LE PARETI VERDI DEGLI EDIFICI LE CARATTERISTICHE, LE TIPOLOGIE, LE SPECIE VEGETALI PIÙ ADATTE Tecnici & Professione Nel corso del tempo, l’uomo è diventato sempre più urbano, e le città sono sempre più densamente popolate. Il fenomeno dell’urbanizzazione è in crescita a tal punto che si stima che entro il 2025 circa il 75% della popolazione terrestre risiederà nelle città, arrivando a consumare il 70% dell’energia globale. In questi spazi densi della città c'è poco spazio per “infrastrutture verdi” - parchi, alberi e altri spazi verdi - e l'impatto di questo impoverimento è misurabile dal cambiamento climatico, dalle alte concentrazioni di smog e polveri sottili, dall’inquinamento acustico, tutti fattori che stanno mettendo sempre più a rischio la salute dei cittadini. Secondo il rapporto “Cities Alive: Green Envelope”, condotta dallo studio internazionale Arup, il design delle città future deve essere sviluppato sulle persone, ovvero il benessere e la salute dei cittadini come elemento fondamentale su cui porre l’attenzione per arrivare a costruire città più vivibili. Gli edifici, strutture “grigie” delle nostre città, sono L’involucro edilizio rappresenta la risorsa una fonte di potenziale non sfruttato, che possono a cui i progettisti dovranno ricorrere per essere arricchite di verde per rendere le città più creare un ambiente urbano più sano, delle attraenti e resistenti, e soprattutto per migliorare la condizioni sociali migliori per gli abitanti della città e resilienza agli effetti del qualità dell’aria, portando ad una riduzione cambiamento climatico. dell'inquinamento locale di circa il 10-20%. Lo studio ha valutato i benefici che il verde applicato in facciata (giardini verticali) e sui tetti (tetti verdi) ha sulle città, selezionando come casi studio 5 metropoli internazionali Berlino, Londra, Los Angeles, Melbourne, Hong Kong . Le città prese in considerazione si differenziano molto tra di loro per morfologia, clima e contesto geografico a cui appartengono. Per ognuna delle città è stato stimato il contributo positivo degli involucri verdi nell’ecosistema urbano attraverso una serie di simulazioni. I benefici degli involucri vegetali: Inquinamento atmosferico - uno dei benefici principali che le facciate verdi apportano all’ambiente in città è la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Gli elementi vegetali delle facciate verdi sono in grado di filtrare le sostanze inquinanti. In media le facciate verdi sono in grado di determinare una riduzione locale delle concentrazioni di polveri sottili all’interno del canyon urbano che varia tra il 10% ed il 20%. Impatto acustico - le facciate verdi sono in grado di ridurre il livello di rumore globale nelle città assorbendo i suoni che in assenza di vegetazione verrebbero riflessi dalle facciate degli edifici. ______________________________________ Tecnici & Professione ~1~ L’impatto acustico delle facciate è più efficace quando la fonte di rumore si trova lontana dall’involucro verde. Effetti psicologici - la riduzione del rumore contribuisce alla sensazione di calma che il verde è in grado di restituire, complici anche i nuovi suoni della natura (foglie mosse dal vento, cinguettii di uccelli), troppo poco diffusi negli ambienti urbani. Riduzione effetto isola di calore urbana - le facciate ed i tetti verdi siano in grado di attenuare efficacemente il livello di radiazione solare all’interno delle città. Questo beneficio è più efficace nelle città particolarmente dense come Hong Kong e Melbourne, città per la quali si stima una riduzione di picchi di temperatura dell’aria di 10°C. Risparmio energetico - il verde verticale protegge l’edificio dal calore del sole in estate, mantenendolo più fresco. In inverno la vegetazione è in grado di proteggere l'edificio dal vento e ridurre la perdita di calore per convezione lungo la facciata. Una sacca d'aria stazionaria su 5 cm tra la vegetazione e la facciata dell’edificio è paragonabile a un coefficiente di trasferimento di calore di 2,9 W / m 2 K, grazie al flusso d’aria verso l’alto (effetto camino) tra facciata e vegetazione. ORIGINE DELLE FACCIATE VERDI Piante che sono capaci di arrampicarsi su qualunque oggetto esistono da quando il mondo è mondo, fatto che rende difficile la datazione del vero e proprio inizio delle pareti verdi. I primi inverdimenti storici di questo tipo sono rappresentati senz’altro da pareti ricoperte di piante rampicanti presso le cascate o sulle pareti rocciose. Quando l’uomo cominciò a costruire case, le piante rampicanti le conquistarono grazie alla loro capacità di ancorarsi ai supporti murari . Non essendo gradite però, l’uomo inizialmente intentava liberarsene. Ciò ebbe fine duemila anni fa, quando l’uomo volle abbellire intenzionalmente le sue costruzioni con delle facciate verdi, dando così inizio a questo tipo di inverdimento. Come esempio si possono citare le numerose case di stile ______________________________________ Tecnici & Professione ~2~ romano che nel primo millennio d.C. erano coperte di vigne o le wisteria millenarie del Giappone, segnale per un impiego precoce di arte nel giardino con piante rampicanti. Grazie al modello della “città giardino” dei primi anni del novecento, ebbe conseguenza un vero e proprio boom delle facciate verdi, ma non durò molto: la tecnologia non si trovava ancora all’altezza per creare un inverdimento conveniente e i lavori di manutenzione e di potatura necessarie erano troppi. Solo negli ultimi decenni del novecento le pareti verdi ritrovano il loro posto centrale nell’urbanistica. Nascono i primi sistemi di facciate verdi, ampliando il ventaglio delle possibilità e offrendo soluzioni a problematiche di tipo economico, ecologico e urbanistico emerse nelle metropoli. SCEGLIERE LA PARETE VERDE Per parete verde si intende un fronte edilizio ricoperto da specie vegetali aggrappate, anche tramite supporti artificiali, alla muratura. Le tecniche più utilizzate per inverdire le facciate degli edifici sono tre: la green facade il living wall il muro vegetale GREEN FACADE Quella della green facade è la tecnica più collaudata e semplice e, se vogliamo, quella che la natura propone in autonomia. Per secoli alcune piante rampicanti, come il glicine, l’edera e la vite americana sono stati utilizzati per abbellire le facciate degli edifici, in quanto capaci di aderire direttamente alla parete. La green facade si può considerare un elemento distinto dalla facciata. La struttura su cui si aggrappano le piante utilizzate per questo genere di rivestimento è giustapposta alla facciata e non ha interazioni particolari. L’involucro di supporto quindi è completo, finito anche senza la sovrapposizione della vegetazione. Diverso è per le altre tecniche di “verde verticale”, nelle quali il verde è parte integrante della facciata e quindi elemento ineliminabile. ______________________________________ Tecnici & Professione ~3~ la struttura di sostegno La struttura di sostegno può essere diversa: si tratta di grigliati metallici, comuni reti o sistemi di tiranti più leggeri. L’unica funzione che deve svolgere è quella di supporto e sostegno per la vegetazione, in genere rampicante, che è stata scelta per il progetto. La struttura metallica di supporto è ancorata alla parete retrostante per punti, e quindi tra la vegetazione e la facciata è presente uno strato d’aria. Parete e vegetazione sono completamente indipendenti. le strutture di sostegno sono consigliabili anche per un rampicante in grado di attaccarsi direttamente al muro: la forza del vento ma anche il peso stesso del rampicante cresciuto possono portarlo a staccarsi dal muro e quindi a cadere a terra. Inoltre le strutture di sostegno, consentono una manutenzione più semplice del verde verticale. Le specie vegetali La semplicità di realizzazione della green facade implica una minor possibilità di scelta della vegetazione piantumabile. Si deve trattare di piante rampicanti che abbiano la caratteristica di potersi sviluppare notevolmente anche se la loro sommità risulta essere molto lontana dall’apparato radicale. Questo perché la tecnica più semplice per ricoprire il traliccio metallico della green facade è quello di piantare le essenze a terra e lasciarle crescere nel tempo. Se si sceglie un rampicante che non ha questo tipo di comportamento e di sviluppo è necessario porre dei vasi in quota dove piantumare le piante destinate a ricoprire i piani più alti dell’edificio. Non bisogna dimenticare che una pianta rampicante che può coprire un edificio di cinque piani nel giro di pochi anni richiede uno spazio sufficiente per le sue radici per rimanere in buona salute. La pianta non ha bisogno di molto spazio a terra, ma di un idoneo spazio sotterraneo per lo sviluppo dell’apparato radicale. E’ utile, quindi, un’indagine sulla natura del terreno per rilevare anche i valori del ph, le condizioni di drenaggio e la disponibilità di elementi nutritivi. ______________________________________ Tecnici & Professione ~4~ La scelta delle essenze vegetali da utilizzare per realizzare pareti verdi, deve essere attentamente valutata in funzione del contesto ambientale, ponendo particolare attenzione alla superficie da ricoprire, al colore della facciata, all’esposizione solare, alla compatibilità consociativa nel caso si utilizzino diverse specie, nonché al risultato estetico finale. In generale è preferibile optare per una unica specie vegetativa, perché l’associazione tra rampicanti diversi diventa più costosa, comportando interventi più frequenti e preparazione professionale specifica per gli interventi di potatura sulle diverse specie. La soluzione da preferirsi rimane quella di piantare a terra, e non in vasi. In questo modo si assicura una crescita migliore al rampicante e si riducono gli oneri di manutenzione. Va valutata la vigoria dell’apparato radicale della specie scelta, in modo da lasciarle il giusto spazio. Il glicine, ad esempio, è una pianta molto vigorosa, le cui radici possono arrecare danni alla struttura di un edificio, se si trova nelle condizioni di mancanza di terra, aria e acqua. Nel caso di rampicanti capaci di aderire direttamente alla parete, va prestata particolare attenzione alle specie dotate di radichette. Queste, infatti, insinuandosi nelle crepe dell’intonaco e del muro, tendono a disfarlo, accelerando quindi i processi di degradazione della superficie muraria. Sono quindi sconsigliabili sulle pareti delle case. Sulle pareti di edifici è bene usare specie caducifoglie: d’estate riparano i muri dal calore, mentre in inverno li lasciano esposti ai benefici raggi del sole, che li asciugano e li scaldano. A ciò si aggiunge anche la variabilità cromatica stagionale, che ci accompagna definendo tempi e modi di vita, oltre a dare un significativo contributo all’estetica della parete. Bouganvillea, edera, passiflora, clematide, plumbago, ogni rampicante presenta caratteristiche proprie relative al periodo di fioritura, al colore, al terreno e alle cure di cui necessita, all’esposizione, alla resistenza al freddo, alle necessità idriche, e in base a ciò offre effetti particolari nella resa esteriore. La scelta della vegetazione dipende anche dall’orientamento della facciata del fabbricato. L’inverdimento parietale risulta maggiormente efficace per le pareti esposte a est e ovest in quanto maggiormente soggette ai carichi termici solari diretti. le pareti esposte a nord ______________________________________ Tecnici & Professione ~5~ generalmente sottoposte a venti freddi e secchi e a un minor irraggiamento solare, richiedono essenze sempreverdi a carattere legnoso o essenze erbacee perenni in grado di sopportare forti sbalzi di temperatura. Nella progettazione del verde verticale, si dovrà valutare un idoneo impianto di fertirrigazione, regolato secondo le reali necessità del giardino e che si occuperà di bagnare e fertilizzare la parete verde. PER LA SCELTA DELLE SPECIE VEGETALI CONSULTARE LA TABELLA ALLEGATA, CON LE CARATTERISTICHE DEI RAMPICANTI LIVING WALL A differenza della tecnica green facade, la tecnica delle chiusure vegetate, in inglese appunto living wall, è più difficile da realizzare dal punto di vista tecnico. La tecnica delle facciate verdi infatti, non è semplicemente l’applicazione di un rivestimento verde ad una chiusura già esistente, completa di per se stessa, ma consiste nella creazione di una facciata di cui la componente vegetale è parte integrante, inscindibile dall’involucro dell’edificio. I Componenti Le chiusure vegetate sono composte da uno strato omogeneo e continuo di verde che aderisce alla facciata. Per questo motivo la loro esecuzione risulta essere più complessa rispetto al semplice rivestimento a verde. ______________________________________ Tecnici & Professione ~6~ Le tecniche di realizzazione si basano su elementi spesso pre–vegetati prima della fase di cantiere. Molte aziende si sono specializzate, infatti, nella realizzazione di moduli di materiale plastico, contenenti già il substrato vitale alle specie vegetali e le essenze stesse. Tali moduli scatolari, affiancati, vengono poi posti in facciata mediante appositi sostegni e costituiscono la parete verde, parte integrante dell’involucro stesso. Le modalità di esecuzione e montaggio sono pressoché identiche a quella di una normale facciata ventilata. È necessario affiancare alla chiusura vegetata un impianto di irrigazione o fertirrigazione, che garantisce in modo automatico il nutrimento necessario alle piante. Le specie vegetali Proprio per le caratteristiche costruttive dei living walls, possono essere impiegate molteplici specie di piante. Non si rivela più necessaria, come per la realizzazione della green facade, la scelta di piante rampicanti che si sviluppano in altezza anche per molti metri lontano dall’apparato radicale. I moduli che andranno a costituire la facciata possono essere prevegetati con quasi qualsiasi tipo di essenza. Unica condizione fondamentale è che si adottino specie vegetali sempreverdi, in modo da garantire il rivestimento a verde dell’involucro anche nei mesi invernali. Una prerogativa, o se vogliamo un difetto, dei living walls è che , proprio per la loro struttura modulare e per la modalità di prevegetazione, presentano un aspetto poco naturale dove, talvolta, si percepiscono i moduli utilizzati. Tale caratteristica consente d’altro canto di realizzare disegni anche complessi, che saranno poi leggibili in facciata. Un esempio può essere il Mint Hotel a Londra, realizzato nel 2010. Sulla facciata ospita uno dei più alti “living walls” europei. ______________________________________ Tecnici & Professione ~7~ MURI VEGETALI La tecnica del muro vegetale, seppur simile a quella delle chiusure vegetate, è caratterizzata da una minor industrializzazione. I muri vegetali, infatti, hanno un aspetto molto più naturale delle chiusure vegetate, caratterizzate da una evidente modularità. Il substrato d’impianto consiste in un duplice strato di feltro sintetico e le piante sono collocate manualmente, una ad una, dall’operatore che le inserisce in apposite tasche ricavate nello spessore fra i due tessuti. Non viene utilizzato alcun tipo di struttura modulare o tecnica di prevegetazione. Le specie vegetali così impiantate necessitano di impianti di fertirrigazione automatica Le specie vegetali Varie possono essere le specie vegetali che trovano sede in un muro vegetale, possiamo dire anzi che più essenze diverse saranno piantumate e più la parete assumerà un effetto naturale, come in un vero e proprio giardino. Le diverse essenze possono essere, infatti, disposte in modo da formare particolari disegni o effetti cromatici sulla parete. Non ci sono particolari vincoli nella scelta delle specie vegetali, non sono necessari rampicanti in quanto le piante sono disposte a vari livelli e in vari punti della parete. Da precisare però che un muro vegetale, non essendo prevegetato, richiede di un certo lasso di tempo per la crescita delle piante che vi trovano sede, come in un vero giardino appunto. E’ ITALIANO IL MURO VEGETALE PIÙ GRANDE D’EUROPA Progettato dall’Architetto Francesco Bollani, l’immensa parete verde che copre 1250 mq di superficie, è stata inaugurata nel 2012 ed è sita nel centro commerciale il Fiordaliso di Rozzano, alle porte di Milano. La parete ospita ben 44mila piante di 200 specie diverse. La parete verde è composta da 11 mila cassette metalliche, leggere, resistenti all’acqua e in grado di facilitare la manutenzione: come “terriccio” per far crescere al meglio le piante in una posizione verticale, è stato utilizzato lo sfagno cileno, una fibra che non marcisce anche se a contatto continuo con l’acqua. Le piante vivono su questo tipo di muschio facendo crescere le radici senza contatto con la terra. ______________________________________ Tecnici & Professione ~8~ PARETI VERDI ANCHE PER GLI INTERNI Avere una parete verde in casa o in ufficio servirà a rimuovere le tossine dall'aria. L'aria interna, infatti, può contenere un’elevata percentuale di sostanze inquinanti e di tossine: considerando che in genere la gente trascorre gran parte del tempo in ambienti chiusi, questo può avere conseguenze drammatiche per la salute. Le pareti verdi sono composte principalmente da piante che assorbono e filtrano le tossine presenti nell'aria. Tutte le piante sono in grado di rimuovere le tossine, ma alcune sono più adatte di altre per migliorare la qualità dell’aria indoor. Le piante particolarmente idonee includono: azalea, palma di bambù, crisantemo, pianta ragno, aloe vera, edera, orecchio d'elefante, filodendro, pothos dorato e giglio della pace. Piante diverse servono a rimuovere tipi di tossine diversi, perciò è utile usare un mix di varie piante, scegliendo quelle che meglio si adattano all'ambiente in cui dovranno vivere. Rispetto alle pareti verdi esterne, quelle interne sono di più facile realizzazione e manutenzione, anche in relazione alle più modeste dimensioni. Anche per la creazione di pareti verdi interne occorre tenere in considerazione fattori quali l'intensità della luce (interni, esterni, ombra, pieno sole), l'acqua disponibile, l'umidità e la temperatura interna. Una struttura semplice può essere costituita da una serie di ripiani o mensole, disponendo ogni pianta in modo che riceva una adeguata illuminazione e possa essere annaffiata appropriatamente e con facilità. Vari vasi di piante possono anche essere fissati alla parete o appesi al soffitto. Una struttura più complessa, invece, può essere costituita da una parete verticale e una base orizzontale. Uno strato rinforzato del terreno di coltura può essere sospeso verticalmente su una parete impermeabilizzata con teli di plastica. In questo caso, le piante cresceranno orizzontalmente sul terreno di coltura verticale. La parete verticale deve essere permeabile in modo che l'aria vi passi attraverso. Per lo meno, l'aria dovrebbe poter passare liberamente sopra o oltre la parete. Anche il terreno di coltura deve essere un minimo permeabile all'aria (quindi non ______________________________________ Tecnici & Professione ~9~ dovrebbe essere troppo denso o completamente impermeabile), perché le radici delle piante hanno bisogno di ossigeno. L'aria dovrebbe circolare attraverso o sopra la parete in modo che le tossine presenti possano essere assorbite e rimosse. Per la parete verticale è importante utilizzare piante di piccole dimensioni, o anche solo muschio. La base della parete può invece contenere piante più grandi. L'aria domestica contaminata deve essere fatta circolare sopra e attraverso la parete verde. Ciò consentirà alla stessa di assorbire le tossine dall'aria e allo stesso tempo garantirà che le piante rimangano sane. Se l'aria viene attivamente indotta a passarvi attraverso, la parete verde può essere considerata un biofiltro. Per far circolare l'aria si può usare un ventilatore, oppure un sistema più complesso di ventilatori e condotti d’aria. Le piante hanno bisogno di luce, artificiale o naturale, perciò occorre assicurarsi che ne ricevano a sufficienza. Se possibile, posizionare la parete verde vicino a una finestra da dove riceva luce solare diretta. La luce naturale può essere integrata con quella artificiale. Normali lampadine fluorescenti compatte possono essere focalizzate o dirette verso la parete per fornire luce artificiale di alta qualità. Esistono anche altre luci più specializzate che vengono usate appositamente per le piante. Utile anche l’utilizzo di un timer per attivare e disattivare l'illuminazione artificiale durante il giorno e la notte. ______________________________________ Tecnici & Professione ~ 10 ~ Specie vegetale Sempreve Colore dei rde/ fiori caducifog lia Periodo di fioritura Actinidia kolomikta caducifogli a giu-lug sì Akebia quinata mar-mag sì Aristolochia machrophylla semprever de, semipersistent e caducifogli a bianco, fiori poco appariscenti porpora brunastro violaceo Aristolchia sempervirens semprever de Bignonia capreolata Bouganvillea spp. Profum o Esigenze di terreno Es Esposizione ig en ze id ric he Resistenza al freddo Modalità di ancoraggio al supporto Altezz a [m] Velocità di crescita Colore del fogliame 2 1 terreni sciolti, ben drenati, non clorosanti medio impasto, ben drenato H mezz’ombra temono il freddo viticci M solemezz’ombraombra resistenti al freddo volubile apr-mag fertile, ben drenato H mezz’ombra temono il freddo volubile 7 veloce porpora giu-lug fertile, ben drenato H solemezz’ombra temono il freddo volubile 7 veloce semprever de semprever di o semisemprever di caducifogli a arancio-rosso giu-set leggero ma fertile M sole temono il freddo viticci chiaro, con brattee colorate giu-ott leggero, ben drenato L sole clima mediterraneo volubile giallo-arancio lug-sett M sole alcune specie temono il freddo radici aeree 10 veloce verde scuro, foglie tomentose inferiormente Celastrus caducifogli a verdastro, poi bacche rosse apr-mag medio impasto, fertile, ben drenato pianta rustica L sole o mezz’ombra rustica volubile 14 veloce Clematis spp. caducifogli a vario mar-giu sole o mezz’ombra rustica viticci Hedera canariensis semprever de chiaro, poi bacche bluastre giugno leggero o di medio M impasto, fertile e ben drenato, proteggere le radici dal sole suoli alcalini, di M medio impasto e ben drenati verde scuro, foglie arrotondate, leggermente seghettate, gialle in autunno verde chiaro, lucido, foglie divise in tre foglioline, lanceolate o ovali ombra, sole, mezz’ombra molto rustica radici avventizie 4-6 Hedera helix semprever de luglio ombra, sole, mezz’ombra molto rustica radici avventizie 6-10 caducifogli a suoli alcalini, di medio impasto e ben drenati profondo, fertile e umido M Hydrangea petiolaris chiaro, poi bacche bluastre bianco M ombramezz’ombra molto rustica radici aeree 15-20 lenta Campis spp lug-set sì 6 veloce 6-9 veloce verde con variegatura rosa e bianco-crema nella metà superiore colore verde scuro, opache e cerose 8-10 veloce colore verde scuro con riflessi leggermente bluastri colore verde scuro con riflessi leggermente bluastri verde 5-9 media verde 3-10 media inizialme verde lucente con steli nte propora rossastri lenta, poi sostenut a veloce vari colori dal verde chiaro al verde scuro verde scuro Jasminum spp semprever de Lonicera caprifolium prolungat a sì fertile, ben drenato ma umido M mezz’ombra clima mediterraneo volubile semipersis biancotente giallastro giu-lug sì L solemezz’ombra molto rustica volubile Lonicera japonica semprever de biancogiallastro mag-giu sì M solemezz’ombraombra molto rustica volubile 6-10 lenta vari colori Lonicera periclymenun ssp. caducifogli a vario lug-set sì M solemezz’ombra molto rustica volubile 3-5 media verde-medio, grigio-verde inferiormente Parthenocissus quinquefolia caducifogli a medio impasto, fertile e ben drenato, proteggere le radici dal sole medio impasto, fertile e ben drenato, proteggere le radici dal sole medio impasto, fertile e ben drenato, proteggere le radici dal sole pianta rustica M solemezz’ombra molto rustica ventose, viticci 20 veloce Parthenocissus tricuspidata caducifogli a pianta rustica M solemezz’ombra molto rustica ventose, viticci 20 veloce Passiflora caerulea semprever de bianco-rosatoporpora lug-ago ben drenato L sole o mezz’ombra semirustica viticci Plumbago capensis Polygonum baldschuanicum semprever de caducifogli a azzurro giu-set L sole clima mediterraneo bianco set-ott fertile e ben drenato pianta rustica M sole o mezz’ombra semprever bianco mag-giu sì pianta rustica L de caducifogli bianco mag-giu profondo, fertile M a caducifogli blu-violetto, apr-mag sì pianta rustica L a rosa, bianco 1 Esigenze idriche: L = low; M = medium; H = high 2 Velocità di crescita: veloce = > 100 cm/anno; media = 40-100 cm/anno; lenta = <40 cm/anno Rhyncospermum jasminoides Schizophragma hydrangeoides Wisteria sinesis vario sì 2-3 media 6 media 8-10 veloce volubile 2-6 media rustica volubile 6-15 veloce sole o mezz’ombra mezz’ombra semirustica volubile 3-4 media rustica radici aeree sole rustica volubile 10 lenta 8-10 veloce foglie chiare, imparipennate, formate da sette foglioline. verde scuro verde-prato, foglie porpora da giovani e scarlatte in autunno verde-prato, foglie porpora da giovani e gialle in autunno verde charo o verde carico, foglie tavolta dentate verde intenso opaco verde chiaro, lucido, foglie divise in tre foglioline, lanceolate o ovali verde scuro verde chiaro verde chiaro