Misura delle distanze in astronomia Marco Romoli – A.A. 2016-17 Dip. di Fisica e Astronomia, Università di Firenze Misura delle distanze in astronomia Le dimensioni dell'universo non sono intuitive: non c'è nulla, in esso, che lo faccia apparire particolarmente distante ad un osservatore casuale, la cui ingenuità non sia stata contaminata dal pregiudizio culturale. Principi base: 1. Metodo geometrico 2. Candele standard (Standard Candles) 3. Lunghezze Standard (Standard Rulers) 4. Altri metodi I metodi 2 e 3 mettono in relazione quantità che sono indipendenti dalla distanza con quantità che dipendono dalla distanza. Un po’ di storia 240 a.C. Eratostene misura il diametro della Terra Aristarco misura la distanza della Luna e, con scarsa precisione, la distanza del Sole 150 a.C. Ipparco misura con precisione la distanza Terra-Luna 1673 Cassini misura la parallasse di Marte 1838 Bessel misura la parallasse di una stella (61 Cygni) 1961 Misura distanza Venere col radar Metodo geometrico D L θ Da due punti separati da una distanza L, un oggetto posto a una distanza D viene proiettato in due punti diversi del cielo (rispetto a un fondo di “stelle fisse”), separati da un angolo θ: θ [arcsec] ≅ 206265 (L/D) Metodo geometrico Parallasse trigonometrica (0-100 pc) Attraverso la parallasse trigonometrica si definisce l’unità di distanza parsec: D [pc] = 1[UA]/π [arcsec] dove: π = parallasse, UA = Unità Astronomica, parsec (pc) 1 pc = 206265 UA = 3.26 anni luce La parallasse trigonometrica può essere usata da Terra soltanto con stelle (D < 100 pc) (precisione con tecniche interferometriche radio e ottiche di 1 mas) 1 anno luce = 9.46 1015 m 1 pc = 3.09 1016 m Misure astrometriche Astrometria assoluta quando si determina la posizione assoluta della stella. Astrometria relativa quando si determina la posizione della stella relativamente alle stelle vicine. Serve per determinare posizioni assolute, moti propri, parallassi e moti orbitali di binarie e di esopianeti. Esiste un sistema di riferimento assoluto ICRS (International Celestial Reference System) costituito da 212 oggetti compatti extragalattici le cui posizioni sono state determinate mediante radio interferometria con precisioni di ±0.5 mas. Fino agli anni 70 precisioni assolute di 0.1” = 100 mas Oggi si arriva con osservazioni da Terra fino a 1 mas Con le missioni spaziali future si arriverà fino a 10 μas Telescopio meridiano Il telescopio meridiano è sempre puntato lungo il meridiano locale, con un moto lungo l’altezza. Misure precise di posizione assoluta: Declinazione: δ = A + (φ – 90o) Ascension retta: α = TSL Usato anche prima della scoperta del telescopio Ulugh Bek’s observatory, Samarkanda (1440) Tycho Brahe (1546-1601) misura le posizioni con precisione ±30” Si arriva a misurare posizioni assolute con precisioni di 0.1” con accorgimenti e precauzioni come il controllo di temperatura. Carlsberg Meridian Telescope, La Palma Interferometro Ottico Stellare di Michelson Con un telescopio di apertura D si ottiene una risoluzione di α = 1.22λ/D. Aggiungendo uno schermo con due fenditure separate da una distanza d si ottiene una risoluzione di α’ = λ/2d. Ulugh Bek’s observatory, Samarkanda (1440) Carlsberg Meridian Telescope, La Palma Parallasse trigonometrica HIPPARCOS (ESA) Accuratezza: Assoluta: 1 mas Relativa: 10% a 100 pc 1989-1993 GAIA (ESA) Accuratezza: Assoluta: 10 μas Relativa: 10% a 10000 pc Lanciata: 19 dicembre 2013 in L2 Gaia: Complete, Faint, Accurate Hipparcos Gaia Magnitude limit Completeness Bright limit 12 mag 7.3 – 9.0 mag 0 mag Number of objects 120,000 Effective distance limit 1 kpc 20 mag 20 mag 3 mag (assessment for brighter stars ongoing) 47 million to G = 15 mag 360 million to G = 18 mag 1192 million to G = 20 mag 50 kpc Quasars Galaxies Accuracy 1 (3C 273) None 1 milliarcsec Photometry Radial velocity Observing 2-colour (B and V) None Pre-selected 500,000 1,000,000 7 µarcsec at G = 10 mag 26 µarcsec at G = 15 mag 600 µarcsec at G = 20 mag Low-res. spectra to G = 20 mag 15 km s-1 to GRVS = 16 mag Complete and unbiased 10 Candele standard Parallasse spettroscopica (< 10000 pc) Non è una vera parallasse. Spettroscopicamente si determinano: - tipo spettrale (Es. G8) - classe di luminosità (Es. V – seq. princ.) e la classe spettrale della stella. Dalle quali si ottiene la magnitudine assoluta. Dalla magnitudine apparente misurata si determina la distanza r per mezzo di: M - m = 5 – 5 Log r Siamo sempre all’interno della Via Lattea Lunghezze standard Metodo del “moving cluster” Utilizzato solo per l’ammasso aperto delle Iadi e in pochi altri casi. Si misura: - La dimensione angolare apparente dell’ammasso, θ - lo spostamento Doppler delle stelle dell’ammasso lungo la linea di vista, dal quale si determina il moto di allontanamento o di avvicinamento dell’ammasso, v - Il moto proprio delle stelle dell’ammasso perpendicolarmente alla linea di vista, dal quale si determina il tasso di variazione angolare dell’ammasso, dθ/dt Dalle quali si ottiene: r = -vθ/(dθ/dt) Nell’hp in cui la dimensione dell’ammasso non cambi intrinsecamente. Metodo del Wilson-Bappu (1957) Le righe di assorbimento H e K del CaII hanno un profilo di emissione all’interno del picco di assorbimento. Wilson e Bappu scoprono che la larghezza, W, di questo picco e’ correlata con la luminosità delle stelle: dMV/d LogW = cost Si calibra questo metodo usando il Sole e le stelle delle Iadi Candele standard Fit di sequenza principale (40 – 10000 pc) M - m = 5 – 5 Log r NGC 188 M67 1548 pc 830 pc (NGC188 è più vecchio) Ammassi aperti (40 -7000 pc) Ammassi globulari (3000-10000pc) Siamo sempre all’interno della Via Lattea µa D/206265 = va Candele standard Stelle di luminosità nota Per essere utili devono avere le seguenti proprietà: • Essere luminose per essere viste da grande distanza • Conoscere con precisione la loro luminosità • Facilmente riconoscibili (per esempio dall’aspetto della loro curva di luce per stelle variabili) • Essere molto comuni, per avere la probabilità di trovarne un po’ ovunque Candele standard Stelle variabili • RR Lyrae • Cefeidi • Supernovae tipo I Candele standard RR Lyrae ( 5 – 100 kpc) Pop. II - P < 1 giorno – horizontal branch – 100 L¤ M (media) = 0.6 Utilizzate da Shapley per determinare le distanze degli ammassi globulari e quindi il centro della galassia Candele standard Cefeidi( 1 kpc – 30 Mpc) Chiamate così dal prototipo δ Cephei Tipo I = Pop. I - P variabile con magnitudine 800 - 20000 L¤ Tipo II = Pop. II - P variabile con magnitudine 200 - 2000 L¤ Altre candele standard: giganti rosse brillanti, regioni HII, nebulose planetarie, luminosità ammassi globulari. Candele standard Cefeidi( 1 kpc – 30 Mpc) Chiamate così dal prototipo δ Cephei Tipo I = Pop. I - P variabile con magnitudine 800 - 20000 L¤ Tipo II = Pop. II - P variabile con magnitudine 200 - 2000 L¤ Altre candele standard: giganti rosse brillanti, regioni HII, nebulose planetarie, luminosità ammassi globulari. Universo locale Candela standard Relazione Tully – Fisher (700 kpc – 100 Mpc) La Tully-Fisher mette in relazione la luminosità delle galassie a spirale con la velocità di dispersione del gas misurato come allargamento della riga 21 cm dell’idrogeno neutro: L α v 4. Si ricava partendo dal teor. del viriale: M/R α v2 E ponendo L α M e L α R2 (costanza della luminosità superficiale) Fundamental Plane (700 kpc – 100 Mpc) La relazione Faber – Jackson è l’equivalente della relazione TullyFisher per le galassie ellittiche, in cui al posto della dispersione del gas si sostituisce la dispersione delle stelle. Tuttavia, la relazione ha una forte dispersione nelle luminosità e conviene usare la relazione 3D di piano fondamentale, che lega la luminosità superficiale con la dispersione in velocità e col raggio della galassia ellittica: Log R = a Log σ +b I + c Dove R (kpc) è il raggio della galassia, σ (km/s) è la dispersione in velocità delle stelle e I è la luminosità superficiale in mag/arcsec2. I coefficienS a, b e c dipendono dalla banda di osservazione. Legge di Hubble Candele standard Supernovae Ia (1 Mpc – 1000 Mpc) Variabile cataclismica: esplosione di una nana bianca di un sistema binario. La nana bianca accresce materiale fino al limite di Chandrasekhar 1.4 M¤. Si trovano fuori da regioni di formazione stellare. Si riconoscono dallo spettro povero di H e He e dalla curva di luce. Supernovae più brillanti hanno una curva di luce più lenta Scala distanze (distance ladder) I metodi di determinazione delle distanze sono tutti legati fra loro. Se cambia un metodo, si modificano tutte le distanze degli oggetti piu’ distanti. Esistono molte altre relazioni tra paramentri misurabili e la distanza: Legge Tully-Fisher: mette in relazione la velocità di rotazione della galassia con la luminosità assoluta nelle galassie a spirale Legge Faber-Jackson: mette in relazione la dispersione di velocità delle stelle con la luminosità assoluta nelle galassie ellittiche Confronto stime distanza cluster Virgo Legge di Hubble V = K r + X sinα cosδ + Y cosα cosδ + Z sinδ K costante di Hubble X,Y,Z ve]ore velocità della Terra verso l’apice (RA = 18h28m, D=+30°) α, δ coordinate galassia Questa formula non conSene il moto proprio della galassia Legge di Hubble Legge di Hubble Lo spettro di una galassia distante ha le righe spettrali corrispondenti a λ0 spostate a lunghezze d’onda maggiori λ. La riga spettrale è spostata per effetto Doppler di Δλ = λ – λ0. Si definisce il redshift : z = Δλ / λ. Hubble negli anni 20 scopre una reazione lineare tra la velocità di recessione di una galassia e la sua distanza: v=Hr dove H è detta costante di Hubble, il cui valore è attualmente: H = (73 ± 5) km/s / Mpc (HST Cepheid value) Attenzione! Le galassie hanno anche altri moti Galassia più lontana misurata (26 gennaio 2011): Hubble Ultra Deep Field UDFj-39546284 13.2 Gal ~ 4 Gpc Legge di Hubble Lo spettro di una galassia distante ha le righe spettrali corrispondenti a λ0 spostate a lunghezze d’onda maggiori λ. La riga spettrale è spostata per effetto Doppler di Δλ = λ – λ0. Si definisce il redshift : z = Δλ / λ. Hubble negli anni 20 scopre una realzione lineare tra la velocità di recessione di una galassia e la sua distanza: v=Hr dove H è detta costante di Hubble, il cui valore è attualmente: H = (73 ± 5) km/s / Mpc Galassia più lontana misurata (26 gennaio 2011): Hubble Ultra Deep Field UDFj-39546284 13.2 al ~ 4 Gpc Legge di Hubble Redshift e velocità di recessione Nel caso non relativistico redshift e velocità di recessione si legano tramite l’effetto Doppler: z = v/c Questa vale finche z < 0.1. Quando la velocità di recessione diviene relativistica allora: Ovvero: Lo spettro della galassia NGC 7319 Hα 656.3nm Redshifted Hα Legge di Hubble Legge di Hubble Redshift e distanza Nel caso non relativistico redshift e velocità di recessione si legano tramite l’effetto Doppler: z = v/c Questa vale finche z < 0.1. Sostituendo la legge di Hubble al posto di v si trova che: z=Hr/c Da cui: R = cz/H = 4110 z (Mpc) Un esempio: il Quintetto di Stephan (HST) NGC 7319 Lo spettro della galassia NGC 7319 Hα 656.3nm Redshifted Hα L’espansione dell’Universo è costante? High-Z supernova cosmology project So how do we find objects on the other side of the Universe? The answer is simply by looking! The latest instruments enable us to scan large areas of sky. Using Cerro Tololo's Blanco 4m telescope and the Canada-­‐France-­‐Hawaii 3.5 metre telescope, we are able to scan a piece of sky larger than the size of the moon every 5 minutes to a faintness level which allows us to find Type Ia supernovae halfway across the Universe. Type Ia supernovae are very rare -­‐ but each image we take contains 50000 galaxies. With these telescopes we can survey more than a million galaxies in a night, and find tens of supernovae Because we are looking to such faint levels, the sky is packed with galaxies, and we typically find up to 4 supernovae in one patch of sky 1/2 the size of full moon. These objects are uncovered by comparing an image with an image taken of the same region of sky taken a month earlier. Aner careful alignment, and adjustment to make the two images as idenScal as possible, we subtract the first image from the second, to reveal any new objects. Most of the objects we find are not easily seen by your eye without the subtracSon. https://www.cfa.harvard.edu/supernova//home.html Find the supernova! Find the supernova! High-Z supernova cosmology project 1994: Obiettivo misurare la decelerazione dell’Universo 1998: Il progetto scopre che l’Universo, in realtà, sta accelerando 2011: Premio Nobel agli astrofisici Perlmutter, Schmidt e Riess