Curiamo le nostre piante

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Curiamo le nostre piante
Consigli pratici per
l’agricoltore hobbista
Maria Cristina Garofalo - Settore Fitosanitario
Anche in inverno, quando la maggior parte delle piante è in ripo-
da piccole borse-nidi contenenti bruchi pelosi;
so vegetativo, l’agricoltore hobbista deve dedicarsi attivamente
foglie con macchie circolari ocracee di secchereccio o foglie
alla loro manutenzione e difesa dalle malattie e dai parassiti. E’
ricoperte da un fitto deposito nero e da una efflorescenza gri-
proprio nel periodo invernale, infatti, che si possono notare me-
giastra, oppure ingiallite, che seccano facilmente, o disseccate,
glio sulle piante alcune manifestazioni patologiche. In qualsiasi
arrossate e cadenti anzitempo, o foglie con macchie bianche, o
stagione è, però, consigliabile osservare attentamente il proprio
rivestite di un deposito bianco cotonoso;
frutteto, orto, o giardino ed abituarsi a riconoscerne i principali
problemi di campo:
rami screpolati longitudinalmente, cancrenosi, o con larghe
frutti raggrinziti e induriti coperti sulla superficie da cuscinetti
grigi, oppure frutti con un piccolo foro esterno che immette in
una galleria diretta verso il torsolo nella quale trovasi una larva
porzioni imbrunite, o con secrezioni abbondanti di grumi di gom-
bianca rosacea a capo bruno.
ma, o estremità dei giovani rami marcescenti oppure in gran parte
Talvolta l’hobbista vede deperire gli alberi o le piante erbacee del
essiccati;
suo giardino senza sapere che ciò è indotto da funghi che coloniz-
presenza, sui rami, di piccolissimi scudetti circolari;
zano il legno, qualche volta sino alle radici, o da carenze nutrizio-
corteccia screpolata o sollevata;
nali, o da agenti atmosferici avversi. Effetto di questi ultimi sono,
tronchi con la corteccia che si stacca in placche brune, sotto le
ad esempio, le gemme fiorali imbrunite e secche per l’azione del
quali vi sono piccolissimi scudetti, o che hanno fra le screpolature
gelo. Nel caso di frutti raggrinziti e spaccati in vario senso e pre-
della corteccia bozzoli grigiastri od, ancora, giovani tronchi con
cocemente caduchi, la causa può essere l’eccessiva traspirazione,
larghe screpolature o macchie;
così come accade pure per le foglie deperienti presentanti dissec-
base delle foglie ed estremità dei giovani rami coperti da un deposito cereo-cotonoso, oppure estremità dei rami tenute assieme
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camento del margine.
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Prevenire è meglio che curare
sui rami devono essere tolti e bruciati. Una accentuata potatura,
In primavera il riattivarsi dei tanti parassiti che danneggiano l’agri-
inoltre, è necessaria anche per i rami danneggiati dal gelo o stron-
coltura deve trovare una pronta risposta da parte del coltivatore
cati per diverse cause (neve, vento, ecc.). Uguale cura è necessario
diligente, e poiché prevenire è meglio che curare ecco un piccolo
porre nella distruzione delle malerbe;
dopo l’effettuazione di interventi cesori, è buona norma disin-
elenco di cose da sapere e che l’agricoltore hobbista può fare:
vi sono delle infezioni che giova prevenire perché, quando le
piante sono invase dal patogeno, il malanno continua a progre-
fettare la superficie del taglio, spennellandola poi sempre con sali
di rame e proteggendola con un mastice di qualunque natura;
dire. Il rimedio consiste nel praticare a tempo opportuno delle
nella messa a dimora di piante, di tuberi, di bulbi, di semi, di
irrorazioni con sali di rame, ripetendole se necessario, dopo il tra-
pali di sostegno, accertarsi sempre con cura della loro provenienza
monto del sole;
al fine di evitare materiale di propagazione colpito da batteriosi e
altrettanto opportuna è la pulizia invernale dei tronchi e dei
virosi;
grossi rami, con pennelli e spazzole di crine, o di erba dura, o con
per certe malattie ormai conclamate delle piante ortive non v’è
stracci di tela grossolana da sacco, staccando bozzoli e scudet-
niente di più efficace della sollecitudine con la quale il coltivatore
ti che contengono uova di insetti che in primavera passano poi
asporterà totalmente dal campo, bruciandoli immediatamente,
a divorare le foglie od a succhiare il nutrimento dai nuovi rami.
quei soggetti che si mostrino deperienti. Anche i residui degli orti
Questa pulizia libera a un tempo la pianta dai licheni e dai muschi
che fossero stati colpiti da malattia, lasciati sul terreno a fine rac-
sviluppatisi sulla corteccia, i quali sono comunque nocivi perché
colta rappresentano altrettanti focolai d’infezione;
nuove malattie delle piante tendono a diventare endemiche
ostacolano la libera traspirazione, e possono servire di rifugio ad
insetti insidiosi ed a germi;
sempre in inverno si raccolgano accuratamente tutti i nidi di
perché si cura poco l’igiene dell’ambiente e la disinfezione accurata degli strumenti da taglio;
alcune malattie, infine, non sono curabili e richiedono l’estirpo
bruchi, ammassati specialmente verso l’estremità dei rami, e protetti contro i rigori della stagione da una fitta ragnatela esterna.
dei ceppi colpiti.
Si ricordano, a titolo di esempio per gli alberi da frutta, i nidi di un
bruco peloso (Euproctis chrysorrhoea) che ai primi tepori primaverili esce e divora i teneri germogli. Nella raccolta dei nidi di processionaria del pino si abbia la precauzione di difendere con guanti
le mani e con mascherina la bocca. I nidi raccolti vanno bruciati;
contro gli insetti che scavano gallerie piccole e numerose
nell’interno dei fusti e dei rami, è necessario tagliare, in inverno,
le parti colpite per impedire che nella primavera successiva le larve
di questi insetti si riproducano;
un’altra manutenzione necessaria riguarda tutti i rami con
malattie del legno, quali cancro e gommosi, che devono essere
tagliati e bruciati immediatamente, così come le foglie e i frutti
caduti. Quando le infezioni colpiscono parti localizzate della pianta, la distruzione delle porzioni ammalate rende
grandi vantaggi anche nelle piante erbacee. Allo stesso
modo si distruggano tutte le foglie delle piante fruttifere
e fiorifere minate da larve;
la difesa contro alcuni parassiti è molte volte semplicissima, riducendosi alla distruzione, col fuoco, delle parti che si possono
facilmente tagliare nell’inverno ed alla cura di non abbandonare
sui terreni i rami, le foglie essiccate ed i frutti ridotti marcescenti.
Anche i frutti di pesco, susino, pero e melo rimasti mummificati
i
Presso il Settore Fitosanitario Regionale, a Torino in via Livorno 60, la
mattina del lunedì dalle 9.00 alle 12.00, il personale del Servizio Ricevimento Campioni è a disposizione degli hobbisti per consulti orali gratuiti
comprendenti anche esami di malattie delle piante o deperimenti dei
vegetali coltivati, e per l’applicazione dei rimedi
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