il termine è stato utilizzato da A. PROTO PISANI, in Le modifiche al codice di procedura civile
prevista dalla legge n. 80 del 2005, Premesse, in Foro it. 2005, V, c. 93; ed anche in La nuova disciplina
del processo societario (note a prima lettura), in Foro it. 2003, V, c. 14; E. DALMOTTO, Commento
all’art. 669 octies c.p.c,. in Le recenti riforme del processo civile, a cura di S. CHIARLONI, Bologna
2008, tomo II, p. 1241; mentre altri autori hanno parlato di strumentalità attenuata (vedi, al riguardo:
R. CAPONI, Provvedimenti cautelari e azioni possessorie, in Foro it. 2005, V, c. 136; R. TISCINI,
I nova del procedimento cautelare societario: la strumentalità attenuata e il c.d. giudizio
abbreviato, in www.Judicium.it) .
15
Vedi l’ancora attualissimo studio di P. CALAMANDREI, Introduzione allo studio sistematico
dei provvedimenti cautelari, Padova 1936, ora in Opere giuridiche, Napoli 1983, vol. IX, p. 157.
16
Vedine una ampia ricostruzione in C. PUNZI, Disegno sistematico dell’arbitrato, cit, tomo I,
p. 634.
17
Cfr. D. BORGHESI, Tutela cautelare e strumentalità attenuata: profili sistematici e ricadute
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pratiche, in Atti del convegno dell’Associazione italiana fra gli studiosi del processo civile, Ravenna
18 maggio 2006.
18
Cfr. F. CIPRIANI, Il procedimento cautelare tra efficienza e garanzie, in Il giusto processo civile
2006, p. 26.
19
Vedi al riguardo: F. P. LUISO, Arbitrato e tutela cautelare nella riforma del processo civile, in
Riv. arb. 1991, p. 264 .
20
La definizione è di G. COSTANTINO (Il nuovo processo commerciale: la cognizione
ordinaria di primo grado, in Riv. dir. proc. 2003, p. 385) per sottolineare la maggior ampiezza della
materia rispetto alla sola tutela societaria.
21
Cfr. F. AULETTA, Commento agli articoli 34-37, in La riforma delle società – Il processo, a
cura di B. SASSANI, Torino 2003 p. 350.
22
Vedi P.L. NELA, Commento all’art. 35, in Il nuovo processo societario, a cura di S.
CHIARLONI, cit., p. 1001.
23
Vedi B. SASSANI-R. TISCINI, Il nuovo processo societario, in Giust. Civ. 2003, II, p. 71.
24
Vedi sul punto P. BIAVATI, Il procedimento nell’arbitrato societario, in Riv. arb. 2003, p. 44.
25
Vedi: P.L. NELA, Commento all’art. 35, cit., p. 1003.
26
Cfr. Trib. Venezia 25 ottobre 2005, in Dir. fall. 2006, II, p. 287. In dottrina vedi G. RUFFINI,
Il nuovo arbitrato per la controversia societaria, in Riv. trim. dir. proc. civ. 2004, p. 529.
27
Cfr. C. PUNZI, Il disegno sistematico dell’arbitrato, cit., tomo I, p. 633.
28
Vedi, sul punto Corte d’Appello di Milano 2 dicembre 1993, in Giur. It. 1994, I, 2, c. 259. In
dottrina vedi: S. RECCHIONI, I procedimenti cautelari, in Procedimenti sommari e speciali, a cura
di S. CHIARLONI e C. CONSOLO, Torino 2005, tomo I, p. 403.
Piero Sandulli
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NECROLOGI
IN RICORDO DI ALDO AMBROSI
Il 6 luglio scorso il Collega e Amico Aldo Ambrosi ha lasciato questa vita terrena in
religioso silenzio come, in religioso silenzio, Egli ha vissuto ed esercitato la professione di
avvocato anche quando un male inesorabile lo aveva privato del bene della vista.
Io che mi reputo uno dei Suoi amici, peraltro numerosissimi sia dentro che fuori la
professione, lo voglio ricordare per la Sua nobile indole, schietta e leale in ogni occasione,
e per i Suoi buoni sentimenti che qualche volta non venivano corrisposti in egual misura ma
che per Lui non potevano essere mai oggetto di compromesso.
La Sua dialettica era semplice, lineare e concreta e lo distingueva per le frequenti
digressioni dialettali tipiche della Sua terra di origine sita a due passi dal luogo che vide i natali
del grande Cicerone.
La Sua semplicità lo rendeva sempre disponibile verso i Colleghi ed anche verso i Suoi
assistiti, spesso ricevendo in cambio molto meno di quanto soltanto Lui sapeva offrire.
Gli anni trascorsi nel Sindacato Romano Avvocati, dove ebbi la fortuna di conoscerLo,
e di recente nella Magistratura Onoraria, rappresentano una testimonianza non solo di
quella Sua disponibilità ma soprattutto della Sua signorilità in qualsiasi impegno che Egli
potesse assumere sempre con invariato entusiasmo.
Aldo dava buoni consigli a chi si rivolgeva a Lui.
Allo stesso modo, Aldo conosceva bene anche quella dote che dovrebbe sempre
primeggiare nel bagaglio personale dell’avvocato: l’Umiltà.
Egli sapeva apprezzare i consigli dei Suoi Colleghi soprattutto in quelle occasioni che noi
tutti più o meno viviamo con ansia, allorquando il “casus belli” che ci occupa è divenuto,
dopo varie ricerche dottrinarie e giurisprudenziali, un labirinto di nozioni, interpretazioni
e convincimenti che quasi ci soffocano tanto da ritenere necessario ascoltare sull’argomento
le idee fresche e nuove di un amico.
Aldo, nel suo piccolo è stato un Grande.
Nicola Ianniello
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IN RICORDO DELL’AVV. GIORGIO LUPI
Non mi è facile parlare di Giorgio ora che se ne è andato tanto rapidamente quanto a
lungo ha accompagnato la mia vita professionale e, prima, adolescenziale.
Non lo è perché parentela ed assiduità di rapporti mal si conciliano con una serena ed
obiettiva raffigurazione dell’uomo e del professionista.
Mi affido, allora, e mi associo al giudizio unanime dei colleghi che hanno avuto il piacere
di conoscerlo, reputandolo, tutti, uomo e professionista onesto, leale, socievole, signore nei
tratti e nei modi, doti alle quali, da parte mia, aggiungo quella di esser profondo conoscitore
della materia tanto che a lui, più giovane, io, già navigato, mi rivolgevo per ragguagli
immediati su leggi, articoli, regolamenti e quant’altro non focalizzassi al momento.
Ora che lui non c’è più riaffiorano in me nostalgici ricordi di tempi passati in cui, insieme,
coltivavamo speranze e sogni ambiziosi con allegria e spensieratezza, figlie di una gioventù
che, come lui, è svanita.
Mario Lupi
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IN RICORDO DI GIROLAMO TARTAGLIONE
A TRENT’ANNI DALL’OMICIDIO (*)
Quando, quel 10 ottobre 1978, alle due del pomeriggio, Girolamo Tartaglione venne
assassinato nell’androne del palazzo dove abitava, in Viale delle Milizie, facendo ritorno da
una mattinata di lavoro al Ministero, io non ero che un giovane liceale. Dunque, è evidente
che io non abbia conosciuto di persona questo straordinario personaggio che oggi qui
commemoriamo a distanza di trent’anni dalla sua tragica scomparsa.
Ho, tuttavia, preso parte da almeno quindici anni alle celebrazioni che l’Associazione
che porta orgogliosamente il suo nome organizza nell’anniversario della sua morte. E questa
assidua partecipazione mi ha consentito di conoscere l’uomo, il giurista, il cristiano
Tartaglione, quasi come se lo avessi di fatto incontrato fisicamente. E’ grazie, infatti, alle
eccezionali testimonianze che nel corso di questo trentennio sono state rese da molti suoi
amici e colleghi che alla fine posso affermare, senza temere di mancare di rispetto a quella
formidabile figura, di essere tra coloro che, in fondo in fondo, è come se avessero conosciuto
direttamente Girolamo Tartaglione.
E, paradossalmente, sono proprio queste testimonianze, che provengono da uomini di
statura morale e professionale incomparabile, ad incutermi nell’odierno momento una certa
soggezione. Hanno commemorato il martire Tartaglione, e ne dimentico certamente molti,
uomini come Giovanni Rosso, Luigi Daga, Giuseppe Mirabelli, Giuseppe Tamburrino,
Angelo Raffale Latagliata, Giuliano Vassalli, Luciano Violante, Alfonso Maria Stile, Giovanni Maria Flick e colleghi del calibro di Giuseppe Dante, Giampiero Arci, Federico Bucci,
Tommaso Carpinella. Dunque oggi è assai arduo aggiungere qualcosa di nuovo sulla figura
fenomenale di Tartaglione, cioè offrire un contributo inedito – a favore di quei giovani che,
richiamati qui per la prima volta dall’Associazione – che possa rinverdire le attitudini umane,
scientifiche e professionali di un uomo che sacrificò la propria vita per gli ideali di giustizia
e libertà. A me, insomma, spetta un compito non agevole: ricordare Tartaglione a trent’anni
esatti dalla scomparsa.
Girolamo Tartaglione quel 10 ottobre di trenta anni fa stava facendo ritorno alla propria
abitazione dalla sede ministeriale di Via Arenula, dove svolgeva le funzioni di Direttore degli
affari penali. Erano, come ho detto, circa le due del pomeriggio. Ad attenderlo, dopo aver
svolto una serie di appostamenti e di pedinamenti oltre che riunioni operative ed esercitazioni preparatorie, c’erano – come ci riferiscono i crudi atti del processo penale svoltosi a
carico dei suoi assassini – quattro persone (Massimo Cianfanelli, seduto al volante di una
rubata Fiat 128 pronto a fuggire con gli altri dopo l’assassinio, Adriana Faranda, ferma sulla
soglia dell’ingresso dell’edificio, il Loiacono, detto “Otello”, nel cortile interno, e Casimirri
– chiamato “Camillo” – in piedi vicino all’ascensore, pronto a sparare). Il segnale fu dato
dalla quinta persona della colonna, Rita Algranati (che si era dato “Marzia” come nome di
battaglia), la quale sul motorino precedeva la vettura sulla quale viaggiava la vittima.
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Girolamo Tartaglione, sceso dall’automobile, passò dapprima vicino alla Faranda,
attraversò il cortile sfiorando il Loiacono, ed infine chiamò l’ascensore, nei cui pressi era
appunto appostato il Casimirri. Fu attinto da due colpi di pistola al collo ed alla testa
sparatigli da dietro. Cadde, mentre il commando di assassini fuggiva. Poco dopo sopraggiunse l’amico fraterno Giovanni De Matteo, all’epoca Procuratore della Repubblica di Roma,
il cui racconto è straziante ma non può essere dimenticato: “accorsi, ma non potetti
raccogliere l’ultimo respiro né l’ultimo rantolo di Girolamo. Dovetti chiudere i suoi occhi
ancora sbarrati dal terrore, con le pupille che conservavano l’ultima visione, l’immagine
dell’uomo disumano che lo colpiva. Ho ancora dinanzi a me la visione di tutto quel sangue
che fluiva dalla carotide e arrossava indumenti, oggetti, pavimento, scalini”.
Fu il terzo magistrato ad essere vittima della Brigate Rosse, dopo Occorsio e Palma.
Il comunicato farneticante che gli assassini inviarono alla redazione romana del Corriere
della Sera per rivendicare la paternità del barbaro omicidio è la migliore testimonianza di chi
fosse, in realtà, Girolamo Tartaglione. Val la pena, soprattutto per i giovani, quei giovani che
nel 1978 erano bambini ovvero neppure erano nati, rammentare cosa scrissero le Brigate
Rosse in quel documento: “Relatore di prim’ordine a tutti i convegni e seminari nazionali
ed internazionali, ha ricoperto incarichi sia all’Onu che in seno al Consiglio d’Europa; ha
fatto parte della Commissione ministeriale che studia la riforma dei Codici, era segretario
della sezione criminologica del Centro di prevenzione e difesa sociale; ha prodotto decine
di pubblicazioni”. Una così sintetica e mirabile biografia non se la sarebbe scritta da solo
neppure Tartaglione! Ma le ragioni dell’eliminazione del giudice Girolamo Tartaglione
erano ben altre, nella mente di quei criminali dell’epoca che avevano deciso di sopprimere
le migliori intelligenze del Paese: Tartaglione aveva combattuto per ridurre le distanze
esistenti tra soggetti integrati nei meccanismi sociali e persone emarginate, lavorando e
pensando soprattutto in termini di corretta esecuzione della condanna penale al fine di
evitare che a disperazione conseguente all’irrogazione della pena seguisse e si associasse la
costernazione della solitudine della discriminazione. Visto dall’ottica dei rivoluzionari di
allora Tartaglione era un acerrimo nemico perché mirava a disattivare gli effetti perversi di
un tema, quello appunto dell’esecuzione della pena, che costituiva argomento assolutamente strategico per le mire dei rivoltosi.
Come giurista Tartaglione fu da un lato studioso rigoroso, ma anche illuminato.
Certamente la maturazione di esperienze concrete sul campo del processo, come realtà
fenomenologica insostituibile per chi si avvicina agli studi penitenziari, lo aiutarono nel suo
cammino: iniziò a Rionero in Vulture, passando poi a Cassino, tornando poi in realtà urbane
minori, come Sant’Angelo dei Lombardi, per poi vivere esperienze maggiori come magistrato a Napoli ed a Bari, esercitando infine in Cassazione. In seguito l’approdo al Ministero,
come apicale della Direzione generale degli Istituti di Prevenzione, dove perfezionò la già
vasta preparazione di criminologo, e da tale privilegiato punto di vista riuscì a riorganizzare
l’Istituto di osservazione del carcere di Rebibbia.
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Fu, però, non solo studioso attento e, appunto, rigoroso – mirabili i suoi molteplici saggi
in materia penitenziaria e criminologica che gli valsero una fama mondiale, come riconobbero gli stessi brigatisti nel loro comunicato di rivendicazione dell’assassinio – ma soprattutto un giurista illuminato. Innanzitutto nel sottolineare l’autonomia del magistrato da ogni
condizionamento politico; un anno prima di essere ucciso, in occasione di un Convegno
che si svolse a Venezia sul tema dei rapporti tra giustizia e politica disse testualmente: “gli
indirizzi degli inquirenti nella scelta di alcune piste sono spesso condizionati da pregiudiziali politiche,
con effetti sconcertanti per l’opinione pubblica, per la perdita di tempo prezioso nelle investigazioni e
per i costi esagerati di attività indaginose condotte in senso sbagliato. Il magistrato deve attenersi
esclusivamente ai valori che sono enunciati esplicitamente o chiaramente individuati come informatori
delle norme positive; deve essere capace di operare un lavoro di depurazione della propria cultura,
mettendo da parte ubbìe personali, pregiudizi di casta o simpatie ideologiche”. Ognuno di noi può
trarre le proprie conclusioni da queste lapidarie parole, che appaiono attualissime e per certi
versi profetiche, in un’epoca in cui da un lato si fa spesso riferimento ad indagini penali
politicamente orientate e dall’altra ci si duole del costo esorbitante (si pensi a quello
sostenuto per le intercettazioni) delle medesime.
Ma Tartaglione fu giurista dal fiuto fine e dimostrò di avere intuizioni che, ancor oggi,
non sembrano essere state colte nella loro giusta dimensione. C’è un tema, tanto per fare un
esempio, che pure nell’epoca odierna non appare suscitare un grande di interesse e che invece
costituiva giustamente un argomento di afflizione per Tartaglione: quello dell’esigenza di
garantire un’assistenza psicologica, un sostegno morale per le famiglie dei detenuti. Egli
aveva intuito che passava anche da lì la piena attuazione del principio della funzione
rieducativa della pena, attraverso un sistema che non emarginasse il condannato, abbandonandolo alla propria solitudine, ma che al tempo stesso convincesse la sua famiglia di
appartenenza a credere al suo recupero. Il tema del reinserimento sociale degli ex carcerati
era visto da lui come momento centrale per attuare degnamente e concretamente il precetto
contenuto nell’art. 27 della Carta costituzionale.
Ciò che fa l’originalità di un uomo, diceva un grande filosofo tedesco, è che egli vede una
cosa che tutti gli altri non vedono.
In questi studi, in questi pensieri profondi, si palesava la straordinaria natura dell’uomo
Girolamo Tartaglione ed il suo totale affidamento alla clemenza divina. E’ noto che egli fu
un terziario francescano ed era animato da un sentimento di eccezionale religiosità che,
forse, era stata anche la causa per la quale aveva deciso di non contrarre matrimonio (ma
questo tuttavia non gli impedì di elargire il massimo degli affetti in favore della propria di
famiglia di appartenenza prima, e poi di quella della sorella Maria Rosaria poi).
Bisogna veramente che l’uomo muoia, perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui
giusto valore, come diceva Vittorio Alfieri? Per Tartaglione questa massima non si addice,
perché già quando egli era in vita la sua statura morale, la profondità del suo pensiero, la sua
carità cristiana, la sua attitudine alla speculazione scientifica erano doti ben note a chi lo
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frequentava. Il “giusto valore” di Tartaglione, tanto per intendersi, era nella consapevolezza
di tutti. La sua morte, però, lo ha ingigantito, rendendolo martire. Se – come osservò
acutamente Giuseppe Dante che difese i familiari di Tartaglione nel processo contro i suoi
assassini – martire è colui che per testimoniare l’Amore accetta con piena coscienza la
possibilità, anzi la quasi certezza, di essere ucciso con violenza, ebbene Girolamo Tartaglione sicuramente è stato un martire. E cosa c’è di più auspicabile, per un cristiano vero, che
onorare Dio attraverso una vita caritatevole ed una morte da martire?
Molto mi hanno colpito alcuni brani delle testimonianze degli amici di Tartaglione che,
durante le commemorazioni di questi trent’anni, hanno tratteggiato soprattutto gli aspetti
del carattere dell’uomo, più che del giurista. Per chi non lo ha conosciuto in carne ed ossa,
la figura di Tartaglione interessa più per questi aspetti che non per quelli scientifici, atteso
che i suoi contributi editoriali sono e restano scritti ed ognuno, anche a distanza di tempo,
può sempre andare a scoprirli. Ma la persona fisica, la sua voce, i suoi modi di essere, il suo
carattere, non esistono più, perché la morte se li porta via per sempre. Chi lo ha davvero
frequentato assiduamente ha detto che la straordinaria carica umana di Tartaglione lo
portava a parlare con chiunque, ad ascoltare i problemi di tutti, dal più umile al massimo dei
suoi superiori. La capacità di prestare attenzione a chi ce la chiede non è attitudine comune,
e lo era ancor meno in quegli anni, dove i magistrati si sentivano investiti di un potere quasi
soprannaturale. Un suo allievo, Giampiero Arci, prematuramente scomparso, dipingeva
Tartaglione come un uomo che aveva “innata la capacità di dialogo”. Ed allora è proprio vero
il detto, di deamicisiana memoria, per il quale l’uomo che pratica una sola classe sociale è
come lo studioso che non legge altro che un libro. Tartaglione, è il caso di dirlo, aveva una
biblioteca composta da milioni di volumi.
Va sottolineato che Tartaglione viene descritto non solo come uno che ascoltava ma che
sapeva tacere al momento giusto. L’altra faccia della stessa medaglia. Se seguiamo Seneca non
possiamo, allora, che convenire sul fatto che da un uomo grande c’è da imparare anche
quando tace. E Tartaglione era un grande uomo. Lo sanno bene persino quelle belve che
hanno preso parte all’assalto della sua vita, come ci ricorda ancora l’amico Giuseppe Dante
quando ha parlato sia delle lacrime che solcavano il volto degli assassini in gabbia nell’Aula
del processo, sia della commozione che Faranda, Morucci e Cianfanelli gli hanno esternato
alla fine della sua arringa come difensore della parte civile. Tartaglione era persino riuscito,
da morto, a parlare anche al cuore impietrito e freddo di quei banditi, ottenendo di redimere
pure coloro i quali avevano deciso di interrompere la sua feconda vita!
Non ricordo sinceramente dove ho letto un fatto che ha sempre accompagnato i miei
pensieri su Tartaglione, da quando il 10 ottobre prendo parte a queste commemorazioni:
probabilmente su qualche pagina di cronaca di quel periodo del 1978 che sono andato a
recuperare in una emeroteca. Quando i poveri resti del giudice, dopo i freddi rilievi di rito
che debbono essere compiuti a seguito di un omicidio, vennero ricomposti, un giornalista
notò che i polsini della camicia di Tartaglione erano visibilmente logori. E si: un uomo così
importante, che ricopriva una carica pubblica di così indiscussa importanza, che era noto
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nell’ambiente mondiale del diritto penitenziario da decenni, trascurava il proprio abbigliamento. Egli rifuggiva costantemente dalla vanità! Questo era Girolamo Tartaglione: un
uomo delle istituzioni, animato da una intensa e fervente religiosità, democratico nello
spirito e nelle azioni, umile e modesto nei modi, che non faceva oggetto di culto delle cose
effimere ed estetiche.
Trent’anni, amici miei, sono davvero tanti. Difficilmente si ricordano persone scomparse
a così ampia distanza di tempo. E tuttavia noi siamo ancora qui, in una Chiesa dove peraltro
si rende normalmente omaggio agli artisti romani, a celebrare la figura di uno straordinario
personaggio, che fece della sua vita una vera e propria missione. Ed il fatto che il ricordo si
perpetua sempre vivo negli anni, con ciclica cadenza, lo dobbiamo, paradossalmente, in
primo luogo proprio a coloro che ci hanno portato via in modo brutale Girolamo
Tartaglione. Se non lo avessero reso martire, l’uomo sarebbe rimasto solo un grande
personaggio, come – però – ce ne sono molti.
Certo, se Roma, come ha già fatto ad esempio Firenze, dedicasse una pubblica via in
ossequio alla figura di Girolamo Tartaglione, magistrato ucciso dalla violenza armata
nell’epoca dei cosiddetti anni di piombo, anche le generazioni future sarebbero indotte, pur
dopo di noi, a non obliterare il sacrificio di quest’uomo così sorprendente.
Ma in secondo luogo è a chi non vuole cancellare la memoria di Tartaglione che
dobbiamo render grazie per il fatto che la figura di questo testimone della fede è ancora così
viva tra di noi. Come il podista che, seguendo il tedoforo nella corsa verso la meta, non
indugia nel raccogliere la torcia olimpica se quello avanti a lui cade e rinuncia alla marcia,
così Antonino Battiati trent’anni fa si è chinato per raccogliere il testimone della memoria
di Girolamo Tartaglione: ed ogni anno ci regala questa magnifica serata, nella quale ognuno
di noi si riconcilia con sé stesso, malgrado gli anni che avanzano, e fa ritorno alla propria
abitazione con un pizzico di calore in più nel cuore.
(*) Commemorazione ufficiale svolta il 10 ottobre 2008 nella Chiesa
degli Artisti di Piazza del Popolo, a Roma.
Rodolfo Murra
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PER UNA MIGLIORE GIUSTIZIA
INCAPPUCCIAMO I GIUDICI
ELIMINANDONE IL PROTAGONISMO
Tutti siamo costretti a subire, alcune volte, in particolare attraverso i messaggi radio-televisivi,
traumatici “lavaggi” del cervello con “detersivi” costituiti, alcune volte, dalla più arrogante
alterazione ed interpretazione dei fatti, ed altre volte dall’omissione di citazioni che non fanno
comodo; altre volte da inopportuni comunicati di alcuni magistrati affetti da sgradevole
protagonismo.
Trattasi di comunicazioni deviate, basate su di una cieca discriminazione, che sicuramente
è più nociva dei fatti cui si riferiscono.
Ma oltre a dette discriminazioni che vanno decisamente censurate, è necessario anche che
vengano ignorati alcuni episodi collegati con la violenza, episodi che in ogni caso devono
restare isolati e deprecabili solo col silenzio ed assolutamente non suscettibili di polemiche
analisi; non interessa ad alcuno che un giudice ne parli mentre, al contrario, interessa di più una
solerte e puntuale decisione.
Lo scopo primo degli artefici di ogni tipo di violenza è quello di creare clamore,
discussioni, e attenzione intorno ai loro fatti criminosi; più se ne parla, anche da parte dei
magistrati, e più i criminali hanno raggiunto lo scopo.
Qualsiasi tipo di violenza va combattuta nel più deciso dei modi, ma non discussa.
Immaginate, ad esempio se, dopo un grave fatto di cronaca, tutti i mezzi di informazione, e gli
stessi magistrati, si limitassero a dare solo la cruda notizia; dopo di che silenzio assoluto su tutti
gli sviluppi successivi e nessun commento storico-ideologico- politico-sociale, specialmente
con quelle tavole “rotonde” che non hanno nulla di “quadrato”; incontri a cui i Magistrati
dovrebbero avere il buon gusto di non partecipare.
Ciò creerebbe certamente un notevole disagio negli autori dei crimini.
E proprio l’essere osservata e considerata che questa gente desidera, in quanto lo scopo
primo è quello di creare interesse nell’opinione pubblica, cercando di demolire le già tanto
fragili istituzioni.
L’arma più potente potrebbe essere il silenzio e l’isolamento; quando i criminali di
qualsiasi estrazione si renderanno conto che le loro gesta non riusciranno più a divulgare
turbamenti nell’opinione pubblica, a causa dell’isolamento e del silenzio dei Mass Media e,
naturalmente dei magistrati, quando vedranno che per loro non si propongono più congressi
e tavole rotonde, cominceranno a rendersi conto della inutilità del loro assurdo comportamento e, forzatamente, saranno portati e ridimensionare le loro folli battaglie. Quanto sarebbe
più utile il silenzio stampa anche per alcuni crimini comuni, evitando comportamenti da
protagonista.
Spesso tutti i mezzi di informazione riferiscono di delitti commessi dai cosiddetti serial
killer; si fanno identikit , si fanno previsioni sui possibili ulteriori atti inconsulti, sul movente
ecc…, se ne parla tanto e più di tanto.
Il criminale, che nel caso specifico è quasi sempre persona anormale, nel sentirsi citato, nel.
sentir parlare di probabili suoi futuri crimini, certamente si sente caricato e si organizza per
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EXTRAVAGANTES
aggiungere altri anelli alla catena maniacale del suo degenerato operare. Altrettanto dicasi per
tutti gli altri delitti e relative indagini giudiziarie che ci vengono propinate nei particolari,
magari non esatti, dai mezzi di informazione. Ma è proprio sulle indagini giudiziarie, su tutto
lo svolgimento dei processi fino alle decisioni, che vogliamo spendere qualche parola in
relazione al tema. È amaro il dover constatare che, da tempo, è sempre più diffuso un certo
protagonismo di alcuni magistrati; fenomeno inspiegabile, se si pensa che non ci sarebbe
alcuna ragione per detti amministratori della giustizia sfilare in passerella a livello di VIP: resta
solo una sfrenata ambizione.
È magari giustificabile il protagonismo di un Avvocato o di qualche altro libero collaboratore della Giustizia, in quanto da una certa pubblicità ne potrebbe derivare un certo utile;
anche se il comportamento di questi ultimi non è condivisibile, quantomeno offre una sia pur
sgradita giustificazione.
Quanto sarebbe più gradevole se alcuni magistrati evitassero di fare le prime donne col
rilasciare ripetute e molte volte superflue ed inopportune interviste, rendendosi indirettamente
responsabili nel trascinare la categoria nel mirino del terrorismo.
Senza dire che per qualche magistrato, il proprio Ufficio si è trasformato anche in Tribuna
Elettorale, con toni tanto sgradevoli quanto arroganti che non si addicono ad un sia pur ex
Magistrato.
Come sarebbe utile una legge che vietasse e la divulgazione del nome e dell’immagine dei
Magistrati inquirenti e giudicanti, ed il rilascio di interviste; alcuni di costoro nonavrebbero
più motivo di rimanere in passerella e, forse, si dedicherebbero ad amministrare la giustizia con
più solerzia, una volta accantonata la mania del protagonismo.
Perfino i familiari di alcuni Magistrati vengono indicati nei salotti come la moglie , il figlio,
il padre o il fratello di quel Giudice che conduce un importante processo o ha fatto arrestare
e condannare un personaggio di spicco; e , guarda caso, la notorietà è particolarmente intensa
quando quel Giudice ha fatto arrestare o ha condannato un imputato eccellente, e meno
rilevante al contrario; ciò, per ovvi motivi è gravissimo! Il titolo di questo scritto è
“INCAPPUCCIAMO” i Giudici, ma certamente è una voluta forzatura, sia pur rappresentativa. Per cappuccio non si intende quello che portavano i boia, in quanto non siamo ovviamente
nella fattispecie; si vuole intendere che la giustizia deve essere esemplare ed innominata, non
avendo nessuna importanza il soggetto fisico che l’amministra, soggetto che deve essere
ignoto ed essenzialmente deve farsi ignorare. Siamo giunti allo sconforto: vediamo magistrati
che, sia pur con falso pudore e con spocchiosa aria di riservatezza, si contornano di più
giornalisti, fotografi e telecamere, nei loro uffici, per riferire o anticipare fatti e comportamenti
attinenti ad un eclatante fatto giudiziario che “fa notizia”, facendo una vera conferenza stampa.
Tutto ciò oltre che di poco gusto, è pregiudizievole anche per lo svolgimento delle indagini,
in quanto ben sappiamo che la più assoluta riservatezza, è senza dubbio grande maestra per
l’accertamento della verità.
È notevole lo scandalo per l’improprio uso delle intercettazioni telefoniche disposte
dall’autorità giudiziaria. Non discutiamo sull’opportunità o meno di disporre tante intercettazioni con oneri che sappiano notevolissimi, anche perché ciò vuol dire che non si ha la capacità
di ricercare la verità con mezzi diversi.
Quello che, però, sicuramente ci indigna, è che dette intercettazioni, nelle mani dei
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magistrati, non si sa per quale insana strada, vengono rese di dominio pubblico portando alla
luce fatti personalissimi che non hanno nulla a che fare con l’inchiesta. Ora se il giudice invece
di imbersi di protagonismo, prestasse più attenzione alla segretezza di certe intercettazioni,
colpendo rigorosamente l’autore delle indebite divulgazioni, renderebbe molto di più di una
passerella, certamente più gradita se fatta in teatro da affascinanti ballerine.
Incappucciare i Giudici, significa vietare rigorosamente che si divulghi il loro nome e la
loro immagine collegata ad un processo; ciò li porterà ad amministrare la giustizia con
maggiore zelo, serenità e,diciamolo pure, con maggiore serietà. Aggiungasi che la notorietà
che acquista un magistrato perché interessato ad un certo processo, nel mentre soddisfa le sue
ambizioni, nello stesso tempo lo sottopone al pericolo di attentati; ma, evidentemente, la mania
del protagonismo è più grande del timore di trovarsi in situazioni di pericolo.
Vogliamo anche aggiungere una considerazione di ordine pratico-economico; se infatti,
una legge vietasse, come detto, la divulgazione del nome e dell’immagine del magistrato, se
costoro agissero come se fossero incappucciati, sicuramente non ci sarebbero più rischi di
attentati alla loro persona e, di conseguenza, non sarebbe più necessario il notevole impegno
delle forze di polizia per le numerose scorte.
Ci troviamo di fronte all’assurdo che il protagonismo di alcuni magistrati, che a costoro
lusinga, determina notevoli costi allo Stato e, quello che è più grave, vittime tra gli agenti di
scorta.
Concludo domandandomi: L’Associazione Nazionale Magistrati ed il Consiglio Superiore
della Magistratura, sarebbero d’accordo a sollecitare o ad appoggiare alcuni parlamentari per
sottoscrivere una proposta di legge in merito?
Non ci resta che sperare, sempre perché confidiamo in una migliore giustizia.
Mario Lepore
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EXTRAVAGANTES
PHILOGELOS
C’è chi ha diritto a vivere e chi ha il dovere di morire
Diogene era sofferente a una spalla, probabilmente a causa di una ferita, per cui aveva sul
volto una espressione di sofferenza.
Un suo avversario che enormemente lo odiava lo schermì dicendo: “Perché dunque non ti
lasci morire o Diogene, così potrai liberarti dai tuoi mali”.
E Diogene così replicò: “Coloro - come me – che sanno cosa fare nella vita e cosa occorre
dire in ogni occasione, è bene che vivano; per te, invece che non sai mai cosa dire né fare, la
morte è una vera fortuna”.
(da Eliano, “Storie Varie”)
La segreta speranza del coniuge disilluso
Ario, prete di Alessandria d’Egitto, fautore della eresia denominata arianesimo, aveva
come vicino di casa Pacuvio, il quale gli mostrò un albero del suo giardino dove, si erano
impiccate una di seguito all’altra le sue tre mogli.
Un giorno Ario, dopo aver litigato con la moglie si recò da Pacuvio e gli disse: “Amico mio,
ti prego, dammi un seme di questo benedetto albero, nella speranza che possa attecchire anche
nel mio giardino”.
Metodo di insegnamento disinteressato
Carneade, noto filosofo e rettore ateniese, interpellato sulla istruzione che riteneva
necessaria per i figli dei maggiorenti della città, rispose: “Sicuramente, solo con l’equitazione
i giovani imparano con certezza, poiché i maestri delle altre discipline spesso li adulano,
tralasciando di rilevare i loro errori, mentre il cavallo, senza fare distinzione tra poveri e ricchi,
tra principi e sudditi, getta per terra equamente tutti gli inesperti che lo montano”.
I rischi della professione forense
Giulio Gallico, avvocato romano, discuteva una causa al cospetto dell’imperatore Claudio
il quale, assunto il potere, amava spesso svolgere le funzioni di giudice. Il processo si celebrava
in un luogo adiacente alla riva del Tevere.
Vi fu un acceso diverbio tra l’imperatore Claudio e Giulio Gallico durante l’arringa di
quest’ultimo e l’imperatore Claudio si adirò enormemente, tanto che lo fece gettare sul fiume
dove il povero avvocato annegò.
Dopo qualche tempo, il cliente di Giulio Gallico pregò un altro avvocato e cioè Domizio
Afro di assumere la sua difesa dinanzi all’imperatore ma Domizio Afro rifiutò dicendo: credi
che io sappia nuotare meglio di Giulio Gallico?”.
Giovanni Cipollone
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LEGGI E SENTENZE
Sul principio di adeguatezza ed efficacia della
comunicazione da parte degli organi comunali.
SPETT.LE PREFETTURA DI ROMA
U.O. CONTRAVVENZIONI
VIA OSTIENSE N. 131/L – ROMA
Illustrissimo Sig. Prefetto,
il sottoscritto Avv. Giovanni Cipollone
omissis
RICORSO
avverso il verbale di accertamento n. 13062008480 (VA 066671679) effettuato dall’agente
accertatore Romani Luigi matr. 07567 con il quale veniva applicata la sanzione di Euro 78,65
per violazione art. 7/9-14 del nuovo Codice della Strada “perché accedeva nella zona a
traffico limitato senza la prescritta autorizzazione”, il giorno 23/12/2006 alle ore 19,36 nel
Comune di Roma in Via di S. Maria Maggiore, varco n. 15 Delib. G.C. n. 856/00. Rilevamento
Elettronico Aut. Min. LL.PP. n. 2083/01.
****
Si contesta la contravvenzione in oggetto in quanto la stessa viola il principio di adeguatezza
ed efficacia della comunicazione all’utente della strada circa l’esistenza del divieto in orario
diverso da quello indicato nella tabella prospicente al varco.
Il sottoscritto, di rientro a Roma, dopo aver trascorso una breve vacanza fuori città,
proveniente dalla Via Aurelia, giunto alle ore 19,30 al varco n. 15 di Via Santa Maria Maggiore,
essendo in orario che consentiva l’accesso alla zona a traffico limitato, dopo le ore 18,30 (erano
infatti le ore 19,36), è entrato nella “città proibita” agli automobilisti, assolutamente ignaro di
una nuova disposizione emanata temporaneamente per il periodo natalizio, così come appreso
chiamando il numero telefonico 060606 “Chiama Roma Sportello a distanza”, indicato in calce
al verbale di contravvenzione.
Tale ulteriore divieto di accesso in un’ora sempre consentita e costituente una eccezione alla
delibera n. 856/00, avrebbe dovuto essere segnalata con mezzi tecnici adeguati, costituendo una
eccezione alla tabella oraria posta all’ingresso del varco.
Infatti, la manifestazione di volontà da parte della autorità comunale produttiva di conseguenze giuridiche in relazione al fine perseguito, comportava l’obbligo di usare un mezzo
idoneo per comunicare ai destinatari lo “ius”, cioè il comando impartito e le disposizioni per
attuarlo.
Solamente con il rendere pubblico l’obbligo imposto, da cui nasce il dovere di “facere” o
“non facere” da parte del destinatario, può sorgere la pretesa dell’organo istituzionale che lo ha
emesso.
Il principio sopra enunciato è in vigore a Roma da più di due millenni di civiltà giuridica e
prevede quanto segue: “obligatio est iuris vinculum quo necessitate adstringimur alicuius
solvendae rei secundum nostrae civitatis iura”. (Giustiniano Inst. 3,13).
Il nuovo “vinculum” ha comportato una limitazione nella sfera della libertà d’azione dei
destinatari e la nuova delibera avrebbe dovuto essere pubblicizzata con idonei mezzi, tenendo
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LEGGI E SENTENZE
conto degli automobilisti che non erano in condizione di poter conoscere la nuova prescrizione
costituente una eccezione alla regola generale.
Beati i tempi in cui era sufficiente un banditore per comunicare ai cittadini, attraverso le
vie cittadine, gli editti, i proclami e le decisioni delle Autorità comunali!
Si chiede, pertanto, l’annullamento della infrazione contestata.
Si allega fotocopia del verbale di contravvenzione.
Con rispettosa osservanza.
Avv. Giovanni Cipollone
DOTTRINA AMMINISTRATIVA
GLI ARTT. 21 OCTIES E 21 NONIES L. 07/08/90 N° 241:
UN CASO DI SERENDIPITA’ NEL PROCESSO AVANTI AL TAR
Il mese di Marzo 2005 ha visto l’entrata in vigore della L. 11/02/05 n° 15 concernente
“norme generali sull’azione amministrativa” (il virgolettato è l’intitolazione testuale della
legge).In effetti si tratta dell’ennesima legge, che dovrebbe snellire il procedimento amministrativo e rendere più celere il lavoro delle Pubbliche Amministrazioni.
E fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Se non fosse per il fatto che il legislatore a forza
di voler rendere più veloce l’emanazione degli atti amministrativi ha finito per ottenere un
curioso fenomeno di serendipità nelle sentenze dei giudici dei TTAARR essendosi più che
raddoppiate le decisioni di rigetto dei ricorsi.
Il termine serendipità in realtà è termine inglese utilizzato per la prima volta in Occidente
dallo scrittore Orazio Walpole Conte di Oxford (1717 – 1797 ), che fece conoscere in Gran
Bretagna la storia dei tre principi di Serendip (antico nome dell’isola di Ceylon) incaricati dal
loro padre della ricerca del mitico vello d’oro e che (pur non trovandolo) nei loro viaggi
risolvevano indovinelli e scioglievano problemi, di talchè oggi in lingua inglese il termine
indica quella particolare fenomenologia in cui capita di trovare una cosa, mentre in realtà se
ne cercava un’altra.Il più clamoroso caso di serendipità del XX secolo è quello del dottor
Fleming (Alexander Fleming, non Ian Fleming lo scrittore inventore di 007 – James Bond), che
facendo ricerche sulle spore dei funghi, scoprì la penicillina, mentre il più clamoroso caso di
serendipità geografica è quello di Cristoforo Colombo che (cercando la via più breve per le
Indie) scoprì l’America.
Ebbene, qui in Italia non si erano ancora visti casi di serendipità nel diritto amministrativo
(a memoria di chi scrive), eppure gli articolo 21 octies e 21 nonies innestati dall’art. 14 L. 11/
02/05 n° 15, nel tronco della L. 07/08/90 n° 241, inerente il procedimento amministrativo,
hanno avuto l’effetto inaspettato di veder rafforzata l’azione amministrativa avendo portato al
raddoppio delle sentenze di rigetto dei ricorsi proposti al TAR.
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Recita testualmente l’art. 21 octies:
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(Annullabilità del provvedimento). 1. E’ annullabile il provvedimento amministrativo
adottato in violazione della legge o viziato di eccesso di potere o da incompetenza. 2. non è
annullabile il provvedimento adottato in violazione di norme sul procedimento o sulla forma
degli atti qualora, per la natura vincolata del provvedimento, sia palese che il suo contenuto
dispositivo non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.
Il provvedimento amministrativo non è comunque annullabile per mancata comunicazione
dell’avvio del procedimento qualora l’amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto
del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.
La norma de quo individua almeno 4 ipotesi differenti e precisamente:
a) fino al marzo 2005 i tradizionali vizi di legittimità (incompetenza, eccesso di potere,
violazione di legge) rendevano l’atto nullo, oggi solamente annullabile;
b) mentre fino al marzo 2005 la P.A. era obbligata al rispetto dei principi di stretta
legalità ex. artt. 97 e 98 Cost., oggi gli organi ed uffici pubblici possono impunemente
violare le norme procedimentali adottate nell’emanazione dell’atto, senza che ciò sia
motivo di sanzione da parte del T.A.R.;
c) allo stesso modo la P.A. può anche commettere nullità formali nell’emettere l’atto
amministrativo, senza che ciò possa essere sanzionato dai giudici dei TTAARR;
d) fino al marzo 2005, l’obbligo di rispettare la garanzia contenuta dall’art. 7 L. 07/08/
90 n° 241, inerente la comunicazione di avvio del procedimento, era considerato un
obbligo irrinunciabile al fine di consentire al destinatario dell’atto di potersi difendere e
di poter presentare proprie memorie, incardinando così un contraddittorio con la P.A.
Oggi nulla di tutto ciò è cogente per la P.A., perché:
1) nelle ipotesi sub b) e c)il 2° comma afferma che i suddetti obblighi si possono anche
non rispettare in presenza di atti “vincolanti” ( e qui già il termine sarebbe troppo
generico, perché tutti gli atti incidenti su posizioni giuridiche soggettive sono vincolati), i quali per questa natura rendano “palese”che la decisione adottata avrebbe potuto
essere quella e solo quella e non un’altra. Orbene la norma viene ad essere incostituzionale
per eccessiva genericità, dato che non si precisa chi, come, e quando debba rendere
“palese” il contenuto dell’atto e soprattutto diviene possibile stabilire che il contenuto
dell’atto amministrativo avrebbe potuto essere quello ( e soltanto quello) in concreto
(adottato) solo con un giudizio a posteriori, applicando il principio giurisprudenziale
che la Cassazione definisce “prognosi postuma”. Tuttavia tale dimostrazione può
essere fatta solo in corso di causa dopo che la P.A. si sia costituita in giudizio: ma allora
ciò comporta una lesione insanabile alla posizione processuale del ricorrente, il quale
si trova a proporre ricorso “al buio”, sollevando le proprie giuste eccezioni di nullità
formali e procedurali e – viceversa – senza possibilità di sapere prima gli effetti finali
che l’atto amministrativo illegittimo andrà a produrre e, per di più, con l’ulteriore
“spada di Damocle” rappresentata dal fatto che la P.A. (costituendosi in giudizio)
potrebbe comunque eccepire che il procedimento incardinato per emanare il provvedimento finale sia viziato, ma che, in fondo, dopo tutto il provvedimento finale è
conforme ai canoni di legittimità vigenti, con il risultato di rendere vana tutta la difesa
del ricorrente.
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E qui ci si riallaccia a quel particolare fenomeno di serendipità nel processo avanti
al TAR prodotto dal legislatore perché già il TAR Bari, I Sez. con Sent. 08/06/05 n°
2836, pur avendo riconosciuto che l’atto amministrativo sottoposto al proprio giudizio
era formalmente viziato, ha respinto il ricorso, accogliendo l’eccezione della parte
pubblica, che dimostrò in corso di causa che il contenuto finale dell’atto poteva essere
solo quello in concreto adottato. Anche il TAR Pescara con Sent. 13/06/05 n° 394 si
è mosso su tale linea di pensiero, limitandosi a precisare che sia sufficiente dimostrare
il perseguimento di un pubblico interesse da parte della P.A.
Il TAR Sardegna I Sez. con Sent. 25/5/05 n°1170 si è spinto ad affermare che anche
l’atto amministrativo carente di motivazione è valido, a condizione che la P.A. dimostri
l’assoluta vincolatività dell’atto finale emanato;
2) nell’ipotesi sub d) sopra esposta, si verifica oggi una gravissima lesione ai diritti
della difesa del cittadino, perché quest’ultimo non è posto in condizione di partecipare al
procedimento né di difendersi (stante la sopravvenuta non obbligatorietà della comunicazione di avvio del procedimento ex. art. 7 L. 241/90, che avrebbe dovuto notificarsi al
destinatario dell’atto), ma quel che è più grave è l’abolizione del divieto di integrazione
della motivazione carente ab origine nell’atto amministrativo impugnato.
Infatti, da oltre un quarto di secolo la giurisprudenza del Consiglio di Stato prima
e di tutti i TTAARR dopo è sempre stata conforme ed unanime nell’affermare
l’obbligatorietà della motivazione dell’atto amministrativo non solo per consentire al
giudice di ricostruire l’iter logico – giuridico seguito dalla P.A. per emettere l’atto
impugnato, ma anche per consentire al cittadino colpito dal provvedimento di difendersi, dato che la mancanza di motivazione si traduce in una lesione al diritto di difesa,
perché il ricorrente non sa il “perché” dell’emanazione dell’atto, né può conoscerlo
senza la motivazione.
Orbene, con la L.15/02/05 n° 15 nulla di tutto ciò è più vero, perché la P.A. può
costituirsi in giudizio e fornire la motivazione mancante ab origine, come ha osservato
TAR Salerno I Sez. 04/05/05 n° 769, sicchè proprio per questo si parlava di un
fenomeno di serendipità nei processi avanti al TAR, causato da questa legge, perché
oggi quasi tutti i ricorsi amministrativi avanti al TAR possono essere respinti.
******
L’art.21 nonies è - se possibile ancor più dirompente nei suoi effetti giurisdizionali
perché tale norma testualmente afferma: Annullamento d’ufficio. – 1. Il provvedimento
amministrativo illegittimo ai sensi dell’art 21- octies può essere annullato d’ufficio,
entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei
controinteressati, dall’organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto
dalla legge.
2. E’ fatta salva la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone
le ragioni di interesse pubblico ed entro un termine ragionevole”.
Orbene, se si può essere d’accordo con il primo comma, in quanto rientrante nei
generici poteri di autotutela della P.A. al fine di rendere conforme alla legge
l’originario provvedimento illegittimo, è da considerarsi assolutamente incostituzionale
il II° comma, se letto in correlazione al I° comma dell’art.21 octies.
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LEGGI E SENTENZE
Come si diceva sopra, il provvedimento viziato da uno dei tre classici vizi di
legittimità (incompetenza, eccesso di potere, violazione di legge) non è più nullo, bensì
annullabile per espressa previsione dell’art 21 octies I comma. Pertanto leggendo
questa norma in parallelo con il II comma dell’art 21 nonies, viene fuori che un atto
amministrativo comunque viziato, può essere ugualmente non annullato se la P.A.
dimostri (in che modo?) la prevalenza di un pubblico interesse, rispetto all’obbligo di
rispettare il principio di stretta legalità.
Già queste norme odorano di incostituzionalità, perché si avrebbe un potere
amministrativo equiparato ad un”princeps legibus solutus”, ma è ancora più
ingiustificabile l’ultima frase del II° comma dell’art.21 nonies specificante l’assunto :
“ed entro un termine ragionevole”, assunto che è certamente incostituzionale perché
viene lasciato alla P.A. l’arbitrio di decidere quando esercitare il proprio assoluto
potere di convalida, non venendo fornita alcuna precisazione di cosa si intenda per
termine “ragionevole”:un mese?Un anno?Due anni?
Questo rende ancora più evidente il fenomeno di serendipità creato dal legislatore
poiché quasi tutti i ricorsi avanti ai TTAARR d’Italia, applicandosi tali norme, sono
oggi potenzialmente suscettibili di decisione negativa.
Marco Valerio Santonocito
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
Adunanza dell’11 settembre 2008
INCONTRO CON L’AVV. LUCIO GHIA CHE HA RAPPRESENTATO IL
CONSIGLIO DELL’ORDINE DI ROMA IN OCCASIONE DI
UN SUO RECENTE VIAGGIO IN ISRAELE
- Viene ammesso in Aula l’Avv. Lucio Ghia per riferire sul Convegno tenutosi a
Gerusalemme lo scorso 17 giugno dall’Associazione The World Jurist, al quale ha
partecipato anche in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine.
L’Avv. Lucio Ghia illustra al Consiglio la nota che integralmente si trascrive: “La
Conferenza di Gerusalemme organizzata dalla World Jurist Association si è positivamente conclusa il 17 giugno 2008. Ringrazio il Presidente per le espressioni di stima e
di fiducia per la mia persona, per il mio impegno professionale e per il gradito incarico
affidatomi con la comunicazione del 12 giugno 2008.
Nell’incipit della mia relazione tenuta su: ‘Il ruolo delle leggi nel promuovere la
stabilità e la lotta al terrorismo. L’esperienza italiana’, ho portato il saluto del Consiglio
dell’Ordine degli Avvocati romani, ai Colleghi israeliani e palestinesi presenti, invitandoli, a nome del Consiglio dell’Ordine di Roma, a partecipare ad una Conferenza (o
Seminario) a Roma, per approfondire insieme il ruolo della legge e delle iniziative
internazionali, nel processo di pacificazione in corso.
L’invito è stato molto apprezzato dai Colleghi direttamente interessati ed ha
prodotto commenti positivi nella platea internazionale che ha assistito ai lavori. Erano
presenti, infatti, delegazioni di quarantasei diversi Paesi.
Restano a disposizione per ricevere l’invito ed organizzare la partecipazione alla
Conferenza di Roma la Signora Avv. Ethia Simha della Jerusalem Bar Association.
Anche la mia relazione sulla legislazione italiana più recente, in particolare
riguardante la materia fallimentare e l’esdebitazione, quale concreto contributo alla
stabilità economica, elemento essenziale sia per lo sviluppo democratico di qualsiasi
Paese, sia nella lotta al terrorismo, ha registrato un ampio consenso.”
Il Consiglio ringrazia l’Avv. Lucio Ghia per aver portato a conoscenza la drammatica
realtà nella quale versano i Colleghi israeliani e palestinesi e condivide la proposta dello
stesso Avv. Lucio Ghia di organizzare un tavolo di lavoro a Roma invitando gli stessi
Colleghi israeliani e palestinesi per trovare sinergie comuni.
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
Adunanza del 20 novembre 2008
52° CONGRESSO DELL’UNIONE INTERNAZIONALE DEGLI AVVOCATI (U.I.A.)
- Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio di aver partecipato, su delega del
Presidente e conforme delibera del Consiglio in rappresentanza dell’Ordine di Roma,
al 52° Congresso dell’Unione Internazionale degli Avvocati (U.I.A.) tenutosi a Bucarest
dal 29 ottobre al 2 novembre del corrente anno.
La cerimonia di apertura del Congresso si è tenuta il 29 ottobre nel Palazzo del
Parlamento (che, per estensione, è il secondo edificio al mondo, dopo il Pentagono) con
il saluto del Presidente dell’U.I.A., Héctor Diaz-Bastien e del Presidente del Congresso
Mihai Tanasescu e con l’intervento di personalità del mondo giudiziario e politico.
I tre temi congressuali hanno riguardato la Società dell’informazione, l’acqua e la
legge e la comparazione tra i diversi modelli della pratica legale; oltre a riunioni delle
varie commissioni e gruppi di lavoro nelle quali si è trattato dell’arbitrato internazionale, della mediazione del diritto di famiglia, di quello bancario, della proprietà
intellettuale, delle società con riferimento alle varie situazioni nei singoli Paesi.
I lavori congressuali si sono protratti nei giorni del 30 e 31 ottobre e del 1° novembre,
giorno di chiusura del Congresso.
Vi è stata una larghissima partecipazione di Colleghi di oltre venti Paesi Europei,
dell’America del Nord e Centrale nonchè del Marocco, dell’India e del Burkina Faso.
Per l’Italia erano presenti i Colleghi Corrado De Martini, Primo Vice-Presidente
dell’U.I.A., Carlo Mastellone, Direttore dei Seminari di lavoro, Andrea Pizzi di Bologna
e Irene Biglino, dello Studio Grande-Stevens per il Diritto dei Beni Artistici, Alessandro
Colavolpe del nostro Ordine e Federico Torzo, dello Studio Macchi di CellereGangemi di Milano per il Diritto bancario e delle società, Carlo Pavesio di Torino per
il Diritto Internazionale Privato, Marino Viola di Torino per il Diritto Penale ed altri
Colleghi di vari Fori Italiani.
Il Congresso ha avuto un notevole successo, soprattutto scientifico, con interessantissimi scambi di opinioni sulle diverse soluzioni dei problemi trattati dalle varie
Commissioni e dai Gruppi di lavoro e si è concluso con una serata di gala al Palazzo
Reale.
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
LA SPAY STORY FERRARI - MAC LAREN
IN MENO DI UN ANNO CHIUSE LE INCHIESTE
ACCERTATA LA VERITÀ
- ESEGUITA LA SENTENZA
1) Il furto di documenti telematici e le tre istruttorie contro la Mac Laren.
La nostra Giustizia dovrà ispirarsi sempre più a quella internazionale, per risolvere
brillantemente ed in poco tempo, le questioni giuridiche più complesse e delicate, senza
inutili e defatiganti processi infiniti, dopo l’esito di questa “spy story”, che ha appassionato
il grande pubblico sui media e sulle pagine sportive dei giornali.
Vale la pena ripercorrere in una breve sintesi le tappe essenziali di questo avvincente
caso di spionaggio industriale e sportivo insieme, del trafugamento dei documenti tecnici
della Ferrari contenuti in un CD ad opera della Mac Laren; un fatto da cui presero le
mosse, nel 2007, contemporaneamente tre inchieste: quella della FIA (Federazione
Internazionale dell’Automobile) da una parte, e quelle dei Tribunali di Londra e Modena
dall’altra.
Esattamente il 22 giugno di quell’anno la Ferrari deposita alla Procura presso il
Tribunale di Modena un esposto per furto di documenti nei confronti del suo ex tecnico
Nigel Stepney, per il reato di tentato sabotaggio durante il G.P. di Monaco, che aveva
portato la Polizia Postale a perquisire, dopo qualche giorno, la casa dell’ex tecnico
ferrarista, subito licenziato dalla Casa di Maranello.
Con un’inchiesta parallela la FIA metteva sotto accusa la scuderia Mac Laren, perché
i disegni contenuti nei documenti trafugati avrebbero potuto giovarle, per cui la deferiva
al Consiglio Mondiale a Parigi per violazione delle regole sportive; più precisamente
dell’art. 151 del codice FIA, che punisce il possesso illecito di informazioni confidenziali.
Contemporaneamente si apriva a Londra presso la High Court un procedimento
intentato dalla Ferrari contro Mike Coughlan, il capo ingegnere che la Mac Laren aveva
sospeso all’inizio dello scandalo, perché trovato in possesso di documenti col marchio
Ferrari. In sintesi le accuse consistevano nei reati di “furto di informazioni tecniche”,
sottratte alla Ferrari e di “spionaggio” addebitati rispettivamente allo Stepney e al
Coughlan nella sua veste di ingegnere progettista della Mac Laren.
E’ da specificare poi che le auto che correvano in quel periodo erano la Ferrari F/2007
e la Mac Laren MP4/22, due auto assolutamente diverse tra loro, per cui sembrava
impossibile che dai disegni contenuti in quei documenti la scuderia inglese potesse
copiare soluzioni fruibili o quanto meno significative. Ed è ancora da aggiungere che
figuravano agli atti le intercettazioni di conversazioni telefoniche tra Stepney e Coughlan
aventi per oggetto i presunti segreti Ferrari, risultando complessivamente settecentottanta
le pagine dell’incarto processuale. Furono inoltre le dichiarazioni del Direttore Generale
della Honda, Nick Fry, secondo cui Stepney e Coughlan lo avevano contattato per
chiedere un ingaggio per un nuovo lavoro, ad alimentare il forte sospetto della fondatezza
delle accuse. Intervistato il 12 luglio 2007 dal giornalista Fabio Rubini di Libero, Giancarlo
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
Minardi, ex pilota di Formula Uno ed oggi opinionista di Sky, si espresse così sul punto
cruciale della sottrazione dei documenti alla Ferrari: “Noi eravamo una piccola scuderia,
ma con tecnici molto bravi che quando se ne andavano portavano con sé la proprietà
intellettuale delle loro intuizioni, ma furti di disegni non me ne ricordo. In passato era
molto difficile trafugare documenti, infilarli in una borsa e portarli via. Oggi basta mettersi
in tasca un dischetto o una penna USB per portarsi via un sacco di documenti. I disegni
contenuti in quei documenti secondo me rappresentano il danno minimo per la Ferrari,
il punto vero è un altro. Le procedure industriali dei vari processi della scuderia - è
questo il vero danno, perché uno dei punti di forza della Ferrari sta proprio nello
sviluppo estremo di queste procedure.”
2. Dal Consiglio FIA di Parigi a quello Mondiale con la sentenza di condanna della
Casa a 100 milioni di dollari di ammenda e alla penalizzazione di 166 punti.
Ma nelle more, prima della decisione della FIA, la Ferrari e Coughlan avrebbero
trovato un accordo in questi termini: L’inglese avrebbe consegnato un memoriale
contenente la verità sul trafugamento di documenti che poi la Ferrari si sarebbe tenuta
per sé, abbandonando ogni velleità di giustizia penale in Italia e all’estero contro la
scuderia della Mac Laren presieduta da Ron Dennis. La decisione del Consiglio di Parigi
della FIA non si fece attendere, perché il 26 luglio dello stesso anno, stabiliva di non
emettere alcuna sanzione alla Mac Laren, pur ritenendola colpevole della detenzione
delle informazioni tecniche sottratte alla Ferrari, per mancanza di prove circa un
fruttuoso utilizzo da parte della stessa, della tattica di gara delle vetture di Maranello.
Si erano così avverate le previsioni anticipate da Bernie Ecclestone, il “patron” della
Formula Uno, in una intervista al Times nel pieno evolversi dello scandalo: “I piloti
della Mac Laren non c’entrano in questa storia e per questo non rischiano nessuna
penalizzazione in termini di punti; se poi dovessero essere accertate responsabilità
oggettive la sola scuderia Mac Laren rischierebbe una penalizzazione nel Campionato
Costruttori, sempre che - prosegue Ecclestone puntualmente intervistato da Fabio
Rubini (Libero 6/7/07 pag. 39) - le informazioni sottratte siano state usate e dopo avere
accertato in che modo abbiano influenzato la prestazione della Mac Laren ed in quali
circostanze”.
La decisione della FIA sollevò le proteste della Federazione Italiana, al punto che
l’organismo internazionale si vide costretto ad appellare la sua decisione anche per il
ricorso di Jean Todt; anche se qualcuno rimproverò a quest’ultimo il fatto di non avere
ritirato, dopo la sentenza di Parigi, tutta la squadra Ferrari dal Campionato di Formula
Uno, così come Enzo Ferrari rinunciò alla conquista del secondo titolo mondiale con
John Surtees, liquidato su due piedi nel 1966 dal Drake, „ all’indomani della vittoria con
la rossa nel Gran Premio del Belgio, solo perché sospettato di avere in qualche modo
trasmesso agli amici della Lola qualche particolare tecnico delle vetture classificato “top
secret”.
Venuta in possesso di nuovi argomenti probatori, la FIA decise di annullare
l’udienza di appello e di riaprire il caso al Consiglio Mondiale di Parigi, composto da
ventisei giudici. La sentenza anche in questo caso non si fece attendere ed il 13 settembre
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venne pronunziata una condanna a metà, che penalizzava di ben 166 punti la Mac
Laren nel Mondiale Costruttori e le infliggeva una ammenda di 100 milioni di dollari,
ma che nel contempo mandava esenti i piloti Alonso ed Hamilton da qualsiasi penalità,
mettendoli così in condizione di poter proseguire il Campionato di Formula Uno. Una
decisione ambigua, avrebbe detto qualcuno, perché pur riconoscendo la consumazione
di uno spionaggio ai danni della Ferrari per opera della Mac Laren, colpiva le macchine
e risparmiava i piloti, ma che nel caso di specie, secondo la sentenza, “si spiega con le
circostanze eccezionali che hanno portato ad accordare una immunità ai piloti, vista la
loro collaborazione, e per aver portato degli elementi e delle prove non verranno tolti
loro i punti”.
La Ferrari ha dunque avuto giustizia, mentre alla Mac Laren la storia è costata oltre
ai cento milioni di dollari della pena pecuniaria, anche nel mancato introito di altri
settanta milioni spettanti alla squadra vincitrice del Mondiale Costruttori.
Tra l’altro, all’indomani della sentenza, erano divenuti di dominio pubblico gli SMS
di Stepney alla Mac Laren durante le gare internazionali, che illustravano le strategie
della Ferrari, ed in grado di far modificare tempestivamente all’avversario la condotta
da seguire nella gara. La Polizia Giudiziaria italiana aveva infatti fornito i verbali ed i
tabulati di tutto questo scambio di informazioni, ma anche tutte le telefonate e gli SMS
effettuati da Stepney sul cellulare di Coughlan da marzo a luglio 2007, nonché le
telefonate (35) e gli SMS (ben 288) scambiati tra i due nel periodo marzo aprile 2007,
in particolare concentratesi in occasione dei test privati della casa di Maranello in
Malesia e nel Gran Premio di Australia, ed infine delle e-mail (ben 23) tra Alonso e Pedro
de la Rosa, collaudatore Mac Laren.
3. La confessione del responsabile della Mac Laren nel dicembre 2007 e l’esecuzione della sentenza che aveva salvato i piloti.
I Giudici nella motivazione hanno ritenuto che il progettista della Mac Laren avesse
ricevuto un “pacco” di informazioni della Ferrari da Stepney in parte comunicate a
quelli della Mac Laren. Alcuni degli argomenti riguardavano la “distribuzione dei pesi”
da riprovare poi al simulatore, “l’ala posteriore flessibile” della Ferrari “il bilanciamento
aerodinamico a 250 km orari” nonché “il gas Ferrari per gonfiare le gomme” per ridurre
la temperatura e il cosiddetto “blistering”. Anche la magistratura italiana il 9 ottobre
dello stesso anno, pochi giorni prima del G.P. del Brasile, convocò al Tribunale di
Modena il pilota Alonso per sentirlo sulle varie e-mail scambiate con il collaudatore
della Mac Laren Pedro de la Rosa, nel procedimento nel quale sarebbero stati interessati
i vertici della Mac Laren ed il già citato ex tecnico della Ferrari. L’interrogatorio, durato
più di qualche ora avrebbe avuto per oggetto anche le pagine sottratte contenenti i
progetti del reparto corse della Ferrari, dalle quali sarebbe nato questo processo,
all’indomani dell’ 8 settembre, alla vigilia del G.P. di Monza.
Non è dato sapere, in particolare, cosa sia stato verbalizzato della deposizione di
Alonso, ma negli ambienti sportivi, spuntavano la guerra e le polemiche tra lui e l’altro
pilota della Mac Laren, L. Hamilton “tanto che in Ungheria i due compagni si
ostacolano al limite del regolamento - ci narra il puntuale Fabio Rubini nelle sue
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RAPPORTI INTERNAZIONALI
cronache per Libero - e lo spagnolo viene punito, durante le qualifiche. Per tutta risposta
il Team lo isola e lui diventa la gola profonda della “spy story” Mac Laren - Ferrari, e
fa condannare la sua scuderia. E in Belgio ci manca un niente perché Alonso sbatta fuori
Hamilton”.
Nelle more di tutto questo, la Mac Laren presentava ricorso avverso la sentenza di
condanna, ma questo non impediva agli ispettori della FIA di fare un giro a Woking,
al quartier generale della Mac Laren per l’indagine sulla macchina versione 2008,
controllare i progetti, raccogliere tutte le informazioni e rilevare le eventuali copiature
ed idee provenienti dalla documentazione trafugata, sulla base della sentenza del 13
settembre del Consiglio Mondiale.
La fase dell’esecuzione della sentenza è stata la più rilevante ed importante di tutta
la vicenda, perché ha segnato da una parte l’abbandono del ricorso presentato dalla Mac
Laren contro la sentenza della FIA, e dall’altra ha avuto il riscontro della verità dello
spionaggio, addirittura culminato nell’ammissione da parte dei responsabili Mac Laren
dell’effettivo spionaggio ai danni della Ferrari, e della successiva copiatura ed applicazione sulle Mac Laren dei particolari tecnici delle vetture di Maranello, rilevati dagli
ispettori nel sopralluogo fatto a dicembre in Inghilterra. Il 13 dicembre, ad ispezione
in corso, la Mac Laren, senza ancora poter incassare nessun “placet” sulla regolarità della
monoposto 2008 da parte della Commissione dei tecnici della FIA, ma con il rinvio al
prossimo anno a campionato iniziato, esattamente al 14 febbraio, per una definitiva
ispezione da cui sarebbe dipesa la regolarità o meno della monoposto MPO8, inviava una
lettera di scuse e di ammissione di tutte le responsabilità al Consiglio Mondiale della FIA,
alla Ferrari, e a tutti gli appassionati di questo sport, dicendosi rammaricata benché: “le sue
investigazioni interne non abbiano identificato questo materiale e tuttavia ha scritto al
Consiglio Mondiale per scusarsene”. In sintesi la Mac Laren avrebbe chiesto alla FIA una
moratoria per rivedere i punti della macchina nei tre sistemi del cambio, del rifornimento
rapido, e della C02 utilizzata per il gonfiaggio dei pneumatici, e si sarebbe anche messa a
disposizione per le spese ed i costi sostenuti dalla Commissione tecnica della FIA per le
indagini.
E’ evidente che su tutto ciò ha largamente influito il fatto che, a tre mesi dall’inizio del
Campionato 2008 la Mac Laren rischiava di dover ridisegnare completamente l’intera
monoposto, o addirittura di essere squalificata.
Mai, come in questo caso di giustizia internazionale, le inchieste si sono concluse in così
breve spazio, con l’accertamento della verità, la confessione dei responsabili, e l’esecuzione
della sentenza.
Luigi Favino
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L’intervento introduttivo di Giovanni Cipollone
in occasione della presentazione del libro di Alfonso Malinconico
“Diritto e Letteratura” Manzoni e Pirandello
(Roma, 26 novembre 2008)
Gentili Signore e cari Signori,
Vi porto il saluto del Presidente Cassiani e del nostro Consiglio dell’Ordine.
Il nostro Consiglio predilige queste manifestazioni che tengono accesa la fiaccola della
cultura.
Siamo qui convenuti per un avvenimento letterario di estremo interesse.
Nella sua appassionata ricerca, sfogliando le migliori pagine della letteratura, avendo
come punto di riferimento il pianeta Giustizia, Alfonso Malinconico nel suo libro ha
affrontato un difficile tema, avendo presente la prorompente personalità di due colossi,
Manzoni e Pirandello.
Il primo vede vittorioso il Diritto, nella affermazione della provvidenza che viene
incontro alle aspettative degli umili e degli oppressi. Il secondo, nel gioco delle parti,
intravede, con sottile umorismo, aspetti che se non negano il Diritto, almeno lo
accantonano in un angolo buio.
Si sa, “ubi societas, ibi ius”.
Non può esservi Giustizia senza l’affermazione del Diritto, e cioè, l’insieme delle Leggi
che vincolano gli uomini regolandone i rapporti e stabilendo poteri, doveri, obblighi o
anche privilegi.
Dopo tutto, “ius” come avvertiva Carnelutti ha come radice etimologica “iugum” che
è il mezzo con cui i buoi venivano legati al carro o all’aratro.
Infatti, parallelamente, un saldo vincolo lega il cittadino allo Stato.
Ma veniamo al libro di Alfonso Malinconico.
Egli ha una visione ad ampio raggio della avventura umana poiché unisce la sua
esperienza di giudice saggio e scrupoloso a quella di raffinato letterato, su una base
eticamente vicina agli ideali più alti.
A questo punto è meglio che termini il mio dire, lasciando spazio ad un prestigioso
relatore, il Prof. Nino Borsellino, professore di letteratura moderna e contemporanea e
quindi grande uomo di cultura.
Ha fatto seguito la dotta relazione del Prof. Francesco Mercadante, professore di
Filosofia del diritto e gli interventi dell’Avv. Aldo Romeo, del Prof. Saverio Ruperto, del
magistrato Umberto Apice e dell’Avv. Giovanni Malinconico, Presidente dell’Unione
degli Ordini Forensi del Lazio.
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
ALFONSO MALINCONICO “Diritto e Letteratura – Manzoni e Pirandello”
Empizia Ed. – Roma 2008 pagg. 175
Con questo nuovo saggio Alfonso Malinconico, magistrato (già Presidente della III
Sezione Penale della Corte di Cassazione fino al 2002) e letterato (autore di diversi saggi nel
campo della Poesia come “Dies ad quem”, Book Ed. 2000, “Cautio Criminalis”, Empiria Ed.
2006, “Sul rame dei sogni”, Marcus Ed. 2005, della Saggistica letteraria e delle Arti Figurative)
affronta il problema della giustizia visitandolo nel rapporto tra letteratura e diritto. Ricorda
come il tema della giustizia sia stato sempre presente nella poesia, nella letteratura, nel teatro,
nel racconto tragico e tragicomico, evidenziando poi in Manzoni e Pirandello il modo come
ciascuno di essi riversi nelle sue opere il diritto e la giustizia, con una propria specificità
letteraria, attingendo al massimo della fusione tra diritto e letteratura il manzoni nella “Storia
della Colonna Infame” e Pirandello nella “Giara”.
Manzoni, per ripetere quanto riportato nella introduzione al libro di Nino Borsellino,
introduce nella peripezia romanzesca, che intreccia storia e provvidenza, la vittoria del
Diritto a favore degli umili che lo invocano; Pirandello va oltre la giustizia e evoca ai suoi
personaggi il diritto di interpretarne le leggi; il registro dell’umorismo intercala tutto il
grande romanzo manzoniano, in Pirandello si fa più palese, condizionante anche per giudici
o accusatori, fino a rovesciare il gioco delle parti lasciando il diritto fuori dai Tribunali:
questa è anche la vicenda critica processuale narrata nel libro nel fitto intreccio della sua
trama letteraria.
Aldo Romeo
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI RAFFAELE JUSO
“Profili di legittimità della motivazione per relationem”
Roma 22 settembre 2008 - Cassa Forense
Intervento dell’Avv. Giovanni Cìpollone
Si sa che ogni istituto giuridico è destinato a subire una evoluzione, secondo le
contingenze di un determinato momento storico o in ossequio ad una ideologia di fondo
che prepotentemente avanza.
Una dimostrazione tangibile di questo mio dire è data dal libro di un grande Maestro
quale è Raffaele Juso il quale aveva annunciato, dopo la terza edizione del suo apprezzato
volume “Lineamenti dì Giustizia Amministrativa”, che la terza edizione sarebbe stata
l’ultima e, invece siamo qui riuniti per festeggiare il nostro caro amico Raffaele ed elogiare
la quarta edizione del Suo libro, impressionati per la mole dì novità che contiene e la
squisitezza dei concetti giuridici espressi.
A parte le necessarie modifiche e integrazioni che il libro contiene e gli aggiornamenti
dottrinari e giurispru-denziali, indispensabili per chi coltiva gli studi dì diritto amministrativo.
Veramente pregevole è il riesame dei “Riti Speciali”, oltre agli approfondimenti sulla
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
tutela giurisdizionale del “silenzio” e quelli relativi al rapporti tra l’ordinamento statale e
quello sportivo.
Ovviamente, il provvedimento emesso dal Comune di Roma che nella sua intrinseca
espressione deontica assume la connotazione di comando, permesso o divieto.
Esso può riguardare un solo interessato, può concedere o togliere un vantaggio a un solo
soggetto o essere diretto a più destinatari.
Pertanto, l’obbligo di rendere edotto in particolare il destinatario (se il provvedimento
è ad personam) o, in generale più destinatari, assume pregnante rilevanza.
Il caso che desidero sottoporvi concerne una ordinanza sindacale che disponeva le
limitazioni di accesso degli autoveicoli nella zona a traffico limitato, la cui violazione è
prevista dal D.L. 30/4/1992 n. 285.
Come è noto l’atto “provvedimentale” del Comune di Roma prevedeva degli orari precisi
in cui era consentito l’ingresso degli autoveicoli senza la trascritta autorizza-zione di entrare
nella zona a traffico limitato secondo orari prestabiliti.
Ad ogni varco vi era affisso un cartello contenente queste prescrizioni.
Nei giorni feriali il divieto per gli automobilisti, non muniti di permesso di ingresso era
consentito dalle ore 18,30.
Orbene, per motivi contingenti (come ad esempio la eccezionale affluenza di persone nel
centro della città in ore notturne) era stato vietato 1' ingresso degli autovei-coli per cui un
ignaro automobilista, verso la mezzanotte, proveniente da località posta fuori Roma, ignaro
della modifica degli orari di ingresso, aveva infranto il divieto di accesso.
Dopo qualche mese gli era stato notificato il verbale di contravvenzione, per cui aveva
presentato formale ricorso al Prefetto che aveva rigettato il ricorso, con la motivazione che
segue:
“RITENUTO che, conformemente a consolidata giurisprudenza (ex plurimis: Cons. di
Stato, Sez. IV, sent. n.1114 del 21/10/1978; Cons. di Stato, Sez. VI, sent. n. 195 del 28/03/
1992) il rinvio ad altro atto, ai fini della decisione del ricorso, non inficia la legittimità del
provvedimento purché siano conoscibili le ragioni sulle quali la medesima decisione si fonda
e che, più in generale, l’obbligo di motivazione degli atti amministrativi può ritenersi
sufficientemente assolto se sia dato ricavare, anche per rinvio ad altri atti, la ricostruzione
dell’iter logico seguito dall’autorità’ emanante (Cons. di Stato, Sez. III, par. n.1755 del 26/
11/2002; Cons. di Stato, Sez. VI, sent. n.1023 del 7/12/1992);
ATTESO che, alla luce del rapporto controdeduttivo predi-sposto dall’organo accertatore, al quale questa autorità rinvia facendolo proprio in punto di fatto e di diritto, il ricorso
è infondato;
VISTO l’art. 3 del D.Lgs. 12/3/1993 n.39, disciplinante la predisposizione di atti
amministrativi tramite i sistemi informativi automatizzati;
VISTO il nuovo codice della strada, approvato con D.Lgs. 30/4/1992 n. 285 e successive
modificazioni ed integrazioni;
VISTO il regolamento di esecuzione del codice della strada;
VISTA la legge del 24/11/1981 n.689;
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SEGNALAZIONI E RECENSIONI
ORDINA
al predetto dì pagare la somma di Euro 136,00 quale sanzione amministrativa
pecuniaria per l’infrazione di cui sopra.
Ci sembra che la pronuncia del Prefetto della Provincia di Roma sia criticabile sotto
il profilo giuridico.
Qualsiasi ordinamento ha alla base la esplicazione di un potere potestativo nei
confronti dei destinatari della norma.
E’ pacifico che anche la disposizione comunale ha una duplice valenza: quella di
“norma agendi” che comprende la direttiva di comportamento, qualunque sia la sua
volontà precettiva e, in modo più specifico, quella di regola prevista dalla fattispecie,
strutturata sulla previsione della verificazione di un evento.
E’ altrettanto pacifico che sia necessaria, da parte dei destinatari dello “ius”, afferente
alla relativa dispo-sizione normativa, la conoscenza di quest’ultima.
Assume quindi rilevante importanza l’idoneità’ e l’efficacia del mezzo con cui deve
essere comunicato all’utente della strada l’esistenza del divieto di accesso nel centro della
città in orario fino a quel momento consentito.
Nel merito va rilevato che l’automobilista, di rientro a Roma, dopo aver trascorso una
vacanza fuori citta’, proveniente dalla Via Aurelia giunto alle ore 23,43 al varco n. 11 di
Via Arenula, essendo in orario che consentiva l’accesso alla zona a traffico limitato, dopo
le ore 18,30 (era infatti quasi mezzanotte), è entrato nella “città proibita agli automobilisti”, assolutamente ignaro di una nuova disposizione emanata temporaneamente ed
eccezionalmente per periodo notturno, così come appreso chiamando il numero telefonico 060606 “Chiama Roma Sportello a distan-za”, indicato in calce al verbale dì
contravvenzione.
Tale ulteriore divieto di accesso in un’ora sempre consentita e costituente una
eccezione alla delibera n. 856/00, avrebbe dovuto essere segnalata con mezzi tecnici
adeguati, costituendo una eccezione alla tabella oraria posta all’ingresso del varco.
Infatti, la manifestazione dì volontà da parte della autorità comunale produttiva di
conseguenze giuridiche in relazione al fine perseguito, comportava l’obbligo di usare un
mezzo idoneo per segnalare agli automobilisti la diversa disposizione.
Solamente con il rendere pubblico l’obbligo imposto, (da cui nasce il dovere di
“Tacere” o “non Tacere” da parte del destinatario), può sorgere la pretesa dell’or-gano
istituzionale che lo ha emesso.
Il principio sopra enunciato è in vigore a Roma da più di due millenni di civiltà
giuridica e prevede quanto segue: “obligatio est iuris vinculum quo necessitate adstringimur alicuius solvendae rei secundum nostrae civitatis Tura” (Gìustiniano Inst. 3.13).
Il nuovo “vinculum” ha comportato una limitazione nella sfera della libertà d’azione
dei destinatari e la nuova delibera avrebbe dovuto essere pubblicizzata con idonei mezzi,
tenendo conto degli automobilisti che non erano in condizione di poter conoscere la
nuova pre-scrizione costituente una eccezione alla regola generale.
Tornano alla mente i bei tempi in cui era sufficiente un banditore per comunicare ai
cittadini, attraverso le vie cittadine, gli editti, i proclami e le decisioni delle Autorità
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cittadine.
Assolutamente “forzata” e contraria appare la tesi secondo la quale sia legittimo il
provvedimento amministra-tivo si fonda la decisione” e che “l’obbligo di motivazione
degli atti amministrativi può ritenersi sufficentemente assolto se sia dato ricavare anche
per rinvio ad altri atti la ricostruzione dell’iter logico seguito dall’auto-rita’ emanante”.
Come è facile arguire il problema, lungi dall’essere risolto, non viene assolutamente
affrontato poiché non ha alcun valore vincolante per il destinatario della norma, l’aspetto
inerente alla struttura di norme incriminatrici che si ricollegano ad altre norme, né l’iter
logico-giuridico che ha determinato l’emanazione del divieto.
Dovevano
invece,
motivatamente,
essere specificate le ragioni per cui
il cittadino aveva l’obbligo giuridico di ottemperare ad un ordine di cui - non certamente
per sua incuria o negligenza - non poteva esserne a conoscenza. Si vede che è ancora
vigente la regola medioevale dei “sic volo, sic jubeo, stat pro ratione voluntas”.
Non appare rispettato l’obbligo giuridico dell’organo che ha emanato il provvedimento, sostenendo che la modifica dell’orario di ingresso ai varchi era stata pubblicizzata
mediante i quotidiani e mediante internet.
Il vero problema da affrontare era quello relativo alla idoneità ed efficacia della
comunicazione dell’ordinan-za amministrativa al destinatari.
Non appare conforme a giustizia l’assunto che sia suffi-ciente la pubblicazione
dell’atto sull’Albo Pretorio perché si perfezioni l’avvenuta comunicazione del provvedimento, né accettabile l’opinione che si sarebbe potuto ricorrere a pubblico proclama, al
quale si ricorre esclusivamente nel caso di instaurazione del contraddittorio, a seguito del
rilevante numero dei soggetti al quali l’atto introdutti-vo al giudizio deve essere formalmente partecipato. Ciò però avviene attraverso il preventivo assenso del Presidente del
Tribunale amministrativo regionale adito.
Sussiste, invece, il dovere civico dì partecipare gli interessati - che, oltre che cittadini
potrebbero essere stranieri giunti in città - circa il divieto di accesso al varco.
Ritornando al caso in esame si sottolinea che i respon-sabili della viabilità del Comune
di Roma hanno succes-sivamente disposto che in ogni varco alla zona a traffico limitato,
fosse installato giorno e notte l’insegna lumi-nosa indicante all’automobilista la dicitura
“varco attivo” oppure “varco non attivo”!.
In definitiva, era necessaria una preventiva efficace segnalazione sulla disposizione che
modificava le prescri-zioni del presente provvedimento, non potendosi pretendere che il
cittadino sia giurisperito o, peggio ancora, debba conoscere gli orientamenti giurisprudenziali.
Il diritto - come al contrario sosteneva Angelo Falzea-non può essere visto come “un
sistema di orientamenti”, poiché invece esige certezza e rispetto dei principi mo-rali, prima
che giuridici.
Giovanni Cipollone
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L’OGGETTO DEL DIRITTO
Compito dello Stato è quello di tutelare la vita sin dal suo concepimento.
Fin qui, si potrebbe dire, nulla di clamoroso, giacché, chi mai potrebbe pensare
che in una società civile, almeno così si dice, si possa sostenere l’aberrante idea che
tale compito non sia afferente alla natura dello Stato.
Eppure, nelle lande della terra di occidente, si sta affermando un principio, che,
tuttavia, di principio non ha proprio nulla, secondo il quale compito dello Stato
sarebbe anche quello di tutelare il diritto a non nascere.
Ecco l’aberrazione del diritto.
Ciò che ancor di più sconvolge, certamente sul piano spirituale prima che su
quello del diritto, è che tale assunto abbia finanche, si sostiene, una solida
argomentazione giuridica.
Dalla interruzione della gravidanza si è passati, senza alcuna disinvoltura
morale, alla selezione genetica, vale a dire alla manipolazione dell’embrione.
Anche in tale circostanza l’argomentazione posta alla base di quella che sembra
essere una conquista della scienza, poggia sulla stessa radice dell’accampato diritto
alla interruzione della gravidanza, e cioè il diritto di scegliere se dare corso ad un
vita.
In entrambi i casi, la radice di tal preteso diritto appare la seguente: non si può
negare ciò che non esiste.
Il che, più o meno in parole semplici, significa che non si può sopprimere ciò
che non ha vita ovvero ciò che non appartiene al regno degli esseri viventi.
Dunque, si è affermato un diritto per il quale la vita stessa è sottoposta una specie
di condizione, che alcuni possono esercitare ad libitum!
Oggi il pericolo che la razza umana corre è quello derivante dalla manipolazione
genetica dell’embrione. Come già detto, anche il diritto alla manipolazione
genetica si fonda sullo stesso assunto dell’interruzione della gravidanza, e cioè il
fatto che si interviene su ciò che non ha vita.
E pur tuttavia, in entrambi i casi, tale assunto esplode in tutta la sua contraddizione là dove si vorrebbe invocare la tutela giuridica per ciò che non esiste.
Si sa. In un mondo edonistico dove non regna ormai più un solo labbro, anche
il diritto stesso è stato piegato agli appetito dei più.
E’ necessario partire da una breve premessa per comprendere meglio ciò che
quivi si intende sostenere.
Ora, va da sé che oggetto del diritto è pur sempre un interesse materiale, e che
il legislatore concede l’abito del diritto soltanto a quegli interessi che si giudica
abbisognevoli di tutela.
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IN PUNTA DI PIEDI
Oggetto di tutela è pur sempre un interesse di stampo materiale, ma per
invocarne la tutela presso il sacerdote del diritto, è pur sempre necessario che
l’oggetto di tale interesse esista.
Di tale esistenza se ne può invocare non soltanto l’esistenza materiale, bensì
anche giuridica; tuttavia in quest’ultimo caso è bene precisare che l’esistenza
giuridica trova comunque una sua radice in un quid di reale.
Orbene, tornando a noi, è pur sempre un interesse materiale, ovvero un bene
giuridico.
Ciò significa che in tanto il diritto esiste in quanto abbia per oggetto, al fine di
predicarne la tutela, un bene ‘giuridico.
Data la sia pur breve premessa è lecito chiederci se si possa predicare l’esistenza
di un diritto che abbia per oggetto un interesse materiale che non esiste.
In particolare, se si sostiene, come si intende fare nel campo della manipolazione
genetica, che il diritto ad una simile scienza poggia sull’assunto che l’embrione sia
una entità non facente parte del regno vivente, ne consegue una cosa sola, e cioè
che non c’è diritto.
E la conseguenza non può che essere che questa, giacché, almeno sul piano
razionale, riesce difficile pensare che il legislatore abbia concesso l’abito del diritto
ad una qualcosa che non esiste. La cara e vecchia litania è sempre rimasta la stessa,
sia per quella di ieri, al tempo dell’interruzione di gravidanza, sia per quella di oggi,
al tempo della manipolazione genetica, sostenendo, nell’uno e nell’altro caso, la
non esistenza di ciò che si sopprime.
Dunque, una contraddizione che ha una doppia valenza, sia positiva che
negativa.
Di quella negativa si è già fatto cenno col sostenere che non vi può essere un
diritto che tuteli ciò che non esiste; mentre di quella positiva merita appunto
parlane non fosse altro per sostenere ciò che uno Stato civile non può non
sostenere, vale a dire il diritto alla vita.
Il paradosso del diritto di certuni, che del diritto non conoscono lo scopo
ultimo, ossia la tutela dei più deboli, è tale che si afferma il diritto alla vita
negandolo in pari tempo.
Io in tanto sono ciò che sono in quanto sono stato ciò che già ero!
In tale affermazione, nulla di più che il diritto alla vita.
Si può forse sostenere che ciascuno di noi è il frutto del nulla?
Siamo certi che sia lecito affermare che noi in tanto oggi siamo in quanto ieri
non eravamo?
Ebbene, una certa contraddizione sì coglie sol pensando che, per una antica
legge di natura, non possiamo essere se prima non siamo già stati.
L’embrione, che è il prius della nostra esistenza, non può non essere ciò che già
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IN PUNTA DI PIEDI
è, e cioè la vita.
Affermare che esso non è significa, né più né meno, affermare che l’uomo,
meravigliosa creatura tra le tante, sia il frutto del nulla.
Ciò ripugna alla mia ragione prima che alla mia coscienza sempre più insidiata
da falsi principi a cui si è concesso l’onore dell’abito del diritto.
Il compito dello Stato è quello di affermare il diritto alla vita, e non quello alla
non nascita.
Se da un lato, con riguardo al risarcimento del danno, si afferma il diritto alla
nascita consapevole ovvero il diritto a non nascere perfetti, dall’altro, in piena
contraddizione con se stesso, il legislatore continua a sostenere il diritto a non
nascere.
Bizzarrie tra le bizzarrie di un sistema giuridico che sembra ormai sempre più
attento ai desideri dei subbietti del diritto piuttosto che allo scopo del diritto stesso.
E con la manipolazione genetica si è affermato uno strano diritto, ossia quello
di scegliere se dare corso ad una vita come se si trattasse di andare al supermercato.
Presto entreremo in un grande supermercato; entrando, sulla sinistra, troveremo
degli scaffali dai quali, questa volta, non sceglieremo il detersivo da acquistare per
la nostra lavatrice di marca occidentale, pur se
made in Cina, quanto, piuttosto, il colore degli occhi, dei capelli, l’altezza,
l’intelligenza, di quello che sarà il
preteso frutto del nostro concepimento.
In ciò il pericolo, del resto mai celato, di avviare una specie di selezione naturale
dell’uomo.
Niente più esseri diversamente abili, ma solo uomini e donne alti, belli,
intelligenti, perfetti nella loro fisicità. Allora, sì, che il dovere dello Stato di
affermare e difendere il diritto alla vita, qualunque forma essa abbia, si pone, per
una società che voglia dirsi civile, come un imperativo morale.
Siamo uguali e diversi, in ciò la verità della nostra creazione.
Poco importa chi e cosa ha dato corso, nella notte dei tempi, alla nostra
esistenza, perché ciò che importa davvero è comprendere che la nostra diversità
esprime ciò che possiamo ricevere dall’altro. Ogni legge della natura ha sempre dato
ad alcuni qualcosa in più e ad altri qualcosa in meno, e ciò con il chiaro scopo di
compensarsi l’un con l’altro.
Nessun essere vivente, per tal via, dovrebbe porsi al di sopra degli altri.
Giovanni Stampone
896
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22/04/2009, 9.53
AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – SETTEMBRE - OTTOBRE 2008
ALBO ORDINARIO
ABRUZZESE Giulia
(Bisceglie 23.12.1978)
Corso Vittorio Emanuele II, 284
tel. 3476601350
2.10.2008
ALCAMO Loredana
(Mazara del Vallo 25.02.1976)
Via Napoleone III, 28
tel. 06.44360516
9.10.2008
ANDRETTA Michele
(Vibo Valentia 20.05.1967)
Via Archimede, 149
tel. 06.80690501
ANTONELLI Alessio
(Roma 24.08.1981)
Via Vittoria Colonna, 40
tel. 06.36002365
APREDA Christian
(Roma 25.07.1980)
Via delle Nereidi, 36
tel. 06.64671288
AQUILINO Giancarlo
(Roma 13.10.1977)
Via Carlo Poma, 4
tel. 06.3701825
9.10.2008
ARGANINI Michele
(Roma 06.07.1978)
Via Nomentana, 78
tel. 3285908017
23.10.2008
ARMELISASSO Fabrizio
(Roma 24.05.1976)
Via Umberto Boccioni, 3
tel. 06.8073488
23.10.2008
ARONA Giovanni
(Roma 29.09.1975)
Via Giulia Di Gallese, 10
tel. 3332350491
23.10.2008
AUCONE Giovanna
(Benevento 11.03.1978)
Via Lisbona, 11
tel. 06.8841535
21.04.2006
AUGELLO Valentina
(Roma 22.02.1980)
Via Giovagnoli, 25
30.10.2008
AZZELLA Marzia
(Roma 28.07.1978)
Via del Governo Vecchio, 20
tel. 06.68392124
23.10.2008
AZZOPARDI Flavia
(Roma 19.08.1980)
Via Nicola Ricciotti, 11
tel. 06.3204509
30.10.2008
BARBUTO Fabio
(Roma 23.12.1974)
Via Ugo Ojetti, 392
tel. 3475979692
11.09.2008
BATTISTINI Bruna
(Roma 01.07.1977)
Via Del Fontanile Nuovo, 50
tel. 06.30815276
11.09.2008
BELLARELLI Simone
(Roma 25.03.1973)
Via Archimede, 120
tel. 06.3211299
25.09.2008
BENNANI Silvia
(Roma 11.04.1978)
Via Muzio Clementi, 48
tel. 06.32120202
23.10.2008
BERNARDI Stefano
(Roma 05.06.1982)
Via Monte Zebio, 28
tel. 06.3200367
23.10.2008
23.10.2008
2.10.2008
897
FORO ROMANO 5-6/2008
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897
2.10.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
BIAGI Francesco
(Roma 09.05.1981)
Via Leonida Rech, 32
tel. 06.86890126
23.10.2008
BIAGINI BALLINI Tiziana
(Roma 31.07.1976)
Via di Macchia Saponara, 101/g
tel. 06.52363863
16.10.2008
BOSIO Francesco Maria
(Roma 09.01.1974)
Via Fogliano, 8
tel. 06.8840589
11.09.2008
BRANCACCIO Graziella
(Catanzaro 11.07.1973)
Via Tibullo, 13
tel. 06.6871487
18.09.2001
BRIENZA Luca
(Roma 06.05.1977)
Via Ostia, 16
tel. 06.39740099
25.09.2008
BUCCI Kathleen Georgina
(Roma 15.08.1973)
Via G. Curioni, 70
19.12.2002
BUI Irene
(Padova 13.09.1981)
Via Alessandria, 130
tel. 06.466221
23.10.2008
BURATTI Gabriele
(Roma 30.06.1980)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
16.10.2008
CACCAVALE Isabella
(Roma 08.12.1975)
Via Alessandria 107
tel. 06.8412883
23.10.2008
CAFARO Giovanna
(Altamura 30.04.1980)
Via Amico da Venafro, 14
tel. 3202770372
23.10.2008
CAMILLETTI Ilaria
(Roma 03.03.1980)
Via del Vascello, 6
tel. 06.58365331
30.10.2008
CARMIGNOTO Stefano
(Brescia 21.07.1976)
Piazza G. Randaccio, 1
tel. 06.3720078
11.09.2008
CATALANO Silvia
(Roma 18.06.1980)
Via E. Medi, 11
tel. 3292297424
11.09.2008
CATALINI Lucia
(Napoli 18.07.1975)
Via Filippo Corridoni, 25
tel. 06.37350372
9.10.2008
CATANANTI Teodoro
(Roma 15.04.1981)
Via del Gelsomino, 54
tel. 06.6383749
2.10.2008
CAVALLARO Giuseppe
(Messina 16.06.1982)
Via del Casaletto, 151
tel. 3470633063
2.10.2008
CAVALLO Alessandro
(Roma 09.04.1977)
Piazza della Liberta’, 13
tel. 06.3216007
9.10.2008
CECCARELLI Matteo
(Roma 24.02.1979)
Via Pasubio, 15
30.10.2008
CELEGHINI Paola
(Genova 16.10.1963)
Via della Conciliazione, 44
tel. 06.68301229
30.10.2008
898
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FORO ROMANO 5-6/2008
898
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
CERTO Elettra
(Milano 14.12.1977)
Lung.re Arnaldo da Brescia, 9
tel. 06.328521
30.10.2008
CERULLI Irene
(Roma 12.01.1982)
Via Barnaba Oriani, 32
tel. 06.8081853
23.10.2008
CEVOLOTTO Mario
(Roma 02.09.1961)
Via Antonio Bennicelli, 27
tel. 06.58204665
CIANCAMERLA Tamara
(Roma 07.09.1973)
Via Selva Candida, 115 Pal.c
tel. 06.61563847
18.09.2008
CIANCIO Elvira
(Catanzaro 16.02.1979)
Via della Giuliana, 35
tel. 3207277474
23.10.2008
CIERI Caterina
(Ortona 30.01.1978)
Via dell’Imbrecciato, 124
tel. 06.55285582
11.09.2008
CIFALINO’ Claudio
(Roma 10.09.1974)
Via Emanuele Gianturco, 6
tel. 06.32110518
11.09.2008
CIMINO Maria
(Catania 03.12.1976)
Piazza Istria, 20
tel. 06.85350699
CIMIOTTA Emanuele
(Roma 15.07.1978)
Via C.T. Odescalchi, 10
tel. 06.51607325
CLARIZIA Paolo
(Roma 31.03.1982)
Via Principessa Clotilde, 2
tel. 06.3611767
COLANTONI Antonella
(Roma 23.02.1977)
Via R. Caverni, 6
tel. 06.39031244
30.10.2008
COLICCHIO Cristiana
(Roma 26.05.1976)
Via F. Algarotti, 18
tel. 3287391259
30.10.2008
COLLOCA Romina
(Vibo Valentia 27.11.1971)
Piazza Euclide, 31
tel. 06.8075414
25.09.2008
COLOBRARO Daniele
(Roma 23.07.1979)
Viale delle Milizie, 15
tel. 06.37514751
30.10.2008
COLONNA Alessia
(Ronciglione 21.10.1973)
Via Alcide de Gasperi, 51
tel. 06.9099384
25.09.2008
COLUCCI Alessia
(Roma 07.04.1976)
Piazza Sabazio, 31
tel. 3280842267
30.10.2008
CONSERVA Alessandra
(Lecce 05.04.1977)
Via Cicerone, 44
tel. 06.87450736
9.10.2008
CONTINO Cristiana
(Roma 01.10.1979)
Viale B. Buozzi, 49
tel. 06.45448809
11.09.2008
COSTA Francesco
(Roma 18.12.1976)
Corso Vittorio Emanuele, 1
tel. 02.725051
11.09.2008
9.10.2008
899
11.09.2008
2.10.2008
899
FORO ROMANO 5-6/2008
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2.10.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
CRUPI Demetrio
(Foligno 20.05.1977)
Via Po, 9
tel. 3382312002
23.10.2008
CURATOLO Giuseppe
(Roma 18.05.1977)
Circonvallazione Ostiense, 228
tel. 06.5121757
11.09.2008
D’AMBROSIO William
(Catanzaro 17.07.1973)
Via S. Tommaso d’Aquino, 5
tel. 06.39731604
16.10.2008
D’ANDREA Michele
(Sora 04.02.1975)
Via La Spezia, 6
tel. 3281275000
30.10.2008
D’ANGELI Massimiliano
(Roma 03.10.1978)
Corso Vittorio Emanuele II, 154
tel. 06.6833866
23.10.2008
D’ANIELLO Valentina
(Napoli 14.09.1979)
Largo Luigi Antonelli, 10
tel. 06.5400215
23.10.2008
DAVOLI Mariano
(Catanzaro 10.05.1972)
Largo A. Fochetti, 28
tel. 06.570282651
DE BRUNO Andrea
(Varese 26.11.1975)
Via Bocca di Leone, 78
tel. 06.695161
DE CEGLIE Angelo Gabriele
(Falcone 21.11.1941)
Via Vecchiarelli, 32
tel. 06.6875842
6.07.1967
DE NARDIS Eugenio Simone
(Roma 01.04.1980)
Via G. Pezzana, 15
tel. 06.8081691
2.10.2008
DEIANA Giovanni Maria
(Nuoro 18.12.1975)
Via Monte Zebio, 19
tel. 06.37518916
30.10.2008
DI GIORGIO Maria
(Barletta 23.07.1970)
Viale America, 125
tel. 06.5920656
29.09.2004
D’IPPOLITO Nicola
(Taranto 26.02.1979)
Via degli Scipioni, 110
tel. 06.36002721
24.05.2007
D’OTTAVIO Silvia
(Roma 19.02.1975)
Via A. Baldovinetti, 26
tel. 06.51600196
2.10.2008
ENEI Katia
(Magliano Sabina 28.06.1980)
Viale delle Milizie, 38
tel. 06.37517336
9.10.2008
FABRIZI Serena
(Roma 29.08.1975)
Via Calabria, 56
tel. 06.42740221
30.10.2008
FALOTICO Michela
(Roma 07.09.1980)
Viale Giulio Cesare, 78
tel. 06.68803582
10.01.2008
FERRAGUTO Marco
(Roma 28.03.1973)
Via Citta’ della Pieve, 16
tel. 3463192419
16.10.2008
FESTA Alessio
(Roma 16.08.1975)
Viale Oceano Atlantico, 37/h
tel. 06.5014716
900
14_albi.pmd
5.06.2001
11.01.2005
9.10.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
900
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
FIASCHETTI Sabrina
(Roma 11.04.1980)
Via Nicola Pellati, 54
tel. 06.88543944
9.10.2008
FIVOLI Filippo
(Roma 19.09.1964)
Via Eusebio Chini, 69
tel. 06.7027851
18.09.2008
GARAU Gianluca
(Roma 02.01.1971)
Via Alessandro Torlonia, 4/b
tel. 06.44239505
18.09.2008
GERONZI Alessia
(Roma 31.05.1970)
Via Antonio Mordini, 14
tel. 06.45540400
11.09.2008
GIANNANTONIO Luigi
(Roma 20.05.1978)
Via degli Scipioni, 153
tel. 06.3200838
18.09.2008
GINESTRONI Stefano
(Roma 14.05.1976)
Via Silvio Pellico, 44
tel. 06.37350915
16.10.2008
GIOFFRE’ Maria Luisa
(Roma 10.01.1974)
Via dei Campi Flegrei, 65
tel. 3498990950
25.09.2008
GIOMETTI Francesca
(Roma 18.08.1980)
Via Ronciglione, 3
tel. 06.36308175
23.10.2008
GIORDANO Alberto
(Roma 24.09.1966)
Via D. Frescobaldi, 3
tel. 06.8278136
11.09.2008
GIORNETTI Alessio
(Roma 22.10.1975)
Via Flaminia, 357
tel. 06.32120082
16.10.2008
GUALTIERI Tommaso
(Barcellona P.di Gotto 10.02.1976)
Via Germanico, 172
tel. 06.3226896
19.10.2002
IANNELLI Vincenzo
(Roma 17.12.1968)
Via Giuseppe Sacconi, 19
tel. 06.32652431
25.09.2008
IEMBO Elena
(Crotone 06.03.1973)
Via Lazio, 20/c
tel. 06.4888081
30.10.2002
IERACI Angelo
(Siderno 16.05.1976)
P.le Clodio, 32
tel. 06.6877192
16.10.2008
IURILLI Alessandro
(Roma 17.05.1973)
Via Calabria, 56
tel. 06.4814404
2.05.2008
LA LUMIA Antonino
(Palermo 23.08.1978)
Via Lattanzio, 66
tel. 06.39742069
22.07.2004
LA ROSA Corrado
(Roma 10.09.1977)
Circonvallazione Clodia, 76/a
tel. 06.3723526
11.09.2008
LA ROSA Maria Vittoria
(Cosenza 06.02.1980)
Via Taranto, 58
tel. 06.77076295
LAGUARDIA Ivan
(Roma 07.03.1982)
Via Attilio Regolo, 12d
tel. 06.3610090
2.10.2008
30.10.2008
901
FORO ROMANO 5-6/2008
14_albi.pmd
901
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
LANATA’ Francesco
(Roma 21.10.1981)
Viale G. Mazzini, 11
tel. 06.32650063
23.10.2008
LANDI Daniele
(Roma 16.11.1978)
Via Monte Rosa, 91
tel. 02.91605234
23.10.2008
LECCISI Giorgio
(Roma 11.10.1982)
Via Principessa Clotilde, 2
tel. 06.3611486
16.10.2008
LO CONTE Massimino
(Ariano Irpino 01.10.1979)
Via Pietro Querini, 8
20.02.2006
LOPANE Emilio
(Bari 31.03.1928)
Via Francesco Denza, 36
tel. 06.8084451
26.05.1964
LOY Mario
(Roma 29.11.1978)
Via Sardegna, 50
tel. 06.42012947
11.09.2008
MACCARONE Guido
(L’Aquila 10.06.1975)
Via Leonida Bissolati, 76
tel. 06.42006931
2.10.2008
MADDALENA Laura
(Roma 26.09.1980)
Via Guido Reni, 56
tel. 06.45438620
9.10.2008
MANCINELLI Cristina
(Fermo 17.12.1979)
Vicolo di Valle S.Maria, 7
tel. 3476477032
22.01.2008
MANNI Cristiano
(Roma 30.03.1979)
Via Tembien, 33
tel. 06.86201005
30.10.2008
MANZO Alessandra
(Roma 06.02.1980)
Via Maria Adelaide, 12
tel. 06.3245029
MARI Cecilia
(Roma 02.07.1978)
Largo della Gancia, 1
tel. 06.37515965
11.09.2008
MARINO Manuela
(Sora 31.03.1975)
Via Sofocle, 185
tel. 06.98872734
30.10.2008
MARTINEZ Cristiano
(Napoli 13.07.1980)
Corso Giacomo Matteotti, 10
tel. 02.774201
9.10.2008
MARTINI Alessia
(Roma 08.11.1974)
Circonvallazione Clodia, 36/b
tel. 06.39754044
9.10.2008
MARTORELLI Giovanni
(Frascati 18.11.1977)
Via Pietro da Cortona, 8
tel. 06.64520098
9.10.2008
MASSERA Serena
(Velletri 30.08.1977)
Via Tacito, 41
9.10.2008
MASTELLARO Luca
(Roma 14.08.1977)
Via Enrico Nencioni, 42
tel. 06.43417208
2.10.2008
MASTROPASQUA Walter
(Roma 23.05.1979)
Via Carlo Poma, 4
tel. 06.83761772
902
14_albi.pmd
2.10.2008
23.10.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
902
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
MATRONOLA Riccardo
(Roma 10.04.1971)
Via Ugo Ojetti, 79
tel. 06.823456
2.10.2008
MATTEUZZI Annamaria
(Roma 30.06.1972)
Via Tacito,7
tel. 06.3244376
MAZZANTINI Silvano
(Roma 13.04.1974)
Via Girolamo Segato, 13
tel. 06.5140725
MAZZARINO Antonio
(Roma 05.12.1969)
Via Lavinio, 22
tel. 06.97619878
11.09.2008
MEALLI Matteo
(Roma 22.01.1977)
Via R. Forster, 51
tel. 06.51957583
18.09.2008
MELONI Marco
(Roma 02.01.1975)
Via Passo Corese, 10
tel. 06.76908651
30.10.2008
MENDICINO Giuseppina
(Roma 26.09.1978)
Via di Casal Bruciato, 10
tel. 06.4390323
18.09.2008
MENICHELLI Maria Sara
(Napoli 27.12.1978)
Via Cassiodoro, 1a
tel. 06.68192427
MENZELLA Raffaella
(Matera 26.12.1980)
Lungotevere dei Mellini, 44
tel. 06.36005672
30.10.2008
MEOZZI Alessandra
(Citta’ di Castello 26.04.1978)
Via degli Artificieri, 34
tel. 3294210771
23.10.2008
MERCURIO Pierluigi
(Roma 31.08.1977)
Via Mosca, 51
tel. 06.97841082
16.10.2008
MESSERCOLA Gianluca
(Latina 05.10.1974)
Lung.re Flaminio, 26
tel. 06.3219156
16.10.2008
MICHELINI Patrizia
(Roma 20.04.1968)
Viale Parioli, 74
1.02.2000
MIRANDA Francesca
(Livorno 14.11.1976)
Via Monte Cervialto, 142
tel. 3387048494
2.10.2008
MOCCALDI Massimo
(Roma 03.05.1966)
Via Ludovico di Breme, 21
tel. 06.45471609
MONTANO Anna Lisa
(Taranto 07.04.1978)
Via Tibullo, 10
tel. 06.97996050
9.10.2008
NAPOLETANO Flaminia
(Roma 14.03.1981)
Via F.S. Nitti, 11
tel. 06.3296421
30.10.2008
NAVA Giovanni
(Roma 03.03.1976)
Via Bertoloni, 55
tel. 06.8088008
11.09.2008
NEGRELLO Maura
(Bassano del Grappa 21.09.1980)
Via Antonio Bertoloni, 26b
tel. 06.8072990
17.01.2008
25.09.2008
9.10.2008
903
30.10.2008
903
FORO ROMANO 5-6/2008
14_albi.pmd
9.10.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
NICOLETTI Maurizio
(Sachingen 26.06.1973)
Via dei Gelsi, 14
tel. 3498471512
30.10.2008
OPPIDO Cristina
(Crotone 02.09.1970)
Via Boncompagni, 93
tel. 06.4740036
11.09.2001
PALADINI Isabella
(Roma 30.12.1975)
Via Felice Grossi Gondi, 50
tel. 3334257960
23.10.2008
PANICCIA Erica
(Roma 04.07.1980)
Via Venti Settembre, 4
tel. 06.4819086
23.10.2008
PAPANDREA Federico Giulio V.
(Torino 19.09.1980)
Via Tuscolana, 346
tel. 06.78344219
2.10.2008
PAPPALEPORE Andrea
(Roma 15.09.1976)
Viale America, 11
tel. 06.5912934
23.10.2008
PARACHINI Sarah
(Roma 01.01.1979)
Vicolo Orbitelli, 31
tel. 06.6833302
30.10.2008
PARAZZINI Enrica
(Roma 17.01.1980)
Piazza Adriana, 5
tel. 06.68805710
23.10.2008
PATANE’ Fabrizia
(Roma 29.08.1980)
Via Angelo Brofferio, 7
tel. 06.3725675
30.10.2008
PAVIOTTI Roberta Sara
(Napoli 26.02.1982)
Piazza di Spagna, 15
tel. 06.69522694
11.09.2008
PAVONCELLO David
(Roma 13.07.1980)
Via Quirino Majorana, 203
tel. 06.5562288
30.10.2008
PELLEGRINI Alessandro
(Roma 18.05.1977)
Via Tullio Ascarelli, 125
tel. 06.64212019
18.09.2008
PERNA Erika
(Modena 14.01.1978)
Via Vallafranca, 17
tel. 06.44701177
2.10.2008
PIAZZAI Francesca
(Roma 24.09.1976)
Corso Trieste, 150
tel. 06.8414891
9.10.2008
PICA Fabiana
(Roma 18.08.1980)
Via Carlo Conti Rossini, 26
tel. 06.5132588
9.10.2008
PICCHIO Serena
(Anagni 05.11.1980)
Via Ezio, 29
tel. 06.3226584
16.10.2008
PICCONI Paolo
(Roma 14.10.1970)
Viale Guglielmo Marconi, 444
tel. 06.5594386
30.10.2008
PIETRELLA Federica
(Roma 20.05.1981)
Viale Cesare Pavese, 160
tel. 06.5012468
23.10.2008
PIETROSANTI Anton Giulio
(Roma 19.07.1980)
Piazzale SS. Pietro E Paolo, 4
tel. 3471177453
30.10.2008
904
14_albi.pmd
FORO ROMANO 5-6/2008
904
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
PIETROVANNI Enzo
(Roma 03.02.1980)
Via della Giuliana, 80
tel. 06.39734363
23.10.2008
PILLITU Alessandro
(Bolzano 22.03.1978)
Viale degli Ammiragli, 46
tel. 06.39745161
30.10.2008
PILOTTI Mario
(Roma 01.01.1977)
Via Filippo Nicolai, 22
tel. 06.97275004
30.10.2008
PINNA Paolo
(Roma 28.05.1981)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.466221
23.10.2008
PIRO Michele
(Cosenza 23.12.1981)
Viale Carso, 57
tel. 06.3729913
PIRRO Giacomo
(Cassino 20.02.1981)
Piazza Oderico da Pordenone, 1
tel. 06.90997376
23.10.2008
PIRRONE Silvia
(Roma 16.07.1981)
Via S. Boccanegra, 8
tel. 06.44290390
30.10.2008
PIZZOLLA Andrea Luigi
(Policoro 24.10.1977)
Via della Croce, 41
tel. 06.6790846
16.10.2008
PLACELLA Paola
(Brindisi 03.06.1977)
Via Cardinal De Luca, 22
9.10.2008
POMES Pierpaolo
(Taranto 13.07.1980)
P.za dei Marteri di Belfiore, 2
tel. 06.3243423
2.10.2008
PRIMERANO Silvio
(Vibo Valentia 01.07.1976)
Viale G. Mazzini, 134/b24
tel. 06.3701702
10.11.2006
PULCINI Pietro
(Roma 10.09.1979)
Viale Angelico, 32
tel. 06.3701908
16.10.2008
RAGAZZONI Sabrina
(Roma 17.02.1979)
Via Filippo Nicolai, 16
tel. 06.35340306
30.10.2008
RIGANELLI Cecilia
(Roma 10.07.1980)
Viale Giuseppe Mazzini, 119
tel. 06.83086200
2.10.2008
RISOLO Chiara Ilaria
(Mesagne (br) 11.08.1980)
Via Corrado Segre, 7
tel. 3495023689
9.10.2008
RIZZO Roberto
(Velletri 10.01.1965)
Via Acaia, 24
tel. 07.7080090
ROMAGNOLI Raffaella
(Roma 12.06.1979)
Via Carlo Alberto Racchia, 2
tel. 06.37517374
9.10.2008
ROMANINI Francesco
(Roma 12.02.1975)
Via Eustachio Manfredi, 17
tel. 06.80693821
9.10.2008
ROMANO Alessandra Maria O.
(Palermo 21.07.1980)
Viale Ventuno Aprile, 11
tel. 06.86398335
9.10.2008
11.09.2008
905
FORO ROMANO 5-6/2008
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905
23.10.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
SANT’ELIA Roberta
(Roma 22.01.1970)
Via Fedro, 52
tel. 06.64521598
SAVARESE Camilla
(Roma 14.03.1977)
Via Venti Settembre, 1
tel. 06.474831
SAVIA Stefania
(Cosenza 22.06.1971)
Via Oslavia, 62
tel. 06.36001990
SAVINO Marco
(Roma 22.06.1979)
Viale Regina Margherita, 294
tel. 06.44251509
23.10.2008
SCANZANI Erika
(Roma 15.01.1981)
Via degli Scipioni, 126
tel. 06.32600555
30.10.2008
SCARAMELLA Elisa
(Roma 12.12.1981)
Viale Luca Gaurico, 257
tel. 06.51530024
23.10.2008
SCARCHILLI Laura
(Roma 06.06.1979)
Via Antonio Nibby, 7
tel. 06.44244282
30.10.2008
SCIFONI Valentina
(Roma 15.01.1978)
Via Belsiana, 71
tel. 06.69941662
25.09.2008
SEMPLICINO Anna
(Roma 12.10.1964)
Via Ugo Amaldi, 26
tel. 06.59600492
30.10.2008
SICA Camilla
(Roma 19.03.1975)
Via G.A. Pasquale, 11
tel. 06.8278643
18.09.2008
SORBO Maria Barbara
(Roma 24.11.1974)
Via F. Corridoni, 15
tel. 06.98262474
23.10.2008
SPEDICATO Roberto
(Brindisi 19.12.1975)
Via Pescaglia, 38
tel. 3477133205
25.09.2008
TERRIBILE Salvatore
(Bari 27.09.1980)
Via Ferdinando di Savoia, 3
tel. 06.3220420
11.09.2008
TIRRITO Francesca
(S.Benedeto del Tronto 03.06.1979)
Via Carlo Perrier, 21
tel. 06.4512183
11.09.2008
TITTI Goffredo
(Roma 27.05.1978)
Via Cipro, 77
tel. 06.39726359
16.10.2008
TOMBARI Alessandra
(Roma 19.09.1978)
Via Valadier, 48
tel. 06.3230897
23.10.2008
TORTU’ Costanza
(Roma 20.09.1970)
Lungotevere Flaminio, 60
tel. 06.3232694
30.10.2008
TRANFA Ilaria
(Roma 30.10.1981)
Via dei Prati dei Papa, 30
tel. 06.39744345
30.10.2008
TROJANI Carlo Antonio
(Roma 02.09.1933)
Via Monte Zebio, 28
tel. 06.3213098
11.09.2008
906
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2.03.2000
30.10.2008
2.03.2000
FORO ROMANO 5-6/2008
906
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
VAGNARELLI Alessio
(Roma 30.01.1976)
Via Venti Settembre, 1
tel. 3388095512
21.01.2004
VITOLO Lucia
(Pagani 22.08.1969)
Via S. Tommaso d’Aquino, 119
tel. 06.39746466
16.10.2004
ZUCCARINI Paola
(Napoli 17.04.1965)
Via Pietro d’Assisi, 10/c
tel. 06.5828811
18.09.2008
ELENCO SPECIALE
CHIACCHIARARELLI Elena
(Roma 12.06.1971)
Universita’ Roma “Tor Vergata”
1.03.2001
Via Orazio Raimondo, 18 - tel. 06.72593561
GENTILONI SILVERI Luca
(Roma 09.12.1967)
Ferrovie Dello Stato S.p.a.
9.01.1997
Piazza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44106959
GIRARDI Francesca Romana
(Roma 17.01.1979)
Camera dei Deputati
12.01.2006
Piazza Campo Marzio, 42 - tel. 06.67609360
MAGRO Igor
(Roma 06.02.1976)
Equitalia S.p.a.
Via A. Millevoi, 10 - tel. 06.98958731
MARCHIANDI Fabio
(Roma 09.04.1964)
E.n.a.c.
9.10.2008
Viale del Castro Pretorio, 118 - tel. 06.44596218
MARCIANI Veronica
(Roma 02.11.1971)
Ente Poste Italiane S.p.a.
Viale Europa, 175 - tel. 06.59589583
OTTAVIANI Paola
(Isola del Liri 06.02.1977)
Ater Provincia di Roma
10.01.2006
Via Ruggero di Lauria, 28 - tel. 06.398633219
PARRELLA Andrea
(Roma 23.01.1966)
Ferrovie dello Stato S.p.a.
11.09.2008
Piazza della Croce Rossa, 1 - tel. 06.44105248
RUFFINO Luca
(Napoli 17.07.1972)
Patrimonio dello Stato S.p.a.
Via Versilia, 2 - tel. 06.46977214
RUSSO Fabio
(Roma 18.02.1972)
Agecontrol S.p.a.
5.12.2002
Via Paolo Bentivoglio, 41 - tel. 06.39894230
16.10.2008
25.09.2008
25.02.2003
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001
DI MARCO Giulia
(Asti 16.06.1975)
Via Ippolito Nievo, 61
tel. 06.5817778
30.10.2008
RAMAZZOTTI Davide Eliseo Gianluca
(Olbia 31.10.1967)
Via Lago Tana, 16
tel. 06.86206280
23.10.2008
WILL Thilo
(Mannheim 08.10.1971)
Via Tacito, 41
tel. 06.68192371
23.10.2008
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
CAPILUPI Luca (Roma 14.02.1964) a El.Spec. I.n.a.i.l.
10.12.1998
907
FORO ROMANO 5-6/2008
14_albi.pmd
907
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
DE LUCIA Luca (Roma 22.10.1968) a El.Spec. Professori Universitari
IACOROSSI Alessandro (Roma 21.01.1973) a El.Spec. Anas S.p.a.
MONTINARO Roberta (Pescara 20.11.1972) a El.Spec. Professori Universitari
PEZZULLI Giuseppe (Napoli 20.12.1969) a El.Spec. Bers
REA Emanuela (Isola del Liri 04.01.1978) a El.Spec. Anas S.p.a.
17.10.1996
13.01.2005
27.09.2001
10.10.2002
12.01.2006
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
DA ROS Giorgio (Venezia 27.04.1943) da A.T.A.C. S.p.a.
FRONTONI Pietro (Vetralla 26.08.1947) da Equitalia S.p.a.
2.09.1971
21.09.1978
CANCELLAZIONI PER DECESSO
AMBROSI Aldo (Ceccano 11.06.1933) dec. 06.07.2008
CIMIOTTA Vincenzo (Roma 26.07.1947) dec. 06.08.2008
FABIANI Rocco (Locri 06.06.1912) dec. 13.10.2008
FRATTARI Guglielmo (Roma 24.07.1942) dec. 07.08.2008
FUSILLO Francesco (Roma 20.08.1971) dec. 01.10.2008
GRAZIANI Gianfranco (Roma 02.02.1940) dec. 28.09.2008
IANNETTI Giovanni (Roma 07.06.1939) dec. 07.12.2007
LAMPIS Monica (Imperia 27.02.1975) dec. 05.09.2007
LUPI Giorgio Maria (Roma 21.09.1952) dec. 07.10.2008
NIGRO Arminio (Stornara 10.10.1957) dec. 17.07.2008
OPPO Giorgio (Roma 15.09.1916) dec. 19.08.2008
PLACIDI Giuseppe (Roma 16.04.1944) dec. 13.07.2008
QUATTRUCCI Luigi (Roma 17.06.1923) dec. 22.07.2008
ZANCHINI DI CASTIGLIONCHIO Gian Paolo (Roma 26.08.1939) dec. 07.09.2008
30.10.2008
02.10.2008
30.10.2008
11.09.2008
09.10.2008
02.10.2008
11.09.2008
25.09.2008
23.10.2008
02.10.2008
11.09.2008
11.09.2008
16.10.2008
18.09.2008
CANCELLAZIONI A DOMANDA
ABBRESCIA Alessia (Roma 21.08.1976)
AMMENDOLA Nadia (Napoli 27.05.1947)
ANTONICOLI Katia (Tolone 10.07.1968)
BALDONI Monica (Roma 04.07.1975)
BARBICINTI Daniela (Roma 17.11.1945)
BATTISTA Sabina (Roma 27.06.1970)
BERNARDINI Debora (Roma 17.07.1976)
BOVA Antonio (Catanzaro 25.11.1946)
BUTTARONI Enzo (Genzano 17.11.1933)
CALABRESE Giancarlo (Putignano 09.08.1979)
CALDARELLI Silvia (Roma 02.05.1975)
CECCARANI Bruno (Frosinone 26.08.1941)
CHIANESE Anna Maria (Napoli 01.11.1932)
CILIA Francesca (Roma 08.08.1973)
CINI Alessandra (Milano 12.02.1968)
CIOTTI Franco (Roma 08.11.1963)
COLAPIETRO Otello (Roma 16.02.1925)
COLUCCI Cristina (Biella 28.03.1968)
CORIO Serena (Roma 17.05.1974)
COSTANTINI Simona (Roma 18.03.1974)
CUTOLO Antonio Luigi (Potenza 30.09.1963)
D’ANGELO Sergio (Gorizia 10.06.1924)
DE FAZIO Laura (Roma 10.03.1974)
DE FRANCESCO Eugenio (Catanzaro 25.03.1969)
DE GASPERIS Ilaria (Roma 16.03.1976)
DEL MASTRO Valeria (Roma 10.11.1980)
908
14_albi.pmd
11.09.2008
25.09.2008
02.10.2008
16.10.2008
25.09.2008
11.09.2008
23.10.2008
02.10.2008
25.09.2008
11.09.2008
25.09.2008
23.10.2008
23.10.2008
23.10.2008
02.10.2008
23.10.2008
25.09.2008
02.10.2008
09.10.2008
18.09.2008
30.10.2008
11.09.2008
23.10.2008
02.10.2008
16.10.2008
18.09.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
908
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
DI BENEDETTO Franco (Roma 01.07.1934)
DI GIANFRANCESCO Anna (Messina 05.09.1975)
DI MARCO Francesco (Treviso 12.08.1965)
D’ULISSE Daniela (Roma 11.11.1975)
FATTOROSI BARNABA Irene (Roma 16.07.1975)
FUXA SADURNY Francesca Romana (Roma 15.08.1971)
GALLEAZZI Sharon (Roma 23.10.1975)
GHERGO Anna (Roma 29.07.1977)
GRANATO Daniela (Roma 12.03.1973)
GRILLI Michele (Roma 01.12.1972)
IAZZINI Daniela (Piegaro 02.08.1954)
IERMINI Giuseppe (Roma 17.01.1933)
INCANDELA Giorgio (Roma 31.10.1976)
INNOCENTI Sergio (Palermo 16.03.1944)
IOANNUCCI Mara (Roma 22.10.1972)
KOLAROVA Mina Gueorguieva (Sofia 26.12.1973)
LANZUOLO Vincenzo (Roma 15.06.1974)
LEONZIO Antonella (Pescara 09.10.1976)
LUZI Maurizio (Roma 07.11.1949)
MACCAFERRI Daniela (Bologna 17.08.1966)
MACRI’ Pamela (Casarano 14.12.1976)
MAIDA Guido (Squillace 21.01.1917)
MASSARA Massimo (Roma 05.10.1973)
MELONCELLI Francesco (Roma 19.04.1972)
NAVARRA Andrea (Roma 15.04.1976)
ORECCHIO Ignazio (Messina 22.10.1924)
ORLANDI Benedetta (Roma 02.03.1975)
PAGLIARDINI Alberto (Roma 03.03.1966)
PENNACCHIO Luisa (Roma 30.08.1942)
PERSI Viviana (Roma 26.05.1976)
POGGI Chiara (Roma 29.09.1976)
PORRETTA Paola (Roma 02.01.1978)
RECCHIA Giorgio (Penne 24.07.1942)
RICCI Mario (Roma 08.09.1914)
RUSSO Egidio (S. Angelo all’Esca 20.05.1951)
SPATOLA Marianna (Roma 09.07.1973)
SPECCHIA Sonia (Caserta 03.07.1966)
SPEZIALE Lavinia (Roma 11.01.1974)
SPOSATO Giuseppe (Bisignano 11.10.1931)
TINOZZI Suzanne (Pescara 27.12.1972)
11.09.2008
02.10.2008
11.09.2008
11.09.2008
11.09.2008
09.10.2008
11.09.2008
16.10.2008
11.09.2008
11.09.2008
11.09.2008
11.09.2008
11.09.2008
30.10.2008
11.09.2008
25.09.2008
11.09.2008
11.09.2008
25.09.2008
02.10.2008
11.09.2008
02.10.2008
18.09.2008
18.09.2008
23.10.2008
16.10.2008
16.10.2008
09.10.2008
02.10.2008
11.09.2008
18.09.2008
30.10.2008
09.10.2008
25.09.2008
11.09.2008
11.09.2008
18.09.2008
25.09.2008
23.10.2008
11.09.2008
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
BREGA Cristiana (Roma 19.10.1972) trasf. Torino
CIOCCHETTI Raffaella (Vercelli 22.11.1968) trasf. Milano
CORSI Maria Luisa (Roma 05.12.1968) trasf. Milano
DI SALVO Barbara (Aosta 16.08.1971) trasf. Udine
FRASSOLDATI Chiara (Bergamo 23.02.1975) trasf. Bergamo
LEOPARDI Massimo (Roma 30.12.1960) trasf. Velletri
LIVERANI Manuela (Ravenna 17.04.1966) trasf. Ravenna
RUTA Giorgio (Roma 09.03.1955) trasf. Torino
STORARI Silvia Scilla Simona (Roma 20.12.1973) trasf. Verona
30.10.2008
25.09.2008
16.10.2008
16.10.2008
11.09.2008
18.09.2008
30.10.2008
11.09.2008
16.10.2008
CANCELLAZIONI PER SANZIONE DISCIPLINARE
MELPIGNANO Sergio (Fasano 29.07.1946)
11.09.2008
909
FORO ROMANO 5-6/2008
14_albi.pmd
909
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
NUOVE ISCRIZIONI – NOVEMBRE – DICEMBRE 2008
ALBO ORDINARIO
ABRATE Simone
(Roma 18.06.1978)
Viale Bruno Buozzi, 51
tel. 06.80691588
11.12.2008
APPICCIUTOLI Chiara
(Roma 02.06.1975)
Via Giuseppe Ferrari, 4
tel. 06.39670313
27.11.2008
ARCESE Lara
(Sora 06.01.1977)
Via di Vigna Fabbri, 29
tel. 3397419330
20.11.2008
ARCURI Gabriele
(Roma 16.07.1979)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
11.12.2008
AURICCHIO Vito Maria
(Napoli 15.06.1972)
Via Venti Settembre, 5
tel. 06.931827
BACCHINI Laura
(Roma 30.04.1980)
Via Monte de’ Cenci, 21
tel. 06.3210964
20.11.2008
BARBERINI Fabrizio
(Roma 10.12.1975)
Via dei Gracchi, 189
tel. 06.3701426
20.11.2008
BARDANZELLU Alessandro
(Roma 12.08.1981)
Via del Banco di S. Spirito, 48
tel. 06.68805294
20.11.2008
BENEVENTO Valentina
(Roma 02.11.1976)
Via Bogliasco, 38
tel. 06.66415117
4.12.2008
BERTI Lucilla
(Roma 07.10.1974)
Via Gallia, 2
tel. 06.77591820
6.11.2008
BERTOLINI Francesco Saverio
(Roma 18.08.1959)
Via Cortina d’Ampezzo, 152
tel. 06.64720242
18.12.2008
BEVILACQUA Giuseppina
(Tropea 10.09.1961)
Via Latina, 33
tel. 06.70454675
27.11.2008
BIANCHI FASANI Diego
(Roma 14.07.1975)
Via Girolamo Vitelli, 10
tel. 06.39746538
18.12.2008
BINDA Davide
(Angera 02.06.1976)
Viale Angelico, 12
tel. 06.3729389
27.11.2008
BOGGIA Claudia
(Alessandria 10.12.1981)
Via Giuseppe Ferrari, 11
tel. 06.37512416
27.11.2008
BONANNI Andrea
(Roma 21.03.1980)
Viale Jonio, 262
tel. 06.87195811
27.11.2008
BONOMO Marcello
(Roma 05.12.1980)
Via L.G. Faravelli, 22
tel. 06.377101
11.12.2008
BORGNA Francesca
(Roma 24.11.1975)
Via della Balduina, 284
tel. 3471266601
27.11.2008
910
14_albi.pmd
6.04.2004
FORO ROMANO 5-6/2008
910
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
BORRELLI Achille
(Cosenza 10.12.1981)
Via di Ripetta, 70
tel. 06.3608321
6.11.2008
BOSCHIERO Francesca
(Roma 30.09.1974)
Via Ginori, 44
tel. 06.80692065
11.12.2008
BOVI Simonetta
(Civitavecchia 14.02.1964)
Via Mariano d’Amelio, 12
4.12.2008
BUTERA Sara
(Roma 22.08.1980)
Via Cassiodoro, 19
tel. 3357234029
4.12.2008
CACACE Stefano
(Roma 24.07.1980)
Via Dicomano, 12
tel. 06.3314767
27.11.2008
CAFARELLI Aldo
(Jesi 29.02.1972)
P.zza Carlo Alberto Scotti, 20
tel. 06.5376897
CALDERANO Eleonora
(Roma 22.08.1976)
Via Chiarano, 6
tel. 06.9079626
27.11.2008
CALZETTA Marzia
(Roma 10.07.1978)
P.zza Cola di Rienzo, 69
tel. 06.3213443
20.11.2008
CAMPANELLA Francesco Saverio
(Triggiano 30.09.1978)
Via Giovanni Bettolo, 17
tel. 06.3723627
6.11.2008
CAMPANELLI Claudia
(Roma 23.05.1979)
Via della Giuliana, 85
tel. 06.39741235
20.11.2008
CANEPARO Silvia
(Roma 22.12.1979)
Via della Fotografia, 74
tel. 06.39744819
20.11.2008
CAPAUTO Francesca
(Roma 22.10.1978)
Via dei Buonvisi, 61/g
tel. 06.55590139
4.12.2008
CAPUTO Antimo
(Roma 22.05.1974)
Largo Gaetano La Loggia, 33
CARDONE Alessandra
(Napoli 21.12.1973)
Via Labicana, 58
tel. 3384299688
CARLETTI Elisabetta
(Roma 03.04.1979)
Via Francesco Crispi, 99
tel. 06.69920816
29.12.2008
CARLOTTI Arianna
(Busto Arsizio 28.03.1973)
Piazza del Gesu’, 46
tel. 06.696871
11.09.2003
CAROLEO GRIMALDI Myriam
(Roma 15.12.1979)
Via Archimede, 174
tel. 06.8070685
11.12.2008
CATALDO Stefania
(Casarano 27.08.1975)
Via degli Scipioni, 132
tel. 06.8848584
18.12.2008
CAVICCHIONI Cristiano
(Roma 12.01.1982)
Lung.re dei Mellini, 10
tel. 06.32110834
18.12.2008
911
11.12.2008
6.07.2004
911
FORO ROMANO 5-6/2008
14_albi.pmd
7.11.2002
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
CHIBBARO Daniele
(Milano 30.01.1982)
Via Emanuele Gianturco, 11
tel. 06.3210968
11.12.2008
CIANCOTTI Barbara
(Roma 21.12.1979)
Via Vincenzo Tizzani, 19
tel. 06.5828329
11.12.2008
CICCARONE Giulio Martin
(Lanciano 15.09.1978)
Viale delle Milizie, 1
tel. 06.3221817
6.11.2008
CIMMINO Michele
(Roma 20.03.1978)
Viale delle Milizie, 20
tel. 06.32540552
27.11.2008
CIOLLI Simona
(Roma 10.11.1976)
Viale delle Milizie, 20
tel. 06.32609494
27.11.2008
COLAO Manuela
(Roma 28.09.1981)
Via dei Gracchi, 137/1
tel. 06.32111213
18.12.2008
COLARIETI Pietro
(Roma 01.04.1955)
Largo Bientina, 8
tel. 06.86217963
4.12.2008
COLFERAI Massimo
(Roma 09.04.1973)
Via Carroceto, 79
tel. 06.66410225
6.11.2008
CONTI Claudia
(Roma 09.08.1976)
Via Magnagrecia, 95
tel. 06.77204012
6.11.2008
CONTI Luigi
(Roma 12.09.1980)
Via della Consulta, 50
tel. 06.4825390
20.11.2008
CORONGIU Roberta Paola
(Como 29.06.1978)
Via Alessandro Cialdi, 5b
27.11.2008
COTUGNO Gabriella
(Formia 29.06.1973)
Via Frattina, 119
tel. 3382615046
29.12.2008
COVINO Gianmaria
(Roma 12.11.1980)
Largo Messico, 7
tel. 06.8416290
18.12.2008
D’ADDARIO Rossana
(Avezzano 14.11.1974)
Via Filippo Corridoni, 25
tel. 06.3720206
6.11.2008
D’ANGELO Laura
(Roma 12.04.1976)
L.go Giuseppe Tartini, 3/4
tel. 06.85203820
18.12.2008
DARDANO Andrea
(Roma 18.02.1982)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
11.12.2008
DARI Gianni
(Roma 04.03.1969)
Via Campofiorito, 46
tel. 06.20975838
20.11.2008
D’ATRI Irene
(Pisa 30.03.1978)
Via Filippo Corridoni, 19
tel. 06.37514124
D’AVINO Michela
(Perugia 02.07.1981)
Via Salaria, 259
tel. 06.845511
912
14_albi.pmd
6.11.2008
20.11.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
912
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
DE FIORES Lorella
(Taurianova 29.12.1975)
Via Cipro, 47
tel. 3338591538
24.02.2005
DE GAETANO Andrea
(Roma 02.03.1968)
Via Bertoloni, 44/46
tel. 06.80693185
17.01.2000
DE MARCO Marco
(Roma 03.02.1976)
Via Bernardo Blumenstihl, 55
tel. 06.35510167
DE NICOLA Katia
(Roma 02.11.1974)
Via Alcamo, 10
tel. 06.70307065
20.11.2008
DE SANTIS Fabiano
(Roma 07.03.1979)
Piazza del Fante, 2
tel. 06.3722737
4.12.2008
DE SANTIS Roberto
(Mulhouse 11.01.1977)
Via Arnobio, 27
tel. 06.98186622
11.12.2008
DE SETA Simone
(Roma 21.08.1975)
Viale Angelico, 39
tel. 06.37512148
18.12.2008
DELI Armanda
(Roma 04.05.1974)
Via Colli della Serpentara, 68
tel. 3296150480
11.12.2008
DELLA MONICA Roberto
(Napoli 10.08.1979)
Via R. Benini, 3
tel. 06.3294280
27.05.2008
DELL’ARICCIA Giordana
(Roma 05.02.1966)
Via di Monteverde, 25
tel. 06.53273544
29.04.1997
D’ERCOLE Carlos
(Madrid 30.07.1978)
Largo del Teatro Valle, 6
tel. 06.6840041
29.12.2008
D’ETTORE Emilio
(Bari 05.08.1973)
Viale Anicio Gallo, 3
tel. 06.645508434
27.11.2008
DI CASTELNUOVO Nicolo’
(Roma 06.06.1981)
Via del Babuino, 51
tel. 06.3233001
20.11.2008
DI GIACOMO Alessia
(Taranto 24.03.1982)
Via Imera, 12/a
tel. 3496833686
DI GIOIA Antonio
(Roma 06.05.1980)
Piazza G. Mazzini, 27
tel. 06.37352143
20.11.2008
DI MARCO Italo
(Vallo della Lucania 17.04.1982)
Via Cernaia, 39
tel. 06.49770002
11.12.2008
DI PAOLA Maria
(Formia 07.09.1977)
Via G. Severano, 35 B/4
tel. 06.44202646
31.10.2006
DI PAOLANTONIO Luca
(Spoleto 10.08.1966)
Piazza Giovanni Randaccio,1
tel. 06.3723904
11.12.2008
DI PEDE Roberta
(Roma 31.05.1978)
Via Nicola Riciotti, 11
tel. 06.3233619
18.12.2008
4.12.2008
913
FORO ROMANO 5-6/2008
14_albi.pmd
913
4.12.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
D’IPPOLITO Davide
(Roma 24.11.1976)
Via Benedetto Croce, 49
tel. 06.5407240
20.11.2008
ESPOSITO Elisa
(Roma 27.01.1978)
Via delle Quattro Fontane, 10
tel. 06.42012618
27.11.2008
FALCO Fabio
(Napoli 07.07.1980)
Via G.P. da Palestrina, 19
tel. 06.3225650
FARCOMENI Simona
(Roma 26.11.1978)
Piazza Crati, 20
tel. 06.8621181
29.12.2008
FELICETTI Ivana
(Rossano 06.05.1981)
Via Albalonga, 13
tel. 06.97614868
27.11.2008
FERRANTE Michele
(Napoli 14.09.1982)
Via del Viminale, 43
tel. 06.4888131
4.12.2008
FERRUCCI Stefania
(Roma 05.04.1978)
Via Silvio Pellico, 24
tel. 06.37500691
20.11.2008
FICCO Alessandro
(Roma 14.11.1979)
Via A. Mordini, 14
tel. 06.37512461
6.11.2008
FILICE Andrea
(Roma 19.09.1974)
Via Lutezia, 8
tel. 06.85355142
3.06.2004
FIORE Linda
(Montreal 29.10.1975)
Via C. Passaglia, 14
tel. 06.39746569
20.11.2008
FLORIO Francesca Romana
(Roma 20.04.1982)
Via Ludovisi, 16
tel. 06.977451
20.11.2008
FORTUNA Valeria
(Roma 25.09.1972)
Via Bevignani, 9
tel. 06.86323144
4.12.2008
FRASCARI DIOTALLEVI Sergio
(Roma 09.02.1977)
Via dei Tre Pupazzi, 4
tel. 06.96525724
27.11.2008
FULGENZI Remo
(Roma 10.05.1976)
Via dei Berio, 204
tel. 06.2288216
11.12.2008
GIANNINI Luca
(Roma 16.07.1979)
Via delle Quattro Fontane, 20
tel. 06.478751
11.12.2008
GIOVANNELLI Alessia
(Roma 30.03.1976)
Via Sabotino, 2/a
tel. 06.3722367
18.12.2008
GOLIA Gaia
(Napoli 09.07.1974)
Via Tommaso Campanella, 41
tel. 06.39739823
25.09.2001
GOLIA Rocchina
(Cassano allo Jonio 16.08.1976)
Via G. Donati, 51
tel. 3208195523
20.11.2008
GOLLUCCIO Annalisa
(Cassino 08.02.1980)
Via Paolo Rosi, 79
tel. 3294440276
4.12.2008
914
14_albi.pmd
4.12.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
914
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
GRANDE Antonio
(Benevento 26.09.1978)
Via Portuense, 331
18.12.2008
GRECO Domenico
(Roma 11.09.1980)
Largo Messico, 7
tel. 06.8416290
20.11.2008
GRECO Raffaele
(Centola 08.11.1976)
Via A. Morandini, 14
tel. 06.3700000
GREGORI Romana
(Roma 28.03.1972)
Via Fabio Massimo, 107
tel. 06.3204499
14.11.2002
GUALTIERI Francesco
(Roma 15.11.1974)
Via Fabio Massimo, 88
tel. 06.32650151
27.11.2008
GUERRIERO Anna Felicia
(Lucera 30.10.1976)
Viale delle Belle Arti, 7
tel. 06.3200708
18.12.2008
GUERRIERO Claudia
(Roma 13.07.1979)
Via dei Campani, 83
tel. 3388112559
4.12.2008
HENGL Alexia
(Trieste 15.03.1971)
Via Ostiense, 73
tel. 3491371379
2.10.2003
LAIS Federico
(Roma 11.01.1975)
Via C. Monteverdi, 20
tel. 06.8552600
6.11.2008
LAMANNA Diana
(Roma 17.07.1980)
Via Altavilla Irpina, 8
tel. 06.2591548
20.11.2008
LATERZA Maria
(Bari 10.01.1966)
Via Anapo, 46
tel. 06.81102177
27.11.2008
LAVIOLA Leonardo
(Matera 03.05.1972)
Via Edoardo Jenner, 45
tel. 06.4200611
17.01.2002
LIDUINI Federica
(Roma 08.12.1978)
Via della Camilluccia, 285
tel. 3924507478
4.12.2008
LINDA Eleonora
(Roma 06.04.1972)
Via Emiliano Gianturco, 6
6.11.2008
LIPARDI Filomena
(Napoli 23.12.1969)
Via Traversini, 7
tel. 06.99805358
27.11.2008
LONGARI Eleonora
(Roma 01.06.1969)
Via Cola di Rienzo, 264
tel. 06.6861133
11.12.2008
LORETI Gianclaudio Maria
(Roma 19.09.1974)
Via Innocenzo XI, 8
tel. 06.39638318
27.11.2008
LUGLI Claudia
(Avezzano 25.02.1973)
Via Tiburtina, 603
MACONE Maria Grazia
(Formia 24.01.1975)
Via Antonio Chinotto, 1
tel. 06.32111267
6.11.2008
4.12.2008
915
FORO ROMANO 5-6/2008
14_albi.pmd
915
27.11.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
MAIALETTI Marco
(Roma 01.06.1975)
Via Dardanelli, 37
tel. 06.45440788
6.11.2008
MALGARINI Claudio
(Roma 16.03.1957)
Via G. Carducci, 4
tel. 06.42011558
11.12.2008
MANCINI Daniele
(Roma 26.08.1980)
Viale delle Milizie, 38
tel. 06.37359766
20.11.2008
MANCONI Alberto Maria
(Camposampiero 15.10.1978)
Via Piero Carnabuci, 15
tel. 06.98183941
MANCUSO Emanuele
(Roma 07.01.1978)
L.go Olgiata,15 Is.106 Pal.7/a
tel. 06.30880968
MANTI Lavinia
(Roma 29.09.1980)
Via Guido Reni, 2
tel. 06.3200300
MARANO Vincenzo
(Foggia 21.06.1975)
V.le Regina Margherita,262/264
tel. 06.4425901
27.11.2008
MARCHESE Cristina
(Vibo Valentia 16.06.1979)
Viale Ventuno Aprile, 15
tel. 3491231652
27.11.2008
MARCHESE Marco
(Roma 17.05.1974)
Via Nomentana, 220
tel. 06.86398729
18.12.2008
MARCHIONI Agata
(Roma 23.08.1965)
Via Monserrato, 95
tel. 06.6869888
6.11.2008
MARCUCCI Alessandro
(Roma 20.10.1976)
Via Gaspare Spontini, 22
tel. 06.85386334
20.11.2008
MARCUCCI Alessandro
(Pontecorvo 23.07.1979)
Via Corfinio, 23
tel. 06.77201266
27.11.2008
MARINELLI Gianluca
(Roma 02.04.1971)
Via Dardanelli, 15
tel. 06.64561876
20.11.2008
MARINO Marcello
(Sondrio 13.02.1978)
Piazzale Asia, 21
tel. 06.5911502
27.11.2008
MAROTTI Ilaria
(Roma 19.07.1980)
Piazza F. Morosini, 12
tel. 06.39731718
11.12.2008
MARTELLI Alessandro
(Roma 25.11.1979)
Lungotevere Flaminio, 76
tel. 06.3202290
27.11.2008
MARUCCI Maria
(Roma 24.11.1976)
Via Cicerone, 28
tel. 06.3225473
11.12.2008
MASOTTA Andrea
(Roma 16.06.1977)
Via della Giuliana, 66
tel. 06.45423548
6.11.2008
MATTEUCCI Mario
(Montemarciano 07.05.1967)
Via Matteo Ricci, 10
tel. 06.916500341
4.12.2008
916
14_albi.pmd
4.12.2008
20.11.2008
6.11.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
916
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
MAZZEO Saverio
(Mileto 11.07.1973)
Via Attilio Hortis, 52
tel. 06.64800037
20.11.2008
MELONI Alessandra
(Roma 08.06.1974)
Via Conca d’Oro, 184/190
tel. 06.37513632
20.11.2008
MERCANTE Manuela
(Ariano Irpino 08.05.1975)
Largo Bacone, 1
tel. 3398003270
30.04.2003
MICONI Daniele
(Roma 23.07.1979)
Viale Bruno Buozzi, 53
tel. 06.8080707
6.11.2008
MIELE Simona
(Roma 23.07.1971)
Viale G. Mazzini, 132
tel. 06.37514414
20.11.2008
MILANESE DE CAPRARIIS Giancarlo
(Roma 21.05.1978)
Via Livio Andronico, 16
tel. 06.39745131
20.11.2008
MILONE Stefano
(Roma 25.06.1977)
Piazza Bainsizza, 10
tel. 06.3203756
27.11.2008
MINGARDI Antonio
(Roma 12.03.1972)
Via Mario de’ Fiori, 96
tel. 06.69924470
4.12.2008
MINOTTI Mariapaola
(Roma 23.06.1978)
Via Alessio Baldovinetti, 85
tel. 06.45421824
6.11.2008
MIRRA Vittorio
(Avellino 28.06.1980)
Viale di Villa Massimo, 57
tel. 06.440631
18.12.2008
MOLAIOLI Marco
(Roma 16.09.1980)
Via Mercadante,9
tel. 06.8558480
11.12.2008
MONARCA Francesco
(Cassino 19.01.1981)
Via Nazionale, 54
tel. 06.4883513
20.11.2008
MORTATI Franca
(Cosenza 31.01.1967)
Via Giovanni Bettolo, 17
tel. 06.3722811
6.11.1998
MUSTILLI Sergio
(Napoli 28.08.1941)
Via G. Martucci, 16
tel. 06.8601574
6.11.2008
NIGRO Mario
(Roma 03.01.1980)
V.le Regina Margherita, 290
tel. 06.4402075
27.11.2008
NIOLA Isidoro
(Napoli 02.03.1982)
P.zza di Monte Citorio, 115
tel. 06.695331
27.11.2008
NOTARGIOVANNI Mauro
(Caserta 29.03.1976)
Via Andrea Doria, 64
tel. 06.39736280
18.12.2008
PAIOLA Silvia
(Rovigo 13.08.1975)
Via Principessa Clotilde, 7
tel. 06.362271
11.12.2008
PALLAVICINI Tommaso
(Roma 20.06.1979)
Via Monte Zebio, 32
tel. 06.3226758
4.12.2008
917
FORO ROMANO 5-6/2008
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917
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
PANETTA Antonella
(Potenza 13.06.1980)
Via Isidoro del Lungo, 43
tel. 3474533407
20.11.2008
PARENTE Ivana Danila Sofia
(Caserta 17.09.1981)
Via Campo Marzio, 69
tel. 3293013155
27.11.2008
PARISI Francesca
(Roma 07.12.1977)
Piazze delle Muse, 8
tel. 06.809631
6.11.2008
PASTINA Valentina
(Roma 13.04.1981)
Via Cristoforo Colombo, 456
tel. 06.45435416
6.11.2008
PATRIZI Guido
(Cortona 04.10.1956)
Via Tacito, 50
tel. 06.6873105
25.10.2005
PATRUNO Luca
(Torino 13.12.1974)
Via Luigi Settembrini, 30
tel. 06.3217260
20.11.2008
PECORILLA Giuseppe
(Roma 08.01.1981)
Via Cola di Rienzo, 271
tel. 06.32652653
20.11.2008
PERILLO D’ALBORE Carlo
(Roma 04.08.1978)
Viale Bruno Buozzi, 47
tel. 06.8076696
20.11.2008
PERRI Antonella
(Colleferro 13.01.1976)
Via Achille Grandi, 21
tel. 06.97236161
7.01.2004
PERRI Francesca
(Cosenza 19.02.1979)
Via Lazio, 6
tel. 3492529717
18.12.2008
PETROCCO Matilde
(L’aquila 12.01.1969)
Via Prenestina, 230
tel. 3392087961
11.12.2008
PETRUCCIOLI Claudia
(Roma 28.08.1978)
Via dei Gracchi, 128
tel. 06.3219543
4.12.2008
PICARDI Carlo
(Roma 08.03.1977)
Via di Priscilla, 35/2
tel. 06.86206177
27.11.2008
PIERETTI Mauro
(Jesi 01.04.1979)
Via C. Marmocchi, 33
tel. 3295472788
11.12.2008
PIERRO Laura
(Roma 09.10.1979)
Via Aniene, 14
tel. 06.8537481
PIETRINI Daniela
(Roma 04.07.1982)
Viale Bruno Pelizzi, 31
tel. 06.7212515
18.12.2008
PIGHIN Valentina
(Cuneo 24.05.1977)
V.le degli Ammiragli, 46
tel. 3479089923
20.11.2008
PILLA Daniele
(Caserta 21.07.1975)
Via Venti Settembre, 1
tel. 06.474831
10.01.2005
PIRESTI Veronica
(Roma 12.01.1981)
Viale delle Milizie, 138
tel. 06.37516606
20.11.2008
918
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6.11.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
918
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
PISTORIO Alberto
(Roma 03.11.1981)
Via Prassagora, 11
tel. 06.5090627
11.12.2008
PIZZI Lalla
(Roma 27.08.1969)
Via Cesena, 58
tel. 06.2415511
18.12.2008
POCOBELLI Giorgio
(Roma 17.05.1980)
Via degli Scipioni, 281-283
tel. 06.3229681
6.11.2008
POGGI Roberto
(Roma 09.09.1970)
Via Bissolati, 76
tel. 06.420261
6.11.2008
POLLIO Maria Antonietta
(Agropoli 22.11.1977)
Corso Vittorio Emanuele II, 252
tel. 06.6833101
POMPONI Alessio
(Roma 17.08.1980)
Via degli Scialoja, 3
tel. 06.32651423
PONTICELLI Simona
(Roma 19.05.1977)
Via A. Silvani, 32
PORZIO Linda
(Ponza 11.10.1979)
Via Germanico, 197
tel. 06.3207234
4.12.2008
PORZIO Maria Rosaria Lidia
(Ponza 11.10.1979)
Via Pompeo Magno, 7
tel. 06.3231121
4.12.2008
POSSANZINI Renzo Manuel
(Roma 01.08.1978)
Via S. Marcello Pistoiese, 30
tel. 06.83394374
18.12.2008
PREVITALI Costanza Maria
(Roma 26.01.1977)
Via di San Domenico, 3
tel. 335673980
20.11.2008
PREZIOSI Francesca
(Teramo 09.07.1980)
Via di Vigna Murata, 1
tel. 06.5921745
20.11.2008
PROGRESSO Luigia
(Cosenza 28.12.1971)
Via Merulana, 272
tel. 06.4870428
20.11.2008
PROIETTI Maria Emanuela
(Roma 23.05.1980)
Viale Bruno Buozzi, 68
tel. 06.3221356
27.11.2008
PROIETTI Roberto
(Roma 01.07.1976)
Via del Bivio del Mandrione, 14
tel. 06.78147557
20.11.2008
PUGLIESE Michela
(Vibo Valentia 14.03.1981)
Piazza della Liberta’, 10
tel. 3492953441
6.11.2008
RAFFAELLI Serena
(Roma 12.09.1980)
Via Pompeo Magno, 7
tel. 06.8072791
6.11.2008
RANALLI Lucia
(Rieti 18.07.1979)
P.zza Monteleone di Spoleto, 8
tel. 06.33219824
27.11.2008
RANALLI Maria Teresa
(S.Benedetto Tronto 26.01.1980)
Via Emilia, 88
tel. 06.4200741
20.11.2008
6.11.2008
27.11.2008
919
FORO ROMANO 5-6/2008
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919
20.11.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
REGNO Alessia
(Roma 16.04.1976)
Via dei Gracchi, 137
tel. 06.32110646
27.11.2008
ROGAI Francesca
(Firenze 03.03.1980)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.466221
11.12.2008
ROMAGNA Maurizio
(Roma 07.12.1976)
Via Mario Savini, 7
tel. 06.39732031
27.11.2008
ROMILLY Daniele
(Roma 18.05.1982)
Via F.S. Nitti, 11
tel. 06.36301733
20.11.2008
RONDINELLI Graziano
(Lamezia Terme 04.03.1977)
Via Giacinto Carini, 52
tel. 06.5885209
27.11.2008
ROSSI Anna
(Roma 02.07.1976)
Via Raffaele De Cosa, 20
tel. 06.5663334
20.11.2008
ROSSI MERIGHI Ugo
(Roma 16.08.1941)
Via della Camilluccia, 741
18.12.2008
RUBINO Arianna
(Cagliari 10.11.1979)
Vicolo dei Modelli, 63
tel. 06.64770126
6.11.2008
RUFFINI Andrea
(Roma 04.07.1980)
Piazza della Liberta’, 20
tel. 06.3233090
6.11.2008
RUGGIERI Lavinia
(Roma 13.02.1980)
Viale Eritrea, 20
tel. 06.86218236
20.11.2008
RUSSO Vincenzo
(Roma 19.07.1973)
Via Ricasoli,7
tel. 06.4452174
20.11.2008
SABA Silvia
(Umbertide 31.07.1980)
Via Sabotino, 22
tel. 06.37500642
20.11.2008
SACCHI Filippo
(Roma 29.09.1979)
Via Oreste Tommasini, 59
tel. 06.8604567
20.11.2008
SACCHI Francesco
(Messina 11.04.1978)
Via di Sant’Ippolito, 44
tel. 06.60664115
11.12.2008
SALEM Karima
(Tripoli 14.06.1969)
Via Ottaviano, 9
tel. 3480022498
4.12.2008
SALERNO Barbara
(Roma 07.09.1974)
Via Antistio, 14
tel. 06.74789127
20.11.2008
SALIOLA Simone
(Roma 05.11.1976)
Via Oslavia, 7
tel. 06.3722293
20.11.2008
SALVIONI Riccardo
(Roma 01.10.1980)
Piazzale Clodio, 22
tel. 06.39738327
11.12.2008
SALVONI Luca
(Roma 22.03.1970)
Via Innocenzo X, 21
tel. 3396941724
27.11.2008
920
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FORO ROMANO 5-6/2008
920
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
SANI Ottavia
(Roma 22.12.1977)
P.za Prati degli Strozzi, 22
tel. 06.39912298
SANNINO Maria Melania
(Napoli 21.01.1981)
Viale Bruno Buozzi, 107
tel. 06.3231100
18.12.2008
SANNIPOLI Rolando
(Roma 13.12.1975)
Via dei Gracchi, 60
tel. 06.3240455
27.11.2008
SANTELLOCCO Francesca
(Roma 04.12.1977)
P.le Clodio, 22
tel. 06.39727277
18.12.2008
SANTILLI Francesca
(Roma 02.05.1980)
Via Sebino, 32
tel. 06.8547626
20.11.2008
SANTUCCI Sabrina
(Roma 13.05.1973)
Via della Magliana, 179
tel. 06.55264283
6.11.2008
SAVORELLI Chiara
(Ravenna 01.01.1981)
Via Gualtiero Serafino, 8
tel. 06.39742499
4.12.2008
SCARABINO Raffaella
(Salerno 12.06.1982)
Via Sangemini, 84
tel. 06.35073327
20.11.2008
SCARANTINO Emiliano
(Catania 28.08.1981)
Via Carlo Mezzacapo, 48
tel. 3343328295
20.11.2008
SCARDAMAGLIA Andrea
(Roma 16.05.1975)
Via Archimede, 59
tel. 06.80687053
20.11.2008
SCARSELLA Elisabetta
(Roma 06.08.1980)
Via Orti della Farnesina, 126
tel. 06.36304848
SCIACCHITANO Francesco
(Palermo 04.03.1970)
Viale degli Ammiragli, 46
tel. 3479089923
20.11.2008
SCIPIONI Chiara
(Roma 01.12.1981)
Viale Sacco e Vanzetti, 163
tel. 06.4062571
20.11.2008
SCOCCINI Giovanni
(Roma 11.05.1980)
Via G.B. Vico, 31
tel. 06.3242958
11.12.2008
SCOGNAMIGLIO Chiara
(Napoli 22.04.1982)
Via Giovanni Nicotera, 29
tel. 06.3214872
20.11.2008
SEGHINI Fabiana
(Roma 22.06.1980)
Largo Messico, 7
tel. 06.8416290
SELLITTO Francesca
(Torino 30.09.1981)
Circonvallazione Clodia, 17
tel. 06.55590940
27.11.2008
SERENELLINI Cristian
(Roma 06.01.1975)
Via Caetana, 13/a
tel. 06.7840508
20.11.2008
SEVERATI Filippo
(Roma 05.04.1980)
Viale Maresciallo Pilsudski,118
tel. 06.80690247
20.11.2008
921
6.11.2008
6.11.2008
921
FORO ROMANO 5-6/2008
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4.12.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
SILVESTRE Pasqualino
(Roma 19.08.1975)
Via Cicerone, 44
tel. 3471044851
27.11.2008
SIMINICEANU Daniela Ruxandra
(Bucarest 11.07.1978)
Via Emilio de’ Cavalieri, 11
tel. 06.8413595
18.12.2008
SPADONI Olivia
(Roma 04.06.1981)
Via Cola di Rienzo, 180
tel. 06.6878393
SPINACI Nicoletta
(Jesi 12.12.1981)
Piazza Venezia, 11
tel. 06.6758231
27.11.2008
STAFFA Luca
(Napoli 12.02.1979)
Via Luigi Rizzo, 41
tel. 06.39723483
20.11.2008
STANZIONE Alfonso
(Roma 19.06.1981)
Via Ventiquattro Maggio, 43
tel. 06.46622297
20.11.2008
STELLA Paolo
(Grottaglie 08.08.1981)
Via Pinciana, 25
tel. 06.844651
27.11.2008
SURACE Manuela
(Roma 26.11.1981)
Via G.G. Belli, 39
tel. 06.45541950
20.11.2008
TANCIONI Gabriele
(Roma 07.03.1981)
Via Raffaele Cappelli, 44
tel. 3335300621
11.12.2008
TENUTA Fabrizio
(Cosenza 15.03.1981)
Viale Eritrea, 62
tel. 3472797588
27.11.2008
TIRELLI Lavinia
(Subiaco 06.12.1981)
Via Monte Zeda, 15
tel. 3381202114
TOMASSINI Alessia
(Roma 21.05.1981)
Via Jacopone da Todi, 38
tel. 3208310535
11.12.2008
TORTI Valerio
(Roma 06.03.1979)
Via Vallebona, 19
tel. 06.35500271
20.11.2008
TROMBETTI Emiliano
(Roma 23.10.1979)
Via Costabella, 23
tel. 06.37516879
4.12.2008
TULLI Pier Francesco
(Roma 22.11.1972)
Viale America, 93
tel. 06.5916559
27.11.2008
UNGARI TRASATTI Stefania
(Roma 26.12.1979)
Viale Liegi, 16
tel. 06.85301830
4.12.2008
VACCARO Francesco
(Roma 26.09.1979)
Via Alba, 36
tel. 06.70302826
29.12.2008
VANGA Mauro
(Roma 04.04.1978)
Viale delle Milizie, 19
tel. 06.64940306
27.11.2008
VIETRI Alice
(Roma 10.04.1978)
Via Agostino Depretis, 60
tel. 06.4746334
922
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6.11.2008
6.11.2008
6.11.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
922
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
VIRGIGLIO Giuseppina
(Vibo Valentia 15.02.1981)
Via Chiana, 35
tel. 06.85300963
18.12.2008
VISCO Stefania
(Roma 28.09.1974)
Via Collatina, 76
tel. 06.21808602
20.11.2008
VITALE Andrea
(Roma 14.11.1973)
Viale Carso, 23
tel. 06.3722328
6.11.2008
VITALI Veronica
(Roma 05.08.1980)
Viale G. Mazzini, 123
tel. 06.37353719
20.11.2008
VITTOZZI Laura
(Roma 11.12.1975)
Via Cesena, 58
tel. 3381815563
18.12.2008
VOSO Alessia
(Roma 30.09.1980)
Via degli Abeti, 29
tel. 06.23239822
ZACCARIA Gavril
(Roma 05.11.1980)
Via Pietro della Valle, 13
tel. 06.68804136
20.11.2008
ZACCHEO Valentina
(Terracina 19.04.1978)
Piazza Mignanelli, 7
tel. 3388798616
27.11.2008
ZANZARELLA Giancarlo
(Terlizzi 28.07.1979)
Via Conca d’Oro, 278
tel. 06.88641902
11.12.2008
ZIPPARRO Gennaro
(Maratea 23.02.1978)
Via della Giuliana, 83/a
tel. 06.39762001
20.11.2008
ZOMPETTA Serena
(Roma 28.03.1978)
Via Germanico, 107
tel. 06.36006644
18.12.2008
6.11.2008
ELENCO SPECIALE
BELMUSTO Caterina
(Messina 29.10.1980)
Anas S.p.a.
Via Monzambano, 10 - tel. 06.44464109
CERASE Marco
(Roma 19.09.1966)
Camera dei Deputati
14.01.1993
Piazza Campo Marzio, 42 - tel. 06.381555
MAUGERI Giovanna
(Roma 08.08.1978)
Ater Provincia di Roma
18.12.2008
Via Ruggero di Lauria, 28 - tel. 06.398633296
RANDOLFI Marco
(Roma 18.06.1976)
Agenzia delle Entrate
11.12.2008
Via Ippolito Nievo, 36 - tel. 06.583193277
RAZZANO Giovanna
(Livorno 12.07.1969)
Professori Universitari
18.12.2008
P.za S. Francesco d’Assisi, 75 - tel. 06.5881225
SCOGNAMIGLIO Andreina
(Napoli 17.03.1959)
Professori Universitari
29.12.2008
Corso Vittorio Emanuele, 326 - tel. 06.6869538
SCOPPOLA Filippo
(Roma 02.09.1965)
Equitalia Gerit S.p.a.
Lung.re Flaminio, 18 - tel. 06.32492273
923
18.12.2008
923
FORO ROMANO 5-6/2008
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6.11.2008
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI
AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001
GREENBAUM Jeffrey Paul
(Philadelphia 13.07.1959)
Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
Piazza Venezia, 11 - tel. 06.6758231
27.11.2008
JORGE RAMOS Filipa
(Mira d’Aire 11.08.1975)
Sezione Speciale D.lgs. 96/2201
18.12.2008
Via Ventiquattro Maggio, 43 - tel. 06.466221
PALANCIANU Maricica
(Dersca 24.11.1976)
Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
20.11.2008
Piazza Conca d’Oro, 15 - tel. 06.88644108
PAPOULAKOS Theodoros
(Elos Lakonias 15.02.1942)
Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
Via Po, 102 - tel. 06.85355717
27.11.2008
RADFORD Carina Margaret
(Londra 30.12.1975)
Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
Via di San Basilio, 72 - tel. 06.809551
20.11.2008
PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE
BATTIATI Antonino (Catanzaro 18.02.1948) a El.Spec.Professori Universitari
BELLOMIA Valentina (Roma 29.06.1977) a El.Spec.Professori Universitari
BONZANO Carlo (Roma 30.05.1976) a El.Spec.Professori Universitari
BORGIA Fiammetta (Roma 23.06.1977) a El.Spec.Professori Universitari
D’AVACK Alessandro (Roma 09.03.1943) a El.Spec.Professori Universitari
DI MARCELLO Tommaso (Milano 10.07.1977) a El.Spec.Professori Universitari
FAIOLI Michele (Lucera 03.10.1974) a El.Spec.Professori Universitari
FARINA Carlo (Roma 04.10.1971) a El.Spec.Professori Universitari
FOLIGNO Alessio (Roma 30.06.1960) a El.Spoec.Equitalia Gerit S.p.a.
FRAIOLI Antonio Leonardo (Roma 09.05.1980) a El.Spec.Professori Universitari
GROSSI Federica (Roma 16.07.1974) a El.Spec.Professori Universitari
GRUNER Giuliano (Roma 15.12.1977) a El.Spec.Professori Universitari
MARCHISIO Emiliano (Roma 06.11.1975) a El.Spec.Professori Universitari
NICOLAI Marco (Roma 14.03.1981) a El.Spec.Professori Universitari
PARISI Paolo (Roma 29.06.1965) a El.Spec.Universita’ Campus Biomedico RM
PESSI Annalisa (Roma 24.09.1974) a El.Spec.Professori Universitari
ROIATI Alessandro (Roma 28.12.1974) a El.Spec.Professori Universitari
ROMANO Maria Chiara (Roma 01.09.1970) a El.Spec.Professori Universitari
ROSSI Stefano (Roma 28.10.1949) a El.Spec.Professori Universitari
SCOGNAMIGLIO Giuliana (Napoli 19.06.1957) a El.Spec.Professori Universitari
VANNI UMILE Elena (Napoli 09.03.1979) a El.Spec.S.A.C.E. S.p.a.
27.02.1975
4.11.2004
26.07.2001
15.05.2008
16.04.1970
13.01.2005
1.02.2002
21.10.1999
30.01.1997
26.10.2006
17.01.2008
5.10.2006
31.10.2002
15.11.2007
17.01.2002
30.01.2001
13.02.2003
3.02.1998
17.07.1975
21.01.1988
12.01.2006
PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO
FACCIORUSSO Sabrina (San G. Rotondo 14.12.1981) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001
FILIPPONE THAULERO Carlo (Roma 02.06.1952) da Monte dei Paschi di Siena
LONGARI Carlo (Roma 06.01.1968) da Professori Universitari
MARTUCCELLI Silvio (Roma 19.04.1968) da Professori Universitari
PORRARO Domenico (Roma 11.10.1969) da Professori Universitari
TEDESCO Emidio (Roma 19.10.1941) da INAIL
VECCHIO Gianfrancesco (Roma 07.07.1969) da Professori Universitari
13.03.2008
17.03.2005
5.12.1996
15.09.1994
13.01.2000
24.11.1966
23.01.2001
CANCELLAZIONI PER DECESSO
AMATO Salvatore Antonio (S. Pietro di Carida’ 15.07.1951) dec. 11.11.2008
BELARDINELLI Daniela (Roma 25.11.1964) dec. 24.10.2008
924
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11.12.2008
18.12.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
924
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
BETTONI Giangaleazzo (Roma 21.03.1917) dec. 24.11.2008
D’ONOFRIO JOVARI DI M. Italo (S. Croce di Magliano 30.11.1923) dec. 15.07.2006
LONGARONI Delio (S. Venanzo 30.01.1938) dec. 14.09.2008
MORSILLO Giuseppe (Napoli 07.01.1927) dec. 15.11.2008
PETRUCCI Annunziata (Roma 07.07.1958) dec. 14.04.2008
RAVANO MARINI Maria (Catanzaro 15.04.1955) dec. 16.10.2008
04.12.2008
27.11.2008
18.12.2008
27.11.2008
18.12.2008
20.11.2008
CANCELLAZIONI A DOMANDA
ALBERTI Anna (Roma 08.09.1977)
AMODEO Daniela (Roma 23.03.1975)
ANIMALI Alessandro Maria (Roma 18.07.1971)
BAFFI Renzo Neno (Arcevia 04.05.1945)
BARCHI Irma (S.Maria Capua Vetere 25.11.1979)
BATTAGLIA Simona (Roma 10.09.1973)
BERDINI Carlo (Roma 29.03.1967)
BEVILACQUA Giuseppina (Tropea 10.09.1961)
BONGIOVANNI Lilia Mirella (Orbetello 12.09.1928)
BONIFAZI Franca (Roma 23.03.1965)
BOSCARO Loredana (Roma 22.05.1969)
BOTTA Federico (Roma 27.05.1974)
BRANCA Francesca (Melito Porto Salvo 28.01.1978)
BRUNI Antonio (Trebisacce 18.11.1924)
CABELLO GONZALEZ Cristina (Siviglia 26.11.1971)
CALABRO’ Vincenza (Roma 04.11.1971)
CAPORALE Antonio (Roma 20.05.1933)
CASSINARI Clizia (Roma 11.06.1948)
CIANFANELLI Fabio (Roma 26.09.1969)
COGLIATI Marcello (Tirano 07.09.1934)
COLAMBUMBO Eugenio (Roma 02.01.1928)
COLLACCIANI Paola (Roma 04.06.1970)
CORTEGGIANO Antonio (Pietra Montecorvino 05.02.1936)
D’AMATO Valerio (Roma 15.06.1980)
DE LUCA Anna (Roma 12.06.1973)
DE PAOLI Andrea (Roma 25.03.1974)
DE RISO DI CARPINONE Francesca (Napoli 03.01.1951)
DEL VESCOVO Valerio (Roma 26.12.1980)
DELLI PAOLI Luigi (Napoli 21.08.1930)
DI COCCO Clarissa (Roma 12.08.1979)
DI MAURO Daniela (San Severo 10.02.1977)
DI PRIMIO Raffaella (Roma 10.02.1969)
D’INNOCENZO Germanino (Crognaleto 25.11.1921)
DODDI Arianna (Roma 27.05.1974)
D’ONOFRIO Carlo (Francavilla Al Mare 28.03.194
FANTI Lucio (Roma 17.01.1924)
FONNESU Giovanni Battista (Alghero 26.09.1940)
FRAIOLI Antonio Leonardo (Roma 09.05.1980)
FRANCHI Maria Teresa (Civitella del Tronto 06.07.1945)
FRANCIONE Gennaro (Torre Del Greco 01.04.1950)
GISONDI Anna (Velletri 15.09.1977)
GONZALEZ Francesca (Fondi 29.07.1973)
GRECO Silvia (Roma 24.07.1974)
GUCCIONE Valentina (Borgomanero 12.03.1980)
IATESTA Modestina (Lucera 23.01.1972)
IETTO Gianni (Napoli 07.09.1939)
LALLI Virginia Paola (Roma 09.05.1974)
LANCIA Bernardo (Roma 13.11.1965)
27.11.2008
04.12.2008
04.12.2008
29.12.2008
29.12.2008
11.12.2008
29.12.2008
18.12.2008
11.12.2008
27.11.2008
18.12.2008
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04.12.2008
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18.12.2008
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11.12.2008
04.12.2008
06.11.2008
29.12.2008
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29.12.2008
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20.11.2008
04.12.2008
29.12.2008
29.12.2008
04.12.2008
29.12.2008
18.12.2008
18.12.2008
29.12.2008
20.11.2008
20.11.2008
27.11.2008
27.11.2008
29.12.2008
06.11.2008
18.12.2008
11.12.2008
18.12.2008
29.12.2008
20.11.2008
29.12.2008
925
FORO ROMANO 5-6/2008
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925
22/04/2009, 10.02
AGGIORNAMENTO ALBO
LATTANZI Claudia (Roma 07.12.1966)
LONDRILLO Maria Assunta (Trento 19.08.1959)
MACRI’ Francesca (Taurianova 11.11.1971)
MALPICA Chiara (Velletri 22.11.1977)
MANINA Ilaria (Roma 27.05.1974)
MANTELLA Stefano (Roma 25.06.1972)
MARI Cecilia (Roma 02.07.1978)
MASUZZO Corrado (Roma 30.11.1968)
MECHELLI Fabiola (Roma 17.11.1971)
MONETA CAGLIO Barbara (Roma 14.05.1968)
NERI Federica (Roma 28.09.1972)
OLIOSI Salvatore (Roma 03.05.1974)
PASTORE Salvatore (S.Cristina Aspromonte 24.01.1929)
PEDULLA’ Nadia (Torino 17.02.1968)
PELLICCIONI Paola (Roma 18.09.1977)
PISANELLI Carlo (Catanzaro 24.07.1963)
QUAGLIETTI Simona (Roma 18.04.1974)
RUSSO Aldo (S. Maria C. Vetere 10.08.1941)
RUSSO Ugo (Palermo 30.12.1975)
SANTORO Maria Pia (Sora 23.08.1976)
SATERIANO Mariafilomena (Polla 18.07.1979)
SBARDELLA Giuseppe (Roma 26.08.1948)
SCACCHI Alessandra (Roma 26.10.1967)
SERAFINI Andrea (Cosenza 20.04.1975)
SIGNANI Liliana (Lanuvio 17.02.1932)
SPAGNOLETTI ZEULI Sveva (Roma 24.11.1979)
TESTA Andrea (Parma 19.05.1962)
TOFINI Serena (Roma 19.01.1974)
TOMA Alessandra (Roma 25.03.1972)
TORTORA Elvira (Roma 03.08.1972)
TREVISI Raffaele (Roma 25.09.1925)
TRISOLINO Antonella (Roma 05.05.1971)
TRITTO Maria Teresa (Roma 31.10.1958)
TULLI Alessandro (Roma 12.05.1977)
VALENTINI Luigi (Roma 28.02.1936)
VALERIO Paolo (Roma 13.04.1972)
VILLANI Maria Silvia (Pescara 13.04.1978)
VITUCCI Maria Chiara (Roma 12.02.1969)
ZANCHINI DI CASTIGLIONCHIO Roberta (Roma 16.11.1971)
29.12.2008
11.12.2008
06.11.2008
04.12.2008
29.12.2008
20.11.2008
18.12.2008
04.12.2008
29.12.2008
29.12.2008
29.12.2008
20.11.2008
18.12.2008
20.11.2008
18.12.2008
04.12.2008
18.12.2008
04.12.2008
18.12.2008
20.11.2008
29.12.2008
20.11.2008
29.12.2008
20.11.2008
27.11.2008
11.12.2008
11.12.2008
18.12.2008
29.12.2008
29.12.2008
29.12.2008
29.12.2008
04.12.2008
04.12.2008
29.12.2008
27.11.2008
29.12.2008
27.11.2008
20.11.2008
CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO
AGOSTINO Enzo (Frascati 03.07.1964) trasf. Velletri
BRACAGLIA Stefania (Frosinone 19.06.1969) trasf. Vasto
LA BELLA Rosaura Stefania (Mazzarino 28.07.1973) trasf. Catania
MARIANI Antonella (Roma 15.10.1966) trasf. Velletri
MURA Silvana (Tempio Pausania 28.06.1979) trasf. Tempio Pausania
MUSICO’ Maurizio Luca (Melito Porto Salvo 12.10.1967) trasf. Reggio Calabria
SABATINI Silvia (Isola Del Liri 18.01.1968) trasf. Cassino
SISTI Laura (Roma 19.12.1969) trasf. Tivoli
926
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29.12.2008
06.11.2008
20.11.2008
18.12.2008
04.12.2008
20.11.2008
27.11.2008
04.12.2008
FORO ROMANO 5-6/2008
926
22/04/2009, 10.02