Carlo Colombara, passione e rigore
Carlo Colombara basso che dipinge l’intera gamma delle emozioni umane con rigore e passione.
Tecnicamente sicuro, capace di belle modulazioni dinamiche, affascina e catalizza l’attenzione più
esigente con una vocalità pregnante ed un ottima presenza scenica. Magnetica comunicazione capace di
suggellare la recitazione e sublimare l’interpretazione per rappresentazioni che divengono affreschi
nell’evoluzione temporale della musica…
di Antonella Iozzo
Carlo Colombara
la notte, la voce, l’ebbrezza,
la sensazione silente della vita, la percezione palpitante la musica
Carlo Colombara basso che dipinge l’intera gamma delle emozioni umane con rigore e passione.
Tecnicamente sicuro, capace di belle modulazioni dinamiche, affascina e catalizza l’attenzione più esigente
con una vocalità pregnante ed un ottima presenza scenica.
Magnetica comunicazione capace di suggellare la recitazione e sublimare l’interpretazione per
rappresentazioni che divengono affreschi nell’evoluzione temporale della musica.
Fraseggio accurato, timbro attraente, dizione chiara. qualità che gli consentono di toccare le varie coloriture
del registro di basso ed esaltarne le sfumature con estrema competenza e professionalità, e sul palcoscenico
l’azione si rivela.
Il vasto repertorio di Colombara va dai personaggi verdiani a quelli belcantistici, profondità scure e superfici
terse in uno strumento, la sua voce, che si accorda con il cuore e la mente e si dispiega con grande
flessibilità alle vicissitudine di ogni personaggio. Poi, Rossini, Puccini, Donizzetti, Gounod, Mussorgsky,
l’espressione vocale percorre le corde della tensione, scende nella solitudine, sfuma l’ilarità, scalda un volto
irretito nel dolore e diviene gesto, presenza, anima, simbiosi totale che collima, naturalmente, con la
partitura e con la personalità dei personaggi interpretati, vibrante incontro dal quale si eleva l’essenza della
sua Arte.
Dalla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, alla Royal Opera House di Londra, dal Teatro Colon di
Buenos Aires, al Metropolitan di New York, dalla Chicago Lyric Opera, al New National Theatre di Tokyo,
passando per il Bolscioi di Mosca, l’Arena di Verona, La Scala di Milano, solo per citare alcuni dei maggiori
teatri dove , Carlo Colombara si è esibito riscuotendo ottimi consensi di critica e di pubblico. Un successo in
crescendo che cesella una prestigiosa carriera dove compaiono i migliori direttori d’orchestra come Bruno
Bartoletti, Myung-Whun Chung, Sir Colin Davis, Eliahu Inbal, Vladimir Jurowski, Lorin Maazel, Zubin Mehta,
Riccardo Muti, Daniel Oren, Antonio Pappano, Michel Plasson, Wolfgang Sawallisch, Giuseppe Sinopoli, Sir
Georg Solti.
Colombara, velluto intenso e impalpabile che sfiora l’epidermide vocale, il risultato è un’intensa
drammaticità, un’eleganza formale, un pathos struggente dal perfetto equilibrio, quasi una relazione
interna ed intima capace di dominare la scena e fondersi con l’atmosfera.
Registrazioni per autorevoli case discografiche, ricordiamo Virgin, Deutsche Grammophon, BMG, EMI, RCA,
Foné, Dynamic, Decca, Bongiovanni, Nuova Era, Naxos, ecc. ci regalano la poesia di una voce che si rinnova
ad ogni ascolto, una voce capace di tessere i vari toni del canto conferendo senso e materia al significato
delle parole. E dall’immagine all’ascolto un solo istante, un solo feeling Carlo Colombara che nel 2008 ha
presentato a Siviglia il DVD “El arte del bajo, Carlo Colombara en Sevilla”, in cui interpreta alcuni dei ruoli
che lo hanno reso famoso: Bizet, Verdi, Rossini, quindi Escamillo dalla Carmen, Don Carlo, Don Basilio dal
Barbiere di Siviglia e poi ancora Verdi con Nabucco, Attila Simon Boccanegra, Mafistofle di Boito, la Cavatina
dell’opera Aleko di Rajmaninov, Morte di Boris Godunov di Mussorgsky, un’esperienza d’ascolto unica e
travolgente che amplifica i pensieri e le emozioni, sullo sfondo Carlo Colombara, la notte, la voce, l’ebbrezza,
la sensazione silente della vita, la percezione palpitante la musica.
di Antonella Iozzo © Produzione riservata
(13/12/2010)
Articolo correlato: Intervista a Carlo Colombara
Foto : Don Giovanni-Lucca-2010 © Filippo Brancoli Pantera
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