LAOS NORD-SUD - I Viaggi di Maurizio Levi

LAOS NORD-SUD
Da Luang Prabang a Pakse
Tra siti archeologici e natura, attraverso lo sconosciuto Laos centrale
15 giorni – in hotel
Questo originale itinerario si sviluppa da nord a sud attraverso la poco conosciuta
zona centrale del paese. Da Luang Prabang, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio
dell’Umanità per la sua straordinaria architettura buddhista, si procede via terra per
l’enigmatica Piana delle Giare, nei dintorni di Phonsavan, dove giacciono centinaia di
grandi giare di pietra la cui origine è a tutt’oggi sconosciuta. Si continua verso sud
lungo il confine con la Thailandia fino a raggiungere le straordinarie formazioni
carsiche della Riserva Naturale di Phu Hin Bun e la magnifica grotta calcarea Tham
Kong Lo, lunga 7 km e percorribile in barca. Ancora verso sud fino a Pakse, la capitale
della provincia di Champasak, punto di partenza per una serie di escursioni: il fertile
altopiano di Bolevan famoso per le pittoresche cascate e per i villaggi delle minoranze
etniche alak, katu e laven; l’antico complesso religioso khmer del Wat Phu, uno dei più
bei templi del Sud-Est Asiatico (Patrimonio dell’Umanità UNESCO); Don Khong e Don
Khon, splendide isolette bordate di palme che sorgono, tra una miriade di canali,
nell’arcipelago fluviale di Si Phan Don, le “Quattromila Isole”, nel bel mezzo del
Mekong.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze stagione 2015-2016
1° giorno / Milano – Bangkok
Partenza al mattino da Milano Malpensa per Bangkok con volo di linea Etihad Airways
via Abu Dhabi. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno / Bangkok – Luang Prabang (il Regno di un milione di elefanti)
Arrivo a Bangkok e proseguimento in coincidenza per Luang Prabang dove si arriva in
tarda mattinata. Disbrigo delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in
hotel. Un tempo capitale del potente regno di Lan Xang Hom Khao, il “Regno di un
milione di elefanti e il parasole bianco”, Luang Prabang è stata dichiarata dall’UNESCO
Patrimonio dell’Umanità. I templi dai tetti luccicanti, i monaci buddhisti dalle tuniche
color ocra, l’atmosfera semplice e rurale, il paesaggio circostante, rendono questa
cittadina una piacevolissima sorpresa. Nel pomeriggio giro orientativo della città con
visita del Museo del Palazzo Reale costruito nel 1904 durante il primo periodo coloniale
francese come residenza per il re Sisavang Vong e la sua famiglia. Quasi tutte le camere
private della famiglia reale sono state conservate esattamente com’erano nel giorno in cui
il Pathet Lao costrinse i reali all’esilio. Pranzo libero. Cena in ristorante locale.
Pernottamento in hotel.
3° giorno / Luang Prabang e escursione sul Mekong (le Grotte di Pak Ou)
Dopo la prima colazione si continua la visita di Luang Prabang. Il Wat Mai,
risparmiato dalle distruzioni operate dai cinesi che ne reputarono il sim (sala in cui si
celebrano le ordinazioni) troppo bello per essere distrutto; degna di nota la veranda
anteriore, per le colonne decorate e per le sontuose pareti con rilievi a foglia d’oro che
raccontano la storia di Vessantara, la penultima incarnazione del Buddha. Il Wat Visoun,
costruito in origine nel 1513, il tempio più antico di Luang Prabang tra quelli ancora in
uso. Il solenne Wat Xieng Thong, con il suo particolare tetto spiovente fino a terra che è
un esempio dell’architettura templare classica laotiana. Si prosegue con l’escursione sul
fiume Mekong per la visita delle misteriose grotte di Pak Ou, scavate nella parete
rocciosa a picco sul fiume, piene di migliaia di statue di Buddha, laccate in oro, di varie
forme e dimensioni. Si continua con la visita del villaggio di Ban Muang Keo, famoso
per la produzione di tessuti e grappa di riso. Pranzo libero. Cena in ristorante locale.
Pernottamento in hotel.
4° giorno / Luang Prabang (le cascate Khuang Si)
Alle 5.30 del mattino possibilità di assistere al Tak Bat o questua giornaliera, un rituale
buddhista antichissimo, la processione dei monaci che chiedono l’elemosina lungo le
strade di Luang Prabang. Rientro in hotel per la prima colazione. Si prosegue con la
visita del Phousi Market dove si possono trovare prodotti tessili e artigianali, pelle di
bufalo secca, thè, verdure etc. Si continua con la visita del villaggio di Ock Pop Tok per
assistere alla lavorazione della seta. Ci si dirige poi alle cascate di Khuang Si per un
rinfrescante bagno in una delle piscine naturali o per una piacevole passeggiata lungo i
sentieri nella foresta (N.B. si consiglia di portare il costume da bagno). Nei pressi della
cascata è anche possibile visitare il Bear Rescue Centre, ovvero la sede di
un’organizzazione che protegge un particolare esemplare di orso asiatico. Pranzo picnic
alle cascate. Nel pomeriggio completamento delle visite di Luang Prabang: l’Arts and
Ethnology Centre, per approfondire la conoscenza delle numerose minoranze etniche
del Laos con le rispettive tradizioni e costumi; infine salita sulla collina di Phu Si dove
si trovano due antichi templi e da dove si gode, al tramonto, di una splendida veduta
d’insieme incluso il fiume Mekong. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
5° giorno / Luang Prabang – Phonsavan (la provincia di Xieng Khuang)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per la provincia di Xieng Khuang, un
territorio caratterizzato da alte montagne verdi, dalle corrugate formazioni carsiche, e da
fertili vallate. Lungo il percorso si visitano alcuni villaggi di diverse etnie: il villaggio di
Ban Kiu Kam Pone, di etnia khmu, e il villaggio di Ban Son Boom, di etnia hmong.
L’ultima sosta della giornata è dedicata alla visita di una Buddha Cave che durante la
guerra civile laotiana fu utilizzata dalla popolazione locale come rifugio contro i
bombardamenti. Arrivo a Phonsavan nel tardo pomeriggio. Pranzo libero. Cena in
ristorante locale. Pernottamento in hotel,
6° giorno / Phonsavan (la Piana delle Giare)
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita dell’enigmatica Piana delle
Giare, una vasta area che si estende nei dintorni di Phonsavan, disseminata di grandi
giare di pietra raggruppate in una ventina di siti. Sebbene le indagini sulla Piana delle
Giare siano iniziate nel 1930, le sue origini a tutt’oggi rimangono sconosciute. Gli
archeologi hanno avanzato diverse teorie per cercare di spiegare la funzione di questi
enormi vasi megalitici: sarcofagi, recipienti per la fermentazione del vino, contenitori
per la conservazione del riso…ma nessuna di esse è confermata da testimonianze
storiche certe. Si pensa che la Piana risalga al 500 a.C., talvolta vicino alle giare si
trovano anche i coperchi e in alcuni casi sono stati rinvenuti resti umani e oggetti di
sepoltura. Per ora dobbiamo accontentarci della spiegazione fornita da una leggenda
secondo la quale nel VI secolo a.C. l’eroe Khun Jeuam arrivò dalla Cina meridionale e
depose il tiranno locale. Per celebrare la vittoria Khum Jeuam fece costruire le giare per
farvi fermentare il vino di riso. Sempre secondo la leggenda le giare furono realizzate
con un composto di pelle di bufalo, sabbia, acqua e zucchero di canna e cotte in una
caverna usata come fornace. Si dice che tale fornace sia una grotta calcarea situata nella
piana, usata come rifugio dai membri del Pathet Lao durante la guerra civile, che
presenta condotti simili a canne fumarie. Al mattino visita del sito numero 3, circa 35
km a sud di Phonsavan, con 15 giare in spettacolare posizione in cima a una collina. Si
prosegue poi con il sito numero 2, circa 10 km a nord del sito 3, che presenta 90 giare
sparse sui versanti di due colline adiacenti. Nel pomeriggio visita del sito numero 1, il
più grande, situato 15 km a sud-ovest di Phonsavan, con 250 giare per la maggior parte
di peso compreso fra 600 kg e una tonnellata. La giara più grande pesa ben sei
tonnellate e, poiché si dice che sia stata la coppa della vittoria del leggendario re Jeuam,
è stata battezzata Hai Jeuam. Nel sito ci sono due padiglioni che furono costruiti in
occasione di una visita del principe ereditario thailandese. Rientro a Phonsavan nel
pomeriggio. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
7° giorno / Phonsavan – Muang Khoun – Phon Nyaeng (le rovine dei templi
buddhisti)
Partenza presto al mattino per un lungo trasferimento attraverso il Laos centrale. Poco a
sud-est di Phonsavan sosta a Muang Khoun, la vecchia Xieng Khuang, l’ex capoluogo
dell’omonima provincia. La città è stata quasi completamente distrutta durante la guerra,
ma restano le rovine di diversi templi buddhisti costruiti fra il XVI e il XIX secolo: il That
Foun, un’affusolato stupa in mattoni alto 25 m e ricoperto di vegetazione, costruito nello
stile Lanna; il poco distante That Chom Phet, probabilmente costruito dai cham; il Wat
Phia Wat, con una grande statua raffigurante un Buddha in posizione seduta. Si prosegue,
attraverso la stretta parte centrale del paese, lungo una strada tortuosa e a saliscendi che si
allunga tra il Mekong e la Thailandia a ovest e la catena Annamita al confine con il
Vietnam a est, fino a raggiungere il villaggio di Phon Nyaeng nei pressi dell’Area
Nazionale Protetta di Phu Hin Bun, una vasta area naturale di splendide formazioni
carsiche e foreste monsoniche. Pranzo libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in
semplice hotel.
8° giorno / Phon Nyaeng – Grotta di Kong Lor – Tha Khaek (il fiume che scorre
nella magnifica grotta calcarea)
Dopo la prima colazione escursione in barca a motore alla grotta di Kong Lor, una delle
meraviglie naturali del Laos. Il fiume Hin Bun si snoda attraverso uno scenario davvero
spettacolare, con montagne irte di guglie e aspre formazioni carsiche a tratti ricoperte di
vegetazione, poi improvvisamente scompare all’interno di una monolitica montagna
calcarea e per 7 km attraversa una grotta tortuosa scura come la pece. La grotta di Kong
Lor è davvero straordinaria, in alcuni punti è larga 100 metri ed è alta quasi altrettanto,
la canoa a motore impiega quasi un’ora per percorrerla, dipende dal livello dell’acqua,
in alcuni punti potrebbe anche essere necessario scendere dalla barca a causa dell’acqua
troppo bassa (N.B. Si consiglia di portare una torcia e di indossare sandali di gomma).
Giunti all’uscita della grotta si visita un piccolo villaggio. Pranzo picnic in un
ristorantino nei pressi della grotta. Dopo pranzo si ripercorre la grotta in senso inverso e
dal villaggio di Kong Lor si procede via terra per la cittadina fluviale di Tha Khaek, il
capoluogo della provincia di Khammuan, situata sulla sponda orientale del Mekong. Il
suo nome, che significa “sbarco degli ospiti”, fa riferimento al suo antico ruolo di
approdo fluviale per i mercanti forestieri. Un tempo Tha Khaek era un avamposto degli
imperi Funan e Chenla, ma il suo aspetto attuale risale al 1912, quando furono edificate
le strutture coloniali francesi. Tracce di tale periodo sono evidenti nei cadenti edifici
affacciati sulla piazza con fontana, pochi dei quali sono stati ristrutturati. Visita del
veneratissimo stupa di Pha That Sikhottabong, uno dei più importanti del Laos, che
sorge nei pressi della città all’interno dell’omonimo complesso monastico ottocentesco.
Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
9° giorno / Tha Khaek – Na Khang Xang – Tha Khaek (la Grotta dei Buddha)
Dopo la prima colazione partenza in minibus per il villaggio di Na Khang Xang, a circa
20 km da Tha Khaek, lungo la vecchia ferrovia, frutto di un ambizioso progetto francese
finalizzato a collegare il Vietnam e la Thailandia, abbandonata nei primi anni ’20 a
causa dell’esaurimento dei fondi. Incontro con la guida locale e inizio di un facile ma
entusiasmante trekking nella foresta. Lungo il percorso sosta alla grotta di Nong
Paseum, ricca di stalattiti e stalagmiti, visitabile solo a nuoto (N.B. si consiglia di
portare il costume da bagno). Si prosegue per la più famosa Tham Pha Pa, la “Grotta
dei Buddha”, scoperta casualmente nel 2004 da un abitante del luogo a caccia di
pipistrelli. La grotta contiene 229 statue di Buddha alte da 15 cm a 1 m, collocate fra
straordinarie formazioni calcaree. Nessuno sa con certezza da quanto tempo le statue si
trovino nella grotta, ma gli esperti ritengono che abbiano più di 600 anni. A prescindere
dall’età, la grotta è diventata meta di pellegrinaggio per i buddhisti, che arrivano da tutto
il Laos e anche dalla Thailandia. Pranzo a picnic nei pressi della grotta. Rientro al
villaggio di Na Khang Xang lungo un sentiero diverso ripetto a quello dell’andata. Si
prosegue in minibus per Tha Khaek. Cena e pernottamento in hotel.
(N.B. La Grotta dei Buddha può essere raggiunta anche in tuk-tuk e quindi anche da chi
non se la sentisse di effettuare il facile trekking).
10° giorno / Tha Khaek – Savannakhet – Don Khor – Pakse (lo stupa con la
reliquia del Buddha)
Dopo la prima colazione partenza verso sud per Savannakhet, il principale centro
amministrativo e commerciale a sud di Vientiane durante il periodo francese. Sosta per
la visita di una particolare fabbrica di sale alla periferia della città e precisamente nel
villaggio di Soundra. Si continua con la visita dell’armonioso Taht Ing Hang a circa 15
km da Savannakhet, per importanza il secondo edificio di culto del Laos meridionale
dopo il Wat Phu Champasak, che sorge su un sito dove Buddha, stanco per il lungo
peregrinare, si fermò per riposarsi, appoggiandosi (ing) a un albero di hang, da cui il
nome Ing Hang. Pare che un frammento della colonna vertebrale del Buddha sia
custodito in un reliquiario posto al suo interno. Fatta eccezione per la base cubica
d’influenza mon, il That Ing Hang fu ricostruito nel XVI secolo e oggi presenta tre basi
a terrazza sormontate da un tradizionale stupa laotiano e da un ombrello d’oro. Arrivo a
Savannakhet e visita del centro storico, affacciato sul fiume, dove i begli edifici del
periodo coloniale trasmettono un vago languore nostalgico. Si riprende il viaggio verso
sud e lungo il percorso si effettua una sosta nel villaggio di Don Khor, i cui abitanti
sono specializzati nell’arte scultorea religiosa. Arrivo a Pakse in serata. Pranzo libero.
Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
11° giorno / Pakse – Altopiano di Bolaven – Tat Lo (minoranze etniche e cascate)
Dopo la prima colazione partenza per l’Altopiano di Bolevan, che si estende nel nord-est
della provincia di Champasak, famoso per le pittoresche cascate, le piantagioni di caffè e
thè e le minoranze etniche. Il gruppo etnico più cospicuo è quello dei Laven, Bolaven
significa appunto “casa dei laven”. Sull’altopiano vivono diversi altri gruppi etnici di
ceppo mon-khmer come gli alak, i katu. I villaggi katu e alak si distinguono per la
disposizione circolare delle capanne. Una tradizione caratteristica dei katu è quella di
costruire bare di legno destinate ai vari membri della famiglia con largo anticipo rispetto
alla presunta data della morte, prima di essere utilizzate le bare vengono custodite in casa
o nei capanni dove si deposita il riso. Gli alak, i katu e i laven erano famosi per le facce
tatuate delle loro donne, una tradizione persa con il crescere dell’influenza lao nella zona.
Visita di un villaggio di costruttori di lame e coltelli, di una piantagione di thè, di una
piantagione di caffè, delle cascate di Tad Fan, del villaggio Ban Bong Neua di etnia alak
e del villaggio di Ban Kokphung di etnia katu. Si prosegue per la provincia di Salavan
fino a raggiungere Tat Lo, una graziosa località nei pressi di alcune cascate. Pranzo
libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
12° giorno / Tat Lo – Wat Phu Champhasak – Isola di Khong (il complesso religioso
khmer)
Dopo la prima colazione visita delle cascate di Paxuam con belle colonne basaltiche. Si
prosegue verso sud per la visita dell’antico complesso religioso khmer del Wat Phu
Champasak, che si estende alle pendici del monte Phu Pasak. Il santuario del lingam di
Shiva, l’enigmatica pietra del coccodrillo e i padiglioni in rovina disseminati tra alberi e
risaie, conferiscono al sito un fascino singolare. Anche se piccolo, paragonato ai siti
monumentali di Angkor in Cambogia, il Wat Phu Champasak grazie alla sua atmosfera
e alla disposizione dei suoi edifici, unica nell’architettura khmer, è stato dichiarato
Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2001. Si continua verso sud fino a raggiungere
Don Khong, la grande isola del delta interno del Mekong, dove il tempo sembra essersi
fermato. Don Khong è un’isola pittoresca, con risaie e basse colline al centro e orti
lungo la costa punteggiata da piccoli villaggi quasi tutti con un proprio wat. L’isola
misura 18 km di lunghezza e 8 km di larghezza massima. La maggior parte dei suoi
abitanti vive nei due villaggi di Muang Khong, sul litorale orientale, e Muang saen, su
quello occidentale, collegati da una strada di 8 km. Pranzo libero. Cena in ristorante
locale. Pernottamento in hotel.
13° giorno / Isola di Khong – Isola di Khone – Ban Muang – Champasak
(l’arcipelago delle Quattromila Isole)
Dopo la prima colazione partenza in barca tradizionale a motore per l’escursione a Si
Phan Don, letteralmente le “Quattromila Isole”, un arcipelago fluviale che si estende nel
Mekong per un tratto di circa 50 km. Durante la stagione delle piogge, in questo tratto,
il Mekong raggiunge una larghezza di 14 km, la massima del suo percorso di 4.350 km
dall’altopiano tibetano al Mar cinese Meridionale. Nei mesi secchi il fiume si ritira
lasciando affiorare centinaia di isole e isolotti. Sosta sull’Isola di Khone, famosa per la
coltivazione della noce di cocco, del bambù e del kapok. Visita in tuk-tuk del villaggio
principale Ban Khon, con i suoi edifici coloniali in rovina, della prima stazione
ferroviaria laotiana, con tanto di locomotiva, e delle belle cascate di Li Phi, conosciute
anche con il nome di Tat Somphamit. Si riprende la barca per tornare sulla terraferma e
raggiungere le cascate di Khon Phapeng, vicino alla sponda orientale del Mekong,
conosciute anche come le “Niagara dell’Est”. Da qui si effettua un’escursione in barca
sul fiume per cercare di avvicinare e ammirare (se fortunati) l’orcella, il delfino di
fiume, una delle creature più affascinanti del Mekong, purtroppo in grave pericolo di
estinzione. Via terra a Ban Muang per l’imbarco sul traghetto per Champasak. Pranzo
libero. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
14° giorno / Champasak – Pakse – partenza
Dopo la prima colazione partenza per l’aeroporto di Pakse in tempo utile per il volo di
linea per Bangkok. Arrivo a Bangkok nel primo pomeriggio e proseguimento nel tardo
pomeriggio con volo di linea Etihad via Abu Dhabi. Pranzo libero. Cena e
pernottamento a bordo.
15° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto.
Sistemazioni previste:
Luang Prabang: Le Sen Boutique o similare
Phonsavan: Vansana Plain of Jars o similare
Phon Nyaeng: Sala Hin Boun o similare
Tha Khaek: Intira Thakek o similare
Pakse: Residence Sisouk o similare
Tat Lo: Tadlo Lodge o similare
Isola di Khong: Pon Arena Hotel o similare
Champasak: The River Resort o similare
Altre informazioni:
Organizzazione e trasporti – Si utilizzano automezzi (vetture o minibus) di varie
dimensioni in funzione del numero dei partecipanti. Imbarcazioni a motore per le
escursioni alla grotta di Kong Lor e nell’arcipelago delle Quattromila Isole. Guide
parlanti inglese, accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti.
Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Si consiglia di informarsi
presso l’Ufficio d’Igiene Provinciale.
Formalità burocratiche – Laos: necessario il visto d’ingresso che verrà rilasciato in
arrivo alla frontiera aeroportuale di Luang Prabang; passaporto con almeno 6 mesi di
validità e 2 pagine libere; 1 fototessera; US$ 35 + 1.
Clima – Tropicale, con tre differenti stagionalità: calda in pianura da Aprile a Maggio
(ma piacevole in montagna), stagione delle piogge e alta umidità da Maggio a Ottobre,
fresca da Novembre a Febbraio con clima secco e soleggiato. Durante la stagione fredda
nel Laos del Nord (a Luang Prabang) le temperature minime notturne possono scendere
sotto i 15°C, quelle massime diurne si attestano tra i 25°C e i 30°C. Nel Laos del Sud (a
Pakse) le temperature minime notturne possono scendere sotto i 20°C mentre quelle
massime diurne si attestano sopra i 30°C.
Grado di difficoltà – Viaggio di interesse culturale, paesaggistico e etnografico che si
sviluppa in parte nelle zone meno turistiche del Laos. Sono previsti alcuni lunghi
trasferimenti su strade dissestate. Alcune semplici sistemazioni.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano:
Partenze di gruppo
€ 2.880 10-14 partecipanti, con guida locale in inglese e nostro accompagnatore
€ 3.160 8-9 partecipanti, con guida locale in inglese e nostro accompagnatore
Partenze individuali con guida locale di lingua inglese
€ 2.930 base 4 partecipanti
€ 3.480 base 2 partecipanti
Da aggiungere:
- partenze da altre città
- supplemento singola:
- supplemento Festival That Luang:
- supplemento Festival Wat Phu:
- tasse aeree, fuel e security surcharge
- copertura assicurativa “all inclusive”
(assistenza sanitaria, rimborso spese mediche, bagaglio,
infortuni, “rischio zero”) incluse spese amministrative
- costo individuale gestione pratica
su richiesta
€ 420
€ 220
€ 140
€ 430(circa)
€ 85
€ 80
Facoltative:
- assicurazione annullamento viaggio facoltativa
comprensiva dell’assicurazione integrativa medico/bagaglio
4,5%
- assicurazione integrativa facoltativa medico/bagaglio
(per aumentare da € 15.000 a € 55.000 il rimborso delle spese
mediche in loco e da € 750 a € 1.500 il rimborso bagaglio)
€ 45
N.B. Per le prenotazioni effettuate almeno 90 giorni prima della partenza, confermate
dietro versamento dell’acconto di viaggio, verrà accordata, senza costi aggiuntivi, la
polizza contro le penalità di annullamento viaggio e la polizza integrativa per
aumentare i massimali di rimborso medico/bagaglio.
Date di partenza:
1) (*) da mercoledì 11 a giovedì 26 Novembre 2015 (partenza in occasione del Festival
That Luang, durata 16 giorni, richiedere programma specifico)
2) (**) da martedì 9 a mercoledì 24 Febbraio 2016 (partenza in occasione del Festival
Wat Phu, durata 16 giorni, richiedere programma specifico)
3) da sabato 19 Marzo a sabato 2 Aprile 2016
La quota comprende:
Voli internazionali di linea in classe economica, trasferimenti privati da e per
l’aeroporto, trasporti a terra con minibus, i trasferimenti in barca, guida locale di lingua
inglese per 2-7 partecipanti, accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti, i
pernottamenti in hotel, mezza pensione (cene) per tutto il viaggio, 3 pranzi a picnic, gli
ingressi ai siti, dossier informativo/culturale o guida.
La quota non comprende:
Il visto d’ingresso in Laos (35$ da pagare in loco), i pranzi (10), le bevande, mance ed
extra personali, l’eventuale tassa locale per il volo in uscita dal paese, le polizze contro
le penalità di annullamento viaggio e per l’aumento dei massimali di rimborso spese
mediche / bagaglio (facoltative), tutto ciò non espressamente specificato.
NOTE IMPORTANTI
•
La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,88 in
vigore nel mese di Giugno 2015. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni
dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario.
•
Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più possibile le
visite e le escursioni programmate.
•
Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità
limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità
della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il
supplemento.
•
Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.
L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile,
e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate.
•
L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del
petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.
Milano, 07.07.2015 n. 1
Organizzazione tecnica:
I Viaggi di Maurizio Levi
Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
E-Mail: [email protected] – Web site : www.viaggilevi.com