geo dal vivografia UdA 15 Un ambiente intermedio: le colline L’Italia è un paese ricco di colline: esse occupano una superficie pari al 42% circa della sua superficie complessiva. La maggior parte delle zone collinari si trova nell’Italia meridionale ma le colline più ricche, grazie alla loro agricoltura specializzata (soprattutto vigneti) e al graduale sviluppo dell’industria, sono quelle dell’Italia settentrionale e centrale. A seconda della loro origine, le colline possono in prima approssimazione venire distinte in moreniche, vulcaniche, sedimentarie. – Colline moreniche: si sono formate per il successivo accumularsi dei detriti lasciati dagli antichi ghiacciai (depositi morenici) a seguito dei loro movimenti di avanzamento e arretramento. Esempi sono le colline del Canavese in Piemonte, quelle della Brianza in Lombardia, quelle del Garda tra Lombardia e Veneto. – Colline vulcaniche: si sono formate per l’accumulo dei detriti eruttati da antichi vulcani poi spenti. Esempi sono i monti Berici e i colli Euganei nel Veneto e molte delle colline laziali. – Colline sedimentarie: si sono formate in epoche lontane per l’accumulo sul fondo di un antico mare di depositi (sedimenti) che, a seguito di lenti movimenti della crosta terrestre, sono poi stati sollevati e sono emersi. Esempi sono costituiti dalle colline del Po, vicino a Torino; dalle colline del Monferrato e delle Langhe, tutte in Piemonte. 13. Le dolci colline della provincia di Firenze (Toscana). Nell’Italia settentrionale le aree collinari più estese sono quelle delle colline prealpine. Nell’Italia centrale le colline occupano superfici più ampie; alcune di esse (ad esempio in Toscana; fig. 13) hanno origine sedimentaria. Le colline laziali, invece, hanno origine vulcanica: lo testimoniano i laghi circolari che spesso ne occupano le sommità. Le colline dell’Italia meridionale hanno per lo più origine sedimentaria e coprono una superficie molto ampia. La natura calcarea e argillosa del terreno che le costituisce le espone in modo intenso all’erosione, soprattutto da parte dell’acqua piovana che, combinandosi con il calcio presente nelle rocce, in parte le dissolve. Rispetto alle montagne le colline si caratterizzano per essere state ampiamente modellate dall’uomo con colture, insediamenti, strade. Proprio l’intervento dell’uomo sul paesaggio agrario originario aiuta a distinguere le colline dalle montagne. Le colline sono per lo più caratterizzate dalle tipiche colture della vite e dell’ulivo (un tempo era molto diffusa anche quella del grano). L’aspetto di questi rilievi è comunque quello di un territorio diviso in una moltitudine di campi lavorati, con la presenza, a partire dalla seconda metà del XX secolo, anche di piccole e medie industrie. Inoltre questo ambiente è accogliente anche grazie al clima: qui infatti in primavera l’aria è più fresca e più salubre; spesso soffiano venti che purificano l’atmosfera; l’estate è meno afosa che in pianura e l’inverno meno rigido che in montagna. Infine, l’aspetto pittoresco di molte località ha contribuito a renderle mete interessanti per il turismo. 13 © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2770-9, p. 251