LAOS NORD-SUD Da Luang Prabang a Pakse Tra siti archeologici e natura, attraverso lo sconosciuto Laos centrale 15 giorni – in hotel Questo originale itinerario si sviluppa da nord a sud attraverso la poco conosciuta zona centrale del paese. Da Luang Prabang, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità per la sua straordinaria architettura buddhista, si procede via terra per l’enigmatica Piana delle Giare, nei dintorni di Phonsavan, dove giacciono centinaia di grandi giare di pietra la cui origine è a tutt’oggi sconosciuta. Si continua verso sud lungo il confine con la Thailandia fino a raggiungere le straordinarie formazioni carsiche della Riserva Naturale di Phu Hin Bun e la magnifica grotta calcarea Tham Kong Lo, lunga 7 km e percorribile in barca. Ancora verso sud fino a Pakse, la capitale della provincia di Champasak, punto di partenza per una serie di escursioni: il fertile altopiano di Bolevan famoso per le pittoresche cascate e per i villaggi delle minoranze etniche alak, katu e laven; l’antico complesso religioso khmer del Wat Phu, uno dei più bei templi del Sud-Est Asiatico (Patrimonio dell’Umanità UNESCO); Don Khong e Don Khon, splendide isolette bordate di palme che sorgono, tra una miriade di canali, nell’arcipelago fluviale di Si Phan Don, le “Quattromila Isole”, nel bel mezzo del Mekong. PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze stagione 2015-2016 1° giorno / Milano – Bangkok Partenza al mattino da Milano Malpensa per Bangkok con volo di linea Etihad Airways via Abu Dhabi. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno / Bangkok – Luang Prabang (il Regno di un milione di elefanti) Arrivo a Bangkok e proseguimento in coincidenza per Luang Prabang dove si arriva in tarda mattinata. Disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel. Un tempo capitale del potente regno di Lan Xang Hom Khao, il “Regno di un milione di elefanti e il parasole bianco”, Luang Prabang è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. I templi dai tetti luccicanti, i monaci buddhisti dalle tuniche color ocra, l’atmosfera semplice e rurale, il paesaggio circostante, rendono questa cittadina una piacevolissima sorpresa. Nel pomeriggio giro orientativo della città con visita del Museo del Palazzo Reale costruito nel 1904 durante il primo periodo coloniale francese come residenza per il re Sisavang Vong e la sua famiglia. Quasi tutte le camere private della famiglia reale sono state conservate esattamente com’erano nel giorno in cui il Pathet Lao costrinse i reali all’esilio. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 3° giorno / Luang Prabang e escursione sul Mekong (le Grotte di Pak Ou) Dopo la prima colazione si continua la visita di Luang Prabang. Il Wat Mai, risparmiato dalle distruzioni operate dai cinesi che ne reputarono il sim (sala in cui si celebrano le ordinazioni) troppo bello per essere distrutto; degna di nota la veranda anteriore, per le colonne decorate e per le sontuose pareti con rilievi a foglia d’oro che raccontano la storia di Vessantara, la penultima incarnazione del Buddha. Il Wat Visoun, costruito in origine nel 1513, il tempio più antico di Luang Prabang tra quelli ancora in uso. Il solenne Wat Xieng Thong, con il suo particolare tetto spiovente fino a terra che è un esempio dell’architettura templare classica laotiana. Si prosegue con l’escursione sul fiume Mekong per la visita delle misteriose grotte di Pak Ou, scavate nella parete rocciosa a picco sul fiume, piene di migliaia di statue di Buddha, laccate in oro, di varie forme e dimensioni. Si continua con la visita del villaggio di Ban Muang Keo, famoso per la produzione di tessuti e grappa di riso. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 4° giorno / Luang Prabang (le cascate Khuang Si) Alle 5.30 del mattino possibilità di assistere al Tak Bat o questua giornaliera, un rituale buddhista antichissimo, la processione dei monaci che chiedono l’elemosina lungo le strade di Luang Prabang. Rientro in hotel per la prima colazione. Si prosegue con la visita del Phousi Market dove si possono trovare prodotti tessili e artigianali, pelle di bufalo secca, thè, verdure etc. Si continua con la visita del villaggio di Ock Pop Tok per assistere alla lavorazione della seta. Ci si dirige poi alle cascate di Khuang Si per un rinfrescante bagno in una delle piscine naturali o per una piacevole passeggiata lungo i sentieri nella foresta (N.B. si consiglia di portare il costume da bagno). Nei pressi della cascata è anche possibile visitare il Bear Rescue Centre, ovvero la sede di un’organizzazione che protegge un particolare esemplare di orso asiatico. Pranzo picnic alle cascate. Nel pomeriggio completamento delle visite di Luang Prabang: l’Arts and Ethnology Centre, per approfondire la conoscenza delle numerose minoranze etniche del Laos con le rispettive tradizioni e costumi; infine salita sulla collina di Phu Si dove si trovano due antichi templi e da dove si gode, al tramonto, di una splendida veduta d’insieme incluso il fiume Mekong. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 5° giorno / Luang Prabang – Phonsavan (la provincia di Xieng Khuang) Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per la provincia di Xieng Khuang, un territorio caratterizzato da alte montagne verdi, dalle corrugate formazioni carsiche, e da fertili vallate. Lungo il percorso si visitano alcuni villaggi di diverse etnie: il villaggio di Ban Kiu Kam Pone, di etnia khmu, e il villaggio di Ban Son Boom, di etnia hmong. L’ultima sosta della giornata è dedicata alla visita di una Buddha Cave che durante la guerra civile laotiana fu utilizzata dalla popolazione locale come rifugio contro i bombardamenti. Arrivo a Phonsavan nel tardo pomeriggio. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel, 6° giorno / Phonsavan (la Piana delle Giare) Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita dell’enigmatica Piana delle Giare, una vasta area che si estende nei dintorni di Phonsavan, disseminata di grandi giare di pietra raggruppate in una ventina di siti. Sebbene le indagini sulla Piana delle Giare siano iniziate nel 1930, le sue origini a tutt’oggi rimangono sconosciute. Gli archeologi hanno avanzato diverse teorie per cercare di spiegare la funzione di questi enormi vasi megalitici: sarcofagi, recipienti per la fermentazione del vino, contenitori per la conservazione del riso…ma nessuna di esse è confermata da testimonianze storiche certe. Si pensa che la Piana risalga al 500 a.C., talvolta vicino alle giare si trovano anche i coperchi e in alcuni casi sono stati rinvenuti resti umani e oggetti di sepoltura. Per ora dobbiamo accontentarci della spiegazione fornita da una leggenda secondo la quale nel VI secolo a.C. l’eroe Khun Jeuam arrivò dalla Cina meridionale e depose il tiranno locale. Per celebrare la vittoria Khum Jeuam fece costruire le giare per farvi fermentare il vino di riso. Sempre secondo la leggenda le giare furono realizzate con un composto di pelle di bufalo, sabbia, acqua e zucchero di canna e cotte in una caverna usata come fornace. Si dice che tale fornace sia una grotta calcarea situata nella piana, usata come rifugio dai membri del Pathet Lao durante la guerra civile, che presenta condotti simili a canne fumarie. Al mattino visita del sito numero 3, circa 35 km a sud di Phonsavan, con 15 giare in spettacolare posizione in cima a una collina. Si prosegue poi con il sito numero 2, circa 10 km a nord del sito 3, che presenta 90 giare sparse sui versanti di due colline adiacenti. Nel pomeriggio visita del sito numero 1, il più grande, situato 15 km a sud-ovest di Phonsavan, con 250 giare per la maggior parte di peso compreso fra 600 kg e una tonnellata. La giara più grande pesa ben sei tonnellate e, poiché si dice che sia stata la coppa della vittoria del leggendario re Jeuam, è stata battezzata Hai Jeuam. Nel sito ci sono due padiglioni che furono costruiti in occasione di una visita del principe ereditario thailandese. Rientro a Phonsavan nel pomeriggio. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 7° giorno / Phonsavan – Muang Khoun – Phon Nyaeng (le rovine dei templi buddhisti) Partenza presto al mattino per un lungo trasferimento attraverso il Laos centrale. Poco a sud-est di Phonsavan sosta a Muang Khoun, la vecchia Xieng Khuang, l’ex capoluogo dell’omonima provincia. La città è stata quasi completamente distrutta durante la guerra, ma restano le rovine di diversi templi buddhisti costruiti fra il XVI e il XIX secolo: il That Foun, un’affusolato stupa in mattoni alto 25 m e ricoperto di vegetazione, costruito nello stile Lanna; il poco distante That Chom Phet, probabilmente costruito dai cham; il Wat Phia Wat, con una grande statua raffigurante un Buddha in posizione seduta. Si prosegue, attraverso la stretta parte centrale del paese, lungo una strada tortuosa e a saliscendi che si allunga tra il Mekong e la Thailandia a ovest e la catena Annamita al confine con il Vietnam a est, fino a raggiungere il villaggio di Phon Nyaeng nei pressi dell’Area Nazionale Protetta di Phu Hin Bun, una vasta area naturale di splendide formazioni carsiche e foreste monsoniche. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in semplice hotel. 8° giorno / Phon Nyaeng – Grotta di Kong Lor – Tha Khaek (il fiume che scorre nella magnifica grotta calcarea) Dopo la prima colazione escursione in barca a motore alla grotta di Kong Lor, una delle meraviglie naturali del Laos. Il fiume Hin Bun si snoda attraverso uno scenario davvero spettacolare, con montagne irte di guglie e aspre formazioni carsiche a tratti ricoperte di vegetazione, poi improvvisamente scompare all’interno di una monolitica montagna calcarea e per 7 km attraversa una grotta tortuosa scura come la pece. La grotta di Kong Lor è davvero straordinaria, in alcuni punti è larga 100 metri ed è alta quasi altrettanto, la canoa a motore impiega quasi un’ora per percorrerla, dipende dal livello dell’acqua, in alcuni punti potrebbe anche essere necessario scendere dalla barca a causa dell’acqua troppo bassa (N.B. Si consiglia di portare una torcia e di indossare sandali di gomma). Giunti all’uscita della grotta si visita un piccolo villaggio. Pranzo picnic in un ristorantino nei pressi della grotta. Dopo pranzo si ripercorre la grotta in senso inverso e dal villaggio di Kong Lor si procede via terra per la cittadina fluviale di Tha Khaek, il capoluogo della provincia di Khammuan, situata sulla sponda orientale del Mekong. Il suo nome, che significa “sbarco degli ospiti”, fa riferimento al suo antico ruolo di approdo fluviale per i mercanti forestieri. Un tempo Tha Khaek era un avamposto degli imperi Funan e Chenla, ma il suo aspetto attuale risale al 1912, quando furono edificate le strutture coloniali francesi. Tracce di tale periodo sono evidenti nei cadenti edifici affacciati sulla piazza con fontana, pochi dei quali sono stati ristrutturati. Visita del veneratissimo stupa di Pha That Sikhottabong, uno dei più importanti del Laos, che sorge nei pressi della città all’interno dell’omonimo complesso monastico ottocentesco. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 9° giorno / Tha Khaek – Na Khang Xang – Tha Khaek (la Grotta dei Buddha) Dopo la prima colazione partenza in minibus per il villaggio di Na Khang Xang, a circa 20 km da Tha Khaek, lungo la vecchia ferrovia, frutto di un ambizioso progetto francese finalizzato a collegare il Vietnam e la Thailandia, abbandonata nei primi anni ’20 a causa dell’esaurimento dei fondi. Incontro con la guida locale e inizio di un facile ma entusiasmante trekking nella foresta. Lungo il percorso sosta alla grotta di Nong Paseum, ricca di stalattiti e stalagmiti, visitabile solo a nuoto (N.B. si consiglia di portare il costume da bagno). Si prosegue per la più famosa Tham Pha Pa, la “Grotta dei Buddha”, scoperta casualmente nel 2004 da un abitante del luogo a caccia di pipistrelli. La grotta contiene 229 statue di Buddha alte da 15 cm a 1 m, collocate fra straordinarie formazioni calcaree. Nessuno sa con certezza da quanto tempo le statue si trovino nella grotta, ma gli esperti ritengono che abbiano più di 600 anni. A prescindere dall’età, la grotta è diventata meta di pellegrinaggio per i buddhisti, che arrivano da tutto il Laos e anche dalla Thailandia. Pranzo a picnic nei pressi della grotta. Rientro al villaggio di Na Khang Xang lungo un sentiero diverso ripetto a quello dell’andata. Si prosegue in minibus per Tha Khaek. Cena e pernottamento in hotel. (N.B. La Grotta dei Buddha può essere raggiunta anche in tuk-tuk e quindi anche da chi non se la sentisse di effettuare il facile trekking). 10° giorno / Tha Khaek – Savannakhet – Don Khor – Pakse (lo stupa con la reliquia del Buddha) Dopo la prima colazione partenza verso sud per Savannakhet, il principale centro amministrativo e commerciale a sud di Vientiane durante il periodo francese. Sosta per la visita di una particolare fabbrica di sale alla periferia della città e precisamente nel villaggio di Soundra. Si continua con la visita dell’armonioso Taht Ing Hang a circa 15 km da Savannakhet, per importanza il secondo edificio di culto del Laos meridionale dopo il Wat Phu Champasak, che sorge su un sito dove Buddha, stanco per il lungo peregrinare, si fermò per riposarsi, appoggiandosi (ing) a un albero di hang, da cui il nome Ing Hang. Pare che un frammento della colonna vertebrale del Buddha sia custodito in un reliquiario posto al suo interno. Fatta eccezione per la base cubica d’influenza mon, il That Ing Hang fu ricostruito nel XVI secolo e oggi presenta tre basi a terrazza sormontate da un tradizionale stupa laotiano e da un ombrello d’oro. Arrivo a Savannakhet e visita del centro storico, affacciato sul fiume, dove i begli edifici del periodo coloniale trasmettono un vago languore nostalgico. Si riprende il viaggio verso sud e lungo il percorso si effettua una sosta nel villaggio di Don Khor, i cui abitanti sono specializzati nell’arte scultorea religiosa. Arrivo a Pakse in serata. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 11° giorno / Pakse – Altopiano di Bolaven – Tat Lo (minoranze etniche e cascate) Dopo la prima colazione partenza per l’Altopiano di Bolevan, che si estende nel nord-est della provincia di Champasak, famoso per le pittoresche cascate, le piantagioni di caffè e thè e le minoranze etniche. Il gruppo etnico più cospicuo è quello dei Laven, Bolaven significa appunto “casa dei laven”. Sull’altopiano vivono diversi altri gruppi etnici di ceppo mon-khmer come gli alak, i katu. I villaggi katu e alak si distinguono per la disposizione circolare delle capanne. Una tradizione caratteristica dei katu è quella di costruire bare di legno destinate ai vari membri della famiglia con largo anticipo rispetto alla presunta data della morte, prima di essere utilizzate le bare vengono custodite in casa o nei capanni dove si deposita il riso. Gli alak, i katu e i laven erano famosi per le facce tatuate delle loro donne, una tradizione persa con il crescere dell’influenza lao nella zona. Visita di un villaggio di costruttori di lame e coltelli, di una piantagione di thè, di una piantagione di caffè, delle cascate di Tad Fan, del villaggio Ban Bong Neua di etnia alak e del villaggio di Ban Kokphung di etnia katu. Si prosegue per la provincia di Salavan fino a raggiungere Tat Lo, una graziosa località nei pressi di alcune cascate. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 12° giorno / Tat Lo – Wat Phu Champhasak – Isola di Khong (il complesso religioso khmer) Dopo la prima colazione visita delle cascate di Paxuam con belle colonne basaltiche. Si prosegue verso sud per la visita dell’antico complesso religioso khmer del Wat Phu Champasak, che si estende alle pendici del monte Phu Pasak. Il santuario del lingam di Shiva, l’enigmatica pietra del coccodrillo e i padiglioni in rovina disseminati tra alberi e risaie, conferiscono al sito un fascino singolare. Anche se piccolo, paragonato ai siti monumentali di Angkor in Cambogia, il Wat Phu Champasak grazie alla sua atmosfera e alla disposizione dei suoi edifici, unica nell’architettura khmer, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2001. Si continua verso sud fino a raggiungere Don Khong, la grande isola del delta interno del Mekong, dove il tempo sembra essersi fermato. Don Khong è un’isola pittoresca, con risaie e basse colline al centro e orti lungo la costa punteggiata da piccoli villaggi quasi tutti con un proprio wat. L’isola misura 18 km di lunghezza e 8 km di larghezza massima. La maggior parte dei suoi abitanti vive nei due villaggi di Muang Khong, sul litorale orientale, e Muang saen, su quello occidentale, collegati da una strada di 8 km. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 13° giorno / Isola di Khong – Isola di Khone – Ban Muang – Champasak (l’arcipelago delle Quattromila Isole) Dopo la prima colazione partenza in barca tradizionale a motore per l’escursione a Si Phan Don, letteralmente le “Quattromila Isole”, un arcipelago fluviale che si estende nel Mekong per un tratto di circa 50 km. Durante la stagione delle piogge, in questo tratto, il Mekong raggiunge una larghezza di 14 km, la massima del suo percorso di 4.350 km dall’altopiano tibetano al Mar cinese Meridionale. Nei mesi secchi il fiume si ritira lasciando affiorare centinaia di isole e isolotti. Sosta sull’Isola di Khone, famosa per la coltivazione della noce di cocco, del bambù e del kapok. Visita in tuk-tuk del villaggio principale Ban Khon, con i suoi edifici coloniali in rovina, della prima stazione ferroviaria laotiana, con tanto di locomotiva, e delle belle cascate di Li Phi, conosciute anche con il nome di Tat Somphamit. Si riprende la barca per tornare sulla terraferma e raggiungere le cascate di Khon Phapeng, vicino alla sponda orientale del Mekong, conosciute anche come le “Niagara dell’Est”. Da qui si effettua un’escursione in barca sul fiume per cercare di avvicinare e ammirare (se fortunati) l’orcella, il delfino di fiume, una delle creature più affascinanti del Mekong, purtroppo in grave pericolo di estinzione. Via terra a Ban Muang per l’imbarco sul traghetto per Champasak. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel. 14° giorno / Champasak – Pakse – partenza Dopo la prima colazione partenza per l’aeroporto di Pakse in tempo utile per il volo di linea per Bangkok. Arrivo a Bangkok nel primo pomeriggio e proseguimento nel tardo pomeriggio con volo di linea Etihad via Abu Dhabi. Pranzo libero. Cena e pernottamento a bordo. 15° giorno / Arrivo in Italia Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto. Sistemazioni previste: Luang Prabang: Le Sen Boutique o similare Phonsavan: Vansana Plain of Jars o similare Phon Nyaeng: Sala Hin Boun o similare Tha Khaek: Intira Thakek o similare Pakse: Residence Sisouk o similare Tat Lo: Tadlo Lodge o similare Isola di Khong: Pon Arena Hotel o similare Champasak: The River Resort o similare Altre informazioni: Organizzazione e trasporti – Si utilizzano automezzi (vetture o minibus) di varie dimensioni in funzione del numero dei partecipanti. Imbarcazioni a motore per le escursioni alla grotta di Kong Lor e nell’arcipelago delle Quattromila Isole. Guide parlanti inglese, accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti. Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Si consiglia di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene Provinciale. Formalità burocratiche – Laos: necessario il visto d’ingresso che verrà rilasciato in arrivo alla frontiera aeroportuale di Luang Prabang; passaporto con almeno 6 mesi di validità e 2 pagine libere; 1 fototessera; US$ 35 + 1. Clima – Tropicale, con tre differenti stagionalità: calda in pianura da Aprile a Maggio (ma piacevole in montagna), stagione delle piogge e alta umidità da Maggio a Ottobre, fresca da Novembre a Febbraio con clima secco e soleggiato. Durante la stagione fredda nel Laos del Nord (a Luang Prabang) le temperature minime notturne possono scendere sotto i 15°C, quelle massime diurne si attestano tra i 25°C e i 30°C. Nel Laos del Sud (a Pakse) le temperature minime notturne possono scendere sotto i 20°C mentre quelle massime diurne si attestano sopra i 30°C. Grado di difficoltà – Viaggio di interesse culturale, paesaggistico e etnografico che si sviluppa in parte nelle zone meno turistiche del Laos. Sono previsti alcuni lunghi trasferimenti su strade dissestate. Alcune semplici sistemazioni. QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: Partenze di gruppo € 2.880 10-14 partecipanti, con guida locale in inglese e nostro accompagnatore € 3.160 8-9 partecipanti, con guida locale in inglese e nostro accompagnatore Partenze individuali con guida locale di lingua inglese € 2.930 base 4 partecipanti € 3.480 base 2 partecipanti Da aggiungere: - partenze da altre città - supplemento singola: - supplemento Festival That Luang: - supplemento Festival Wat Phu: - tasse aeree, fuel e security surcharge - copertura assicurativa “all inclusive” (assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio, infortuni, “rischio zero”) incluse spese amministrative - costo individuale gestione pratica su richiesta € 420 € 220 € 140 € 430(circa) € 85 € 80 Facoltative: - assicurazione annullamento viaggio facoltativa comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio 4,5% - assicurazione integrativa facoltativa medico/bagaglio (per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio) € 45 N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio. Date di partenza: 1) (*) da mercoledì 11 a giovedì 26 Novembre 2015 (partenza in occasione del Festival That Luang, durata 16 giorni, richiedere programma specifico) 2) (**) da martedì 9 a mercoledì 24 Febbraio 2016 (partenza in occasione del Festival Wat Phu, durata 16 giorni, richiedere programma specifico) 3) da sabato 19 Marzo a sabato 2 Aprile 2016 La quota comprende: Voli internazionali di linea in classe economica, trasferimenti privati da e per l’aeroporto, trasporti a terra con minibus, i trasferimenti in barca, guida locale di lingua inglese per 2-7 partecipanti, accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti, i pernottamenti in hotel, mezza pensione (cene) per tutto il viaggio, 3 pranzi a picnic, gli ingressi ai siti, dossier informativo/culturale o guida. La quota non comprende: Il visto d’ingresso in Laos (35$ da pagare in loco), i pranzi (10), le bevande, mance ed extra personali, l’eventuale tassa locale per il volo in uscita dal paese, le polizze contro le penalità di annullamento viaggio e per l’aumento dei massimali di rimborso spese mediche / bagaglio (facoltative), tutto ciò non espressamente specificato. NOTE IMPORTANTI • La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,88 in vigore nel mese di Giugno 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. • Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. • Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. • Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. • L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 07.07.2015 n. 1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: [email protected] – Web site : www.viaggilevi.com