LA METODOLOGIA DELLA RICERCA CLINICA Dr Marzia Lazzerini IRCCS Burlo Garofolo, Trieste [email protected] Dr Marco Ercolani Ibn Hindu (10th-11th century CE ) Miftah al-tibb wa-minhaj al-tullab [The key to the science of medicine and the students' guide]. Conoscenza medica acquisita “ per caso” Camminando nei campi, un gruppo di ragazzi raccolse delle foglie di alloro, uno di loro ne assoggiò una. Egli fu in seguito morso da un serpente, e non accusando alcun sintomo, si capì che furono i semi di alloro a salvarlo. Questa fu la prova della loro efficacia come antidoto, e da allora furono inclusi negli antidoti per i veleni .. (p 50) 1 Ibn Hindu (10th-11th century CE ) Miftah al-tibb wa-minhaj al-tullab [The key to the science of medicine and the students' guide]. Conoscenza medica acquisita “attraverso esperimenti con un obiettivo” "…provando diverse medicine, una per una in corpi di diversa natura, volta dopo volta, e registrando per ogni medicazione l’effetto che ricorre dopo il suo uso... Così dopo ripetuti usi, si provò che “sakamuniya” libera dalla bile gialla, e “afitimun” libera dalla bile nera” (p 51) Ben Cao Tu Jing (1061).(Atlas of Materia Medica). Song Dynasty (960-1279). (960 (960-1279). E’ detto che per valutare gli effetti del genuino ginseng Shangdang, due persone vennero fatte correre, una dopo aver assunto il ginseng, l’altra senza. Dopo aver corso approsimativamente 3-5 li [1500-2500 metri], quello senza ginseng sviluppò una severa mancanza di respiro, mentre quello che aveva preso ginseng respirava bene e con tranquillà ... 2 Nettleton T (1722). Physician at Halifax. Letter To Dr. Jurin R.S Secr, on Inoculation of the Small Pox (varicella) Philosophical Transactions. 32:209-212. 1753, Lind Trial controllato a quattro bracci... bracci... sui marinai con lo scorbuto Presi quattro pazienti con lo scorbuto a bordo della Salisbury. I casi erano simili, giacevano assieme a terra, ed avevano una dieta comune Quindi diedi ad ogni coppia: • Un quarto di sidro al giorno • 25 gocce di elisir vitriolo • Due cucchiai di aceto • Arancia e limone Il più immediato e visibile effetto fu percepito dall’uso dell’arancia e limone 3 TB randomised controlled trial STREPTOMYCIN • Strepto TREATMENT OF PULMONARY TUBERCULOSIS (BMJ 1948:ii:769-782) A MEDICAL RESEARCH COUNCIL INVESTIGATION LONDON OCTOBER 30 1948 19411941- clinical trial “sistematico” sistematico” 19481948- 1° clinical trial randomizzato 4 1938 - USA : introduzione dei primi requisiti formali per la sperimentazione animale 1948 - UK: prima sperimentazione clinica controllata ( STREPTO) 1950: primo trial con placebo (ANTISTAMINICI) 19601960-63 UK e USA : caso talidomide >> nascita del sistema farmacovigilanza, commissione sulla sicurezza dei medicinali 1969 – USA (FDA): la sperimentazione clinica diviene obbligatoria per ottenere l'autorizzazione all’ all’immissione in commercio . 1970 - USA: introduzione “Good Clinical Practice” Practice” 19801980-90 - Europa: introduzione delle GCP (Italia: 1992) 1992) Dal 1980: Avanzamento nella metodologia ricerca clinica, clinica, EBM METANALISI MEGATRIALS Da 2001: Linee guida di reporting (CONSORT, STARD, STROBE) Dal 2004: Obblighi di registrazione trials WHO new standards for registration of all human medical research 19 MAY 2006 | BRUSSELS/GENEVA 5 Tipi di studi clinici STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI DESCRITTIVI • Non controllati • Controllati -non randomizzati • Case report • case series - randomizzati ANALITICI • Studi caso-controllo • Studi di coorte - Senza corte parallela (retrospettici o prospettici) - Con corte parallela (prospettici) • Studi trasversali Sia gli studi sperimentali che osservazionali possono essere controllati controllati o meno. OSSERVAZIONE vs ESPERIMENTO Osservazione Senza intervenire sul fenomeno, fenomeno, studio e misuro cio’ cio’ che osservo rispetto al fenomeno di interesse Sperimentazione Intervengo sul fenomeno, fenomeno, costruendo un meccanismo tale da poter rispondere a domande riguardo al fenomeno di interesse 6 Gerarchia delle evidenze Scelta del disegno sperimentale • Efficacia nel rispondere all’obiettivo dello studio • Prevenzione dei possibili bias • Fattibilità, Efficienza 7 Studio clinico/Clinical Trial: definizione • Qualsiasi forma di esperimento pianificato • che coinvolge soggetti umani (volontari sani o pazienti) • e ha come obiettivo quello di fornire informazioni sull’efficacia e/o tollerabilità di un trattamento • da somministrare ai pazienti in una data condizione. Principi dell ’inferenza dell’inferenza statistica Popolazione generale Popolazione Campione Dato un campione rappresentativo della popolazione generale, attraverso i metodi dell’inferenza statistica, le informazioni ottenute sul campione possono essere estese con una certa approsimazione alla popolazione generale. 8 Fasi per realizzare una ricerca FASE PRE START POST FASE PRE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. Individuazione dell’ dell’oggetto della ricerca Esame della conoscenza disponibile Formulazione di domande specifiche Pianificazione della ricerca (metodi, metodi, tempi e costi) costi) Stesura del protocollo Approvazione CE Accordi tra le parti Registrazione FoundFound-raising Preparazione del materiale per conduzione (CRF) 1. 2. 3. Esecuzione (scientifica+ scientifica+ amministrativa) amministrativa) Monitoraggio Analisi preliminare, preliminare, interim (interim reports) 1. 2. Analisi conclusiva Reporting Metodologia della ricerca clinica E’ fondamentale pianificare studi metodologicamente corretti – garanzia di risultati attendibili – garanzia di eticita’ 9 FASE PRE Standard scientifici • Non e’ e’ etico condurre ricerca mal pianificata o mal eseguita. eseguita. • Caratteristiche che identificano studi mal pianificati / eseguiti: – Debolezza del confronto (placebo/dose) – Debolezza degli outcomes (soft, combinati etc) – Fattori di rischio per bias ( es. es. mancati/inadeguato randomizzazione, randomizzazione, allocation concealment, blinding) – Scarsa (o eccessiva) numerosita’ numerosita’ – Grosse perdite al follow up – Mancata pubblicazione dei risultati FASE PRE Elementi fondamentali di una ricerca clinica OBIETTIVI • Devono essere clinicamente rilevanti • Devono essere dichiarati nel protocollo, protocollo, in modo chiaro e non ambiguo. ambiguo. • Deve essere dichiarata la gerarchia (primari e secondari) in modo chiaro. • Non possono cambiare durante lo studio • In termini generali, e’ e’ sempre meglio limitare il numero di obiettivi CONFRONTO . Trattamento di provata efficacia (in dose e tempi efficaci) efficaci) VALIDITA’ VALIDITA’ INTERNA (rigore (rigore metodologico per ridurre bias) VALIDITA’ VALIDITA’ ESTERNA (generalizzabilita (generalizzabilita’’) 10 FASE PRE Pianificazione della ricerca APPROCCIO CLINICO • Popolazione, Criteri inclu/exc • Trattamento • Trattamento di controllo • Tempi di osservazione • Rischi APPROCCIO STATISTICO • Dimensione del campione • Disegno sperimentale • Efficienza • Prevenzione del bias • Regole di analisi ad interim Scelta del miglior disegno sperimentale per raggiungere gli obiettivi con il minor numero di pazienti, prevenendo il bias FASE PRE Protocollo Razionale. Obiettivi: E’ necessario per garantire omogeneita’ omogeneita’ e riproducibilita’ riproducibilita’ Metodi: •popolazione da selezionare •Tipo d’intervento (allegati es Scheda tecnica) •Tempi e modi del follow up •Misure di outcome (primario e secondario) •Numerosità campione •Metodi di analisi statistica •Sottogruppi pre-definiti Responsabile scientifico, sponsor, riferimenti amministrativi, agreement tra le parti, fonti di finanziamenti, 11 FASE PRE Bias - definizione • Il “bias” bias” indica una forma di distorsione introdotta sui risultati. risultati. • l “bias” bias” possono essere prevenuti attraverso un adeguato disegno sperimentale e la sua corretta esecuzione. esecuzione. FASE PRE LIMITI DI UNO STUDIO NON CONTROLLATO Non so se l’effetto osservato e’ realmente dovuto • al trattamento, o piuttosto • al caso • ad un miglioramento spontaneo della patologia 12 FASE PRE Importanza della scelta del trattamento di controllo TERAPIA SPERIMENTALE più efficace del PLACEBO Ma ugualmente efficace rispetto al CONTROLLO ATTIVO Studi controllati con placebo – sono sempre studi di superiorita’ – Stimano “l’effetto placebo”, in questo senso evitano sovrastime dell’effetto della terapia sperimentale – evidenziano l’attivita’ terapeutica specifica del farmaco – forniscono una piu’ diretta valutazione della tollerabilita’ 13 Quando osservo differenze nell’effetto tra gruppi (farmaco A > farmaco B) Può dipendere da : ' differenze al basale tra i gruppi (i pazienti del gruppo B erano piu’ gravi ) =SELECTION BIAS ' differenze nella gestione dei pz = PERFORMANCE BIAS ' Differenze nella valutazione dei pz = DETECTION BIAS ' Perdite di pz (effetti collaterali, compliance)= ATTRITION BIAS * effettive differenze di efficacia tra i trattamenti PREVENZIONE DEI BIAS 1- Randomizzazione FASE PRE Randomizzazione = processo tramite il quale i pazienti vengono assegnati casualmente a ricevere uno dei trattamenti previsti OBIETTIVO: prevenzione del SELECTION bias bilanciamento dei gruppi relativamente a fattori prognostici noti ed ignoti • • • gravita’ gravita’ della patologia fattori di rischio terapie e patologie concomitanti Metodi di randomizzazione: Computer, tavole dei numeri casuali, Lancio della moneta o dadi. NB: SONO SCONSIGLIABILI Assegnazione sistematica (giorni pari e dispari, alternanza...) 14 FASE PRE PREVENZIONE DEI BIAS 2- Allocation concealment OBIETTIVO: Nascondimento dell’ dell’allocazione al gruppo di trattamento Metodi di allocation concealment: Confezioni contenenti trattamento, pre-numerate, di identico aspetto, preparate da una farmacia indipendente Randomizzzaione centrale in sede lontana ed indipendente rispetto sede di arruolamento Buste con numeri seriali, opache, chiuse Od altre descrizioni che abbiano elementi convincenti per il nascondimento del gruppo di allocazione. INADEGUATE Lista di allocazione aperta, buste non chiuse o non opache, od altri approcci che potrebbero svelare il gruppo di trattamento al momento dell’arruolamento FASE PRE PREVENZIONE DEI BIAS 3- Blinding (cecità) Nessuna cecita’ cecita’ (in aperto) aperto) – sia il paziente che lo sperimentatore conoscono il trattamento assegnato >>> conseguenza: possibile bias dell’osservatore nella valutazione e possibile suggestione da parte del paziente (DETECTION BIAS) • Singolo cieco – il paziente (o il medico) non conoscono il trattamento • Doppio cieco – Nè il pz nè il medico •E’ necessario specificare sempre “chi” è in cieco. •Preservare sia il il cieco del “ care giver” che “dell’ assessor” •Preservare il cieco dello statistico che analizza i dati •Per alcuni interventi (es ortopedici) è impossibile preservare il cieco •Per alcuni outcome oggettivi ( es mortalità) può non essere rilevante 15 FASE PRE 4- Dimensione della casistica STUDI SOVRADIMENSIONATI • rappresentano uno spreco di risorse • posso ottenere significativita’ significativita’ statistiche anche in presenza di differenze clinicamente irrilevanti • espongono al rischio della sperimentazione un numero eccessivo di pazienti FASE PRE STUDI SOTTODIMENSIONATI • rappresentano uno spreco di risorse • posso NON ottenere significativita’ significativita’ statistiche anche in presenza di differenze clinicamente rilevanti • espongono al rischio della sperimentazione un numero inutile di pazienti La stima delle dimensioni del campione Le domande da porsi: ¾ Qual è lo scopo principale dello studio? ¾ Qual è la misura principale di esito? ¾ Quale risultato si prevede di ottenere con il nuovo trattamento? ¾ Qual è la differenza minima che si ritiene clinicamente rilevante? ¾ Con quale grado di certezza? 16 FASE PRE 5 – Analisi dei dati per Intention to Treat • ITT = Intention To Treat Comprende TUTTI i pazienti randomizzati in uno studio clinico inclusi – i pazienti che non completano lo studio • usciti per effetti collaterali – i pazienti violatori di protocollo • con scarsa compliance • inclusi erroneamente, erroneamente, trattati erroneamente FASE PRE Caratteristiche dell’ITT • Oggettiva • Fedele alla randomizzazione • Pragmatica (simula cio’ che potra’ accadere nella pratica clinica) • Generalmente conservativa (tende a sottostimare piuttosto che a sovrastimare gli effetti) 17 Conclusioni: Pianificazione della ricerca-1 • Un adeguato disegno sperimentale permette di controllare il bias. • Un’ Un’adeguata analisi statistica permette di stabilire la verosimiglianza di spiegazioni basate su fluttuazioni casuali. casuali. • Solo avendo controllato tali aspetti, potrò, potrò, al termine dell’ dell’analisi dei risultati ,concludere per l’l’esistenza di effettive differenze. differenze. Conclusioni: Pianificazione della ricerca -2 La scrittura e presentazione di un protocollo di ricerca è una fase fondamentale, da cui dipende il buon esito dell’intera sperimentazione Tuttavia • Questa non è che la prima fase per l’avvio di una sperimentazione • Al momento della stesura del protocollo è fondamentale pensare in termini concreti alla fattibilità e sostenibilità dell’intero progetto sino alla sua conclusione (fattibilità clinica, cooperativa, capacità di arruolamento di ogni centro, sostenibilità economica, etc). 18 Esecuzione ASPETTI CLINICI • Reclutamento pazienti • Trattamento dei pazienti • Aspetti etici • Verifica dei dati ASPETTI STATISTICI • Raccolta dei dati • Gestione dei dati • Monitoraggio dei dati Correttezza ed affidabilita’ dei dati ottenuti Flowchart CONSORT Esecuzione Verifica criteri inclusione Raccolta dati demografici e dati basali Consenso informato Procedure randomizzazione Dispensazione del trattamento Follow up seriati (modalità e timing previsti) Analisi 19 ESECUZIONE: Attività di monitoraggio continuo di un trial 1. Flusso di arruolamento (aggiornamento su diagramma di flusso) 2. Censimento perdite al follow up/sospensioni/rifiuti. 3. Controllo in tempo reale delle CRF per: 9 Completezza > segnalazione ai centri (Queries) ed aggiornamento 9 Consistenza interna dati raccolti 9 Consistenza rispetto altre CRF dello stesso pz 9 Adesione a protocollo ( in particolare decisioni cliniche a Timing richiesti) 9 Timing dei controlli ( rispetto data di compilazione) 9 Durata follow up 4.Veridicità CRF rispetto dati di origine: Site visits 5.Controllo invio campioni centralizzati 6. Verifica farmaco predisposto/consumato/restituito/distrutto 7. Archiviazione dati 8. Analisi ad interim. 9. Monitoraggio sottoprogetti ESECUZIONE - Procedure Good Clinical Practice (GCP) (GCP)-• Arruolamento – consenso informato • Responsabilita’ nella conduzione – Sponsor – Investigatore – Monitor • Ispezioni regolatorie per assicurare – adeguatezza dei sistemi – accuratezza delle documentazioni 20 FASE POST Conclusione dello studio • • Analisi dei dati • Confronto con risultati attesi • Discussione rilevanza clinica Discussione possibili fonti di bias, limiti dello studio • Discussione della validità esterna • Confronto con altre evidenze esistenti • Presentazione dei risultati La significatività statistica è un concetto ben diverso dalla significatività clinica 21