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21/12/13
ISTITUTO COMPRENSIVO “F.LIPPI”
SCUOLA DELL’INFANZIA
Progetto: “Laboratorio del sapere scientifico”
I semi dell’angolo della natura
Docenti: Lanza Rossella
Degli Innocenti Patrizia
sez. A – 5 anni
Il percorso effettuato trova collocazione
all’interno del curricolo verticale di
scienze (ancora in fase di allestimento)
in quanto si ritiene che alla scuola
dell’infanzia ci siano le condizioni per un
lento e graduale processo di costruzione
della conoscenza.
Obiettivi
• osservare la realtà
•imparare a riflettere sulle proprie esperienze
•imparare a descrivere verbalmente e
graficamente la realtà
•imparare a fare domande, a dare e chiedere
spiegazioni
•arricchire il vocabolario
Metodologia
•contatto diretto con “l’angolo della natura” in
modo continuativo
•osservazione del materiale messo a
disposizione
•elaborazione grafica dell’attività
•discussione in gruppo per approfondire gli
aspetti linguistici e grafici (costruzione ed
elaborazione dei simboli)
•verifica dell’acquisizione dei concetti e delle
competenze attraverso conversazioni in gruppo
ed elaborazioni (sia libere che guidate)
Allestimento in sezione, sin dal mese di
ottobre, dell’angolo della natura con:
•Fagioli, lenticchie
•Semi di arancia, mela, pera, mandarino (scoperti dai bambini al momento
della colazione a scuola)
•Semi di glicine e mela giapponese (provenienti dal giardino della scuola)
•Colino
•Imbuto
•Lente di ingrandimento
•Contenitori di misure e colori diversi
•Setacci
•Mestoli
•Bottigliette di plastica
Durante l’anno scolastico l’angolo della natura è stato arricchito con foglie,
nocciole, noci, lumache, formiche, rametti, spighe e tutto ciò che i bambini
portavano a scuola
Il percorso si è sviluppato
all’interno della sezione e nel
giardino della scuola
La progettazione del percorso ha
impegnato quasi tutto l’anno scolastico in
quanto abbiamo ascoltato le curiosità dei
bambini prima di intraprenderlo.
Le uscite sono state nel giardino della
scuola e attraverso i “compiti per casa” nei
luoghi dove i genitori accompagnavano i
bambini per la ricerca del materiale.
L’angolo della natura nella sezione
Fin dall’inizio dell’anno scolastico
viene allestito l’angolo della natura
Creazione di Matilde con
gli elementi dell’angolo
della natura
Nel giardino della nostra scuola sono
presenti i meli giapponesi. Viene chiesto, ai
bambini, di raccogliere dal giardino le
meline.
Dopo averle raccolte i bambini le osservano:
•Sono piccole
•Sono gialle e rosse
•Qualcuna è verde
•Sono dure
•Hanno i semi come le mele grandi, ma
sono piccoli
LA RICERCA DELLE MELE
L’OSSERVAZIONE DELLE MELE E LA
RICERCA DEI SEMI
•I semi trovati sono messi nell’angolo della natura
presente in sezione
•Ai bambini è proposto di giocare nell’angolo della
natura, suggerendo di fare attenzione in particolare ai
semi di fagioli e lenticchie (semi a germinazione veloce)
Con i bambini viene stabilita
la regola che tutti i bambini,
a rotazione, avranno la
possibilità di manipolare i
semi per osservare e rilevare
le caratteristiche
MOMENTI DI GIOCO E
DI OSSERVAZIONE
Divisione dei semi per “razza”
(definizione di Omar)
osservazione dei semi trovati
nella frutta
Caratteristiche osservate sui semi:
•Sono tutti uguali, e alcuni diversi
•Alcuni semi passano dall’imbuto
•Nessuno è uguale
•Sono tanti
•Sono pochi
•Solo alcuni sono neri
•Alcuni sono di colori diversi
•Sono lisci
•Alcuni sono ……..
L’uso del classificatore è intenzionale per orientare i
bambini verso l’uso del linguaggio specifico e per iniziare
una serie di esperienze nell’ambito matematico
•I semi vengono posti sul tavolo e disegnati
•Si sistemano i semi in contenitori trasparenti e
si chiede ai bambini se conoscono il loro utilizzo,
le risposte sono:
•Si mangiano (fagioli, lenticchie, ecc..)
•Si seminano (tutti i semi)
•I semi vengono messi a mollo per 24 ore per la
germinazione
Per le attività di germinazione e di
coltivazione abbiamo a che fare con il
tempo. La germinazione è una delle
esperienze biologiche che avvenga in
tempi brevi. Ma anche le coltivazioni di
piante adulte consolidano nei bambini
l’idea di un tempo che passa.
Il giorno dopo si osservano i
cambiamenti:
•Alcuni galleggiano
•Molti si sono gonfiati
•I semi delle lenticchie hanno bevuto tutta
l’acqua
•I semi dei fagioli puzzano
•Pochi si sono aperti
•I semi dei fagioli neri e marroni hanno fatto
l’acqua nera
•I bambini sono divisi in gruppi
•Vengono consegnati ai bambini i
contenitori dove mettere la terra.
•Ogni gruppo di bambini, dopo aver
messo la terra, procede alla semina
•Viene disegnato dai bambini il cartello
che dice cosa è stato seminato
Si procede alla semina
Costruzione dei
contrassegni per
le vaschette
“seminate”
i bambini vengono invitati a
riconoscerla per osservare i
cambiamenti e registrarli sul cartellone
•I miei sono già nati
•Nella mia vaschetta non c’è niente
•La mia piantina ha già due foglie
Si costruisce un cartellone collettivo dove
verranno registrati, tramite i disegni, i
cambiamenti
I bambini vengono invitati a
disegnare l’esperienza
Iniziano a
spuntare le
prime
piantine
•Dopo 4 settimane la maggior parte delle
piantine, ormai alte, viene travasata in
contenitori singoli più grandi per vedere cosa
succede sotto la terra.
I bambini osservano, manipolano, commentano
e disegnano.
•Alcuni bambini
esprimono
il desiderio di portare
a casa la piantina
e “curarla” con i genitori
Vengono fatte trapiantare
le piantine in contenitori
più piccoli
Le piantine sono pronte
per essere portate a casa
VERIFICA
I bambini hanno dimostrato interesse e
partecipazione attiva. L’esperienza ha favorito la
riflessione sulla funzione dei semi,
• da un seme interrato ed annaffiato può
nascere una pianta che cresce
•Da semi diversi nascono piante diverse
Abbiamo scelto questo tipo di semi perché
a noi insegnanti interessava far vedere ai
bambini la germinazione in tempi brevi e
con successo, considerando che i bambini
di questa età sono ancora dipendenti
dall’aspetto percettivo e fare un esperienza
visibile e ravvicinata nei tempi ha
contribuito a raggiungere l’obiettivo
prefissato.
Il progetto è
proseguito nel
giardino della scuola
dove sono stati
piantati alcuni semi a
germinazione più
lenta che, purtroppo,
non hanno prodotto
nessuna pianta fino
alla fine di giugno.
•Concordiamo che il percorso didattico ha
suscitato nei bambini interesse, curiosità e
voglia di partecipare