6(0,&21'87725, La resistivitàU dei solidi varia in modo molto cospicuo: da valori che vanno da :PP P per i buoni conduttori, a valori che possono arrivare anche a :PP P per i migliori dielettrici. Sappiamo che nei metalli, la conduzione dell’elettricità è dovuta alla presenza degli elettroni liberi, che in media sono presenti in un numero di circa 1022 per centimetro cubo e che il movimento di questi elettroni di conduzione è ostacolato dalle vibrazioni degli atomi che costituiscono il reticolo cristallino; mentre negli isolanti, tutti gli elettroni sono legati ai loro nuclei e quindi non possono essere disponibili per la conduzione dell’elettricità. Esiste una terza categoria di solidi, che hanno un comportamento intermedio fra quella degli i solanti e dei conduttori: sono i VHPLFRQGXWWRUL. In essi, la resistività Uè molto elevata (come quella degli isolanti) alle basse temperature, mentre diminuisce sempre di più all’aumentare della temperatura a causa di un aumento degli elettroni di conduzione. Alla temperatura ambiente, il numero di elettroni liberi per centimetro cubo, può raggiungere anche i 1011. Non è un numero molto elevato, se confrontato con quello dei migliori conduttori, ma sufficiente per permettere il passaggio di una quantità apprezzabile di corrente elettrica. Fu lo studio di questi semiconduttori che permise nel 1948 la messa a punto del primo WUDQVLVWRUH da parte dei fisici: :+RXVHU%UDWWDLQ-%DUGHHQ e :6KRFNOH\ che ha segnato l’inizio del prodigioso sviluppo dell’elettronica che si è avuto negli ultimi decenni e che ha condotto alla sostituzione dei tubi elettronici (le famose valvole) in tutti i dispositivi di regolazione ed amplificazione dei segnali elettronici di bassa potenza. Per capire il comportamento di questi semiconduttori, consideriamo la struttura dell’atomo di uno di essi, il JHUPDQLR. Esso è costituito da un nucleo positivo e da 32 elettroni (2 nello strato K, 8 nello strato L, 18 nello strato M e 4 nello strato N). La valenza è 4, uguale al numero di elettroni dello strato più esterno. Strato N elettroni nucleo Le forze di legame fra i vari atomi hanno origine dal fatto che ogni elettrone di valenza è legato a due ioni vicini; ogni atomo è così legato a mezzo dei suoi 4 elettroni di valenza ad altri 4 atomi vicini. Questo tipo di legame chimico si chiama FRYDOHQWH o RPRSRODUH. Nel reticolo cristallino gli atomi sono disposti ai vertici di un tetraedro regolare, o meglio, ogni atomo si trova al centro di un tetraedro regolare ai cui vertici sono disposti altri 4 atomi ad esso legati con altrettanti legami covalenti. A temperature molto basse i semiconduttori si comportano come isolanti (hanno una UHVLVWLYLWjU che vale per il germanio e [ :PP P per il silicio, a 20°C). All’aumentare della temperatura, gli atomi si ionizzano perdendo gli elettroni di valenza. Possiamo notare come occorra un’energia di H9 per liberare un elettrone di conduzione nel caso di un diamante (isolante), mentre bastino solo H9 di energia per ionizzare un atomo di germanio. Con il crescere della temperatura cresce anche il valore medio dell’energia dell’agitazione termica degli atomi, i quali possono cominciare a liberare gli elettroni quando superano la soglia di energia richiesta; in tale modo si può interpretare l’aumento della conducibilità (calo di resistività) col crescere della temperatura. Gli elettroni di conduzione in un semiconduttore possono essere prodotti anche inviando sul materiale della radiazione elettromagnetica; in tale caso il numero degli elettroni di conduzione liberati aumenta con l’intensità della radiazione incidente (HIIHWWRIRWRHOHWWULFRLQWHUQR). [ :PP P Un fatto molto importante è che nei semiconduttori la conduzione non è dovuta solo al movimento degli , ma anche al movimento di cariche positive (ODFXQH) secondo il meccanismo che ora descriveremo. HOHWWURQLGLFRQGX]LRQH Per semplicità, consideriamo una fila di atomi in cui quello contrassegnato con il numero 1 è ionizzato, mentre gli altri sono ancora neutri. Sotto l’azione di un campo elettrico esterno, un elettrone esterno dell’atomo 2 può riempire la lacuna lasciata nell’atomo 1 dall’elettrone precedentemente allontanato dalla ionizzazione. E lo stesso accade per tutti gli atomi successivi. Osserviamo che mentre gli elettroni si muovono da destra verso sinistra, le lacune si muovono in verso opposto. Ovviamente il numero degli elettroni è uguale a quello delle lacune, quindi in totale il semiconduttore è neutro! Il meccanismo della conduzione elettrica nel germanio è identico a quello che avviene negli altri semiconduttori allo stato puro (LQWULQVHFL). 6(0,&21'87725,'52*$7, Aggiungendo delle impurità si possono ottenere: - VHPLFRQGXWWRULGLWLSRQ (con l’aggiunta di atomi pentavalenti) (con l’aggiunta di atomi trivalenti). VHPLFRQGXWWRULGLWLSRS Mescolando per esempio nel reticolo cristallino del germanio degli atomi di fosforo (pentavalente) si ha un considerevole aumento della conducibilità dovuta all’aumento degli elettroni all’interno della struttura, infatti, dei cinque elettroni di valenza del fosforo quattro si legano ad altrettanti atomi di germanio e uno resta libero. Si crea così una specie di metallo artificiale. 3 Elettrone in più *H Semiconduttore di tipo n Mescolando invece atomi di boro (trivalente) si ha in totale un numero minore di lettroni e quindi un aumento di lacune (cariche positive). % *H Lacuna in più Semiconduttore di tipo p Osserviamo, comunque, che in entrambi i casi la barretta di germanio rimane QHXWUD, in quanto gli atomi aggiunti portano con sé il giusto numero di protoni da compensare la carica negativa degli elettroni. Con il drogaggio di un atomo di fosforo ogni milione di atomi di germanio si hanno circa 1016 elettroni in più ogni cm3 di semiconduttore anche alle basse temperature, circa 105 volte di più di quelli che si otterrebbero con il riscaldamento. ',2'2$6(0,&21'87725( Mettiamo a contatto due semiconduttori, uno di tipo Q, l’altro di tipo S, ed esaminiamo quello che avviene in prossimità della superficie di separazione, detta JLXQ]LRQH. + + + + n - p A causa del moto di agitazione termica gli elettroni di conduzione diffondono attraverso la giunzione dalla barretta di tipo Q verso quella di tipo S, mentre le lacune diffondono dalla parte opposta. In conseguenza di ciò si ha, in corrispondenza della giunzione, una ricombinazione tra HOHWWURQLe ODFXQH con una conseguente rarefazione di elettroni nel semiconduttore di tipo Q e di lacune il quello di tipo S. Viene così a crearsi una FDULFDQHJDWLYD sulla barretta S e una FDULFDSRVLWLYD su quella Q, nei pressi della giunzione. Tra i due semiconduttori si genera una d.d.p. che impedisce la successiva diffusione sia di elettroni che di lacune. *LXQ]LRQHSRODUL]]DWDGLUHWWDPHQWH n elettroni p lacune potenziale distanza Collegando il polo, positivo di una batteria con la parte S e il polo negativo con la parte Q di una giunzione, Come si può variare la concentrazione di n e/o di p ? Si Si Si Si Si Si Si Si Si • NON aggiungendo elettroni dall’esterno perché il cristallo si caricherebbe ed assumerebbe un potenziale tale da renderlo “intoccabile”, a meno di scosse elettriche !!! • NON scaldando, perché poco pratico ! 2 Fondamenti di Elettronica DROGAGGIO DEL SILICIO con atomi di fosforo (P) • L’atomo di fosforo SOSTITUISCE l’atomo di Silicio ... . ... . ... . ... Si Si Si 3 . . ... ... . ... . . ... ... Elettrone facilmente liberabile Si Si Si Si … e rende libero un elettrone nel cristallo. Alla temperatura ambiente (T=300K) tutti gli atomi di P (perciò detti atomi DONORI) hanno lasciato libero un elettrone nel cristallo. Si Fondamenti di Elettronica DROGAGGIO DEL SILICIO con atomi di fosforo (P) • Tecnologicamente è possibile controllare precisamente il numero di P (ND atomi/cm3) inseriti nel cristallo, operazione detta di DROGAGGIO del silicio. . ... . ... . ... Si Il drogaggio con fosforo NON genera contemporaneamente anche una lacuna. Infatti per nessun elettrone di valenza è equivalente occupare il livello energetico lasciato libero dall’elettrone del fosforo. 4 Si Si . . ... ... . . .. . . . .. . .. Sito vacante NON occupabile da un elettrone di valenza Si Si Si Si Fondamenti di Elettronica Si PORTATORI in un cristallo DROGATO con FOSFORO Nel cristallo di Si drogato con P (ND atomi/cm3) ci saranno pertanto: elettroni elettroni forniti dal drogante generati termicamente dalla rottura dei legami del Si. Si droga in modo che i primi siano in prevalenza, per cui n = ND lacune : elettroni/cm 3 generate termicamente dalla rottura dei legami del Si. Il loro numero è fissato dalla legge di azione di massa ed è: p = 2x1020/N D Legge di azione di massa : 5 lacune/cm3 n.p=2x1020 (portatori/cm3)2 Fondamenti di Elettronica DROGAGGIO DEL SILICIO con atomi di boro (B) L’atomo di boro SOSTITUISCE l’atomo di Silicio ... . ... . ... . ... Si Si Si 6 . . ... ... . ... . . ... ... Legame mancante, facilmente colmabile da un elettrone del Si Si Si … e cattura un elettrone di valenza degli atomi di Si, rendendo libera una lacuna nel cristallo. Si Si Si Alla temperatura ambiente (T=300K) tutti gli atomi di B (perciò detti atomi ACCETTORI) hanno accolto un elettrone. La loro densità è indicata con NA. Fondamenti di Elettronica PORTATORI in un cristallo DROGATO con BORO Nel cristallo di Si drogato con B (N A atomi/cm3) ci saranno pertanto: lacune lacune fornite dal drogante generate termicamente dalla rottura dei legami del Si. Si droga in modo che i primi siano in prevalenza, per cui p = NA elettroni : lacune/cm3 generati termicamente dalla rottura dei legami del Si. Il loro numero è fissato dalla legge di azione di massa ed è: n = 2x1020/NA Legge di azione di massa : 7 elettroni/cm 3 n.p=2x1020 (portatori/cm3)2 Fondamenti di Elettronica CRISTALLO DI SILICIO e DROGANTI In elettronica si parte da un silicio cristallino con una elevatissima purezza … 1 atomo di impurezza ogni 1010 atomi di silicio !!! … e poi si introducono i droganti voluti in tipo e quantità. La posizione dei droganti nel reticolo è casuale. Le concentrazioni di drogante sono comunque piccole rispetto alla densità del Si: densità di atomi di Si : 5.1022 atomi/cm3 densità di atomi di drogante: 1012 < NA, ND <1019 atomi/cm3 8 Fondamenti di Elettronica RIASSUNTO DELLE CONCENTRAZIONI DI PORTATORI nei semiconduttori DROGATI Semiconduttore di tipo p - NA >1012 droganti/cm3 : p = NA lacune/cm3 n = 2x1020/NA elettroni/cm3 Lacune maggioritarie, elettroni minoritari Semiconduttore di tipo n - ND >1012 droganti/cm3 : n = ND elettroni /cm3 p = 2x1020/ND lacune /cm3 Elettroni maggioritari, lacune minoritarie Esempio: Il silicio drogato con 5.1015 atomi/cm3 di boro ha: p = 5.1015 lacune/cm3 9 n = 4.104 elettroni/cm3 Fondamenti di Elettronica MOTO TERMICO DEGLI ELETTRONI E DELLE LACUNE Alla temperatura ambiente, n e p sono tutt’altro che ferme: _ + + _ Il moto è casuale in tutte le direzioni 10 I=0 Fondamenti di Elettronica IL MOTO DI UN PORTATORE SOTTO L’EFFETTO DI UN CAMPO ELETTRICO • Una carica elettrica posta in un campo elettrico sente una forza pari a E F = q⋅E = m⋅a q a= E m + V - + Se l’intervallo tra gli urti è pari a τ, la velocità media della carica è dell’ordine di q⋅τ v≅ E v ≅ µ⋅E m 11 Fondamenti di Elettronica CORRENTE di CONDUZIONE ( o di DERIVA) Sezione S - I = qnvnS + qpvpS - - vn - n - - - - - In un materiale di tipo p (p>>n) In un materiale di tipo n (n>>p) V + I ≅ Ip = qpµpE.S I ≅ In = qnµnE.S La corrente di deriva è portata essenzialmente dai maggioritari. 12 Fondamenti di Elettronica CONDUCIBILITA’ e MOBILITA’ I A = J 2 S cm Per svincolarsi dalle dimensioni del dispositivo, è comodo introdurre la DENSITA’ di corrente J: Jn= q.n.µn.E σn o Jp= q.p.µp.E CONDUCIBILITA’ σp Nel silicio, la mobilità degli elettroni è maggiore di quella delle lacune : µn≅1300 13 cm2 V ⋅s µp≅400 cm 2 V⋅s Fondamenti di Elettronica RESISTIVITA’ del materiale e RESISTENZA del dispositivo Il reciproco della conducibilità σ è la RESISTIVITÀ : 1 ρ= σ [Ω ⋅ cm] L L R =ρ W⋅Z [Ω] Legge di Ohm : V= R.I 14 ρ - V W Z + Fondamenti di Elettronica la d.d.p. applicata riduce progressivamente la barriera di potenziale preesistente ese questa d.d.p. supera un certo valore fa riprendere la migrazione degli elettroni da Q a Se delle lacune da S a Q. Nel circuito si ha un passaggio di corrente da S a Q detta FRUUHQWHGLUHWWD, la cui intensità cresce al crescere della tensione applicta; la giunzione oppone una bassissima resistenza al passaggio di questa corrente diretta. *LXQ]LRQHSRODUL]]DWDLQYHUVDPHQWH n p potenziale distanza Se il semiconduttore di tipo p è collegato con il polo negativo della batteria e quello di tipo n è collegato con il polo positivo, la d.d.p. applicata amplifica la barriera di potenziale preesistente nella giunzione, in quanto le lacune sono attratte dal polo negativo, mentre gli elettroni sono attratti dal polo positivo della batteria. Le regioni adiacenti alla giunzione assumono via via una carica elettrica maggiore di quella che avevano prima del collegamento e diventano sempre più povere di cariche libere. Attraverso la giunzione non fluirà più corrente. Rimane solo una piccola FRUUHQWHLQYHUVD dovuta ai portatori minoritari: lacune in Q ed elettroni in S. La giunzione SQ, per il fatto di lasciarsi attraversare dalla corrente in un solo verso, è di fatto un GLRGR. Il simbolo con cui è rappresentato un diodo a semiconduttore nei circuiti è il seguente: Ecco un’applicazione del diodo in un circuito che serve a tagliare la parte negativa delle onde sinusoidali della corrente alternata e raddrizzare l’onda in modo da avere in uscita corrente continua. e in un circuito che serve a raddrizzare la parte negativa delle onde, in modo da avere una serie di semionde positive (ponte di Graetz): In uscita la tensione è raddrizzata: ,/75$16,6725 Il transistor è costituito da due giunzioni a semiconduttore: QSQo SQS. n emettitore p n p base collettore emettitore n base p collettore La base ha uno spessore molto ridotto, do solito dell’ordine del centesimo di millimetro. Se, per mezzo di una batteria, applichiamo una tensione fra base ed emettitore, osserviamo che non circola corrente nel circuito, come mostra la figura: lampada spenta A i=0 Se invece applichiamo un’altra tensione fra emettitore e base, circola della corrente nel circuito. lampada accesa A i≠0 Nel primo caso, senza la tensione applicata fra emettitore e base, la prima giunzione SQsubito dopo il polo positivo della batteria, è polarizzata direttamente, mentre la seconda giunzione QS è polarizzata inversamente e quindi non permette il passaggio della corrente. Nel secondo caso, con la tensione fra emettitore e base, si ha un movimento di lacune dall’emettitore alla base, le quali, in gran parte, considerato lo spessore ridotto della base e il suo ridotto drogaggio, riescono ad attraversare la base senza combinarsi con gli elettroni di conduzione e penetrano nel collettore. Poi, il movimento delle lacune nel collettore è favorito dalla tensione fra emettitore e collettore. Addirittura queste lacune provenienti dalla base si sommano con quelle del collettore e originano una corrente di intensità superiore a quella che attraversa la base. In generale la corrente di base (, che è dell’ordine dei µA) è circa l’1 % della corrente del collettore (, che è dell’ordine dei mA). Praticamente l’intensità della Ic è regolata dalla differenza di potenziale fra emettitore e base (Vbe). Nel transistor la base svolge un’azione di controllo sulla corrente che arriva al collettore. Una piccola variazione della corrente di base, prodotta da una variazione della Vbe produce una forte variazione della corrente Ic; ne risulta che il transistor può essere usato come amplificatore. Il triodo e il pentodo sono valvole termoioniche che nei circuiti elettronici sono stati usati come amplificatori prima dell’avvento dei transistor, anche in essi infatti, una tensione (quella di griglia) regolava la corrente fra anodo e catodo. Nel transistor QSQ il comportamento è analogo, la differenza sta nel fatto che il verso della corrente nella giunzione emettitore-base è diretto dalla base verso l’emettitore, quindi i collegamenti con i poli della batteria sono invertiti rispetto a quelli del transistor SQS. Le seguenti figure mostrano i simboli che vengono usati nei circuiti elettronici per questi transistor. collettore collettore base base emettitore emettitore QSQ SQS