Bilancio sociale 2012 - Fondazione Italiana per la Musica Antica

annuncio pubblicitario
esperienza e passione al servizio della cultura musicale
45 anni di impegno per la musica
il FESTIVAL e i CORSI di URBINO
la MOSTRA di Strumenti Musicali
BILANCIO SOCIALE 2012
foto:
© Archivio FIMA
© Paolo Mini, Comune di Urbino
indice
La storia
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La missione
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La FIMA e Urbino: la presenza nel territorio
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Il festival URBINO MUSICA ANTICA
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I corsi di musica antica
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La mostra di strumenti musicali
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La presenza sulla stampa
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Gli interlocutori
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Calcolo e distribuzione del valore aggiunto
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Conclusioni
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La storia
La Fondazione Italiana per la Musica Antica è un’associazione musicale, fondata a Roma alla fine degli anni ’60 (con il nome di “Società Italiana del Flauto Dolce”) dal musicologo Giancarlo Rostirolla insieme ad un gruppo di appassionati e studiosi.
In un’epoca in cui il rinnovo dell’educazione musicale compiva in Italia i primi passi, l’associazione, ispirandosi ai nuovi metodi educativi che si stavano affermando nei paesi europei più all’avanguardia, dette un forte impulso allo sviluppo della didattica, rivolta specialmente ai bambini.
Fin dagli inizi la sede romana dell’associazione ha ospitato la Scuola di Musica Sylvestro Ganassi dove si tenevano corsi di flauto dolce, di musica d’insieme e corsi di formazione per insegnanti di ritmica Dalcroze, materie fino ad allora del tutto sconosciute in Italia.
della loro tecnica esecutiva e della loro ricostruzione secondo i canoni storici. Un’attività di alto livello che si realizzò in un importante progetto, i Corsi Internazionali di Musica Antica di Urbino: istituiti fin dal 1967, ospitavano insegnanti e allievi provenienti dai principali paesi europei. Il tempo ha dato ragione a queste scelte: materie e metodologie d’insegnamento che una volta erano state osteggiate dagli ambienti accademici oggi fanno parte dei curricula di studi dei principali conservatori italiani e ispirano molteplici attività didattiche di base. Una parte del merito va di sicuro alla lungimiranza e alla tenacia con cui l’associazione e il suo fondatore perseguirono questi obiettivi fin dagli anni ’70.
Negli anni successivi l’associazione ha portato avanti queste attività, la didattica e lo studio della musica antica, modulandole secondo le esigenze e i Parallelamente a questa attività didattica di base la FIMA promuoveva lo studio degli strumenti antichi, 4
mutamenti culturali dei tempi. La scuola di Musica Sylvestro Ganassi continua il lavoro dedicato alla formazione musicale di base, mentre i corsi di Urbino, giunti alla 45a edizione, si sono nel tempo trasformati in corsi di perfezionamento di alto livello tenuti dai maggiori esperti a livello mondiale.
La FIMA ha dunque esercitato durante i suoi 45 anni di attività, con i corsi di Urbino e con il lavoro nella sede romana, un forte impulso sulla didattica musicale a tutti i livelli. Ha favorito lo sviluppo di professionalità, sia nel campo della didattica sia in quello dell’attività concertistica, soprattutto per quanto concerne lo studio degli strumenti antichi e la valorizzazione del patrimonio musicale italiano.
Inoltre negli anni ha stretto un forte legame con il territorio marchigiano e con Urbino, valorizzando le bellezze del capoluogo rinascimentale grazie alla suggestione della musica e all’atmosfera cosmopolita che si crea durante le manifestazioni.
I presidenti della FIMA
1964-­‐1994: Giancarlo Rostirolla (musicologo, giornalista, professore emerito Università di Chieti)
1994-­‐2007: Renato Meucci (organologo, direttore Conservatorio Novara)
2007-­‐ in carica: Andrea Damiani (liutista, docente Conservatorio Santa Cecilia)
Urbino 1998: Umberto Eco al Convegno “Musica e scienza”
Urbino 1985: Frans Brüggen, Gustav Leonhardt e Lucy Van Dael
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La missione
Le linee guida dell’attività della FIMA mettono in pratica i principi enunciati nello statuto dell’associazione e vengono perseguite con uguale energia fin dagli inizi della sua storia.
In primo luogo, nella convinzione che la formazione musicale e la diffusione dell’interesse per la musica siano un valore positivo che contribuisce ad arricchire la personalità umana, la FIMA promuove l’educazione musicale a tutti i livelli, dal bambino all’adulto, dal dilettante al professionista. Di questo aspetto hanno beneficiato le migliaia di persone che negli anni sono venute in contatto con l’associazione, sia nell’attività romana sia in quella urbinate, conservando un ricordo vivo di questa esperienza.
Strettamente legata a questo aspetto è la musica d’insieme, da sempre uno degli elementi basilari d e l l ’ o ff e r t a : c o m e e l e m e n t o c h e c a r a t t e r i z z a l’insegnamento di base (educazione all’ascolto e dell’orecchio, sviluppo del senso ritmico, disciplina di comportamento e socializzazione) e come indispensabile argomento della formazione professionale del musicista. I corsi della FIMA hanno spesso colmato un vuoto esistente nella didattica ufficiale, dando la possibilità ad allievi di tutti i livelli e di tutte le età di partecipare a corsi di insieme e gruppi di musica da camera professionale.
Roma, anni ʼ70: Musica dʼinsieme
Urbino 2012, Teatro Sanzio: recital di Paul OʼDette
Urbino 2012, Museo della Città: Concerto degli studenti
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Anche la didattica degli strumenti antichi, che costituisce il campo specialistico per eccellenza delle attività dell’associazione, viene promossa nella convinzione che il metodo di indagine utilizzato per la musica e per gli strumenti del passato conduca ad una maggiore consapevolezza e spirito critico da parte dell’allievo piuttosto di quanto non faccia una ‘verità assoluta’ imposta con autorità dall’insegnante. La prassi esecutiva come metodo di studio si è rivelata una carta vincente nel campo dello sviluppo della didattica musicale ed è stata e sarà sempre portata avanti dalla FIMA.
studia gli strumenti musicali), e della prassi esecutiva. Tutto questo si realizza attraverso la gestione della Biblioteca Ganassi, la redazione della rivista RECERCARE, convegni, giornate di studio, conferenze, tutte iniziative che hanno come comune denominatore la convinzione umanistica che la conoscenza scaturisca dal confronto e dal dialogo piuttosto che dall’imposizione. Anche in questo campo la FIMA si è guadagnata negli anni la stima e l’amicizia del mondo accademico e di personaggi illustri quali Umberto Eco, che ha partecipato con piacere a numerose iniziative.
Un altro aspetto basilare nella missione della FIMA è rappresentato dalla promozione dell’incontro di più culture musicali differenti. Non una semplice esterofilia che segue le mode del momento ma l’esigenza di mettere a confronto esperienze diverse nella certezza che ciò porti ad un arricchimento reciproco. Da sempre Urbino ospita insegnanti e concertisti provenienti da tutto il mondo che mettono a disposizione il loro bagaglio culturale; lo stesso vale per gli studenti, che hanno la possibilità di conoscere, suonare insieme e confrontarsi con coetanei di altri paesi e di altre scuole. Da sempre la FIMA promuove lo sviluppo e la diffusione della conoscenza scientifica nel campo della musicologia, dell’organologia (la scienza che I valori condivisi
Come logica conseguenza di quanto sopra esposto i valori che l’associazione ha condiviso durante la sua attività e intende perseguire per il futuro sono, in primis, la convinzione che la musica sia un eccezionale mezzo di apprendimento e di comunicazione privo di barriere geografiche e culturali. In secondo luogo, la certezza che solo l’utilizzo di professionalità ai massimi livelli, accompagnata dalla correttezza e dall’umanità e dall’onestà intellettuale dell’insegnante e del concertista, possano favorire un reale processo di comunicazione con gli allievi e con il pubblico. Urbino 2011, Palazzo Ducale: Concerto in memoria di Gerd Lünenbürger
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La FIMA e Urbino: la presenza nel territorio
I 45 anni di ininterrotto sodalizio tra la FIMA e la città di Urbino non si spiegherebbero se non si fosse instaurato un solido rapporto tra la città e la manifestazione organizzata dalla FIMA. Una fitta rete di relazioni che comprende sia i rapporti interpersonali che quelli istituzionali e che nel tempo ha dato come risultati una continuità basata sulla reciproca fiducia e affidabilità e la costante ricerca di idee nuove e soluzioni originali.
Negli ultimi anni si è poi instaurato e consolidato il rapporto con la Soprintendenza per il patrimonio artistico ed Etnoantropologico delle Marche, che mette a disposizione gli spazi di Palazzo Ducale. Risale poi agli inizi della presenza ad Urbino della FIMA la collaborazione con la Cappella Musicale del Santissimo Sacramento di Urbino, prestigiosa istituzione che ha alle spalle secoli di attività negli stessi ambiti in cui opera l’associazione.
La presenza della FIMA nel territorio è poi documentata dalla collaborazione con la Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro che sponsorizza un concerto da tenere nel territorio durante la manifestazione: negli ultimi anni le località coinvolte sono state Sant’Angelo in Vado, Mercatello sul Metauro, Peglio, Lamoli, Urbania.
Va poi segnalato il rapporto con l’Ente Regionale per il diritto allo Studio Universitario di Urbino (ERSU) che mette a disposizione a prezzi di favore gli alloggi universitari per studenti e professori.
Il legame con il Comune di Urbino, che è il primo ente finanziatore di Urbino Musica Antica, nel tempo s i è t r a s f o r m a t o , g r a z i e a l l a v o r o s v o l t o dall’Assessorato alla Cultura, in vero e proprio partner n e l l ’ o r g a n i z z a z i o n e e n e l l ’ i d e a z i o n e d e l l a manifestazione.
Strettamente connesso è il collegamento con la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che fornisce materialmente il finanziamento per il festival indirizzandolo al Comune.
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Il festival URBINO MUSICA ANTICA
Ormai da diversi anni il Festival Urbino Musica Antica e i corsi di perfezionamento agiscono in sinergia, consentendo di ottimizzare le risorse umane ed artistiche ma anche di allestire delle produzioni durante i dieci giorni della manifestazione. Questo progetto, ormai collaudato, prevede innanzitutto che un certo numero di docenti si esibisca ogni anno in formazioni da camera o come solisti. Il risultato è assicurato dal livello sempre altissimo dei musicisti che vengono ad insegnare ad Urbino e dalla presenza tra il pubblico degli allievi, che possono confrontarsi coi loro maestri.
Un altro aspetto molto importante è dato dalle produzioni che nascono ad Urbino. Prima fra tutte l’orchestra barocca, composta dagli allievi più avanzati, che nei dieci giorni del corso allestisce un programma eseguito a chiusura del festival: di anno in anno questa realtà si è evoluta grazie al miglioramento del livello degli studenti e al lavoro di Susanne Scholz che l’ha guidata nelle ultime edizioni.
Dal punto di vista del repertorio vocale e strumentale si stanno raggiungendo grandi risultati grazie al lavoro di Alessandro Quarta che all’interno del corso di Canto madrigalistico è in grado di produrre programmi di musica sacra coinvolgendo solisti, coro e orchestra.
La musica da camera sta assumendo un’importanza sempre maggiore nell’economia del corso tanto da costituirne una delle attrattive maggiori: come momento d’incontro tra musicisti che suonano insieme per la prima volta o che si ritrovano dalle passate edizioni; ma anche come rara opportunità di fare musica insieme, per diversi giorni e senza vincoli scolastici o professionali. Grazie poi all’ottimo livello musicale raggiunto dalla maggior parte dei gruppi e alla bellezza dei luoghi che ospitano le esecuzioni si è creato quasi spontaneamente un piccolo festival collaterale che produce veri e propri concerti di qualità professionale.
L’edizione 2012
Ducale di Urbania il 27 luglio: musiche sacre concertate del Settecento italiano, programma concepito e preparato da Alessandro Quarta insieme agli allievi delle classi di canto e di strumenti. Il 28 luglio nel Cortile d’Onore di Palazzo Ducale si è tenuto sia l’applaudito recital del clavicembalista Rinaldo Alessandrini, che ha esplorato il repertorio francese e tedesco del tardo ‘600, sia il gruppo Musica Antiqua Roma che vedeva Riccardo Minasi al violino, Christoph Dangel al violoncello e Giulia Nuti al clavicembalo.
In chiusura il 29 luglio si è tenuto l’ormai attesissimo concerto finale dell’orchestra barocca, sotto la direzione, al violino, di Susanne Scholz. Il programma era dedicato alla musica della corte di Dresda. Il pubblico ha giustamente apprezzato il concerto ma anche il lavoro svolto dalla Scholz con gli allievi dell’orchestra: musicalità, competenza stilistica e affiatamento hanno ancora una volta dimostrato che di anno in anno questa realtà, interamente vissuta ad Urbino, sta crescendo a livello professionale.
I concerti si sono svolti nei luoghi ormai consueti del festival: Cortile d’Onore e Grandi Cucine di Palazzo Ducale; Teatro Sanzio; Chiesa di San Francesco; Oratorio di San Giuseppe.
Il programma del festival, ideato come sempre da Claudio Rufa, ha avuto come filo conduttore il virtuosismo strumentale, visto nel duplice aspetto dell’esecuzione solistica e dell’esperienza cameristica.
Nei due concerti del 21 luglio si sono avvicendati il clavicembalista Enrico Baiano – con un programma basato sul repertorio che lo ho reso famoso a livello internazionale: il virtuosismo pirotecnico del barocco italiano – e il gruppo Tetraktys di Kees Boeke che ha eseguito un programma dedicato alla musica francese tra ‘300 e ‘400. Il concerto successivo del 22 luglio ha visto come protagonista il flauto traversiere di Marcello Gatti, accompagnato dal clavicembalista Giovanni Togni in un viaggio alla corte di Federico di Prussia.
Il 23 luglio l’organista Luca Guglielmi ha suonato l’organo Vici presso l’Oratorio di San Giuseppe. In programma musiche di autori italiani e tedeschi, con un particolare riguardo alle copie settecentesche della musica di Bach conservate nelle biblioteche italiane.
Sempre il 23, Paolo Pandolfo, uno dei più apprezzati violisti oggi attivi, ha tenuto un concerto per viola da gamba sola.
Il 24 luglio il liutista statunitense Paul O’Dette si è esibito, al Teatro Sanzio, in un programma dedicato al tardo ‘500 italiano. Il 25 luglio sempre nel Teatro Sanzio ha avuto luogo un concerto di musica da camera, “Vivaldiana”, con Michael Form al flauto dolce, Jérémie Papasergio al fagotto e Dirk Börner al clavicembalo. Il concerto successivo, organizzato grazie al supporto della Comunità Montana dell’Alto e Medio Metauro di Urbania, ha avuto luogo nel cortile del Palazzo I concerti degli allievi delle classi di musica da camera, le Armonie al crepuscolo, affollati anch’essi da un pubblico più che vario – studenti, turisti, urbinati – hanno invece avuto luogo presso il chiostro delle Maestre Pie Venerini, il Museo della Città, Palazzo Serpieri e Palazzo Petrangolini.
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I corsi di musica antica
I corsi di musica, che costituiscono il cuore dell’attività della FIMA, si sono evoluti nel tempo secondo un percorso dettato dai cambiamenti avvenuti nella realtà musicale italiana ed europea. Se fino a tutti gli anni ’80 essi rappresentavano una delle poche occasioni per apprendere strumenti e pratiche esecutive altrove inesistenti, l’apertura dei conservatori alla musica antica, prima all’estero e poi in Italia, ha fatto venir meno questa esclusiva. La risposta è stata dunque quella di indirizzare la qualità dell’insegnamento verso il livello professionale e il perfezionamento; senza trascurare e deludere tuttavia quei dilettanti che secondo la tradizione dei primi anni, continuano a parteciparvi con passione.
Un aspetto che rappresenta un motivo di orgoglio è che molti degli insegnanti di Urbino, oggi considerati tra i più qualificati, sono stati a loro volta allievi dei corsi in un passato più o meno lontano. Come naturale conseguenza di questo innalzamento qualitativo si sta verificando da qualche anno a questa parte un altro effetto positivo: i concerti degli allievi s t a n n o a s s u m e n d o s e m p r e p i ù u n a s p e t t o professionale e stanno iniziando ad avere un peso sempre maggiore all’interno della programmazione. Innanzitutto l’orchestra degli allievi, che da qualche 10
anno a questa parte ha trasformato quelli che erano dei saggi di classe in veri e propri concerti. Non solo: anche gli ensemble vocali e strumentali che si formano ad Urbino, mettendo in contatto studenti spesso provenienti da paesi lontani tra loro, testimoniano come il piacere di stare insieme e la voglia di far musica producano effetti di eccezionale portata sia sul piano umano sia su quello artistico.
Qualche dato sull’ultima edizione può chiarire meglio lo spessore di questo evento.
Alla 44a edizione dei corsi hanno partecipato 28 insegnanti (provenienti da Italia, Austria, Belgio, Germania, Francia, Inghilterra, Portogallo, Svizzera e Stati Uniti) qualificati come tra i migliori a livello internazionale. Per quanto riguarda gli allievi si sono avute 215 presenze. Dall’ Europa: Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera; e dal resto del mondo: Argentina, Australia, Brasile, Hong Kong, Giappone, Israele, Messico, Palestina, Stati Uniti, Venezuela.
La mostra di strumenti musicali
Fondazione Italiana
per la Musica Antica
URBINO MUSICA ANTICA
Fondazione Italiana per la Musica Antica – Comune di Urbino – Cappella Musicale del SS. Sacramento
FONDAZIONE ITALIANA PER LA MUSICA ANTICA
Città di Urbino
Assessorato Cultura e Turismo
Strumenti della Musica Antica
XVI esposizione
Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare
25 – 27 luglio 2008
ESPOSITORI
Andrea Di Maio
Costruisce e restaura clavicembali, spinette, virginali e clavicordi basati sulla tradizione storica e le scuole tradizionali europee. Il suo lavoro copre ogni passo della realizzazione, dai disegni tecnici fino alla decorazione.
Strada Cassia Cimina, km 12,7 - 01030 Canepina VT
tel. +39 0761 752771
cell. + 39 335 352716
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Fabio Di Natale e Pietro Sopranzi
Lo strumento musicale deve essere, inevitabilmente, il risultato della creativita’, dell’abilita’ e in definitiva della
personalita’ di chi lo fa (da Faber) che lo rendono quasi un essere vivente. Irripetibile estensione dell’animo del
suo costruttore, esso diventa fedele, generoso, anche ostinato amico di chi lo sapra’ trattare con umilta’, rispetto e
amore.
Pietro Sopranzi e Fabio Di Natale , attraverso queste convinzioni, uniscono le loro esperienze in un percorso nuovo
per confermare un’autentica tradizione costruttiva di alto artigianato secondo i sistemi di collaborazione delle vecchie botteghe artigiane.
Alla tradizionale produzione di strumenti musicali in legno, ne affiancano una innovativa ottenuta con materiali alFabio Di Natale
ternativi di altissima qualità acustica.
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E Lucevan Le Stelle
E lucevan le stelle Records è una casa discografica che si occupa esclusivamente di musica antica con l’intento di
restituire oggi in prima registrazione mondiale, musiche sepolte dal tempo. Si avvale di qualificate collaborazioni
che garantiscono valore critico, filologico ed espressivo ad ogni incisione. Ogni produzione E lucevan le stelle è
pertanto unica nel suo genere. Affidate ad artisti di altissimo livello e realizzate con strumenti originali, le incisioni
vengono realizzate in luoghi storici coevi alle musiche incise con l’uso di due soli microfoni collegati direttamente
ad un registratore. La presa del suono e la conseguente masterizzazione vengono realizzate in stretta collaborazione
con gli artisti, al fine di restituire intatta la purezza del suono originale in ogni sua peculiarità. Per un ascolto soave,
senza tempo.
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La proposta dei corsi di musica antica tenuti da docenti di fama mondiale e il ricco cartellone di concerti sono affiancati da una mostra di strumenti antichi. La mostra è nata nel 1993 per offrire ai costruttori di strumenti storici una vetrina in cui m o s t r a r e i l l o r o l a v o r o . S e d a s e m p r e nell’immaginario collettivo Cremona è legata alla produzione di liuteria classica, il nome di Urbino è legato alla storia della riscoperta dello studio della musica antica in Italia. Da qui negli anni Settanta sono passati tutti i nomi più importanti del settore, ed è qui che oggi si stanno formando le nuove generazioni di musicisti interessati al repertorio 11
antico, quale vetrina migliore quindi per chi costruisce gli ‘strumenti della musica antica’? La mostra ospita espositori di ogni categoria strumentale, case editrici e librerie specializzate nella vendita di dischi e libri di musica. Ed è un’occasione utile, oltre che per gli addetti ai lavori, anche per chi desideri conoscere un aspetto meno noto della liuteria italiana. In circa venti anni la manifestazione ha ospitato i liutai italiani e stranieri più rappresentativi della categoria, diventando un punto di riferimento anche per l'alta qualificazione del pubblico presente durante la manifestazione urbinate. La presenza sulla stampa
La lunga storia dei corsi di musica antica di Urbino ha fatto sì che questo appuntamento, che si ripete ogni anno per dieci giorni alla fine di luglio, non sia noto solo agli specialisti ma abbia acquistato una popolarità non comune per un evento legato ad un fenomeno tutto sommato di nicchia. A ciò hanno contribuito in primo luogo le migliaia di persone che negli anni vi hanno partecipato promuovendo più o meno inconsapevolmente la manifestazione. In secondo luogo, i corsi di Urbino sono stati promossi dalle tante personalità del mondo della cultura che negli anni hanno apprezzato la genuinità del messaggio proposto dall’associazione affezionandosi alle sue iniziative: primo tra tutti Umberto Eco. Infine negli ultimi anni il potenziamento dell’ufficio stampa ha garantito una presenza sempre più significativa sugli organi di stampa, televisivi, radiofonici e, ovviamente, quelli disponibili in rete.
Presenza che si è tramutata in un aumento della visibilità di Urbino sui media nazionali, legandola sempre ad eventi di grande prestigio artistico e culturale; eventi che per la loro stessa natura – la riproposizione in chiave filologica di musiche del passato – sono connaturati con una città storica ed artistica quale è Urbino.
Se poi aggiungiamo la rete di legami che si crea grazie alla partecipazione dei musicisti, provenienti da ambienti musicali e istituzioni accademiche europee ed extraeuropee di alto prestigio, avremo un quadro completo non solo della visibilità della manifestazione, ma anche del peso che essa mantiene a livello internazionale.
Un'atmosfera magica, una meravigliosa cornice architettonica rinascimentale, un tuffo nel passato, una colonna sonora che spazia dal '300 al primo romanticismo. Sono questi gli ingredienti del Festival Internazionale «Urbino Musica Antica» che si è aperto questa settimana nella cittadina marchigiana, patrimonio dell'Unesco e uno dei centri più belli e intatti del Rinascimento. Qui, nella città di Federico da Montefeltro e di Raffaello, in programma ci sono undici concerti che spaziano dalla musica rinascimentale e barocca fino ai quintetti per pianoforte di Beethoven. Ma al di là degli spazi live la cittadina marchigiana vivrà musica ventiquattro ore su ventiquattro attraverso un evento che tra corsi di perfezionamento e seminari convoglierà centinaia di musicisti e appassionati verso le lezioni di canto, musica medievale, rinascimentale e barocca. Fabrizio De Feo, Il giornale.it 23 luglio 2011
Nello splendore rinascimentale di Urbino il Festival di Musica Antica è ormai un appuntamento che conta ben 44 anni di vita. Qui si possono frequentare, concentrati nel periodo che va dal 21 al 29 luglio, m e r a v i g l i o s i c o n c e r t i , i m i g l i o r i c o r s i d i perfezionamento sulla prassi esecutiva antica, visitare "Strumenti della Musica Antica", la mostra più esaustiva sulla liuteria arricchita da specialisti nel settore, perdersi letteralmente in quella che è considerata "La città ideale" e ascoltare provenienti da ogni angolo suoni che rimandano ad epoche lontane. Franzina Ancona, Rinascita, 24 luglio 2012
Urbino Musica antica, manifestazione “antica” prestigiosa e produttiva molto più di tante, troppe altre macchinette mangiasoldi italiane, ma che da quasi mezzo secolo sopravvive di briciole e buona volontà.
Carlo Fiore, Classic Voice, settembre 2010
La rassegna è «un punto di incontro e un momento di confronto tra musicisti di tutto il mondo: Urbino si immerge in un’atmosfera magica dove la musica è protagonista assoluta»
Lucia Pretelli, assessore alla cultura, su Il Messaggero, 19 luglio 2010
«Urbino Musica Antica ha chiuso con ottimi risultati, registrando una sorprendente partecipazione»
Lucia Pretelli, assessore alla cultura, su Il Resto del Carlino, 31 luglio 2012
Se consideriamo i corsi che si tengono nei giorni del festival Urbino senza dubbio diventa un luogo dell’immaginario in cui si impara a vedere e sentire. Il dato più macroscopico è che qui si crea una sinergia enorme. Tutti, allievi e insegnanti, cominciano un corso sperando di portare a casa qualcosa di nuovo. Sono dieci giorni staccati dal tempo e l’unica cosa che li lega è appunto la città.
Rinaldo Alessandrini, intervista di Emanuele Maffei su Il Resto del Carlino, 27 luglio 2011
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Gli interlocutori
Gli interlocutori con cui la FIMA si mette in relazione affinché la manifestazione possa essere realizzata costituiscono una struttura complessa che partendo dalla realtà locale si espande a livello nazionale ed internazionale.
Le tabelle seguenti esemplificano sinteticamente la natura dei legami con questi interlocutori e gli impegni assunti dalla FIMA nei loro confronti.
INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI
DESCRIZIONE
IMPEGNI
UMA riceve le sovvenzioni ministeriali fin dal
1975, destinate sia ai corsi sia al festival.
Razionalizzare le spese,
mantenere alta la qualità.
ENTI FINANZIATORI
MIBAC
Comune Di Urbino (Assessorato
La Fondazione finanzia UMA attraverso il
alla Cultura) – Fondazione Cassa Di Comune in maniera continuativa fin dagli inizi
Risparmio Di Pesaro
della manifestazione
Razionalizzare le spese,
mantenere alta la qualità.
Valorizzare il territorio.
Comunità Montana dell’Alto e Medio La collaborazione con l’ente dura ormai da
Metauro di Urbania
diversi anni.
Allestire un concerto
decentrato nel territorio.
ENTI FINANZIATI
Pubblica Amministrazione
Imposte dirette e indirette che la FIMA restituisce
alla P.A.
Gestione trasparente.
Istituti di Credito
Interessi corrisposti per fido bancario.
Gestione trasparente.
Il rapporto tra la FIMA e l’amministrazione di Urbino è caratterizzato da un legame di reciproca fiducia maturato fin dai primi anni della manifestazione, gli anni ’60, e consolidato nel tempo, ad ogni cambio di giunta, senza interruzione fino ad oggi.
Nella trattazione che segue apparirà chiaro l’impegno della FIMA nel ricambiare questa fiducia con un lavoro costante.
Per quanto riguarda il rapporto con il Ministero dei Beni Culturali, seppur instaurato sul piano burocratico e più formale, ricordiamo che le rigide regole di carattere amministrativo e artistico che vanno seguite al fine dell’accettazione della domanda costituiscono un’ulteriore garanzia sulla trasparenza e la qualità della gestione.
Venendo al rapporto con la Comunità Montana, anch’esso ormai di lunga data, possiamo dire che l’intento di portare la musica nei piccoli centri è parte integrante delle finalità della FIMA, a maggior ragione quando si tratta di valorizzare dei piccoli gioielli, quali sono le città del Montefeltro, per l’interesse storico, culturale e paesaggistico che racchiudono.
13
INTERLOCUTORI
ESTERNI
DESCRIZIONE
IMPEGNI
Allievi dei corsi
Sono l’elemento che da 45 anni dà alla
manifestazione la sua ragion d’essere. Negli
anni il loro livello di preparazione è sempre
aumentato.
Fornire un’occasione unica per imparare,
suonare insieme, incontrare musicisti di altri
paesi.
Arricchimento culturale.
Docenti e concertisti
Sono considerati ai massimi livelli nel campo
della musica antica.
Attribuire alla partecipazione ad UMA il
senso di una gratificazione artistica, umana
e culturale conforme al prestigio della città.
La manifestazione non potrebbe neanche essere immaginata senza il capitale ‘artistico’ che la FIMA è in grado di mobilitare e gestire grazie ad un’esperienza ormai consolidata. I musicisti che vengono ad Urbino, sia come insegnanti sia come concertisti, costituiscono un autentico patrimonio che si è venuto a creare nel tempo, anche grazie al fascino che la città esercita sulle persone dotate di sensibilità artistica e culturale.
Lo stesso vale per gli allievi, una realtà che, come mostrano i grafici a seguire, è di natura autenticamente cosmopolita. Sia per gli allievi, sia per gli insegnanti si è assistito ad un vero processo di fidelizzazione alla città e all’evento in sé.
Il corso si inserisce inoltre a pieno titolo nel processo attuale dell’insegnamento della musica antica: anche se è vero che i conservatori di tutta Europa, Italia compresa, hanno aperto le porte a questo tipo di musica, tuttavia all’interno di queste strutture mancano spesso occasioni di confronto, di musica d’insieme e di orchestra. Possiamo affermare dunque come UMA svolga un ruolo complementare rispetto all’insegnamento accademico, fatto che possiamo facilmente rilevare osservando la quantità di iscritti provenienti da vari conservatori italiani e stranieri.
La tabelle e i grafici seguenti mostrano la distribuzione dei paesi di provenienza, a livello mondiale e a livello europeo su un totale di 215 allievi. Allievi 2012
provenienza
EUROPA
ITALIA
ASIA
AMERICA LATINA
Israele
USA
totale
unità
99
93
9
7
4
3
215
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Allievi 2012
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dettaglio Europa
provenienza
unità
Germania
19
Francia
17
Svizzera
11
Austria
11
Spagna
10
Olanda
9
Russia
5
Inghilterra
3
Belgio
3
Finlandia
3
Grecia
2
Russia
2
Slovenia
1
Croazia
1
Norvegia
1
Polonia
1
totale
99
14
INTERLOCUTORI LOCALI
DESCRIZIONE
IMPEGNI
Amministrazione di Urbino
Il comune, grazie alla disponibilità
dell’Assessorato alla Cultura, mette a
disposizione vari spazi di sua competenza
(Teatro Sanzio, Sale del Castellare, Museo
della Città, Sala del Maniscalco); collabora nella
comunicazione (sito internet, servizi fotografici,
ufficio stampa).
Realizzare una manifestazione che sia
culturalmente interessante ed
economicamente vantaggiosa.
Inserire Urbino nel circuito del turismo
culturale di alta qualità che si sta
particolarmente diffondendo nelle Marche.
Cappella Musicale del SS.
Sacramento di Urbino
La cappella mette a disposizione dei corsi i suoi
locali.
Fin dagli inizi la FIMA ha mantenuto stretti
rapporti con l’illustre realtà musicale
urbinate, con cui condivide i fini
istituzionali.
Soprintendenza per i Beni
Storici Artistici ed
Etnoantropologici delle
Marche
Il Palazzo Ducale ospita da anni diversi concerti Allestire concerti di alto livello con l’intento
del festival.
di valorizzare questo capolavoro del
Rinascimento.
ERSU
l’ERSU dà alloggio a numerosi studenti e
docenti.
Fornire un’occasione di lavoro nel periodo
estivo.
Scuola Elementare Pascoli
Fin dagli inizi la scuola ospita gran parte dei
corsi.
La FIMA contribuisce all’acquisto di
materiale utile alle attività didattiche.
Città di Urbino
Maestranze locali
Esercizi commerciali
Agenzie di viaggi
Fornitori
La città mette a disposizione una scenografia
unica al mondo e di sicura attrattiva, in special
modo per il pubblico straniero.
Fornire lavoro alle strutture ricettive locali
(alberghi, residenza universitaria,
ristoranti, collaboratori locali etc.)
Contribuire alla valorizzazione del nome di
Urbino nel mondo.
SIAE
Pagamento diritti autori eseguiti.
Nonostante la maggior parte del repertorio
eseguito sia di dominio pubblico, UMA
contribuisce al sostegno degli autori ed
editori.
Come appare evidente la complessa trama di rapporti che UMA intesse con i suoi interlocutori si realizza su vari piani:
• Il piano puramente economico: attraverso la redistribuzione del valore aggiunto realizzato attraverso i contributi pubblici, le quote di iscrizione ai corsi e la vendita dei biglietti del festival.
• Il piano culturale/didattico: realizzato attraverso i corsi, autentico punto di riferimento nel campo della musica antica, che generano un vero e proprio valore aggiunto di conoscenze e di professionalità difficilmente acquisibili altrove.
• Il piano dell’immagine: attraverso la presenza di UMA sui principali media (televisione, radio, riviste di settore, giornali locali e nazionali); ma anche attraverso la pubblicità che si crea spontaneamente grazie alle centinaia di persone che ogni anno partecipano alla manifestazione e che la diffondono nel mondo. • Il piano dell’indotto: oltre a distribuire direttamente il valore aggiunto ai suoi interlocutori, l’evento UMA crea un indotto non precisamente quantificabile ma di sicuro impatto economico sulla città: si fa riferimento a tutte le attività che ruotano intorno al festival anche se non direttamente gestite dalla FIMA: esercizi pubblici (bar ristoranti, alberghi) impegnati ad ospitare gli spettatori del festival nonché i visitatori che gravitano attorno alla manifestazione; commercianti vari; musei (v. dettaglio a pag. 18). 15
Calcolo e distribuzione del valore aggiunto
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Contributi pubblici
Ministero Beni Culturali
Comune di Urbino
Comunità Montana dell'Alto e Medio Metauro di Urbania
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Il valore aggiunto è determinato sottraendo al valore delle entrate il totale dei costi intermedi, suddiviso in materiale di consumo (spese di cancelleria etc.), costi per godimento beni di terzi (affitto sede romana) e servizi (utenze varie).
Entrate corsi e festival
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Quote iscrizione e frequenza corsi
Vendita biglietti e abbonamenti festival
Totale
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Materiale di consumo
Costi per godimento beni di terzi
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Totale
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Artisti
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Totale
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IMPOSTE DIRETTE
ENPALS
IRPEF
INAIL
2652
9928
2210
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Oneri per capitali a breve termine
8165
Il calcolo del valore aggiunto prodotto e distribuito da UMA può essere riconsiderato come una rilettura del Bilancio dell’esercizio 2012 secondo i principi del Bilancio sociale e di missione. I valori del conto economico sono infatti riclassificati in modo da evidenziare la capacità di UMA di generare ricchezza e di ridistribuirla a vantaggio degli interlocutori c o n c u i s i r e l a z i o n a d i r e t t a m e n t e o indirettamente: capitale umano, enti finanziatori, Pubblica Amministrazione, istituti di credito (BancaMarche nella fattispecie). ,$,"#&'01939:4 567888
Nella distribuzione non è calcolata la somma di € 8400 di IVA versata ai fornitori e che comunque ritorna allo Stato come recupero sull’imposta pagata sugli acquisti.
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Si è ritenuto inoltre opportuno evidenziare, nella tabelle e nel grafico che seguono, in che modo il valore aggiunto sia stato distribuito nel territorio considerando la domiciliazione dei beneficiari. Ciò al fine di rendere ancora più trasparente l’utilizzo dei fondi ricevuti da FIMA ma anche per consolidare il rapporto di fiducia instaurato con i suoi interlocutori: allievi dei corsi, pubblico dei concerti, artisti e docenti; e, ultimi ma non meno importanti, i fornitori locali. Allo stesso modo gli Enti locali e lo Stato possono verificare che gli stanziamenti dei contributi sono un investimento di sicuro ritorno economico, che permette la valorizzazione, dal livello locale a quello internazionale, del patrimonio culturale e storico delle Marche e di Urbino.
La tabella mostra la distribuzione territoriale dei compensi, divisi per categoria di lavoratori e per zona di residenza del percipiente, al lordo e al netto delle imposte. /01#203450"6&7#&220#"20$%&78&079":;&610
Dipendenti - collaboratori - professionisti
Dati Costi per salari, stipendi, compensi
Dati Erario (a carico del dipendente / collaboratore)
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Fornitori
Dati Costi
Dati Erario
(a carico dei professionisti classificati come fornitori)
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Compensi artisti
Dati Costi
Dati erario (a carico dell'artista)
Dati Enpals (a carico dell'artista)
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Comunale Provinciale Nazionale
1650
17604
-350
-3675
1300
13929
Comunale Provinciale Nazionale
42892
6602
11491
-951
-998
41941
6066
10493
Comunale Provinciale Nazionale
35806
-6164
-2652
26990
Estero
Totale
19254
-4025
Estero
Totale
60985
-1949
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Totale
15233 51039
-6164
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Una breve analisi dei dati proposti consente di verificare come gran parte del denaro impiegato per i fornitori vada a ricadere nel territorio comunale (logistica, custodi, ristoranti e alberghi, tipografia etc.) e provinciale (affitto strumenti per corsi e festival). La distribuzione dei compensi agli artisti e agli insegnanti dimostra invece da una parte l’internazionalità della manifestazione, dall’altra – vista l’alta partecipazione di studenti stranieri di livello professionale – che la nutrita presenza di artisti italiani si rivela all’altezza dell’alto livello che la manifestazione si propone di mantenere.
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17
Indubbiamente la categoria di fornitori che maggiormente beneficia dell’evento UMA è quella dei pubblici esercizi, alberghi, ristoranti etc. di Urbino.
La prossima tabella mostra l’impatto reale della manifestazione su queste categorie, misurato in numero di notti d’albergo e in numero di pasti serviti negli 11 giorni. Tenendo dunque conto che le cifre relative agli studenti, essendo pagate direttamente da questi ultimi, non sono computate nella distribuzione del VA da parte della FIMA: fanno dunque parte a pieno titolo dell’indotto generato.
Inoltre va considerato il numero non trascurabile di accompagnatori, visitatori e spettatori che ruotano attorno alla manifestazione, di cui non è possibile calcolare il numero preciso ma che certamente contribuiscono all’indotto.
Impiego alberghi e ristoranti
Docenti
Concertisti
Stampa
Collaboratori
Studenti
TOTALE
n° notti d'albergo
n° pasti
319
40
30
150
2475
3014
960
120
78
450
7425
9033
Conclusioni
Pur essendo una piccola realtà rispetto ad altre manifestazioni che godono di ben altro sostegno pubblico e privato, UMA ha creato un microcosmo culturale basato su un circolo virtuoso ormai collaudato nel tempo.
Il progetto parte dall’ideazione di un corso di perfezionamento tenuto da insegnanti di livello internazionale che richiama studenti di livello professionale da tutto il mondo.
Docenti e allievi danno vita al festival realizzando varie tipologie di eventi: concerti di allievi, concerti misti, concerti dei docenti più alcuni gruppi invitati.
La qualità e il fascino della manifestazione sono ormai ben noti e continuano nelle diverse edizioni ad attirare vecchi e nuovi allievi.
Insegnanti e concertisti, grazie al prestigio della manifestazione, sono lieti di parteciparvi, anche a condizioni economiche sostenibili per l’organizzazione.
La macchina organizzativa è strutturata in modo da ottimizzare al massimo le risorse economiche disponibili. Durante l’anno il lavoro viene pianificato da un comitato operativo di membri del consiglio direttivo e della direzione artistica della FIMA e svolto da due impiegate interne all’associazione. Ad Urbino lo staff di segreteria viene rinforzato, con personale impiegato in via temporanea, prevalentemente locale, per affrontare le varie esigenze: accoglienza degli studenti, organizzazione del corso. Anche per la logistica del festival si fa affidamento su personale del posto.
Il risultato è un evento che per la portata complessiva dei suoi effetti (didattici, formativi, spettacolari, pubblicitari di Urbino e delle Marche nel mondo, commerciali e turistici) crea una ricchezza materiale e morale ben superiore ai contributi ricevuti. Si tiene infine a precisare come l’equilibrio di tutta la manifestazione si renda possibile solo grazie ad una gestione economica improntata alla massima razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse. Naturalmente anche la pianificazione artistica, indirizzata all’eccellenza, gioca una parte fondamentale, assicurando l’affezione del pubblico e degli studenti e favorendo una vera e propria fidelizzazione duratura nel tempo.
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