Glossario botanico A glossario A-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z abbruciamento in generale appiccare un fuoco, più o meno sorvegliato e regolato, su superfici coperte da vegtazione indesiderata, come malerbe o vegetazione infestante, oppure per ripulire la zona da altri materiali combustibili, p.es. residui di lavorazione accestire arricchirsi di rami alla base del fusto aceto di legno acido acetico grezzo ricavato dalla distillazione distruttiva del legno achenio frutto secco, indesciente, contenente un solo seme con cui e' concresciuto, a pericarpo sottile non aderente al tegumento seminale acido acetico liquido incolore, ricavato, ai fini commerciali, dalla distillazione distruttiva del legno (in particolare da certe latifoglie) oppure dalla ossidazione dell'alcol; ricavato anche sinteticamente acido pirolegnoso sostanza acquosa ottenuta dalla condensazione dei vapori nella carbonizzazione del legno, costituita da una miscela contenete fra l'altro: acido acetico, alcool metilico e acetone, tutti in soluzione acquosa. NOTA: la parte che si separa dalla fase acquosa per sedimentazione è formata dai catrami http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (1 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A aclamidato si dice di fiore privo di perianzio aculei organi spinescenti di derivazione epidermica aculeato provvisto di aculei acuminato lungamente appuntito all'apice acuto appuntito all'apice aduggiamento condizioni di sofferenza che insorge nelle giovani piantine allorche' si trovano esposte all'azione prolungata dell'ombra di altre piante piu' adulte o piu' sviluppate. affastellamento legare assieme ramaglia minuta, cascami di segheria, ecc. con nastri metallici o altro afillo privo di foglie. agamo si dice di piante che si riproducono solo asessualmente, per agamia aghiforme foglia a forma di ago, piu' o meno cilindrica, sottile e pungente (pini, abeti) http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (2 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A ago stretta foglia af orma di ago, come quelle delle conifere ala sottile espansione non carnosa di un organo; anche ciascuno dei due petali laterali albero pianta legnosa perenne con fusto indiviso fino ad una certa altezza, si differenzia dalle altre piante legnose (arbusti,frutici o suffrutici) perche' il fusto porta i rami a partire da qualche metro dal suolo. Tuttavia non e' sempre facile la distinzione tra alberi ed arbusti per il fatto che la pianta in condizioni ambientali diverse puo' assumere aspetti differenti albero di elite un albero che in base a prove si è dimostrato capace di produrre discendenza con qualità superiori (cioè più desiderabili) e che pertanto ha un genotipo superiore albero marginale = pianta marginale albero situato al margine del popolamento oppure sul perimetro di un aradura, e quindi sviluppato in condizioni di luce diverse da quelle prevalenti all'interno del popolamento albero modello albero campione scelto con criteri soggettivi o statistici ai fini della stima del volume, dell'altezza, dell' incremento (o di qualsiasi altra grandezza) di un popolamento http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (3 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A albero notevole un singolo albero non classificato come pianta plus ma conservato per il suo interesse o valore genetico (p.es. per il suo portamento insolito); per la sua origine del tutto particolare oppure per altri motivi storici; oppure per la sua età o dimensioni notevoli albero pilone albero in piedi, svettato e sramato e oppurtunamente consolidato, con controventature, attorno alla cui vetta di trocatura vengono fissati la fune portante e altri organi per l'esbosco con gru a cavo. NOTA: si impiegano anche piloni metallici smontabili, ovvero cavalletti in legno, o un semplice palo albero protetto =albero di specie protetta singolo albero, o specie, che per alcune caratteristiche notevoli di ordine biologico, economico, o storico, estetico, ecc. è oggetto di protezione, o di particolari diritti da parte del governo albero trappola albero abbattuto o trattato in modo da incoraggiare l'infestazione e, quindi, distrarre e localizzare l'attacco degli insetti; serve a preparare l'uccisione concentrata delle nidiate che ne risultano alburno parte piu' esterna del legno di alberi e arbusti, attraverso cui scorre la linfa ascensionale, contiene cellule vive e sostanze di riserva p.es.amido NOTA: generalmente di colore più chiaro del cuore ma può essere anche non chiaramente differenziato http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (4 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A alla base al livello del suolo, detto specificando il diametro in occasione di vendite di legname in piedi, in opposizione all'uso comune di misurare a petto d'uomo alla ceppaia espressione che designa il luogo in cui si congiungono la ceppaia e il fusto e dove gli alberi vengono recisi e, talvolta, misurati allievo giovane fusto derivato da seme o da ceppaia, rilasciato dopo il taglio di avviamento all'alto fusto alterne foglie inserite sui rami singoli e in modo alternato cioe' sui lati opposti di un fusto o di un ramo, ad ogni nodo si trova una sola foglia altezza a petto d'uomo un altezza dal suolo universalmente accettata come punto di misura del diametro o della circonferenza di alberi in piedi NOTA: il punto di generale accettazione è l'altezza a 1,30 m da terra altezza cormometrica =altezza del tronco da lavoro altezza fra il livello del suolo e il punto in cui il fusto di un albero non fornisce più legname da lavoro, o perchè di dimensioni troppo piccole, o perchè si dirama in un ampia chioma altezza della ceppaia distanza tra il suolo e il punto in cui un albero è stato tagliato o sarà verosimilmente tagliato http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (5 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A altezza dendrometrica =altezza totale simbolo internazionale = h la distanza verticale fra l'estrema vetta di una pianta in piedi (anche se deriva da un getto laterale) e il livello del suolo altezza dominante simbolo internazionale = h dom. l'altezza media degli alberi dominanti di un popolamento o di un soprassuolo; generalmente, nella pratica, l'altezza media di un prestabilito numero di alberi più grossi o più alti alto fusto termine generale e generico, abitualmente usato in senso aggettivante, per indicare alberi, popolamenti o foreste (es.bosco di alto fusto) di grandi dimensioni in cui la rinnovazione del soprassuolo avviene con piante originate da seme NOTA: il termine è sinonimo di fustaia e di governo a fustaia e si contrappone pertanto a ceduo e governo a ceduo amento infiorescenza unisessuale a forma di spiga, di solito pendula, puo' essere semplice o composta (quando l'asse principale ha brevi ramificazioni) ambiente l'insieme di tutti i fattori biotici e abiotici (detti fattori ambientali) che agiscono , o potrebbero agire, sia direttamente che indirettamente, su tutti o solo alcuni degli organismi viventi in un dato luogo ammezzimento ultramaturazione amplessicaule foglia, brattea o stipola a base allargata che circonda il caule http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (6 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A analisi del fusto l'analisi di un intero fusto di un albero contando e misurando gli anelli annuali di accrescimento di una serie di sezioni trasversali prese a diverse altezze, al fine di determinare l'incremento trascorso analisi della ceppaia l'analisi della sezione trasversale di una ceppaia contando e misurando gli anelli annuali di accrescimento al fine di stimare l'età dell'albero e il suo incremento radiale trascorso andana residui di lavorazione o cespugliame tagliato, concentrati lungo una linea in modo da liberare le strisce di terra (i viali) che restano fra tali linee, come si fa in vista della piantagione a andane androceo parte maschile del fiore; l'insieme degli stami andromonoica specie che ha fiori ermafroditi e fiori maschili sullo stesso individuo anellatura =cercinatura operazione con cui si asporta artificialmente un anello di corteccia dal fusto di un albero col proposito di farlo morire NOTA: pratica raccomandata fin dall'antichità, ma di scarsa applicazione attuale, per far seccare o appassire la pianta prima dell'abbattimento (e tale appassimento è detto in questo caso abbiosciamento) ed ottenere in tal modo legname di migliore qualità anemofile piante impollinate dal vento http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (7 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A anfistomatica di una foglia con stomi su entrambe le pagine, mentre una foglia ipostomatica porta gli stomi solo nella pagina inferiore angiosperme divisione delle spermatofite, comprende tutte le piante con fiori e veri frutti, producono semi avvolti da un ovario, Possono essere legnose o erbacee. Gli alberi ascritti alle Angiosperme sono dicotiledoni (in contrapposto alle monocotiledoni, quasi tutte erbaceee ) sono chiamate comunemente latifoglie per il carattere delle foglie a lamina espansa, ma comprendono anche i Bambù e le Palme ma non le conifere annata di pasciona anno di abbondante produzione di seme da parte di piante forestali che forniscono seme appetito al pascolo, cioè pasciona antera sommita' fertile degli stami delle Angiosperme, generalmente costituita da due parti (teche) ovoidali o fusiformi, tenute insieme da un tessuto connettivo; ciascuna delle teche e' costituita da due sacche polliniche che a maturita' si fessurano lasciando uscire il polline antofillo elemento costitutivo del fiore, derivato dalla trasformazione di una foglia; si distinguono antofilli sterili a funzione protettiva (sepali, tepali, petali) e antofilli con funzione riproduttiva (stami e carpelli che formano rispettivamente l'androceo e il gineceo) ape del legno grossa ape della famiglia degli Xilocopidi, che scava gallerie nel legno, sia morto, che sano, o debolmente cariato, ed anche nei rametti, praticando cavità entro cui allevare la prole http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (8 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A apicale situato sulla punta o apice di fusti ,rami arboreto da seme piantagione di alberi di superiorità genetica presunta o provata, che è stata isolata onde impedire l'impollinazione da origini estranee geneticamente inferiori, e trattata intensamente al fine di migliorare il genotipo e di ricavare facilmente abbondanti raccolte di seme arboreto sperimentale una superficie in cui vengono allevati alberi di varie specie, frequentemente di specie esotiche, generalmente in piccole aree pure (parcelle sperimentali), sia al fine di verificare quali siano la specie meno promettenti, che di ricavare osservazioni indicative sulla produzione potenziale delle specie più promettenti arbusto pianta perenne legnosa che differisce da un erba perenne per avere fusti legnosi permanenti, e che differisce da un albero, in modo meno definito, per la sua bassa statura (da 1 a 5 m.) e per l'assenza , in generale, di un fusto principale ben distinto; infatti spesso il fusto è ramificato fin dalla base NOTA: arbusti nani, p.es. Calluna, vengono detti suffrutici arco da esbosco robusto arco montato su ruote, impiegato per l'esbosco con trattrici: i tronchi vengono tenuti sospesi ad una estremità sotto l'arco, mentre l'altra estremità procede a strascico. Se l'arco è provvisto alla sommità di organi e carrucole di traino, si ha un arco con bocca da esbosco areale area di distribuzione di una specie http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (9 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A area basimetrica (1) la superficie di una sezione trasversale di un albero presa vicino a terra; normalmente all'altezza a petto d'uomo (2) la somma delle superfici delle sezioni a petto d'uomo di tutti gli alberi di un soprassuolo o di un popolamento, normalmente espressa in metri qudrati per ettaro area basimetrica relascopica area basimetrica per unità di superficie determinata con il metodo della numerazione angolare area di saggio piccola superficie di una foresta, scelta come rappresentativa di una zona più vasta, su cui si eseguono diversi rilevamenti e misure secondo lo scopo perseguito. NOTA: (1) fra le aree di saggio impiantate per diversi scopi, si segnalano le aree di saggio per la costruzione di tavole alsometriche, che posono essere temporanee o permanenti. (2) le aree di saggio stabilite a scopo di inventario sono variamente classificate secondo la disposizione del terreno a la forma, che a loro volta definiscono il metodo di inventario; in particolare non debbono essere confuse le aree di saggio allineate, cioè disposte in fila lungo una linea che serve per poterle ritrovare facilmente, con le aree di saggio lineari, che sono lunghe strisce di bosco su cui effettivamente si procede a rilevamenti del caso arillo parte esterna, quasi sempre carnosa, e colorata di un seme; deriva dalla base dell'ovulo aristato provvisto di appendice filiforme o aresta http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (10 of 13) [18/11/07 21.25.22] Glossario botanico A arrossamento qualsiasi malattia che si manifesta con un arrossamento delle foglie seguito da una caduta prematura: frequente nelle conifere ascella angolo formato da un ramo o da un picciolo rispetto al fusto da cui si origina ascellare che e' posto all'ascella assestamento forestale (1) in senso lato: branca delle scienze e delle attività forestali che riguarda i principi tecnici , economici e sociali (e quindi anche amministrativi e legislativi) relativi alla gestione dei boschi (2) in senso più stretto: applicazione pratica dei principi suddetti alla gestione di specifiche aziende forestali attraverso i piani di assestamento assestato in senso stretto: di una foresta o compresa che corrisponde a tutti i requisiti di un dato modello di bosco normale; più genericamente: di una foresta sottoposta ad un piano di assestamento assestatore chi elabora e firma un piano di assestamento assortimenti legnosi le varie categorie, in cui prodotti legnosi possono essere distinti, soprattutto secondo le dimensioni e la destinazione astato a forma di asta o saetta http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (11 of 13) [18/11/07 21.25.23] Glossario botanico A attecchimento risultato positivo singolo o collettivo di un aoperazione di trapianto, piantagione o di propagazione vegetativa (p.es. talee), o anche inoculazioni di parassiti a scopo di studio attenuato organo che si assottiglia alla base o, talvolta all'apice attinomorfo organo, di solito fiore, a simmetria raggiata auricolato configurato come un padiglione auricolare avventizio occasionale, che non ricorre regolarmente (radici che nascono sul fusto) avviamento all'alto fusto (dei cedui) complesso di provvedimenti previsti per la conversione di un popolamento ceduo in fustaia e applicati al fine di predisporre il soprassuolo alla rinnovazione da seme; comprende una o più delle seguenti operazioni: (a) semplice invecchiamento del ceduo oltre il precedente turno e senza alcun intervento (b) taglio di avviamento all'alto fusto che consiste in un diradamento basso dei polloni (con eventuale asportazione parziale o totale delle matricine) condotto per stimolare l'accrescimento dei migliori soggetti (allievi) e per ottenere un popolamento di struttura simile quella di una fustaia sebbene ancora originato da ceppaia (detto fustaia transitoria = ceduo avviato) sovente anche capace di produrre legname, (c) proseguimento dei tagli del ceduo ma aumentando progressivamente il numero delle matricine (matricinatura progressiva = matricinatura intesiva) in modo da ottenere una struttura simile a quella di un ceduo composto o di un ceduo matricinato. L'avviamento termina con un taglio di conversione condotto o sulla fustaia transitoria matura o su un ceduo intensamente matricinato al fine di ottenere rinnovazione da seme cioè condotto con criteri simili a quelli di un taglio di http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (12 of 13) [18/11/07 21.25.23] Glossario botanico A sementazione. glossario A-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioA.htm (13 of 13) [18/11/07 21.25.23] glossario botanico C glossario a-B-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z bacca frutto carnoso, indeiscente, che puo' contenere uno o piu' semi baccello frutto secco deiscente che a maturita' si apre in due valve bacciforme a forma di bacca barba la porzione di legno strappata e scheggiata che emerge dalla ceppaia o dal calcio del tronco di base quando la cerniera si stronca al momento in cui l'albero cade base fogliare la parte inferiore della lamina fogliare , in cui e' inserito il picciolo; nelle foglie sessili e' la parte della lamina che si inserisce sul fusto basifilo di una pianta che in genere si trova su suoli basici basifugo di una pianta che tende ad evitare suoli con elevata saturazione di basi batteriosi del salice malattia dei salici (salix) provocata da Erwinia salicis, cui conseguono appassimento delle foglie e colorature striate del legno http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioB.htm (1 of 4) [18/11/07 21.26.22] glossario botanico C battifuoco strumento per spegnere incendi, talvolta improvvisato, per battere le fiamme ai margini di un incendio. NOTA: può essere costituito semplicemente da un fascio di frasche, oppure può essere uno strumento predisposto come un flabello (ventaglio) di tessuto flessibile, fissato ad un lungo manico bifido diviso longitudinalmente in due parti bilabiata a due labbra biomassa massa totale, espressa in peso secco, degli organismi viventi in un dato momento in una determinata comunita' ; la biomassa vegetale si riferisce a quella costituita dalla vegetazione biotipo gruppo di individui che hanno lo stesso genotipo bipennato foglia composta il cui rachide e' ramificato in parti secondarie che portano foglioline bombice larva di farfalla della famiglia dei Lasiocampidi, che allo stato giovanile vive gregariamente, generalmente in grandi tele o nidi sericei, sulla pianta ospite; alcune specie sono gravi defogliatrici forestali, p.es. varie specie di Malacosoma, Dendrolimus, Lasiocampa http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioB.htm (2 of 4) [18/11/07 21.26.22] glossario botanico C boscaglia comunità caratteristica di ambienti poco favorevoli alla vegetazione arborea, costituita da radi alberi bassi, spesso ramosi fin alla base, sopra a vegetazione erbacea, (soprattutto di graminacee) e cespugliosa bosco una comunità di alberi che crescono più o meno densi, di estensione più piccola di una foresta bosco artificiale = popolamento artificiale, soprassuolo artificiale un soprassuolo derivato da semina diretta o da piantagione bosco da seme soprassuolo forestale riservato e trattato soprattutto in vista della produzione di seme bosco di produzione quella parte di terrotorio forestale che comprende i boschi che corrispondono ai seguenti requisiti: producono o sono in grado di produrre legname di interesse commerciale, sono accessibili almeno potenzialmnete, e non sono stati sottratti alla destinazione produttiva in sede di programmazione bosco misto costituito da diverse specie legnose bosco normale condizione teorica di una foresta in cui nell'insieme e nelle singole particelle è realizzato un grado di perfezione praticamente ottenibile che soddisfa in pieno tutti gli obiettivi dell'assestamento bosco puro costituito da una sola specie legnosa http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioB.htm (3 of 4) [18/11/07 21.26.22] glossario botanico C bosco vincolato un bosco in cui è imposta in virtù di un provvedimento di legge una restrizione di uso per lo più limitata brachiblastali foglie portate da rami brevi laterali (brachiblasti) brachiblasto corto ramo portante foglie molto vicine, generalmente in un ciuffetto apicale; sono spesso fioriferi branche prime ramificazioni del fusto brattea foglia modificata alla cui ascella e' spesso inserito un fiore o una infiorescenza; ha una funzione protettiva. brughiera formazione vegetale su suoli acidi, costituita in prevalenza da piccoli arbusti (fam. Ericaceae) bulbo fusto sotterraneo molto ridotto e ingrossato, con una sola gemma centrale glossario a-B-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioB.htm (4 of 4) [18/11/07 21.26.22] glossario botanico C glossario a-b-C-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z caduco organo che cade presto, prematuramente cacciata rametti e foglie di sviluppo recente cacciata sotterranea una cacciata che emerge da sotto il livello del suolo, sia da un rizoma, come per il Bambù, che da una radice; in questo ultimo caso è detto polllone radicale calcifila = calcipeta di una pianta che tende a vegetare solo su suoli calcarei calcifuga di una pianta che tende ad evitare suoli calcarei calcolo della ripresa il calcolo, e quindi la decisione, di ciò che potrà essere utilizzato annualmente o periodicamente in una data superficie forestale secondo gli obiettivi dell'assetastamento calice l'insieme dei sepali; involucro esterno della gemma fiorale che ha funzione protettiva degli organi interni del fiore http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (1 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C callo = tessuto traumatico generalmente tessuto tenero parenchimatoso che si sviluppa dopo una lesione ad una pianta tendendo a ricoprire la ferita cambio lo strato di cellule che si trova fra lo xilema secondario e il libro, e che da loro origine con la sua divisione attiva camefita pianta terrestre le cui gemme o apici vegetativi destinati a resistere alla stagione sfavorevole restano prossime al suolo o poco al di sopra (meno di 25 cm.) campanulato si dice di corolla gamopetala (o calice) a forma conica, come di campana canale resinifero = dotto resinifero canale intercellulare contenente resina cancro in un albero una lesione necrotica ben definita e relativamente localizzata, soprattutto nel cambio o nella corteccia. Questa necrosi si traduce in una depressione più o meno pronunciata e spesso delimitata da un callo cannello carbone ottenuto da polloni e rami di piccole dimensioni, non spaccati longitudinalmente http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (2 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C capitale forestale = capitale fondiario forestale il valore costituito dalla terra e dai miglioramenti fondiari (p.es. strade, fabbricati, canali, recinzioni), cioè dai capitali fondiari fissi e dalla provvigione legnosa, cioè dal capitale legnoso capitozza tipo di potatura, o di trattamento del ceduo che consiste nel tagliare le piante ad una certa altezza dal suolo capolino infiorescenza globosa, formata da un asse slargato all'apice su cui sono inseriti fiori sessili molto stipati; si puo' considerare derivato dall'ombrella capsula frutto secco, deiscente, formato da due o piu' carpelli e contenente piu' semi carbonaia = aia carbonile superficie di terreno in bosco oppurtunamente spianata ed adattata per ospitare una carbonaia in terra carbone vegetale = carbone di legno principale residuo finale della combustione incompleta di sostanze vegetali, costituito da una forma di carbone puro carbonizzazione decomposizione al calore di sostanze organiche, in presenza di scarsa quantità di aria, che ha come risultato la formazione di carbone http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (3 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C carena rilievo trasversale dello scudo carie = marciume decomposizione del legno causata da funghi o altri organismi (carie di origine organica), che comporta riduzione di durezza, friabilità, perdita progressiva di resistenza meccanica e di peso, nonchè variazioni di struttura e di colore cariosside frutto secco, non deiscente, delle Graminacee carpello ciascuna delle foglie trasformate che portano gli ovuli (antofillo) e che in numero di una o piu' costituiscono il pistillo. Nelle Angiosperme il carpello e' rinchiuso su se stesso oppure e' fuso con gli altri carpelli a formare il pistillo(organo in cui si trovano gli ovuli) carta degli incendi una carta topografica su cui sono riportati per un dato periodo tutti i punti di partenza degli incendi, identificandoli con dei simboli diversi secondo la loro classificazione, oppure che indica semplicemente le superfici percorse da incendio durante un dato periodo carta silografica una carta topografica preparata normalmente come parte di un piano di assestamento ove risultano in particolare la suddivisione in unità di assetamento (particelle, classi economiche, ecc.), il tracciato delle strade, i viali tagliafuoco, nonchè ogni altro dettaglio rilevante ai fini del piano http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (4 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C catasta disposizione ordinata di pezzi di legname tondo o segato, legna da ardere, canne, ecc., ai fini della stagionatura, della misura e del deposito caule fusto delle piante caulifloria si dice di pianta legnosa che produce fiori sul tronco o su rami vecchi cavallettamento censimento del numero degli alberi che superano un prefissato diametro limite, ripartiti per classi diametriche, specie e, eventualmente, per classi arboree cavalletto dendrometrico strumento di misura di diametri di alberi o tronchi, normalmente simile ad un comune calibro, costituito cioè da un regolo graduato con un braccio perpendicolare fisso ad una estremità e un braccio scorrevole ceduazione tagliare raso terra alberi (di latifoglie) per provocare l'emissione di polloni da ceppaia ceduo forma di governo di un bosco, in cui la sostituzione del soprassuolo avviene con polloni originati, dopo il taglio delle piante, da gemme della ceppaia http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (5 of 19) [18/11/07 21.26.31] Catena alimentare Il Sole è la sorgente di energia primaria di ogni ecosistema. Attraverso la fotosintesi gli organismi produttori, ossia le piante, convertono l'energia luminosa in energia chimica, che immagazzinano nelle proprie cellule sotto forma di zuccheri. Quando i consumatori primari, vale a dire gli animali erbivori, si nutrono dei produttori, immagazzinano nei tessuti l'energia assorbita e non prontamente utilizzata. A loro volta i consumatori secondari, e cioè i carnivori, si nutrono dei primari. I decompositori, infine, possono occupare svariate posizioni all'interno della piramide alimentare, dal momento che ricevono energia sia dalla decomposizione delle piante che da quella degli animali, fornendola a organismi detritivori e fungivori. glossario botanico C ceduo a capitozza sistema selvicolturale simile al governo a ceduo che consiste nel capitozzare sistematicamente un certo numero di piante, avendo cura di sostituire le capitozze difettose o troppo vecchie\ ceduo a sterzo = trattamento a ceduo a sterzo, taglio della formica una forma di trattamento nell'ambito del governo a ceduo, secondo cui solo una parte dei polloni, scelti fra quelli di maggiori dimensioni, viene rimossa ad ogni taglio così che ne deriva un popolamento composto da polloni di più (normalmente tre) età ceduo composto = governo a ceduo composto, trattamento a ceduo composto sistema selvicolturale considerato anche come terza forma di governo intermedia fra ceduo o fustaia, secondo cui nella medesima superficie coesistono un ceduo a turno relativamente breve ed una fustaia costituta da matricine di diversa età e in numero decrescente con l'età stessa . Al momento del taglio del ceduo si rilascia un certo numero di giovani fusti di notevole vigore e di buona forma (allievi) destinati a sostituire quelle matricine che vengono selettivamente eliminate col taglio del ceduo ceduo coniferato popolamento misto di latifoglie derivate da ceppaia (che costituiscono il ceduo) e di conifere derivate da diffusione spontanea o da introduzione artificiale NOTA: il termine si riferisce piuttosto ad una condizione di fatto di un popolamento (generalmente una fase transitoria in vista della conversione del ceduo in fustaia mista) sebbene possa costituire anche un sistema selvicolturale in parte analogo al ceduo composto http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (6 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C ceduo matricinato un popolamento ceduo provvisto di matricine in cui però non si ravvisano i caratteri dell'applicazione permanente del trattamento a ceduo composto, p.es. o perchè le matricine sono in numero insufficiente oppure perchè essse sono state rilasciate solo per una episodica ricostruzione del ceduo per rinnivazione delle ceppaie ceduo semplice = trattamento a ceduo semplice una forma di trattamento nell'ambito del governo a ceduo secondo cui il soprassuolo viene sottoposto a taglio raso e, quindi, si rinnova per ricaccio di polloni, dando luogo ad un popolamento coetaneo; il turno è di regola relativamente breve ceppaia complesso di fusto (parte) e radici che resta nel terreno dopo il taglio della pianta in prossimita' del suolo. Nella pratica del governo a ceduo, una ceppaia viva capace di produrre polloni ceppo termine generico per qualsiasi pezzo di legno grosso e corto cerniera parte del fusto deliberatamnete lasciata intatta fra la tacca di direzione e il taglio di abbattimento, per diminuire le probabilità di spaccatura del fusto e dirigerne la caduta cespitoso pianta che tende a formare un cespo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (7 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C cespugliamento diffusione naturale o artificiale di cespugli considerata soprattutto ai fini della protezione del terreno contro l'erosione cessa genericamente: qualsiasi striscia di terreno sgomberata da vegetazione ai fini antincendio cessa verde cessa antincendio in cui viene mantenuta o coltivata vegetazione poco infiammabile (erbe, arbusti, alberi ecc.), per impedire la diffusione di vegetazione infiammabile e mantenere il suolo umido in modo da evitare il diffondersi di un incendio chioma la parte superiore di un albero o di una pianta legnosa che porta la porzione principale dei rami e delle foglie e che sovrasta, sopra il punto di inserzione della chioma (= base della chioma), il fusto più o meno netto dai rami chiudenda una superficie recintata per impedire l'accesso agli animali domestici o selvatici, in modo da proteggere la vegetazione su di essa presente cicatrice una ferita su un albero dovuta a cause meccaniche o al fuoco, totalmente o parzialmente rimarginata cicatrizzazione = occlusione la ricopertura, cioè la chiusura di ferite di qualsiasi origine naturale o artificiale http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (8 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C ciclo dei diradamenti = periodicità dei diradamenti l'intervallo regolare programmato con cui i diradamenti ricorrono su una data superficie ciclo dei tagli = periodicità dei tagli termine generico per indicare il periodo previsto fra tagli della stessa natura ricorrenti in un medesimo soprassuolo ciliato dotato lungo il margine da peli cima infiorescenza in cui ogni asse, sia il primario che i secondari termina con un fiore cima rossa pronunciata variazione di colore del fogliame di alberi di conifere, attaccati da parassiti (p.es. scolitidi) o altri patogeni; in genere caratteristica di piante seccate durante la stagione precedente cimale la parte più alta della chioma; normalmente quella parte composta da parti legnose di piccole dimensioni non utilizzabili cipollatura = girello, difetto del palo tipicamente: una fessurazione che circonda in modo più o meno completo la zona di anima di un tronco tondo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (9 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C circoscrivere un incendio = arrestare un incendio circondare un incendio con una linea di controllo che effettivamente non è più valicata dalle fiamme. Quando all'interno restano fuochi attivi si parla di un "incendio circoscritto" cladodi rami trasformati che assumono aspetto e funzione di foglie clamidato fiore provvisto di perianzio classe arborea una delle tante classi in cui gli alberi che formano un popolamneto o soprassuolo possono essere suddivisi per una serie di scopi: soprattutto per precisare il tipo di diradamento classe cronologica = classe di età un intervallo di età, normalmente di 10 o 20 anni, entro cui vengono classificati singoli alberi o popolamenti o particelle coetanee a fini descrittivi o di programmazione classe di altezza = calsse ipsometrica qualsiasi intervallo in cui il campo di variazione, p.es. di altezze dendrometriche , può essere suddiviso ai fini della classificazione classe di copertura una delle classi in cui i soprassuoli o popolamenti possono essere suddivisi in base al diverso grado con cui la copertura è completa http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (10 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C classe di feracità = classe di fertilità una delle classi in cui i popolamneti possono essere ripartiti in relazione alla feracità ( cioè alla capacità produttiva accertata con solo mezzi dendrometrici); normalmente in base all'altezza media, all'altezza dominante o all'incremento medio massimo classe di forma un qualsiasi intervallo in cui un espressione numerica della rastremazione può essere suddivisa ai fini della classificazione di alberi o di tronchi; normalmente è un intervallo di coefficiente di forma o di coefficiente di rastrmazione classe di pericolosità uno dei gradi di una scala di pericilosità di incendio, indicato con un numero o con un nome. NOTA: generalmente i gradi sono cinque: pericolosità debole, moderata, media, forte, estrema classe diametrica qualsiasi intervallo regolare entro cui il campo di variazione dei diametri, p.es. di alberi, fusti o tronchi, può essere suddiviso classe economica porzione di foresta (che può costituire una unità accorpata o una semplice classificazione di particelle disperse) considerata a parte ai fini di specifici obiettivi (p.es. produzione intensiva di legname, protezione idrogeologica, gestione per usi multlipi, ecc.) ovvero ai fini dell'applicazione di determinate forme di governo (classe di governo) o di determinate forme di trattamento (classe di trattamento) http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (11 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C classe in rinnovazione = classe di rinnovazione in senso stretto e nel solo contesto dei metodi delle classi periodiche: quella classe periodica che comprende tutte quelle particelle la cui rinnovazione deve essere terminata entro un dato periodo clavato a forma di clava climax ultimo stadio di una successione della vegetazione che culmina in una comunita' vegetale ritenuta stabile, in equilibrio con l'ambiente locale clone insieme di individui, geneticamente identici, derivati da un unico stipite per generazione agamica clorofilla un complesso di pigmenti, essenzialmente verdi, localizzati nei cloroplasti (presenti in molte piante dette piante verdi) che, attivati dalla luce solare la trasformano in energia chimica per la fotosintesi clorosi ingiallimento anormale delle foglie, spesso sintomo di qualche carenza minerale, di infezione da virus, di anellatura al fusto o alle radici o di luce estremamente ridotta http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (12 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C coefficiente di forma = coefficiente di riduzione, numero formale simbolo internazionale: f= v/gh il rapporto fra il volume v di un albero (o di quella parte dell'albero che interessa la cubatura) diviso per il volume cilindrometrico, cioè il prodotto dell'area basimetrica g moltiplicata per l'altezza h coefficiente di rastremazione in generale: rapporto fra due dimensioni lineari (diametro o circonferenza) prese a due altezze diverse del fusto di un albero coefficiente di volume delle cataste il rapporto tra il volume reale del legno di una catasta e il volume apparente della catasta coetaneo detto, a rigore, di popolamento composto di alberi della stessa età o di età poco diversa colletto nelle piante e' la zona situata tra il fusto e la radice principale comofita una pianta che vive nelle fessure o nei crepacci delle rocce (allora è detta casmofita); oppure sulle sporgenze ove si sono accumulati detriti compensato pannello derivato dal legno e ottenuto per incollaggio di fogli (cioè di strati sovrapposti), disposti in modo che la loro fibratura risulti in direzioni alternativamente perpendicolari, più spesso disposti simmetricamente rispetto ad un foglio centrale o di una anima http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (13 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C composizione (di specie) il modo in cui le piante che compongono un soprassuolo o popolamento si distribuiscono secondo le specie composta foglia costituita da diverse foglioline inserite sullo stesso asse compresa porzione di foresta (che può costituire una unità accorpata o una semplice classificazione di particelle) che costituisce l'unità fondamentale ai fini (a) della distribuzione dei tagli di maturità e della rinnovazione, (b) della costituzione di una equilibrata distribuzione delle classi cronologiche. Inoltre per ogni compresa si effettua un separato calcolo della ripresa e si applica un turno specifico concentramento operazione iniziale di esbosco, che consiste nel radunare la legna o legname dal letto di caduta ad un primo temporaneo deposito o catasta alla portata dei mezzi di smacchio concrescimento fenomeno per cui parti o organi, in altri casi disgiunti, crescono uniti formando un unica struttura condominante una delle quattro principali classi biosociologiche in cui vengono suddivisi gli alberi ai fini della definizione del grado di diradamento dei boschi puri coetanei; si dice di alberi che hanno la chioma situata nella parte superiore della copertura ma che non sono tanto liberi quanto quelli dominanti, pur essendo più alti di quelli dominati http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (14 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C confine di particella il confine di una particella, che può seguire sia una linea topografica evidente (fosso, strada, crinale, ecc.) (confine naturale), che una linea appositamente tracciata sun terreno (confine artificiale) coniferamento (1) in generale, qualsiasi introduzione, per lo più artificiale (ma anche per diffusione spontanea), totale o parziale , di conifere in un bosco di latifoglie (2) (=coniferamento dei cedui) più in particolare e appropriatamente, introduzione naturale o artificiale, ma sempre parziale, di conifere in un ceduo che diviene così ceduo coniferato conifere = resinose, aghifoglie l'ordine più importante delle Gimnosperme,che comprende moltissime specie di alberi caratterizzati da semi portati da coni o strobili, foglie per lo più ad ago o a scaglia, legname sovente (ma non sempre) resinoso, omogeneo, composto da sole tracheidi, senza vasi, e talora da canali resiniferi cono = strobilo l'infruttiscenza matura di molte conifere formata da scaglie legnose o più raramente carnose che emergono da un asse centrale e alla cui base sono inseriti i semi contrada zona caratterizzata da aspetti geografici e ambientali più o meno definiti e importanti. In assestamento è un blocco di particelle delimitato da linee naturali e indicato da un nome di località e non corrisponde necessariamente ad una unità di gestione http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (15 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C contrafforte radicale sporgenza legnosa che si sviluppa alla connessione fra una radice laterale e il calcio di un albero, e che può prolungarsi lungo il fusto fino ad una considerevole altezza controfuoco nuovo incendio deliberatamente appiccato a una certa distanza dal fronte dell'incendio che si deve combattere, al fine di consumare preventivamente il combustibile che si frappone al fronte di avanzata dell'incendio, oppure per alternarne la direzione della colonna di convenzione controllare un incendio compiere una serie di operazioni ad un livello tale che si possa ragionevolmente sperare di poter circoscrivere un incendio: cioè completare tutte le lineee di controllo attorno ai perimetri dei fuochi, abbattere le fiamme più minacciose, applicare i controfuochi, ecc. conversione insieme di operazioni di selvicoltura e di assestamento con cui si passa da una forma di governo ad un altra (p.es. da ceduo a fustaia) copertura il tetto o baldacchino formato dall'insieme delle chiome degli alberi di un popolamento forestale, sia accostandosi ed intersecandosi reciprocamente sia sovrapponendosi a diverse altezze, che copre il terreno in modo più o meno completo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (16 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C copertura di allevamento in generale un soprassuolo di alberi (piante con funzione protettiva) o di arbusti introdotti o mantenuti per favorire l'insediamento di un giovane soprassuolo più importante che rimane protetto dal gelo, dall'isolazione, dal vento, dalle erbe infestanti, ecc. copertura morta termine vago per: (1) lo strato superficiale di un suolo su cui si ha vegetazione forestale (2) la sostanza organica dei vari tipi di suolo forestale copertura protettiva qualsiasi soprassuolo naturale o introdotto che protegge il suolo dall'erosione mediante la sua copertura copertura vegetale = manto vegetale termine ampio che comprende tutta la vegetazione ( alberi, palme, bambù, canne, arbusti, erbe) che occupa una data superficie cordato a forma di cuore corimbo infiorescenza con fiori tutti alla stessa altezza inseriti in punti diversi dell'asse principale corolla parte del fiore piu' o meno sviluppata e colorata che ha la funzione di protezione o di richiamo degli insetti pronubi. E' l'insieme dei petali: se sono uniti la corolla si dice gamopetala, se sono liberi, dialipetala http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (17 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C corteccia termine non tecnico che comprende tutti i tessuti esterni al cilindro legnoso (rivestimento esterno di un fusto legnoso) costato provvisto di sporgenze e costole cotico erboso = cotica erbosa l'insieme delle graminacee e di altre erbe che formano un tappeto continuo e che possono fornire un alimento per animali pascolanti; rappresenta la risorsa base di un pascolo cotiledone = embriofillo foglia embrionale, che spesso contiene una riserva di sostanze nutritive, caratteristica delle piante produttrici di semi, cioè le spermatofite crenato organo con margine provvisto di denti arrotondati cretti da vento cretti nel fusto di alberi provocati da sollecitazioni da vento cretto da aridità fessurazione radiale del fusto di un albero dovuta a tensioni interne determinate da eccessiva perdita di acqua dal legno per aridità cretto da gelo fessurazione longitudinale di un fusto o di un ramo dovuto a tensioni interne indotte da basse temperature http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (18 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico C criptofita una pianta le cui gemme o apici vegetativi destinati a superare la stagione avversa si trovano al di sotto della superficie del suolo o, nel suolo sommerso, sottacqua cubatura operazione di calcolo o di stima del volume degli alberi in piedi, di tronchi, di legnami lavorati, dopo la misura delle loro dimensioni cuneato a forma di cuneo(es. base di alcune foglie) cupola involucro di varie forme e dimensioni, che avvolge alcuni frutti alla base o completamente curva ipsometrica rappresentazione grafica della funzione che esprime la relazione fra classe di diametro e altezza media per classe di diametro. Si ottiene riportando in ascisse i diametri (normalmente a 1,30) e in ordinata le corrispondenti altezze dendrometriche; la compensazione può essere grafica o analitica. La curva ipsometrica varia con l'età, la struttura e la fertilità del popolamento glossario a-b-C-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioC.htm (19 of 19) [18/11/07 21.26.31] glossario botanico D glossario a-b-c-D-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z danni da fumi danni causati agli alberi da gas o vapore e, più in generale, dal fumo delle industrie danni dovuti all'azione meccanica del vento lesioni, essenzialmente meccaniche, a rametti, foglie, fiori o frutti per azione di venti impetuosi danni da gelo danno alle piante prodotto dal freddo e che si manifesta con lesioni ai tessuti vivi normalmente alle estremità del fusto e dei rami danno da incendio le perdite espresse in moneta, o altrimenti, dovute all'incendio decauville forestale ferrovia leggera, e spesso temporanea, una volta molto impiegata per il trasporto di tronchi deciduo di piante perenni che si presentano normalmente prive di foglie durante un periodo dell'anno\\\\\\\\\\\\\\ defogliante qualsiasi composto chimico, che, applicato alle piante, provoca la defogliazione defogliatore qualsiasi sostanza o organismo, più in particolare insetti, che può provocare la defogliazione http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (1 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D defogliazione una intempestiva riduzione della quantità di fogliame dovuta a insetti o a funghi, o ad altri fattori p.es. siccità, tempeste o danni chimici, distinta dalla normale caduta delle foglie deiscente frutto che si apre spontaneamente a maturita' liberando i semi deltoide triangolare demanio forestale demanio forestale dello stato; una foresta demaniale è una foresta che appartiene alla comunità nazionale generalmente gestita da un servizio pubblico demaschiatura l'operazione con cui si estrae il sughero per la prima volta da una pianta di Quercus suber dendrocronologia lo studio della disposizione degli anelli di accrescimento in sezione trasversale in vista di ricostruire l'evoluzione cronologica di un albero dendrologia l'identificazione e la classificazione sistematica degli alberi dendrometria ramo delle scienze forestali che si occupa dello studio dei problemi relativi alla determinazione del volume o di altri parametri di alberi in piedi, di boschi o di tronchi atterrati http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (2 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D densità in generale il numero per unità di superficie di alberi in bosco, di piantine in vivaio, di piante foraggere in un pascolo densità della chioma la consistenza della chioma di un albero, sia riguardo alla sua profondità lungo il fusto, sia nel senso della compattezza dei rami densità della copertura l'effetto cumulato del grado di copertura e della densità delle chiome che formano la copertura dentato organo che presenta un margine con intaccature e sporgenze a forma di denti dente piccola sporgenza triangolare del contorno di un organo laminare denticolato dotato di denti sottili e piccoli depezzatura troncatura di fusti o di rami in modo da ottenere pezzi tondi di dimensione voluta diametro di recidibilità nel contesto del trattamento a fustaia da dirado, il diametro minimo a petto d'uomo degli alberi che si considerano maturi; alcune piante di diametro inferiore vengono utilizzate per normalizzare la struttura del soprassuolo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (3 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D diametro mediano diametro misurato a metà lunghezza di un tronco a terra o di un toppo diametro medio per i diametri a petto d'uomo di gruppi di alberi o degli alberi di un popolamento: il diametro di quell'albero (ideale) la cui area basimetrica è uguale alla media aritmetica delle aree basimetriche; più propriamente si dice diametro medio di area basimetrica e corrisponde alla media quadratica dei diametri diametro medio delle piante dominanti il diametro medio di area basimetrica delle n piante di diametro maggiore di un popolamento; normalmente delle 100 piante più grosse per ettaro diametro minimo di recidibilità il diametro a petto d'uomo sopra corteccia di alberi in piedi al di sotto del quale non è consentito l'abbattimento dell'albero dicioccare liberare una superficie dalle ceppaie di alberi o arbusti, in genere per sradicamento dicioccatura taglio mediante estrazione o scalzamento delle ceppaie con parte delle radici eseguito o al fine di utilizzare anche le radiche come legno da trancia, legna da ardere o per speciali industrie (p.es. il ciocco da pipe di Erica arborea) o per lasciare il terreno interamente sgombro per la rinnovazione artificiale http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (4 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D dicotiledone una delle due divisioni delle angiosperme che raggruppa le specie caratterizzate da embrione munito ordinariamente di due cotiledoni e da fusto e radici suscettibili di accrescimento secondario difesa dei boschi contro gli incendi termine generale che include tutte le attività di prevenzione e repressione degli incendi forestali digitato organo con appendici e parti divergenti, ma che originano tutte dallo stesso punto dimora = punto di piantagione il punto in cui una pianta viene definitivamente piantata dioica specie che porta fiori maschili e femminili su individui diversi diradamento taglio intercalare di parte delle piante di un soprassuolo coetaneo immaturo con lo scopo principale di accelerare l'incremento delle piante rilasciate ed anche con lo scopo di selezionare le piante di forma migliore diradamento dal basso = diradamento basso un tipo di diradamento che mira particolarmente a favorire le piante dominanti e che quindi applicato secondo un grado di diradamento debole elimina le piante sottostanti e dominate e che solo nei gradi più forti intacca le piasnte condominanti e qualcuna delle piante dominanti http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (5 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D diradamento dall'alto = diradamento alto un tipo di diradamento secondo cui si scelgono i soggetti più promettenti (che non sono necessariamente piante dominanti) ben distribuiti su tutta la superficie, e si eliminano tutte le piante che disturbano il loro accrescimento quale che sia la slasse biosociologica cui appartengono diradamento della chioma forma di potatura verde con cui si eliminano rami superflui al fine di diminuire il peso della pianta, dare accesso alla luce, ridurre l'impatto del vento sulla chioma diradamento di borggreve taglio delle piante dominanti che superano un prescritto diametro in favore di alberi più sottili ma di buon portamento e di buone condizioni vegetative NOTA: si tratta piuttosto di una forma di taglio a scelta colturale che di un vero e proprio diradamento diradamento di trasformazione in fustaia disetanea = diradamento di Gurnaud-Biolley un taglio colturale praticato in fustaia coetanea, soprattutto a carico delle piante appartenenti alle classi arboree intermedie al fine di iniziare la trasformazione in fustaia disetanea diradamento incrementale di fine turno intenso diradamento praticato generalmente verso la fine del turno per stimolare l'incremento degli alberi rilasciati direzione di caduta = direzione di abbattimento direzione in cui un albero viene abbattuto, o cade, o dovrebbe cadere http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (6 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D disamara samara doppia, unite due a due desetaneo indica la struttura di una foresta, o di un popolamento in cui vivono frammisti alberi di età sensibilmente diversa senza che sia possibile isolare la superficie occupata dalle varie classi cronologiche disseminazione i processi naturali per cui i semi vengono dispersi sul terreno, mentre la corrispondente operazione artificiale costituisce la semina artificiale distico organi (foglie o rami) disposti in modo alternato su due file opposte dello stesso asse doga pezzo di legno segato o lavorato per spacco che forma uno dei montanti di una botte o di un qualsiasi articolo di fustame dominante in particolare indica una delle quattro principali classi biosociologiche in cui vengono suddivisi gli alberi soprattutto allo scopo di definire il grado di diradamento dei boschi puri coetanei; si dice di alberi che abbiano la chioma situata nella parte superiore della copertura e che crescono in gran parte liberi dalla concorrenza di altri http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (7 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D dominanza in particolare l'influenza che gli individui di una specie esercitano nell'ambito della comunità di cui fanno parte. La dominanza è misurata in base al grado di copertura, oppure in base all'area basimetrica o alla massa per unità di superficie, oppure ancora in base alla massa totale degli individui della specie in esame in rappotro alla massa totale di tutti gli individui della comunità dominato indica una delle quattro principali classi biosociologiche in cui vengono suddivisi gli alberi soprattutto al fine di definire il grado di diradamento nei boschi puri coetanei; si dice di alberi la cui chioma è situata nella parte media della copertura mentre è libero solo il getto terminale dormienza una condizione nella vita di un organismo o di sue parti, talvolta detto stato di riposo (= riposo), nella quale un tessuto disposto a proliferare non prolifera; ne risulta un periodo temporaneo di sospensione dell'accrescimento visibile e dello sviluppo dotazione di ceppaie l'insieme degli apparati radicali di un popolamento capaci di emettere pollono drupa frutto carnoso, indeiscente che ha il seme contenuto in un nocciolo legnoso durabilità la capacità del legno a resistere mantenendo le capacità di servizio, con particolare riferimento a marciume (resistenza a marciume) piuttosto che ad attacchi di origine animale (resistenza alle termiti, resistenza alle teredini), oppure resistenza all'esposizione atmosferica http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (8 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico D durame = cuore parte piu' interna del legno di alberi e arbusti, i cui tessuti sono costituiti da cellule morte, duramificate glossario a-b-c-D-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioD.htm (9 of 9) [18/11/07 21.26.35] glossario botanico E glossario a-b-c-d-E-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z ecologia forestale lo studio del ciclo biologoco e dei caratteri generali dello sviluppo degli alberi e dei popolamenti forestali con particolare riguardo ai fattori ambientali, come base per la selvicoltura economia forestale in generale, quel ramo delle scienze forestali che si occupa del bosco come risorsa produttiva soggetta a leggi economiche economia montana la branca di studio o attività amministrativa che si interessa delle peculiari condizioni economiche e sociali dei territori di montagna in vista di un loro miglioramento ecotipo entita' sottospecifica legata a particolari condizioni ecologiche; non e' un entita' geneticamente omogenea edafico di un fattore che riguarda il suolo, e le relazioni di ordine ecologico con il suolo edule mangereccio efemerofita una pianta a ciclo biologico molto corto in ambiente desertico http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioE.htm (1 of 5) [18/11/07 21.26.42] glossario botanico E effetto incrementale aumento di incremento di singoli alberi che abbiano ricevuto beneficio da un diradamento o comunque da un taglio che abbia attribuito loro più spazio, ovvero di una concimazione eliofila specie che predilige ambienti luminosi e assolati eliotropismo tendenza delle piante a volgersi verso la luce elicoide infiorescenza cimosa del tipo monocasio, quando e' girata su se stessa ad elica elofita pianta intermedia fra i tipi di piante terrestri e le piante acquatiche vere e proprie che vive prevalentemente nelle paludi ingorgate d'acqua, da cui emerge la parte aerea portante foglie e fiori embricato si dice di foglie, squame o brattee disposte come le scaglie di un pesce embrione l'insieme degli elementi che formano nel seme la parte essenziale della futura pianta emicrittofita pianta terrestre la cui parte aerea secca fino al livello del suolo al sopravvenire della stagione avversa, lasciando le gemme perennanti, in riposo, alla superficie del suolo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioE.htm (2 of 5) [18/11/07 21.26.42] glossario botanico E endemismo fenomeno per il quale una specie e' caratteristica di un determinato ambiente, piuttosto ristretto endocarpo strato piu' interno del pericarpo, dura e lignificata, contenente un solo seme entomofile piante che vengono impollinate da insetti epicarpo parte piu' esterna del pericarpo, generalmente membranosa e sottile (buccia) epicotile parte del fusticino della plantula compreso tra i cotiledoni e la piumetta epifita pianta che cresce su un' altra senza essere parassita NOTA: una pianta che comincia la sua vita come epifita, ma poi emana radici al suolo, è detta semiepifita epigeo che cresce al di sopra del suolo ermafrodita fiore in cui coesistono gli organi sessuali sia maschili che femminili esbosco tipicamente: trasporto di legname (generalmente tronchi) fino a quel punto in cui il materiale viene caricato su mezzi che effettuano un "trasporto ordinario" sulla comune rete di trasporti http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioE.htm (3 of 5) [18/11/07 21.26.42] glossario botanico E escorrente qualifica il portamento degli alberi provvisti di un fusto bene definito dalla base fino alla vetta, come p.es. il portamento di molte conifere essenza di legno prodotto dalla distillazione secca di legno di conifere il cui punto di ebollizione varia fra 80 e 200°C essenza di trementina l'olio essenziale ottenuto dalla distillazione della trementina, ricavata, a sua volta, dalle gemme dei pini viventi; è una miscela di idrocarburi terpenici con punto di ebollizione superiore ai 150°C essenza forestale qualsiasi albero adatto per foreste, sia che rappresenti una specie o un entita' sottospecifica essudazione fuoruscita di gomme , oli, resine, ecc., naturali da alberi o da legname in seguito a lesioni estimo forestale quella branca delle scienze forestali che si occupa della stima del valore delle aziende forestali e dei loro componenti estrazione delle piante liberare e rimuovere una pianta dal suolo dal vivaio o, più in generale, dal luogo dove è cresciuta eteroclamidato fiore provvisto di perianzio formato da due tipi di elementi:sepali e petali; i primi formano il calice, i secondi la corolla http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioE.htm (4 of 5) [18/11/07 21.26.42] glossario botanico E eterofillia presenza di foglie di forma diversa sulla stessa pianta eteromorfe si dice delle foglie primarie se diverse da quelle definitive eterotrofo di organismi che non possono vivere senza una fonte esterna di alimenti organici eutrofico di habitat, in particolare di suoli o di acque , che sono ricchi o adeguatamente forniti di sostanze nutritive evetria = tortrice dei pini farfalla del genere Rhyacionia (= Evetria), della famiglia Olethreutidae, le cui larve minano le basi degli aghi, i getti terminali e le gemme dei giovani pini, p.es. la tortrice delle gemme apicali dei pini glossario a-b-c-d-E-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioE.htm (5 of 5) [18/11/07 21.26.42] glossario botanico F glossario a-b-c-d-e-F-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z facoltà pollonifera la capacità di una specie o di una ceppaia di emettere polloni più o meno abbondanti e più o meno costantemente nel tempo dopo ripetute ceduazioni falcata foglia a forma di falce falciolo falce più pesante di una normale falce messoria, impiegata per il decespugliamento fallanza un tratto della superficie di una piantagione in cui l'attecchimento è stato scarso o nullo fanerofita una pianta terrestre le cui gemme ed i cui apici vegetativi destinati a sopravvivere alla stagione avversa si elevano considerevolmente al di sopra del suolo sui fusti persistenti per vari anni fascia necrtotica una porzione longitudinale del fusto di una pianta viva, uccisa da un insetto fascia parafuoco una striscia di terreno mantenuta sgombra da vegetazione, o piantata con specie vegetali adatte, mantenuta come parafuoco\ http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (1 of 10) [18/11/07 21.26.48] glossario botanico F fascia protettiva striscia di alberi o arbusti più o meno larga destinata a proteggere zone limitrofe o sottostanti dal vento, dal sole, valanghe, ecc. fascia rilasciata striscia di bosco risparmiata fra due aree in cui è stato praticato un taglio raso. Il caso opposto, di striscia di bosco tagliata a raso fra due popolamenti è una fascia tagliata fastigiato portamento di un albero eretto e colonnare fattore limitante fattore dell'ambiente che, in una data stazione o regione interviene principalmente per limitare lo sviluppo di una pianta, di una specie, o anche di tutta la vegetazione fecondazione fusione di due gameti di sesso diverso, da cui origina un nuovo individuo fellema tessuto prodotto esternamente, cioè dalla parte della corteccia, dal fellogeno in un fusto o radice felloderma tessuto prodotto internamente, cioè dalla parte del midollo, dal fellogeno fellogeno = cambio corticale il meristema che produce il periderma, dando origine al fellema sul lato della corteccia ed al felloderma sul lato del midollo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (2 of 10) [18/11/07 21.26.48] glossario botanico F femminile si dice di una pianta o di un organo che produce unicamente ovuli feracità termine antiquato nella lingua corrente pure raccomandato in assestamento per indicare la produttività di una stazione in relazione ad una data specie, accertata mediante parametri dendrometrici (p.es.l'altezza dominante) in contrapposizione alla fertilità,che è la produttività di una stazione in relazione alle varie specie ivi coltivabili, accertata mediante analisi dei fattori ambientali fibratura la direzion egenerale degli elementi longitudinali (assiali) del legno in rapporto all'asse di sviluppo dell'albero (p.es. fibratura intrecciata), ovvero in rapporto all'asse del pezzo lavorato filamento parte allungata e sottile dello stame filato di un albero cresciuto eccezionalmente lungo e sottile, generalmente per l'effetto dell'accessiva densità del popolamento fillodo picciolo appiattito come la lamina di una foglia fillosfera il microambiente delle foglie fillotassi disposizione delle foglie su di un ramo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (3 of 10) [18/11/07 21.26.48] glossario botanico F filo a sbalzo vedi sistema a cavo per gravità fiore germoglio trasformato per la funzione riproduttiva, comprendente involucri protettivi (calice e corolla) e organi riproduttivi (stami e pistilli) fittone radice principale che, originando dal colletto, in opposizione al fusto, ha uno sviluppo prevalente sulle radici secondarie flabellata foglia a forma di ventaglio flora le specie vegetali presenti in un determinato territorio foglia organo generalmente espanso e sottile, di solito verde, operante la organicazione del carbonio per via fotosintetica e gli scambi gassosi (respirazione e traspirazione) fogliazione emissioni delle foglie foglie primarie sono le prime foglie che compaiono dopo i cotiledoni; possono essere uguali o diverse da quelle della pianta adulta fogliolina ciascun componente di una foglia composta http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (4 of 10) [18/11/07 21.26.48] glossario botanico F follicolo frutto secco deiscente, monocarpellare, piu' o meno allungato che si apre a maturita' mediante una fenditura longitudinale foresta (ecologia) in generale un ecosistema caratterizzato da una copertura di alberi più o meno estesa o densa. Più in particolare una comunità vegetale composta prevalentemente da alberi o da altre piante legnose più o meno accostate (selvicoltura-assestamento) una frazione di territorio, amministrativamente delimitata, destinata alla produzione di legname oppure di altri prodotti forestali, ovvero mantenuta a vegetazione legnosa in vista di benefici indiretti quali la protezione di bacini idrografici, la ricreazione, ecc .NOTA: si riferisce generalmente a superfici più vaste rispetto a quelle indicate col termine bosco (legislazione) una qualsiasi superficie di territorio classificata come "foresta" da una qualsiasi norma giuridica foresta a taglio saltuario = foresta a taglio da dirado foresta sottoposta a trattamento a fustaia da dirado o foresta in cui il piano di assestamento prevede l'applicazione di tale trattamento foresta climax una comunità che rappresenta lo stadio culminante di una successione naturale nell'ambiente in cui si trova foresta demaniale foresta appartenente alla comunità nazionale e di regola gestita da una amministrazione pubblica nazionale http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (5 of 10) [18/11/07 21.26.48] glossario botanico F foresta di produzione = bosco di produzione foresta gestita essenzialmente con lo scopo di ottenere la produzione ottimale di materiale legnosi o di prodotti secondari foresta di protezione = bosco di protezione, bosco protettivo superficie interamente o parzialmente boscata destinata principalmente a svolgere una azione protettiva o comunque benefica nei confronti di zone limitrofe o sottostanti, e che, pertanto, è sottoposta ad un particolare trattamento selvicolturale; l'azione protettiva può consistere p.es. nel ridurre l'erosione del suolo, regimare corsi d'acqua, mantenere la quantità e la qualità di acque sorgive, stabilizzare dune sabbiose, ecc. NOTA: spesso si tratta di una classe economica stabilita da un piano di assestamento, cioè la classe dei boschi di protezione foresta di sclerofille foresta caratterizzata dalla prevalenza di specie provviste di foglie coriacee, generalmente piccole, che si riscontra in regioni a clima con inverno relativamente freddo ed umido e con estate caldo-arida foresta protetta una foresta definita e classificata in virtù di un provvedimento di legge in modo che ne sia assicurato un elevato grado di protezione foresta secondaria comunità forestale che si è ricostituita spontaneamente dopo la distruzione o un grave danno (p.es. taglio raso, incendio, attacco da insetti, ecc.) della vegetazione precedente , ovvero che si è ricostituita su terreni anticamente coltivati http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (6 of 10) [18/11/07 21.26.48] glossario botanico F foresta vergine foresta naturale non alterata dall'attività umana; può essere benissimo una foresta secondaria forestazione termine di recente ampia diffusione con cui si indica essenzialmente il rimboschimento oppure in senso più largo qualsiasi intervento politico o tecnico a favore della selvicoltura formica perdilegno grossa formica nera del genere Camponotus, che scava gallerie nel legno morto, p.es. nelle ceppaie, nei pali,ecc., praticando grandi cavità, entro cui la colonia vive e alleva la sua prole formula della sezione mediana = cubatura commerciale, formula di Huber formula di cubatura di legname tondo secondo cui il volume è dato dal prodotto della lunghezza per la superficie della sezione mediana forteto ceduo misto di molte specie con prevalenza di sclerofille sempreverdi fra cui soprattutto; Quercus ilex e Arbustus unedo, trattato generalmente con turni molto brevi, fra 8 e 15 anni NOTA: è la macchia mediterranea governata a ceduo fotosintesi sintesi di sostanza organica (carboidrati) compiuta da tutte le piante verdi, utilizzando l'anidride carbonica, acqua, e l'energia luminosa captata dalla clorofilla e con liberazione di ossigeno http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (7 of 10) [18/11/07 21.26.48] La fotosintesi clorofilliana Cos'è Dove avviene A cosa serve E un processo chimico Avviene nelle parti verdi delle piante Serve a produrre il nutrimento delle piante La fotosintesi clorofilliana è una parola composta da: o foto = luce o sintesi = combinazione di più soatanze o clorofilliana = aggettivo che deriva da clorofilla (contenuta nelle foglie) La fotosintesi clorofilliana avviene quando la linfa grezza (acqua e sali minerali) sale attraverso i canali linfatici fino alle foglie , veri e propri laboratori della pianta, dove sotto l'azione della clorofilla (particolare sostanza che dà alle foglie il colore verde) e con l'energia della luce solare, l'anidride carbonica e i sali minerali si trasformano in linfa elaborata (zuccheri e ossigeno). L'ossigeno, attraverso gli stomi, viene immesso nell'ambiente mentre gli zuccheri vengono trattenuti dalla pianta che li utilizza per vivere, crescere, costruire foglie,fiori,frutti e semi. La fotosintesi avviene di giorno, in presenza della luce solare mentre di notte l'ossigeno e gli zuccheri vengono trattenuti dalla pianta e l'anidride carbonica viene emessa nell'ambiente. SOLE OSSIGENO ARIA Clorofilla OSSIGENO + ANIDRIDE CARBONICA ACQUA + SALI MINERALI (LINFA GREZZA) ACQUA + ZUCCHERI (LINFA ELABORATA) Il processo di fotosintesi Le piante producono il loro nutrimento catturando l'energia emanata dal sole mediante le proprie foglie. Il meccanismo di assorbimento si realizza poiché, sulle foglie, esiste una sostanza capace di assorbire le radiazioni solari. Un pigmento verde che prende il nome di clorofilla. Chimicamente essa é costituita da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e magnesio ed é concentrata in alcuni corpiccioli, i cloroplasti, localizzati nelle parti verdi della pianta e, in particolare, nelle foglie. Essi svolgono la funzione di produttori di clorofilla se ricevono la necessaria quantità di luce (non a caso una pianta posta in un ambiente poco illuminato tende a perdere il proprio colore verde). E' interessante, a questo punto, approfondire come l'energia luminosa viene utilizzata dalle piante per il loro nutrimento. Tale meccanismo prende il nome di fotosintesi. E in effetti la fotosintesi è un processo chimico che, per reazione di due sostanze inorganiche quali l'acqua (liquido) e l'anidride carbonica (gas), dà luogo ad un gas, l'ossigeno, e ad un prodotto abbastanza complesso, il glucosio (zucchero). La luce è l'agente capace di attivare tale processo chimico. Essa viene assorbita dalle molecole di clorofilla, le eccita e provoca spostamenti di elettroni all'interno degli atomi. L'energia che si accumula viene utilizzata per far avvenire le reazioni chimiche che portano alla scissione delle molecole d'acqua (H2O). Rompendosi, la molecola d'acqua libera ossigeno (O2) nell'atmosfera. L'idrogeno (H2), invece, compie un processo abbastanza complesso combinandosi (reagendo) con l'anidride carbonica (CO2) producendo zucchero (C6H12O6). Come si può osservare, quindi, l'ossigeno dell'aria può essere considerato un importante sottoprodotto della fotosintesi e questo ci fa pensare a quanto siano importanti le piante per l'equilibrio vitale del nostro pianeta e a quanto sia disastroso il disboscamento di sempre più vasti territori. La fotosintesi, infatti, purifica l'aria, sottraendo l'anidride carbonica, dannosa a tutti i viventi, e arricchendola di ossigeno. Il destino dello zucchero, invece, é legato alla capacità che le cellule vegetali hanno di immagazzinarlo sotto forma di amido, per poi utilizzarlo quale fonte di energia per compiere le proprie attività vitali (respirazione). In definitiva il processo fotosintetico può essere considerato, a buon diritto, l'anello di congiunzione tra due mondi, quello vivente e quello non vivente. Infatti, osservando la reazione chimica che presiede al processo, si vede chiaramente come dall'incontro di due sostanze inorganiche, col solo apporto della radiazione solare, si pervenga alla formazione di una sostanza organica, lo zucchero, che entra a far parte del tessuto vivente delle piante. Bisogna sottolineare come solo i vegetali verdi siano i responsabili del mantenimento della vita in ogni ambiente. Essi, infatti, catturano quell'immensa fonte di energia che é la luce solare, la quale, in assenza di questi recettori, andrebbe dispersa nello spazio. In sostanza possiamo riassumere il processo di fotosintesi clorofilliana con la seguente formula (un po' semplificata): Anidride carbonica (CO2) + Luce + Acqua (H20) = Zuccheri (Energia) + Ossigeno (O2) Dunque la fotosintesi avviene nelle foglie. Ma allora, che cosa accade in autunno quando le foglie cadono oppure quando vengono divorate dalle larve? Nel caso delle piante caducifoglie, in autunno la fotosintesi cessa e la pianta va in letargo, ma in primavera, con la comparsa di foglie nuove, tornerà in funzione senza alcuna difficoltà. Per quanto riguarda le piante con foglie mangiate dalle larve, esse non possono più produrre la fotosintesi. Muoiono se sono giovani, subiscono un arresto nella crescita se adulte, o perdono i fiori e i frutti. glossario botanico F fototropismo = eliotropismo la reazione degli organi di una pianta per accrescimento o per posizione, alla direzione della luce; si ha fototropismo positivo quando la risposta è verso la luce, fototropismo negativo quando è in direzione opposta freccia = getto terminale il getto terminale, cioè il più alto, caratteritico dell'accrescimento di certi alberi in particolare delle conifere fregone l'abrasione di corteccia e di legno dai fusti di alberi causata da cervidi quando cercano di togliere la peluria dalle corna in crescita, oppure quando delimitano la loro zona di riproduzione frusta albero sottile che mosso dal vento lacera o danneggia le chiome degli alberi vicini NOTA: generalmente riferito a piante di latifoglie in giovani boschi di conifere frutice pianta con fusto legnoso e ramificato dalla base frutto L'ovario maturo contenente i semi; alla sua costituzione possono talora prendere parte, come nei cosidetti falsi frutti, anche altri organi Riprodurre la corteccia di un albero è semplicissimo. Appoggia un foglio bianco sulla corteccia e strofinalo con un colore a cera. Attento a non bucare il foglio! Questa tecnica si chiama frottage e si può utilizzare anche per riprodurre le foglie. glossario botanico F fumaggine rivestimento nerastro che ricopre le foglie o altre parti di una pianta provocata dai funghi saprofiti che vegetano sulle secrezioni di insetti oppure provocata da funghi che attaccano piante già indebolite o che si sviluppano in determinate condizioni ambientali, p.es. sotto la copertura della neve fustaia qualsiasi soprassuolo sottoposto a governo a fustaia e quindi nella grande generalità dei casi derivato da seme (all'origine in vivaio o direttamente in bosco per disseminazione naturale o per semina artificiale); attualmente, però, si hanno anche fustaie derivate da talea e quandi la sinonimia con "bosco originato da seme" o "bosco di origine gamica" non esiste più fustaia a piccoli gruppi coetanei fustaia in cui ogni particella è formata da gruppi di popolamenti sensibilmente coetanei, ogni gruppo è di superficie assai piccola rispetto a quella di tutta la particella, i gruppi differiscono sensibilmente per età o dimensioni talchè nell'ambito della particella si ha una distribuzione pressochè normale fustaia coetanea popolamento di alto fusto essenzialmente coetaneo e quindi caratterizzato dalle seguenti condizioni di struttura: (a) la ripartizione del numero degli alberi per classi diametriche corrisponde ad una curva a campana con una classe massima di frequenza; (b) le chiome degli alberi sono collocate tutte in un unico medesimo piano di copertura fustaia regolare termine comprensivo che indica sia fustaie coetanee che fustaie regolarizzate, cioè popolamenti con struttura simile a quella delle fustaie coetanee http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (9 of 10) [18/11/07 21.26.48] glossario botanico F fustaia stratificata = fustaia pluriplana soprassuolo in cui la copertura degli alberi che lo compongono si differenzia in due o più piani fusto L'asse principale delle piante da cui si sviluppano gemme e getti glossario a-b-c-d-e-F-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioF.htm (10 of 10) [18/11/07 21.26.48] Glossario botanico G glossario a-b-c-d-e-f-G-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z galaverna deposito bianco e ruvido di cristalli di ghiaccio, che si forma a temperature inferiori allo zero, quando l'acqua sopraffusa contenuta in nubi o nebbie viene a contatto con corpi solidi galbula strobilo dei generi Cupressus e Juniperus; formato da squame che aderiscono strettamente tra loro o concrescono, in modo da formare un corpo globoso, compatto, di consistenza legnosa o carnosa galla escrescenza globulare pronunciata con struttura dei tessuti molto modificata, che sorge sugli organi delle piante in reazione a irritazioni di organismi estranei, generalmente un insetto, oppure qualche altro agente gattice amento gelicidio fenomeno metereologico per cui le gocce di pioggia o la nebbia formano grossi strati di ghiaccio sugli oggetti esposti e in particolare grossi manicotti attorno ai fusti e rami che si rompono facilmente gemma germoglio in via di sviluppo genere gruppo o specie strettamente imparentate che appartengono alla stessa famiglia con molti caratteri in comune http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioG.htm (1 of 5) [18/11/07 21.26.51] Glossario botanico G geotropismo la reazione di organi di una pianta alla forza di gravità. Il geotropismo è positivo quando la risposta è verso il centro di gravità terrestre (p.es. accresciamento iniziale delle radici) negativo quando è in direzione opposta (p.es. l'accrescimento iniziale del fusto) germoglio asse vegetale che deriva dal primo sviluppo della gemma getto termine generale per indicare un organo vegetale molto giovane, generalmente caulinare (cioè fusto o ramo) sottile ed in fase di accrescimento, come un giovane pollone, il fusticino di un semenzale, ecc. getto di san giovanni quella parte dell'apice del fusto o di un ramo che si forma dopo una pausa estiva dell'accresciamento gheriglio parte edule della noce gimnosperme piante prevalentemente arboree a seme nudo (non contenuto in un ovario), divisione delle Fanerogame il frutto nella maggior parte e' secco e legnoso (strobilo) comprendono: conifere, cicadee, ginkgoace, cicadee, gnetacee gineceo parte femminile del fiore, costituita dal pistillo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioG.htm (2 of 5) [18/11/07 21.26.51] Glossario botanico G giratronchi strumento a mano costituito da un grosso manico con un uncino ad un estremità e un altro uncino all'estremità di un braccio snodato che abbraccia il tronco da voltare facendo leva sul manico glabrescente quasi senza peli glabro privo di peli glomerulo infiorescenza di fiori sessili riuniti in un capolino sferoidale governo = forma di governo categoria principale di classificazione dei sistemi selvicolturali, basata sul processo di riproduzione adottato ai fini della rinnovazione del bosco. NOTA: (1) vengono riconosciute, pertanto, due fondamentali forme di governo: (a) governo a ceduo, se la rinnovazione avviene per ricaccio dei polloni da ceppaia, e (b) governo a fustaia se la rinnovazione avviene interamente in modo diverso. (2) possono essere individuate altre forme di governo intermedie ovvero forme di governo transitorie nell'ambito della conversione dei boschi da un aforma di governo ad un altra: generalmente da ceduo a fustaia governo a ceduo l'insieme di tutti quei sistemi selvicolturali in cui il bosco deriva da ricaccio di polloni da ceppaia ed è destinato ad essere rinnovato allo stesso modo secondo un turno generalmente molto breve http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioG.htm (3 of 5) [18/11/07 21.26.51] Glossario botanico G governo a fustaia forma di governo nella quale la rinnovazione del soprassuolo avviene per disseminazione naturale oppure per piantagione o semina artificiali grado del diradamento insieme dei criteri qualitativi e quantitativi che caratterizzano un diradamento. A questo fine si prendono in considerazione : (a) la differenziazione cioè la ripartizione con cui si eliminano o si rilasciano piante appartenenti alle varie classi biosociologiche e (b) il grado di intervento in ciascuna classe al momento del diradamento NOTA: i gradi più tipici sono: grado debole, moderato e forte grado di copertura la porzione della superficie totale di un popolamento o di una stazione che risulta coperta dalle proiezioni verticali delle chiome o da altra vegetazione graffietto strumento a mano, con lama a forma di sgorbia, per marcare, con una piccola incisione superficiale, alberi o tronchi grana l'aspetto piu' o meno scabro che un dato legno presenta soprattutto sulle sezioni trasversali grandezza altezza delle piante cosi' suddivisa: prima grandezza quelle che sono o superano i 30 m. seconda grandezza quelle che sono tra i 20 e 30 m. terza grandezza quelle che non superano i 20 m. piccoli alberi quelli che non superano i 8-10 m. http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioG.htm (4 of 5) [18/11/07 21.26.51] Glossario botanico G grappolo infiorescenza o infruttiscenza con asse primario centrale allungato ed assi secondari laterali (racemo pendente) gru a cavo impianto di esbosco meccanizzato che consiste di : (a) una fune portante tesa fra due sostegni costituiti da alberi piloni o da pali infissi al suolo che prendono il nome di ritto di estremità e di ritto di estremità allo scarico ( collocato presso il punto di scarico ed il motore); (b) un carrello che scorre sulla fune portante e che manovrato da una fune traente, può issare e portare all'arrivo i carichi; (c) una fune traente che collega il motore al carrello e che permette di portare quest'ultimo al punto di scarico; questa fune traente è prolungata da una fune di richiamo che, passando per una carrucola di rinvio e se necessario per delle carrucole laterali, arriva la motore e serve a rinviare il carrello scarico dalla stazione di arrivo all'estremità opposta gruppo di particelle in rinnovazione l'insieme di particelle in un azienda in cui un piano di assestamento prescrive delle operazioni di rinnovazione entro un dato periodo guaina espansione della base fogliare che abbraccia l'asse caulinare su cui la foglia e' inserita glossario a-b-c-d-e-f-G-i-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioG.htm (5 of 5) [18/11/07 21.26.51] glossario botanico I glossario a-b-c-d-e-f-g-I-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z ibrido prodotto dell'incrocio di due specie o varieta' diverse igrofila specie che predilige stazioni umide imboschimento impianto artificiale o diffusione naturale del bosco su un terreno che non ha mai portato il bosco ( p.es. dune mobili, discariche di miniera ) ovvero su un terreno non coperto da bosco a memoria d'uomo imparipennata foglia composta a nervatura pennata, in cui le foglioline sono in numero dispari impianto del bosco costituzione artificiale di un bosco secondo i metodi correntemente adottati in selvicoltura impollinazione trasporto del polline, fatto da agenti diversi (vento, acqua, insetti, ecc.) dalle sacche polliniche ove e' prodotto fino allo stimma o all'ovulo imposto = piè di bosco piazzale lungo una strada rotabile o altra via di trasposto ordinario dove vengono depositati legnami tondi o altri prodotti forestali alla fine dell'esbosco http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioI.htm (1 of 4) [18/11/07 21.26.54] glossario botanico I impresa boschiva impresa che procede alle operazioni di utilizzazione forestale, cioè all'abbattimento, alla depezzatura ed all'esbosco incisione = faccia resinata, ferita incisione di andamento verticale lungo il tronco e più o meno profonda, praticata dopo la scorzatura, e progressivamente allungata o allargata, al fine di raccogliere resina incolto territorio non coltivato ( escluso il maggese ) affatto trascurato o utilizzato solo per il pascolo, raccolta di legno, caccia, ricreazione, ecc. oppure destinato alla conservazione del suolo o alla protezione della natura incremento = accrescimento genericamente: qualsiasi aumento di dimensioni ( diametro, altezza, ecc. ) o di qualità o di valore di un singolo albero o di un soprassuolo incremento corrente incremento annuo relativo all'ultimo anno, direttamente osservato incremento medio = incremento medio annuo il volume di un albero o di un soprassuolo coetaneo diviso per l'età incremento medio di massa totale la somma della massa presente in un popolamento ad una data età più le masse fino a quell'anno raccolte per diradamento, più le masse altrimenti cadute o raccolte, divisa per l'età http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioI.htm (2 of 4) [18/11/07 21.26.54] glossario botanico I incremento periodico incremento in un periodo determinato, generalmente di 10 anni indeiscente frutto che non si apre liberando il seme, ma lo accompagna fino alla germinazione o si distrugge per marciscenza indice di densità in generale, qualsiasi misura dendrometrica presa come espressione quantitativa della densità; secondo i criteri più antichi si prendono ( come espressione assoluta della densità ) il numero di piante, oppure l'area basimetrica, oppure il volume espressi per unità di superficie, ovvero ( come espressione relativa ) i rapporti fra il numero delle piante, area basimetrica o volume per ettaro e i corrispondenti valori desunti da una tavola alsometrica presi come termni di confronto indice di feracità = indice di fertilità parametro dendrometrico ( massa totale, massa principale, altezza media, altezza dominante, ecc. ) preso come indice di confronto della capacità produttiva di popolamenti puri coetanei di una data specie cresciuti in diverse stazioni NOTA: l'indice di feracità per eccellenza è l'altezza dominante media riferita ad una età base arbitrariamente fissata infiorescenza l'insieme di piu' fiori influenze del bosco tutti gli effetti esercitati dalla copertura forestale sull'ambiente, p.es. la regimazione delle acque, la conservazione del suolo, ecc http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioI.htm (3 of 4) [18/11/07 21.26.54] glossario botanico I infruttiscenza l'insieme di piu' frutti internodo porzione di caule compresa tra due nodi consecutivi intero non suddiviso, privo di intaccature inventario forestale il rilevamento della superficie, composizione, struttura, volume, caratteri ecologici, ecc. dei boschi di un ampio territorio, eseguito ai fini della programmazione generale ipocotile parte del fusticino della plantula compresa tra i cotiledoni e la radichetta ipogei si dice di cotiledoni che non emergono dal suolo glossario a-b-c-d-e-f-g-I-l-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioI.htm (4 of 4) [18/11/07 21.26.54] glossario botanico L glossario a-b-c-d-e-f-g-i-L-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z lamina la parte espansa di una foglia lanceolato a forma di lancia, con la parte larga vicino alla base latifoglie termine non scientifico ma di uso tecnico corrente per indicare alberi o arbusti appartenenti al gruppo botanico delle Angiosperme ( non tutte necessariamente a foglia larga ) con generica contrapposizione alle Gimnosperme che sono spesso aghifoglie lato di caduta la parte dell'albero ch eguarda verso la direzione verso cui si vuole che cada lavorazione boschiva abbattimento ed esbosco, particolarmente di legnami tondi di grosse dimensioni NOTA: un operaio addetto è un boscaiolo legna da ardere legno tondo, spaccato, o segato, oppure scarti, ramaglia, ecc., tagliato in pezzi corti, o ridotto in trucioli grossolani (legna da ardere in trucioli), destinato ad essere bruciato come combustibile legna da carbone legna destinata ad essere trasformata in carbone http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioL.htm (1 of 7) [18/11/07 21.26.58] glossario botanico L legna da catasta = pezzo da catasta legno tondo o spaccato con l'ascia, tagliato in pezzi corti (generalmente 1 metro) destinato ad essere misurato in metri steri, per esempio legna da ardere, tondelli da cellulosa legna da fascina legna tonda di meno di 7 cm. di diametro in punta legname legno, dopo la prima lavorazione, legna da ardere esclusa, anzi, spesso in contrapposizione a legna da ardere , si specifica "legname da lavoro" legno tessuto complesso che costituisce il sistema vascolare per il trasporto della linfa grezza legno comune termine collettivo nelle norme di qualificazione che indica: (1) legno di latifoglie di qualità media o scadente (2) legno di conifere di impiego generale in costruzioni o in edilizia (3) legno di qualità inadatta alla finitura legno da ebanisteria = legno fino legname destinato ad ulteriori lavorazioni per oggetti in cui l'apparenza ha più importanza delle caratteristiche meccaniche legno da estrattivi legno adatto alla produzione di prodotti vari, p. es. legno da tannino di Castagno http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioL.htm (2 of 7) [18/11/07 21.26.58] glossario botanico L legno di compressione = canastro legno di reazione sviluppatosi tipicamente sul lato basso dei rami o dei fusti inclinati o contorti delle piante di conifere, e caratterizzato, anatomicamente, da tracheidi densamente lignificate, arrotondate in sezione trasversale ed aventi fessurazioni spiralate della parete cellulare; zone di legno di compressione sono tipicamente più dense e più scure del tessuto circostante e presentano un ritiro longitudinale abnormemente elevato che provoca distorsioni o spaccature legno di tensione = legno di trazione, legno cotonoso, legno bianco legno di reazione formato tipicamente sulla parte superiore dei rami o dei fusti inclinati o contorti di alberi dicotiledoni e caratterizzato anatomicamente dall'assenza di lignificazione delle pareti cellulari e spesso dalla presenza di uno strato gelatinoso interno nelle fibre NOTA: (1) presenta un ritiro longitudinale più elevato della norma che tende a provocare distorsioni e fessurazioni mentre la superficie levigata tende a diventare fibrosa o lanosa particolarmente su legno verde (2) riscontrato anche su dicotiledoni erbacee sia sul fusto che sulla radice legno duro legno di durezza elevata come p.es. quello di quercia o faggio legno giovanile la parte più interna dello xilema che circonda il midollo in cui le cellule sono più piccole e a struttura più primitiva di quelle del comune xilema. Il periodo in cui si forma è il periodo giovanile che varia secondo la specie, gli individui e le condizioni ambientali http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioL.htm (3 of 7) [18/11/07 21.26.58] glossario botanico L legno migliorato legno sottoposto a trattamenti speciali per ridurre o diminuire distorsioni o movimenti interni, oppure per aumentarne la resistenza o altre caratteristiche legno primaticcio = legno primaverile, legno iniziale la parte meno densa, a cellule più grandi, che si forma per prima di un anello di accresciamento legno secco in piedi legname ricavabile da alberi che hanno cessato di vivere ma sono rimaste in piedi legno tardivo = legno estivo la parte più densa, a cellule più piccole formata più tardi, di un anello di accrescimento legno tenero legno di durezza relativamente bassa come p. es. legno di Pioppo legno tondo legna da ardere o legname allo stato tondo legume frutto secco monocarpellare deiscente a maturita' si apre in due valve lungo le linee di sutura, ventrale e dorsale lenticella piccola apertura o pori, della corteccia del fusto e dei rami, analoghi agli stomi;permettono gli scambi gassosi http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioL.htm (4 of 7) [18/11/07 21.26.58] glossario botanico L lepidottero xilofago membro dei Lepidotteri (farfalle) appartenente ad alcune famiglie fra cui soprattutto Cossidi e Sessidi, le cui larve scavano nel legno di piante viventi fori talvolta molto grossi danneggiando notevolmente la qualità del legno ma senza provocare la morte della pianta NOTA: in Europa il principale rappresentante è Cossus cossus (volgarmente perdilegno rosso) particolarmente dannoso su Pioppo e Salice lettiera = strame materiale organico di vario genere, solo parzialmente decomposto; occupa gli strati piu' superficiali del suolo letto di caduta il punto in cui un albero è caduto o è stato abbattuto letto di semina il suolo su cui cade il seme nel processo della rinnovazione naturale liberare tagliare alberi o altra vegetazione che, con la loro concorrenza ostacolano l'accrescimento di alberi o altra vegetazione preferiti: questi ultimi risultano così liberati libro economico il registro su cui si annotano, particella per particella, tutte le operazioni compiute durante il periodo di applicazone di un piano di assestamento, con particolare riguardo all'annotazione delle masse ricavate dai tagli lichene associazione di un alga e di un fungo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioL.htm (5 of 7) [18/11/07 21.26.58] glossario botanico L lignina il componenete non carboidrato del legno e di certi altri tessuti vegetali, che incrosta le pareti cellulari e cementa assieme le cellule limantria farfalla della famiglia dei Lymantriidae; molti di esse sono gravi defogliatrici di alberi forestali, p.es. il bombice di spari (Lymantria dispar), il bombice dal ventre bruno (Euproctys crysorrhoea), la monaca (Lymantria monacha) limite della vegetazione arborea termine generico per indicare il limite oltre il quale gli alberi non vegetano e non possono vegetare NOTA: il fattore limitante è, più comunemente, legato all'altitudine o alla latitudine, come p.es. la temperatura, ma può essere l'aridità, il ristagno d'acqua, o l'inquinamento atmosferico lineare si dice di foglia stretta e molto allungata lobato dotato di lobo; foglia lobata: in cui le intaccature del margine non arrivano alla meta' di ciascuna delle due parti speculari in cui risulta suddiviso il lembo dell'asse mediano della foglia loggia cavita' interna di ovari o frutti; le logge sono separate per mezzo di setti o diaframmi, e racchiudono gli ovuli o i semi lucivaga pianta che ama la piena luce http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioL.htm (6 of 7) [18/11/07 21.26.58] glossario botanico L lumber jack strumento di sollevamento usato soprattutto nella formazione delle cataste lupo albero vigoroso generalmente di portamento scadente che invade più spazio di quanto non meriti per il suo valore e che, così, danneggia o tende a danneggiare piante vicine potenzialmente migliori NOTA: in generale un predominante o un dominante con una chioma ampia e diffusa glossario a-b-c-d-e-f-g-i-L-m-n-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioL.htm (7 of 7) [18/11/07 21.26.58] glossario botanico M glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-M-n-o-r-s-t-v-x-z macchia termine generale per bosco intricato per lo più costituito da piante di piccole dimensioni o di canne , arbusti ecc. macchia mediterranea vegetazione arborea ed arbustiva sempreverde, densa e composta da piante ramose e contorte con frequente partecipazione di cespugli aromatici; presente nella regione mediterranea in territori in cui la foresta climax è stata distrutta NOTA: è uno stato di degradazione meno spinto di quello della gariga macchiatico (1) termine antico che si riferisce al volume di soprassuoli o di alberi in piedi destinati all'immediata utilizzazione cioè considerati dal punto di vista delle operazioni relative, pertanto il termine sopravvive come abbreviazione , nel senso seguente (2) ( = valore di macchiatico ) valore globale di un soprassuolo in piedi destinato all'immediata utilizzazione NOTA: il valore unitario (per metro cubo, per metro stero, ecc) è ovviamente il prezzo di macchiatico macchina sminuzzatrice macchina per ridurre il legno in trucioli o schegge grossolani per impieghi come combustibile, fabbricazione di carta o di pannelli truciolari machete strumento di taglio a mano, con manico corto e lama lunga e relativamente pesante, impiegato per tagliare vegetazione inferiore http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioM.htm (1 of 7) [18/11/07 21.27.01] glossario botanico M macroblasto getto di accrescimneto allungato, contrapposto a brachiblasto che designa invece, rami corti che si sviluppano alla base dei verticilli macrosporofillo sporofillo portante ovuli mal bianco = oidio, nebbia malattia da funghi che fa sì che le foglie e i giovani germogli appaiono come ammuffiti mal dell'inchiostro denominazione comune per la malattia delle radici di Castanea sativa ( più raramente Fagus sylvatica) causata da specie del genere di funghi Phytophtora NOTA: le radici infette mostrano una coloratura bluinchiostro mal della tela malattia delle foglie e delle gemme, che si sviluppa sotto la neve ed è causata da molti funghi; si manifesta più di frequente sulle conifere marezzatura = superficie a marezzatura figura prodotta da fibratura ondulata irregolare che a causa del diverso angolo di incidenza della luce rispetto alla direzione delle fibre presenta una successione di sottili bande e chiazze lucide e opache http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioM.htm (2 of 7) [18/11/07 21.27.01] glossario botanico M marezzatura da dorso di violino = figura da dorso di violino figura prodotta da un tipo di fibratura ondulata che si riscontra per es. nel legno di Acer; tale legno viene tradizionalmente adopaerato per il dorso di strumenti a corda, cioè violini margotta modo di provocare l'emissione di radici da una porzione aerea non staccata dalla pianta, generalmente provocando una ferita, trattandola con sostanze stimolanti l'emissione di radici, e avvolgendola con materiale umido trattenuto da una copertura impermeabile; in tal modo la porzione trattata diventa capace di vivere indipendentemente dopo la separazione dalla pianta madre martellata operazione di scelta e marcatura delle piante da abbattere (martellata delle piante da abbattere) oppure delle piante da riservare (marcatura delle piante da riservare) nell'imminenza del taglio martello incrementale strumento a percussione che estrae un truciolo di legno ( in tutto simile alla carota estratta dalla trivella di Pressler, ma molto più corto), su cui si può misurare lo spessore degli anelli annuali più esterni e quindi calcolare l'incremento diametrico di un albero in piedi maschile pianta o organo che produce unicamente polline massa (in piedi) la quantità di legname o legna da ardere presente in una data superficie di bosco in piedi, espressa normalmente in metri cubi per ettaro http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioM.htm (3 of 7) [18/11/07 21.27.01] glossario botanico M massa finale quella parte del volume prodotto da un popolamento coetaneo che risulta presente a fine turno massa intercalare il volume ricavato da un taglio intercalare, cioè normalmente da un diradamento massa principale = massa dopo il diradamento, soprassuolo principale quella parte del volume di un popolamento coetaneo che rimane subito dopo un diradamento massa totale = produzione totale la somma della massa attualmente presente in un popolamento coetaneo più tutte le masse precedentemente realizzate con i diradamente a partire dall'impianto matricina pianta rilasciata dopo il taglio di un ceduo per uno o più turni successivi col pricipale scopo di disseminare oltre che per produrre legname, ghianda per il pascolo, ecc. matricinatura (1) complesso delle matricine in un ceduo (2) operazione con cui si procede a corredare un ceduo di matricine p.es. per la conversione da ceduo semplice a ceduo composto mellifero che produce miele http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioM.htm (4 of 7) [18/11/07 21.27.01] glossario botanico M mescolanza per singoli alberi = mescolanza per pedali la condizione di un popolamento misto in cui due o più specie sono intimamente mescolate NOTA: in contrapposizione a mescolanza a gruppi dove ogni specie forma piccoli popolamenti o gruppi puri mesocarpo strato mediano del pericarpo compreso tra l'epicarpo e l'endocarpo, costituita da polpa succulenta e carnosa, di solito edule mesofila si dice di specie a temperamento intermedio nei riguardi dei fattori ambientali, che abitano stazioni che non sono nè decisamente umide nè decisamente aride mesofita una pianta il cui habitat normale non è nè molto umido nè molto arido, cioè è mesofitico messa a dimora l'azione con cui si dispongono le piantine o semi nel terreno oggetto di una piantagione o di una semina diretta metro stero = stero; abbreviazione: st unità di volume apparente corrispondente ad una catasta di legna delle dimensioni di 1x1x1 m. micorriza il fenomeno dell'associazione probabilmente simbiotica, o per lo meno non parassitica, tra una radice, opppure un rizoma di una pianta verde, e di un fungo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioM.htm (5 of 7) [18/11/07 21.27.01] glossario botanico M microclima in generale il clima delle piccole superfici, specialmente in quanto esso si differenzia significativamente dal clima generale della regione microsporofillo sporofillo portante sacche polliniche microterma si dice di specie adattata a vivere in ambienti freddi midollo la parte centrale del caule (del fusto) miglioramento degli alberi forestali tutte le pratiche volte a produrre alberi forestali geneticamente migliori, p.es. il miglioramento genetico, la scelta e la protezione di piante da seme fenotipicamente superiori, e gli studi sulle provenienze mondatura = rimondatura eliminare le gemme laterali e i rami laterali di una giovane pianta monocoltura la pratica di coltivare popolamenti di una sola specie monocotiledoni una delle due divisioni delle Angiosperme che raggruppa le specie caratterizzate fra l'altro da un embrione munito da un solo cotiledone, accrescimento secondario delle radici e del fusto per lo più mancante NOTA: comprende per lo più piante erbacee; fra le specie di interesse forestale comprende canne, bambù e palme http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioM.htm (6 of 7) [18/11/07 21.27.01] glossario botanico M monoica specie che ha fiori ermafroditi o fiori maschili e femminili distinti sullo stesso individuo monosperma frutto con un solo seme motosega sega a catena, per lo più con motore a scoppio a due tempi (più raramente con motore elettrico o ad aria compressa), manovrata da uno o due uomini ed impiegata per l'abbattimento e la troncatura movimenti del legno = lavoro del legno rigonfiamenti e ritiro del legname stagionato o di altri prodotti a base di legno, dovuti a variazioni del contenuto di equilibrio di umidità mucronata foglia terminata da una breve punta mucrone punta dura , rigida, pungente, di qualsiasi organo mutazione improvvisa modificazione ereditaria della struttura di un gene o di un cromosoma oppure del numero di cromosomi glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-M-n-o-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioM.htm (7 of 7) [18/11/07 21.27.01] glossario botanico N glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-N-o-p-r-s-t-v-x-z naturalizzato si dice di specie che, introdotta in un territorio non appartenente al suo areale, poi vi si insedia stabilmente per le favorevoli condizioni ambientali nervature cordoni che costituiscono il sistema conduttore del lembo fogliare nodo punto di inserzione di gemme e foglie su fusto e rami novelleto il primo stadio evolutivo di una fustaia coetanea a rinnovazione naturale che va dalla germinazione del seme all'età in cui le chiome vengono in contatto reciproco e la copertura si chiude nudo si dice di fiore privo di involucri protettivi glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-N-o-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioN.htm [18/11/07 21.27.03] glossario botanico O glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-O-p-r-s-t-v-x-z obconico a forma di cono rovesciato oblanceolato a forma di lancia rovesciata obovato a forma di uovo rovesciato ombreggiamento condizione per cui una giovane piantina è protetta dall'azione diretta dei raggi solari o dall'essicazione del suolo per evaporazione, da vegetazione circostante oppure (come in vivaio o in piantagioni) da schermi artificiali ombrella infiorescenza formata da fiori che partono tutti dallo stesso punto e raggiungono la stessa altezza omoclamidato si dice di fiore provvisto di perianzio formato da un unico tipo di elementi (tepali) omomorfe dicesi di foglie primarie se uguali a quelle della pianta adulta omoxilo legno delle Gimnosperme opposte foglie che nascono due per ogni nodo e su lati opposti http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioO.htm (1 of 3) [18/11/07 21.27.05] glossario botanico O orbicolare a forma di cerchio orecchiette lobi basali di alcune foglie orizzonte divisione di un piano di vegetazione , caratterizzata dal prevalere da una o piu' specie caratteristiche orofile piante che crescono sulle montagne perche' adattate a quel clima orologio della morte Xestobium rufovillosum (famiglia Anobiidae), le cui larve scavano gallerie nell'alburno asciutto o nel durame soprattutto di latifoglie, riducendo il legno ad una struttura ad alveare ed in polvere ossifila di una pianta che vegeta preferibilmente su terreni acidi ottuso arrotondato, senza angoli ovario la parte del pistillo contenente gli ovuli; in seguito alla fecondazione si trasforma in frutto ovato si dice di lembo fogliare a forma ovale ovulo cellula sessuale femminile che dopo essere fecondata si trasforma in seme http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioO.htm (2 of 3) [18/11/07 21.27.05] glossario botanico O glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-O-p-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioO.htm (3 of 3) [18/11/07 21.27.05] glossario botanico P glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-P-r-s-t-v-x-z pagina ciascuna delle facce della lamina di una foglia pacciamatura qualsiasi copertura della superficie del suolo, sia naturale, come la lettiera, sia applicata, come residui organici (erba tagliata, paglia, fogliame), o anche materiali artificiali come fogli di plastica, lana di vetro, fogli di metallo o di carta, che viene applicata sul letto di semina in vivaio palmato diviso a lobi a forma di palma di mano palminervia foglia con nervature centrali a forma di ventaglio palo legno tondo o più raramente mezzo tondo o rozzamente squadrato corto o sottile impiegato per piccole costruzioni rustiche, recinzioni o come tutore per coltivazioni agricole paneforte tipo di pannello a strati la cui anima è costituita da listelli o tavolette incollate o altrimenti collegate fra di loro oppure semplicemente accostate, sopra e sotto le quali sono incollati due o più fogli con fibratura perpendicolare come per i compensatiS pannello materiale lavorato che si presenta sotto forma di tavola molto larga ed alta o di foglio, ottenuto per giustapposizione o per diversa ricostruzione di parti di legno http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (1 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P pannocchia infiorescenza composta costituita da racemi riuniti a loro volta in un racemo piu' grande papilionacea corolla caratteristica delle Papilionaceae e costituita da cinque petali ineguali: uno superiore generalmente piu' grande ed eretto (vessillo);due laterali (ali); due inferiori piu' o meno saldati tra loro oppure liberi (carena) parafuoco = tagliafuoco, frangifuoco, rompifuoco qualsiasi barriera naturale o artificiale disponibile per isolare, arrestare o modificare la diffusione di un incendio o adatta come punto di apoggio nella lotta contro esso parallelinervia si dice di foglia con nervature principali parallelle parassita organismo che vive sfruttando un altro organismo paratronchi un tronco, un palo o un piolo piantato lungo una strada di esbosco, sia per proteggere gli alberi circostanti dallo sfregamento dei tronchi trainati, sia per impedire che questi escano di strada parcella sperimentale (1) una superficie di terreno impiantata al fine di determinare gli effetti di un dato metodo di trattamento (2) la principale unità di superficie di un impianto sperimentale, che richiede misurazioni ricorrenti, sovente divisa in sottoparcelle paripennata foglia pennata, con rachide priva della fogliolina terminale http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (2 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P particella = sezione la divisione territoriale fondamentale di un azienda forestale, possibilmente definita in modo permanente, al fine di localizzare, descrivere e registrare le sue caratteristiche e le operazioni che vi vengono compiute, come base per l'assestamento. Per evitare inopportune frequenti revisioni del particellare di una foresta, si può ricorrere a suddividere le particelle in sottoparticelle (spesso temporanee) che includono parti omogeee del soprassuolo. Mentre le particelle sono contraddistinte da un numero progressivo, le sottoparticelle vengono disegnate da una lettera minuscola affiancata al numero di particella pasciona frutti o semi di alberi di un bosco considerati come alimento per il pascolo; in particolare la pasciona di ghiande delle quercie e, per il faggio, la pasciona di faggiole; negli Stati Uniti sono compresi anche i semi di certi pini passaggio alla fustaia il numero di alberi che, per effetto dell'accrescimento, passa entro un dato periodo di tempo a quella classe di diametro che è considerata convenzionalmente la classe oltre la quale gli alberi sono considerati come elementi della fustaia e, quindi, oggetto di calcolo del volume NOTA: pertanto è lo stesso che dire il numero degli alberi che entro un dato periodo raggiunge la soglia Sdi cavallettamento patologia forestale disciplina delle scienze forestali che tratta delle malattie e delle disfunzioni degli alberi forestali, singolarmente o collettivamente http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (3 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P pece residuo scuro, pesante e vischioso, ottenuto per distillazione del catrame derivato da carbone, olii di calofonia o di petrolio; è costituita da molti composti organici, soprattutto idrocarburi, che variano a seconda della sua origineS peduncolo gambo di ciascun fiore o frutto peli estroflessioni delle cellule epidermiche; possono essere uni o pluricellulari, semplici o ramificati pellucida trasparente peltato si dice di un organo laminare sostenuto nella sua parte centrale da un peduncolo pennata foglia composta , penninervia con foglioline disposte in due serie opposte ai lati del rachide; la foglia pennata puo' terminare con una fogliolina (foglia imparipennata)o senza (foglia paripennata) penninervia foglia dalla cui nervatura centrale si dipartono nervature secondarie tra loro parallele pentalobata a cinque lobi perianzio l'insieme dei petali e dei sepali http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (4 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P pericarpo involucro che circonda i semi, derivante dalla trasformazione delle pareti dell'ovario dopo la fecondazione; e' formato da epicarpo, mesocarpo ed endocarpo periderma gli strati (felloderma, fellogeno e fellema) che sostituiscono l'epidermide come copertura impermeabile del fusto, delle radici e dei rami più grossi perigonio l'insieme dei tepali periodo di curazione in senso stretto ed appropriato: l'intervallo a cui si susseguono i tagli di curazione nel quadro del trattamento a fustaia da dirado periodo di preparazione il periodo che precede una variazione della forma di governo o trattamento, durante il quale si intraprendono particolari operazioni per preparare la conversione periodo di rinnovazione il tempo che intercorre fra il taglio di sementazione e il taglio di sgombero in una fustaia a trattamento a tagli successivi periodo di validità del piano il periodo di tempo per cui un piano di assestamento prevede prescrizioni dettagliate persistenti foglie che possono durare piu' cicli vegetativi http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (5 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P perticaia il secondo stadio evolutivo di una fustaia coetanea che va dalla chiusura della copertura fino al momento in cui l'accrescimento in altezza comincia a diminuire. NOTA: (1) i singoli componenti sono detti pertiche (2) nella letteratura straniera è riconosciuto uno stadio intermedio fra novelleto (o posticcia) e perticaia che va dalla chiusura della copertura fino all'età in cui cominciano a seccare i primi rami alla base: tale stadio può essere indicato in italiano con giovane perticaia ed i singoli componenti possono essere chiamati giovani pertiche perule foglie squamiformi che proteggono le gemme petali elementi fiorali costituenti la corolla,spesso colorati e profumati piano dei tagli tabella finale di un piano di assestamento che per ciascuna compresa riassume particella per particella le superfici o le masse da tagliare nonchè il tipo di taglio prescritto in progressione annuale o peridica piano delle colture piano di assestamento il programma delle operazioni colturali in una foresta per un dato periodo (1) un piano per l'assestamento forestale dei boschi di un azienda (2) il relativo documento scritto (di regola approvato da un autorità) che definisce le operazioni consentite e quelle prescritte durante il periodo di validità del piano http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (6 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P piano dominante l'insieme degli alberi di una fustaia stratificata che formano il piano più elevato della copertura; costituito p.es. da frequenti piante emergenti in foreste tropicali, oppure da piante portaseme che sovrastano della rinnovazione in una fustaia a due piani, oppure ancora dalle piante matricine di un ceduo piano dominato = strato dominato in generale alberi e piante legnose che vegetano sotto un piano dominante in una fustaia stratificata piano sommario termine generico per designare un piano di assestamento non tanto dettagliato e non basato su calcoli tanto precisi quanto un vero e proprio piano di assestamento, di cui, talvolta, costituisce un atto preliminare pianta da seme un albero prescelto, e spesso destinato esclusivamenete, alla raccolta del seme pianta del vecchio ciclo = pianta residua una pianta che è scampata ad una utilizzazione o ad un incendio oppure ad un altra catastrofe, e che pertanto occupa una posizione dominante rispetto al soprassuolo insediatosi successivamente pianta indicatrice qualsiasi pianta che con la sua presenza, con la sua frequanza o con il suo vigore rivela una qualsiasi proprietà della stazione http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (7 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P pianta ingombrante qualsiasi albero destinato ad essere eliminato perchè esercita un azione di concorrenza su altri alberi (anche della stessa specie) ritenuti di valore economico di gran lunga superiore pianta plus = albero plus, albero scelto un fenotipo stimato soggettivamente (ma non provato sperimentalmente) di eccezionale superiorità rispetto ad una o più qualità, p. es. rapidità di accrescimento eccezionale rispetto alla stazione, portamento regolare, ottima qualità del legno, manifesta e non comune resistenza alle malattie, alle infestioni di insetti o ad altri fattori ambientali piantagione (1) impianto del bosco collocando a dimora giovani piantine in contrapposizione alla semina (2) il popolamento risultato da un tale impianto piantina affermata una piantina, spontanea o introdotta artificialmente, che è sopravvisuta con conveniente vigore per un sufficiente periodo (almeno una stagione vegetativa o un anno solare) e che si trova in condizioni tali da poter dare affidamento per la sua futura efficace partecipazione al soprassuolo picciolo parte della foglia che unisce il lembo o lamina al fusto; quelle prive del picciolo sono dette sessili pigna strobilo femminile delle Pinacee dopo la fecondazione http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (8 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P piroclimax una comunità che si mantiene in seguito a ripetuti incendi e che, quindi, ha assunto determinati aspetti che la differenziano dalle comunità climax vere e proprie pirofita una specie provvista di adattamenti per sopravvivere ad incendi NOTA: alcuni pini ( in Italia Pinus halepensis, P.pinaster) sono adattati a diffondersi abbondantemente su siperfici incendiate pista (a sfondo naturale) Strada sommariamente sistemata semplicemente modellando o comprimendo materiali in situ, in opposizione alla strada in terreno migliorato, su cui sono stati impiegati materiali ( ciottoli, scorie, ecc.) trasportati da altri luoghi pista antincendio una pista mantenuta sgombra da vegetazione di ampiezza sufficiente affinchè un veicolo fuoristrada possa accedere a zone remote. NOTA: non è necessariamente efficace come il parafuoco pista di strascico qualsiasi strada, sentiero, pista o traccia sul terreno, impiegata per l'esbosco pista forestale una strada a sfondo naturale o sempilicemente una striscia sgombra di alberi percorribile da veicoli pistillo organo femminile del fiore (gineceo), costituito da uno o piu' carpelli;e' distinto in tre parti: ovario, stilo, stimma http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (9 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P planiziari si dice di alberi che crescono in pianura in contrapposizione alle piante montane plantula piantina originata da seme che non ha ancora emesso foglie del tutto simili a quelle della pianta adulta plasticita' capacita' di una specie ad adattarsi a vivere in ambienti diversi policormico che presenta parecchi fusti anziche' un solo asse principale poligama si dice di specie che porta fiori ermafroditi e fiori unisessuati di un solo tipo sullo stesso individuo o su individui diversi; pertanto si hanno piante ginomonoiche e ginodioiche oppure andromonoiche e androdioiche polispermico frutto che contiene piu' semi polline l'insieme dei minuscoli granuli, detti pollinici, che riempiono le antere degli stami e che servono per la impollinazione pollone (da ceppia) fusto che si origina da una gemma avventizia o dormiente situata presso la base di una pianta legnosa che è stata tagliata http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (10 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P pollone radicato (1) pollone radicato (2) porzione di un pollone radicale, comprendente parte del fusto e delle radici, impiegata per la propagazione vegetativa di alcune specie, p.es. olivo, gelso, susino pollone laterale che si rende o che viene reso indipendente dalla pianta madre dopo l'emissione di radici, oppure anche un breve stolone pomo falso frutto, in cui la parte carnosa, edule,e' una derivazione del ricettacolo accrescente; tipico delle Pomoideae popolamento ( = popolamento elementare) una comunità di alberi o di altra vegetazione di interesse forestale che sia sufficientemente omogenea per composizione di specie, struttura, età, densità e altri caratteri da poter essere ritenuta distinta dalle comunità confinanti e che pertanto può costituire una suddivisione elementare ai fini delle operazioni di selvicoltura e di assestamento porre in tagliola = mettere in tagliola, messa in tagliola operazione di deposito di piantine già estratte dal vivaio e destinate alla piantagione: le piantine ancora riunite in mazzetti vengono collocate in un solco o in una piccola buca con le radici coperte di terra portamento la morfologia dell'organismo considerato nel suo insieme di fusto e chioma http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (11 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P postime potatura semenzali, trapianti, talee o altro materiale del genere (p.es. selvaggioni) destinato alla piantagione a dimora (1) in generale il taglio deliberato di parti vegetali superflue (anche radici) al fine di migliorare l'accrescimento o la fruttificazione di una pianta (2) più in particolare la rimozione deliberata di rami o di cime multlipe praticata vicino o rasente al fusto al fine di migliorare il portamento o la qualità del legname degli alberi potatura naturale il fenomeno per cui la parte bassa del fusto degli alberi si libera gradualmente per la caduta dei rami secchi e, quindi marciti, (autopotatura) o anche la caduta dei rami in seguito all'azione del vento, gelo, neve ecc. preparazione dei carichi raggruppare legname in fasci, piccole cataste più o meno regolari o pacchi in vista dell'ulteriore trasporto con altri mezzi preparazione del taglio scorzatura e rimozione con l'ascia dei contrafforti radicali attorno alla base di un albero al fine di facilitare il taglio predominante = superdominante un albero la cui chioma si è sviluppata al di sopra del livello generale della copertura http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (12 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P prevenzione degli incendi tutte le attività che mirano a ridurre il numero degli incendi con la propaganda, con misure legislative, amministrative, selvicolturali, ecc. processionaria termine che indica alcune specie di lepidotteri le cui larve si spostano raggruppate ed ordinate in fila (cioè in processione) ma che designa per eccellenza la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) che è molto diffusa e dannosa nel bacino del Mediterraneo prodotti resinieri termine generale per indicare tutti i prodotti dell'industria della resina, come trementine, essenza di trementina, acqua ragia, ecc prodotto forestale = prodotto della selvicoltura qualsiasi materia prima o comunque qualsiasi prodotto non lavorato raccolto nei boschi profilli sinonimo di foglie primarie pronubo tutto cio' che contribuisce alla fecondazione propagginatura l'emissione di radici da parte di un ramo parzialmente sepolto, mentre è ancora unito alla pianta madre (propaggine), e capace di vivere indipendentemente una volta separato da essa http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (13 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico P provenienza la zona geografica e l'ambiente di cui gli alberi genitori sono nativi ed in cui si è formata la loro costituzione genetica per selezione naturale provvigione il capitale legnoso formato dal volume totale degli alberi in piedi in un azienda forestale o in una compresa NOTA: per una singola particella si parla piuttosto di massa provvigione normale la provvigione che si riscontra in un bosco normale; le sue caratteristiche comprendono una densità, un volume ed un incremento ideali in relazione agli scopi della gestione pruina formazione cerosa che forma uno strato protettivo su frutti o foglie pubescente ricoperto di peluria punteruolo coleottero della grande famiglia dei Curculionidae, caratterizzato dal capo dell'adulto più o meno prolungato in un rostro (= naso, becco) con antenne claviformi, generalmente ricurve e da larve apode; molte specie, come adulti o larve, sono seri parassiti forestali, soprattutto come perforatori dei semi di conifere (p.es.Hylobius e Pissodes spp) e di latifoglie, e come perforatori del colletto delle piante glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-P-r-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioP.htm (14 of 14) [18/11/07 21.27.10] glossario botanico R glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-R-s-t-v-x-z racemo infiorescenza semplice formata da un asse allungato su cui sono inseriti fiori peduncolati; sinonimo di grappolo rachide asse centrale nelle foglie composte o nelle infiorescenze radica (1) escrescenza legnosa della radice o del fusto con fibratura molto contorta (2) la figura caratteristica del legno di tali escrescenze e che può raggiungere effetti molto decorativi come p.es. betulla ghiacciata, acero occhiolinato, ecc (3) ciocco da pipe radicare di telee, l'emissione spontanea o provocata di radici radice parte generalmente ipogea dell'asse della pianta, si origina dalla radichetta dell'embrione contenuto nel seme; svolge funzioni di vario tipo, le piu' importanti sono: ancoraggio al suolo della pianta, assorbimento dell'acqua e dei sali minerali, accumulo di sostanze di riserva ramaglia = ramata parti legnose di un albero diverse dal fusto e dalle radici rastremazione la progressiva riduzione di grossezza, generalmente espressa in diametro, dalla base del fusto di un albero o di un tronco verso l'alto http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioR.htm (1 of 7) [18/11/07 21.27.15] glossario botanico R refilo la striscia di legno tagliata via nel corso della refilatura di tavole relascopio (a specchi di Bitterlich) strumento ottico che serve a determinare: l'area basimetrica per ettaro, l'altezza reale degli alberi, il diametro delle piante, l'altezza formale, la pendenza del terreno, le distanze orizzontali reniforme a forma di rene resina naturale termine generale che indica le secrezioni di certi alberi o di insetti loro parassiti, che sono prodotti di ossidazione o di polimerizzazione dei terpeni, composti da miscele di acidi o esteri aromatici insolubili in acqua ma solubili in etere, alcool ed altri solventi organici; sovente essudano da ferite e, per scopi economici vengono, ottenuti o da ferite artificialmente procurate alle piante o per estrazione dal legno con solventi resinazione in generale tutte le operazioni di raccolta, confezione e commercio della resina ricavata da alberi in piedi e dei suoi prodotti retinervia si dice di foglia in cui le nervature formano una specie di reticolo;questo tipo di nervatura si trova di solito nelle Dicotiledoni ricettacolo asse fiorale su cui sono inseriti gli antofilli sterili e fertili http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioR.htm (2 of 7) [18/11/07 21.27.15] glossario botanico R rimboschimento (1) diffusione del bosco su territori anteriormente boscati o no. Lo scopo del rimboschimento può essere la produzione di legno, oppure quello di ottenere la ricostituzione vegetale per diversi scopi: p.es.la protezione del suolo dall'erosione, la regimazione delle acque, ecc.; spesso nel rimboschimento la funzione produttiva è associata a quella produttiva (2) il rimboschimento consiste nel piantare o seminare degli alberi su terreni dove erano già esistite delle foreste, mentre l'imboschimento è l'azione di diffondere il bosco ove questo non era precedentemente diffuso a memoria d'uomo. E 'utile distinguere le opere di ricostituzione forestale o rimboschimenti di ricostituzione che si attuano sul territorio forestale e per conseguenza non modificano, nelle statistiche, la superficie forestale, e le opere di imboschimento realizzate fuori delle foreste esistenti che fanno aumentare la superficie forestale della regione rimboschimento di compensazione rimboschimento imposto per compensare una perdita di superficie forestale verificatosi altrove p.es .per l'apertura di una cava o in conseguenza di una qualsiasi costruzione rinfoltimento = rimboschimento delle radure piantagione o semina diretta in radure eseguita con le stesse specie o con specie diverse da quelle che compongono il popolamento circostante http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioR.htm (3 of 7) [18/11/07 21.27.15] glossario botanico R rinnovazione rinnovazione anticipata rinnovazione naturale supplementare ripariali (1) processo naturale o artificiale per cui si costituisce un popolamento di nuova generazione (2) anche il nuovo popolamento che ne risulta NOTA: la rinnovazione naturale è, in senso stretto, quella che deriva da disseminazione naturale (spesso facilitata da tagli di rinnovazione) ma comprende anche la rinnovazione per riproduzione vegetativa (specificatamente: rinnovazione agamica) derivante da ricaccio di polloni da ceppaia, da polloni radicali,ecc.; i soprassuoli di origine naturale vengono detti spontanei. La rinnovazione per via vegetativa, p.es. di un ceduo, porta ad un ringiovanimento del popolamento. Al contrario, la rinnovazione ottenuta per piantagione o per semina artificiale è detta rinnovazione artificiale. I due processi conducono all'immediata ricostituzione del popolamento sulla superficie interessata senza soluzione di continuità nella destinazione forestale ed in questo, il concetto di rinnovazione differisce nettamente dal concetto di rimboschimento e dal concetto di ricostituzione naturale del bosco = rinnovazione preesistente, prerinnovazione, rinnovazione spontanea. rinnovazione già insediatasi spontaneamnete prima dell'inizio dei tagli successivi o dell'esecuzione di un taglio raso ulteriore rinnovazione naturale in un popolamento già sottoposto al taglio, che si manifesta con un certo ritardo specie che vivono lungo i corsi d'acqua o nei laghi e comunque in ambienti umidi http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioR.htm (4 of 7) [18/11/07 21.27.15] glossario botanico R ripresa ripresa periodica ripresa principale ripulitura in generale la quantità utilizzata o da utilizzare entro un definito periodo di tempo in una data superficie forestale, considerata dal punto di vista della produzione sostenuta (1) (= produzione intermittente) il prodotto ottenuto di tanto in tanto da una foresta che non è ordinata a una produzione annua (2) l'intera quantità totale da utilizzare in una foresta, o in una compresa, entro il periodo di validità del piano quella parte di volume che dal calcolo della ripresa risulta dai tagli di maturità, cioè è costituito dalla massa finale (1) genericamente: qualsiasi taglio di vegetazione inferiore indesiderabile (2) in senso stretto: uno di quei tagli, andanti o localizzati, di alte erbe, cespugli o arbusti che si rendono necessari per assistere giovanissimi soprassuoli coetanei NOTA: (1) le ripuliture costituiscono una tipica sequenza di operazioni, quasi sempre indispensabili nelle giovani piantagioni, che precede l'inizio dei diradamenti (2) sfoltimenti di giovanissima rinnovazione molto densa quale si può avere per rinnovazione naturale o per semina artificiale, sono piuttosto degli sfolli http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioR.htm (5 of 7) [18/11/07 21.27.15] glossario botanico R ripulitura del sottobosco taglio dei componenti inferiori del popolamento e cioè tipicamente del sottobosco arbustivo e del piano arboreo inferiore, per favorire la rinnovazione, facilitare l'accesso e ridurre il pericolo di incendio riserva qualsiasi pianta o gruppo di piante rilasciato dopo il taglio di un bosco nell'ambito di qualsiasi forma di governo risina = cava via predisposta, spesso con sezione trasversale a forma di canale, costruita in legno o altri materiali, lungo la quale vengono fatti scorrere i trochi, più spesso per gravità, ma anche per trazione animale o meccanica risonanza la capacità dei corpi elastici di vibrare quando certe frequenze di onde sonore agiscono su di essi dall'estreno; di qui legno di risonanza impiegato per la costruzione di violini ritardante ritidoma = ignifugo, ignifugante qualsiasi sostanza che chimicamente o fisicamente riduce l'infammabilità: p.es. un liquido o una poltiglia lanciata da terra o da aeroplani nelle operazioni antincendio la parte della corteccia che si trova all'esterno del fellogeno, costituita da cellule morte e che periodicamente si distacca sotto forma di placche o di strisce http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioR.htm (6 of 7) [18/11/07 21.27.15] glossario botanico R rizoma roncola fusto ipogeo strisciante, piu' o meno orizzontale,irregolare, nodoso, e spesso ricco di sostanze di riserva; il rizoma porta gemme, squame (al posto delle foglie) e radici avventizie strumento di taglio a mano, con lama relativamente lunga e uncinata in punta, impiegato per decespugliare, potare o sramare glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-R-s-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioR.htm (7 of 7) [18/11/07 21.27.15] glossario botanico S glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-S-t-v-x-z saggio di utilizzazione il rapporto percentuale fra la ripresa reale e la provvigione reale, preso come misura dell'intensità dei tagli sagittata a forma di punta di freccia samara frutto secco indeiscente monosperma, provvisto di un'ala membranosa sviluppata, periferica oppure unilaterale saprofita organismo vegetale incapace di sintetizzare gli elementi nutritivi di cui ha bisogno da sostanze eslusivamente inorganiche, e che utilizza per il suo nutrimento materia organica morta, contribuendo così, spesso, alla sua decomposizione sarmentoso si dice di pianta a portamento prostrato o rampicante, a fusti e rami sottili, con internodi molto allungati savana tipica formazione vegetale tropicale o subtropicale di pianura caratterizzata da vegetazione erbacea (dominata da graminacee) con eventuali cespugli o alberi sparsi; secondo i casi si può avere: savana-prateria, savana a cespugli, savana arborata http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (1 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S scandola piccola tavala oppurtunamente segata e destinata a formare la copertura di tetti in sostituzione delle tegole scarioso che ha la consistenza di una squama secca schizocarpico frutto derivato da un ovario pluricarpellare, che a meta' si scinde in un certo numero di frutti parziali, ciascuno corrispondente a un carpello sciabolatura (1) difetto di tronchi ,pali, ecc. consistente in una marcata curvatura (2) curva di un fusto o tronco che non costituisce tuttavia una brusca piegatura. Generalmente dovuta a condizioni ambientali (soliflusso, pressione della neve in pendenza, vento) piuttosto che a cause genetiche sciafile sciavero sinonimi: eliofobo, ombrivaghe, lucifughe. Si dice di piante che temono la luce, crescono bene nelle zone ombrose o poco soleggiate, in genere sono le tutte le piante del sottobosco qualsiasi parte esterna di un tronco tagliato da una sega durante la segagione longitudinale che ha una faccia piatta e l'altra curva, essendo costituita dalla parte esterna del tronco, con o senza corteccia http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (2 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S sclerofille piante sempreverdi e xerofitiche adatte a vivere in stazioni aride; sono provviste di foglie spesse, coriacee, generalmente piccole sclotide coleottero della famiglia dei Scolytidae (= Ipidae) i cui adulti e larve scavano gallerie nella regione cambiale (solo nella corteccia o nella corteccia e nell'alburno) di alberi vivi o deperienti o abbattuti, provocando danni molto gravi alle foreste di tutto il mondo NOTA: alcuni hanno particolare importanza perchè diffondono malattie da pianta a pianta, p.es. la grafiosi dell'olmo scorpioide si dice di infiorescenza cimosa quando e' avvolta a spirale piana del tipo monocasio scosciatura alla ceppaia ceppaia su cui rimane una porzione di fusto, anche estesa, a forma di sciavero, risultato della fessurazione longitudinale del fusto al momento della sua caduta, a causa di difettosa tecnica di abbattimento, o di caduta, di piante cresciute inclinate, nella direzione stessa della loro inclinazione scottatura lesioni su fusto, foglie, ecc. dovute a fuoco, sole, o altre fonti di calore oppure anche dovuta a impiego errato di antiparassitari o contatto con sostanze chimiche scudo parte terminale, piramidale o convessa, della squama ovuligera http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (3 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S seghettato selvaggione selvicoltura selvicoltura estensiva selvicoltura industriale selvicoltura intensiva si dice di organo che presenta il margine con intaccature e sporgenze acuminate ed oblique, come i denti di una sega un semenzale proveniente da disseminazione naturale senza intervento diretto dell'uomo, in contrapposizione ai semenzali ottenuti in vivaio, o alle piantagioni per semina; talvolta impiegato per eseguire piantagioni forestali in mancanza di postime da vivaio la scienza e la pratica di coltivare i boschi applicando i principi dell'ecologia forestale all'impianto, alla rinnovazione ed a razionali interventi per condizionare la struttura, la composizione di specie, ecc. dei popolamenti forestali la pratica della selvicoltura sulla base di bassi livelli di investimenti e di spese di esercizio per unità di superficie l'esercizio della selvicoltura al fine di rifornire una data impresa industriale di lavorazione del legno, p.es. una cartiera, una segheria, un impianto chimico o una combinazione tra questi tipo di selvicoltura che mira ad ottenere il massimo prodotto sull'unità di superficie, in quantità e in qualità, applicando le tecniche più progredite http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (4 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S seme organo che ha origine dall'ovulo dopo la fecondazione; germinando da luogo ad una nuova pianta semenzale in generale: una giovane piantina (albero o arbusto), fino a pochi anni dopo la germinazione sempreverde si dice di pianta che conserva le foglie anche di inverno sepalo elemento fiorale che costituisce la corolla, generalmente di colore verde sericeo ricoperto di peli sottili e morbidi come seta serotino detto in particolare di specie vegetali i cui individui fioriscono o fruttificano nella stagione avanzata, e di frutti o coni che restano sulla pianta senza aprirsi per uno o più anni (p.es. Pinus halepensis), ma anche della schiusura di gemme, della caduta di foglie, ecc. sessile sprovvisto di picciolo o peduncolo setto parete di separazione http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (5 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S sezione radiale superficie piana del legno esposta sia da un taglio longitudinale che da un taglio trasversale-longitudinale, passanti l'uno o l'altro dal piano di un raggio, cioè dal piano passante per il midollo del tronco sezione tangenziale termine convenzionale per indicare la superficie nel legno lasciata esposta sia da un taglio longitudinale che da un taglio trasversale-longitudinale che abbiano direzione perpendicolare ad un raggio qualsiasi; cioè tangenziale agli anelli di accrescimento sezione trasversale sfibratura la superficie piana di legno esposta da un taglio perpendicolare alla direzione della fibratura separazione delle fibre del legno o di fascetti di fibre con mezzi meccanici o chimico-meccanici per la fabbricazione dei pannelli di fibre o della pastalegno sigaraio Corculionide della sottofamiglia dei Rinchitini o lepidotteri delle famiglie dei Tortricidi o degli Eucosmidi, le cui larve schiudono e si nutrono su foglie che gli adulti hanno precedentemente arrotolato a forma di sigari siliqua frutto molto piu' lungo che largo, bicarpellare, secco, deiscente in due valve dalla base verso l'apice http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (6 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S sincarpico si dice di gineceo costituito da piu' carpelli concresciuti e formanti un unico ovario sinuato si dice di margine o contorno con sporgenze e insenature arrotondate poco profonde sistema a cavo = sistema a fune, teleferica, teleforo, via aerea termine che indica collettivamente tutti i metodi di esbosco (esbosco a cavo) o di trasporto che si avvalgano di cavi o funi di diverso tipo e funzionamento, i carichi possono circolare sia sospesi sopra il livello del suolo che trainati a strascico sul terreno secondo una grande varietà di soluzioni sistema a cavo per gravità sistemi a cavo che si avvalgono esclusivamente della forza di gravità NOTA: al tipo più semplice, in cui il carico scorre in discesa libera lungo la fune portante fissa (filo a sbalzo = palorcio), si aggiungono i sistemi a gravità a cavo mobile, in cui un cavo continuo che scorre tra due puleggie terminali (oppure un cavo avvolto fra due tamburi terminali) svolge una funzione di fune frenante e portante oppure, per carichi più pesanti, di fune frenante mentre il carico scende su una fune portante fissa smacchio seconda e principale fase di esbosco che segue il concentramento, eseguita non necessariamente più per strascico bensì con sistemi a cavo o per carico su trattore, o su muli, ecc. smarginato si dice dell'apice di foglia quando e' troncato e porta un'insenatura piu' o meno profonda alla sommita' http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (7 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S socievole soprassuolo si dice di una specie che ha una tendenza naturale a vivere insieme per formare popolamenti puri la vegetazione presente su di una superficie di bosco con particolare riferimento alle piante di maggiore interesse forestale, le quali, più specificatamente, costituiscono il soprassuolo forestale soprassuolo originato da seme complesso di alberi derivato da disseminazione naturale o da semina diretta in contrapposizione a soprassuoli derivati da piantagione o ceppaia sorosio falso frutto del Gelso sottobosco sottocavallo termine generico che più spesso comprende sia la copertura erbacea che i cespugli inferiori ed anche gli alberi più bassi, che vegetano sotto la copertura vegetale un albero fortemente danneggiato dalla caduta di un altro albero abbattuto in prossimità NOTA: detto soprattutto di alberi che avrebbero dovuto essere risparmiati al taglio ma che, in conseguenza del danno, occorre eliminare http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (8 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S sottospecie sovescio categoria della classificazione tassonomica, di rango intermedio fra la specie e la varietà, basata su di un numero di caratteri correlati minore di quello che si impiega per distinguere le specie, e spesso delimitata da una particolare distribuzione geografica o anche, ecologica NOTA: (1) il numero di caratteri correlati, che servono per la distinzione della sottospecie, è generalmente maggiore di quello che si impiega per distinguere le varietà (2) la gerarchia è: forma < varietà < sottospecie < specie = concimazione vegetale pratica che permette di aumentare la fertilità del suolo introducendovi una adeguata coltivazione erbacea, in particolare di leguminose, ma anche di crucifere o di graminacee, e sepellendola o arandola quando è ancora in piena vegetazione, con o senza l'aggiunta di fertilizzanti minerali NOTA: una tale coltivazione, che può essere anche costituita da vegetazione naturale, è detta coltura da sovescio = vegetazione da sovescio sparse foglie inserite sul fusto una per nodo apparentemente senza alcun ordine (in realta' lungo una linea a spirale) specchiatura una raschiatura superficiale o profonda della corteccia fino a scoprire il legno praticata sul fusto di un albero come contrassegno; generalmente per facilitare l'apposizione di segni con vernice o per evidenziare l'impronta del martello forestale http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (9 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S specie (tassonomia) simbolo: sp. la principale categoria della classificazione tassonomica, in cui i generi vengono suddivisi e che comprende un gruppo di individui simili che hanno numerosi caratteri in comune NOTA: (1) la specie è l'unità fondamentale della tassonomia, su cui è basato il sistema di nomenclatura a due nomi (2) la gerarchia inferiore della specie è: specie > sottospecie > varietà > forma specie pioniera una specie capace di occupare stazioni prive di vegetazine e di permanervi colonizzandole finchè viene sostituita dalle specie successive man mano che la successione procede spiciforme a forma di spiga spiga infiorescenza semplice,racemosa,costituita da un asse allungato su cui sono inseriti fiori sessili spina protuberanza legnosa e pungente, originata dalla trasformazione di rami, foglie o stipole spiralate si dice di foglie inserite a livelli differenti, apparentemente senza ordine, ma in realta' disposte su linee a spirale, riunenti i punti di intersezione spora un organo riproduttivo caratteristico in particolare di alcune piante inferiori, costituito da una o due cellule solamente, e mai contenente un embrione http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (10 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S sporofillo foglia fertile in quanto portatrice di ovuli o di sacche polliniche squama sinonimo di perula squama ovuligera foglia modificata a funzione riproduttiva, portante gli ovuli nella faccia ventrale squama pollinifera foglia modificata a funzione riproduttiva, portante le sacche polliniche nella faccia dorsale sramare tagliare uno o più rami (anche tutti) da un albero caduto, abbattuto, oppure ancora in piedi stagionatura stame il processo di essicazione del legno, o di altri prodotti come canne o bambù, condotto con criteri rivolti a migliorarne la qualità organo maschile del fiore, costituito dal filamento e dalla antera che contiene il polline http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (11 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S stazione (1) il luogo preciso dove si esegue un insieme di osservazioni (2) un area circoscritta che rappresenta un insieme completo e definito di condizioni ambientali quale è rilevato dall'uniformità della vegetazione (3) il punto preciso dell'habitat in cui si rinviene un individuo o una specie (4) un tratto di superficie considerato ai fini dell'esame dell'ambiente e della sua influenza sulla vegetazione stazione di avvistamento = osservatorio antincendio costruzione complessa che combina una cabina di avvistamento o una torre di avvistamento con alloggi delle vedette stilo prolungamento filiforme dell'ovario portante lo stimma stima forestale l'azione di determinare le dimensioni, il valore ed il prezzo che si attribuisce ad un albero, ad un popolamento o ad una proprietà forestale stimma parte terminale del pistillo destinata a ricevere il polline stipole appendici squamiformi o fogliacee presenti in coppia alla base del picciolo di alcune foglie strada da esbosco strada costruita per l'esbosco o usata per l'esbosco http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (12 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S stradello di esbosco a strascico = pista di esbosco a strascico una stretta striscia liberata da sottobosco, ceppaie,ecc., lungo la quale vengono trascinati i tronchi durante l'esbosco strato di accrescimento uno strato di legno o corteccia chiaramente prodotto durante il periodo vegetativo NOTA: (1) frequentemente e particolarmente in specie della zona temperata divisibile in legno primaticcio ( o corteccia primaticcia) ed in legno tardivo (o corteccia tardiva) (2) in sezione trasversale si manifesta in anelli di accrescimento che in particolari sezioni possono apparire discontinui ( = incompleti, parziali) strato erbaceo e arbustivo inferiore le piante erbacee (felci incluse) e gli arbusti più bassi che occupano una superficie strobilo falso frutto delle conifere (Gimnosperme), con fiori unisessuali, costituito da squame recanti le sacche polliniche, o da foglie carpellari che portano gli ovuli e successivamente i semi struttura il modo in cui le piante che compongono un popolamento si distribuiscono per classi di età, per classi di diametro o di altre dimensioni, oppure anche per classi arboree struttura disetanea la struttura di un popolamento disetaneo http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (13 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S struttura irregolare termine usato per indicare la struttura di popolamenti o di particelle in cui si verifica la cosistenza o la giustapposizione di singole piante o di gruppi di piante di età e sviluppo sensibilmente diversi per cui l'insieme risulta genericamente disetaneo subdominante (1) (ecologia) una componente di una comunità (generalmente una specie) che pur essendo localmente condominante non è in generale tanto diffusa o vigorosa quanto la specie dominante (2) (selvicoltura) analogamente una specie di un popolamento misto che non arriva ad eguagliare per numero e vigore le specie dominanti e quelle condominanti suberosa della natura e consistenza del sughero; ricoperta di sughero subsessile quasi sessile substrato materiale sottostante a qualche cosa d'altro, p.es. il suolo sotto le piante o animali, il mezzo nutritivo su cui degli organismi vivono o vengono allevati; uno strato inferiore di roccia, per opposizione al solum sovrastante succhiello di Pressler = trivella di Pressler strumento a forma di succhiello con asta perforante cava a forma di tubo che serve a tirar fuori dal tronco di alberi un sottile cilindro radiale dii legno (carota) su cui, in base agli anelli annuali, si può contare l'età o misurare l'incremento http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (14 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S suffrutice sughero gentile pianta che ha fusto legnoso per breve tratto e consistenza erbacea nella parte superiore = sughero di riproduzione , sughero femmina il sughero, di migliore qualità raccolto ad adeguati intervalli (circa ogni 10 anni) successivamente alla demaschiatura sul letto di caduta espressione che qualifica tronchi situati sul punto di abbattimento soprattutto con riferimento al prezzo; esempio 40.000 lire al metro cubo sul letto di caduta superficie di assestamento = comprensorio di assestamento la superficie interessata da un singolo piano di assestamento; la più grande unità dell'assestamento forestale sventatura = sventratura spaccatura parziale di tavole dovuta alla segagione di tronchi in cui, in seguito all'anomalo orientamento spiralato della fibratura, si è manifestato un cretto a V analogamente spiralato svergolatura distorsione a spirale in legname segato lungo la fibratura svettatura (di alberi in piedi) rimozione della vetta e di tutta o gran parte della chioma di un albero in piedi o per farne un albero pilone, o per evitare danni a linee elettriche o per ridurre danni da abbattimento http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (15 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico S sviluppo del soprassuolo svincolare evoluzione di un soprassuolo attraverso diversi stadi evolutivi: a partire da novelleto attraverso lo stadio di perticaia, fino al bosco adulto privare una superficie forestale del suo statuto legale (p.es. bosco vincolato) in quanto foresta. Il contrario è vincolare glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-S-t-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioS.htm (16 of 16) [18/11/07 21.27.21] glossario botanico T glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-T-v-x-z tacca da esbosco tacca praticata in un tronco per facilitare la presa di un cavo di traino, analogamente per un foro da esbosco tacca di direzione intaccatura fatta alla base di un albero per dirigerne la caduta durante l'abbattimento e per impedire che la base del tronco si spacchi tagli periodici tagli che si ripetono ad intervalli regolari sulla medesima superficie taglia di sollevamento il blocco, munito di puleggia e gancio, che viene fatto discendere per prendere il carico e quindi risollevato per portare il carico a destinazione tagliata = presa una superficie definita entro cui alberi o altra vegetazione di interesse forestale sono stati tagliati o sono destinati ad essere tagliati NOTA: talvolta costituisce una porzione di una particella http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (1 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T taglio = abbattimento l'operazione con cui una pianta viene fatta cadere a terra, generalmente per recisione alla ceppia ma anche per scalzamento della ceppaia con parte delle radici NOTA: (1) i termini taglio e abbattimento sono sinonimi, per quanto si tenda ad impiegare taglio e tagliare per singole piante piccole o per collettività di piante di qualsiasi dimensioni, anche di boschi; mentre abbattimento e abbattere è preferito per singole piante di dimensioni arboree (2) il termine utilizzazione comprende anche operazioni successive al taglio eseguite dalla stessa squadra di operai o dalla stessa impresa che ha provveduto al taglio (3) l'operaio boscaiolo specializzato nel taglio è detto tagliatore taglio a dimensione minima taglio di tutti gli alberi che hanno superato un prestabilito diametro a petto d'uomo e si ha cioè: taglio a diametro minimo e taglio a circonferenza minima taglio a scelta a gruppi = taglio da dirado a gruppi, taglio saltuario a gruppi variante del trattamento a fustaia da dirado ovvero di un singolo taglio a scelta colturale, che consiste nelprelevare alberi per piccoli gruppi taglio a scelta colturale = taglio da dirado, taglio saltuario taglio annuo o periodico di alberi scelti individualmente ovvero per piccoli gruppi in un popolamento disetaneo condotto al fine di raccogliere il prodotto ed imporre al popolamento una struttura disetanea tipica equilibrata (o per mantenere tale struttura) con tutte le cure del caso per le piante immature e per l'insediamento di rinnovazione da seme NOTA: questi tagli hanno carattere misto di tagli di maturità e di tagli colturali http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (2 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T taglio a scelta commerciale = taglio selettevo, taglio a scelta irrazionale taglio limitato a quelle piante che per specie legnosa, forma e dimensioni sono ritenute di immediato valore mercantile trascurando completamente le regole della selvicoltura e dell'assestamento NOTA: un bosco che abbia subito un tale intervento può essere detto bosco impoverito o bosco scremato taglio a sterzo = sterzo, sterzatura il taglio di un ceduo a sterzo taglio a strisce = taglio a fratte taglio raso o sequenza di tagli successivi condotti su una striscia più o meno larga del popolamento, normalmente per provocare la rinnovazione taglio colturale tutti i tagli intercalari intesi a migliorare la composizione di specie, la struttura e l'incremento di un soprassuolo, in contrapposizione ai tagli di maturità e di rinnovazione taglio di abbattimento taglio, praticato normalmente con la sega, dalla parte opposta alla tacca di direzione e leggermente al disopra della sua base, che provoca la caduta della pianta http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (3 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T taglio di copertura taglio di curazione un taglio che modifica la copertura di un popolamento al fine di favorire la piantagione, l'insediamento o lo svoluppo di piantine di uno strato inferiore come p.es. un taglio parziale in un popolamento di latifoglie per favorire lo sviluppo di conifere piantate o insediatesi sotto la copertura (coniferamento sotto copertura) in senso stretto e originario: un taglio a scelta (modernamente, un taglio a scelta colturale) eseguito nel quadro dell'applicazione del trattamento a fustaia da dirado taglio di liberazione un taglio che libera la giovane vegetazione forestale dalla concorrenza e dalla copertura di piante più alte, che vengono pertanto eliminate o ridotte di numero taglio di maturità = taglio di fine turno, taglio principale il taglio del soprassuolo a maturità; eseguito in un solo taglio (cioè taglio raso) o in una serie di tagli successivi NOTA: generalmente, nell'ambito del trattamento a tagli successivi è il taglio di sementazione quello che definisce la maturità e, quindi, lo scadere del turno taglio di miglioramento e di utilizzazione taglio colturale effettuato per regolarizzare un popolamento mediante la sopressione delle piante di cattiva forma http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (4 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T taglio di preparazione taglio di regolarizzazione taglio di rinnovazione taglio di sementazione taglio di sgombero taglio di alberi in un soprassuolo prossimo alla maturità, prima dei tagli di rinnovazione veri e propri, condotto in modo da aprire in modo permanente la copertura, al fine di consentire l'ampliamento delle chiome delle piante destinate a produrre seme, e di favorire le condizioni per l'insediamento della rinnovazione naturale genericamnete: taglio di tutta quella vegetazione che è considerata indesiderabile condotto su di un popolamento di qualsiasi stadio evolutivo per impartire la struttura e la composizione di specie desiderata qualsiasi taglio di alberi destinato a provocare l'insediamento di rinnovazione o a favorire rinnovazione già esistente il primo dei tagli successivi; condotto su un popolamento a maturità in modo da assicurare l'apertura permanente della copertura e l'eliminazione dei soggetti dominanti o di eventuali piani inferiori al fine di consentire l'immediato insediamento della rinnovazione naturale originata dagli alberi rilasciati come portaseme (1) in generale : il taglio delle ultime piante rilasciate in un popolamento (2) in senso stretto: l'ultimo dei tagli successivi che elimina le ultime piante portaseme del vecchio ciclo quando la rinnovazione risulta assicurata http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (5 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T taglio eccessivo taglio intercalare taglio irrazionale taglio non regolato taglio raso taglio sanitario = superutilizzazione taglio di quantità di legname superiore alla ripresa prescritta o stimata come accettabile qualsiasi taglio in un bosco coetaneo in un momento intermedio fra il suo insediamento e la raccolta finale del prodotto; comprende dunque, sfolli, diradamenti, tagli di liberazione, tagli colturali, tagli incrementali, nonchè eventuali tagli di recupero o tagli fitosanitari taglio di alberi eseguito in vista di un ricavo immediato, con poca o nessuna attenzione per le regole della selvicoltura ogni lecita remozione di alberi non prevista da un piano di assestamento o da un piano sommario (1) taglio di tutti gli alberi di un soprassuolo (2) in pratica il termine può essere esteso anche ai tagli che rilasciano in piedi solo materiale invendibile e alberi di nessun avvenire ai fini della ricostituzione del bosco cioè un taglio raso commerciale rimozione di piante secche, danneggiate o comunque suscettibili di attacchi parassitari al fine di evitare la diffusione di parassiti http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (6 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T taglio secondario taglio eseguito fra il taglio di sementazione e il taglio di sgombro in applicazione del trattamento a tagli successivi, in modo da ridurre progressivamente la copertura per favorire la rinnovazione già insediata e per consentire l'insediamento di ulteriore rinnovazione taglio straordinario taglio autorizzato in deroga al taglio ordinario previsto da un piano di assetamento taglio successivo qualsiasi taglio di rinnovazione in un soprassuolo più o meno regolare o maturo, condotto in maniera da fare insediare un nuovo soprassuolo sotto la protezione (superiore o laterale) di parte di quello vecchio, come tipicamente avviene per il trattamento a tagli successivi taiga talea foresta subartica di conifere dell'Europa, Asia, e America settentrionale tipicamente aperta o intercalata da paludi torbose, che costituisce una zona di transizione fra le foreste più dense a Sud e la tundra a Nord breve porzione di giovane fusto, ramo o radice, utilizzata per propagare, cioè per riprodurre una intera nuova pianta, in terreno o altro materiale NOTA: talee erbacee sono quelle tagliate dai tessuti dell'anno in corso mentre sono ancora in attività vegetativa; talee in riposo sono quelle raccolte in autunno, inverno o nella prima primavera; talee legnose contengono tessuto più vecchio lignificato; talee radicali sono costituite da pezzi di radice http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (7 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T tannini tarlo del legno tassonomia tavola alsometrica tavola stereometrica sostanze complesse, solubili in acqua, presenti nelle foglie, frutti, corteccie oppure nelle galle di molte piante termine improprio e generico (ma molto usato) che indica certe larve di insetti, più particolarmente quelle del tarlo della segatura e del tarlo dei mobili, che scavano il legno rendendolo bacato la scienza di classificare gli organismi secondo i loro rapporti naturali, basata sopratutto su criteri morfologici = tavola di produzione un elaborato che esprime, con tabelle e con diagrammi, lo sviluppo normale di popolamenti coetanei (generalmente anche puri) sottoposti ad un dato trattamento, per diverse classi di feracità = tavola di cubatura (per alberi in piedi) tabella o complesso di tabelle per la stima del volume di alberi in piedi, da non confondere con le tavole di cubatura per tronchi atterrati NOTA: (1) le tavole stereometriche si differenziano innanzi tutto in tavole dendrometriche, che forniscono il volume con corteccia di alberi interi, rami compresi, e in tavole cormometriche che forniscono il volume del solo fusto svettato o meno, talvolta senza corteccia (2) le tavole ad una entrata indicano il volume in funzione del solo diametro,le tavole a doppia entrata indicano il volume in funzione sia del diametro che dell'altezza mentre le tavole ad entrata multiple introducono ancora altre variabili soprattutto in relazione alla rastremazione (3) secondo il http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (8 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T campo di applicabilità attribuito dall'autore o riconosciuto valido nell'impiego si hanno tavole generali valide per un intera nazione nonchè tavole regionali e tavole locali tavolame grande categoria di assortimenti segati in cui la sezione trasversale mostra una larghezza sensibilmente maggiore rispetto allo spessore tavolone = pancone termine generale non considerato dalle norme UNI, con cui ci si riferisce a tavole per lo più rozze (ciò derivate da prima segagione), non refilate, oppure refilate lungo un solo bordo oppure anche refilate (tavolone refilato), di notevole spessore cioè superiore a 30 0 meglio 50 cm. tecnica forestale quel ramo delle scienze forestali che si occupa degli aspetti tecnici selvicolturali (e non direttamente degli aspetti amministrativi e commerciali) volti al fine di ottenere quell'ordine forestale che soddisfa gli obiettivi dell'assestamento forestale tecnica selvicolturale quella parte della tecnica forestale che si contrappone alle tecniche amministrative e commerciali per il fatto che mette in pratica misure di ordine selvicolturale per dirigere l'evoluzione dei popolamenti nell'ambito delle forme di governo e trattamento tecnologia del legno lo studio della struttura, dell'identificazione, nonchè delle proprietà chimiche, fisiche e meccaniche, dei difetti, degli impieghi e dei modi di lavorazione del legno http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (9 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T tegumento teleferica forestale temperamento tempesta di fuoco rivestimento di organi o dell'intero corpo vegetale costituito da tessuti adattati alla funzione di protezione e isolamento dall'ambiente impianto di trasposrto del legname che differisce dai sistemi a cavo per l'esbosco perchè ha una capacità di carico maggiore, necessita di costruzioni accessorie più importanti (cavalletti per il sostegno delle funi, stazioni di partenza e di arrivo, ecc.) ed ha un carattere di maggiore permanenza la sensibilita' alle cause avverse esterne, biotiche ed abiotiche fenomeni di convezione violenta che si manifestano in occasione di incendi assai intensi su vaste superfici, con turbini fortemente distruttivi, altissime colonne di convezione, lancio di faville a distanza e, talvolta anche vortici simili a cicloni NOTA: in questi casi l'impiego di mezzi aerei va fatto con la massima prudenza tendenza al sorpasso il fenomeno per cui un rimorchio o tronchi a strascico in discesa prendono velocità eccessiva rispetto al veicolo o all'animale che procede al traino e tendono a sorpassarlo tentredine imenottero della superfamiglia Tenthredinoidea, le cui larve attaccano il fogliame specialmente di conifere http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (10 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T terminale situato alla sommita' di un asse termite = formica bianca insetto dell'ordine degli isotteri,che si nutre di legno o di tessuti legnosi delle piante (direttamente o attraverso funghi o protozoi simbionti termofila specie che predilige i climi caldi termofita di una pianta caratteristica di stazioni aride ternato si dice di organo formato da tre parti uguali terofita una pianta che completa il suo ciclo biologico dalla germinazione al seme maturo entro un solo periodo vegetativo, cioè una pianta annuale terpeni classe di idrocarburi, e loro derivati, affini all'isoprene, frequenti in molte specie di legno, generalmente di odore fragrante, come p.es. pinene, trementina, ecc. NOTA: componenti degli oli essenziali http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (11 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T terrazze terreno demaniale ripiani costruiuti ad intervalli relativamente regolari attraverso una pendice al fine di limitare l'erosione del suolo e di favorire colture e piantagioni; possono seguire le curve di livello (ed allora risultano pianeggianti o con il terreno leggermente in scarpata verso l'interno o verso l'esterno: terrazze inclinate) oppure possono essere costruite leggermente inclinate rispetto alle curve di livello: terrazze in pendenza (= terrazze a gradinata); il bordo esterno è delimitato da un muro a secco o da un ciglione erboso NOTA: i gradoni, nella concezione originaria italiana, sono stretti ripiani incisi lungo le curve di livello e con pendenza verso l'interno terreni appartenenti allo stato o ad altri enti pubblici territoriali in quanto destinati all'uso diretto o indiretto dei cittadini territorio forestale il complesso del territorio occupato da foreste NOTA: (1) in molti casi comprende anche il territorio forestale non boscato che per chiari segni risulta già boscato ma che non ha avuto altra destinazione dopo in disboscamento (2) la statistica italiana include nella supeficie forestale territori con grado di copertura arborea a maturità superiore alla 0,5 e di estensione superiore a 0,5 ettari tessitura del legno il carattere del legno quele è rivelato al tatto o dalla reazione agli strumenti di lavorazione http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (12 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T tetramero di quattro elementi tipo di soprassuolo una delle classi in cui i soprassuoli o popolamenti possono essere suddivisi in base alla composizione, struttura, età o altro ai fini della selvicoltura e dell'assestamento tipologia forestale lo studio e la classificazione dei tipi di bosco o dei tipi di popolamento forestale, definiti in base ai caratteri di un dato momento nonchè in base alla loro evoluzione con particolare riguardo ai processi di rinnovazione tirasucchio pollone generalmente prescelto fra quelli di minore sviluppo, rilasciato dal taglio di un ceduo al solo scopo di garantire la vitalità della ceppaia tomentoso organo rivestito di peli corti, folti e morbidi tondame da lavoro e da industria nelle statistiche della FAO: tutti i legnami tondi con esclusione della legna da ardere distinguendo il tondame da lavoro (= legname da lavoro, legname da opera, tondame da opera) cioè adatto alla segagione, tranciatura e sfogliatura e il tondame da industria che comprende in generale legnami piccoli cioè, propriamente legnami da cellulosa, pannelli, ecc.nonchè, impropriamente puntelli da miniera e paleria anche agricola http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (13 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T todello tondo tronco corto e di piccolo diametro tagliato per legna da ardere o per truciolatura (tondello da cellulosa = tondello da cartiera, tondello da trirurazione) qualsiasi legname ancora non segato in tavole, ecc., cioè ancora allo stato tondo, come tronchi appena abbattuti, scortecciati o no, paleria, ecc., detto quindi legname tondo topiaria e' l'arte, di origine romana, con la quale i giardinieri danno agli alberi forme determinate tramite potatura toponomastica la scienza che studia l'origine dei nomi dei luoghi e che si rivela spesso utile a fini di ricerche sulla storia delle foreste toppo torba qualsiasi sezione del fusto o dei rami più grossi di un albero abbattuto, dopo la sramatura e la depezzatura (1) in senso generale, materiale non solido composto in gran parte da sostanza organica indecomposta o solo debolmente decomposta, accumulatasi in condizioni di eccessiva umidità (2) più in particolare, uno strato di sostanza organica che contiene residui vegetali che presentano, al più, deboli alterazioni morfologiche e che si è accumulato in conseguenza di immersione o di un ambiente molto umido http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (14 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T torre di avvistamento tortrice tranciato trapianto = torre antincendio una struttura elevata che permetta di vedere al di sopra degli ostacoli circostanti membro della famiglia di farfalle dei Tortricidi, le cui larve si nutrono di gemme e giovani getti, p.es. la tortrice della picea (Choristoneura fumiferana) e la tortrice dalla testa nera (Acleris variana), entrambi gravi defoliatori nell'America settentrionale di un pezzo di legno prodotto per tranciatura di un tronco, cioè tagliato in fogli discontinui di spessore uniforme da una lama di coltello pratica di vivaio, eseguita al fine di ottenere piantine di maggior sviluppo e vigore, prima della piantagione, che consiste nell'estrarre le giovani piantine (cioè i semenzali) dall'aiuola in cui sono germinate e nel ripiantarle a convenienti distanze regolari in un apposita aiuola ovvero in vasi o altri contenitori http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (15 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T trattamento trattamento a fustaia mista a due piani trattamento a tagli successivi = forma di trattamento sigola operazione selvicolturale o, più di frequente, sistema ordinato di operazioni, destinate a regolare l'evoluzione e soprattutto la rinnovazione di un bosco nell'ambito di una determinata forma di governo NOTA: le varie forme di trattamento costituiscono pertanto la seconda categoria di classificazione delle forme di governo e vengono definite in base al modo con cui si conducono i tagli di maturità, alla struttura che si desidera imporre ai popolamenti forestali, e, nell'ambito del governo a fustaia, secondo il particolare metodo di rinnovazione adottato: cioè rinnovazione naturale o rinnovazione artificiale sistema selvicolturale accessorio che consiste nell'introdurre artificialmente un popolamento di specie diversa sotto la copertura di un popolamneto non ancora maturo. I due popolamenti verranno, quindi utilizzati contemporaneamente o, più di frequente, in tempi diversi NOTA: più che un vero e proprio sistema selvicolturale si tratta spesso di una serie di interventi in vista di una trasformazione di specie forma di trattamento applicata con numerose varianti, alle fustaie coetanee secondo cui, al fine di assicurare l'insediamento della rinnovazione naturale, il soprassuolo (detto in questo caso soprassuolo del vecchio ciclo) viene rimosso in due o più tagli successivi di cui il primo è il taglio di sementazione (eventualmente preceduto da un taglio di preparazione) e l'ultimo è il taglio di sgombro mentre gli eventuali tagli effettuati fra questi due estremi sono tagli secondari http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (16 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T trattamento a tagli successivi a gruppi una forma di trattamento a tagli successivi secondo cui la copertura viene aperta da tagli successivi a gruppi in modo da formare delle interruzioni quasi uniformemente distribuite che vengono allargate con successivi interventi man mano che i gruppi di rinnovazione si estendono; la rinnovazione è principalmente naturale ma può essere integrata artificialmente; il periodo di rinnovazione è relativamente breve, il soprassuolo che ne risulta è più o meno coetaneo e regolare trattamento a tagli successivi a strisce forma di trattamento che può essere collegata ai trattamenti a tagli successivi in cui i tagli di rinnovazione sono condotti su strisce ralativamente ampie, generalmente con rapido progresso; in direzione opposta a quella del vento prevalente; rinnovazione principalmente naturale; periodo di rinnovazione breve cosicchè il soprassuolo che ne risulta è abbastanza regolare e coetaneo trattamento a tagli successivi irregolari una forma di trattamento a tagli successivi secondo cui la copertura viene aperta in modo graduale e irregolare, generalmente iniziando con tagli successivi a gruppi e terminando con taglio di sgombro a strisce; rinnovazione naturale; lungo periodo di rinnovazione, anche oltre la metà del turno; ne risulta un soprassuolo sensibilmente disetaneo e irregolare http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (17 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T trattamento a tagli successivi uniformi l'applicazione più tipica del trattamento a tagli successivi: la copertura viene aperta in modo uniforme su tutta la superficie da porre in rinnovazione; la rinnovazione essenzialmente naturale solo occasionalmente viene integrata per piantagione; il periodo di rinnovazione è relativamente breve per cui risulta un soprassuolo più o meno coetaneo trattamento a taglio raso forma di trattamento che implica la totale e contemporanea utilizzazione del soprassuolo su superfici di una certa entità. Nella sua applicazione più tipica la rinnovazione è artificiale, talvolta anche consociata ad una coltura agraria temporanea; talvolta è possibile anche la rinnovazione naturale o per disseminazione dai popolamenti vicini o per la presenza di rinnovazione preesistente. Ne risulta un popolamento coetaneo trattamento a taglio raso con rilascio di portaseme trattamento che prevede di effettuare il taglio del soprassuolo maturo rilasciando solo un piccolo numero di piante portaseme, sparse a piccoli gruppi (taglio raso con rilascio di portaseme a gruppi) NOTA: se le piante vengono rilasciate anche affinchè proseguano il loro accrescimento si ha trattamento a taglio raso con riserve trementina di legno trigono l'olio essenziale, una trementina, estratta da legno di ceppaia o da altre parti resinose di conifere, soprattutto di Pini, per distillazione distruttiva o a vapore: è una miscela di idrocarburi terpenici con punto di ebollizione fra i 150° e i 170°C organo prismatico a sezione triangolare http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (18 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T trilobo con tre lobi triqueballe un veicolo, generalmente un rimorchio, che trasporta tronchi sospesi in equilibrio sotto gli assi delle ruote tronchetto termine per lo più applicato ai tronchi corti di latifoglie con specificazione della destinazione: tronchetto da trancia, tronchetto da scandole, tronchetto da doghe truciolatura la fabbricazione di trucioli NOTA: è ampiamente diffuso il termine cippatura tubero fusto sotterraneo molto ingrossato, generalmente irregolare, che ha funzione di riserva nutritiva e presenta parecchie gemme tuboloso cilindrico; corolla tubolosa e' una corolla gamopetala con petali lungamente uniti a formare una specie di tubolo cilindrico tundra la regione di bassa vegetazione artica compresa fra il limite della vegetazione arborea della taiga a Sud e la regione dei ghiacci e delle nevi perpetue a Nord NOTA: la zona corrispondente di alta montagna può esre detta tundra alpina http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (19 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico T turionali si dice di foglie portate da rami lunghi (turioni) il numero di anni (calcolato secondo diversi criteri di convenienza) che deve intercorrere fra il primo impianto, o la rinnovazione, di un soprassuolo coetaneo, ed il taglio di maturità, presupponendo la cilcica perpetua ripetizione di un soprassuolo delle stesse caratteristiche turno tutela dei boschi insieme di provvedimenti di legge o amministrativi, secondo cui la gestione dei boschi ( e soprattutto quella dei boschi privati), viene controllata da un autorità pubblica NOTA: (1) tale tutela si esplica in particolare mediante il vincolo forestale che è un istituzione di legge o amministrativa, che limita in modo più o meno forte l'uso dei boschi o delle terre di interesse forestale di proprietà privata (2) secondo la dottrina giuridico-forestale italiana si distinguono diversi tipi di vincolo secondo lo scopo: (a) il vincolo idrogeologico mira a proteggere il territorio in generale contro calamità o eventi di carattere generale: alluvioni, erosione, dune mobili, ecc. (b) il vincolo protettivo protegge determinati terreni circoscritti contro eventi localizzati come frane, valanghe, vento, ecc. (c) il vincolo economico (attualmente non applicato in modo esplicito in Italia) mira a sostenere la produzione legnosa nazionale; si ravvisano inoltre (d) il vincolo militare e (e) il vincolo paesaggistico (= vincolo estetico) glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-T-v-x-z http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioT.htm (20 of 20) [18/11/07 21.27.28] glossario botanico UVX glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-U-V-X umbone rilievo piramidale o conico al centro dello scudo unicarpellare di un solo carpello unisessuale un fiore con organi soltanto maschili o femminili, e cioe' recante solo gli stami o solo i pistilli urceolato a forma di orcio; calice urceolato:calice ristretto all'orifizio e che sta gonfio e ampio nel mezzo e alla base utilizzazioni forestali quella branca delle attività professionali e delle scienze forestali che si interessa dell'abbattimento, della lavorazione e del trasporto dei prodotti forestali NOTA: l'utilizzazione che trsforma ogni parte commerciabile di ogni albero secondo il suo migliore impiego è detta utilizzazione (forestale) integrata valva ciascuna delle due parti in cui si divide un frutto secco deiscente, quando si apre a maturita' http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioUVX.htm (1 of 4) [18/11/07 21.27.31] glossario botanico UVX varietà (tassonomia) categoria di classificazione tassonomica intermedia fra la specie oppure la sottospecie, e la forma, cui si attribuisce un nome latino preceduto da var.(dal latino varietas), basata su un numero di caratteri correlati minore di quanto se ne impieghino per distinguere le specie e le sottospecie e di distribuzione geografica più ristretta NOTA: la gerarchia è: forma < varietà < sottospecie < specie verme del legno termine vago e generale (ma molto usato) per certi organismi, particolarmente xilofagi marini e larve di certi insetti, che scavano gallerie nei legnami delle costruzioni , producendo gallerie da vermi e rendendo il legno bacato = magiato dai bachi verticillo e' cosi' chiamato il punto di attacco di piu' di due foglie o rami al medesimo nodo dello stesso asse verticillati inseriti circolarmente, in numero superiore a due e allo stesso livello, intorno ad un asse via di esbosco qualsiasi strada o pista che porta dal letto di caduta all'imposto http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioUVX.htm (2 of 4) [18/11/07 21.27.31] glossario botanico UVX viale di assestamento sequenza continua di linee topografiche evidenti (corsi d'acqua, strade, mulattiere, ecc.) ed anche strisce tagliate e lasciate permanentemente sgombre da alberi (cioè viali tagliati) riportata sulla carta xilografica con opportuni segni convenzionali e marcata sul terreno da opportuni contrassegni (anche termini in pietra, cioè termini di assestamento) destinata a suddividere la foresta in unità di assestamento o a facilitare l'orientamento viticcio organo filiforme, volubile che, attorcigliandosi attorno ai corpi vicini, sostiene un fusto che altrimenti non sarebbe in grado di farlo vivaio forestale una superficie opportunamente attrezzata per la coltivazione di piantine (il postime di vivaio) adatte alla piantagione per il rimboschimento o la rinnovazione artificiale NOTA: (1) si dice semenzaio la parte del vivaio in cui si allevano i semenzali ovvero un intero vivaio dove si allevano esclusivamente semenzali e non si effettuano trapianti; al contrario è detto piantonaio quella parte di vivaio destinata alla coltivazione dei trapianti ovvero l'intero vivaio specializzato nell'allevamento dei trapianti (2) un vivaio temporaneo, istituito presso un cantiere di rimboschimento o comunque in zona prossima a quella della piantagione è un vivaio volante volubile capace di avvolgersi; pianta volubile:con fusto lungo e sottile che si avvolge attorno a sostegni http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioUVX.htm (3 of 4) [18/11/07 21.27.31] glossario botanico UVX vuoto una interruzione della copertura di un popolamneto dell'estensione massima di qualche centinaio di metri quadri: cioè una piccola radura xerico di stazioni o di habitat caratterizzati da condizioni di decisa aridità xerofila specie che si e' adattata a vivere in stazioni aride xerofita una pianta che può resistere in stazioni aride, che è xerofila xileboro sclotide, i cui adulti piccoli e cilindrici, costruiscono gallerie nel legno verde degli alberi vivi xilema xilofago = legno il tessuto principale del fusto, dei rami e delle radici, cui sono affidate le funzioni di resistenza meccanica e di conduzione dell'acqua, caratterizzato dalla presenza di elementi tracheali di animali invertebrati, insetti, molluschi, che scavano gallerie nel legno glossario a-b-c-d-e-f-g-i-l-m-n-o-p-r-s-t-U-V-X http://www.incendiboschivi.org/docum/alberi/glossarioUVX.htm (4 of 4) [18/11/07 21.27.31] Glossario Glossario abcdefghilmnopqrstuvz A Aceracee Achenio acuminato (apice) acuto (apice) aghiforme Amenti amplessicaule (base della foglia) antere appressate (disposizione delle foglie) Areale astata (base della foglia) http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (1 of 8) [02/12/07 14.50.40] Glossario B Bacca bipennata (tipo di foglia in base al margine) C Calice Capsula Cariosside Cono cordata (base della foglia) cordato-reniforme (base della foglia) coriaceo corolla crenato (tipo di margine) cuneata (base della foglia) D http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (2 of 8) [02/12/07 14.50.40] Glossario decussate (disposizione delle foglie) Deiscente decorrente (base della foglia) dentato (tipo di margine) dicotoma (nervazione) Dioica Drupa E Eliofila ellittica F Famiglia famiglie (elenco) fesso (tipo di margine) Foglia: parti della foglia tipi di foglia in base alla forma della lamina http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (3 of 8) [02/12/07 14.50.40] Glossario tipi tipi tipi tipi tipi di di di di di foglia foglia foglia foglia foglia secondo la forma della base in base alla forma del margine in base alla forma dell'apice in base alla disposizione sul fusto in base alla nervatura Fiore G Gemma Genere Glabra guainante H I http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (4 of 8) [02/12/07 14.50.40] Glossario Infiorescenza Infruttescenza (Imparipennata) imparipennata - (tipo di foglia in base al margine) L lanceolata Legume lesiniforme lineare lobato - (tipo di margine) M mucronato (apice) N O http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (5 of 8) [02/12/07 14.50.40] Glossario obovata ondulato (tipo di margine) opposte (disposizione delle foglie) ottuso (apice) ovale ovario P parallelinervia paripennata (tipo di foglia in base al margine) palmata (tipo di foglia in base al margine) palminervia patenti (disposizione delle foglie) penninervia petalo pistillo Q http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (6 of 8) [02/12/07 14.50.40] Glossario R retinervia riflesse all'apice (disposizione delle foglie) roncinato (tipo di margine) rotonda S sagittata (base della foglia) Samara seghettato (tipo di margine) sepalo settato (tipo di margine) Sìliqua smarginato (apice) Specie spatolata stami T http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (7 of 8) [02/12/07 14.50.40] Glossario tomentoso tronca (base della foglia) U V verticillate (disposizione delle foglie) Z http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/index.html (8 of 8) [02/12/07 14.50.40] Progetto alberi - home un invito alla conoscenza degli alberi del Lido di Venezia il progetto schede botaniche chi siamo, metodologia, obiettivi un erbario virtuale degli alberi glossario piccolo vocabolario dei termini botanici usati strumenti risorse e link chiave dicotomica un semplice sistema di riconoscimento concorso fotografico scriveteci sono graditi commenti, suggerimenti, messaggi Pisani - home http://www.vettorpisani.net/alberi/index.html (1 of 2) [02/12/07 14.50.43] Una Rete nella Laguna Progetto alberi - home pagine ottimizzate per risoluzione 800x600 http://www.vettorpisani.net/alberi/index.html (2 of 2) [02/12/07 14.50.43] Aceracee famiglia Aceracee Sono circa 150 specie, quasi tutte del genere Acer, di cui 13 alberi spontanei in Europa. L'altro genere, meno numeroso, è Dipteronia. Le aceracee sono caratterizzate da foglie palmate e frutti con unità alate che facilitano la dispersione. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/aceracee.htm [02/12/07 14.50.44] achenio Achenio Frutto secco indeiscente a guscio coriaceo o legnoso con la parete che non aderisce al seme (Girasole, Nocciolo) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/achenio.htm [02/12/07 14.50.44] Tipi di foglia in base alla forma dell'apice indice | home Tipi di foglia in base alla forma dell'apice [acuto] [acuminato] [mucronato] [ottuso] [smarginato] Apice acuto: la punta della foglia è acuta Apice acuminato: la punta della foglia va gradatamente assotigliandosi. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-apice.htm (1 of 2) [02/12/07 14.50.46] Tipi di foglia in base alla forma dell'apice Apice mucronato: la punta della foglia è breve e sottile, quasi una spina. Apice ottuso: la foglia è senza punta. Apice smarginato: al posto della punta c'è un'incisione. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-apice.htm (2 of 2) [02/12/07 14.50.46] Tipi di foglia in base alla forma della lamina indice | home Tipi di foglia in base alla forma della lamina La lamina della foglia può avere varie forme: [aghiforme] [lesiniforme] [lineare] [lanceolata] [ovale] [obovata] [ellittica] [rotonda] [spatolata] La lamina aghiforme è molto stretta ed allungata ma non piatta, bensì a sezione cilindrica o prismatica. Se è piatta si chiama "lineare" La lamina lesiniforme assomiglia ad un punteruolo. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-lamina.htm (1 of 4) [02/12/07 14.50.48] Tipi di foglia in base alla forma della lamina La lamina lineare è molto allungata, stretta e piatta (se non è piatta si chiama lamina "aghiforme") La lamina lanceolata ha la forma di una punta di lancia. La lamina ovale è a forma di uovo (con la parte più larga in basso - vedi "obovata") http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-lamina.htm (2 of 4) [02/12/07 14.50.48] Tipi di foglia in base alla forma della lamina La lamina obovata ha la forma di un uovo (con la parte più larga in alto - vedi "ovale"). La lamina ellittica ha la forma di un'ellisse. La lamina è detta rotonda quando la sua forma si avvicina a quella di un cerchio. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-lamina.htm (3 of 4) [02/12/07 14.50.48] Tipi di foglia in base alla forma della lamina La lamina spatolata assomiglia ad un cucchiaio o una spatola. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-lamina.htm (4 of 4) [02/12/07 14.50.48] amenti Amenti Infiorescenze pendule indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/amenti.htm [02/12/07 14.50.49] Tipo di foglia secondo la forma della base indice | home Tipi di foglia secondo la forma della base [cuneata] [tronca] [cordata o cuoriforme] [cordato-reniforme] [astata] [sagittata] [amplessicaule] [guainante] [decorrente] foglia a base cuneata foglia a base tronca o troncata foglia a base cordata o cuoriforme http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-base.htm (1 of 3) [02/12/07 14.50.51] Tipo di foglia secondo la forma della base foglia a base cordato-reniforme foglia a base astata foglia a base sagittata foglia amplessicaule o abbracciante il fusto http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-base.htm (2 of 3) [02/12/07 14.50.51] Tipo di foglia secondo la forma della base foglia guainante (a- ligula, b-guaina) foglia decorrente sul fusto indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-base.htm (3 of 3) [02/12/07 14.50.51] fiore Parti del fiore Il peduncolo del fiore termina con un ingrossamento chiamato ricettacolo o talamo, che costituisce la base sulla quale si inseriscono le parti del fiore. Queste parti sono dei livelli di foglie (verticilli) più o meno trasformate: - il verticillo più esterno è il calice, formato da un insieme di foglioline verdi chiamate sepali. internamente c'è la corolla, formata da foglie di diverso colore chiamate petali. la parte maschile del fiore (androceo) è costituita da stami e antere. la parte femminile del fiore (gineceo) è fatta di pistilli (ovario, stilo e stimma) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/fiore.htm [02/12/07 14.50.52] Tipi di foglia in base alla loro disposizione sul fusto indice | home Tipi di foglia in base alla loro disposizione sul fusto [appressate] [eretto-patenti] [patenti] [riflesse all'apice] [opposte e sparese (o alterne)] [verticillate] [decussate] Foglie (sessili) appressate: crescono quasi parallele al fusto aderendo per quasi tutta la loro lunghezza. Foglie eretto-patenti: è una via di mezzo tra le foglie appressate e quelle patenti. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-disp.htm (1 of 4) [02/12/07 14.50.54] Tipi di foglia in base alla loro disposizione sul fusto Foglie patenti: formano angoli retti con il fusto. Foglie riflesse all'apice: quando le loro lamine sono, almeno in parte, ricurve verso il basso. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-disp.htm (2 of 4) [02/12/07 14.50.54] Tipi di foglia in base alla loro disposizione sul fusto Foglie opposte: se stanno a due a due sullo stesso nodo. Un caso particolare di foglie opposte sono le foglie "decussate". Se invece le foglie sono disposte una ad una a differente altezza (cioè una foglia per ogni nodo invece che a coppie) si dicono sparse o alterne. Vedi anche, per confronto, le foglie "verticillate". Foglie decussate: sono coppie di foglie opposte che si dispongono a 90 gradi le une dalle altre. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-disp.htm (3 of 4) [02/12/07 14.50.54] Tipi di foglia in base alla loro disposizione sul fusto Foglie verticillate: ad ogni nodo spuntano tre o più foglie. (Vedi, per confronto, le foglie "opposte"). indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-disp.htm (4 of 4) [02/12/07 14.50.54] areale Areale Zona di insediamento e mantenimento tipica di una specie. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/areale.htm [02/12/07 14.50.54] bacca Bacca Frutto con uno strato carnoso che avvolge i semi (Uva) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/bacca.htm [02/12/07 14.50.55] Tipi di foglia in base alla forma del margine indice | home Tipi di foglia in base alla forma del margine tipi di margine: [foglia intera a margine liscio] [ondulato o sinuoso] [ondulato-dentato] [dentato] [doppiamente dentato] [dentato-spinoso] [seghettato] profondità di incisione del margine: [crenato] [lobato] [fesso][settato] [roncinato] nervatura pennata: [imparipennata] [paripennata] nervatura palamata: [foglia palmata] [palmato-lobata] [palmato-partita] [bipennata] foglia intera a margine liscio: il margine non presenta incisioni. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (1 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia a margine ondulato o sinuoso: il margine presenta delle "onde". foglia a margine crenato: le sporgenze sono a contorno arrotondato (vedi anche "ondulato") http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (2 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia a margine ondulato-dentato: una via di mezzo tra il margine ondulato e quello dentato. foglia a margine dentato: il margine presenta sporgenze acute dirette in fuori (vedi anche "seghettato"). http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (3 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia a margine doppiamente dentato: il margine presenta una dentatura principale sulla quale appare una dentatura più piccola. foglia a margine dentato-spinoso: i denti si prolungano con lunghe punte. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (4 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia a margine seghettato: il margine presenta sporgenze acute rivolte verso l'apice della foglia (vedi "dentato"). foglia a margine lobato: le incisioni sono poche e profonde, ma non raggiungono la metà della lamina (vedi anche "fesso". http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (5 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia a margine fesso: le incisioni sono più profonde che in quello lobato e arrivano a metà tra la lamina e la nervatura mediana. Se le incisioni arrivano quasi alla nervatura mediana, la foglia è partita (vedi ad esempio la "foglia palmato-partita"). Quando le incisioni raggiungono la nervatura mediana, la foglia è setta. Foglia a margine settato: quando le incisioni raggiungono la nervatura mediana (vedi anche "fesso"). http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (6 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia a margine roncinato: i lobi sono ricurvi all'indietro verso la base della foglia. foglia palmata: le incisioni sono radiali (si dirigono verso un unico centro - la foglia assomiglia al palmo di una mano) http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (7 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia palmato-lobata: è una foglia con le incisioni disposte in maniera palmata e con il margine lobato. foglia palmato-partita: è una foglia con le incisioni disposte in maniera palmata e con il margine partito. foglia imparipennata: una foglia composta di un numero dispari ("impari-") di foglioline disposte in modo da assomigliare alla penna di un uccello ("-pennata"). Vedi anche "paripennata" e "palmata". http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (8 of 9) [02/12/07 14.50.59] Tipi di foglia in base alla forma del margine foglia paripennata: una foglia composta di un numero pari di foglioline disposte in modo da assomigliare alla penna di un uccello. (vedi anche "imparipennata" e "palmata") foglia bipennata: quando le singole foglioline di una foglia pennata (vedi "paripennata" o "imparipennata") sono a loro volta pennate. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-margine.htm (9 of 9) [02/12/07 14.50.59] capsula Capsula Frutto secco deiscente di forma sferica, ovale o cilindrica, con uno o più loculi. Si apre per mezzo di fenditure o di fori (Viola, Rosolaccio) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/capsula.htm [02/12/07 14.51.00] Cariosside Cariosside Frutto secco indeiscente a guscio coriaceo. A differenza dell' achenio, il guscio è saldato al seme. (Orzo, Segale) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/cariosside.htm [02/12/07 14.51.00] cono Cono Il frutto delle Conifere formato da un corpo legnoso con molte squame "imbricate" (disposte come le tegole del tetto). E' chiamato comunemente "pigna". Con questo termine si indicano anche, in generale, i fiori unisessuali delle Conifere. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/cono.htm [02/12/07 14.51.01] coriaceo coriaceo Di consistenza cuoiosa. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/coriaceo.htm [02/12/07 14.51.01] Deiscente Si dice deiscente un frutto che si apre a maturità. Altrimenti si dice indeiscente. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/deiescente.htm [02/12/07 14.51.02] Tipi di foglia in base alla nervatura indice | home Tipi di foglia in base alla nervatura [palminervia] [penninervia] [parallelinervia] [a nervazione dicotoma] [retinervia] Foglia palminervia: le nervature partono da un unico punto e si dispongono a palmo Foglia penninervia: le nervature partono tutte da una nervatura principale e si dispongono in modo da assomigliare ad una penna di uccello. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-nerv.htm (1 of 3) [02/12/07 14.51.03] Tipi di foglia in base alla nervatura Foglia parallelinervia: nervature sono fra loro parallele. Foglia a nervazione dicotoma: ogni nervatura tende a ramificarsi formano due nervature. http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-nerv.htm (2 of 3) [02/12/07 14.51.03] Tipi di foglia in base alla nervatura Foglia retinervia: le nervature si intersecano formando una rete. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-nerv.htm (3 of 3) [02/12/07 14.51.03] dioica Dioica Nelle specie dioiche, gli individui che producono fiori maschili sono distinti dagli individui che invece producono fiori femminili. Ci saranno perciò piante maschio e piante femmina. Vedi anche monoica. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/dioica.htm [02/12/07 14.51.04] drupa Drupa Frutto carnoso con seme osseo, assomiglia ad una bacca, dalla quale differisce per la presenza di uno strato legnoso (chiamato "nocciolo") che avvolge il seme. (ciliegia, pesca) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/drupa.htm [02/12/07 14.51.04] eliofila Eliofila Una pianta si dice eliofila se ama vivere in un ambiente molto illuminato. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/eliofila.htm [02/12/07 14.51.05] Famiglia Famiglia E' un'unità di classificazione dei viventi. E' un gruppo di generi con caratteristiche simili. Vedi l'elenco delle famiglie. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/famiglia.htm [02/12/07 14.51.05] Indice delle famiglie FAMIGLIE Apocinacee Ginkgoacee Lauracee Leguminose Magnoliacee Pinacee Salicacee Ulmacee indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/famiglie.htm [02/12/07 14.51.06] Parti della foglia indice | home Parti della foglia La lamina è la parte espansa della foglia. Il picciolo è il sostegno della foglia e congiunge la lamina al fusto. La guaina si trova all'attaccatura del picciolo e avvolge il fusto. Queste tre parti, (lamina, picciolo e guaina) non sempre sono sviluppate. Una foglia si dice semplice quando è formata da una sola lamina. Se possiede più lamine separate, si chiama foglia composta. In quest'ultimo caso la lamina si suddivide in un certo numero di foglioline e quella che era la nervatura principale si è trasformata in un rametto che sostiene la foglia composta (rachide). Le stipole sono delle espansioni laminari che si trovano talvolta alla base della lamina o del picciolo. In alcuni casi le stipole si trasformano in spine. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/foglia-parti.htm [02/12/07 14.51.07] gemma Gemma E' l'apice vegetativo dal quale crescono altre parti di una pianta. Di solito è ricoperto di squame protettive (perule). indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/gemma.htm [02/12/07 14.51.08] genere Genere E' una unità di classificazione dei viventi. E' un gruppo di specie con caratteristiche simili indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/genere.htm [02/12/07 14.51.08] glabra Glabra Significa "senza peluria" e si riferisce generalmente alle pagine delle foglie o ad altre superfici. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/glabro.htm [02/12/07 14.51.09] infiorescenza Infiorescenza Rami o gruppo di rami sui quali sono disposti fiori. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/infiorescenza.htm [02/12/07 14.51.09] infruttescenza Infruttescenza I frutti derivati dai fiori di un'infiorescenza sono raggruppati in infruttescenze indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/infruttescenza.htm [02/12/07 14.51.10] imparipennata Imparipennata Foglia composta da un numero dispari di foglioline disposte ai lati opposti della nervatura centrale, più una all'apice. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/imparipenn.htm [02/12/07 14.51.10] legume Legume Frutto secco deiscente allungato formato da due valve (baccelli) che contengono i semi. Ha un solo loculo. Es.: fagioli e piselli indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/legume.htm [02/12/07 14.51.11] Samara Samara E' una specie di achenio fornito di ali (Olmo, Acero) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/samara.htm [02/12/07 14.51.12] siliqua Siliqua Frutto secco deiscente che assomiglia ad un legume ma internamente è diviso da un setto longitudinale. A maturità si apre con due valve che mettono allo scoperto il setto portante i semi (Cavolo, Violaciocca) indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/siliqua.htm [02/12/07 14.51.12] specie Specie E' l'unità fondamentale di classificazione degli esseri viventi. Due individui appartengono alla stessa specie se sono interfecondi, cioè se possono generare una discendenza formata da individui a sua volta fecondi. indice | home http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/specie.htm [02/12/07 14.51.13] tomentoso tomentoso ricoperto di una fitta peluria cotonosa indice | http://www.vettorpisani.net/alberi/gloss/tomentoso.htm [02/12/07 14.51.13] home C.R.E.S.T. snc - Sezione divulgazione, didattica e formazione CHIMICA E PROCESSI MINIMI INDISPENSABILI PER LA BIOLOGIA settembre 2007 ATTIVITÀ DIDATTICA INTORNO ALLE OSSERVAZIONI METEOROLOGICHE (936 Kb) - luglio 2007 CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE Strumenti per esercitazioni nel laboratorio di Scienze della Terra (337 Kb) - luglio 2007 SCIENZE DELLA TERRA giugno 2007 CLASSIFICARE I PRINCIPALI GRUPPI SISTEMATICI DEGLI ORGANISMI ACQUATICI MACROBENTONICI (450 Kb) - maggio 2007 DESCRIVERE IL BOSCO E CLASSIFICARE GLI ALBERI (594 Kb) - marzo 2007 LA TUTELA DELLE SPECIE VEGETALI RARE (418 Kb) - novembre 2006 ELEMENTI CLIMATICI DEL PIEMONTE (382 Kb) - febbraio 2006 ACQUA CONTRO ACQUA - QUALE DA BERE? L’imbroglio delle acque in bottiglia (128 Kb) - gennaio 2006 Creative Commons License Le opere riportate in questa sezione sono pubblicate sotto la licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.5 Italy License. http://www.crestsnc.it/divulgazione/download.htm (2 of 3) [02/03/2008 11.45.50] C.R.E.S.T. snc - Sezione divulgazione, didattica e formazione Torna alla pagina precedente SCHEDA pag. kbyte download Scheda 1 ATOMI E MATERIA VIVENTE 3 132 Scheda 2 IL LINGUAGGIO CHIMICO 2 82 Scheda 3 L’ACQUA 4 334 Scheda 4 SALI MINERALI 3 116 Scarica questo PDF Scarica questo PDF Scarica questo PDF Scarica questo PDF Scheda 5 EQUILIBRIO ACIDO - BASE NELL’ACQUA 2 74 Scarica questo PDF Scheda 6 ZUCCHERI (GLICIDI) 4 80 Scheda 7 GRASSI (LIPIDI) 3 143 Scheda 8 AMMINOACIDI 2 153 28 Scarica questo PDF Scarica questo PDF Scarica questo PDF Scarica questo PDF 95 Scarica questo PDF 16 Scarica questo PDF 98 Scarica questo PDF 36 Scarica questo PDF 40 Scarica questo PDF 169 Scarica questo PDF 19 Scarica questo PDF 36 Scarica questo PDF 79 Scarica questo PDF 50 Scarica questo PDF 51 Scarica questo PDF 228 Scarica questo PDF 147 Scarica questo PDF PROTEINE Scheda 9 2 Scheda PROCESSI ED ENZIMI 2 10 Scheda VITAMINE 1 11 Scheda L’ADENOSINTRIFOSFATO 2 12 Scheda METABOLISMO 3 13 Scheda FABBISOGNO ENERGETICO 3 (ALIMENTARE) 14 Scheda ACIDI NUCLEICI 3 15 Scheda IL CARBONIO E GLI ORGANISMI 2 16 Scheda METABOLISMO E REAZIONI 2 CHIMICHE 17 Scheda RESPIRAZIONE AEROBICA 2 18 Scheda RESPIRAZIONE ANAEROBICA 3 19 Scheda AUTOTROFIA 3 20 Scheda METABOLISMO E 3 CLASSIFICAZIONE 21 Scheda CICLO DEL CARBONIO 2 22 TOTALI 56 2.206 Torna alla pagina precedente Creative Commons License Le opere riportate in questa sezione sono pubblicate sotto la licenza Creative Commons Attribution-NoDerivs 2.5 Italy License. http://www.crestsnc.it/divulgazione/media/materia/materiaindex.htm (2 of 3) [02/03/2008 11.46.16] PEROSINO G.C. Chimica e processi minimi indispensabili per la biologia. Scheda 20 - CREST (To). 20 - AUTOTROFIA I sistemi di produzione di energia visti fino ad ora sono quelli utilizzati da tutti gli organismi a partire da sostanza organica. Quelli eterotrofi si procurano sostanza organica dall’esterno, ma ve ne sono altri (autotrofi) in grado, a partire da sostanze inorganiche semplici (acqua, anidride carbonica e sali) quali fonti di carbonio (C), idrogeno (H), ossigeno (O), azoto (N) e altri elementi in piccolissime quantità, di costruire sostanze organiche complesse (per esempio zuccheri). Le sostanze organiche, di cui sono costituiti gli stessi organismi e/o utilizzate per i processi metabolici, sono costituite da una “impalcatura” di atomi detti “elementi primari plastici” (C, H, O e N); in essa entrano a far parte altri elementi (zlfo nelle proteine, fosforo negli acidi nucleici, ferro nell’emoglobina,…) che derivano dai Sali minerali (vedi schede 1 e 4). Il processo compiuto dagli organismi autotrofi è il seguente: H2O + CO2 + sali minerali + E Î sostanza organica + O2 CO2 e H2O non sono più prodotti come accade nei processi descritti nelle schede 18 e 19, ma i reagenti di partenza, cioè materie prime assunte dall’ambiente. Il risultato è costituito da complesse molecole organiche “rifinite” con atomi metallici derivanti dai sali minerali (nutrienti) sciolti nell’acqua. Si tratta di un processo anabolico poiché comporta la costruzione di complesse molecole organiche a partire da semplici composti inorganici. Il simbolo di energia (E) compare a sinistra dell’equazione, ma potrebbe essere segnato a destra con segno negativo; ciò significa che si tratta di un processo endoergonico (vedi scheda 17). Trattandosi di un processo endoergonico è necessaria una fonte di energia. Quando questa è rappresentata da onde elettromagnetiche nel campo del visibile (luce) si utilizza il termine “fotosintesi” (per esempio piante verdi e fitoplancton). Vi sono organismi fotosintetici in grado di utilizzare altri donatori di ossigeno tra i quali, per esempio, l’idrogeno solforato (H2S). In questo caso il prodotto finale anziché ossigeno è lo zolfo elementare: H2O + CO2 + sali minerali + E Î sostanza organica + O2 In generale la sostanza organica costruita da un fotoautotrofo può essere utilizzata dallo stesso organismo per aggiungere materia di cui esso stesso è costituito, oppure può essere demolita secondo uno dei processi aerobici o anaerobici illustrati nelle schede 18 e 19. Infatti anche un vivente autotrofo deve produrre ATP dal quale attingere energia per tutte le funzioni vitali. La differenza rispetto ad un eterotrofo consiste nel modo di procurarsi sostanza organica: costruendosela per il primo ed assumendola dall’esterno per il secondo. Pertanto un’alga o una quercia compiono sia il processo di fotosintesi, sia quello di respirazione aerobica; si potrebbe pensare che producano tanto ossigeno quanto ne consumano. In realtà la massa di sostanza organica costruita rispetto a quella distrutta è maggiore, altrimenti non vi sarebbe accrescimento; quindi è complessivamente maggiore la quantità di ossigeno prodotto rispetto a quello consumato dallo stesso vegetale, a vantaggio degli organismi eterotrofi che sono esclusivamente consumatori. Una quercia, nell’inverno, non compie processi (o quasi) cioè presenta un metabolismo prossimo allo zero, quindi non produce e non consuma; come se non esistesse. Durante la stagione calda produce più sostanza organica di quanta ne consuma e per tale motivo cresce, cioè aumenta di massa. La giornata di 24 ore è divisa in un periodo di buio ed uno di luce. Nella notte la pianta demolisce (con la respirazione aerobica) sostanza organica per ottenere energia per produrre ATP. Durante il periodo di luce, oltre ai processi di demolizione, attiva anche quelli di produzione di sostanza organica (fotosintesi). Le quantità di sostanza organica e di ossigeno prodotte durante il periodo di luce sono superiori a quelle demolita e consumata nell’arco delle 24 ore. 1 PEROSINO G.C. Chimica e processi minimi indispensabili per la biologia. Scheda 20 - CREST (To). Un organismo fotoautotrofo per crescere deve aumentare la sua massa organica, cioè deve essere positivo il bilancio tra produzione e consumo (la prima superiore al secondo). La conseguenza è un surplus di ossigeno (ne viene prodotto più di quanto ne viene consumato). Questo surplus è all’origine della presenza di ossigeno nell’atmosfera e nelle acque dei fiumi, dei laghi e dei mari. La maggior parte dell’ossigeno presente sul nostro pianeta viene prodotto dagli organismi vegetali acquatici. Sebbene le foreste, nel bilancio globale dei gas presenti nell’atmosfera, siano molto importanti nell’assorbire CO2 e nell’emettere O2, maggiore è il contributo dei piccolissimi organismi costituenti il fitoplancton degli oceani che riforniscono le acque (e quindi l’atmosfera) di ossigeno. Alcuni affermano che non bisogna tenere piante da appartamento nelle camere da letto. Durante la notte, secondo costoro, tali piante non fotosintetizzando, si comportano come qualsiasi eterotrofo, limitandosi a consumare ossigeno, che viene così sottratto alle persone e a produrre CO2, contribuendo all’inquinamento dell’aria nella camera. Tali affermazioni contengono un poco di vero, ma bisogna ragionare sulle quantità in gioco. L’O2 consumato e la CO2 prodotta da alcune piante in vaso durante la notte sono quantità molto piccole rispetto a quelle dovute alla presenza di una persona. Se veramente occorresse tenere conto di tale preoccupazione, allora bisognerebbe dormire in una camera sempre soli, in quanto una persona in più consumerebbe più O2 di quanto ne consumerebbero numerose piante in vaso; oppure bisognerebbe dormire con la finestra sempre spalancata, anche in inverno. Se anche le piante (o più persone che dormono nella stessa camera) consumassero tanto ossigeno e quindi ve ne fosse molto meno da respirare, non succederebbe proprio nulla. All’altitudine di 2.000 m s.l.m. la pressione dell’aria è minore, con un 25 % di O2 in meno rispetto alla pianura; eppure si respira bene; anzi si ha l’impressione di respirare meglio in montagna, a meno che non si vada troppo in alto. Inoltre la CO2 non è un gas tossico; nella camera da letto ve ne potrebbe essere anche il doppio, il triplo o anche dieci volte di più e nessuno si accorgerebbe di nulla. In conclusione, se piace l’arredamento con piante vive, non vi sono ragioni igieniche per rinunciarvi; anzi, durante l’inverno, la presenta di tali piante contribuirebbe a mantenere più alto il tasso di umidità negli appartamenti, solitamente troppo caldi e “secchi” (quindi dannosi all’apparato respiratorio) a causa del riscaldamento artificiale. Alcuni autotrofi, invece di sfruttare la luce quale fonte di energia, utilizzano sostanze inorganiche che vengono ossidate con consumo di ossigeno e liberazione di energia che viene utilizzata per i processi di sintesi di molecole organiche (chemiotrofismo). Sono organismi chemiotrofi i batteri nitrificanti che compiono l’ossidazione di ammoniaca a nitrato. Batteri del genere Nitrosomonas ottengo energia nel seguente modo: NH3 + O2 Î HNO2 + E Questi batteri, che si trovano nel suolo o nelle acque, liberano acido nitroso (HNO2) che si può scindere in ioni idrogeno (H+) e anioni NO2- agendo come fonte di nitriti. Questi ultimi possono ancora essere ossidati, dagli altri batteri, a nitrati (NO3- dall’acido nitrico HNO3), Sali nutrienti molto importanti per i vegetali: NO2- + O2 Î NO3 + E I solfobatteri, come quelli del genere Beggiatoa, ossidano l’idrogeno solforato a zolfo elementare (S): H2S + O2 Î S + H2O + E Altri sofobatteri, come alcuni del genere Thiobacillus, ossidano lo zolfo elementare ad acido solforico (H2SO4) che può essere fonte di solfati (SO42-) per i vegetali: S + H2O Î H2SO4 + E Fra i chemioautrofi vi sono infine da ricordare i ferrobatteri, che compiono l’ossidazione del ferro bivalente (Fe2+) a ferro trivalente (Fe3+). In sintesi, gli organismi autotrofi costruiscono complesse sostanze organiche; queste vengono utilizzate dagli stessi con le identiche modalità degli eterotrofi, in quanto l’obiettivo principale per tutti è la costituzione di una riserva di adenosintrifosfato (ATP). Le differenze metaboliche tra gli organismi dipendono dal modo con cui si procurano la sostanza organica (autotrofia o eterotrofia) e dal modo con cui la demoliscono per ottenere energia per ottenere ATP (glicolisi, ossidazione, fermentazione,…). Per comprendere bene il ruolo di un organismo nell’ambiente circostante, la classificazione dei processi metabolici con i quali ricava energia, come vedremo, è molto importante. 2 PEROSINO G.C. Chimica e processi minimi indispensabili per la biologia. Scheda 20 - CREST (To). Più di 3 - 4 miliardi di anni fa sulla Terra non esisteva vita e non c’era ossigeno nelle acque e nell’atmosfera. Pertanto i primi semplici organismi dovevano essere tutti eterotrofi e chemioautotrofi anaerobi. Circa 1,5 - 2 miliardi di anni fa comparvero i primi organismi fotoautotrofi e quindi iniziò la produzione di ossigeno che andò ad arricchire prima le acque degli oceani e poi l’atmosfera. La disponibilità di ossigeno ha poi permesso l’affermazione dei processi metabolici aerobi che, rispetto a quelli anaerobici, sono caratterizzati da un miglio rendimento energetico. La presenza di ossigeno nell’atmosfera ha permesso lo sviluppo della barriera di ozono nei suoi strati superiori. L’ozono infatti si forma dal bombardamento dei raggi ultravioletti (UV) sull’ossigeno stesso. Tale barriera, a sua volta, limita fortemente l’intensità delle radiazioni ultraviolette sulla superficie della Terra. Nell’acqua i raggi UV sono fermati, per la maggior parte, già dallo strato più superficiale di pochi centimetri). I raggi UV sono letali per gli organismi e prima dell’arricchimento di ossigeno nell’atmosfera (più o meno un miliardo di anni fa) e quindi prima della formazione della barriera di ozono, la vita era impossibile fuori dai mari. Circa 800 milioni di anni fa, grazie alla barriera di ozono, inizio la colonizzazione delle terre emerse. 3 PEROSINO G.C. Chimica e processi minimi indispensabili per la biologia. Scheda 22 - CREST (To). 22 - CICLO DEL CARBONIO Tutte le sostanze possono essere distinte in due grandi categorie: composti organici e composti inorganici (vedi scheda 2). I primi sono legati ai viventi (biosfera) e i secondi al dominio minerale (ambiente fisico). Riprendendo la domanda già posta nella scheda 16, quali sono, nelle acque e negli ecosistemi terrestri, i processi naturali che legano, o meglio che rendono interdipendenti il regno organico e quello inorganico, il regno vivente (l’ambiente biologico) e quello minerale (l’ambiente fisico)? A questo quesito, semplificando molto, si può rispondere citando due processi biologici fondamentali: la fotosintesi e la respirazione. I vegetali, attraverso la fotosintesi (vedi scheda 20), sono in grado di “costruirsi” la materia di cui essi stessi sono costituiti. I vegetali possono essere definiti organismi autotrofi (dal greco “trophe” = nutrizione; auto - sufficienti) oppure organismi produttori. La fotosintesi è il processo che consente alla materia di passare dallo stato inorganico a quello organico (organicazione). Un organismo animale (eterotrofo) deve utilizzare, come fonte di accrescimento, sostanza organica “già costruita”. È un organismo consumatore; deve cioè cibarsi direttamente di vegetali se erbivoro, di animali erbivori se carnivoro; oppure può essere un organismo decompositore (vermi, insetti, batteri,...), un consumatore che utilizza, come fonte di cibo, detriti o rifiuti organici, spoglie di altri organismi o loro residui. Gran parte del materiale organico utilizzato dai decompositori come cibo viene “demolito”, con consumo di ossigeno e conseguente produzione di rifiuti quali acqua e anidride carbonica, secondo un processo inverso a quello della fotosintesi. Questo processo (respirazione; vedi schede 20 e 21) non è esclusivo degli eterotrofi, è presente anche negli autotrofi e viene utilizzato dagli organismi allo scopo di ottenere energia per tutte le attività metaboliche (costruire ATP). La respirazione è il processo che permette alla materia di passare dallo stato organico a quello inorganico (mineralizzazione). Se con la fotosintesi avviene la trasformazione da sostanze inorganiche semplici a sostanze organiche complesse (con consumo di energia e produzione di ossigeno), con la respirazione accade l’opposto e si viene così a chiudere il ciclo regno organico/regno minerale. Il ciclo del carbonio appena descritto è molto importante per lo studio degli ambienti naturali, acquatici o terrestri. Consideriamo, quale esempio, un piccolo lago. Le acque sono popolate da tanti organismi, tra i quali numerosi sono quelli visibili solo al microscopio; essi sono incapaci di compiere veri e propri spostamenti e rimangono più o meno “sospesi” nel mezzo acqueo circostante. L’insieme di quei piccoli esseri costituisce il plancton. Una parte di quegli organismi (il fitoplancton) è costituito da vegetali in grado di compiere il processo di fotosintesi. Essi si accrescono e si riproducono utilizzando l’acqua del lago, la CO2 e i sali in essa disciolti e sfruttando l’energia della luce solare che riesce a penetrare per qualche metro in profondità. Il fitoplancton costituisce il “pascolo” per lo zooplancton (plancton animale), che ottiene energia per mezzo della respirazione. Il plancton costituisce cibo per organismi di maggiori dimensioni quali i piccoli pesci. Questi, a loro volta, sono prede di pesci più grandi e così via fino agli uccelli acquatici e ad altri predatori, uomo compreso. È questa una catena alimentare il cui primo anello (o livello trofico) comprende gli organismi vegetali (i produttori come il fitoplancton), il secondo anello comprende gli erbivori (i consumatori primari come lo zooplancton), il terzo i carnivori (i consumatori secondari come i piccoli pesci), e così via... Un luccio, un martin pescatore, una lontra, l’uomo, si trovano in corrispondenza degli ultimi livelli trofici. Mentre i produttori trasformano sostanza inorganica in organica, i consumatori utilizzano quest’ultima demolendola nei loro apparati digerenti e producendo scorie costituite da composti inorganici (acqua, anidride carbonica,...) e da residui organici (escrementi) che vengono dispersi nell’ambiente circostante 1 PEROSINO G.C. Chimica e processi minimi indispensabili per la biologia. Scheda 22 - CREST (To). costituendo “cibo” per microrganismi (per lo più batteri e funghi decompositori) che completano la demolizione fino a semplici composti inorganici nuovamente a disposizione dei produttori. Il carbonio è soltanto uno dei numerosi elementi che viene coinvolto nei cicli della materia. L’ossigeno e l’idrogeno sono dipendenti dai cicli del carbonio e dell’acqua, mentre il ciclo dell’azoto merita alcune considerazioni. L’azoto è un elemento fondamentale per la sintesi proteica; gli aminoacidi infatti sono costituiti da un atomo di carbonio posto al centro di un tetraedro di cui uno dei vertici è costituito da un gruppo amminico (-NH2). L’azoto può essere considerato un elemento rifinitore di estrema importanza nell’intelaatura del reticolo di atomi costituenti le proeine. Esso si trova nelle acque (nel terreno, nei laghi, nei mari,…) a formare sali, quali prevalentemente nitrati, nitriti o sali ammoniacali negli ambienti poveri di ossigeno. L’azoto viene organicato grazie ai prodottori; i vegetali terrestri assorbono, con le radici, l’acqua del terreno e quindi anche i sali di azoto in essa disciolti; i vegetali acquatici (idrofite e fitoplancton) assorbono l’acqua (ed i sali) nella quale sono immersi. La mineralizzazione dell’azoto organico avviene in diverse tappe. L’azione dei decompositori sulle spoglie e sui residui dei organismi vegetali ed animali porta alla formazione di composti dell’azoto con struttura molecolare più semplice. Questi sono ossidati da organismi chemiosintetici (batteri nitrificanti; vedi scheda 20) con conseguente formazione di nitriti e successivamente di nitrati. Una parte può combinarsi con altre sostanze per formare, in ambienti chimici particolari o in eccezionali condizioni di sovrassaturazione, sali insolubili che si accumulano nei sedimenti venendo così sottratti al ciclo. Tuttavia l’azoto che viene così perso viene rimpiazzato da quello derivante dall’azione chimica ed erosiva dell’acqua sulle rocce affioranti, soprattutto dove i processi di pedogenesi sono maggiormente accentuati; l’azoto “imprigionato” nei sedimenti può ritornare, in tempi geologici, ad essere nuovamente disponibile grazie alle orogenesi (movimenti della crosta terrestre). In ambienti poveri di ossigeno o del tutto anossici i nitrati possono essere utilizzati come ossidanti dai batteri denitrificanti con conseguente liberazione di azoto allo stato elementare che ritorna all’atmosfera. Esso viene rimpiazzato da organismi fissatori in grado di utilizzare direttamente le molecole biatomiche dell’azoto libero per edificare molecole organiche; si tratta di un numero relativamente piccolo di batteri e di alghe azzurre (Cianofita). Un gruppo di elementi (detti “secondari indispensabili” od “oligodinamici”; vedi scheda 1) comprende lo zolfo, il sodio, il potassio, il calcio, ecc... Insieme costituiscono mediamente il 2 % in peso dei viventi, ma sono indispensabili per tutti i processi vitali. Fra essi il più importante, come percentuale in peso, è il fosforo con un rapporto, rispetto all’azoto, di circa 1:10. In realtà tutti gli elementi sono importanti e quindi si dovrebbe studiare tutti cicli relativi, ma questo costituisce un argomento dell’ecologia. 2 CREST Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio CREST s.n.c. di Perosino Gian Carlo & c. 10136 Torino (Italia) - Via Caprera, 15 - E-mail [email protected] tel. 011/3299419/3299165 r.a. - fax 011/3299165 - P.IVA 02746980016 - CCIAA 599025 - Trib. Torino n. 4004/81 DESCRIVERE IL BOSCO e CLASSIFICARE GLI ALBERI (breve guida per una esercitazione in Natura) A cura di: Gian Carlo PEROSINO e Patrizia ZACCARA C.R.E.S.T. - Centro Ricerche in Ecologia e Scienze del Territorio (Torino). Torino, marzo 2007 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). ISTRUZIONI Il materiale incluso nella raccolta che segue comprende: • • • • scheda di analisi del bosco; scheda di analisi degli alberi; chiave dicotomica per la determinazione degli alberi del nord Italia (escluse le specie esotiche); glossario per la comprensione dei termini utilizzati nelle schede e nella chiave. Tale materiale è stato pensato per aumentare le possibilità di osservazione, di riflessione e di possibili correlazioni durante una passeggiata naturalistica o durante la visita di un bosco da parte di singoli o di un gruppo classe guidato dall’insegnante di Scienze. Vengono prese in considerazione soltanto le specie arboree spontanee e pertanto quelle che sono autoctone del nord Italia o che, pur essendo alloctone, possono vivere e riprodursi senza l’ausilio dell’uomo nei boschi naturali (Robinia, Ailanto, Castagno,…). Scheda di analisi del bosco La scheda di analisi del bosco prende in esame tutte le possibili interazioni del bosco con il territorio circostante, intese come ambiente naturale o umano. Questi aspetti infatti hanno incidenze sulla naturalità del bosco e sulla sua composizione in specie. È opportuno, per evitare eccessive interferenze delle attività umane, che il bosco scelto per le osservazioni sia abbastanza lontano da strade e paesi (è sufficiente inoltrarsi a piedi lungo un sentiero per una mezzoretta per trovarsi spesso in ambienti molto selvaggi!). Poichè la scheda pone anche domande relative alle condizioni meteorologiche presenti e del prossimo passato (settimana precedente) è opportuno raccogliere i dati richiesti dalle fonti informative nella settimana precedente il sopralluogo in campo. Scheda di analisi degli alberi Le schede relative alle singole specie di alberi possono essere riprodotte e numerate in modo da permettere ad ogni ragazzo (o ad ogni gruppo) la raccolta dei dati, se non di tutte le specie presenti, di un numero abbastanza elevato di alberi. Ad ogni scheda compilata corrisponderà un codice formato da una lettera assegnata al gruppo di studenti coinvolto e da un numero progressivo. Attenzione: • se le foglie sono composte di foglioline occorre raccogliere l’intera foglia e non solo le foglioline; • si dovrà prestare attenzione, sia per la foglia singola, sia per quella composta, all’inserzione delle stesse lungo il fusto (opposte o alterne) in quanto, talvolta, questo carattere permette di discriminare una specie da un’altra; • le foglie da raccogliere vanno scelte fra quelle già completamente sviluppate in modo che tutti i caratteri siano ben visibili (dimensioni e pelosità); • è necessario raccogliere dall’esemplare un piccolo rametto e/o più foglie complete di picciolo in modo da avere una gamma sufficientemente significativa della variabilità morfologica all’interno della specie. I materiali raccolti vanno messi in sacchetti contenenti il codice relativo. Questo permette, dopo la determinazione della specie, di corredare tale indicazione con le informazioni raccolte sull’albero di provenienza. Chiave dicotomica per la determinazione delle specie Tale chiave permette la determinazione di 45 specie di alberi tipici della vegetazione di pianura, collina, montagna e delle fasce riparie del nord Italia. Per renderla più semplice ed accessibile si è scelto di utilizzare, quale unico elemento di osservazione indispensabile, la foglia. I frutti infatti non sono sempre presenti, così come i fiori e talvolta di non facile osservazione. Questo sistema semplificato non permette tuttavia di determinare specie problematiche quali ad esempio i salici, che richiedono l’osservazione di dettagli non sempre ben distinguibili. Per queste piante pertanto, qualora 1 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). la determinazione non conduca ad una delle specie contemplate, in quanto piuttosto comuni, ci si dovrà accontentare della determinazione a livello generico di salice. Gli esemplari raccolti vanno determinati in campo o si possono essiccare e determinati in un secondo momento, magari anche allo scopo di costruirsi un eventuale erbario. Istruzioni per essiccare le piante e conservarle Nel caso in cui si volesse realizzare anche un erbario, si suggeriscono le seguenti modalità: Le piante vanno raccolte e poste in un sacchetto di plastica chiuso, facendovi uscire l’aria. Prima le si ripone ad essiccare e meglio è, ma se non si riesce a farlo subito, l’operazione può essere compiuta il giorno seguente, conservandoli al fresco o in frigorifero. Occorre cercare un angolo asciutto e porvi due quotidiani piegati in due. La carta di giornale, oltre ad avere un buon potere assorbente non piace per niente agli insetti, che non amano il piombo e che pertanto non si divoreranno le piante in essa contenute. Sopra di essi vengono posti, a strati alternati, una camicia (foglio singolo di giornale piegato in due contenente gli esemplari ben distesi e con l’indicazione del loro codice) ed un quotidiano piegato in due, continuando così sino ad aver esaurito le piante da essiccare e terminando con due giornali piegati. Sopra questa stratificazione si pone una tavola di legno o di compensato o semplicemente dei libri di dimensioni adeguate. Maggiore è il peso posto sopra la pila dei giornali e più belli e distesi saranno i campioni di erbario ottenuti. Nei giorni seguenti (per circa una settimana) è opportuno cambiare i giornali interi sopra e sotto le camicie che si sono inumiditi con l’acqua delle piante e metterli ad asciugare, sostituendoli con degli altri asciutti. Facendo questa operazione si aprono anche le singole camicie contenenti gli esemplari e si sistemano meglio le foglie eventualmente rimaste mal piegate o stropicciate. Dopo una ventina di giorni i campioni dovrebbero essere essiccati. Per esserne sicuri è sufficiente piegare un pezzettino di una foglia: se si spezza è pronto per essere montato. Per il montaggio si utilizzano fogli bianchi da disegno ai quali l’esemplare viene fissato con striscioline di carta sottili e spilli. É opportuno non utilizzare colle poichè potrebbero essere attraenti per funghi o insetti. In basso a destra del foglio viene lasciato uno spazietto per spillare un cartellino contenente il nome della specie, luogo, data della raccolta e nome del determinatore. 2 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). IL BOSCO (scheda di osservazione)1 rilevatore/i: Scuola/gruppo: Comune: SITO DI RILEVAMENTO Località: Comune: Data: Ora: Altitudine:2 pianura (assenza di ondulazioni evidenti del terreno) Morfologia del collina (con altitudine inferiore a 600 ÷ 800 m s.l.m. territorio montagna (con altitudine superiore a 600 ÷ 800 m s.l.m. sommità del rilievo Esposizione (se territorio su una bassura collinare o montano) esposizione del versante versante orografico se individuabile2 sx Orientamento 3 Presenza di zona/e umida/e : Segni antropici presenza di centri abitati entro un raggio di 1 km presenza di aree industriali entro 1 km presenza di impianti sportivi entro 1 km presenza di case e/o cascine isolate entro 1 km presenza di ferrovie entro un raggio di 0,5 km presenza di strade asfaltate entro 0,5 km presenza di strade non asfaltate entro 0,3 km altri segni antropici: SI SI SI SI SI SI SI Classe: Prov: m s.l.m. dx NO NO NO NO NO NO NO CONDIZIONI METEOROLOGICHE4 Cielo sereno o poco nuvoloso copertura delle nubi < 25 % < 1/4 Cielo nuvoloso copertura delle nubi 25 % ÷ 50 % 1/4 ÷ 2/4 Cielo molto nuvoloso copertura delle nubi 50 % ÷ 75 % 2/4 ÷ 3/4 Cielo coperto copertura delle nubi 75 % ÷ 100 % 3/4 ÷ 4/4 assenti Precipitazioni al momento del rilievo modeste e/o intermittenti continue, abbondanti assenti da molti giorni Precipitazioni precedenti il rilievo recenti, ma poco abbondanti recenti ed abbondanti elevata (sintomi di insofferenza) Temperatura al momento del prelievo media (valori intorno a 15 ÷ 20 °C) fresca (necessità di maglia o giacca) valori sempre superiori a 5 ÷ 10 °C Temperatura precedente il rilievo valori inferiori, anche con gelo 1 Utilizza soprattutto il glossario. Vedi scheda nel glossario. 3 Presenza di zone umide ad acque stagnanti (lago, stagno, palude, torbiera,…bacini artificiali), sorgenti, corsi d’acqua e canali artificiali (di qualunque dimensione), purchè almeno semipermanenti (con acqua presente almeno per oltre sei mesi). 4 È importante iniziare le osservazioni meteorologiche almeno una settimana precedente l’escursione nel bosco, sia osservando le condizioni del “tempo”, sia seguendo le situazioni atmosferiche descritte da bollettini meteo diffusi dai mezzi di informazione. 2 3 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). LUCI E COLORI Bosco in ombra; possibili “chiazze” di luce su non più del 10 % (1/10) del suolo. Bosco parzialmente in ombra; la luce del Sole illumina meno della metà del suolo. Bosco molto luminoso; la luce dl Sole giunge su oltre la metà della superficie del suolo. Indica il colore più frequente (più abbondante) 1: 2: Indica i primi cinque colori più abbondanti, dal più diffuso (in 3: alto), al meno diffuso (in basso). 4: 5: VEGETAZIONE OSSERVABILE alberi arbusti muschi funghi rampicanti erbacee licheni felci 5 presenza di fiori presenza di frutti altro: Indica il numero di specie di alberi che compongono il bosco6 ceduo STRUTTURA DEL BOSCO7 ceduo composto coetaneo naturale disetaneo artificiale fustaia stratificato perticaia puro (monospecifico) adulta misto (due o più specie) matura SUOLO2 Sulla superficie del suolo si osservano i seguenti elementi: 8 Pendenza del terreno. Indicare, con i numeri "1", "2" e "3", in ordine di importanza (frequenza) le componenti minerali detritiche del suolo. pianeggiante inclinato ripido argilla sabbia ghiaia Sostanza organica (s.o.) - il suolo appare: molto ricco di s.o. (e/o humus); anche scostando l'eventuale vegetazione di sottobosco non è possibile distinguere facilmente la natura minerale sottostante; con s.o. (e/o humus); fra i residui che ricoprono la superficie del suolo, si distingue abbastanza facilmente la natura minerale; povero di s.o. (e/o di humus); detriti organici assenti o presenti in scarsa quantità; suolo costituito prevalentemente (o del tutto) dalle componenti minerali. scuro chiaro secco 9 Ulteriori caratteristiche del suolo morbido duro bagnato compatto sciolto inzuppato 5 Presenza di piante con frutti (sono da escludere frutti rinvenuti sul suolo, solitamente vecchi, marci, secchi,…). 6 Per rispondere non occorre identificare le specie, ma contarne il numero (alberi “diversi”). 7 Vedi glossario. 8 Escludere dossi, scarpate, incisioni, movimenti artificiali di terra,...; considerare in media tutta l'area visibile attorno al sito di osservazione. 9 Si possono “crocettare” una o più voci 4 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). DESCRIZIONE DELL’ALBERO DENSITÀ PORTAMENTO TRONCO CORTECCIA FOGLIE albero isolato gruppi radi di alberi alberi numerosi (bosco) eretto liscia prostrato ceppo rugosa < 5 5 ÷ 10 > 10 modesta media elevata ALTEZZA [m] incurvato fusto Scheda: cespuglioso circonferenza screpolata squamosa cm lenticolare aghi singoli aghi a 2/5 aghi a ciuffi numerosi foglie opposte foglie alterne foglie dure, spesse e/o coriacee, sempreverdi foglie leggere, caduche, di consistenza erbacea FIORE (*) FRUTTO cono legnoso carnoso DESCRIZIONE DELL’ALBERO DENSITÀ PORTAMENTO TRONCO CORTECCIA FOGLIE albero isolato gruppi radi di alberi alberi numerosi (bosco) eretto fusto liscia screpolata < 5 5 ÷ 10 > 10 modesta media elevata prostrato ceppo rugosa Scheda: ALTEZZA [m] incurvato altro cespuglioso circonferenza squamosa cm lenticolare aghi singoli aghi a 2/5 aghi a ciuffi numerosi foglie opposte foglie alterne foglie dure, spesse e/o coriacee, sempreverdi foglie leggere, caduche, di consistenza erbacea FIORE (*) FRUTTO cono legnoso carnoso altro (*) Descrizione sintetica. Tra l’altro, indicare se trattasi di fiori singoli o infiorescenze; riportare colore/i, numero ed eventualmente forma dei petali. Se possibile indicare se trattasi di fiori di piante monoiche o dioiche. 5 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). CHIAVE PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI ALBERI N 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 011 012 013 014 015 016 017 018 019 020 021 022 023 024 025 Descrizione della foglia e di altri caratteri Specie Foglie ad ago Foglie a superficie più estesa Ciuffi di numerosi aghi (≥ 6) Ciuffi di 5 aghi Ciuffi di 2 aghi Aghi singoli Aghi piatti Aghi a sezione triangolare Aghi corti molto pungenti - pianta di montagna Aghi piatti con due strie bianche nella pagina inferiore Aghi piatti, più flessibili con colore verde più scuro ed appuntiti Foglie a squame sovrapposte in rami flessibili, pianta di montagna Foglie a pagina espansa di varia forma Foglie composte Foglie semplici (comprese quelle profondamente incise) Foglie formate da foglioline ovali/ellittiche a margine liscio Foglie formate da foglioline lanceolate Foglioline tre per ogni foglia; pianta pelosa pedemontana Foglioline tre per ogni foglia; pianta glabra alpina Foglioline in numero superiore a tre Foglioline a margine liscio, piuttosto grandi, con odore caratteristico Foglioline a margine liscio, piuttosto grandi, con orecchiette alla base e odore ripugnante Foglioline a margine dentato Foglie composte da 5 foglioline con picciolo evidente Foglie con più di 5 foglioline con punte evidenti e base progressivamente ristretta Foglie con più di 5 foglioline, punte poco evidenti e basa bruscamente ristretta. Foglie persistenti coriacee con pagina superiore spesso lucida Foglie caduche di consistenza erbacea Margine dentato, spinoso Margine liscio revoluto Foglia lucida e verde su entrambe le pagine. Foglia verde superiormente e con pagina inferiore bianco-lanata Foglie lanceolate (decisamente più lunghe che larghe) Foglie di forma diversa (ovale-ellittico, tonda, triangolare-romboidale) con o senza incisioni Foglie adulte brevi (≤ 4 cm), dentate a partire dalla metà, rami rossastri Foglie adulte più lunghe (> 4 cm) Pagina inferiore ricoperta di peli argentei Pagina inferiore priva di peli argentei e margine con denti evidenti Foglie di forma ovale ellittica (intera o con incisioni) Foglie di forma diversa Foglia incisa da lobi Foglia intera priva di incisioni lobate Foglia a margine liscio Foglia a margine dentato Le foglie alla base formano due orecchiette Le foglie si attenuano alla base in un cuneo Le foglie sono glabre sulla pagina inferiore Le foglie sono pelosette sulla pagina inferiore Foglia divisa in lobi profondi i cui margini hanno pochi denti grandi e acuti Foglia divisa in lobi profondi i cui margini sono finemente dentati Foglia divisa in lobi poco profondi con peluria bianca sulla pagina inferiore Foglia divisa in lobi poco profondi senza peluria bianca sulla pagina inferiore Pagina inferiore evidentemente pelosa Pagina inferiore di altro aspetto Presenza di stipole alla base del picciolo Assenza di stipole alla base del picciolo Foglie a margine dentato Foglie a margine ondulato e peloso, venature secondarie evidenti, parallele 6 002 005 LARICE1 PINO CEMBRO2 PINO3 003 004 ABETE ROSSO4 GINEPRO COMUNE5 ABETE BIANCO6 TASSO7 GINEPRO SABINA8 006 007 011 008 009 MAGGIOCIONDOLO9 MAGGIOC. ALPINO10 ROBINIA11 NOCE12 AILANTO13 010 SAMBUCO14 FRASSINO15 16 SORBO U. 012 014 013 BOSSO17 AGRIFOGLIO18 LECCIO19 015 017 SALICE ROSSO20 016 SALICE BIANCO21 CASTAGNO22 018 028 019 023 020 022 FARNIA23 021 ROVERE24 ROVERELLA25 QUERCIA ROSSA26 CIAVARDELLO27 PIOPPO BIANCO28 GELSO BIANCO29 024 025 SALICONE30 SORBO MONTANO31 026 FAGGIO32 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). 026 027 028 029 030 031 032 033 034 035 036 037 038 Base della foglia simmetrica Base della foglia asimmetrica Foglie con larghezza massima centrale Foglie con larghezza massima centrale o superiore Foglie con apice acuto ben evidente e ghiandole rosse sul picciolo Foglie di forma tonda (non a cuore) con o senza apice Foglie di forma diversa Margine con pochi denti irregolari, distanziati fra loro Margine con denti fini o grossolani numerosi e continui Foglie con larghezza massima nel terzo superiore Foglie con larghezza massima nella zona centrale Foglie con apice evidente Foglie con apice tronco Foglie a forma di cuore Foglie di forma diversa Foglie a base asimmetrica Foglie a base simmetrica, ruvide sopra, sotto pelosette Foglie di forma triangolare-romboidale Foglie di forma diversa Margine della foglia a denti arrotondati Margine della foglia a denti fini Larghezza foglie ≥ della lunghezza divise in 3 ÷ 5 lobi; lunghezza < 10 cm Larghezza foglie ≥ della lunghezza divise in 3 ÷ 5 lobi; lunghezza 10 ÷16 cm Lobo apicale fra due incisioni profonde (~ 1/2 del nervo principale) Lobo apicale fra due incisioni poco profonde (1/6-1/3 del nervo principale Pochi denti laterali ai lobi lunghi fino a 1 cm Numerosi denti laterali ai lobi brevi 027 OLMO33 CARPINO NERO34 CARPINO BIANCO35 CILIEGIO SELVATICO36 029 032 PIOPPO TREMULO37 030 NOCCIOLO38 031 ONTANO BIANCO39 ONTANO NERO40 033 034 TIGLIO41 GELSO NERO42 035 036 PIOPPO CIPRESSINO43 BETULLA44 037 038 ACERO OPPIO45 ACERO ALPINO46 ACERO RICCIO47 ACERO DI MONTE48 NOTE 1. Larix decidua. 2. Pinus cembra. 3. Comprende il pino silvestre (Pinus sylvestris; la specie più frequente), il pino uncinato (Pinus uncinata; distinguibile dal precedente per la pigna asimmetrica con le squame arcuate ad uncino) ed il pino mugo (Pinus mugo; simile ai precedenti, spesso con portamento prostrato e a quote superiori). 4. Picea abies. 5. Juniperus communis. 6. Abies alba. 7. Taxus baccata. 8. Juniperus sabina. 9. Laburnum anagyroides 10. Laburnum alpinum 11. Robinia pseudoacacia. 12. Juglans regia. 13. Ailanthus altissima. 14. Sambucus nigra. 15. Fraxinus excelsior. 16. Sorbo degli uccellatori - Sorbus aucuparia. 17. Buxus sempervirens. 18. Ilex aquifolium. 19. Quercus ilex. 20. Salix purpurea. 21. Salix alba. Tale specie è la più frequente tra i salici spontanei con quelle caratteristiche foglie. Infatti merita citare anche, quali esempi: salice da ceste (S. triandra), salice fragile (S. fragilis), salice nero (S. daphnoides),… La determinazione specifica dei salici richiederebbe l’osservazione di altri particolari morfologici tra i quali soprattutto quelle delle infiorescenze maschili e femminili. Pertanto nell’attività di determinazione proposta con questa chiave, si suggerisce di utilizzare il termine generico “salice” quando si hanno incertezze sull’attribuzione del nome specifico “bianco”. 22. Castanea sativa. 23. Quercus robur. 24. Quercus petraea. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 7 Quercus pubescens. Querce rubra. Sorbus torminalis Populus alba. Morus alba. Salix caprea. Sorbus aria. Fagus sylvatica. Comprende l’olmo campestre (Ulmus minor; frequente in pianura; pagina superiore delle foglie glabra e lucida), l’olmo montano (Ulmus glabra; frequente in montagna; pagine fogliari ruvide) e, più raro l’olmo bianco (Ulmus laevis; talora coltivato come pianta da ombra). L’olmo è seriamente minacciato da una grave malattia (grafiosi) che colpisce soprattutto le piante adulte. Frequentemente si rinvengono esemplari “sani”, ma alloctoni e molto simili agli olmi indigeni. Ostrya carpinifolia Carpinus betulus Prunus avium Populus tremula Corylus avellana Alnus incana Alnus glutinosa Comprende, tra gli altri, il tiglio selvatico (Tilia cordata; il più frequente nelle aree di pianura, ma soprattutto collinari, pedemontane, fino a ~ 1.400 m s.l.m.) e tiglio nostrano (Tilia platyphyllos; meno frequente). Talora si rinvengono ibridi. Morus nigra. Populus nigra. Betula pubescens. Molto simile, ma meno diffusa è la betulla pendula (Betula pendula). Acer campestre. Acer opulifolium. Acer platanoides. Acer pseudoplatanus. PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). GLOSSARIO AGHIFOGLIA: albero o arbusto con foglia a forma di ago (si contrappone con latifoglia). Praticamente sono tutte le conifere. Sono quasi sempre sempreverdi (aghi persistenti durante la stagione fredda) e raramente caducifoglie (unico esempio in Italia è il larice). AFFASTELLATA: vedere radice. ANGIOSPERME: piante con fiori (gli ovuli, cellule riproduttive femminili, sono racchiusi nell'ovario). Possono essere alberi, arbusti, erbe,... ANNUALE: pianta il cui ciclo vitale dura soltanto un anno (erbacee). ARBOREA: pianta che ha forma e qualità dell'albero. ALBERO: pianta arborea, legnosa, perenne, con "rami piantati sul fusto a partire da una certa distanza dal suolo"; quest'ultima caratteristica risulta spesso poco evidente nelle piante giovani o trattate a ceduo. Le dimensioni vanno da pochi metri, con diametri anche di pochi centimetri, fino ad oltre 100 m di altezza con 10 m di diametro (come le sequoie). L’altitudine di un punto (una casa, una vetta,....) è l’altezza sul livello marino. Se i continenti fossero ridotti ad una serie di buchi e gallerie fra loro collegati, l’acqua del mare vi penetrerebbe mantenendo lo stesso livello, formando una superficie immaginaria che fa da riferimento per l’altitudine; essa si esprime in metri (m) sul (s.) livello (l.) marino (m.). Un punto sotto il livello del mare (per es. un sottomarino) si trova ad una altitudine negativa. ARBUSTO: pianta legnosa, perenne, di altezza ridotta, il cui fusto presenta ramificazioni fin dalla base, legnose per tutta la loro lunghezza (frutice) o solo nella parte inferiore (suffrutice). Simili ad esso possono essere gli alberi giovani o trattati a ceduo. Gli arbusti arrivano ad una altezza massima di pochi metri con ramificazioni spesso esili e con diametri di pochi centimetri. ARBORICOLTURA: coltivazione di alberi, nella maggior parte per la produzione di legname e cellulosa per le industrie cartiere. ARGILLA: frazione della parte minerale del suolo. Essa è costituita da frammenti minerali molto piccoli, invisibili ad occhio nudo (talvolta appena distinguibili con una lente). Sporca le mani, imbevuta d’acqua (fango) diventa plastica (come la plastilina) e odora di terra bagnata. ALLOCTONA: pianta non originaria del posto, tipica di altre regioni o di altre parti del mondo, piantata dall'uomo o nata spontaneamente da semi originatisi da altre piante alloctone (piantate in tempi precedenti dall'uomo). AUTOCTONA: pianta originaria del posto, che è sempre stata presente, come specie, da tempi remoti nella nostra regione, indipendentemente dalle attività dell'uomo. AVVENTIZIA: vedere radice. BIENNALE: pianta il cui ciclo vitale dura due anni (erbacee). BOSCO: associazione vegetale formata da alberi, arbusti, cespugli, costituitasi spontaneamente (naturale) o per intervento dell'uomo (artificiale). I boschi possono essere puri (formati da piante di un'unica specie) o misti (più specie), coetanei (piante della stessa età), disetanei (piante con età diverse), trattato a fustaia o a ceduo. 8 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). BULBO: vedere fusto. BRATTEE: espansioni di consistenza fogliacea presenti talvolta alla base delle foglie o dei fiori. CADUCA: foglia di caducifoglia. CADUCIFOGLIA: albero o arbusto che perde le foglie durante la stagione fredda (generalmente latifoglia con foglie leggere, non coriacee e resistenti). CAPITOZZARE: potare energicamente un albero, tagliandone la parte sommitale, per ottenere numerosi giovani rami diritti. Se il taglio avviene a poca altezza del suolo si ottiene un ceppo (vedere ceduo). CEDUO: è un sistema per lo sfruttamento di un bosco di latifoglie (alternativo alla fustaia). Gli alberi vengono, da giovani, tagliati in modo da lasciare dei ceppi. Da questi ricacciano "polloni" che sono rami che, in seguito, assumono l'aspetto di piccoli tronchi. Un albero trattato a ceduo, soprattutto se di ridotte dimensioni, può assomigliare ad un arbusto. Il ceduo è un tipo di sfruttamento dei boschi che consente una elevata produzione di legna ma di piccola pezzatura (minor valore); il terreno viene eccessivamente sfruttato e gli alberi non raggiungo portamenti naturali e grandi dimensioni. CEPPO: porzione sotterranea e parzialmente emersa, alla base del fusto degli alberi, che sovente ricaccia polloni. CESPUGLIO: insieme di pianticelle nate da una stessa radice o da radici molto vicine. CHIOMA: l'insieme dei rami e foglie di un albero o arbusto. CLADODI: vedere fusto. COMUNITA’ (o popolamento del bosco): insieme di popolazioni vegetali arboree che vivono in una determinata area CONCIME: sostanza utilizzata per spargere sul terreno allo scopo di aumentarne la fertilità. I concimi possono essere di tipo chimico (sali minerali) o di tipo organico (letame, humus,...) CONIFERE: sono gimnosperme, arboree, con fusto molto ramificato, in genere di grandi dimensioni, con foglie aghiformi (pini, abeti, larici, ginepri,...). CONO: può essere considerato, ma impropriamente, il frutto delle conifere (pigna). In realtà non si tratta di vero frutto in quanto i semi non sono racchiusi in un ovario trasformato (vedere frutto), ma sono nudi alle ascelle delle brattee: queste ultime sono simili a foglioline coriacee e legnose disposte numerose a comporre la pigna. CORTECCIA: parte esterna del fusto e delle radici degli alberi e degli arbusti. Il suo aspetto (liscia, rugosa, colore dominate, ecc...) può essere importante per il riconoscimento degli alberi. La superficie della corteccia può apparire molto diversa: liscia senza screpolature, rughe, incisioni, bitorzoli,... rugosa molto ruvida al tatto, screpolata cioè con numerose aperture, ferite, punti di lacerazione,... tanto più frequenti quanto più l'albero è vecchio, squamosa quando la superficie del tronco appare come ricoperto da numerose "squame" più o meno facilmente staccabili singolarmente, lenticolare la superficie del tronco appare come una sorta di puzzle di dischi rotondeggianti o ellittici. Le situazioni più frequenti sono cortecce lisce o rugose ed entrambe possono anche essere screpolate. DECIDUA: vedere caducifoglia. ERBA: pianta con fusto verde, non legnoso, in genere annuale, ma anche biennale e raramente perenne. Raramente supera il metro di altezza. ERBACEA: pianta che ha forma e qualità dell'erba; tale termine può essere uitilizzatro anche per la descrizione delle foglie relativamente alla loro consistenza. ESOTICA: vedere alloctona. DIOICA: pianta che porta fiori maschili e femminili su individui diversi (alternativo a monoica). 9 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). La struttura del bosco è l’aspetto esterno dell’insieme degli alberi, risultato di una storia dominata dalla Natura oppure condizionata dalle attività dell’uomo. Se gli alberi hanno tutti, più o meno, la stessa altezza, significa che hanno la stessa età (bosco coetaneo). Se invece gli alberi hanno altezze diverse hanno anche età diverse (bosco disetaneo). Ci sono situazioni intermedie come, per esempio, uno strato di alberi maturi, con al di sotto giovani piante (bosco a popolamento stratificato). Nel caso in cui il bosco fosse formato da gruppi di alberi di età diverse, allora si tratta di un popolamento disetaneo a gruppi. Se il bosco è naturale, cioè non influenzato dall’azione dell’uomo, si presenta generalmente disetaneo o disetaneo per gruppi. Man mano che un vecchio albero muore, lo spazio vuoto viene occupato da giovani piante. L’azione dell’uomo (tagli e rimboschimenti) favorisce i popolamenti coetanei. La fustaia è un bosco dove tutti, o quasi tutti, gli alberi sono nati da seme. La fustaia naturale è quella sviluppata da semi provenienti dalle piante presenti nelle aree intorno. La fustaia artificiale è quella sviluppata dallo spargimento di semi da parte dell’uomo e provenienti da altri luoghi (vivai forestali), spesso con piante disposte in modo regolare sul terreno. Fustaia Una fustaia coetanea si può classificare in base all’età degli alberi: perticaia giovane (alberi piccoli e molto fitti), fustaia adulta (dominanza di alberi adulti) e fustaia matura (presenza di alberi vecchi o molto vecchi e prossimi a deperire. Ceduo Se da un ceppo escono più fusti (polloni) abbiamo un bosco ceduo, formato dal taglio di piante preesistenti e dal cui ceppo sono stati emessi i polloni. I boschi cedui consentono una rapida produzione di legname da ardere o per la costruzione di piccoli pali. Non tutti gli alberi possono emettere polloni dopo il taglio. Alcuni boschi presentano sia alberi cedui, sia fusti; in tal caso si tratta di boschi cedui composti. Piante tutte della stessa specie formano un bosco puro (monospecifico). In natu-ra tali situazioni sono rare e si formano solitamente in situazioni ambientali estreme (per es. in alta montagna dove si possono trovare lariceti e abetine pu-re). Spesso l’intervento dell’uomo agevo-la la formazione di tali boschi, sia con gli impianti artificiali monospecifici (cioè con piante tutte della stessa specie), sia favorendo una specie rispetto alle altre. Bosco puro Bosco misto Il bosco misto è un popolamento formato da due o più specie; se una è molto più abbondante rispetto alle altre, si definisce dominante. Ogni tipo di bosco è caratteristico di una precisa fascia altimetrica prediligendo determinati terreni, esposizioni e con diverse esigenze in fatto di umidità e di suoli. 10 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). FANEROGAME: piante con apparati riproduttori ben visibili, con fiori e semi. Possono essere angiosperme e gimnosperme. FASCICOLATA: vedere radice. FELCI: piante particolari che hanno la caratteristica di non possedere fiori (si riproducono con sistemi che necessitano della presenza di acqua o di elevata umidità). In certe zone tropicali esistono specie arboree di grandi dimensioni. FERTILITA’: caratteristica dei terreni con la quale si descrive l’attitudine alla produzione agricola e/o forestale. FIORI: la maggior parte dei vegetali che ti sono intorno (alberi, arbusti, erbe, rampicanti, ecc...) appartengono tutti al gruppo delle "angiosperme" che si riproducono grazie a fiori veri e propri con ovuli (cellule riproduttive femminili) racchiusi in un contenitore detto ovario. Sono senza fiori altre piante come pini, abeti, felci,... Si distinguono: fiori singoli se ogni fiore è ben individuabile e distanziato dagli altri della stessa pianta. Infiorescenze se più fiori sono raccolti in un insieme che talvolta, da una osservazione superficiale, sembra un unico fiore. FITTONE: vedere radice. FOGLIA: è la parte verde degli alberi e degli arbusti. In essa avvengono i processi di fotosintesi per mezzo dei quali la pianta può crescere. Le foglie possono essere classificate in base alla persistenza (caduche o sempreverdi), alla consistenza (leggere, carnose, sottili,....) ed alla forma (ad ago, larghe, dentellate, cuoriformi,...). Le foglie possono essere utilizzate per distinguere i vari tipi di piante. A lato - Voltando le spalle a monte e volgendo lo sguardo a valle, si distinguono la destra e la sinistra orografica. In basso - La diversa esposizione al Sole, soprattutto nelle vallate con andamento simile ai paralleli, determina condizioni climatiche diverse nei due versanti. 11 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). FOGLIA COMPOSTA: foglia suddivisa in più elementi a forma di foglie più piccole che prendono il nome di “foglioline”; è importante notare che se eventuali incisioni lungo il margine non raggiungono la venatura centrale la foglia è intera (con incisioni profonde) anziché composta. FOGLIAME: l’insieme di foglie di un albero o di un arbusto. FOGLIOLINE: elementi in cui può essere suddivisa una “foglia composta”. FRUTICE: vedere arbusto. FRUTTO: è un organo vegetale contenente semi. I semi sono paragonabili a piantine in miniatura in grado di prendere vita se si trovano in adatte condizioni ambientali (generalmente caldo e umidità). I semi derivano dalla fecondazione degli ovuli contenuti nell'ovario dei fiori. Avvenuta la fecondazione le pareti dell'ovario si trasformano diventando frutto la cui parete esterna viene detta "pericarpo". Sono detti "frutti legnosi" (o secchi) se il pericarpo è secco e membranoso. Sono detti "frutti carnosi" se il pericarpo è molle e succulento. Attenzione! le pigne (anche dette "coni") non sono veri frutti, ma l'organo delle conifere corrispondente al frutto delle angiosperme. FUNGHI: costituiscono un grande gruppo entro il quale sono compresi organismi come le muffe, i lieviti ed altri microscopici presenti in tutti gli ambienti. Non possono essere considerati vegetali veri perché non sono in grado di compiere la fotosintesi. Quelli che si osservano nel bosco o nei prati (con gambo e cappello) costituiscono una specie di frutto (che serve per disperdere le spore riproduttive); esso si origina da un complesso di lunghi e sottili filamenti formanti un fitto intreccio nel suolo (il vero corpo del fungo). In molti casi l'intreccio vive in simbiosi con alcuni alberi: una sorta di reciproca collaborazione attraverso uno stretto legame fra intreccio di ife e le radici. Anche i tartufi appartengono al gruppo dei funghi. FUSTAIA: è un modo di curare il bosco di latifoglie (alternativo al ceduo). Gli alberi non vengono tagliati a ceduo, ma lasciati crescere e curati in modo che i fusti possano svilupparsi bene in altezza. Gli alberi assumono un portamento naturale, con singoli fusti che crescono assumendo dimensioni anche imponenti. Si tratta di un bosco naturale, con grandi alberi che danno un legname di elevato valore, con una produzione decisamente meno intensiva del ceduo. FUSTO: parte principale (detto anche "caule") del corpo delle piante superiori da cui si dipartono i rami e le foglie. Esso svolge la funzione di trasporto dalle radici alle foglie e viceversa. Negli alberi molto giovani o le porzioni apicali (di un anno di età) appare ancora verde e capace di fotosintesi. Successivamente diventa legnoso e negli alberi prende il nome di tronco. Il fusto può assumere forme particolari, nella maggior parte dei casi per funzionare come organo di riserva; il caso più evidente è rappresentato dalla cactacee (piante grasse) nelle quali il fusto si ingrossa notevolmente per accumulare acqua indispensabile nelle zone aride. Nelle nostre zone sono più frequenti: tubero forte ingrossamento che si sviluppa sotto-terra (es. patata); bulbo fusto sotterraneo costituito da foglie trasformate, carnose e ricche di nutrimento (es. cipolla); rizoma fusto che si allunga subito sotto la superficie della terra e dal quale si formano nuove piante; stolone fusto strisciante sulla superficie del terreno, dal quale possono formarsi nuove piante (es. fragola); cladodi fusto e/o rami (o porzioni di essi) assumono forma molto appiattita e mantengono la capacità di fotosintesi (tipico di ambienti aridi). viticcio porzioni di fusto o di rami che si allungano a formare organi "aggrappanti" per sostenere tutta la pianta (es. vite). GALLA: protuberanza causata da insetti (o da funghi) che si può trovare su qualsiasi parte della pianta (prevalentemente sulle foglie). GIMNOSPERME: piante che mancano di veri fiori (gli ovuli, cellule riproduttive femminili, sono nudi, cioè non racchiusi nell'ovario). In questo gruppo sono comprese le conifere, dove i fiori sono sostituiti dalle pigne (piante arboree come abeti, pini, larici,...). GHIAIA: frazione della parte minerale del suolo. Essa è costituita da frammenti minerali con dimensioni superiori a 2 mm. Di questa categoria fanno parte anche le pietre ed i massi. INSERZIONE ALTERNA: disposizione delle foglie sfalsata lungo il fusto. INSERZIONE OPPOSTA: le foglie sono disposte sul fusto una di fronte all’altra. 12 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). HUMUS: componente del suolo derivata dalla trasformazione di sostanze organiche (frammenti di rami, pezzi di tronchi, foglie, steli di erbacee, escrementi, resti di animali, ecc...). I residui di organismi vegetali ed animali presenti sul terreno vengono decomposti ad opera di invertebrati (vermi, insetti, larve di insetti, ecc...) e di microrganismi (batteri) che demoliscono la sostanza organica in composti più semplici (humus); questi ultimi sono destinati ad essere ulteriormente demoliti fino al risultato finale di sali minerali, che vengono poi utilizzati dalle piante. Un suolo ricco di sostanza organica e di humus è più soffice, trattiene meglio l'acqua e limita parzialmente lo scorrimento dell'acqua superficiale ed è ottimo per l'agricoltura e, più in generale, per lo sviluppo dei vegetali. IBRIDO: pianta risultante dall'incrocio di due specie diverse (anche se generalmente molto simili) e che possiede alcuni caratteri di ciascuno dei genitori. Nella maggior parte dei casi gli ibridi sono sterili, poco frequenti in natura. Essi sono in genere ottenuti artificialmente soprattutto nella arboricoltura. INDIGENA: vedere autoctona. LANATA: copertura di peli curvi che conferisce un aspetto infeltrito alla pagina fogliare, generalmente inferiore. LANCEOLATA: termine per indicare la forma allungata ed affusolata di una folgia. LATIFOGLIA: albero o arbusto con foglie con lembo allargato (si contrappone con aghifoglie). Praticamente sono tutte le angiosperme. Possono essere sia "caducifoglie" (perdono le foglie nella stagione fredda), sia "sempreverdi" (non perdono le foglie che sono generalmente dure e coriacee). LEGNOSA: pianta il cui tronco è costituito da "legno" che è un materiale "robusto" che serve come sostegno agli alberi ed agli arbusti, cioè i vegetali che si sviluppano in altezza maggiormente rispetto ad altri. Nel legno avviene il trasporto della linfa dalle radici alle foglie ed è costituito in gran parte da una sostanza, detta "lignina", che serve per dare consistenza e robustezza. Negli alberi i rami giovani sono prima piccoli, verdi e teneri e successivamente assumono maggiori dimensioni diventando anche più robusti arricchendosi di lignina ("lignificazione", cioè diventano legnosi). LENTICOLARE: vedere corteccia. LETAME: vedi lettiera. LETTIERA: è uno strato di materiali vegetali (paglia, foglie,...) disposto nelle stalle come giaciglio per gli animali in modo che ne assorba le deiezioni e possa essere rimosso ed usato come letame. Impropriamente tale termine indica anche lo strato di foglie che copre il suolo in un bosco. LIANA: pianta legnosa arrampicante. LICHENI: sono una "simbiosi" tra un'alga ed un fungo; quest'ultimo forma un sottile intreccio di ife (filamenti finissimi, ciascuno dei quali non distinguibile dagli altri) entro il quale sono sparse le cellule algali. Il fungo dà sostegno, acqua e sali minerali all'alga, la quale (grazie alla fotosintesi) produce sostanza organica anche per il fungo. La maggior parte dei licheni appaiono come "croste" sulle superfici dei massi, dei tronchi, delle pareti di costruzioni ed assumono colori assai diversi. LISCIA: vedere corteccia. MACCHIA: formazione vegetale folta, costituita da grandi arbusti e di alberi sparsi, spesso anche con liane, molto intricata, presente soprattutto in clima mediterraneo. MINERALI: costituiscono una componente importante del terreno; essi possono essere distinti in due categorie: - frazione detritica - è costituita dai detriti (frammenti o “pezzi”) derivanti dal disfacimento delle rocce e possono essere distinti in tre grandi categorie a seconda delle dimensioni dei “pezzi” che li compongono: argilla, sabbia e ghiaia. - frazione solubile - è costituita dai sali minerali sciolti nelle acque che circolano nel suolo; essi sono assorbiti, insieme all’acqua nella quale sono disciolti, dalle radici delle piante. Quando un suolo è prevalentemente minerale (con poca sostanza organica e con poco humus) può essere classificabile come ghiaioso (se prevale la ghiaia), sabbioso (se prevale la sabbia) o argilloso (se prevale l’argilla). MONOICA: pianta che porta fiori maschili e femminili su uno stesso individuo (alternativo a dioica). MUSCHIO: si tratta di una pianta molto particolare, non classificabile con termini normalmente usati per altre tipi di piante (arborea, arbustiva, erbacea, ecc...). Non si riproduce con fiori, ma non 13 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). appartiene al gruppo delle felci nè a quello delle gimnosperme; e un vegetale più primitivo che, in genere, forma piccoli tappeti soffici, di colore verde più o meno scuro, in ambienti umidi. NAPIFORME: vedere radice. NATURALIZZATA: specie (nel nostro caso pianta arborea o arbustiva) alloctona, ma ormai ben stabilita nel nostro territorio in quanto riesce a compiere tutto il suo ciclo biologico (cioè si riproduce spontaneamente e mantiene popolazioni stabili senza l'intervento umano). PAGINA: superficie della foglia superiore o inferiore. PEDUNCOLO: asse che sostiene fiori o frutti. PERENNE: pianta il cui ciclo vitale dura più di due anni: Gli alberi ed arbusti sono perenni perchè vivono parecchi anni (fino a diversi secoli i più longevi). PERSISTENTE (FOGLIA): vedere sempreverde. PIANTA: organismo vegetale (con cellule provviste di parete ed in grado di compiere la fotosintesi) costituito da tre importanti apparati: radicale (l'insieme di radici predisposte per l'assorbimento di acqua e sali minerali e con funzione di ancoraggio), sistema per la fotosintesi (normalmente di colore verde come, per esempio, le foglie degli alberi), sistema collettore (insieme di canali per il trasporto dei materiali fra i due precedenti apparati). Possono essere considerate piante (con radici, fusto e foglie) le angiosperme, le gimnosperme e le pteridofite (felci, equiseti,...). Non sono considerabili vere piante i licheni, funghi ed alghe, anche se vengono descritti nei libri di botanica (scienza dei vegetali). PICCIOLO: asse che sostiene le foglie. PIGNA: vedere cono. POLLONI: vedere ceduo. POPOLAZIONE: gruppo di organismi della stessa specie che occupano una determinata area. POPOLAMENTO: vedere comunità PORTAMENTO: forma ed aspetto di una pianta con particolare riferimento al modo con la quale si innalza dal suolo. Può essere eretto (con fusto più o meno diritto rispetto al suolo), curvato (pianta curva per sua natura o piegata per il vento, il peso della neve o della chioma,...), prostrato (quasi "coricato" sul suolo per sua natura o per agenti esterni come nel caso precedente), cespuglioso (che ha forma di cespuglio). POTARE: taglio di rami e talora anche della parte superiore del tronco al fine di conferire forme particolari all'albero, oppure per favorire la formazione di fiori e/o di frutti, oppure per eliminare porzioni malate, oppure per evitare rischi di rotture di rami con conseguenti danni a manufatti o a persone. In qualche caso la potatura serve per ottenere legna per usi diversi; ma in questo caso il termine "potatura" è poco indicato. RADICE: organo ipogeo (sotto-terra) con funzione di ancorare le piante al terreno e di assorbire da questo l'acqua ed i sali minerali in essa disciolti da inviare alla parte superiore della pianta. Spesso funziona anche come "serbatoio" di sostanze di riserva. La radice può acquisire molte forme. Per esempio quelle tabulari (che scendono dai rami di grandi alberi fino a terra per formare sostegni verticali; es ficus), aeree (che servono alla piante per assorbire umidità), respiratorie (che servono alla pianta, che vive in terreni melmosi, per respirare l'ossigeno atmosferico). Nelle nostre zone le forme più frequenti sono: fittone a forma di cono, molto allungato, rivolto verso il basso, da cui dipartono radici secondarie, con dimensioni molto più piccole; affastellata radici numerose e più o meno delle stesse dimensioni (fascicolata); napiforme di forma rotondeggiante, con piccola radice terminale (es. ravanello); tuberosa alcune parti delle radici sono particolarmente ingrossate (es. barbabietola); avventizia funzionale per il sostegno ed il nutrimento (es. edera). RAMPICANTI: piante con fusto molto allungato e flessibile, che non possono mantenersi erette e si aggrappano a sostegni diversi (altre piante, pali, rocce, muri,...). Possono essere annuali (campanelle) o perenni (edera); si tratta quasi sempre di erbacee, ma i fusti più vecchi di alcune specie possono anche lignificare (senza che ciò significhi la loro classificazione in piante legnose). REVOLUTO: termine per indicare il margine fogliare ripiegato verso il basso. RIZOMA: vedere fusto. 14 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). RUGOSA: vedere corteccia. SABBIA: frazione della parte minerale del suolo. Essa è costituita da frammenti minerali piccoli (con dimensioni inferiori a 2 mm), ma visibili ad occhio nudo (chiaramente distinguibili con una lente). Non sporca le mani, imbevuta d’acqua rimane incoerente ed è molto permeabile. SEMPREVERDE: albero o arbusto che conserva le foglie durante la stagione fredda. Praticamente tutte le conifere (larice escluso) e parte della latifoglie (spesso con foglie coriacee e resistenti). SCREPOLATA: vedere corteccia. SOSTANZA ORGANICA: è una componente molto importante del suolo. Esso è formata dalla materia che costituisce il corpo degli organismi morti o viventi o i loro resti. Fanno parte della sostanza organica tutti gli essere viventi che vivono nel terreno (essenzialmente microrganismi, invertebrati, parti sotterranee delle piante) od in prossimità di esso (per esempio rettili, anfibi, micromammiferi, predatori diversi, parte aerea delle piante, ecc...). Ma la maggior massa della sostanza organica del suolo è rappresentata dai resti degli organismi: foglie, rami caduti, erbe seccate, resti di frutti, escrementi di animali e loro carogne, ecc.... Prima o poi tutta la sostanza organica (compresa quella vivente, ma destinata alla morte) viene trasformata direttamente in minerali od in humus (quest’ultimo rappresenta una fase intermedia in quanto anch’esso viene trasformato, seppure più lentamente in sali minerali). Se un suolo presenta una scarsa componente minerale, mentre la sostanza organica (con humus più o meno abbondante) è prevalente, si parla di “suolo organico”. Microrganismi (batteri, funghi, alghe,....), macroinvertebrati (molluschi, insetti e loro larve, vermi,...), macrofauna (topolini, talpe, topiragno,...) e vegetali di vario tipo formano, nel suolo una biocenosi ricca e variata. SOVRAPPOSTE: termine per indicare la sovrapposizione, sfalsata o meno, delle parti apicali delle squame su parti basali delle squame sottostanti. SPONTANEA: vedere autoctona. 15 PEROSINO G.C., ZACCARA P., 2007. Il bosco ed i suoi alberi. C.R.E.S.T. (Torino). SQUAMA: foglia modificata, solitamente piccola, che assume consistenza coriacea. Può costituire la struttura di una foglia vera e propria, oppure assumere addirittura una consistenza legnosa come accade nella pigna. SQUAMOSA: vedere corteccia. STOLONE: vedere fusto. STIPOLE: piccole brattee a forma di foglioline presenti alla base del picciolo della foglia presenti in alcuni gruppi sistematici (es. rosacee ed alcuni salici). STROBILO: vedere cono. SUFFRUTICE: vedere arbusto. SUOLO: è una coltre di materiali che ricopre, con spessore molto variabile (talora assente) la superficie delle terre emerse del nostro pianeta. Esso è costituito da un insieme non consolidato di materie (più o meno “sciolto”, cioè poco o nulla compatto) le cui caratteristiche dipendono dall’ambiente nel quale, nel corso di tempi lunghissimi (secoli, millenni, milioni di anni), si è formato. Le parti principali del suolo sono: - minerali (più abbondanti in profondità); - sostanza organica ed humus (più abbondanti in superficie). TERRENO: vedi suolo. TRONCO: fusto legnoso degli alberi. Termine che potrebbe essere usato (anche se impropriamente) per indicare la ramificazioni degli arbusti. TUBERO: vedere fusto. TUBEROSA: vedere radice. 16 GLOSSARIO BOTANICO 1 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... GLOSSARIO BOTANICO A Achenio: Frutto secco indeiscente monospermo,con pericarpo sottile e cuoioso. Il termine, talvolta ambiguo ed usato spesso per indicare frutti diversi, viene riferito ad un ovario mono- o pluricarpellare; esempio il frutto delle Asteracee (Composite) che hanno ovario infero pluricarpellare. Aciculare: Riferito a organi di forma sottile, aghiforme, rigida e acuminata. Aciculato: Riferito ad un organo che presenta sulla superficie solchi e striature sottili. Aclamide (sin.= nudo) di fiore privo del perianzio. Aculeato: Dotato di aculei. Aculeo: Struttura appuntita in cui non passano i tessuti conduttori e che deriva dai tessuti epidermici; ad esempio nelle Rose. Acuminato: Riferito all' apice di una foglia, (petalo, sepalo, brattea ecc.), quando esso termina restringendosi gradualmente in una punta sottile ed allungata. Acuto: Riferito all' apice di una foglia, (petalo, sepalo, brattea ecc.), quando esso termina a punta formando un angolo acuto. Aerenchima: Tipo di tessuto parenchimatico caratterizzato da ampie lacune per favorire maggiormente il passaggio dell'aria. Agamica: Riferito alla riproduzione delle piante di tipo asessuata. Alato: Generalmente riferito ad un tipo di frutto dotato di un' 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 2 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... espansione membranacea adatta ad essere trasportato dal vento. Albume: Parte del seme che contiene le sostanze di riserva. Alterne: Riferito generalmente alla disposizione delle foglie sul fusto quando ad ogni nodo corrisponde solo una foglia e sul lato opposto rispetto alla precedente. Amento: Infiorescenza racemosa o indefinita a fiori sessili tipo spiga pendula, ma con fiori unisessuali. Amplessicaule: Riferito a foglie, piccioli, stipole ecc., che con la loro parte inferiore abbracciano il fusto. Anatropo: Riferito alla posizione dell'ovulo rispetto al funicolo, si ha quando l'ovulo è pendente sul funicolo e quindi l'asse dellovulo e quasi parallelo a quello del funicolo. Androceo: Insieme degli stami che costituiscono l'apparato riproduttore maschile. Antela: Infiorescenza composta simile alla pannocchia in cui però ciascun ramo è più alto di quello che lo porta. Antera: Parte terminale fertile dello stame, composta da due teche, che racchiude il polline. Anulata: Riferito generalmente alla membrana cellulare dotata di ispessimenti, emergenze a forma di anello. Apicifissa: Riferito all'antera quando il filamento staminale si inserisce in corrispondenza della parte apicale dell'antera. Apireni: Riferito a frutti che si sviluppano senza formare all'interno i semi. Apocarpico: Riferito ad un gineceo pluricarpellare in cui i carpelli rimangono separati, indipendenti tra loro. Aracnoidato: Dotato di peli sottili, sericei, intrecciati come una ragnatela. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 3 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Archegonio: Organo riproduttore femminile delle Archegoniate e Spermatofite. Arillo: Formazione espansa formata dal funicolo che circonda il seme ma senza aderire al tegumento (Es. seme del Ricino). Arista: Sottile filamento di lunghezza variabile sito in corrispondenza della parte apicale di foglie, sepali, petali, brattee ecc, o nella porzione terminale delle glume o glumette in alcune Poacee (Graminacee). Aristato: Riferito all' apice di una foglia, (petalo, sepalo, brattea ecc.), quando esso termina bruscamente formando una punta (o filamento) sottile ed allungata. Ascellare: Riferito a fiori, gemme, rami ecc., posti all'ascella di una foglia ovvero nell'angolo tra la foglia e la porzione superiore del fusto. Asimmetrico: Privo di simmetria. Astata: Riferito generalmente alla foglia o alla sua base i cui lembi stretti ed allungati, di forma triangolare, formano un angolo quasi retto con il picciolo. Atactostele: Termine che indica la struttura del cilindro centrale del fusto nelle Monocotiledoni i cui fasci sono sparsi e senza un preciso ordine. Attenuato: Riferito a parti di una pianta che presentano dimensioni più ridotte, ad es. le foglie, tendono cioè a rimpicciolirsi dall'alto verso il basso o al contrario. Attinomorfo (sin.= regolare) : Riferito al perianzio quando presenta simmetria raggiata, ovvero con più piani di simmetria. Auricolata: Riferito a foglie o stipole che presentano alla base delle espansioni semi -circolari tipo "orecchiette". B Bacca: Frutto carnoso con epicarpo generalmente sottile, mesocarpo 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 4 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... ed endocarpo spesso e carnoso, semi sparsi nell'endocarpo. Balaustio: Tipo di bacca con pericarpo spugnoso diviso in setti trasversali, deriva da ovario infero; un esempio è il frutto del Melograno. Basifissa: Riferito all'antera quando il filamento si inserisce in corrispondenza della parte basale di essa. Bicarpellare: Riferito al gineceo formato da due carpelli. Bifidi: Riferito ad organi quali ad esempio petali, stili, viticci ecc., che sono divisi in due parti più o meno profondamente. Bifoliolata: Riferito ad una pianta, indica la presenza di due foglie; riferito ad una foglia è composta da due foglioline. Biforcato: Che si divide in due parti. Bigeminata: Riferito ad una foglia il cui picciolo si divide successivamente in due piccioli secondari portanti ciascuno un paio di foglioline. Bilabiato: Riferito al calice o alla corolla che saldati a tubo in corrispondenza della parte basale, risultano suddivisi superiormente in due parti dette: labbro superiore ed inferiore. Bilobi: Riferito ai petali, quando sono divisi in due lobi, in due parti con una incisione poco profonda, talvolta appena accenata. Bilomento: Varietà di siliqua che a maturità si separa trasversalmente in unità monosperme come il Lomento. Bipartito: Riferito ad un organo (es. foglia) che è suddiviso in due parti per più della metà della sua lunghezza. Bipennata: Riferito generalmente ad una foglia composta costituita da file opposte di foglioline pennate. Biserrulato: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta una dentellatura poco marcata, ma molto fitta a 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 5 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... denti triangolari acuti, stretti, a loro volta leggermente dentati. Biternate: Riferito generalmente ad una foglia composta il cui picciolo si divide in tre piccioli recanti ciascuno tre foglioline. Bosco: Formazione vegetale caratterizzata da essenze arboree ad alto fusto, appartenenti in prevalenza alla stessa specie. Bostrice: Infiorescenza a cima unipara scorpioide in cui i rami si inseriscono tutti sullo stesso lato obliquamente rispetto all'asse che li sostiene, avvolgendo in tal modo a spirale tutta l'infiorescenza. Brachiblasto: Ramo molto corto che porta foglie generalmente riunite in un ciuffo apicale. Brattea: Foglia modificata talvolta anche colorata posta vicino al fiore o ad una infiorescenza. Bulbillo: Bulbo di dimensioni ridotte che oltre a svolgere una funzione di riserva svolge anche una funzione di riproduzione vegetativa. C Caduco: Riferito ad organi o parti che hanno breve durata, ad esempio al distacco del calice prima dell'apertura del fiore, alla foglia in autunno, ecc... Calaza: Parte basale dell'ovulo. Calice: Verticillo esterno di foglie perianziali solitamente di colore verde, ma talvolta anche colorato. Calicetto (sin.= epicalice): Insieme di brattee esterne poste immediatamente sotto al calice e simile ad esso. Cambio: Tessuto meristematico secondario che consente l'accrescimento secondario in spessore del fusto nelle Gimnosperme, nelle Angiosperme Dicotiledoni e in alcuni casi nelle Monocotiledoni. Camefite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 6 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante che trascorrono la stagione avversa con delle gemme a meno di 25 cm. di altezza dal suolo. Campanulato: Riferito al calice o alla corolla che hanno una forma a campana. Campilodrome: Riferito alle nervature di primo ordine di una foglia che si dipartono separatamente dal margine del lembo e si curvano ad arco fino all'apice. Campilotropo: Riferito alla posizione dell'ovulo rispetto al funicolo, si ha quando l'ovulo è orizzontale sul funicolo, cioè l'asse dell'ovulo e quello del funicolo sono ortogonali tra loro. Canalicolato: Riferito ad un organo attraversato da più solchi a forma di piccoli canali. Capilliforme: (sin.= capillare) Riferito ad un organo lungo e molto sottile. Capitato: Riferito ad un organo (es.: lo stigma) ad apice arrotondato. Capolino: Tipo di infiorescenza racemosa o indefinita con asse principale raccorciato e sviluppato in senso longitudinale a costituire un ricettacolo con fiori sessili e dotato alla base di brattee involucrali. Capsula: Frutto secco deiscente pluricarpellare plurispermo che a maturità si apre secondo linee longitudinali, pori o attraverso il distacco di un opercolo. Capsula loculicida: L'apertura della capsula avviene secondo delle linee longitudinali che corrispondono alla nervatura centrale delle foglie carpellari. Capsula setticida: L'apertura della capsula avviene secondo delle linee longitudinali che corrispondono ai margini delle foglie carpellari. Capsula settifraga: L'apertura della capsula avviene secondo delle linee longitudinali o come in quella setticida o come in quella loculicida, tuttavia la differenza consiste nel fatto che i margini delle foglie 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 7 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... carpellari si uniscono tra loro fino al centro della capsula e successivamente a maturità si separano dalla parte esterna e costituiscono un asse longitudinale recante i semi. Carena: Riferito alla corolla delle Fabacee (Leguminose o Papilionacee) è l'insieme dei due petali inferiori saldati insieme tra loro e simulano la carena di una nave. Carenato: Riferito ad un organo o parte di esso che ha un aspetto simile alla carena di una nave. Cariosside: Frutto secco indeiscente pluricarpellare monospermo. Va considerato come una varietà di achenio, è caratterizzato dalla concrescenza del pericarpo col seme e deriva da un ovario supero. E' caratteristico delle Poacee (Graminacee). Carpello: Foglia modificata portante uno o più ovuli, ovvero macrosporofillo. Carpoforo: Prolungamento del ricettacolo che sostiene il gineceo e quindi successivamente il frutto. Caruncola: Protuberanza, escrescenza carnosa o coriacea presente in alcuni semi, sita in corrispondenza dell'area micropilare e appetita da alcuni animali. Catafillo: Foglia modificata di aspetto squamiforme, carnosa o papiracea per lo più priva di clorofilla; ad esempio le scaglie dei bulbi (Cipolla). Caule (sin. = fusto): Parte terminale del cormo che porta le foglie. Cera (sin.= pruina): Sostanza prodotta dalle cellule epidermiche che svolge una funzione protettiva. Ceroso (sin.= pruinoso): Riferito ad un organo (foglie, fusto, frutto, ecc.,) rivestito da uno strato di cera che svolge un'azione protettiva, impermebilizzante. Cespitoso: Riferito ad una pianta costituita da numerosi steli, foglie o fiori che derivano da un'unica radice o sono strettamente uniti. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 8 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Ciazio: Infiorescenza tipica delle Euforbie in cui solo fiore femminile lungamente peduncolato e attorniato da fiori maschili ad un solo stame è circondato da un involucro di brattee recanti quattro grossi nettari a simulare un unico fiore. Circinno: Infiorescenza a cima unipara elicoide in cui i rami si inseriscono tutti sullo stesso lato obliquamente rispetto all'asse che li sostiene. Ciliato: Riferito al margine di una foglia, petali, sepali o brattee, quando il contorno è munito di ciglia. Cima scorpioide: Cima unipara in cui i rami stanno tutti sullo stesso lato. Cima unipara elicoide: Cima unipara in cui i rami si inseriscono alternativamente sui lati opposti. Cinorrodo: Falso frutto, tipico della Rosa, costituito dal ricettacolo carnoso, a forma di coppa e tappezzato all'interno dai carpelli. Cirro: Foglia metamorfosata in un organo sottile e lungo che consente alle piante di avvilupparsi a dei sostegni per arrampicarsi in alto. Cladodio: Porzione del fusto o del picciolo modificato che somiglia ad una foglia (es. Cactacee Opuntia ficus-indica). Cletrofila: Riferito ad una foglia il cui lembo è variamente perforato. Conduplicata (sin. = duplicata): Riferito ad una foglia nella quale ciascuna metà della lamina si ripiega in due longitudinalmente. Connato-perfoliata: Riferito alle foglie quando sono opposte, saldate insieme per una porzione ed avvolgenti completamente il ramo su cui sono inserite. Cono (sin.= pigna): Insieme delle foglie fertili (squame) portanti il polline o gli ovuli e disposte ad elica o in verticilli su un asse ad accrescimento definito; tipico delle Pinacee. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 9 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Convoluta: Riferito ad una foglia la cui lamina tende ad arrotolarsi lungo il margine. Cordata: Riferito alla base di una foglia quando presenta una forma a cuore. Corimbo: Tipo di infiorescenza racemosa o indefinita con asse principale allungato in cui tutti i peduncoli fiorali sono allungati in modo da portare i fiori tutti la stessa altezza. Corimbo-composto (Sin. = corimbo-tirso): Infiorescenza composta in cui l'asse principale porta altri corimbi di secondo ordine. Cormo: Insieme dell'apparato radicale, delle foglie, del fusto delle piante superiori. Corolla: Verticillo interno delle foglie perianziali solitamente colorato. Corteccia: Insieme dei tessuti presenti nel fusto e nella radice, compresi tra l'epidermide all'esterno ed il cilindro centrale (stele) all'interno. Cotiledone: Foglia embrionale presente nel seme. Craspedio: Frutto secco deiscente tipo lomento che a maturità si separa trasversalmente in più porzioni monosperme lasciando però l'eso-impalcatura scheletrica attaccata al peduncolo, esempio è il frutto della Mimosa pudica. Crenato: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta una dentellatura poco marcata, arrotondata. Cruciforme: Riferito alla corolla delle Brassicaceae (Crucifere), composta da quattro petali disposti a croce. Culmo: Fusto delle Graminacee. Caratterizzato da parti piene detti nodi e da parti cave dette internodi. Cuneata: Riferita alla base di una foglia quando termina a forma di cuneo. Cupola: Involucro o lembo membranoso, fogliaceo o sclerotizzato che 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 10 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... avvolge un frutto secco indeiscente tipo noce o ghianda. D Deciduo (sin. = caduco): Si riferisce al distacco del calice insieme alla corolla dopo che è avvenuta la fecondazione. Decombente: Riferito a parti di una pianta che si dirigono verso il basso. Decussate: Riferito alle foglie quando sono opposte e ciascuna coppia è ruotata rispetto all'altra di di 90°; ad esempio nelle Lamiacee (Labiate) e nelle Cariofillacee. Deliquescente: Riferito a piante o parti di essa che a maturità passano ad uno stato semiliquido. Deltoide: Riferito alla forma della foglia quando ha una forma triangolare. Dentato: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta una dentellatura poco marcata, a denti ottusi larghi. Diachenio: Frutto secco indeiscente, schizocarpo, che a maturità si separa in due porzioni monocarpellari monosperme tipo achenio, sostenute da un carpoforo. Un esempio è dato dal frutto delle Apiacee (Ombrellifere). Diadelfi: Riferito agli stami quando i filamenti sono saldati tra loro in due gruppi, ad esempio nelle Fabacee (Leguminose) in cui nove stami sono saldati tra loro ed uno è libero. Diagrammi fiorali: Disposizione degli elementi fiorali proiettati su un piano normale all'asse del fiore. Dialipetala: Riferito alla corolla, quando i petali sono tutti liberi, separati completamente tra loro. Dialisepalo: Riferito al calice, quando i sepali sono tutti liberi, separati completamente tra loro. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 11 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Diandri: Riferito a fiori con due stami. Dicasio (sin. = cima bipara): Infiorescenza definita caratterizzata da un asse principale che termina con un solo fiore e da due rami opposti posti sotto il fiore terminale. Dicotiledone: Riferito ad una pianta il cui embrione possiede due cotiledoni. Dicotomo: Riferito ad un tipo di ramificazione in cui la parte apicale di un asse si divide in altri due assi che a loro volta possono continuare a biforcarsi in due e così ripetutamente. Didinami (sin. = diadelfi): Riferito alla lunghezza dei filamenti staminali di un fiore a quattro stami quando due sono più lunghi e due più corti. Dioica: Pianta con fiori o maschili o femminili, ovvero pianta in cui i sessi sono separati, ad esempio il Salice. Diplostemone: Riferito al rapporto tra il numero dei petali e quello degli stami, si ha quando il numero degli stami è il doppio dei petali. Distico: Particolare disposizione di foglie o infiorescenze disposte su due file opposte e divergenti. Dorsifissa: Riferito all'antera quando il filamento si inserisce in corrispondenza della parte dorsale dell'antera. Drepanio: Infiorescenza a cima unipara scorpioide simile al circinno in cui ogni ramo si inserisce sul prolungamento dell'altro e solo i peduncoli risultano spostati lateralmente. E Echinato: Riferito ad un organo che presenta spine o punte. Ellittica: Riferito alla forma della foglia quando ha una forma simile ad 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 12 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... una ellissi. Elofite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante dei luoghi paludosi con gemme perennanti immerse. Emicriptofite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante che trascorrono la stagione avversa con delle gemme a livello del suolo. Endocarpo: Rappresenta il tessuto più interno del frutto e generalmente legnoso e svolge una funzione protettiva del seme. Epicarpo: Rappresenta la parte più esterna del frutto. Epidermide: Strato di cellule esterno chiamato tessuto tegumentale esterno primario che riveste l'intera pianta. Epifillo: Termine utilizzato per indicare sia la posizione di fiori. frutti o stami posti direttamente sulle foglie, sia alcuni tipi di licheni ed epatiche che vivono sulle foglie di alcune piante. Epifita: Riferito ad una pianta che vive e si sviluppa su di un'altra senza rapporti di parassitismo. Epigeo: Riferito a quella parte della pianta che si sviluppa sopra la superfice del terreno. Epigino: Riferito al fiore quando gli orani fiorali sono inseriti più in alto rispetto all'ovario (ovario infero). Esperidio: Tipo di bacca con epicarpo più spesso, colorato, mesocarpo bianco e spugnoso, endocarpo diviso in setti con cellule piene di succo, deriva da ovario supero; esempio è il frutto del Limone, Arancio. Eteroclamide: Fiore in cui le foglie perianziali sono differenti. Eteromero: Riferito al fiore, si ha quando il numero degli elementi è differente nei verticilli fiorali. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 13 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... F Falsi frutti: Si riferisce a frutti che non hanno origine carpellare ma che derivano da parti, da tutto il fiore o dall'intera infiorescenza che, in seguito ad modificazione dei tessuti che diventano carnosi, simulano un frutto; esempio è il frutto della Rosa, la Fragola. Falsi setti: Diaframmi che derivano non da parti marginali della foglia carpellare ma da qualsiasi parte della foglia carpellare. Fanerofite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante perenni (Fanerofite) arboree sempreverdi o caducifoglie, recanti gemme perennanti. Fascicolate: Riferito a radici laterali, numerose e aventi per lo più tutte lo stesso sviluppo tali da eguagliare quella principale simulandone così altrettante principali. Fascicolate ramificate: Simili alle radici fascicolate ma ramificate. Felloderma: Tessuto parenchimatico più interno della corteccia formato da cellule ricche di clorofilla e non suberificate. Fellogeno: Particolare tessuto meristematico secondario che dà origine verso l'esterno al sughero, verso l'interno al felloderma. Fesso: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta delle incisioni molto profonde arrotondate, che si spingono fino alla metà della larghezza della lamina, presso la nervatura centrale. Fillocladio: Ramo appiattito e ricco in clorofilla (rinverdito), che svolge azione fotosintetica al posto delle foglie. Fillotassi: Disposizione delle foglie sul fusto secondo regole costanti.Può essere sparsa, opposta, distica, verticillata ecc. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 14 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Fimbriato: Riferito ad un organo col margine laciniato, sfrangiato . Fiore: Organo delle Angiosperme che contiene l'apparato riproduttore della pianta. Fittone: Apparato radicale costituito da un asse centrale principale molto più sviluppato e talora anche ingrossato, rispetto alle radici laterali. Floema (sin. = libro): Tessuto essenzialmente conduttore costituito da un insieme di cordoni cribrosi che trasportano le sostanze organicate in tutte le direzioni e soprattutto dalle foglie ai tessuti. I cordoni o tubi cribrosi sono costituiti da cellule vive non lignificate o ispessite, dotate di protoplasto vivente e caratterizzate dalle placche cribrose ovvero aree finemente perforate. Flosculo: Fiore tubuloso pentamero del capolino delle Asteracee (Composite). Follicolo: Frutto secco deiscente monocarpellare plurispermo che a maturità si apre secondo la linea di sutura ventrale. Frutice (sin. = arbusto): Riferito ad una pianta legnosa, perenne, non eccessivamente sviluppata in altezza, molto ramificata fin dal basso e spesso con più fusti che originano però da un ceppo comune. Fruticosa: Riferito ad una pianta perenne che presenta il fusto alla base lignificato. Frutti aggregati: Si riferisce a una infruttescenza costituita da tanti frutticini che derivano da un unico fiore, ovvero da un ginegeo pluricarpellare apocarpico; esempio è la mora del rovo. Frutti deiscenti: Categoria di frutti che a maturità si aprono secondo varie modalità per consentire l'uscita dei semi. Frutti indeiscenti: Categoria di frutti secchi che a maturità non si aprono e non lasciano uscire i semi. Frutti multipli: Si riferisce a una infruttescenza costituita da tanti 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 15 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... frutticini che derivano da più fiori, infiorescenza,ovvero da più ginecei. Frutti veri: Si riferisce a frutti che hanno solo origine carpellare, derivano solo dall'ovario. Frutto: Organo che racchiude, che porta, i semi della pianta e che deriva dall'accrescimento dell'ovario in seguito alla fecondazione. Funicolo: Peduncolo che collega e sostiene l'ovulo nell' ovario. G Galbulo: Falso frutto di alcune conifere, costituito da squame legnose o talvolta carnose, strettamente appressate che racchiudono i semi. Galla: Rigonfiamento di cellule tumorali di varia forma e dimensione che si forma come reazione, in seguito alla puntura di un insetto che utilizza le parti di quella pianta per deporvi le uova. Esse si possono formare sulle foglie, ma anche su rami radici e fiori; esempio sono le galle presenti sulle foglie di quercia. Galleggiante: Riferito a piante o parti di essa che vivono o stanno sulla superficie dell'acqua. Gamopetala: Riferito alla corolla, quando i petali sono saldati tra loro almeno nella parte basale che si impianta sul ricettacolo. Gamosepalo: Riferito al calice, quando i sepali sono saldati tra loro almeno nella parte basale. Gemma: Struttura composta da tessuti meristematici e formata da un asse che porta i primi abbozzi fogliari e i primordi delle ramificazioni laterali. Essa rappresenta pertanto l'organo vegetativo della pianta. In base alla posizione, alla loro morfologia al tipo di strutture che andranno a costituire, all'epoca in cui si sviluppano, vengono distinti diversi tipi quali di gemme, ad esempio: apicali, ascellari, nude, fogliari, latenti ecc.. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 16 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Genicolato: Riferito a fusti, per lo più in corrispondenza della parte basale, piegati a formare un angolo; ad esempio in alcune graminacee Geofite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante perenni che trascorrono la stagione avversa con fusti sotterranei metamorfosati. Ghianda: Frutto secco indeiscente pluricarpellare. Termine utilizzato per indicare una varietà di achenio e avvolto da una cupola. Esempio è il frutto della Quercia. Gineceo: Insieme dei carpelli che costituiscono l'apparato riproduttore femminile. Ginobasico: Riferito allo stilo quando sembra inserito alla base dell'ovario come nelle Lamiacee (Labiate). Ginoforo: Riferito alla distanza tra l' internodo su cui si inseriscono i verticilli involucrali ed il gineceo; esso non è altro che un'asse colonnare più o meno lungo, che porta il gineceo ad una certa distanza dagli altri elementi fiorali. Glabro: Riferito ad un organo (es. foglia, calice) che è privo di peli. Glandole: Formazioni uni- o pluricellulari site nello strato epidermico o nel parenchima , spesso connesse con le formazioni pilifere e deputate alla elaborazione di sostanze di varia natura. Glandoloso: Riferito ad un organo dotato di glandole. Glume: Brattee sterili (due: superiore ed inferiore), tipiche delle Graminacee, che racchiudono il fiore avvolto ancora da altre due brattee. Granulo pollinico: Il granulo pollinico è la microspora o androspora delle Gimnosperme e delle Angiosperme la cui funzione è la fecondazione. Grappolo di ombrelle: Infiorescenza composta tipo grappolo in cui al posto di ciascun peduncolo fiorale si inseriscono delle ombrelle. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 17 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Grappolo di spighe: Infiorescenza composta tipo grappolo in cui al posto di ciascun peduncolo fiorale si inseriscono delle spighe. I Idrofite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante acquatiche completamente immerse nell'acqua. Ilo: Area di contatto tra l'ovulo ed il funicolo. Imparipennata: Riferito ad una foglia composta, con due o più paia di foglioline disposte a coppie ai lati della nervatura centrale che termina però all'apice con una sola fogliolina. Inciso: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta delle incisioni molto profonde arrotondate, che si spingono fino alla metà della larghezza della lamina, presso la nervatura centrale. Infero: Riferito alla posizione dell'ovario rispetto agli altri organi fiorali, si ha quando l'ovario è inserito più in basso rispetto ad essi. Infiorescenza: Disposizione dei fiori sull'asse fiorale. Infiorescenza cimose (sin. = definite): Riferito all' infiorescenza in cui l'asse principale si arresta ben presto producendo un fiore terminale e nuovi assi che a loro volta si arrestano producendo un solo fiore e così di seguito. Infiorescenza composta: Infiorescenza caratterizzata da numerosi assi. Infiorescenza racemose (sin. = indefinite): Riferito all' infiorescenza in cui l'asse principale si allunga indefinitivamente producendo fiori lateralmente. Infruttescenza (sin. = frutto composto): Insieme di tanti piccoli frutti vicini tra loro. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 18 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Internodo: Spazio privo di foglie compreso tra due nodi. Intero: Riferito al margine di una foglia, di un petalo o sepalo quando ha un contorno netto. Ipocreteriforme: Riferito ad una corolla gamopetala regolare caratterizzata da un tubo molto lungo e da un lembo ampio e piatto. Ipogeo (sin. = sotterraneo): Riferito ad organi di una pianta posti sottoterra. Ipogino: Riferito al fiore quando gli orani fiorali sono inseriti più in basso rispetto all'ovario ( ovario supero). Irregolare: Riferito al perianzio quando è privo di qualsiasi piano di simmetria. Isomero (sin. = omomero): Riferito al fiore, si ha quando i verticilli fiorali hanno tutti lo stesso numero di elementi. L Lacinia: Generalmente riferitoa a parte di un petalo o sepalo che presenta una forma stretta e allungata e termina con una punta acuta. Laciniata: Riferito ad una foglia che presenta il margine diviso in lacinie ovvero a lobi stretti e disuguali. Lanceolata: Riferito alla forma della foglia quando ha una forma simile al profilo di una lancia con la parte più stretta in alto. Lattice: Liquido generalmente biancastro secreto dai tubi laticiferi presenti in alcune piante quali ad esempio le Euforbie e alcune Asteraceae (Composite) liguliflore. Legume: Frutto secco deiscente monocarpellare plurispermo che a maturità si apre in due valve secondo due linee longitudinali opposte di sutura della foglia carpellare. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 19 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Lembo (sin. = Lamina): Costituisce la parte più allargata del petalo e del sepalo o la porzione laminare della foglia. Lemma: Brattea sterile tipica delle Graminacee, simile alla glume, ma più interna ad esse, che racchiude il fiore. Lesiniforme: Riferito ad un organo sottile, appuntito e lungo. Ligula: Appendice di varia natura; generalmente questo termine viene utilizzato per indicare l'appendice membranosa di varia forma e lunghezza presente nelle graminacee ed inserita sulla pagina superiore della foglia tra la guaina a la lamina. Ligulata: Riferito alla corolla, irregolare con la corolla che forma un'appendice allungata ed espansa: corolla ligulata o fiore semiflosculo tipico delle Composite . Liguliflore: Riferito alla sottofamiglia delle Asteracee (Composite) liguliflore caratterizzate da capolini tutti con fiori ligulati. Lineare: Riferito alla forma della foglia quando è stretta e lunga ed il diametro longitudinale è maggiore di quello trasversale. Lirata: Riferito alla forma della foglia suddivisa in segmenti e caratterizzata da un segmento apicale (rotondo, reniforme) di maggiori dimensioni e segmenti laterali minori; a forma di lira. Lobato: Riferito al margine di una foglia, petali, sepali o brattee, quando il contorno presenta delle incisioni poco profonde, arrotondate che la suddividono in più parti. Lodicule: Resti del perianzio ridotto a una o due piccole squame scarsamente osservabili, che si rinvengono nelle Graminacee. M Macchia: Formazione vegetale xerotermica, tipica delle regioni 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 20 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... temperate, costituita da arbusti e suffrutici spesso spinosi, alti anche fino a 5 metri, che costituiscono una vegetazione molto fitta e intricata. Nell'ambiente mediterraneo essa è caratterizzata principalmente da specie sempreverdi quali: Lentisco, Ramno, Ginepro ecc. Marcescente: Riferito a parti di una pianta quali ad esempio:calice, corolla, foglia, che una volta esaurita la loro funzione, permangono e tendono a marcire, a decomporsi sulla pianta stessa; esempio il calice nella Malva. Mericarpo: Singole porzioni in cui si suddivide lo schizocarpo a maturità. Meristema: Tessuto cellulare indifferenziato dotato di una intensa ed elevata capacità di dividersi, che consente l'accrescimento della pianta, generando nuovi tessuti. Meristemone: Riferito all'androceo in cui i filamenti staminali sono ramificati. Mesocarpo: Rappresenta il tessuto mediano del frutto e generalmente carnoso o legnoso. Mesofillo: Insieme dei tessuti, principalmente parenchimi clorofilliani, interposti tra le due epidermidi nella foglia. Micropilo: Piccola apertura posta alla sommità dell'ovulo. Midollo: Parenchima midollare che nel fusto delle Dicotiledoni è situato al centro del fusto, internamente ai fasci conduttori. Monadelfi: Riferito agli stami quando i filamenti sono tutti saldati tra loro e le antere sono libere, ad esempio nelle Malvacee. Monandri: Riferito a fiori con un solo stame. Monocarpellare: Riferito al gineceo e formato da un solo carpello Monocasio (sin.= cima unipara): Infiorescenza definita in cui ciascun asse (ramo), che porta solo un altro asse (ramo) di ordine superiore, termina con un fiore. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 21 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Monocotiledone: Riferito ad una pianta il cui embrione possiede un solo cotiledone. Monoica: Pianta che porta sullo stesso individuo fiori unisessuali, maschili e femminili, come ad esempio il Pino, oppure fiori bisessuali. Monopodiale: Riferito ad un tipo di ramificazione in cui l'asse principale ha accrescimento indefinito e produce lateralmente dei rami di primo, secondo, terzo ordine ecc., il cui accrescimento è inferiore a quello dell'asse principale (il fusto), e via via decrescente per i rami di ordine inferiore o riferito anche ad una infiorescenza indefinita il cui asse dà origine lateralmente ad altri fiori. Monospermo: Riferito al frutto con un seme. Mucronato: Riferito all' apice di una foglia, petali, sepali, brattee ecc., quando esso termina con un mucrone apicale. Mucrone: Formazione apicale, breve ed appuntita, presente ad esempio nelle foglie, costituita dal prolungamento della nervatura mediana. N Nanofanerofite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante perenni (Fanerofite) arbustive alte fino a due metri e recanti gemme perennanti. Napiforme: Riferito ad una radice a fittone ma carnosa e molto sviluppata nella parte mediana, secondo il diametro trasversale. Nettario: Struttura sita alla base di stami, pistilli, foglie in cui viene secreto il nettare. Noce: Frutto secco indeiscente mono- pluricarpellare, simile all'achenio ma con pericarpo duro, spesso, talvolta legnoso. Esempio è il frutto del Nocciolo. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 22 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Nocella: Parte principale dell'ovulo di cui costituisce la zona più interna ed avvolta da due tegumenti:primina e secondina. Nodo: Punto di inserimento delle gemme. Nudo (sin.=Aclamide ): Fiore privo del perianzio. O Obdiplostemone: Riferito al rapporto tra il numero dei petali e quello degli stami, si ha quando il numero degli stami è il doppio dei petali e gli stami sono disposti su due verticilli di cui quello più esterno è opposto ai petali. Oblanceolata: Riferito alla forma della foglia quando ha una forma simile al profilo di una lancia con la parte più stretta in basso. Obliquo: Riferito alla base della foglia, quando è obliqua rispetto al picciolo, ovvero una metà della base fogliare termina su un piano più alto o più basso rispetto all' altro. Oblunga: Riferito alla forma della foglia quando presenta una forma più lunga che larga. Obovata: Riferito alla forma della foglia quando ha una forma simile al profilo di un uovo con la parte più larga in alto. Ocrea: Guaina che avvolge il fusto sita in corrispondenza del picciolo delle foglie. Ocreata: Riferito a foglia con ocrea. Ombrella: Tipo di infiorescenza racemosa o indefinita con asse principale raccorciato in cui tutti i peduncoli fiorali sono inseriti tutti alla stessa altezza ed alla cui base può essere presente o meno un verticillo di brattee che costituiscono l'involucro. Ombrella composta: Infiorescenza composta in cui l'asse principale 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 23 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... porta altre ombrelle di secondo ordine. Omoclamide: Fiore in cui tutte le foglie perianziali sono uguali. Ondulato: Riferito al margine di una foglia, sepali, brattee, quando il contorno presenta appena delle leggere ondulazioni. Oosfera: Gamete femminile contenuto all'interno dell'ovulo. Opposto: Riferito a foglie o rami disposti a coppie, uno di fronte all'altro e inseriti sullo stesso nodo. Orbicolare (sin. = Circolare): Riferito ad un organo, ad esempio una foglia quando ha forma circolare con i diametri trasversale e longitudinale quasi uguali. Ortotropo: Riferito alla posizione dell'ovulo rispetto al funicolo, si ha quando l'ovulo è eretto sul funicolo. Obtusato (ag.) : Riferito all' apice o alla base di una foglia, quando esso termina formando un angolo ottuso. Ottuso: Riferito all' apice di una foglia, petali, sepali, brattee ecc., quando esso termina a punta formando un angolo ottuso. Ovario: Parte basale più rigonfia della foglia carpellare (carpello) che racchiude gli ovuli. Ovario composto: Costituito da un gineceo pluricarpellare sincarpico. Ovario semplice: Costituito da un gineceo pluricarpellare apocarpico. Ovata: Riferito alla forma della foglia quando ha una forma simile al profilo di un uovo con la parte più larga in basso. P Palea: Brattea fertile,la più interna, tipica delle Graminacee, che racchiude il fiore. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 24 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Palmata: Riferito alla forma della foglia quando il lembo è suddiviso in più lobi disposti a ventaglio, come le dita di una mano. Palmatofesso: Riferito alla forma ed al margine della foglia quando il lembo è suddiviso in più lobi disposti a ventaglio separati da un' incisione che raggiunge circa metà della lamina. Palmatolobato: Riferito alla forma ed al margine della foglia quando il lembo è suddiviso in più lobi disposti a ventaglio, a lobi arrotondati o acuti. Palmatosetto (sin. = palmatopartito): Riferito alla forma ed al margine della foglia quando il lembo è suddiviso in più lobi disposti a ventaglio separati da un' incisione che si spinge olre metà della lamina, quasi fino alla nervatura centrale. Palminervie: Riferito alla foglia in cui le nervature principali si diramano a ventaglio dalla base. Pannocchia o tirso: Infiorescenza composta in cui l'asse principale può essere tipo grappolo o racemo e quelli laterali, che a loro volta possono ulteriormente ramificarsi, riproducono sempre quello dell'asse principale. Papillionacea: Riferito alla corolla delle Fabaceae (Papilionacee o Leguminose). Papilloso: Riferito ad un organo rivestito da papille. Pappo: L'intero calice modificato in un ciuffo di peli per favorire a maturità la dispersione dei semi. Parallelinervie: Riferito alla foglia in cui le nervature hanno tutte un decorso parallelo tra loro. Parenchima: Tessuto adulto, definitivo, ove hanno sede le funzioni vegetative più importanti della pianta e che costituisce l'apparato corporeo dell'organismo. Vengono distinti in base alla funzione svolta diversi tipi di parenchima tra cui: parenchima clorofilliano, parenchima di riserva, parenchima conduttore ecc. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 25 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Paripennata: Riferito ad una foglia composta, con due o più paia di foglioline disposte a coppie ai lati della nervatura centrale che termina fino all'apice con le foglioline appaiate. Partito: Riferito al margine di una foglia, petali, sepali o brattee, quando il contorno presenta delle incisioni strette e profonde che che la suddividono in più parti a secondo il numero stesso delle incisioni: bipartito, tripartito ecc.. Patente: Riferito a rami disposti orizzontalmente rispetto al fusto. Peli radicali: Lunghe estroflessioni delle cellule più esterne della radice che permettono alla radice stessa di aumentare notevolmente la superficie assorbente. Essi svolgono, nelle piante in cui sono presenti, la funzione di assorbimento dell'acqua. Pelo urticante: Organo di difesa tipico di alcune piante. Peltata: Riferito alla foglia quando il picciolo è inserito nella parte centrale della lamina. Peltinervie: Riferito alla foglia in cui le nervature si diramano dal centro della lamina in cui è inserito il picciolo, come i raggi di una ruota. Pendulo: che pende. Pennatifide: Riferito a foglie che presentano nervature pennate e il lembo suddiviso in lobi fino a metà della loro lunghezza. Penninervie: Riferito ad una foglia in cui dalla nervatura centrale si distaccano le altre laterali come le barbe di una penna. Peponide: Tipo di bacca con epicarpo coriaceo o talvolta legnoso, mesocarpo carnoso o succoso ed endocarpo a maturità deliquescente, deriva da ovario infero ; esempio è il frutto della Zucca. Perenne: Riferito ad una pianta il cui periodo vegetativo (ciclo biologico) dura più di due anni. Perfogliata: Riferito alla foglia quando avvolge completamente con il 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 26 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... suo lembo il ramo su cui è inserita. Perianzio: Verticillo o verticilli di foglie sterili (perianziali), che costituiscono insieme il perianzio ed hanno funzione protettiva o vessillare. Pericarpo: Rappresenta l'insieme di tessuti che derivano dalla parete dell'ovario e che si differenziano in epicarpo, mesocarpo ed endocarpo. Periciclo: Parte più esterna del cilindro centrale. Periderma: Insieme del fellogeno con i tessuti che esso forma: sughero e felloderma. Perigino: Riferito al fiore quando gli orani fiorali sono inseriti all'incirca alla stessa altezza dell'ovario ( ovario semi-infero). Perigonio: Riferito a fiori omoclamidi, sostituisce il termine perianzio quando esso è costituito da un solo verticillo di tepali. Persistente: Riferito al calice che non si stacca a maturità ma accompagna il frutto. Personata: Riferito alla corolla bilabiata che resta chiusa alla fauce da una particolare forma del palato; esempio nelle scrofulariacee. Petali: Singoli elementi della corolla. Petaloideo: Riferito a verticilli perianziali che hanno assunto aspetto simile ai petali. Pettinato: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta delle lamelle molto sottili, ravvicinate simili ai denti di un pettine. Picciolato: Dotato di picciolo. Pileoriza o cuffia: Tessuto parenchimatico a forma di cappuccio che avvolge l'apice vegetativo delle radici; svolge funzione protettiva. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 27 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Pisside: Tipo di capsula che a maturità si apre per distacco di un opercolo. Piumetta o gemmula: Piccola gemma dell'embrione localizzata in corrispondenza dell'apice vegetativo e protetta da uno o due cotiledoni. Piumoso: Termine riferito: o 1) al pappo degli acheni i cui peli sono ramificati o disposti come le barbe laterali di una penna; o 2) alla resta, ad esempio nella Stipa pennata ( Graminacee); o 3) o allo stimma, ad esempio nelle Graminacee. Placenta: Area di inserzione degli ovuli nel carpello. Placentazione: Posizione della placenta e quindi la disposizione degli ovuli nell'ovario. Placentazione assile: Gli ovuli sono disposti al centro dell'ovario sincarpico pluriloculare in seguito all'unione dei margini dei carpelli. Placentazione basale: Tipo di placentazione come quella Assile o la Centrale libera in cui gli ovuli sono inseriti però nella parte basale dell' asse. Placentazione centrale libera: Gli ovuli sono disposti su un asse longitudinale, al centro di un ovario composto uniloculare senza che vi sia una connessione, continuità tra l'asse e le pareti stesse dell'ovario. Placentazione laminare: Gli ovuli sono disposti in corrispondenza della nervatura centrale della foglia carpellare. Placentazione marginale: Gli ovuli sono disposti in corrispondenza dei margini della foglia carpellare. Placentazione parietale: Gli ovuli sono disposti in corrispondenza delle pareti dell'ovario considerato in tutto il suo complesso. Placentazione terminale: Tipo di placentazione come quella Assile o la Centrale libera in cui gli ovuli sono inseriti però nella parte apicale dell' asse. Planiziario: di superficie, terreno pianeggiante 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 28 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Pleocasio o cima ombrelliforme: Infiorescenza composta definita in cui l'asse principale porta un solo fiore e sotto di esso si inseriscono altri rami portanti ombrelle. Plicata: Tipo di prefogliazione. Pluricarpellare: Riferito al gineceo e formato da più carpelli. Pluriloculare: Riferito all'ovario composto quando è costituito da più logge (cavità). Plurispermo: Riferito al frutto con più semi. Pneumatoforo: Radice modificata, ricca di parenchima aerifero, presente in alcune piante di ambienti paludosi o asfittici, che emerge dal terreno ( o dall'acqua), accrescendosi verso l'alto, permettendo così la respirazione agli altri organi sommersi. Poliachenio: Frutto secco indeiscente, schizocarpo, che a maturità si separa in più porzioni monocarpellari monosperme tipo achenio, esempio sono le Malvacee. Poliadelfi: Riferito agli stami quando i filamenti sono saldati tra loro a formare più gruppi. Poliandri: Riferito a fiori con più di uno stame. Polistemone: Riferito al rapporto tra il numero dei petali e quello degli stami, si ha quando il numero degli stami è multiplo dei petali. Pomo: Falso frutto, costituito dal ricettacolo carnoso che avvolge all'interno un frutto vero costituito da un pericarpo cartilagineo che accoglie vari semi. Esempio è il frutto del Melo, del Pero ect.. Preflorazione o estivazione: Disposizione degli elementi del perianzio nella gemma fiorale. Preflorazione contorta: Gli elementi del perianzio sono disposti in modo che ciascun elemento ricopre col suo margine esterno il margine di quello successivo. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 29 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Preflorazione embricata: Gli elementi del perianzio sono sovrapposti parzialmente, secondo una disposizione leggermente embricata. Preflorazione valvata: Gli elementi del perianzio sono disposti uno accanto all'altro senza sovrapposi tra loro. Prefogliazione: Disposizione delle foglie nelle gemme. Vengono distinti diversi tipi di prefogliazione quali ad esempio: convoluta, plicata, conduplicata ecc.. R Racemo o Grappolo: Tipo di infiorescenza racemosa o indefinita, con asse principale allungato, su cui si inseriscono fiori pedicellati.. Rachide: Parte assile, picciuolo delle foglie composte o asse della spighetta su cui sono inseriti i fiori. Radice: Parte del cormo che deriva dallo sviluppo del polo radicale dell'embrione e svolge diverse funzioni tra le quali principalmente quella di ancoraggio al terreno, di assorbimento dell'acqua e dei sali minerali, di accumulo di sostanze di riserva ecc.. Radici accessorie: Particolari tipi di radici che originano in punti determinati del caule, come ad esempio in corrispondenza dei nodi. Radici aeree: Appartengono alla categoria delle radici accessorie e sono tipiche di molte piante tropicali. Si formano dai rami e si spingono verso il suolo e quando lo raggiungono vi si impiantano comportandosi come radici normali. Radici aggrappanti: Particolari radici accessorie che si sviluppano dal lato del fusto a contatto di un sostegno, ad esempio nell' Edera. Radici avventizie: Radici che originano dal fusto o dalle foglie e che si formano in seguito a fenomeni traumatici quali ferite o distacco di una porzione della pianta madre. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 30 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Radici colonnari o fulcranti: Particolari radici aeree, che si ingrossano e si irrobustiscono come delle colonne assumendo anche una funzione di sostegno. Radici tuberizzate: Radici ingrossate tipo tubero poste solo in alcune parti della radice stessa. Rafe: Area del funicolo saldata ad un ovulo anatropo. Raggi midollari: Porzioni di parenchima midollare che nelle Dicotiledoni si insinuano tra i fasci conduttori e presentano un andamento a raggera. Ramo: Diramazione dell'asse principale. Rampicante: Riferito ad una pianta il cui fusto sottile e debole per innalzarsi, si allunga aggrappandosi a dei sostegni come ad esempio altre piante o muri, tramite cirri, ventose, ecc. Regma: Frutto secco indeiscente, schizocarpo, che a maturità si separa più porzioni monocarpellari monosperme caratterizzate da un'appendice filiforme (porzione stilare)che si arrotola mediante movimenti igroscopici, esempio sono le Geraniacee. Reniforme: Riferito ad un organo o generalmente alla forma di una foglia quando ha forma simile ad un rene. Replo: Falso setto che separa l'ovario in due logge secondo un piano longitudinale; ad esempio nelle Brassicacee (Crucifere). Reptante: Riferito al fusto di una pianta che si allunga e cresce parallelo al suolo appoggiandosi su di esso. Retuso: Riferito al margine di una foglia il cui apice rotondo è interrotto da una piccola insenatura. Revoluto: Riferito ad un organo di forma arrotolata. Ripidio: Infiorescenza a cima unipara elicoide simile al drepanio in cui ogni ramo si inserisce sul prolungamento dell'altro e solo i peduncoli 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 31 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... risultano spostati lateralmente. Ritidoma: Insieme dei tessuti morti situati esternamente al sughero. Rizoma: Fusto strisciante, anche ipogeo, a decorso orizzontale che produce superiormente delle gemme da cui si svilupperanno dei polloni, ed inferiormente delle radici. Esso svolge anche delle funzioni di riserva delle sostanze nutritizie e pertantanto può essere più o meno ingrossato o avere aspetto tuberiforme. Romboidale: Riferito alla forma della foglia quando ha una forma romboidale. Roncinata: Riferito alla forma della foglia quando è suddivisa in lobi profondi che si spingono quasi fino alla nervatura centrale e che diminuiscono di grandezza dall' apice verso la base. S Sagittata: Riferito alla base della foglia quando ha una forma simile ad una freccia. Samara: Frutto secco indeiscente, schizocarpo, che a maturità si separa in più porzioni monocarpellari monosperme tipo achenio, in cui il tegumento membranoso si espande a formare un'ala, esempio sono le Aceracee. Scabro: Riferito ad una superficie rugosa. Scandente: Riferito ad un fusto che si arrampica su un sustegno, mediante nutazioni dell'apice vegetativo. Scapo: Asse fiorale spesso privo di foglie ed allungato. Scarioso: Riferito a petali, sepali, foglie, ecc. di aspetto membranoso, secco, translucido. Schizocarpo o frutti dirompenti: Categoria di frutti secchi indeiscenti 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 32 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... pluricarpellari sincarpici che a maturità si suddividono, si frazionano in più unità monosperme unicarpellari indeiscenti. Sclerenchima: Tessuto che svolge una funzione di sostegno, le cui cellule hanno parete indurita, inspessita, lignificata. Scrobicolata: Riferito ad un organo la cui superficie presenta piccole e numerose incavature. Semi-infero: Riferito alla posizione dell'ovario rispetto agli altri organi fiorali, si ha quando l'ovario è inserito in una posizione intermedia tra supero ed infero e quindi risulta quasi allo stesso livello degli organi fiorali. Sepali: Elementi del perianzio formanti il calice. Sepaloideo: Riferito a verticilli perianziali che hanno assunto aspetto simile ai sepali. Sericea: Riferito ad una superficie (es. foglia) ricoperta da una fitta peluria fine e lucente. Serrato: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta una dentellatura poco marcata, a denti triangolari acuti più stretti. Serrulato: Riferito al margine di una foglia, sepali o brattee, quando il contorno presenta una dentellatura poco marcata, ma molto fitta a denti triangolari, acuti, stretti. Sessile: Riferito ad un organo privo di sostegno ad esempio una foglia priva di picciolo, o antera priva di filamento ecc.. Setoso: Riferito ad un organo coperto da una morbida peluria. Setta: Riferito ad una foglia il cui lembo è diviso fino alla nervatura mediana; ad esempio palmato-setta ecc. Setti: Diaframmi che derivano da parti marginali della foglia carpellare e che suddividono le loggie negli ovari pluricarpellari. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 33 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Siconio: Falso frutto, costituito dall' asse fiorale a forma di ricettacolo carnoso e deliquescente, tappezzato all'interno da piccoli fiori i cui frutti sono degli acheni;esempio è il frutto del Fico. Siliqua: Frutto secco deiscente bicarpellare plurispermo che a maturità si apre in due valve secondo le due linee longitudinali di sutura delle due foglie carpellari ed in cui i semi restano attaccati al replo. Siliquetta: Uguale alla siliqua ma in cui i diametri longitudinali e trsversali tendono a diventare simili. Simpodiale: Riferito ad un tipo di ramificazione in cui l'asse principale ha accrescimento definito e produce lateralmente dei rami di primo, secondo, terzo ordine ecc., il cui accrescimento è via via maggiore procedendo da quelli di primo ordine a quelli di ordine inferiore (ovvero il ramo di terz'ordine risulterà più lungo di quello di secodo ordine); o riferito anche ad una infiorescenza indefinita il cui asse dà origine lateralmente ad altri fiori. Sincarpico: Riferito ad un gineceo pluricarpellare in cui i carpelli sono tutti saldati tra loro. Solcato: Riferito a d un fusto, ad una foglia o seme percorso da solchi longitudinali e paralleli. Sorosio: Infruttescenza che deriva da più fiori e costituita da singole pseudodrupe saldate tra loro a simulare un frutto unico; esempio è il frutto del Gelso. Spadice: Tipo di infiorescenza racemosa o indefinita tipo spiga ma con asse ingrossato, carnoso e caratterizzata da una grande brattea chiamata spata che avvolge tutta l'infiorescenza. Spatolata: Riferito al lembo di una foglia arrotondata all'apice e gradualmente stretta verso la base. Spicastro: Infiorescenza composta a struttura variabile caratteristica delle Lamiacee (Labiate), tipo dicasio o cicinno, posta alla base di due foglie opposte che si ripete ad ogni nodo dell'asse fiorale (verticillastro) e che talvolta per forte accorciamento degli internodi 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 34 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... simula un capolino. Spiga: Tipo di infiorescenza racemosa o indefinita con asse principale allungato su cui si inseriscono fiori sessili. Spighetta: Infiorescenza tipica delle Poacee (Graminacee); che può essere uni- o pluriflore. Spina: Struttura appuntita in cui passano i tessuti conduttori. Esse derivano da modificazioni del fusto foglie o stipole e svolgono funzioni difensive. Squarroso: Riferito ad un organo ricoperto da brattee o emergenze scariose. Stame: Organo riproduttore maschile. Staminoidi: Riferito agli stami quando alcuni di essi hanno perso la funzione di formare il polline e svolgono talvolta altre funzioni. Stele: Parte centrale della radice e del fusto (cilindro centrale), che comprende, nei caratteri generali, : xilema, floema, periciclo, midollo e raggi midollari. Stellato: A forma di stella; ed esempio peli. Sterile: Riferito ad un fiore che non porta organi sessuli o a carpelli che non svolgono una funzione riproduttiva. Stilo: Porzione più sottile del carpello che lo collega allo stimma. Stimma: Parte terminale del carpello leggermente più rigonfia che sormanta lo stilo. Stipole: Appendici simili alle foglie poste alla base del picciuolo delle foglie. Stolone: Ramo particolare caratteristico di alcune specie che, poggiandosi al suolo, produce dei germogli capaci di emettere a loro volta radici e generare così nuove piantine; ed esempio la Fragola e la Viola. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 35 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Stomi: Apertura microscopica formata da due cellule di forma reniforme (cellule di guardia o di chiusura) che poste una di fronte all'altra con la parte concava lasciano una apertura detta appunto "rima stomatica" che si apre o si chiude in base al turgore cellulare delle due cellule reniformi. Le cellule di guardia sono inoltre affiancate sul lato convesso da una o più cellule dette "cellule annesse" o "compagne". La funzione degli stomi è quella di regolare gli scambi gassosi della pianta con l'esterno; esse sono disposte prevalentemente sulla superficie fogliare. Subulata: Generalmente riferito alla forma della foglia che termina a punta. Succulente: Riferito a piante o a parti di essa che presentano particolari adattamenti all'ambiente arido e caratterizzate essenzialmente da tessuti ricchi in acqua, ad esempio le Cactacee, le Portulacacece. Suffrutice: Riferito ad una pianta con il fusto legnoso nella porzione basale e superiormente erbaceo. Sughero: Tessuto parenchimatico più esterno della corteccia che svolge una funzione protettiva, formato da cellule suberificate o meno e dotate di ispessimenti più o meno cospicui nella parete cellulare. Supero: Riferito alla posizione dell'ovario rispetto agli altri organi fiorali, si ha quando l'ovario è inserito più in alto rispetto ad essi. T Talamo o Ricettacolo: Parte terminale dell'asse fiorale di forma svariata su cui si inseriscono i verticilli fiorali. Teca: Parte dell'antera che contiene a sua volta due logge polliniche in cui si differenziano e maturano i granuli di polline. Tepali: Antofilli che formano gli elementi del perigonio. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 36 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Terofite: Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante annuali che compiono il loro ciclo vitale nella buona stagione mentre trascorrono la stagione avversa sottoforma di semi. Tetrachenio: Frutto secco indeiscente, schizocarpo, che a maturità si separa in quattro porzioni monocarpellari monosperme tipo nucula, esempio sono le Lamiacee (Labiate) e le Boraginacee. Tetradinami: Riferito alla lunghezza dei filamenti staminali di un fiore a sei stami quando quattrosono più lunghi e due più corti. Tomentoso: Riferito ad un organo coperto da una morbida e fitta peluria corta ed esile. Trachee: Vasi conduttori in cui le pareti trasversali tra le cellule sono totalmente disciolte, a formare un tubo con una cavità continua; essi vengono chiamati pertanto anche "vasi aperti"; sono assenti nelle Ginosperme. Tracheidi: Vasi conduttori in cui le pareti trasversali tra le cellule permangono ; essi vengono chiamati pertanto anche "vasi chiusi". Treto o capsula poricida: Tipo di capsula che a maturità si apre attraverso piccoli pori, tipica delle Papaveracee. Trifogliata: Foglia composta da tre foglioline. Tuberiforme: Riferito ad una radice ingrossata e carnosa che svolge anche una funzione di riserva delle sostanze. Tubero: Fusto sotterraneo corto, globoso, dotato di gemme, che svolge funzioni di riserva delle sostanze; ad esempio la Patata. Tubetto pollinico: Struttura tubolare emessa dal granulo pollinico (quando esso si trova sullo stimma del fiore) attraverso cui passano i nuclei generativi che raggiungono così l'oosfera. U 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 37 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Unghia: Porzione più sottile del petalo che si inserisce sul talamo. Uniloculare: Riferito all'ovario composto quando ha una sola loggia (cavità). Uninervia: Riferito ad una foglia dotata di una sola nervatura. Urceolato: Riferito ad un fiore che ha una corolla gamopetala, tubulosa a forma di orciolo; ad esempio Arbutus unedo. V Vascolari: Riferito alle Pteridofite e alle Spermatofite in quanto dotate di tessuti conduttori (vascolari) differenziati. Verticillo: Insieme di elementi disposti tutti sullo stesso piano attorno ad un asse. Vessillo: Petalo di maggiore dimensione detto anche "stendardo" della corolla delle Fabacee (Leguminose). X Xilema o legno: Tessuto essenzialmente conduttore costituito da un insieme di cordoni vasali che trasportano l'acqua e le sostanze in essa disciolte (sali mimerali ecc.) dalle radici a tutti i distretti della pianta. I vasi completamente formati, sono costituiti da cellule morte, con protoplasma rissorbito, con parete non lignificata ma dotata di ispessimenti di varia forme in base ai quali è possibile riconoscere diverse tipologie di vasi (vasi anulati, spiralati, reticolati, ecc.). I vasi inoltre in base alla presenza o meno delle pareti trasversali tra gli articoli vengono distinti in trachee e tracheidi. 21/11/07 20.46 GLOSSARIO BOTANICO 38 di 38 http://bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario/Guida%20botanica/gloss... Z Zigomorfo: Riferito al perianzio quando è presente un solo piano di simmetria. Torna all'indice della guida 21/11/07 20.46