I pianeti extrasolari NB le immagini riportate dei pianeti extrasolari NON sono, salvo esplicita indicazione, immagini «reali» ma «artwork» Primo Levi 2013-Roberto Bedogni INAF Osservatorio Astronomico di Bologna via Ranzani, 1 40127 - Bologna - Italia Tel, 051-2095721 Fax, 051-2095700 http://www.bo.astro.it/~bedogni/primolevi Email :[email protected] Oltre il Sistema solare Luce e distanze Luce – Astronomia -Informazione Tutto ciò che osserviamo nel cielo notturno è la “luce” emessa o riflessa dai corpi celesti L’astronomia è una disciplina “osservativa” non è, come la fisica, “sperimentale” La natura e le proprietà della luce La luce è radiazione elettromagnetica Ha una straordinaria caratteristica la sua velocità è costante ed indipendente dall’osservatore. Questo vuol dire che un astronomo misura la velocità della luce in 299 792,458 km al secondo sulla Terra sia che, ipoteticamente, si trovi in un qualsiasi altro punto nell’universo. Ma non solo la sua velocità e costante ma è anche la massima raggiungibile per un qualsiasi fenomeno fisico ed astronomico. Non esistono corpi la cui velocità superi quella della luce! Le distanze dei pianeti l’unità astronomica U.A. E’ possibile misurare le distanze dei pianeti in base alle leggi di Keplero ma deve essere nota per altra via almeno la distanza di un pianeta dal Sole ad es. la distanza Terra-Sole unità astronomica (U.A.) distanza media Terra - Sole =149 597 870,691 km Parsec, anno luce ed unità astronomica Non è difficile ricavare una semplice relazione tra le principali unità di distanza astronomiche 1 parsec= 3,2616 a.l.= 206 265 U.A. 1 U.A.= 149 597 870,691 km 1 a.l. ~9461 000 000 000 km ~ 9461 miliardi di km ~ 63 241 U.A. Le distanze stellari si misurano con la parallasse in frazioni di sec di arco Ad esempio, il satellite Hipparcos ha misurato la parallasse di Proxima Centauri , la stella più vicina, pari a 0,77233 secondi di arco (±0,00242") Quindi la sua distanza è di 1/0,772=1,29 parsec oppure di 4,22 anni luce (±0,01 a.l). La distanza delle stelle Le stelle appaiono proiettate sulla sfera celeste siano esse vicine o lontane. La misura della distanza delle stelle non dipende dalla loro posizione apparente sulla sfera celeste La misura delle distanze delle stelle vicine la parallasse Le ellissi parallattiche La missione Hipparcos High Precision Parallax Collecting Satellite Distanze e dimensioni -le stelle entro 12 anni luce Distanze e dimensioni -le stelle entro 50 anni luce I dintorni del Sistema solare I parametri fisici della stella “Sole” Il Sole nella riga H α Distanza (km) 149 597 970 km ±2 Massa (kg) 1,989×1030 Massa 332 830 M Raggio equatoriale (km) 695 000 Raggio equatoriale 109 R Periodo di rotazione (giorni) 25-36 Densità media (kg/m3) 1410 Densità media (gr/cm3) 1,410 Velocità di fuga (km/sec) 618 Accelerazione di gravità (m/sec2) 274 Temperatura superficiale (°K) 5780 Luminosità (J/s) 3,86×1026 Magnitudine visuale -26,8 Magnitudine assoluta bol. 4,74 Età (miliardi di anni) 4,55 Tipo spettrale G2 T T Le stelle-evoluzione Evoluzione stellare stelle di sequenza principale simili al Sole Come è fatto il Sole Di cosa è fatto il Sole 74% Idrogeno 24% Elio 2% tutto il resto (“metalli”) Stelle e pianeti Esistono sistemi solari esterni al nostro ? Il nostro Sistema solare esiste! Fino al 1995 l’esistenza dei pianeti extrasolari era relegata al regno della fantasia. Per quali motivi era ed è ragionevole ipotizzare l’esistenza di sistemi planetari esterni al nostro ? Due sono le considerazioni che fanno da premessa alla loro ricerca: •la prima è puramente statistica con un calcolo un po’ ardito ma tutto sommato non troppo fantastico, si può giungere alla conclusione che ogni ora nascono circa un milione di sistemi solari. •la seconda invece è operativa è effettivamente possibile osservare dei pianeti extrasolari ? Stelle e pianeti Pianeta (dal greco “vagabondo") πλανήτης, Un pianeta è un corpo celeste che orbita attorno ad una stella (ma che non produce energia tramite fusione nucleare, ovvero non è esso stesso una stella), la cui massa è sufficiente a conferirgli una forma sferoidale e la cui dominanza gravitazionale gli permette di mantenere libera la propria fascia orbitale da altri corpi di dimensioni comparabili o superiori. (IAU 2005) Stella Una stella è un corpo celeste che brilla di luce propria. In astronomia e astrofisica il termine designa uno sferoide luminoso di gas caldo, autogravitante, che genera energia nel proprio nucleo attraverso processi di fusione nucleare Stelle e Pianeti Stella- oggetto autogravitante che durante la sua evoluzione abbia prodotto la sua energia interna tramite reazioni nucleari. Pianeta -corpo celeste che non sarà mai in grado di innescare le reazioni nucleari. Dalle stelle ai pianeti Stelle La teoria dell'evoluzione stellare mostra che la massa minima per produrre l'innesco delle reazioni nucleari dell‘Idrogeno è di circa: 0,08 M~ (Masse Solari) che corrispondono a circa 80 MG (Masse Gioviane) Nane Brune Ulteriori studi però hanno ridotto questo valore in quanto si è dimostrato che un oggetto celeste, con una sufficiente quantità Deuterio, può innescarne il bruciamento. La massa minima in questo caso si riduce a: 0,01 M~(Masse Solari) che corrispondono a 14-15 MG (Masse Gioviane) Pianeti Giganti e Pianeti Rocciosi E’ inoltre possibile avere corpi non stellari con produzione di energia per contrazione gravitazionale, come ad esempio i pianeti giganti del Sistema solare, che presentano un eccesso di energia prodotta nel loro interno. Per i pianeti rocciosi la energia interna (attività geologica) deriva o dal raffreddamento dopo la formazione (per impatti) oppure dal decadimento radioattivo (nucleo e mantello) Limite superiore alla massa di un pianeta Nane Brune Le “Nane Brune” ρc ~10 – 1000 gr /cm3 Tc ≤ 3 · 10 6 K Pc ~ 10 5 Mbar Nucleo Nana Bruna Le "Nane Brune" si formano come le stelle ma non accumulano abbastanza massa da generare le alte temperature capaci di innescare la fusione nucleare dell’Idrogeno fino a 0,08 M~ nel loro nucleo ma è permesso il bruciamento del Deuterio. Il meccanismo di rilascio dell’energia per masse < 0,012 masse solari è dovuto lenta contrazione termica NB anche le “Nane Brune” possono orbitare in un sistema binario. Il sistema Gliese 229 A e B Stella centrale Gliese 229 A Tipo di stella Nana Rossa M1V Distanza della Stella dal Sole 19 anni luce 5,82 pc Magnitudine apparente Stella 8,14 Raggio Medio 0,6 R Temperatura superficiale 3720 °K Luminosità 0,0161 L Massa 0,31 M ~ ~ ~ La Nana Bruna Gliese 229 B Vista del Sistema Gliese 229 A e B ottenute con il Telescopio Spaziale HTS Dati caratteristici della Nana Bruna Gliese 229 B Massa 40 MG (Massa di Giove) Raggio ~ 1,68 RG (Diametro di Giove) Semiasse maggiore 44 U.A. (Unità Astronomiche) Temperatura 1200-1500 °C (Gradi Celsius) Luminosità 5,8 ·10–6 L~ (Luminosità Solare) Lo spettro della Nana Bruna Gliese 229 B La Nana Bruna Gliese 229 B Scoperta 1995 Scopritori Tadashi Nakajima et al. Classificazione Nana Bruna Classe spettrale T7P Distanza dal Sole 19 al (6,3 parsec) Costellazione Lepre Ascensione retta 06h 10m 35.11s Declinazione −21° 51′ 17.6″ Lat. galattica -18,4337° Long. galattica 228,6036° Semiasse maggiore 40 UA Periodo orbitale 200 anni La Nana Bruna Gliese 229 B Dati fisici Diametro medio 1,678 RG Raggio medio 0,12 R~ Massa ~40 MG 0,024 - 0,062 M~ Periodo di rotazione 0,2 giorni (circa 6 ore) Temperatura 1020 K (media) superficiale Dati osservativi Magnitudine 24,6 (red) apparente da Terra Magnitudine ass. 9,33 Parallasse 173,19 ± 1,12 mas Nane Brune scoperte Titolo Nome della Nana Bruna Tipo spettrale Coordinate RA/Dec Note Prima Nana Bruna scoperta Gliese 229 B T6.5 06h10m34.62s 21°51'52.1" 1994 Prima verifica Teide 1 M8 3h47m18.0s +24°22'31" 1995 Prima con un pianeta 2MASSW J1207334-393254 M8 12h07m33.47s 39°32'54.0" Sistema binario Epsilon Indi Ba, Bb T1 + T6 Sistema triplo DENIS-P J020529.0-115925 A/B/C L5, L8 and T0 Tardo tipo spettrale ULAS J0034-00 T9 2007 Con emissione X Cha Halpha 1 M8 1998 Con brillamenti X LP 944-20 M9V Distanza: 3,626 pc 02h05m29.40s 11°59'29.7" 03h39m35.22s 35°25'44.1" 1999