Album made in Bergamo e Raffa torna a Sanremo

Spettacoli 57
L’ECO DI BERGAMO
SABATO 16 NOVEMBRE 2013
a
Album made in Bergamo
e Raffa torna a Sanremo
Arriva il nuovo disco della Carrà, prodotto da un’etichetta orobica
Nel cd anche un pezzo scritto per Raffaella da Gianna Nannini
Piero Pelù cantante solista e voce del gruppo rock Litfiba
«Identikit»
per Piero Pelù
I
l Festival di Sanremo lo ha
condotto nel 2001, poi non
ci ha più messo piede declinando ogni invito, ma ora
sembra essersi fatta convincere
da Fabio Fazio. A «The Voice» invece tornerà con entusiasmo. E
intanto a settant’anni suonati, è
proprio il caso di dirlo, Raffaella
Carrà stupisce con «Replay», un
disco «dance» nuovo di zecca
cantato in tre lingue, il primo
prodotto da un’etichetta indipendente, la «Do it Yourself» di
Bergamo, già in streaming in anteprima su Cubomusica e da
martedì nei negozi in versione
Cd.
Finalmente si è convinta a tornare a
Sanremo.
«Già l’anno scorso Fabio Fazio mi
aveva invitato per farmi cantare
e io gli avevo risposto che non ci
sarei mai andata, perché il Festival in realtà non è che mi dia delle grandi emozioni. Quest’anno è
tornato alla carica puntando sul
fatto che si festeggeranno i sessant’anni della televisione e che
io non potevo mancare, quindi
ho detto "quasi" di sì. Anche perché glielo devo e poi mi fido di lui
e di Luciana Littizzetto».
Che cosa farà sul palco dell’Ariston?
«Parlerò di tv in modo ironico e,
visto che tutti i cantanti ospiti al
Festival vanno a promuovere i
loro dischi, lo farò anch’io cantando una delle canzoni del mio
nuovo album».
Com’è nata l’idea di un nuovo disco
dopo tanto tempo?
«Quando a "The Voice" ho cantato i miei successi, mi sono chiesta cosa mai avrei potuto cantare in una seconda edizione del
programma, se non delle canzoni nuove. E poi con questo disco
voglio trasmettere quella gioia e
quell’euforia che per un attimo
può farci dimenticare questo
momento difficile».
Ne parla anche nella canzone «Il
Grande Boom» di cui è co-autrice.
Come vede l’Italia di oggi?
«Il testo è stato scritto da Pepi
Nocera, ma io ho cambiato la
parte finale perché ho voluto una
conclusione positiva che guarda
«È stato bello condividere anche
le appartenenze musicali. Quando faccio dischi da solista, le canzoni mi rappresentano, ma non
hanno nulla a che fare con il
L’album, con due inediti, «Mille sound del gruppo». Pelù parla del
uragani» e «Sto rock», mette in- rock in Italia: «Distinguerei il desieme e conclude due trilogie, stino della musica da quello delquella «dei sopravvissuti» e «del- le case discografiche. La musica
la comunicazione». «In realtà è estremamente vitale, ricevo
credo che ci sia bisogno di iden- tutti i giorni un sacco di canzoni
tificarsi un po’ in questo periodo, da parte di cantanti solisti, grupperché stiamo attraversando un pi rock, quartetti di archi che vomomento di grandi smarrimen- gliono suonare il rock, cantanti
ti», spiega il rocker fiorentino hip hop. Il polso della situazione
«L’album è il kit di identificazio- ce l’ho e mi sembra francamenne del mio modo di fare musica, te vivace. Tutto questo è in netto
di viverla, di coniugare il rock. contrasto con quel che stanno viChiaramente è diverso quando vendo le case discografiche che
sono con il gruppo. Sarebbe ridi- dopo troppi anni di sprechi ora
colo se cercassi di fare
mordono il freno. L’Icose simili. La band
talia è diventata il fac’è, gode di ottima sadi coda dell’Eu«In Italia il nalino
lute, e dunque lunga
ropa: qui non si venvita ai Litfiba». Pelù
rock è vivo. dono dischi, ma in
definisce «incredibili»
Francia,
Il mercato Germania,
gli ultimi quindici anInghilterra stanno
ni, dice: «Questi anni,
dei dischi è aprendo nuovi negozi.
dal ’99 al 2013, il pecrisi del mercato
un altro La
riodo della raccolta,
discografico direi che
sono stati incredibili,
discorso» è un fenomeno prettaè successo veramente
mente italiano. Qui la
di tutto: è scoppiata anche una gente sta troppo attaccata alla teguerra mondiale senza che ce ne levisione, si accontenta di quello
accorgessimo. È anche esploso che sente per radio, non apun sistema economico che ha profondisce, scarica e pirateggia.
mostrato tutti i suoi limiti, è an- C’è un enorme gap culturale tra
dato alla deriva il sistema politi- noi e l’Europa, e questo è un teco italiano, dove la corruzione la ma che andrebbe affrontato anfa da padrona. Insomma, sono che a livello istituzionale».
successe tante cose: il digitale è
A proposito di televisione, Pieentrato nella musica. Fino al ’99 ro Pelù è entrato nel carrozzone
praticamente non si scaricava dei talent come coach di «The
nulla, da allora ad oggi è cambia- Voice». Spiega il rocker: «Nel
to completamente il mondo. programma credo di aver corso
Questo è un periodo estrema- con il mio calesse. Mi sono ritamente delicato, fondamentale gliato uno spazio e un modo di
per la nostra evoluzione, anche affrontare le cosa del tutto mio.
per la mia come individuo e cit- Ho accettato perché ho capito
tadino».
che ci sarebbe stato lo spazio per
Vivere i Litfiba della prima ora fare quello che volevo: occuparè stato per il cantante un’espe- mi di musica». ■
rienza fondante. Dopo anni soli- Ugo Bacci
©RIPRODUZIONE RISERVATA
tari è tornato nel gruppo. Dice:
a Nessuna crisi d’identità,
anzi, Piero Pelù dopo tre anni di ininterrotti successi con i Litfiba, riprende a ballare da solo e disegna un «Indetikit» del suo percorso artistico.
Fabio Fazio accoglie Raffaella Carrà nella sua trasmissione «Che tempo che fa». Si rivedranno a Sanremo
Laura Pausini
A
«Andrei
volentieri
come ospite
al Festival»
A
«Ho vinto nei giovani e sono arrivata terza nei big. Sinceramente,
andare a Sanremo per rimettermi
in gara non è la cosa più giusta da
fare in questo momento della mia
carriera. Magari nessuno ha il coraggio di dirlo, ma è un rischio per
i cantanti come me che hanno avuto già così tanta fortuna... metti che
arrivo ultima?». Queste le parole
schiette di Laura Pausini, in una
lunga intervista rilasciata a Silvia
Toffanin e in onda oggi a «Verissimo», riguardo a una sua ipotetica
partecipazione al prossimo Sanremo.
Se non c’è da parte sua l’interesse a
gareggiare, c’è invece moltissima
voglia di andarci come ospite. A tal
proposito la cantante romagnola
dice: «Comunque se m’invitassero
al futuro. Sono convinta che l’Italia può farcela».
mi piacerebbe tanto andare a Sanremo quest’anno, magari soltanto
per cantare "La solitudine" e festeggiare così i vent’anni della mia carriera, proprio sul palco dove sono
nata, ma – aggiunge la cantante – mi
pare che abbiano annunciato Sanremo proprio nel periodo in cui io
sarò in America. Non si può spostare? Se succedesse qualcosa, ovviamente di non grave, e potessero anticiparlo anche soltanto di una settimana, io ci potrei andare. Molto
volentieri».
Intanto dopo le audizioni a porte
chiuse dei brani inediti presentati
dagli iscritti all’edizione 2013, prosegue il percorso di Area Sanremo
2013: la commissione di valutazione, scelta dal direttore responsabile Paolo Giordano e formata da
Ron, Omar Pedrini e Dargen D’Amico, ha selezionato i quaranta nomi
dei giovani talenti che accedono alla fase finale dell’unico concorso
che porta i giovani al Festival di
Sanremo. Il 10 e l’11 dicembre la
Commissione si riunirà al Teatro del
Casinò di Sanremo per la fase finale, durante la quale verranno proclamati gli otto vincitori di questa
edizione.
Nell’album c’è anche un pezzo di
Gianna Nannini.
«Ci siamo incontrate a "The Voice". Io non avevo ancora nessuna idea del disco, ma lei mi ha
detto: "Tu farai un album ed io ti
scriverò un pezzo fortissimo". E
come una vera star ha mantenuto la promessa, scrivendo le parole e la musica di "Cha cha ciao",
producendolo e venendo persino a sentirmelo cantare. La ringrazio tanto perché ha dato lustro a questo album in maniera
generosa e naturale».
Dopo Sanremo tornerà a «The Voice»?
«Penso proprio di sì perché è un
programma che mi ha estremamente commosso. Avevo visto
una puntata delle "blind audition" nella versione spagnola
mentre ero a Madrid ed ho pensato che, nonostante non facessi
Tv da 4 anni, mi sarebbe molto
piaciuto farlo. Incredibilmente
appena tornata in Italia me lo
hanno proposto». ■
Patrizia Simonetti
©RIPRODUZIONE RISERVATA
a
Premio De Andrè, Riky Anelli in finale a Roma
a Ci sarà anche una voce
bergamasca alla finale di Roma della 13ª edizione del premio Fabrizio
De Andrè «Parlare musica»: è quella di Riky Anelli, cantante e chitarrista di 32 anni di Misano Gera d’Adda.
Dopo aver passato le fasi preliminari con 600 partecipanti,
Anelli ha strappato il biglietto
per la finalissima di questa manifestazione di respiro nazionale alla ricerca di nuovi talenti nel
panorama musicale italiano.
Alla semifinale andata in scena a Vignanello, nel Viterbese,
Riky ha infatti conquistato il voto della giuria presieduta da Do-
ri Ghezzi con il brano «Svuota
tutto», canzone ricca di energia
che in soli due minuti sbriciola
un testo mai banale e un sound
denso di combat rock fedele all’impronta gipsy con cui Ricky
ormai da tempo «sporca» le corde della sua chitarra e della voce.
La semifinale, che ha visto anche la partecipazione di un’altra
band bergamasca, la Piccola Orchestra Karasciò, è stata una vera e propria maratona d’autore
con 30 artisti che si sono sfidati,
a suon di musica, con i loro brani inediti e rappresentativi di diversi generi. Su tutti il filo con-
duttore della musica raccontata,
proprio come canta Ricky Anelli nella sua «Svuota tutto», una
frecciata gipsy alla situazione socio-politica del Paese che ben si
presta ai requisiti cantautorali
del premio.
Ad accompagnare Riky, anche
alla finale del 6 dicembre, ci sarà
come sempre la sua band «The
good samaritans» formata da
Matteo Casirati (violino), Francesco Matano (cajon/lap steel
guitar), Francesco Puccianti
(contrabbasso) e Michele Torresan (grancassa-percussioni). ■
Marco Offredi
Riky Anelli
©RIPRODUZIONE RISERVATA
DISCOTECA
PIPER
Questa sera si balla
con l’orchestra
ALBAN
Via Lungo Riso, 10
GORNO (BG) - Tel. 035/708290
Questa sera si balla
con la coinvolgente orchestra
CRIS BAND
Domani pomeriggio e sera orchestra
ROSY GUGLIELMI
La sera speciale ingresso donna € 1,00
Urgnano (Bg) - Tel. 035.893053
www.amadeusdancing.it