PANNELLO SPERIMENTAZIONE IMPIANTI BUS KONNEX mod. A-ILB/EV manuale PROFESSORE/STUDENTE © COPYRIGHT BY ELETTRONICA VENETA SPA Il presente manuale tratta applicazioni di dispositivi per installazioni BUS nello standard KONNEX K N X (KONNEX) è lo standard diffuso in tutto il mondo per l’automazione degli edifici; sistema aperto, decentralizzato, ad intelligenza distribuita Instabus EIB è un marchio registrato SIEMENS E I B European Installation BUS è l’associazione europea che congloba i costruttori di prodotti per l’automazione dell’edificio E T S 3 è il software per la progettazione e messa in servizio di impianti KNX AILB$$$101I0.DOC INDICE INDICE ARGOMENTI Indice pag. 3 Norme di sicurezza pag. 5 Introduzione: l’edificio intelligente pag. 7 Il Bus KNX pag. 10 Descrizione del pannello, termini e definizioni utilizzate pag. 18 Funzionamento del pannello, programma installato nei dispositivi pag. 32 Indirizzo fisico assegnato ai dispositivi pag. 43 Installazione del software ETS3 pag. 50 Primi passi con il software ETS3 pag. 63 Indirizzare la porta di comunicazione PC-Bus KNX pag. 68 Progettazione di una installazione Bus KNX pag. 83 Verificare il corretto funzionamento di un impianto Bus KNX pag. 102 Impianto di illuminazione con Bus KNX pag. 106 Appendice A Caratteristiche tecniche del pannello A-ILB/EV pag. 114 Appendice B Messa in servizio e manutenzione del pannello A-ILB/EV pag. 116 Appendice C Schemi elettrici del pannello A-ILB/EV pag. 119 Appendice D Tabelle vuote per la progettazione pag. 120 Per la progettazione, l’indirizzamento, la messa in servizio ed eventualmente supervisione di un progetto con dispositivi Bus KNX si deve tenere conto di quanto indicato nei rispettivi manuali hardware e software. -3- INDICE Pagina bianca -4- NORME DI SICUREZZA NORME DI SICUREZZA Leggere attentamente le avvertenze contenute nel presente manuale in quanto forniscono importanti indicazioni riguardanti la sicurezza di installazione, d'uso e di manutenzione. Conservare il presente manuale per ogni ulteriore consultazione. Il seguente manuale operativo tratta gli impianti elettrici di automazione dell’edificio gestiti da sistema BUS KNX. Per le caratteristiche ed il funzionamento dei dispositivi, nonché dei collegamenti necessari per renderli operativi, fare riferimento al presente manuale. DISIMBALLAGGIO Dopo aver tolto l'imballaggio, mettere da parte tutti gli accessori in modo che non vadano persi e assicurarsi della integrità della apparecchiatura. In particolare che i dispositivi e gli accessori a corredo si presentino integri e senza danneggiamenti visibili. Prima di collegare gli apparati alla tensione di rete, assicurarsi che i dati di targa siano corrispondenti a quelli della rete di distribuzione elettrica. (il valore nominale della tensione di alimentazione è indicato sugli apparati stessi). I cavi di alimentazione devono venire posizionati in modo che non possano venire calpestati o schiacciati da oggetti. In caso di incompatibilità tra la presa e la spina della apparecchiatura, la presa deve essere sostituita con una di tipo adatto da personale professionalmente qualificato. Qualora l’apparecchiatura presenti delle fessure ed aperture per la ventilazione; per assicurare un funzionamento affidabile e per proteggere l'apparecchiatura stessa dal surriscaldamento, esse non devono essere bloccate o coperte. Non porre mai l'apparecchiatura su carrelli, supporti, treppiedi, staffe o tavoli instabili. L'apparecchiatura potrebbe cadere causando lesioni alle persone investite o danneggiarsi. Qualsiasi installazione della apparecchiatura deve seguire le istruzioni del fabbricante e deve essere eseguita utilizzando accessori raccomandati. Questa apparecchiatura deve essere adibita solo all'uso per il quale è stata espressamente concepita e cioè come apparecchiatura didattica e deve essere utilizzata sotto la diretta sorveglianza di personale esperto. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso. Il costruttore non può essere considerato responsabile per eventuali danni derivanti da usi impropri, erronei ed irragionevoli. -5- NORME DI SICUREZZA PRECAUZIONI ! Al fine di salvaguardare la sicurezza, l'incolumità dell'operatore ed il funzionamento dell'apparato, l'uso di apparecchiature elettriche comporta l'osservanza di alcune regole fondamentali. In particolare devono essere rispettate le seguenti norme di utilizzo: Temperatura ambiente da 0 fino a 45°C. Umidità relativa da 20 a l'80 %. Evitare ogni cambiamento rapido di temperatura e umidità. L’apparecchiatura deve essere utilizzata in un luogo privo o distante da: polvere, umidità, calore elevato, oggetti che irradiano calore, oggetti che producono un forte campo magnetico (altoparlanti HI-FI ecc.), liquidi o sostanze chimiche corrosive. Alimentazione 230 Vca ±10% 50 - 60 Hz; tensione Bus 24 Vcc SELV. Per evitare contatti con parti elettriche, non aprire l'apparecchiatura, rivolgersi eventualmente solo a personale qualificato. Prima di effettuare qualsiasi operazione di manutenzione disinserire l'apparecchiatura dalla rete di alimentazione. In caso di guasto e/o cattivo funzionamento spegnere subito l'apparecchiatura e non manometterla. Per l'eventuale riparazione rivolgersi al centro di assistenza tecnica oppure richiedere esclusivamente ricambi originali. Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza della apparecchiatura. Tutti i collegamenti necessari per realizzare le esercitazioni o la connessione di strumenti di misura devono essere effettuati con apparecchiatura spenta e utilizzando appositi cavi con spinotto da 4 mm di sicurezza per I circuiti a 230 V e spinotti diametro 2 mm per la linea BUS. I collegamenti della linea BUS KNX devono essere fatti rispettando la polarità. In caso di penetrazione di oggetti o liquidi all'interno dell'apparecchiatura, scollegarla dalla alimentazione e farla controllare da personale qualificato prima di riutilizzare nuovamente. PULIZIA DELL'APPARECCHIATURA Usare un panno soffice ed asciutto per la pulizia del contenitore e del pannello sinottico. Non usare mai insetticidi o prodotti chimici o solventi per la pulizia. VIBRAZIONI O URTI Attenzione a non causare vibrazioni o urti. Questo simbolo indica che questa apparecchiatura, al momento della sua eliminazione, non dovrà essere smaltita insieme agli altri rifiuti. L’utente dovrà conferire l’apparecchiatura, giunta a fine vita utile, agli idonei centri di raccolta differenziata dei rifiuti, oppure in caso di riacquisto riconsegnarla al rivenditore, in ragione di uno a uno. L’adeguata raccolta differenziata garantirà che il prodotto eliminato subirà il trattamento, il recupero e il riciclo necessari a prevenire gli effetti potenzialmente negativi sull’ambiente e sulla salute dell’uomo. Lo smaltimento abusivo del prodotto da parte dell’utente comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative. -6- 1 - INTRODUZIONE L’EDIFICIO INTELLIGENTE Il processo di automazione, che ha subito una profonda evoluzione a partire dagli anni 70 negli edifici industriali, si sta gradualmente estendendo al settore del terziario, uffici e negozi e, in modo sempre più diffuso, anche al settore delle civili delle abitazioni. Attualmente, la crescente complessità ed il numero elevato di impianti tecnologici, presenti nelle strutture, richiedono un controllo efficiente ed il più possibile automatizzato, così da gestire in modo razionale le risorse energetiche in condizioni di sicurezza. Con sistemi computerizzati sono stati equipaggiati nel corso degli ultimi anni edifici quali alberghi, ospedali, industrie, aeroporti, costruzioni adibite ad attività commerciali, e la tendenza, anche se frenata da uno stato di recessine del settore edilizio, ha cominciato a coinvolgere anche ambienti più circoscritti, non ultimo quello domestico. La tecnica di installazione elettrica è in fase di profonda trasformazione, le installazioni elettriche diventano oggi sempre più complicate e complesse. Si parla oggi di BUS dove su una unica linea (doppino) circolano tutte le informazioni di gestione e controllo. Dispositivi sempre più complicati, quali sistemi di automazione, antincendio, antintrusione, di comunicazione fonica, gestione dell'illuminamento artificiale e di sicurezza, gestione dei carichi, vengono oggi sempre più ad integrarsi ed aggiungersi all'impianto elettrico che rappresentava sino a pochi anni or sono la parte preponderante fra le attrezzature di un edificio e che resta a tuttora la più importante, poiché da essa dipende il funzionamento di tutte le altre. Anche l'impianto elettrico deve quindi necessariamente adeguarsi a queste necessità e diventare sempre più tecnologico o, come si usa dire "Intelligente" ed in grado di eseguire il suo ruolo in modo adeguato, alla pari con quello degli altri servizi. Per fare questo è necessario che anche per l'impianto elettrico siano adottate tecnologie avanzate atte a renderlo più efficiente, affidabile e soprattutto capace di integrarsi alle altre attrezzature presenti nelle installazioni civili ed industriali. Per questo scopo le apparecchiature di bassa tensione, dette elettromeccaniche, hanno attinto a piene mani dalle moderne tecnologie elettroniche ed a bordo degli organi di comando e manovra si trovano oggi dispositivi che li mettono tutti in comunicazione tra loro. L'obiettivo di tutto questo è il raggiungimento di vantaggi quali: sicurezza, riduzione dei costi di manutenzione e di gestione, incremento della produttività, risparmio di energia, aumento del comfort abitativo. -7- 1 - INTRODUZIONE Come già detto, la tecnica di installazione elettrica è in fase di profonda trasformazione: le installazioni elettriche diventano oggi sempre più sofisticate e complesse. Grossomodo, fino agli anni 90, si è visto il proliferare di sistemi di governo per le singole funzioni (illuminazione, riscaldamento, allarmi, ecc.), ciascuno concepito come unità autonoma e quindi limitato alla specifica funzione impiantistica, con collegamenti dedicati all’alimentazione, al comando e al controllo. Il Bus presenta la separazione tra le informazioni (comandi) e la potenza, rendendo possibile la distribuzione dell’energia disgiunta dallo scambio di messaggi. Il legame costituito dalla connessione diretta tra comando e utilizzatore viene sostituito da un legame logico, molto più facile da instaurare e modificare. Un vantaggio aggiuntivo del sistema Bus è costituito dalla sicurezza intrinseca nei comandi, normalmente connessi solo in SELV (bassissima tensione di sicurezza). Il Bus a bassissima tensione di sicurezza e quindi bassissima energia costituisce una impalcatura di connessione, il sistema nervoso, che si estende all’intero edificio utilizzando connessioni standardizzate per raggiunge tutti i comandi e i dispositivi attuatori. La modifica delle funzioni esistenti, che in qualche caso non sono note al momento della installazione dei cablaggi, non richiede normalmente aggiunte di rame, ma solo la connessione alla rete preesistente dei nuovi dispostivi. Ulteriori possibilità applicative del Bus La rete di distribuzione dell’energia, svincolata dalla necessità di trasmettere i comandi, ne guadagna in semplicità strutturale e installativa. La dorsale di potenza, arriva in prossimità di ogni possibile utenza con i conduttori di alimentazione e la terra di protezione (non interrotti se non dai dispositivi di protezione contro le sovracorrenti e contro i contatti indiretti), li un dispositivo di attuazione, interconnesso anche al Bus, ne governa il funzionamento. Se consideriamo gli impianti negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica, contemplati nella neonata Norma CEI 64-15, che si applica agli impianti nuovi e/o rifacimenti di quelli esistenti soggetti a tutela ai sensi della Legge 1089/39, il concetto di “Variante a sicurezza equivalente”, in presenza di vincoli artistici permette di applicare una misura di sicurezza alternativa di pari efficacia. Quando in occasione di restauri, non è possibile installare nuovi dispositivi, i vecchi apparecchi di comando e segnalazione e le rispettive condutture terminali (quelle in vista) non rispondenti alle norme attuali, si possono ancora utilizzare se si addotta la separazione di tipo SELV (bassissima tensione di sicurezza). Questo tipo di recupero risulta praticamente possibile con i comandi a Bus che realizzano la separazione tra i comandi e i circuiti con tensione di rete. -8- 1 - INTRODUZIONE Pannello di sperimentazione impianti BUS mod. A-ILB/EV Questo manuale illustra il pannello per sperimentare su impianti elettrici con sistema Bus “edificio intelligente”. Descrive come condurre la progettazione, la messa in servizio e il collaudo dell’impianto con tecnologia Bus. Al BUS si collegano tutti i dispositivi di comando: interruttori, pulsanti, sensori automatici, ecc. Al BUS e alla dorsale di energia elettrica si collegano gli attuatori per il controllo degli utilizzatori elettrici luci e carichi elettrici in genere. Gli argomenti affrontati sono i seguenti: • indirizzamento dei dispositivi BUS • programmazione dei dispositivi BUS • dispositivi di comando di tipo ON/OFF • comando senza fili (trasmettitore /ricevitore ad infrarossi) • dispositivi per il rilevamento della presenza • dispositivi di controllo e movimentazione di tapparelle • controllo di luminosità con dimmer • gestione del riscaldamento (modalità, comfort, notturna, antigelo) • gestione di scenari Inoltre, se si dispone anche del pannello mod. C-IIB/EV, è possibile mettere in comunicazione tra loro un impianto BUS KNX tipico della moderna automazione domestica con un impianto di automazione industriale con moduli logici programmabili. -9- 2 – BUS KNX Il BUS KNX La soluzione con il sistema BUS KNX decentralizzato è rappresentata dalla separazione tra l’alimentazione degli apparecchi utilizzatori e la trasmissione dei comandi; l’alimentazione è tradizionale mentre la trasmissione delle informazioni avviene mediante la linea BUS. La linea BUS è costituita da un cavo come mezzo di trasmissione di comandi e di dati da e verso i singoli apparecchi collegati al sistema. L’organizzazione decentralizzata rende superflua la presenza di una unità centrale per l’arrivo e la partenza delle informazioni fra sensori e attuatori. L’associazione European Installation Bus Nell’anno 1990, con sede in Bruxeles (Belgio), è stata fondata la European Installation Bus Association (Eiba). Lo scopo di tale società è quello di sviluppare la tecnica EIB in sistema unificato a tutto il mercato europeo. Ad essa hanno aderito prestigiose aziende europee del mercato dell’installazione elettrica. I temi più importanti sui quali l’Eiba si confronta sono: l’elaborazione delle specifiche tecniche del sistema e dei prodotti EIBus; la definizione delle esigenze degli utenti, degli installatori e dei progettisti; la realizzazione di una offerta omogenea di informazione tecnica e di gestione del sistema; la partecipazione, attraverso i suoi partner, ai vari comitati normativi nazionali e internazionali. Nell’anno 1992 le aziende italiane partner dell’Eiba hanno costituito L’Eiba Italia, punto di riferimento per produttori, enti ed associazioni interessati alla “Home Automation nel contesto nazionale. Applicazioni del sistema EIBus Il campo di applicazione del sistema EIBus è molto vasto e può comprendere: • ambienti domestici, • uffici, • piccole aziende, ambienti produttivi, • istituti di credito, enti pubblici, • grandi magazzini, ipermercati, • ambienti scolastici, case di cura, ospedali, • aeroporti, stazioni, • alberghi, centri congressuali, • luoghi di culto e di particolare interesse artistico (mostre, musei...). - 10 - 2 – BUS KNX Funzioni del sistema EIB L’analisi sulle applicazioni mette in evidenza che non solo esistono esigenze diverse tra le differenti destinazioni degli edifici ma anche specialità legate alla presenza di particolari servizi in determinate zone. Le applicazioni sono molteplici e in modo sintetico si possono raggruppare e classificare nel seguente modo: • illuminazione, • riscaldamento, • condizionamento, • aerazione, • sicurezza, • porte e tapparelle, • gestione dei carichi. Con i sistemi Bus gli organi di comando e gli attuatori, non sono più legati dal cablaggio diretto, le associazioni avvengono via software e sono tutte contenute nelle informazioni che viaggiano sul cavetto Bus. Detto ciò risulta evidente l’enorme flessibilità del sistema; l’aggiunta di nuove funzioni comporta solamente l’inserimento, sulla stessa linea Bus, dei dispositivi necessari. L’intera riconfigurazione del sistema comporta solamente la riprogrammazione dei dispositivi senza dover modificare in alcun modo il cablaggio esistente. I vantaggi che un sistema di questo tipo offre, sono così riassunti. • Per il progettista e l’installatore: - semplicità di cablaggio, - pochi conduttori e conseguente riduzione dei pericoli di incendio, - brevi tempi di montaggio, - brevi tempi per le modifiche. • Per l’utente: - ottimizzazione dei costi energetici, - raccolta dati gestionali, - facilità di ampliamento, - facilità di modifica. Il sistema Bus non è pensato e non è adatto per l’automazione industriale, per l’elaborazione dati o per la “office communication”. Il Bus è un sistema che, fino a quando le esigenze di utilizzo sono semplici, tutti gli apparecchi Bus sono collegati ad una stessa linea e comunicano direttamente. Quando le esigenze diventano più complesse, il sistema viene ampliato e vengono create diverse linee allacciate mediante dei dispositivi detti controllori di linea. - 11 - 2 – BUS KNX Dispositivi del sistema EIBus Per permettere l’applicazione dei dispositivi Bus, questi sono costruiti nelle forme compatibili con gli apparecchi normalmente utilizzati dagli installatori, vi sono: apparecchi serie civile da incasso su apposite scatole porta apparecchi, apparecchi di tipo modulare per il montaggio su guida, apparecchi di forma allungata per essere alloggiati all’interno di apparecchiature. La conoscenza dei dispositivi e della loro forma costruttiva (vedere appendice D) sono indispensabili all’installatore e al progettista, per definire correttamente le funzioni e il posizionamento dell’intero impianto da realizzare con il sistema Bus. Nuove metodologie con il sistema EIBus Con l’avvento del sistema Bus, le competenze degli installatori vengono ampliate e oltre ad eseguire il montaggio ed eventuale progetto, essi realizzano anche l’indirizzamento degli apparecchi. Fino ad ora la comunicazione tra apparecchi era determinata dal cablaggio; con il sistema Bus per sapere chi trasmette e chi riceve è sufficiente la conoscenza dei rispettivi indirizzi. Durante la messa in funzione del sistema EIB occorre comunicare ad ogni apparecchio l’indirizzo stabilito in fase di progetto attraverso un apposita porta di comunicazione utilizzando un personal computer. Struttura del sistema EIBus (Sistema Instabus EIB Siemens) Ogni componente è costituito da due parti ben distinte: l’elemento finale (sensore o attuatore) e l’accoppiatore Bus. L’accoppiatore è costituito da un microprocessore che, contenendo tutti i parametri dell’elemento a cui è collegato, gli permette di dialogare autonomamente con il Bus. Fig. 2.1 Dispositivo di accoppiamento al Bus e specifica interfaccia utente (applicazione). - 12 - 2 – BUS KNX Instabus prevede che ogni apparecchio collegato resti permanentemente in ascolto di ciò che viene trasmesso sul Bus, ma solo quello che riconoscerà il messaggio come proprio, darà corso alla operazione ed eseguirà il comando. L’accesso al Bus è regolato da un protocollo conosciuto come CSMA / CA (Carrier Sense Multiple Access with Collision Avoidance): la funzione di tale protocollo è di permettere ad un solo apparecchio alla volta la trasmissione di messaggi sul Bus, evitando che una “collisione” alteri o distrugga una o più informazioni. Indirizzo fisico Per poter scambiare messaggi in un sistema Bus è indispensabile che ogni apparecchio sia identificabile in modo privo di qualsiasi errore. A questo scopo, a ciascun apparecchio Instabus, viene assegnato il cosiddetto “indirizzo fisico” ossia un codice binario esclusivo: due o più apparecchi connessi al medesimo sistema Instabus non avranno mai lo stesso indirizzo fisico. Indirizzo di gruppo Per non occupare il Bus con telegrammi molto lunghi e sprecare inutilmente la memoria dei vari dispositivi, è stato definito il cosiddetto “indirizzo di gruppo” ovvero un codice binario che può appartenere a più attuatori e che consente, pertanto, di inviare un messaggio a più apparecchi contemporaneamente. Il telegramma Instabus I messaggi in transito sul Bus sono definiti “telegrammi”, ed hanno una struttura ben definita. Ogni telegramma è strutturato in campi (insieme di bit) e ad ognuno di questi campi corrisponde un preciso contenuto informativo: A - campo di controllo, B - campo di indirizzo sorgente, C - campo di indirizzo destinazione, D - campo di counter, E - campo di lunghezza, F - campo di dati (informazioni operative), G - campo di sicurezza, H - successivamente, campo di conferma. A 8 B 16 C 16+1 D E 3 4 F Fino a 128 G H 8 ………. 8 Fig. 2.2 Struttura del telegramma, protocollo CSMA/CA, utilizzato nel Bus Konnex. - 13 - 2 – BUS KNX - Il campo “indirizzo sorgente” contiene il dispositivo che ha inviato il messaggio. Ad ogni dispositivo corrisponde uno specifico ‘indirizzo fisico’ che identifica la zona (linea principale), la linea e il dispositivo stesso all’interno della linea; in un sistema non possono esserci indirizzi fisici uguali. L’indirizzo sorgente, nel telegramma, è sempre un indirizzo fisico. - Nel campo “indirizzo destinazione” è contenuto l’indirizzo dell’apparecchio (indirizzo fisico) o degli apparecchi (indirizzo di gruppo) cui il telegramma è destinato. L’indirizzo di gruppo è comune a due o più dispositivi intercorrelati da una medesima logica funzione; l’indirizzo di gruppo realizza, quindi, un “cablaggio logico” tra i diversi dispositivi. - Nel campo dei dati “informazioni operative” è contenuta la funzione vera e propria (comandi, segnali, dati...). - Di estrema importanza è la presenza del campo di riconoscimento della avvenuta ricezione del messaggio da parte dell’apparecchio di destinazione. Se tale riconoscimento segnala la presenza di un errore (o manca del tutto) il telegramma è ripetuto per un massimo di tre volte. Modo di trasferimento delle informazioni. Un telegramma è immesso sul Bus ogni volta che negli impianti si verifica uno degli eventi previsti dal programma di gestione dell’edificio; per esempio quando si agisce su un comando o interviene un sensore o un particolare rivelatore di grandezze fisiche aggiorna la sua uscita. t1 telegramma t2 conferma Fig. 2.3 Trasmissione del telegramma, protocollo CSMA/CA, utilizzato nel Bus Konnex. La trasmissione di un telegramma ha inizio se il Bus risulta libero almeno per il tempo t1; i dispositivi destinatari devono, trascorso il tempo t2, dare conferma di avvenuta ricezione. Se il destinatario non è in grado di ricevere immediatamente il telegramma, invia un messaggio di “occupato”; il dispositivo mittente, si pone in attesa e, in seguito, ritrasmette le informazioni. In caso di rilevazioni di errore o altri messaggi urgenti, il sistema permette di assegnare una priorità di trasmissione ai relativi telegrammi. I telegrammi di allarme hanno la priorità su tutti gli altri telegrammi operativi; i dati ritrasmessi hanno solo priorità maggiore rispetto ai dati normali. - 14 - 2 – BUS KNX Sono previsti 4 livelli di priorità dei messaggi, di seguito esposti in ordine crescente: - “Low Operational” per comandi normali - “High Operational” per comandi rapidi - “Alarm” per allarmi - “System” per gestione della rete. (riservato alla visualizzazione) Il sistema EIB trasmette dati in forma seriale con velocità di trasmissione di 9600 baud, la trasmissione è bilanciata in banda base. ETS3 (EIB Tools Software) Professional Per la progettazione, la configurazione dei sistemi e la messa in funzione dell’impianto è disponibile il software ETS3 Professional (EIB Tools Software). Con tale software è possibile effettuare l’indirizzamento dei diversi dispositivi che operano nel sistema e stabilirne le correlazioni funzionali. Stabilire le correlazioni funzionali significa in pratica definire, via software, come deve intervenire ciascun dispositivo a seguito degli eventi che si manifestano nell’impianto, ad esempio quale lampada o gruppo di lampade deve attivarsi nel momento in cui si agisce su un determinato interruttore o interviene un particolare sensore. Il software utilizza ampiamente programmi grafici che facilitano le attività di configurazione dei dispositivi in funzione anche della eventuale planimetria dell’edificio. Piante in scala possono essere disegnate o importate e consentono tra l’altro di testare la lunghezza delle linee. ETS3 produce automaticamente una documentazione completa e stampabile, come ad esempio piani di installazione, listati di indirizzi e di pezzi. Inoltre è indispensabile per poter operare con il software ETS3 avere a disposizione il software che contiene la banca dati e la lista delle applicazioni disponibili per ogni componente. Il database banca dati può essere utilizzato solo all’interno del software ETS3 dopo essere stato importato tramite la procedura indicata. - 15 - 2 – BUS KNX LINEA L’unità minima del sistema che può avere esistenza e funzionamento autonomi è la Linea Bus. Ogni linea è dotata di una propria alimentazione ed è separata galvanicamente dalle altre. Una linea può contenere fino a 64 apparecchi Bus i quali possono avere funzionamento da sensori, o da attuatori. Una linea può già essere sufficiente per installazioni semplici. Fig. 2.4 La Linea (Instabus EIB) LINEA PRINCIPALE Quando il numero di apparecchi da collegare diventa superiore, si utilizza una linea Instabus come linea principale. Mediante dispositivi Instabus detti accoppiatore di linea, alla linea principale si possono collegare fino a 12 linee ognuna delle quali può avere collegati fino a 64 apparecchi. In questo modo sul sistema Bus si possono collegare circa 700 apparecchi. Fig. 2.5 Più linee Bus in collegamento con la linea principale (Instabus EIB) - 16 - 2 – BUS KNX CONFIGURAZIONI ESTESE Se le esigenze, in termine di numero di apparecchi da collegare al sistema Bus, crescono ulteriormente, si possono collegare ad un sistema Bus dorsale, fino a 15 linee principali sempre attraverso opportuni dispositivi accoppiatori. Il Bus dorsale è costituito ancora da una linea Instabus. In questa configurazione, si possono collegare all’Instabus oltre 10000 fra sensori ed attuatori. Quando la complessità del sistema è elevata si fanno evidenti i vantaggi di un sistema decentralizzato. Ogni linea può funzionare separatamente dalle altre; se un messaggio deve essere trasferito tra apparecchi Bus collegati ad una stessa linea, esso non viene inoltrato sulle altre linee, gli accoppiatori svolgono la funzione di filtro allo scopo di non far crescere il “traffico” complessivo sul mezzo di trasmissione. Quando la continuità di servizio è un parametro critico, una struttura decentralizzata, com'è il Bus, è vantaggiosa: in caso di guasto su di una linea, le altre continuano a funzionare indisturbate. Fig. 2.6 Utilizzo di un Bus dorsale (Instabus EIB Siemens) - 17 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV PANNELLO mod. A-ILB/EV Fig. 3.1 Pannello di sperimentazione di impianti BUS. - 18 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV POWER SUPPLY Alimentatore da 600 mA con bobina antinterferenza integrata, esecuzione modulare per guida omega. Genera e controlla la tensione di alimentazione dei dispositivi Bus 24 Vcc SELV (bassissima tensione di sicurezza). B A C + - + - RESET RESET D ON E OVERL. F G POWER SUPPLY L 230V~ N + - ~ = PE Fig. 3.2 Alimentatore BUS. La parte alta della figura mostra il lay-out del componente mentre la parte bassa il suo schema elettrico con relativi morsetti di connessione elettrica. A) Coppia morsetti Rosso-Nero di uscita linea Bus con tensione 29 Vcc SELV (convenzionalmente il valore della tensione bus si assume 24 Vcc). Il dispositivo modulare è anche predisposto per il collegamento alla striscia dati, pertanto i morsetti Rosso-Nero potrebbero restare liberi. B) Selettore a leva che permette il RESET della linea Bus esercita dall’alimentatore. - 19 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV C) Coppia morsetti Giallo-Bianco di uscita alimentazioni ausiliarie con tensione 29 Vcc SELV (24 Vcc). Non si deve utilizzare come alimentazione Bus. D) Led di indicazione dispositivo in modalità reset. E) Led di indicazione dispositivo correttamente alimentato. F) Led di indicazione dispositivo sovraccaricato. G) Morsettiera per ingresso linea 230 Vca 50-60 Hz e PE (terra). L - N – PE Morsetti di sicurezza per spinotti diametro 4 mm per ingresso alimentazione 120…230 Vca 50-60 Hz. I morsetti sono collegati alla morsettiera indicata al punto G. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti di potenza 230 Vca si eseguono tramite cavetti con spinotti di sicurezza diametro 4 mm Per il corretto funzionamento, i collegamenti fase e neutro devono essere rispettati. BUS KNX Morsetti per spinotti diametro 2 mm di uscita linea bus per alimentazione dei dispositivi con tensione 24 Vcc. I morsetti sono collegati alle piste centrali della striscia dati, equivalenti alla coppia di morsetti Rosso-Nero indicata al punto A. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti Bus si eseguono tramite cavetti con spinotti diametro 2 mm e morsetti Rossi – Neri. Per il corretto funzionamento, i collegamenti BUS si devono fare rispettando le polarità. DATA RAIL Striscia dati per il collegamento fra apparecchi modulari, montata sottostante l’alimentatore sulla guida omega. Le 4 piste della striscia dati trasferiscono le uscite dell’alimentatore con le seguenti connessioni: piste centrali linea Bus 29 Vcc (alto positivo, basso negativo), piste laterali linea ausiliaria 29 Vcc (alto positivo, basso negativo). La striscia dati è protetta contro il contatto accidentale con una copertura rimovibile in plastica, detta protezione deve essere mantenuta su tutta la parte di guida omega non coperta dai dispositivi. AUX OUT 29 Vcc Morsetti per spinotti diametro 2 mm di uscita per alimentazioni ausiliarie con tensione 29 Vcc SELV (24 Vcc). Non si deve utilizzare come alimentazione Bus. I morsetti sono collegati alle piste laterali della striscia dati, equivalenti alla coppia morsetti GialloBianco indicata al punto C. Soppressore di sovratensioni Dispositivo di protezione per la linea Bus 24 V, montato in uscita alla linea Bus. Il soppressore ha il compito di immunizzare la linea Bus da eventuali sovratensione indotte nell’impianto da parallelismi di cavi elettrici o in caso di sovratensioni di origine atmosferica. - 20 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV USB PORT Interfaccia USB per collegamento a personal computer, completa di accoppiatore in esecuzione modulare per guida omega. A B C + - D Fig. 3.3 Porta di comunicazione tra PC e il Bus. A) Pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico. B) Led di indicazione dispositivo correttamente alimentato. C) Connettore USB per il collegamento al PC. D) Coppia morsetti Rosso-Nero per collegamento/derivazione linea Bus. Il dispositivo modulare è anche predisposto per il collegamento alla striscia dati, pertanto i morsetti Rosso-Nero restano liberi. SCENE MODUL Modulo scenario completo di accoppiatore in esecuzione modulare per guida omega adatto a memorizzare fino a quattro “scenari”. Ogni scenario può contenere fino a otto gruppi di indirizzi (situazioni di funzionamento particolari) ed essere richiamato da comandi esterni. A Fig. 3.4 Modulo scenario in esecuzione per guida omega. A) Pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico. - 21 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV BYNARY OUTPUT Uscita binaria a 8 canali adatta per controllare le utenze o gruppi di utenze elettriche, carico nominale 230 Vca - 8 A, esecuzione modulare per guida omega completa di accoppiatore Bus. Le uscite sono gestibili anche con i relativi organi di governo manuale. B A + - C E A F B G C H D D C BYNARY OUTPUT N 230V~ L A B C D E F G H Fig. 3.5 Uscita binaria 8 canali 230 Vca – 8 A. La parte alta della figura mostra il lay-out del componente mentre la parte bassa il suo schema elettrico con relativi morsetti di connessione elettrica. A) Pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico. B) Coppia morsetti Rosso-Nero per collegamento/derivazione linea Bus. Il dispositivo modulare è anche predisposto per il collegamento alla striscia dati, pertanto i morsetti Rosso-Nero restano liberi. C) Pulsanti per il controllo manuale delle uscite e relativi led di stato. D) Pulsante per il selezionare il controllo manuale o automatico delle uscite e led di stato del modo di funzionamento selezionato. - 22 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV DATA RAIL Striscia dati per il collegamento fra apparecchi modulari, montata sottostante l’uscita binaria sulla guida omega. Le due piste centrali della striscia portano la linea Bus all’uscita binaria (alto positivo, basso negativo). N - L Morsetti di sicurezza per spinotti diametro 4 mm per ingresso alimentazione 230 Vca 50-60 Hz. Le uscite A - B - C - D sono vincolate al potenziale elettrico 230 Vca della fase di alimentazione. Le uscite E - F e G - H sono libere da potenziale ma con un morsetto in comune. In ogni caso possono essere collegate al potenziale elettrico 230 Vca della fase di alimentazione. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti di potenza 230 Vca si eseguono tramite cavetti con spinotti di sicurezza diametro 4 mm Per il corretto funzionamento, i collegamenti fase e neutro devono essere rispettati. Si suggerisce per visualizzare lo stato delle uscite di collegare le lampade a 230 V del gruppo “Carichi elettrici”. DIMMER FOR DYNAMIC EVG Dimmer per per governare sino a 30 lampade fluorescenti con reattori elettronici dimmerabili con controllo 1…10 Vcc, include un contatto di potenza per carico nominale 230 Vca - 10 A governabile anche in manuale, esecuzione modulare per guida omega completa di accoppiatore Bus. A 1 B 0 DIMMER FOR DYNAMIC EVG L 3 ON/OFF + 2 1 - OUT 1-10V= Fig. 3.6 Dimmer per lampade fluorescenti con reattori elettronici. A) Pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico. - 23 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV B) Selettore per il controllo manuale del contatto di potenza DATA RAIL Striscia dati per il collegamento fra apparecchi modulari, montata sottostante il dimmer sulla guida omega. Le due piste centrali della striscia portano la linea Bus all’uscita binaria (alto positivo, basso negativo). L - 3 Morsetti di sicurezza per spinotti diametro 4 mm, con contatto di potenza per carichi 230 Vca - 10 A. Il contatto (libero da potenziale) può essere utilizzato in serie alla alimentazione delle lampade fluorescenti per lo spegnimento completo. 2 – 1 Morsetti per uscita analogica di controllo reattori EVG, tensione variabile 1…10 Vcc, morsetto 2 positivo, morsetto 1 negativo. Il campo di regolazione della uscita va scelto nella fase di programmazione del dispositivo. La fig. 3.7 riporta lo schema elettrico completo per controllare una lampada fluorescente tramite il dimmer comandato dal Bus. Si noti il contatto di potenza collegato in serie alla alimentazione del reattore per ottenere lo spegnimento completo della lampada. Per controllare più lampade, l’uscita 1…10 Vcc va collegata in parallelo a tutti i reattori, mentre il contatto di potenza toglie l’alimentazione 230 Vca a tutti i reattori. L LINEA PROTETTA CONTRO LE SOVRACORRENTI N PE L + BUS KNX - L N PE 230V~ DIMMER FOR DYNAMIC EVG EVG LIGHT FL DRIVER Out 0-10V In 1-10V + - 3 + 4 5 6 7 FL 18W - Fig. 3.7 Schema elettrico di una Lampada fluorescente con reattore elettronico dimmerabile controllata dal dispositivo Bus. - 24 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV LOADS Lampade per riproduzione carichi elettrici a 230 Vca. 230V 230V 230V 230V 230V 230V Fig. 3.8 Lampade per riproduzione carichi elettrici. Le due lampade a filamento, con potenza 10 W - 230 V, sono adatte a dimostrare la regolazione della luce con il dimmer per lampade tradizionali e o con alogeni. Le rimanenti otto lampade, al neon sempre a 230 V, sono adatte a dimostrare l’attivazione di generici carichi elettrici quali i punti luce, gli elettrodomestici, le elettrovalvole e le pompe per riscaldamento, i motori di serrande e tapparelle, ecc. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti a 230 Vca si eseguono tramite cavetti con spinotti di sicurezza diametro 4 mm Per il corretto funzionamento, i collegamenti fase e neutro devono essere rispettati. I morsetti in alto sono per il collegamento in uscita al dispositivo di comando e quelli in basso per il collegamento al neutro. - 25 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE Interfaccia per ingresso di 4 contatti completa di accoppiatore Bus in esecuzione per inserimento nelle scatole comandi. Gli ingressi sono connessi a 4 interruttori a leva con contatti impulsivi (leva verso il basso) o permanenti (leva verso l’alto) e a morsetti per spinotti di sicurezza diametro 4 mm per collegare contatti puliti esterni. PUSH BUTTON INTERFACE A B + A B C - D BCU ON COM Fig. 3.9 Interfaccia per elementi di comando, interruttori o pulsanti. A) Pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico. B) Bus. Coppia morsetti Rosso-Nero per collegamento/derivazione linea BUS KNX Morsetti per spinotti diametro 2 mm, linea bus, per alimentazione dispositivo. I morsetti sono collegati alla coppia di morsetti Rosso-Nero indicata al punto B. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti Bus si eseguono tramite cavetti con spinotti diametro 2 mm e morsetti Rossi - Neri. Per il corretto funzionamento, i collegamenti BUS si devono fare rispettando le polarità. COM Morsetto comune ai 4 ingressi A - B - C - D. I collegamenti a interruttori o pulsanti esterni si eseguono tramite cavetti con spinotti di sicurezza diametro 4 mm. - 26 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV MOVEMENT DETECTOR Sensore di movimento ad infrarossi passivi in esecuzione da incasso completo di accoppiatore per il collegamento alla linea Bus. Rileva la presenza con angolo di 180° riducibile a 90° a sinistra o a destra tramite copertura. 10 / MOVEMENT DETECTOR MOVEMENT DETECTOR Fig. 3.10 Rilevatore di presenza, per comandare, ad esempio, una luce. BUS KNX Morsetti per spinotti diametro 2 mm, linea bus, per alimentazione dispositivo. I morsetti sono collegati alla coppia di morsetti Rosso-Nero, morsetti per collegamento/derivazione linea Bus, che non visibili in quanto situati sul lato posteriore del dispositivo. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti Bus si eseguono tramite cavetti con spinotti diametro 2 mm e morsetti Rossi - Neri rispettando le polarità. Per accedere al pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico, rimuovere il rilevatore di movimento dalla base. I rivelatori all'infrarosso passivo comunemente noti nelle applicazioni di sorveglianza nei circuiti antintrusione, oggi trovano impiego anche nei circuiti luce per illuminazione di interni ed esterni, rilevando la presenza delle persone in movimento nel campo d'azione. Il principale vantaggio consiste nel fatto che l'abilitazione della luce avviene solo quando effettivamente serve, senza dover agire su degli interruttori di accensione che poi normalmente non vengono rimessi nello stato iniziale. Nelle applicazioni con sistema BUS, il dispositivo di rilevamento diventa un componente del sistema, ha un suo indirizzo fisico e attraverso l’accoppiatore bus emettere i comandi che interagiscono nel cablaggio logico. Il dispositivo realizza un notevole risparmio energetico con l’accensione e lo spegnimento automatico della luce nel settore illuminazione, ma può benissimo essere condiviso dalle altre tipologie impiantistiche quali il riscaldamento (abilitato solo in presenza del personale) e l’antintrusione. Tali dispositivi possono essere impiegati anche per motivi di sicurezza, ovunque vi sia la necessità di accendere la luce o qualsiasi altra apparecchiature elettrica senza toccare i comandi (locali bagnati/umidi, bagni/docce, servizi igienici, ospedali, chiamata ascensore ecc.). - 27 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV TEMPERATURE CONTROLLER Termostato ambiente in esecuzione da incasso completo di accoppiatore per il collegamento alla linea Bus. Manopola di regolazione temperatura, °C programmabili, rispetto il riferimento base. Comprende un pulsante selettore comfort/standby, 5 led per indicare lo stato di funzionamento comfort / standby / notturno, acceso / spento-antigelo. 10 / THERMOSTAT TEMPERATURE CONTROLLER + T Fig. 3.11 Termostato ambiente. BUS KNX Morsetti per spinotti diametro 2 mm, linea bus, per alimentazione dispositivo. I morsetti sono collegati alla coppia di morsetti Rosso-Nero, morsetti per collegamento/derivazione linea Bus, che non visibili in quanto situati sul lato posteriore del dispositivo. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti Bus si eseguono tramite cavetti con spinotti diametro 2 mm e morsetti Rossi - Neri rispettando le polarità. Per accedere al pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico, rimuovere la parte superiore del termostato dalla base. IR RECIVER/DECODER – PUSH BUTTON Ricevitore decodificatore IR in esecuzione da incasso completo di accoppiatore bus. Il ricevitore IR dispone di quattro coppie di tasti (pulsanti) per attivazioni varie IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON A B C D 10 / IR A B C D Fig. 3.12 Ricevitore IR con quattro coppie di pulsanti. - 28 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV IR) Sensore ricevente i segnali dal telecomando. A - B - C - D Pulsanti (canali) per attivazioni varie, ciascun canale dispone di due tasti programmabili per funzioni ON, OFF, TOGGLE, DIMMERIZZAZIONE, controllo TAPPARELLE e led per indicazioni di stato, sempre acceso, sempre spento. BUS KNX Morsetti per spinotti diametro 2 mm, linea bus, per alimentazione dispositivo. I morsetti sono collegati alla coppia di morsetti Rosso-Nero, morsetti per collegamento/derivazione linea Bus, che non visibili in quanto situati sul lato posteriore del dispositivo. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti Bus si eseguono tramite cavetti con spinotti diametro 2 mm e morsetti Rossi - Neri rispettando le polarità. Per accedere al pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico, rimuovere la parte superiore dei pulsanti dalla base. TRASMETTITORE IR Telecomando portatile ad infrarossi con 4 + 4 canali. Ogni canale dispone di due tasti programmabili nel ricevitore per funzioni ON, OFF, TOGGLE, DIMMERIZZAZIONE, controllo TAPPARELLE. Fig. 3.13 Trasmettitore portatile ad infrarossi. A1) A2) A3) A4) A5) Diodi IR. Led Shift quando è acceso sono abilitati i tasti 5…8. Tasti funzione da 1 a 4 oppure da 5 a 8. Tasto Shift premuto accende/spegne il led shift. Vano batterie. - 29 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV SHUTTER SWITCH – PUSH BUTTON Interruttore per governare il motore di una tapparella, esecuzione da incasso completo di accoppiatore bus. L’attuatore dispone di due coppie di tasti (pulsanti) per attivazioni varie. SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L A B A B 10 / 1 2 Fig. 3.14 Attuatore tapparella con due coppie di pulsanti. A - B Pulsanti (canali) per attivazioni varie, ciascun canale dispone di due tasti programmabili per funzioni ON, OFF, TOGGLE, DIMMERIZZAZIONE, controllo TAPPARELLE e led per indicazioni di stato, sempre acceso, sempre spento. Inoltre il led centrale può essere attivato per identificazione del punto comandi al buio BUS KNX Morsetti per spinotti diametro 2 mm, linea bus, per alimentazione dispositivo. I morsetti sono collegati alla coppia di morsetti Rosso-Nero, morsetti per collegamento/derivazione linea Bus, che non visibili in quanto situati sul lato posteriore del dispositivo. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti Bus si eseguono tramite cavetti con spinotti diametro 2 mm e morsetti Rossi - Neri rispettando le polarità. Per accedere al pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico, rimuovere la parte superiore dei pulsanti dalla base. L Morsetto di sicurezza per spinotti diametro 4 mm per ingresso conduttore di fase 230 Vca. 1 - 2 Morsetti di sicurezza per spinotti diametro 4 mm per alimentazione avvolgimenti motore, rispettivamente morsetto 1 per circuito di salita serranda o tapparella e morsetto 2 per circuito di discesa serranda o tapparella, le due uscite sono interbloccate tra loro. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti di potenza 230 Vca si eseguono tramite cavetti con spinotti di sicurezza diametro 4 mm. Si suggerisce per visualizzare i tempi di corsa della serranda o tapparella di collegare due lampade a 230 V del gruppo “Carichi elettrici”. - 30 - 3 – DESCRIZIONE DEL PANNELLO mod. A-ILB/EV DIMMER – PUSH BUTTON Dimmer per lampade incandescenti, lampade alogene, trasformatori elettronici dimmerabili e trasformatori elettromagnetici 230 V – 20…250 W/VA, esecuzione da incasso completo di accoppiatore bus. L’attuatore dispone di due coppie di tasti (pulsanti) per attivazioni varie. DIMMER - PUSH BUTTON L 230V~ N ~/ A B A B 10 / ~/ Fig. 3.15 Dimmer per lampade incandescenti o alogene con due coppie di pulsanti. A - B Pulsanti (canali) per attivazioni varie, ciascun canale dispone di due tasti programmabili per funzioni ON, OFF, TOGGLE, DIMMERIZZAZIONE, controllo TAPPARELLE e led per indicazioni di stato, sempre acceso, sempre spento. Inoltre il led centrale può essere attivato per identificazione del punto comandi al buio BUS KNX Morsetti per spinotti diametro 2 mm, linea bus, per alimentazione dispositivo. I morsetti sono collegati alla coppia di morsetti Rosso-Nero, morsetti per collegamento/derivazione linea Bus, che non visibili in quanto situati sul lato posteriore del dispositivo. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti Bus si eseguono tramite cavetti con spinotti diametro 2 mm e morsetti Rossi - Neri rispettando le polarità. Per accedere al pulsante e led di stato per assegnare l’indirizzo fisico, rimuovere la parte superiore dei pulsanti dalla base. L - N Morsetti di sicurezza per spinotti diametro 4 mm per ingresso alimentazione 230 Vca 50-60 Hz. L’uscita dimmer va collegata alla lampada/lampade da governare (max. 250 W/VA). La/le lampade vanno riferite al neutro. Sul pannello sperimentale tutti i collegamenti di potenza 230 Vca si eseguono tramite cavetti con spinotti di sicurezza diametro 4 mm. Per il corretto funzionamento, i collegamenti fase e neutro devono essere rispettati. Si suggerisce per visualizzare la regolazione della luce di collegare una o entrambi le lampade da 10 W - 230 V del gruppo “Carichi elettrici”. - 31 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO Funzionamento dei dispositivi installati nel pannello mod. A-ILB/EV con il programma scaricato nella fase di collaudo. LUCE 1 Punto luce normale Collegamento potenza al canale A dell’attuatore binario (Bynary Output) Stato della luce indicato dal Led canale A (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF con pulsante canale A (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF Generale con ingresso A/B (Push button interface) Comando ON/OFF basculante con pulsante 1▲ del Telecomando Comando ON/OFF generale con pulsanti 3▲/▼ del Telecomando. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C O VERL. / - 0 MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ BYNARY OUTPUT N N + 230V~ TEMPERATURE CONTROLLER DIMMER FOR DYNAMIC EVG L L 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 - ~ H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 2 1 - B C D A B C D / + PE A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.1 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. - 32 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO LUCE 2 Punto luce normale + comando con rilevatore movimento Collegamento potenza al canale B dell’attuatore binario (Bynary Output) Stato della luce indicato dal Led canale B (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF con pulsante canale B (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF Generale con ingresso A/B (Push button interface) Comando ON/OFF basculante con pulsante 1▼ del Telecomando Comando ON/OFF generale con pulsanti 3▲/▼ del Telecomando Comando ON/OFF da rilevatore di movimento Nota: la funzione del rilevatore di movimento può essere bloccata con l’ingresso C (Push button interface) in posizione chiuso BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / - 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ N N + DIMMER FOR DYNAMIC EVG BYNARY OUTPUT L 230V~ L TEMPERATURE CONTROLLER ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 2 1 - B C D A B C D / + PE A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.2 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. - 33 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO LUCE 3 Punto luce ritardato allo spegnimento Collegamento potenza al canale C dell’attuatore binario (Bynary Output) Stato della luce indicato dal Led canale C (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF con pulsante canale C (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF Generale con ingresso A/B (Push button interface) Comando ON/OFF basculante con pulsante 2▲ del Telecomando Comando ON/OFF generale con pulsanti 3▲/▼ del Telecomando Nota: la luce resta accesa ancora 10 s dopo aver ricevuto il comando di spegnimento. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ N N + DIMMER FOR DYNAMIC EVG BYNARY OUTPUT L 230V~ L TEMPERATURE CONTROLLER ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY PE 2 1 - B C D A B C D / + A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.3 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. - 34 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO LUCE 4 Punto luce con funzione “luci scale” Collegamento potenza al canale D dell’attuatore binario (Bynary Output) Stato della luce indicato dal Led canale D (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF con pulsante canale D (IR reciver/decoder – Push button) Comando ON/OFF Generale con ingresso A/B (Push button interface) Comando ON/OFF basculante con pulsante 2▼ del Telecomando Comando ON/OFF generale con pulsanti 3▲/▼ del Telecomando Nota: se non sopraggiunge un comando di spegnimento la luce resta accesa per 1 minuto, temporizzata. Inoltre è abilitata la funzione preavviso di spegnimento con 3 brevi spegnimenti distanziati di 10 s prima della fine della temporizzazione. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ N N + DIMMER FOR DYNAMIC EVG BYNARY OUTPUT 230V~ L L TEMPERATURE CONTROLLER ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 2 1 - B C D A B C D / + PE A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.4 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. - 35 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO LUCE DIMMER IN 1 Luce incandescente o con alogeni con variazione di luminosità Collegamento potenza all’attuatore (Dimmer – push button) Stato della luce indicato dal Led canale A (Dimmer – push button) Comando ON/OFF/dimming con pulsante canale A (Dimmer – push button) Comando ON/OFF/dimming con pulsanti Shift+1▲/▼ del Telecomando Nota: il dimmer universale è adatto a governare lampade incandescenti, lampade alogene, trasformatori elettronici dimmerabili e trasformatori elettromagnetici. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ BYNARY OUTPUT N N + 230V~ TEMPERATURE CONTROLLER DIMMER FOR DYNAMIC EVG L L ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY PE 2 1 - B C D A B C D / + A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.5 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. - 36 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO LUCE DIMMER FL 1 Luce fluorescente con variazione di luminosità Collegamento potenza all’attuatore (Dimmer for dynamic EGV) Stato della luce indicato dal Led canale B (Dimmer – push button) Comando ON/OFF/dimming con pulsante canale B (Dimmer – push button) Comando ON/OFF/dimming con pulsanti Shift+2▲/▼ del Telecomando Nota: il dimmer è adatto a governare (con la tensione 1-10Vcc) reattori elettronici di lampade fluorescenti. Inoltre tramite il contatto di potenza interrompe l’alimentazione al/ai reattori per spegnere completamente le lampade. La tensione di controllo 1-10 Vcc in uscita al dimmer è presente (si misura con un tester) solo se almeno un reattore elettronico vi è collegato. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ BYNARY OUTPUT N N + L 230V~ TEMPERATURE CONTROLLER DIMMER FOR DYNAMIC EVG L ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY + 2 1 - B C D A B C D / PE A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.6 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. Nota: collegare il reattore dimmerabile come da schema elettrico di fig. 3.7. Se non si dispone del reattore elettronico dimmerabile, collegare, tramite il contatto di potenza, una lampada. Così facendo si ottiene solo la funzione ON / OFF e non la dimmerizzazione che, come già detto si attua tramite la variazione della tensione 1…10 Vcc. La lampada fluorescente, con reattore dimmerabile tramite la tensione 1…10 Vcc, è inclusa nel pannello mod. A-ILA/EV. Lo stesso pannello include anche una lampada Led di potenza con variazione di luce tramite la tensione 1…10 Vcc. - 37 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO TAPPARELLA Automazione per il controllo del motore di movimentazione tapparella simulato da due lampada spia. Collegamento potenza all’attuatore (Sutter switch – push button) Comando SU/GIÙ/Modula con pulsante canale A (Sutter switch – push button) Comando SU/GIÙ/Modula con pulsanti Shift+3▲/▼ del Telecomando Nota: la pressione per tempi brevi dei pulsanti (meno di 1 s) realizza la funzione di modula la tapparella; la pressione per tempi superiori al secondo dei pulsanti realizza la funzione di apertura/chiusura completa della tapparella (il tempo di corsa vale 10 s ed è programmabile). BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ BYNARY OUTPUT N N + 230V~ TEMPERATURE CONTROLLER DIMMER FOR DYNAMIC EVG L L ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY PE 2 1 - B C D A B C D / + A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.7 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. Le due lampade spia utilizzate riproducono i versi di rotazione del motore che movimenta la tapparella (salita/discesa) inoltre indicano quanto dura l’azione di apertura/chiusura (il tempo di corsa che è programmabile). - 38 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO CLIMATIZZAZIONE Termostato ambiente zona 1 Collegamento potenza dispositivo che attua il riscaldamento/raffrescamento dai canali E/F dell’attuatore binario (Bynary Output) Regolazione della temperatura tramite rotella sul frontale del termostato (Temperatre controller) nel campo +- 9°C riferito alla temperatura di comfort di 21 °C (valori modificabili, assegnati in fase di messa in servizio) Comando Spegne/Accende condizionamento con pulsante 4▲ del Telecomando Comando in modalità Notte/Giorno condizionamento con pulsante 4▼ del telecomando; ciò equivale ad abbassare/alzare di 6 °C la regolazione effettuata con la rotella (valore modificabile, assegnato in fase di messa in servizio) Tramite la pressione sul pulsante sul frontale del termostato si sceglie la modalità Presenza/Assenza di persone che equivale ad abbassare/alzare di 3 °C la regolazione effettuata con la rotella (valore modificabile, assegnato in fase di messa in servizio) Il concetto di Presenza/Assenza e abbassare/alzare nelle modalità Notte/Giorno è contestuale al riscaldamento/raffrescamento; se è operativo il riscaldamento si ottiene una riduzione del setpoint di 3-6 °C, viceversa se è operativo il raffescamento si ottiene un aumento del setpoint di 3-6 °C. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / - 0 O VERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR A D BCU ON COM + - L 230V~ N N + DIMMER FOR DYNAMIC EVG BYNARY OUTPUT L 230V~ L TEMPERATURE CONTROLLER ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 2 1 - B C D A B C D / + PE A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.8 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. La lampada spia rossa equivale alla pompa di circolazione o alla elettrovalvola del fluido che riscalda, la lampada spia verde equivale alla pompa di circolazione o alla elettrovalvola del fluido che raffresca. - 39 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO Regolazione della temperatura tramite il termostato. L’utente regola il livello di temperatura con escursione di ± 3°C rispetto alla temperatura base inserita nella fase di programmazione del termostato.(temperatura base 21°C) Il pulsante annesso al termostato permette di selezionare la temperatura di comfort = uomo presente o la temperatura di risparmio = uomo assente riduzione di 3°C (definibile in fase di programmazione). - 3 °C ASSENZA 18 °C ± 3 °C Spento oppure t < di 7 °C = attivazione antigelo Temperatura base PRESENZA t = 21 °C ± 3 °C NOTTE 15 °C fisso - 6 °C Fig. 4.8a Funzionamento dell’impianto modalità solo riscaldamento. Assenza persone 24 °C ± 3 °C Assenza persone 18 °C ± 3 °C + 3 °C Protezione da condensa t > 30 °C - 3 °C Temperatura base Presenza persone t = 21 °C ± 3 °C + 6 °C Notte 27 °C ± 3 °C amb. t > t Protezione contro il gelo < 7 °C - 6 °C Notte 15 °C ± 3 °C Dead zone 0.5 °C t amb. t < t Fig. 4.8b Funzionamento dell’impianto modalità riscaldamento e raffrescamento. - 40 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO GESTIONE SCENARI Con il pulsante canale D (push button interface) (con l’indirizzo di gruppo 5/0/1) si richiamano alternativamente la scena 1 “spegni tutto” e la scena 2 “accendi tutto”. Altre 2 scene si possono richiamare tramite comandi esterni aggiuntivi con l’indirizzo di gruppo 5/0/2 BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / - 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ N N + DIMMER FOR DYNAMIC EVG BYNARY OUTPUT L 230V~ L TEMPERATURE CONTROLLER 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 - ~ H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 1 - B C D A B C D / + 2 PE A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V 10 ~/ / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.9 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. Al richiamo delle scene sono emessi gli 8 indirizzi di gruppo con i valori logici riportati nella tabella sottostante. Elemento gestito Ind. gruppo Scena 1 Scena 2 Scena 3 Scena 4 1 LUCE 1 1/0/1 OFF ON OFF ON 2 LUCE 2 1/0/2 OFF ON ON OFF 3 LUCE 3 1/0/3 OFF ON OFF ON 4 LUCE 4 1/0/4 OFF ON ON OFF 5 DIMMER IN 1 1/0/51 OFF ON OFF ON 6 DIMMER FL 1 1/0/61 OFF ON ON OFF 7 TAPPARELLA 1 3/0/1 GIÙ SU GIÙ SU 8 RISCALDAMENTO 1 2/0/3 SPENTO ACCESO ACCESO ACCESO - 41 - 4 – FUNZIONAMENTO DEL PANNELLO INTERAZIONE tra KONNEX e LOGO Solo se collegato al pannello mod. C-IIB/EV Con il pulsante canale B (Sutter switch – push button) si Attiva/Arresta il processo esterno gestito dal modulo LOGO. Lo stato del processo esterno è indicato dal Led canale B (Sutter switch – push button) Lo stesso processo è Attivabile/Arrestabile nel pannello mod. C-IIB/EV tramite due pulsanti con contatto NO da collegare rispettivamente agli ingressi I1 e I2 del LOGO. Con gli ingressi I7 e I8 del modulo LOGO si controllano rispettivamente i canali G e H dell’attuatore binario (Bynary Output). BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE - + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + MOVEMENT DETECTOR D BCU ON BUS AL MODULO LOGO COM + - 230 Vca L 230V~ N N + DIMMER FOR DYNAMIC EVG BYNARY OUTPUT 230V~ L L TEMPERATURE CONTROLLER ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 2 1 - B C D A B C D / + PE A 10 + T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L A 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N B A B A B 230V ~/ 10 / A 1 10 / B 2 ~/ Fig. 4.10 Connessioni sul pannello per rendere operativo l’impianto. - 42 - 5 - INDIRIZZO FISICO PREASSEGNATO INDIRIZZO FISICO dei DISPOSITIVI INSTALLATI nel pannello Come già detto nel capitolo 2 - sistema Bus, i dispositivi installati in un impianto per poter operare e scambiare messaggi devono venire identificate in modo privo di qualsiasi errore. A questo scopo, a ciascun apparecchio bus, viene assegnato il cosiddetto “indirizzo fisico” ossia un codice binario esclusivo che permette la rintracciabilità nel sistema Bus; due o più apparecchi connessi al medesimo sistema Bus non avranno mai lo stesso indirizzo fisico. E’ importante stabilire com’è composto l’Indirizzo fisico di un dispositivo Bus. L’Indirizzo fisico è formato da tre parti separate ciascuna da un punto; ciascuna parte è un codice numerico. • La prima parte di un indirizzo fisico identifica il numero dell’area nel quale il dispositivo è inserito; può variare da 1 fino a 15 (15 è il massimo numero di aree ammesse nel Bus). • La seconda parte identifica, dentro una specifica area, quale linea collega il dispositivo in oggetto; può variare da 1 fino a 12 (12 è il massimo numero di linee ammesse in ciascuna area). • La terza e ultima parte di un indirizzo fisico identifica il dispositivo stesso dentro una specifica linea Bus può variare da 1 a 255. Sebbene una linea possa contenere al massimo 255 dispositivi fisici, si deve fare attenzione a quanti ne può gestire l’alimentatore utilizzato; si dovrebbero sommare gli assorbimenti di ciascun dispositivo e confrontarli con la corrente dichiarata in targa nell’alimentatore. Per non fare complicati calcoli si può adottare la regola che, mediamente i dispositivi assorbono 10 mA e quindi, un alimentatore da 640 mA, ne può gestire circa 64. Alcuni esempi: 1.1.1 = area #1 linea #1 1.4.120 = area #1 linea #4 4.11.55 = area #4 linea #11 0.0.7 = dorsale #0.0 dispositivo #1 dispositivo #120 dispositivo #55 dispositivo #7 Prima di procedere nella esercitazione di indirizzamento dei dispositivi BUS, installate nel pannello didattico proposto, si ricorda che a ciascun dispositivo installato, per esigenze di collaudo, è stato già assegnato un indirizzo fisico; ciascun dispositivo contiene già una applicazione e dei telegrammi per realizzare il così detto “cablaggio logico”. Se utilizzando il menù trasferimenti del software ETS, al tentativo di trasferire l’indirizzo fisico, compare il messaggio “Indirizzo fisico esiste già”, significa che in quella applicazione è già stato utilizzato tale indirizzo, pertanto l’operazione di assegnazione non può essere eseguita. In pratica il software ETS impedisce di programmare due o - 43 - 5 - INDIRIZZO FISICO PREASSEGNATO più dispositivi con lo stesso indirizzo fisico. E’ comunque possibile cambiare l’indirizzo fisico dei dispositivi Bus creando nuovi indirizzi. Per conoscenza dell’utilizzatore del pannello sperimentale, di seguito è riportato l’indirizzo fisico assegnato a ciascun dispositivo in fase di collaudo. Considerando che il pannello A-ILB/EV è una applicazione del sistema BUS KNX (rivedere il concetto di linea, linea principale, configurazioni estese) si è utilizzato nelle prime due parti dell’indirizzo fisico il numero 1.1. e la terza parte (dispositivo) un numero progressivo crescente. In questo modo i dispositivi sono “confinati” dentro una ipotetica Area (Area 1) e una ipotetica Linea (Linea 1). Il metodo di assegnazione dell’indirizzo fisico utilizzato è indicativo è non va preso come unico possibile. Tutto quello che consente di fare il software ETS e possibile fare nell’indirizzamento dei dispositivi Bus. A tal riguardo, l’utilizzatore del pannello A-ILB/EV, può assegnare nuovi indirizzi fisici in alternativa a quelli esistenti e/o riscrivere la totale funzionalità delle applicazioni. - 44 - 5 - INDIRIZZO FISICO PREASSEGNATO Indirizzo fisico dei dispositivi installati nel pannello A-ILB/EV Produttore e Numero d’ordinazione Famiglia di prodotti Tipo di prodotto Indirizzo Funzione tipica Manufaturer &Order number Product family Product type Address Alimentatore N 125 Apparecchio di sistema Unità di alimentazione Genera e controlla la tensione per la linea Bus /// Siemens 5WG1 125-1AB21 System device Power supply unit Accoppiatore Bus 114/02 (BCU-02) Apparecchio di sistema Accoppiatore Bus BCU 02 B C U per il ricevitore-decodificatore IR, /// Siemens 5WG1 114-2AB02 System device termostato, rilevatore movimento Striscia dati 192 Apparecchio di sistema Striscia dati Collegamenti Bus per guida DIN /// Siemens 5WG1 192-8AA01 System device Data Rail Copertura Striscia dati 190 Apparecchio di sistema Striscia dati Copertura e protezione zone libere guida /// Siemens 5WG1 190-8AB31 System device Data Rail omega equipaggiata con striscia dati Interfaccia 4 ingressi UP 220 Ingresso Ingresso binario 4 canali Interfaccia contatti o pulsanti per attivazioni 1.1.1 Siemens 5WG1 220-2AB03 Input Binary input 4-fold varie Sensore di movimento UP 255 Sensore fisico Sensore di movimento Rileva presenze nell’area coperta 1.1.2 Siemens 5WG1 255-2AB11 Physical sensor Motion detector Termostato ambiente UP 252 Risc. aria condizionata Termostato Termostato per riscaldamento, 1.1.3 Siemens 5WG1 252-2AB13 Heating, Air condit. Thermostat condizionamento Pulsante a 4 canali + ricevitore IR UP 235 Pulsante Pulsante 4 canali Pulsante 4 canali + ricevitore - decodificatore 1.1.4 Siemens 5WG1 235-2AB11 Push button Push button 4-fold IR Interruttore tapparelle UP 520 Tapparella Interruttore Attuatore per tapparelle 1.1.5 Siemens 5WG1 52o-2AB01 Shutter Switch Attuatore dimmer per luci IN UP 525 Illuminazione Dimmer Regolazione luminosità di lampade ad 1.1.6 Siemens 5WG1 525-2AB01 Lighting Dimmer incandescenza Uscita binaria 8 canali 8 A N 567 Uscita Uscita binaria 8 canali Uscite da 8 A 230 V per gestione luci e termo 1.1.7 Siemens 5WG1 567-1AB11 Output Binary output 8-fold Attuatore dimmer per luci FL N 525 Illuminazione Dimmer Regolazione luminosità di lampade 1.1.8 Siemens 5WG1 525-1AB02 Lighting Dimmer fluorescenti (controllo 1...10 Vcc) Modulo scenario N300 Controllore Controllore Modulo per gestire fino a 4 scenari 1.1.9 Siemens 5WG1 300-1AB01 Controller Controller Interfaccia USB N 148 Comunicazione Seriale Porta USB 1.1.255 Siemens 5WG1 148-1AB11 Communication Serial Se si dispone anche del pannello C-IIB/EV l’applicazione potrà includere anche la comunicazione tra bus KNX e il modulo logico LOGO INTERFACCIA KONNEX 6BK1 Controllore Controllore Comunicazione tra BUS KNX e il modulo 1.1.254 Siemens 6BK1 700- 0BA00-0AA1 Controller Controller logico LOGO 12 In - 8 Out - 45 - 5 - INDIRIZZO FISICO PREASSEGNATO Programma inserito nei dispositivi del pannello A-ILB/EV Programma realizzato con ETS3 professional (estensione del file .pr3) Funzione assegnata ai canali di ciascun dispositivo montato nel pannello A-ILB/EV Dispositivo Indirizzo fisico Canale Descrizione Interfaccia 4 ingressi 1.1.1 Rilevatore presenze Termostato zona 1.1.2 1.1.3 Ricevitore IR con 4 pulsanti 1.1.4 Trasmettitore Infrarossi Attuatore tapparella con 2 pulsanti 1.1.5 Dimmer con 2 pulsanti. (dimmer per lampade tradizionali e trasformatori) 1.1.6 Attuatore 8 uscite 1.1.7 Dimmer luci fluorescenti Modulo Scenario Porta di comunicazione 1.1.8 1.1.9 1.1.255 A B C D / / A B C D 1▲ 1▼ 2▲ 2▼ 3▲ 3▼ 4▲ 4▼ Shift 1▲ Shift 1▼ Shift 2▲ Shift 2▼ Shift 3▲ Shift 3▼ Shift 4▲ Shift 4▼ / A B DIM. A B A B C D E F G H DIM. / / Comando generale ON LUCI 1…4 Comando generale OFF LUCI 1…4 Comando di blocco rilevatore presenze Richiama sena 1 - 2 Sensore rilevatore di presenza Termostato di controllo della temperatura Comando ON/OFF LUCE 1 Comando ON/OFF LUCE 2 Comando ON/OFF LUCE 3 Comando ON/OFF LUCE 4 Comando ON/OFF LUCE 1 Comando ON/OFF LUCE 2 Comando ON/OFF LUCE 3 Comando ON/OFF LUCE 4 Comando generale ON tutte le LUCI Comando generale OFF tutte le LUCI Spegne/Accende condizionamento zona 1 Seleziona Notte/Giorno condizionamento zona 1 Accende/alza luminosità LUCE IN 1 Spegne/abbassa luminosità LUCE IN 1 Accende/alza luminosità LUCE FL 1 Spegne/abbassa luminosità LUCE FL 1 Pulsante riscaldamento zona 1 Spento/Acceso Pulsante riscaldamento zona 1 Notte/Giorno Dispositivo di controllo Tapparella 1 Comando alza/abbassa/modula tapparella 1 Comando ON/OFF processo LOGO Dispositivo regolazione luminosità LUCE IN 1 Comando ON/alza, OFF/abbassa LUCE IN 1 Comando ON/alza, OFF/abbassa LUCE FL 1 Uscita per LUCE 1 Uscita per LUCE 2 Uscita per LUCE 3 Uscita per LUCE 4 Uscita per dispositivo riscalda zona 1 Uscita per dispositivo raffresca zona 1 Uscita 7 Uscita 8 Dispositivo regolazione luminosità LUCE FL 1 Sono richiamabili fino a 4 scene Porta USB per collegamento BUS - PC - 46 - 5 - INDIRIZZO FISICO PREASSEGNATO Se si dispone anche del pannello mod. C-IIB/EV l’applicazione potrà includere anche la comunicazione tra bus KNX e il modulo logico LOGO Dispositivo Indirizzo fisico Interfaccia KNX - 1.1.254 Modulo logico LOGO Canale I dig 1 I dig 2 I dig 3 I dig 4 I dig 5 I dig 6 I dig 7 I dig 8 I dig 9 I dig 10 I dig 11 I dig 12 I dig 13 I dig 14 I dig 15 I dig 16 I dig 17 I dig 18 I dig 19 I dig 20 I dig 21 I dig 22 I dig 23 I dig 24 Q dig 1 Q dig 2 Q dig 3 Q dig 4 Q dig 5 Q dig 6 Q dig 7 Q dig 8 Q dig 9 Q dig 10 Q dig 11 Q dig 12 Q dig 13 Q dig 14 Q dig 15 Q dig 16 Descrizione Legge lo stato dell’ingresso fisico nel modulo LOGO Invia valore all’ingresso virtuale del modulo LOGO Legge lo stato dell’uscita fisica nel modulo LOGO Invia valore all’uscita virtuale del modulo LOGO - 47 - 5 - INDIRIZZO FISICO PREASSEGNATO Telegramma Indirizzi di gruppo del panello A-ILB/EV Funzione Commento (1) ILLUMINAZIONE 1/0/1 1/0/2 1/0/3 1/0/4 1/0/5 1/0/6 1/0/7 1/0/8 1/0/9 ON/OFF LUCE 1 ON/OFF LUCE 2 ON/OFF LUCE 3 ON/OFF LUCE 4 ON/OFF LUCE 5 ON/OFF LUCE 6 ON/OFF LUCE 7 ON/OFF LUCE 8 BLOCCO RILEV. MOVIMENTO 1/0/11 1/0/12 1/0/13 1/0/14 1/0/15 1/0/16 1/0/17 1/0/18 STATO LUCE 1 STATO LUCE 2 STATO LUCE 3 STATO LUCE 4 STATO LUCE 5 STATO LUCE 6 STATO LUCE 7 STATO LUCE 8 1/0/20 GENERALE LUCI 1/0/51 1/0/52 1/0/53 ON/OFF DIMMER LUCE IN 1 CH/SC DIMMER LUCE IN 1 STATO LUCE IN 1 1/0/61 1/0/62 1/0/63 ON/OFF DIMMER LUCE FL 1 CH/SC DIMMER LUCE FL 1 STATO LUCE FL 1 - 48 - 5 - INDIRIZZO FISICO PREASSEGNATO Nome 2/0/1 2/0/2 2/0/3 2/0/4 2/0/5 2/0/6 2/0/7 2/0/8 Funzione (2) RISCALDAMENTO COMANDO ATTUATORE ZONA 1 MODO GIORNO/NOTTE ZONA 1 MODO ACCESO/SPENTO ZONA 1 MODO COMFORT/ATTESA ZONA 1 VALORE BASE TEMPERATURA ZONA 1 TEMPERATURA ZONA 1 RISCALDA ZONA 1 RAFFREDDA ZONA 1 3/0/0 3/0/1 3/0/2 (3) TAPPARELLE ALLARME VENTO SALITA/DISCESA TAPPARELLA 1 MODULA TAPPARELLA 1 4/0/1 4/0/2 4/0/3 (4) INTERFACCIAMENTO CON ALTRI SISTEMI ATTIVA PROCESSO ESTERNO ARRESTA PROCESSO ESTERNO STATO PROCESSO ESTERNO 5/0/1 5/0/2 (5) FUNZIONI SPECIALI RICHIAMO SCENA 1 / 2 RICHIAMO SCENA 3 / 4 - 49 - Commento 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Consultare il sito www.konnex.org per essere certi che il Cdrom con il programma ETS3 in vostro possesso sia aggiornato. In questo sito potete liberamente scaricare il programma ETS3 professional e i suoi aggiornamenti. - 50 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Installazione del programma ETS3 con licenza di utilizzo fornita tramite Dongle. La Dongle (chiavetta USB) contiene la licenza di sblocco del programma ETS3 che altrimenti funziona solo come versione dimostrativa. La licenza su chiavetta essendo “mobile” è utilizzabile per sbloccare il programma ETS3 anche se installato in più PC. Non inserire per ora la chiavetta dongle licenza Inserire il Cdrom con il programma ETS3 nel lettore CD o DVD del PC e attendere l’avvio automatico della procedura di installazione. Se la procedura non si auto avvia, aprire manualmente il file ETS3ProSetup. Selezionare una lingua di dialogo tra quella elencate e premere [OK]. Quando si utilizza il programma ETS3 la lingua di dialogo è modificabile con i comandi: Altro Opzioni Presentazione Lingua. - 51 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Confermate con il tasto [Avanti>]. Inserire la corretta intestazione del programma e confermate con il tasto [Avanti>]. - 52 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 In genere accettare il percorso di default proposto e confermate con il tasto [Avanti]. Selezionare installazione Completa e confermare con il tasto [Avanti>]. - 53 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Se vi sono dei dubbi sulla intestazione del programma o sul percorso di installazione tornate [<Indietro] oppure confermate con il tasto [Avanti>]. Al termine dell’installazione premere il tasto [Sì] per riavviare il computer al fine di caricare nei registri interni l’applicativo. Ora l’installazione del programma ETS3 è terminata. Attenzione: prima di aprire il programma ETS3 e prima di inserire la chiavetta con la licenza di utilizzo in una porta USB è necessario attivare la Dongle. Procedere con l’installazione del software dongle drive come di seguito indicato. - 54 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Dal Cdrom che vi è stato fornito selezionare e lanciare il drive hdd32.exe per attivare Dongle_HASP4_driver_setup. Se il drive indicato sopra non è a vostra disposizione, potete scaricarlo da Internet all’indirizzo www.konnex.org selezionando, lingua italiana, Download, DongleDriver.zip Selezionare U.S.English e confermare con il tasto [OK] Premere il tasto [Next>] per dare inizio all’installazione del drive. - 55 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Nella finestra che si apre spuntare I accept the license agreement e confermare con il tasto [Install>]. A fine installazione premere il tasto [Finish] e se richiesto riavviare il computer. Ora inserire la chiavetta in una porta USB e attendere l’auto installazione del drive. L’accensione del led a bordo chiavetta indica che è questa operativa. Si ricorda che la licenza è composta da due parti: la chiavetta USB (dongle) con un suo numero identificativo, ad esempio 4F94CC87, un file di conferma che va importato con EST3. - 56 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Se il file è fornito in formato compresso (zippato) va decompresso per ottenere il file con estensione “lic”. Dal Cdrom o dal dischetto che vi è stato fornito copiare il file licenza in una cartella o sul desktop, se è compresso decomprimerlo e annotare il percorso di archiviazione del file licenza “.lic”. Si deve ora aprire il programma ETS3 e fare la procedura di sblocco licenza. La prima videata riporta la copertina del programma ETS3 con la scritta Versione Dimostrativa. In questa modalità le funzioni del programma sono limitate ad un solo progetto, con massimo 20 dispositivi, non è possibile la connessione fisica con il BUS che ne impedisce di fatto qualsiasi applicazione. Il concetto è ribadito successivamente a video. anche nella finestra che compare Premere il tasto [Licenza] per dare avvio alla procedura di attivazione licenza. - 57 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 In seguito alla Selezionare di Ets3Pro (senza licenza) si abilitano i tasti sulla destra della finestra. Premere il tasto [Sblocca] - 58 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Selezionare Attiva dal file. Premere il tasto [Sfoglia] e indicare il percorso di archiviazione del file licenza, solo quando il file licenza è correttamente visualizzato nella lista si può procedere con il tasto [Sblocca] Nel caso vi siano più file licenza nel Cdrom o dischetto fornitovi si deve selezionare quello che contiene al suo interno la stessa stringa della chiavetta USB (dongle) ad esempio 4F94CC87. Confermare ora con il tasto [Apri]. - 59 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Per attivare la licenza premere il tasto [Sblocca]. È bene riavviare il computer prima di utilizzare il programma ETS3 appena licenziato. - 60 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 Per poter utilizzare il software ETS3 con lo scopo di generare un nuovo progetto è necessario installare la banca dati dei dispositivi utilizzati. In alternativa si possono utilizzare dei progetti esistenti ad esempio quelli forniti nel Cdrom, ma in ogni caso, è necessario importarli. Un menù contestuale, in dipendenza della estensione del file, discrimina se si importa una banca dati o un progetto. Da ricordare che un progetto importato contiene al suo interno anche i parametri dei dispositivi ma qualora lo si voglia espandere è necessario disporre della banca dati del/dei dispositivi oggetto dell’ampliamento. Al menu Importa si accede da File. Cercare il percorso del/dei file della banca dati, (file con estensione .VD?) e cliccare su [Apri] per dare inizio all’importazione. - 61 - 6 – INSTALLAZIONE DEL SOFTWARE ETS3 La finestra che si apre permette, previa selezione, di importare solo alcuni dispositivi con il tasto [Importa], oppure l’intera banca dati con il tasto [Importa tutto]. Analoga procedura è richiesta per importare/esportare i progetti. Al menu Importa/Esporta si accede da File. Per importare cercare il percorso del file progetto, (file con estensione .PR?) e cliccare su [Apri] per dare inizio all’importazione. Per esportare un progetto (deve essere un progetto aperto) da File Esporta selezionare il percorso di destinazione. Ricordarsi nella casella salva come: di scegliere File di progetto ETS3. Il file .pr3 è salvato in un formato leggibile anche dalle edizioni precedenti di ETS3. - 62 - 7 - PRIMI PASSI CON IL SOFTWARE ETS3 PRIMI PASSI CON IL SOFTWARE ETS3 OBIETTIVI Utilizzare per la prima volta il software ETS3. MATERIALE PC con software ETS3 installato e licenziato. L'European Installation Bus EIB/KNX è un sistema integrato di automazione per la casa e gli edifici (Home and Building Automation) che consente di realizzare soluzioni espandibili, flessibili e basate sull'efficacia dei costi. Le differenti funzionalità del sistema possono essere impiegate non solo per installazioni semplici e di ridotte dimensioni ma anche relativamente ad interi edifici. Il sistema bus EIB/KNX si rivolge così alle esigenze dell'installazione elettrica a partire dall'installazione, configurazione e funzionamento del bus, fino alla messa in servizio. La pianificazione, il progetto e la messa in servizio di un'installazione EIB/KNX richiede un applicativo software, utilizzabile sia dal progettista che dall'integratore di sistemi, che sia ben strutturato e semplice da utilizzare. Il software perciò è in grado di gestire il progetto, la messa in servizio e la diagnostica di un'installazione EIB/KNX. L'ETS3 (ETS è l'acronimo di Engineering Tool Software ed è un marchio registrato dell'EIBA) è organizzato in una struttura flessibile, espandibile e modulare, consentendo di supportare gli sviluppi futuri della tecnologia EIB/KNX. L'utente può utilizzare un'esauriente guida in linea che dispone di informazioni contestuali. La Guida in Linea contiene informazioni ed istruzioni relative a menu, voci di menu, finestre di dialogo, pulsanti e funzioni di ETS 3. La Guida in linea è una guida contestuale ed è conforme allo Standard MS Windows. E' possibile passare da un argomento principale a quelli correlati. La voce di menu Cerca o Sommario consente la ricerca di un particolare argomento. Per la guida contestuale premere il tasto F1, il testo visualizzato è correlato alla finestra di dialogo aperta, alla voce di menu selezionata, allo strumento utilizzato o al pulsante attivo. Ped la ricerca di un particolare argomento Selezionare la voce Cerca dal menu della Guida e fare clic sul pulsante Cerca. Viene visualizzata la finestra di dialogo di ricerca, nella quale l'utente può selezionare o digitare gli argomenti da ricercare. Tramite l’icona ETS3, collocata a video nella fase di istallazione del software, attivare il programma; compare la finestra di seguito esposta. - 63 - 7 - PRIMI PASSI CON IL SOFTWARE ETS3 Fare clic su File e successivamente su Apri/Gestione progetti per attivare un lavoro esistente, oppure cliccare su New Nuovo per iniziare un nuovo progetto o lavoro. Inserire nel campo Nome: il nome da assegnare al progetto o alla esercitazione. In caso di nuovo progetto o lavoro, se viene lasciata la “V” di spunta nella casella Crea Linea 1.1, automaticamente il nuovo progetto si apre strutturato con un settore (o campo) ed una linea di indirizzo 1.1 ed è pronto per l’inserimento di dispositivi che apparterranno a quella linea. Se la “V” di spunta nella casella Crea Linea 1.1 viene rimossa l’utente deve strutturarsi il progetto dall’inizio. Confermare con il pulsante OK i dati dell’impostazione appena fatta. - 64 - 7 - PRIMI PASSI CON IL SOFTWARE ETS3 La videata mostra la barra degli strumenti e le 3 finestre principali del progetto. Barre degli strumenti Le barre degli strumenti contengono pulsanti per specifiche funzioni. Con essi è possibile accedere rapidamente alle funzioni più importanti. Tutte le funzioni della barra degli strumenti sono accessibili anche attraverso i corrispondenti menu. Vi sono diverse barre degli strumenti. Come impostazione predefinita, ad esempio ve ne sono tre. E' possibile visualizzare le barre degli strumenti singolarmente o abolirle (nel menu Vista/Barre degli strumenti). E' anche possibile creare barre proprie degli strumenti e se necessario disattivarle. Ciò può essere fatto dal menu Personalizza. Accade spesso che le funzioni contenute in una barra degli strumenti siano disattivate (riconoscibili da una rappresentazione con sfondo grigio), perché le finestre o gli oggetti corrispondenti non sono selezionati. Ad esempio, le funzioni "inserisci gruppi principali" o "inserisci gruppo" sono disponibili solo quando è attiva la finestra Indirizzi di Gruppo. - 65 - 7 - PRIMI PASSI CON IL SOFTWARE ETS3 Finestra Topologia La struttura della topologia viene generata automaticamente al momento dell'assegnazione degli indirizzi fisici in altre parti di ETS 3. Rispettando gli indirizzi assegnati vengono inseriti gli elementi di livello superiore come i settori e le linee. Esempio: Supponiamo che sia stato inserito un dispositivo dalla vista edifici e che sia stato assegnato l'indirizzo fisico 2.3.23 dalla finestra di dialogo Proprietà. Se il settore 2 e la linea 3 non sono state già inserite nel progetto, verrà richiesto se si desidera creare questa linea ed in caso affermativo, verrà creata pure la corrispondente struttura topologica. Se non viene assegnato un indirizzo fisico, è possibile costruire la topologia esplicitamente dalla finestra Topologia. Tale finestra può anche essere utilizzata come base di partenza per assegnare rapidamente gli indirizzi (mediante Trascina selezione) (consultare la sezione Assegnazione degli indirizzi fisici). E' possibile inoltre costruire il progetto in questa finestra dalle fasi iniziali invece che dalla vista edifici. Ciò viene descritto nei seguenti punti: Inserimento dei settori Inserimento delle linee Inserimento dei dispositivi nella vista Topologia Suggerimento: ETS 3 dispone di due forme di presentazione della finestra Topologia: quella ETS 3 e quella ETS 2. La scelta può essere eseguita da Altro/Opzioni nella scheda Presentazione. Tali forme di presentazione sono mostrate e descritte nella guida relativamente all'argomento Opzioni. Finestra Indirizzi di gruppo Gli indirizzi di gruppo nella finestra Indirizzi di gruppo vengono visualizzati a secondo delle impostazioni in una rappresentazione a 2 o 3 livelli. La rappresentazione degli indirizzi di gruppo nei diversi livelli non ha alcuna influenza sulla funzionalità. Essa migliora la visione di insieme. Un indirizzo di gruppo rappresenta un valore a 15 bit di cui 4 bit costituiscono il gruppo principale (per un totale di 16 gruppi principali) e 11 bit costituiscono i sottogruppi (per un totale di 2048 sottogruppi). Questa è la rappresentazione a due livelli. Per una migliore visione di insieme gli indirizzi di gruppo possono anche essere strutturati in una rappresentazione a tre livelli in cui 4 bit costituiscono il gruppo principale (per un totale di 16 gruppi principali), 3 bit il gruppo intermedio (per un totale di 8 gruppi intermedi) e 8 bit costituiscono il sottogruppo (per un totale di 256 sottogruppi). In altre parole, i sottogruppi del 2 livello vengono suddivisi in gruppi principali e sottogruppi di livello 3. Questo consente una più semplice gestione degli indirizzi di gruppo. Tra le due forme di presentazione si può passare dall'una all'altra senza perdita di dati. La rappresentazione a 2 o 3 livelli può essere impostata nel menu Altro/Opzioni della scheda Presentazione - 66 - 7 - PRIMI PASSI CON IL SOFTWARE ETS3 Gli indirizzi di gruppo vengono creati normalmente nella finestra degli indirizzi di gruppo, come descritto nelle seguenti sezioni della guida. Comunque, gli indirizzi di gruppo possono essere creati indirettamente selezionando il comando Collega.... Consultare Assegnazione degli indirizzi di gruppo agli oggetti Finestra Edifici Nella parte sinistra della finestra Edifici, è possibile visualizzare i dati secondo la struttura dell'edificio. In questa finestra, è comunque possibile ordinare o visualizzare il progetto secondo le funzioni, come ad esempio campi di applicazione o altre strutture. E' possibile inserire elementi come edifici, parti di edificio, locali o quadri elettrici nella struttura del progetto. Nell'angolo superiore della parte sinistra della finestra, viene visualizzato il simbolo “building“ come vista edifici. Se si fa clic su questo, è possibile inserire edifici o funzioni - 67 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE OBIETTIVI Utilizzare il software ETS3 per strutturare un progetto e indirizzare la porta di comunicazione tra PC e Bus. MATERIALE Pannello di sperimentazione impianti BUS mod. A-ILB/EV PC con software ETS3 installato e licenziato. I dispositivi BUS KONNEX per operare correttamente e scambiarsi messaggi “indirizzi di gruppo” devono possedere un “indirizzo fisico” univoco che li identifichi. L’indirizzo fisico è un esclusivo codice binario che evita che due o più dispositivi si chiamino allo stesso modo. La struttura dell’indirizzo fisico è composta di tre codici numerici separati gli uni dagli altri da un punto. - La prima parte dell’indirizzo fisico identifica il settore o campo di appartenenza, il codice numerico varia da 1 a 15 (15 è il massimo numero di campi gestibili). - La seconda parte dell’indirizzo fisico identifica la linea appartenente a uno specifico settore o campo, il codice numerico varia da 1 a 12 (12 è il massimo numero di linee contenibili per ciascun campo). - La terza e ultima parte dell’indirizzo fisico identifica il dispositivo appartenente a una specifica linea, il codice numerico varia da 1 a 255. 255 è il massimo numero di dispositivi codificabili in una linea, esiste però un limite fisico ai dispositivi collegabili che dipende dalla corrente erogata dall’alimentatore di linea. Prima di procedere con l’esercitazione di indirizzamento dei dispositivi BUS, installati nel pannello, si ricorda che: a ciascun componente installato, per esigenze di collaudo, è stato già assegnato un indirizzo fisico, ciascun componente contiene già una applicazione e degli indirizzi di gruppo (telegrammi) per realizzare il così detto “cablaggio logico”. Vedere parte 5 - indirizzo fisico preassegnato ai dispositivi. Se utilizzando il software ETS3, al tentativo di trasferire l’indirizzo fisico, compare il messaggio “Indirizzo fisico esiste già”, significa che in quel progetto si è già utilizzato tale indirizzo e pertanto l’operazione non può essere eseguita. In pratica il software ETS3 impedisce di nominare due o più dispositivi con lo stesso indirizzo fisico. E’ comunque possibile cambiare un indirizzo fisico assegnato a un dispositivo purché se ne crei uno nuovo non ancora in uso. Nel presente pannello, essendo i sopracitati dispositivi limitati in quantità, questi sono tutti contenuti in una unica linea Bus (linea 1). La linea 1 a sua volta risulta appartenere ad un settore o campo (settore 1). - 68 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Quando si realizza una nuova installazione e si procede al trasferimento dell’indirizzo fisico e/o programmazione dei dispositivi con il software ETS3 è sempre necessario configurare prima la porta di comunicazione utilizzata. Come avremmo modo di verificare in questa esercitazione, la porta di comunicazione (interfaccia RS232 oppure USB) per personal computer, si deve indirizzare in modo manuale con la sequenza di comandi di seguito esposta. Questa sequenza di operazioni permette di stabilire il collegamento tra P.C. e Bus per poter effettuare tutte le ulteriori future operazioni di indirizzamento, programmazione, messa in servizio e diagnosi dell’impianto. • aprire o realizzare con ETS3 un progetto che includa la porta di comunicazione, • collegare il cavo seriale o USB tra la porta di comunicazione e il P.C., • assicurarsi della presenza della tensione all’alimentatore bus e alla porta di comunicazione, • marcare la porta di comunicazione nella finestra dei dispositivi, • con il pulsante Caricamento, attivare la finestra omonima, • selezionare l’opzione Indirizzo fisico quindi attivare nella casella Accesso l’opzione Locale, • confermare con il tasto Caricamento l’indirizzamento del dispositivo. Il seguito di questa esercitazione da le indicazioni per procedere passopasso alla realizzazione dell’indirizzamento di un componente Bus, la porta di comunicazione. Nella successiva esercitazione viene utilizzato il software ETS3 per indirizzare e attivare un dispositivo bus di “comando” e un dispositivo Bus “uscita” con i relativi indirizzi di gruppo (cablaggio logico) per rendere operativo l’impianto. - 69 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Se non è già stato fatto, collegare il cavo seriale o USB tra la porta di comunicazione e il P.C. e dare tensione ai morsetti 230 V dell’alimentatore bus come indicato nella figura 8.1. La porta di comunicazione, di tipo modulare per guida omega, è connessa tramite la striscia dati. BUS KONNEX m od. A-ILB/EV PUSH BU TT ON INTERFACE - + - + MOVEMEN T DETECTOR A - B E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 M OVE MENT DET ECTOR + D BCU + COM - 230V~ 230V~ N + D IMMER FOR DYNAMIC EVG B YNA RY OUTPUT N 230V~ L L TEMPERA TUR E C ONTROL LER - ~ 10 A B C D E F G IR RECEIVER /D EC OD ER - PUSH BUTTON 3 H / ON/ OFF = T HERMOS TAT POWER SUPPLY L 2 1 B C D A B C D / + PE A 10 + - OUT 1-10V= SHU TT ER SWITC H - PU SH BUTTON D IMMER - PU SH B UT TON L L A 230V 230V 230V 230V 230V 230V~ N B ~/ 10 / A 1 B 2 ~/ Fig. 8.1 Collegamenti elettrici sul pannello. - 70 - A B A B 230V 10 / 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Rendere operativo il PC, tramite l’icona ETS3 attivare il programma; compare la finestra di seguito esposta. Fare clic su File e successivamente su Apri/Gestione progetti per attivare un lavoro esistente, oppure cliccare su New Nuovo per iniziare un nuovo progetto o lavoro. Inserire nel campo Nome il nome da assegnare al progetto o alla esercitazione. In caso di nuovo progetto o lavoro, se viene lasciata la “V” di spunta nella casella Crea Linea 1.1, automaticamente il nuovo progetto si apre strutturato con un area (o campo) ed una linea di indirizzo 1.1 ed è pronto per l’inserimento di dispositivi che apparterranno a quella linea. Se la “V” di spunta nella casella Crea Linea 1.1 viene rimossa l’utente deve strutturarsi il progetto dall’inizio. Confermare con il pulsante OK i dati dell’impostazione appena fatta. Le indicazioni che seguono riguardano un nuovo progetto che l’utente si deve strutturate completamente, non vi è la “V” di spunta nella casella Crea Linea 1.1. - 71 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE La videata mostra le 3 finestre principali del progetto, si ricorda che la finestra Topologia è complementare alla finestra Edifici. Aprire a schermo intero la finestra vista di Topologia. In alto della colonna di SX è presente una icona con il nome dato al progetto; in questo punto cliccando sulla icona blu Aggiungi settore, divenuta attiva nella barra del menù, si va ad inserire un nuovo settore al progetto. - 72 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Fare doppio clic sul Nuovo settore aggiunto per accedere alla maschera di personalizzazione e inserire un nome di identificazione del settore o campo nell’impianto. Inserire un testo descrittivo del settore aiuta ad interpretare il progetto a terze persone nel futuro. Abbandonare la maschera con il tasto Esc della tastiera o con un clic del mouse sulla X nell’angolo in alto a destra. - 73 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Ora come appena fatto per il nuovo settore, cliccando sulla icona rossa Aggiungi linea, divenuta attiva nella barra del menù, si va ad inserire una nuova linea al progetto. Fare doppio clic sulla nuova Linea aggiunta per accedere alla maschera di personalizzazione e inserire un nome di identificazione della linea nell’impianto. Abbandonare la maschera con il tasto Esc della tastiera o con un clic del mouse sulla X nell’angolo in alto a destra. - 74 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Abbiamo visto che il menù contestuale rende disponibili le parti di software e le icone necessarie e coerenti per l’avanzamento del progetto. Nessun accorgimento è necessario al fine di salvare il progetto in quanto ogni parte aggiunta o modificata è immediatamente salvata nel suo database progetti. Il passo successivo è quello di inserire nella linea 1, appena generata (linea che appartiene per topologia al settore o campo 1), i dispositivi dell’impianto. Cliccare sull’icona Ricerca prodotti per aprire la finestra della banca dati relativa ai dispositivi, nel nostro caso Siemens. Se non compare alcun produttore dei dispositivi significa che nessuna banca dati è stata installata, rivedere quanto detto per l’installazione del software nel presente manuale e fare l’installazione della banca dati fornita dal costruttore dei dispositivi. - 75 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Per restringere il campo della ricerca del prodotto da inserire nel progetto è possibile fare la scelta per categorie quali: il produttore, la famiglia prodotti,(* il tipo prodotto, (* il tipo di rete, il numero di dispositivi dello stesso tipo. *) Famiglia prodotti, Tipo prodotto e Numero d’ordinazione dei dispositivi installati nei moduli sperimentali sono raccolti e forniti in una scheda sintetica in questo manuale. Premere il tasto [Trova] per dare inizio alla estrazione delle voci dal database; selezionare il dispositivo tra quelli presenti nella lista che ha lo stesso numero d’ordinazione e premere su [Inserisci] per inserirlo nel progetto. Quando al posto di un cifra numerica è presente il trattino di sottolineatura si intende una cifra qualsiasi. Nell’esempio, la ricerca riguarda la porta di comunicazione, che troviamo nella lista come evidenziato. Quando la ricerca nel database prodotti e l’inserimento dei dispositivi costituenti l’impianto è terminato, chiudere la finestra Ricerca prodotti cliccando sulla casella X nell’angolo in alto a destra della finestra Ricerca prodotti stessa. L’azione sul tasto [Inserisci] permette di trasferire il/i dispositivi nel progetto (appartengono al settore 1 e alla Linea 1 selezionata) dove automaticamente in modo progressivo gli viene assegnato la terza parte dell’indirizzo fisico. Alcuni dispositivi accessori o apparecchi di sistema non richiedono l’indirizzo fisico, il software li riconosce e non gli assegna la terza parte. - 76 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE La videata riporta il progetto “Esercitazione 2” dove alcuni prodotti sono privi dell’indirizzo fisico, sono dispositivi di struttura realmente impiegati nella installazione elettrica quali l’alimentatore, i morsetti di connessione, i collegatori, il cavo Bus, ecc. Con un doppio clic sul dispositivo si accede alla finestra di modifica/parametrizzazione. La terza parte dell’indirizzo fisico, preassegnato dal software ETS3, può essere liberamente modificato tra 1 e 255; una stringa di testo può essere inserita nel campo descrizione. - 77 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE L’inserimento di testo nel campo descrizione permette di identificare la funzione svolta dal dispositivo nell’impianto. L’indirizzo fisico della porta di comunicazione è modificabile tra 1.1.1 e 1.1.255. Si ricorda che nei dispositivi installati nel pannello, in fase di collaudo, è stato assegnato un indirizzo fisico corrispondente a: Settore 1 Linea 1 e numero identificativo progressivo. Anche se un progetto reale contiene molti più dispositivi, il primo obiettivo della esercitazione è capire il metodo per indirizzare la porta di comunicazione. Selezionare dalla lista dei dispositivi, colonna di sinistra, il dispositivo “Porta di comunicazione” è cliccare sul tasto [Scarica] quello evidenziato nella barra del menù, per dare inizio alla procedura di indirizzamento. - 78 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Il programma ETS3 verifica la connessione fisica tra il PC e il Bus KNX, se questa non è stabilita compare il seguente messaggio. Le cause della mancata connessione possono essere di tipo hardware, mancanza di alimentazione o dei collegamenti elettrici, oppure di configurazione del software, eventualmente fare le verifiche come illustrato di seguito. Per i problemi hardware verificare la correttezza dei collegamenti elettrici, linea di potenza a 230 Vca, linea Bus a 24 Vcc, come da schemi elettici del pannello. Verificare inoltre la presenza e il corretto inserimento dei connettori del cavo seriale o USB tra l’interfaccia Bus e il computer. Per i problemi di configurazione software dal menù Opzioni.. quindi Comunicazione Altro scegliere Verificare ed eventualmente modificare la selezione della interfaccia di comunicazione. - 79 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Confermate con il tasto [OK] la scelta della porta di comunicazione. Nella finestra che si apre premere il pulsante [Verifica], dopo alcuni secondi, la comparsa della scritta OK da la conferma della attivazione della comunicazione tra Bus e computer. Abbandonare la finestra opzione con il tasto OK. In caso di esito negativo ripetere le verifiche delle connessioni elettriche e rifare la configurazione dell’interfaccia. Porre attenzione per la porta seriale RS232 al numero di COM scelto che deve essere quello dove effettivamente è collegato il cavetto. - 80 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Quando la comunicazione tra computer e Bus è stabilita si può procedere alla fase di indirizzamento del dispositivo. Selezionare dalla lista dei dispositivi, colonna di sinistra, il dispositivo “Porta di comunicazione” è cliccare sul tasto [Scarica], quello evidenziato dalla freccia rossa nella barra del menù, per dare inizio alla procedura di indirizzamento Nella finestra Procedura di scaricamento scegliere in Accesso l’opzione Locale e premere il pulsante [Programma indirizzo fisico]. Si ricorda che l’accesso al Bus in modalità Locale va fatto solo ed esclusivamente per indirizzare la porta di comunicazione; per indirizzare e programmare tutti gli altri dispositivi si utilizzerà poi l’accesso Remoto. - 81 - 8 – INDIRIZZARE LA PORTA DI COMUNICAZIONE Tornare alla finestra di topologia, cliccare nella LINEA 1 nella colonna alla sinistra dello schermo. La LINEA 1 contiene i dispositivi importati dalla banca dati; di questi dispositivi solo quelli da scaricare necessitano dell’indirizzo fisico. Nella sezione alla destra dello schermo, la colonna Flag programma, relativamente al dispositivo “porta di comunicazione”, riporta il flag (Adr) e (Cfg). Esistono cinque diversi Flag di Programma: Flag Indirizzo (Adr) indica se è stato programmato l'indirizzo individuale per il dispositivo, se impostato compare il valore 'Adr'; Flag Programma (Prg) indica se è stato programmato il programma applicativo per il dispositivo, se impostato compare il valore 'Prg'; Flag Parametro (Par) indica se sono state programmate le impostazioni dei parametri per il dispositivo, se impostato compare il valore 'Par'; Flag Gruppo (Grp) indica se sono stati programmati gli indirizzi di gruppo per il dispositivo, se impostato compare il valore 'Grp': Flag Configurazione (Cfg) indica se sono state programmate le impostazioni comuni (sistema) per il dispositivo, es. configurazione Repeater per i Dispositivi Powerline. Nota: questo flag è irrilevante per i dispositivi TP1 se impostato compare il valore 'Cfg'; L'ordine di questi Flag è Adr, Prg, Par, Grp e Cfg. Di fatto, la porta di comunicazione è stata l’oggetto dello scaricamento dell’indirizzo fisico (indirizzo 1.1.255). - 82 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS PROGETTAZIONE DI UNA INSTALLAZIONE BUS OBIETTIVI Progettare un impianto con dispositivi Bus. Nella esercitazione viene utilizzato il software ETS3 per indirizzare i dispositivi, fare le associazioni degli indirizzi di gruppo (cablaggio logico), trasferire il programma ai dispositivi e fare il collaudo dell’impianto. Sono necessarie le conoscenze apprese nella precedente esercitazione 2. MATERIALE Pannello di sperimentazione impianti BUS mod. A-ILB/EV PC con software ETS3 installato e licenziato. TEMA IMPIANTISTICO Impianto di illuminazione costituito da 1 punto luce e 1 punto di comando accensione/spegnimento. In riferimento al tema impiantistico citato, questa esercitazione è pensata per chi si dedica per la prima volta alla realizzare un impianto elettrico gestito dal sistema Bus Konnex. Si devono determinare i dispositivi necessari per realizzare l’impianto, realizzare i collegamenti elettrici, inizializzare i dispositivi e stabilirne le correlazioni per rendere funzionale l’impianto. Tipo di impianto da realizzare → Comando di una lampada da un punto ↓ → Determinazione degli elementi necessari ↓ Realizzare i Collegamenti Bus ↓ Realizzare i Collegamenti di potenza → → Consistenza minima: 1 LINEA Bus 1 alimentatore, 1 porta di comunicazione, 1 elemento di comando, 1 attuatore per lampada, 1 lampada Linea dorsale, radiale, mista, realizzata tramite cavetti con spinotto φ 2 mm Linea dorsale realizzata tramite cavetti con spinotto unificato φ 4 mm Utilizzo del software per l’attivazione dei dispositivi Bus Collegare la linea Bus con la porta Programmazione → di comunicazione del PC e utilizzare dei dispositivi il software ETS3 - 83 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Si utilizzi: come dispositivo di comando (accensione / spegnimento) il canale A della interfaccia per contatti o pulsanti PUSH BUTTON INTERFACE, come dispositivo attuatore della luce, l’uscita A dell’attuatore a otto canali BYNARY OUTPUT. Individuare sul pannello di figura 9.1 i dispositivi necessari alla esercitazione. Fare a questi i collegamenti elettrici, parte Bus e parte di potenza come da schema elettrico di figura 9.2. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ BYNARY OUTPUT N N + 230V~ TEMPERATURE CONTROLLER DIMMER FOR DYNAMIC EVG L L ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 10 + / + PE 2 1 - T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L L 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON 230V~ N 230V 10 / 1 ~/ 10 / 2 ~/ Fig. 9.1 Elementi a disposizione sul pannello Ricavare dai dispositivi stessi i loro modelli commerciali e riportarli in una tabella o elenco. I modelli sono necessari per la ricerca nel database prodotti per fare la corretta programmazione con il software ETS3. - 84 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Tabella con i dispositivi da installare nell’impianto. Produttore e Numero d’ordinazione Alimentatore N 125 Siemens 5WG1 125-1AB21 Striscia dati 192 Siemens 5WG1 192-8AA01 Copertura Striscia dati 190 Siemens 5WG1 190-8AB31 Interfaccia 4 ingressi UP 220 Siemens 5WG1 220-2AB03 Uscita binaria 8 canali 8 A N 567 Siemens 5WG1 567-1AB11 Interfaccia USB N 148 Siemens 5WG1 148-1AB11 Famiglia di prodotti Apparecchio di sistema Apparecchio di sistema Apparecchio di sistema Ingresso Uscita Comunicazione Tipo di prodotto Indirizzo fisico Unità di alimentazione Striscia dati Striscia dati Ingresso binario a 4 canali Uscita binaria a 8 canali Seriale L1 N PE A Alimentatore BUS + - B C D Interfaccia 4 ingressi A B C D E F G H Uscita binaria 8 canali + - BUS KNX Fig. 9.2 Schema elettrico per l’accensione di una luce tramite BUS KNX. Questi dispositivi adesso aspettano solo di sapere chi sono e cosa devono fare nell’impianto. Chi sono lo si dichiara con il trasferimento dell’indirizzo fisico; cosa devono fare lo si dice, scegliendo i parametri di lavoro più appropriati tra quelli a disposizione, creando specifici indirizzi di gruppo per i comandi e associando questi ultimi al dispositivo trasmittente e a quello ricevente per realizzare il “cablaggio logico”. Di seguito in modo passo - passo vengono esposte, con l’uso di videate, le operazioni necessarie per realizzare l’impianto. - 85 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Accendere il computer e attivare il programma ETS3. Fare clic sul pulsante File e scegliere Nuovo Progetto. Dare un nome al nuovo progetto (esempio esercitazione 3) e confermare con il tasto [OK]. Per facilitare la strutturazione dell’impianto Bus, lasciare o mettere la “v” di spunta sulla casella Crea linea 1.1. Se si riprende un precedente progetto, questo va aperto selezionandolo tra quelli presentati nella lista con Apri/Gestione Progetti. La videata che si apre, presenta le viste; vista di topologia, vista degli edifici, vista degli indirizzi di gruppo. Di queste viste o finestre, la vista di topologia e la vista degli edifici sono una alternativa all’atra. - 86 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Per effetto delle selezioni operate nella apertura del nuovo progetto, nella vista di topologia troviamo il settore 1 e la linea 1 già strutturati; è in questa finestra che continueremo ad inserire i dispositivi del nostro impianto. Chiudere cliccando sulla casella X la vista edifici. Dal menù finestra selezionare Affianca orizzontalmente. Il passo successivo è quello di inserire nella linea 1 i dispositivi dell’impianto. - 87 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Cliccare sull’icona Ricerca prodotti per aprire la finestra della banca dati relativa ai dispositivi, nel nostro caso Siemens. Se non compare alcun produttore dei dispositivi significa che nessuna banca dati è stata installata, rivedere quanto detto per l’importazione della banca dati nella parte 6 - installazione del software del presente manuale. Per restringere il campo della ricerca del prodotto da inserire nel progetto fare la scelta per categorie quali: il produttore, la famiglia prodotti, * il tipo prodotto, * il tipo di rete, il numero di dispositivi dello stesso tipo. * * Le informazioni relative a: Famiglia prodotti, Tipo prodotto e Numero d’ordinazione dei dispositivi installati nel pannello si raccolgono dai dispositivi stessi, Per facilitare le cose, sono stati raccolti in una scheda nella parte 5 del presente manuale. Premere il tasto [Trova] per dare inizio alla estrazione delle voci dal database; selezionare il dispositivo tra quelli presenti nella lista che ha lo stesso Numero d’ordinazione e premere su [Inserisci] per inserirlo nel progetto. Quando al posto di un cifra numerica è presente il trattino di sottolineatura si intende una cifra qualsiasi. - 88 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Nell’esempio sopra, la ricerca prodotti riguarda il pulsante a un canale; tra quelli indicati nella lista si deve selezionare quello che ha lo stesso numero d’ordinazione riportato sul dispositivo. Vi possono essere più righe coincidenti con il numero d’ordinazione, ciò dipende dal costruttore che mette a diposizione differenti applicativi, ad esempio, comandi di tipo ON/OFF, comandi per movimentazione di tapparelle, comandi per luce dimmer, ecc. Confrontare i differenti applicativi di uno stesso prodotto al fine di scegliere quello più consono al tipo di installazione. Ripetere la ricerca prodotti e inserire nel progetto gli altri dispositivi necessari alla installazione. Quando la ricerca nel database prodotti e l’inserimento dei dispositivi costituenti l’impianto è terminato, chiudere la finestra Ricerca prodotti cliccando sulla casella X nell’angolo in alto a destra della finestra Ricerca prodotti stessa. L’azione sul tasto [Inserisci] permette di trasferire il/i dispositivi nel progetto (appartengono al settore 1 e alla Linea 1 selezionata) dove automaticamente in modo progressivo gli viene assegnato la terza parte dell’indirizzo fisico. Alcuni dispositivi accessori o apparecchi di sistema non richiedono l’indirizzo fisico, il software li riconosce e non gli assegna la terza parte. La videata che segue riporta un progetto dove alcuni dispositivi sono privi dell’indirizzo fisico, sono dispositivi di struttura realmente impiegati nella installazione elettrica quali l’alimentatore, i morsetti di connessione, i collegatori, il cavo Bus, ecc. La linea Bus 1 che appartiene al Campo 1 contiene ora i dispositivi necessari per realizzare l’impianto. - 89 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Con un doppio clic sui dispositivi si accede alla finestra di modifica/parametrizzazione. La terza parte dell’indirizzo fisico, preassegnato automaticamente dal software, può essere liberamente modificata tra 1 e 255 e una stringa di testo può essere inserita nel campo descrizione per esplicare la/le funzioni svolte dal dispositivo. Modificare l’indirizzo fisico e inserire quello già dato in fase di collaudo al pannello ( 1.1.1 ). Inserire nel campo descrizione ad esempio, il nome del comando. - 90 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Modificare l’indirizzo fisico e inserire quello già dato in fase di collaudo al pannello ( 1.1.7 ). Inserire nel campo descrizione ad esempio, il nome dell’attuatore. Modificare l’indirizzo fisico e inserire quello già dato in fase di collaudo al pannello ( 1.1.255 ). Inserire nel campo descrizione ad esempio, la funzione del dispositivo. Si ricorda che nei dispositivi inseriti nel progetto, la modifica dell’indirizzo fisico è stata fatta solo per avere la coincidenza con l’indirizzo fisico assegnato in fase di collaudo del pannello, ma che comunque era possibile utilizzare quelli automaticamente assegnati dal programma ETS3. La tabella precedentemente compilata ora si completa anche con gli indirizzi fisici dei dispositivi. - 91 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Tabella con i dispositivi da installare nell’impianto. Produttore e Numero Famiglia di prodotti d’ordinazione Alimentatore N 125 Apparecchio di Siemens 5WG1 125-1AB21 sistema Striscia dati 192 Apparecchio di Siemens 5WG1 192-8AA01 sistema Copertura Striscia dati 190 Apparecchio di Siemens 5WG1 190-8AB31 sistema Interfaccia 4 ingressi UP 220 Ingresso Siemens 5WG1 220-2AB03 Uscita binaria 8 canali 8 A N 567 Uscita Siemens 5WG1 567-1AB11 Interfaccia USB N 148 Comunicazione Siemens 5WG1 148-1AB11 Tipo di prodotto Unità di alimentazione Striscia dati Indirizzo fisico // // Striscia dati // Ingresso binario a 4 canali Uscita binaria a 8 canali Seriale 1.1.1 1.1.7 1.1.255 Ora, guardare nella parte inferire del monitor, nella finestra Indirizzi di gruppo, fare clic con il mouse sulla casella Gruppi Principali. È necessario creare gli indirizzi di gruppo per poter fare il “cablaggio logico” dell’impianto. Si ricorda che l’indirizzo di gruppo, per assolvere i più svariati compiti impiantistici, può essere costituito da 3 o 2 livelli, parti numeriche separate dal carattere barra. La suddivisione in 3 livelli è utile a rappresentare le differenti funzioni impiantistiche. La prima parte numerica è compresa tra 0 e 15 e in genere si utilizza per le tipologie di impianti esempio illuminazione, condizionamento, gestione tapparelle, allarmi, ecc.. La parte numerica in mezzo è compresa tra 0 e 7 e in genere si utilizza come sottogruppi della prima parte esempio luci incandescenti, luci fluorescenti, luci interne, luci esterne, ecc. La terza parte numerica è compresa tra 0 e 255 e si utilizza come specifico comando luce, specifico comando di riscaldamento, specifico comando di tapparelle, specifico messaggio di allarme ecc.. La suddivisione in 2 livelli è sempre utile a rappresentare le differenti funzioni impiantistiche. La prima parte numerica è sempre compresa tra 0 e 15 e in genere si utilizza per le tipologie di impianti esempio illuminazione, condizionamento, gestione tapparelle, allarmi, ecc.. La seconda parte numerica è compresa tra 0 e 1024 e si utilizza come specifico comando luce, specifico comando di riscaldamento, specifico comando di tapparelle, specifico messaggio di allarme ecc.. - 92 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Fare una tabella con gli indirizzi di gruppo così strutturati rende semplice riconoscere la “funzione” di ciascuno di questi nell’impianto. Fare clic sull’icona Aggiungi gruppo principale, per dare inizio alla stesura di un indirizzo di gruppo. Con un doppio clic sulla riga aggiunta al gruppo principale è possibile, modificare la prima parte (numero) identificativa dell’indirizzo di gruppo assegnata automaticamente da ETS3, inserire il nome esplicativo della tipologia di impianto e inserire una descrizione commento che permetta la leggibilità futura del progetto. Abbandonare la finestra di modifica Nuovo gruppo principale con un clic sulla X in alto a destra della finestra stessa. - 93 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Fare clic sull’icona Aggiungi gruppo intermedio al gruppo principale In questa esercitazione e in tutti progetti semplici il gruppo intermedio non viene sfruttato e in genere si accettano i parametri di default. Per completare l’indirizzo di gruppo è ora necessaria la terza parte. Fare clic sull’icona Aggiungi indirizzo di gruppo. Con un doppio clic sulla riga aggiunta al gruppo intermedio è possibile modificare la terza parte (numero) identificativa dell’indirizzo di gruppo assegnata automaticamente da ETS3. - 94 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Inserire il nome esplicativo della funzione nell’impianto, inserire nel campo Nome: ad esempio, cosa fa il telegramma nell’impianto. Inserire anche una descrizione che permetta la leggibilità futura del progetto. Abbandonare la finestra di modifica Nuovo indirizzo di gruppo con un clic sulla X in alto a destra della finestra stessa. Il progetto presenta ora l’indirizzo di gruppo di nome 1/0/1. L’indirizzo di gruppo deve essere associato al dispositivo mittente (canale del pulsante) al dispositivo destinatario (canale del attuatore a relè) e in relazione al suo contenuto comanderà la luce. Indirizzi di gruppo per l’esercitazione 3 Telegramma Funzione Commento (1) ILLUMINAZIONE ON/OFF LUCE 1 1/0/1 - 95 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Nella finestra Topologia la colonna “Indirizzi di gruppo” risulta vuota come si evince nella videata sotto riportata; manca ancora il legame logico tra i dispositivi che si vogliono installare e rendere operativi sul Bus. Per creare un collegamento logico, ricordare la seguente regola: • chi invia l’indirizzo di gruppo (telegramma) ne può inviarne solo 1, • chi riceve l’indirizzo di gruppo ne può ricevere anche più di 1 (il numero massimo dipende dallo specifico componente). Per associare un indirizzo di gruppo a un oggetto di comunicazione di un dispositivo Bus si deve con il mouse, marcare e trasportare l’oggetto relativo dalla finestra Topologia, sopra l’indirizzo di gruppo che si vuole associare nella finestra Indirizzi di gruppo. - 96 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Analogamente agli oggetti di comunicazione del/dei dispositivi mittenti, l’indirizzo di gruppo va associato all’oggetto/agli oggetti di comunicazione del/dei dispositivi riceventi per essere attuato. Con l’indirizzo di gruppo (telegramma) di nome 1/0/1 il pulsante invia “cosa si deve fare”, l’attuatore programmato a riceverlo “fa quello che gli viene detto”. L’inserimento dell’indirizzo di gruppo, deve pertanto avvenire, sia sul pulsante di comando (nell’oggetto specifico che permette di definire cosa fare) che sull’attuatore (nell’oggetto specifico che permette di definire chi deve fare quello che gli viene detto). Si possono strutturare dispositivi di comando con un solo oggetto di comunicazione che solo accende, solo spenge, accende e spenge ciclicamente, oppure comandi con coppie di oggetti di comunicazione complementari che in modo separato accendono e/o spengono. In questo secondo caso, l’associazione dello stesso indirizzo di gruppo va ripetuta per i due oggetti complementari, essendo uno preposto per emettere il valore logico 1 (accende) e l’altro preposto per emettere il valore logico 0 (spegne). Tenere premuto il tasto Ctrl della tastiera e cliccare su più dispositivi della colonna di sinistra della finestra Topologia. Ciò permette di visualizzare contemporaneamente, nella colonna di destra, gli oggetti di comunicazione dei dispositivi interessati dalla associazione dell’indirizzo di gruppo - 97 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Ora nella finestra Topologia, la colonna Indirizzi di gruppo, presenta negli oggetti di comunicazione, il legame logico tra mittente e ricevente. La progettazione relativa a questa esercitazione è terminata, ma è necessario scaricare l’indirizzo fisico e il programma applicativo nei dispositivi per rendere l’impianto operativo. Selezionare uno alla volta o entrambi i dispositivi (tenere premuto il tasto Ctrl della tastiera e cliccare sui dispositivi della colonna di sinistra della finestra Topologia), premere sull’icona Scarica per attivare la finestra Procedura di scaricamento. - 98 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS In automatico è presentata la modalità di accesso remoto, si ricorda che la modalità locale è prerogativa esclusiva per l’indirizzamento della/delle porte di comunicazione come illustrato nella parte finale del capitolo 8. Vi sono diverse possibilità di scaricamento. Se il dispositivo Bus è nuovo, è necessario scaricargli, l’indirizzo fisico e il programma applicativo, utilizzando prima il tasto Programma indirizzo fisico e successivamente il tasto Scarica programma applicativo; in alternativa, utilizzando il tasto Programma indirizzo & applicazione la sequenza viene automaticamente eseguita. Se il dispositivo Bus è già in uso, è già stato indirizzato, è sufficiente utilizzare il tasto Scarica programma applicativo. Il tasto Programma indirizzo fisico contempla l’opzione Sovrascrivi indirizzo esistente.. e ciò permette, conoscendo l’indirizzo primitivo assegnato ad un dispositivo, di rinominarlo con un indirizzo diverso. Quando la programmazione dei dispositivi utilizzati nell’impianto è stata fatta e si rende necessario modificare qualche cosa, il tasto Procedura di scaricamento parziale da la possibilità di scegliere di scaricare solo i Parametri, solo gli Indirizzi di gruppo oppure entrambi riducendo così i tempi di riscrittura delle modifiche che si vogliono apportare nei dispositivi. In alternativa all’utilizzo delle icone descritto sopra, per accedere alla finestra di scaricamento, una volta selezionato il o i dispositivi da scaricare premere il tasto destro del mouse e dalla lista comandi che appare fare la scelta appropriata. L’esempio riportato di seguito illustra i passaggi di scaricamento come se il dispositivo fosse nuovo e la prima volta che viene incluso nella applicazione; il dispositivo necessita quindi dell’indirizzo fisico e del programma applicativo. Nella fase di scaricamento del dispositivo 1.1.1 alla pressione sul tasto Programma indirizzo fisico si apre la finestra di seguito riportata. - 99 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Per continuare l’operazione è necessario, nel dispositivo da indirizzare, individuare il pulsante di programmazione che è a bordo di ogni dispositivo. Nei dispositivi con accoppiatore Bus da incasso il pulsante di programmazione è locato nell’accoppiatore stesso ed è accessibile rimuovendo la parte superiore, in altri dispositivi è visibile sulla custodia. Questa operazione serve per dichiarare quale dispositivo, rispetto a tutti gli altri collegati nell’impianto, è il destinatario dell’indirizzo fisico. Con la pressione del pulsante di programmazione si attiva un led sul dispositivo stesso, il software procede alla scrittura dell’indirizzo nelle sua memoria e al temine della fase il led si spegne. Se detta operazione per qualche ragione non può correttamente essere eseguita comparirà uno specifico messaggio di avvertimento. Con la modalità descritta sopra “pressione sul pulsante di programmazione” un eventuale precedente indirizzo fisico viene sostituito; il dispositivo deve essere accessibile all’operatore che preme il pulsante di programmazione. Se l’indirizzo fisico è già stato assegnato nel dispositivo e per una qualsiasi ragione lo si vuole cambiare, ciò è possibile anche senza agire sul pulsante di programmazione, si deve utilizzare l’opzione; Sovrascrivi indirizzo esistente. Si deve conoscere il primitivo indirizzo fisico assegnato al dispositivo, che va scritto nella casella Sovrascrivi, automaticamente verrà individuato nel Bus e rinominato con quello nuovo. Quando la fase di indirizzamento selezionata ha termine, chiudere la finestra Scarica indirizzo fisico / Procedura di scaricamento cliccando sulla casella X nell’angolo in alto a destra della finestra stessa. Selezionare il successivo dispositivo nella colonna di sinistra della vista di Topologia e ripetere la fase di indirizzamento per tutti i dispositivi presenti nel progetto (nel nostro caso il dispositivo 1.1.7). Quando la fase di indirizzamento selezionata ha termine, chiudere la finestra Scarica indirizzo fisico / Procedura di scaricamento cliccando sulla casella X nell’angolo in alto a destra della finestra stessa. Si procede ora allo scaricamento del programma applicativo, la modalità e del tutto simile a quella fatta per l’indirizzo fisico. Selezionare il/i dispositivi nella colonna di sinistra della vista di Topologia richiamare il menù Scarica e nella finestra Procedura di scaricamento premere il tasto Scarica programma applicativo. - 100 - 9 – PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO BUS Al termine della/delle programmazioni con esito positivo sulla colonna Stato viene presentato il messaggio Terminato qual buon esito delle operazioni compiute. Se la procedura di programmazione non giunge a buon termine il software ETS3 nella finestra riportata sopra segnala la non conformità con un messaggio adeguato. Quando la fase di programmazione selezionata ha termine, chiudere la finestra Operazioni in sospeso facendo clic sulla casella X nell’angolo in alto a destra della finestra stessa. La figura riporta, relativamente alla esercitazione appena fatta, il legame logico (cablaggio logico) che è stato trasferito ai dispositivi Bus. 1/0/1 Comando 1.1.1 Canale A ON/OFF luce 1 Attuatore luce 1.1.7 canale A A questo punto non resta che verificare il corretto funzionamento dell’impianto; l’azione sul comando associato al canale A della interfaccia pulsanti accende / spegne la luce derivata dal canale A dell’attuatore a 8 canali. - 101 - 10 – VERIFICARE UN IMPIANTO BUS VERIFICARE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DI UNA IMPIANTO BUS OBIETTIVI Verificare un impianto con dispositivi Bus. MATERIALE Pannello di sperimentazione impianti BUS mod. A-ILB/EV PC con software ETS3 installato e licenziato. TEMA IMPIANTISTICO Nella esercitazione viene utilizzato il software ETS3 per fare il collaudo dell’impianto, leggere e inviare gli indirizzi di gruppo sull’impianto. Questa esercitazione illustra come controllare un impianto elettrico gestito da sistema Bus tramite il software ETS3. Se non si sta continuando dalla esercitazione precedente attivare il software ETS3, alla sua attivazione in modo automatico viene presentato l’ultimo progetto utilizzato, se ciò non corrisponde al nostro progetto dal menù File chiudere il/i progetti aperti e confermare con OK; sempre dal menù File apri/Gestione progetti aprire il progetto interessato previa selezione nella lista che si presenta. - 102 - 10 – VERIFICARE UN IMPIANTO BUS Come si è visto, con il software ETS3, il progetto è diviso in 3 parti rappresentate da altrettante finestre; la finestra di topologia, la finestra degli edifici, la finestra indirizzi di gruppo; ai fini della nostra esercitazione possiamo tenere le finestre come stanno, importante è che sia aperto il progetto relativo alla installazione che vogliamo verificare. Leggere il contenuto della memoria di un dispositivo. Cliccare su terzultimo tasto a destra della barra orizzontale, Informazioni sul dispositivo, icona con la lettera “i” Nella finestra Informazioni sul dispositivo che si apre, nel campo “Accesso remoto”, dove il cursore lampeggia, inserire l’indirizzo del dispositivo da leggere, spuntare la casella “Comunicazioni gruppo” e confermare con il tasto OK la scelta. Nota: se si seleziona Accesso locale si va ad interrogare la porta di comunicazione. Dopo la lettura dei parametri compare la lista informativa dalla quale si evince chi è, quale programma utilizza e con quali indirizzi di gruppo comunica nel Bus il dispositivo. È evidente che queste informazioni sono utili se non si dispone del progetto originale. Controllare il “traffico” degli indirizzi di gruppo nel Bus. Cliccare sul penultimo tasto a destra della barra orizzontale, icona Controllo bus. Nella finestra Controllo bus che si apre, cliccare nella prima icona in alto a sinistra, quella con il pallino rosso, per rendere attiva la connessione tra PC e Bus. Da questo momento e per il tempo che rimane attiva questa finestra, viene registrato il transito di tutti gli indirizzi di gruppo inoltrati nel bus. - 103 - 10 – VERIFICARE UN IMPIANTO BUS Perché nel Bus transitino indirizzi di gruppo agire ripetutamente sul comando della luce. Leggere e inviare indirizzi di gruppo nel Bus. Cliccare sull’ultimo tasto a destra della barra orizzontale, icona Controllo in linea. Nella finestra Controllo bus che si apre, cliccare nel tasto a destra di Lettura/scrittura - 104 - 10 – VERIFICARE UN IMPIANTO BUS La nuova finestra che si apre Leggi/scrivi valore ci permette di scrivere e inviare sul bus un indirizzo di gruppo. + Per facilitare la selezione dell’indirizzo di gruppo da inviare nel Bus cliccando, nel tasto a destra del campo immissione Indirizzo di gruppo si ottiene l’elenco di tutti gli indirizzi di gruppo strutturati nel progetto. Operare la scelta nella lista equivale a digitare manualmente l’indirizzo di gruppo, se conosciuto. Il campo Tipo dati: mostra in coerenza con l’indirizzo di gruppo che rappresenta, il formato binario (1 bit, 4 bit, ecc.). Nell’esempio l’indirizzo di gruppo 1/0/1 è ad 1 bit in quanto è stato associato agli oggetti di comunicazione nei dispositivi con stato 0 e 1 preposti per accendere/spegnere una luce. Nel campo Valore si deve immettere appunto il valore dell’informazione binaria 0 (zero) o 1 che equivale rispettivamente ad inviare un comando di spegni luce e accendi luce. Dopo l’adeguata parametrizzazione dei campi della finestra Leggi/Scrivi valore, l’azione sul tasto scrittura da inizio alla operazione, e si deve verificare l’effetto sull’impianto. E possibile inserire un ritardo, espresso in secondi, nella casella Ritardo per invio qualora non si abbia sotto controllo la luce ed è necessario spostarsi dal locale dove è inviato il comando al locale dove deve attivarsi l’effetto. - 105 - 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE OBIETTIVI Realizzare un impianto di illuminazione costituito da 2 punti luce, da 2 punti comando locale e un punto accensione/spegnimento globale. MATERIALE Pannello di sperimentazione impianti BUS mod. A-ILB/EV PC con software ETS3 installato e licenziato. TEMA IMPIANTISTICO L’esercitazione propone di realizzare un impianto con due lampade con comandi di accensione/spegnimento individuali e un comando accensione / spegnimento globale. Le fasi dominanti in un impianto Bus, si possono riassumere con tre titoli e precisamente: Progettazione, programmazione, messa in servizio. Progettazione Definire cosa deve fare l’impianto. Definire i prodotti. Installare e collegare i dispositivi necessari (alimentatore, dispositivi di ingresso, dispositivi di uscita, cavi di collegamento bus, cavi di collegamento energia, ecc.). Programmazione Aprire il programma ETS. Aprire la Linea (si comincia generalmente con la Linea 1). Inserire gli apparecchi, selezionare i parametri. Aprire la lista degli apparecchi, scrivere i comandi (indirizzi di gruppo). Messa in servizio Attivare il Led e scaricare l’indirizzo fisico (solo ai dispositivi nuovi) Spedire i comandi. Collaudare l’impianto. Scrivere un nuovo progetto; fare un progetto da zero e nominarlo [ESERCITAZINE….] e confermare con OK. - 106 - 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Lasciare o spuntare la casella Crea linea 1 (presenza della “v” di spunta) Delle tre finestre presentate a video chiudere cliccando sulla casella X la vista degli edifici, e dal menù Finestra scegliere Affianca orizzontalmente. Nella finestra Topologia, aprendo completamente l’albero di istanza, Esercitazione … Settore … Linea, si devono inserire i dispositivi, mentre nella finestra Indirizzi di gruppo, aprendo completamente l’albero di istanza, si devono inserire gli indirizzi di gruppo; Gruppo principale … intermedio … e i singoli indirizzi di gruppo. - 107 - 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Con le modalità viste alle precedenti esercitazioni 2 e 3 inserire i dispositivi necessari nel progetto. Si utilizzi: come comandi locali, accensione/spegnimento, i pulsanti alto e basso dei canali A e B inclusi in IR RECEIVER / DECODER – PUSH BUTTON, come comando accensione globale il canale A e spegnimento globale il canale B della interfaccia per contatti o pulsanti PUSH BUTTON INTERFACE, come dispositivo attuatore delle due luci, le uscite A e B dell’attuatore a otto canali BYNARY OUTPUT. Individuare sul pannello di figura 11.1 i dispositivi necessari alla esercitazione. Fare a questi i collegamenti elettrici, parte Bus e parte di potenza come da schema elettrico di figura 11.2. BUS KONNEX mod. A-ILB/EV PUSH BUTTON INTERFACE + - RESET A + - B RESET ON E A F B G C 1 H D + 10 C / 0 OVERL. MOVEMENT DETECTOR + - MOVEMENT DETECTOR D BCU ON COM + - L 230V~ BYNARY OUTPUT N N + 230V~ TEMPERATURE CONTROLLER DIMMER FOR DYNAMIC EVG L L ~ 10 A = B C D E F G IR RECEIVER/DECODER - PUSH BUTTON 3 H / ON/OFF THERMOSTAT POWER SUPPLY 10 + / + PE 2 1 - T OUT 1-10V= SHUTTER SWITCH - PUSH BUTTON L 230V 230V 230V 230V 230V DIMMER - PUSH BUTTON L 230V~ N 230V 10 / 1 ~/ 10 / 2 ~/ Fig. 11.1 Elementi a disposizione sul pannello Ricavare dai dispositivi stessi i loro modelli commerciali e riportarli in una tabella o elenco. I modelli sono necessari per la ricerca nel database prodotti per fare la corretta programmazione con il software ETS3. - 108 - 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Tabella con i dispositivi da installare nell’impianto. Produttore e Famiglia di Numero d’ordinazione prodotti Alimentatore N 125 Apparecchio di Siemens 5WG1 125-1AB21 sistema Striscia dati 192 Apparecchio di Siemens 5WG1 192-8AA01 sistema Copertura Striscia dati 190 Apparecchio di Siemens 5WG1 190-8AB31 sistema Interfaccia 4 ingressi UP 220 Ingresso Siemens 5WG1 220-2AB03 Pulsante a 4 canali + ricevitore IR UP 235 Pulsante Siemens 5WG1 235-2AB11 Uscita binaria 8 canali 8 A N 567 Uscita Siemens 5WG1 567-1AB11 Interfaccia USB N 148 Comunicazione Siemens 5WG1 148-1AB11 Tipo prodotto Unità di alimentazione Striscia dati Indirizzo fisico Striscia dati Ingresso binario a 4 canali Pulsante 4 canali Uscita binaria a 8 canali Seriale L1 N PE A Alimentatore BUS + - B C Interfaccia 4 ingressi D Pulsante a 4 canali + IR A B C D E F G H Uscita binaria 8 canali + - BUS KNX Fig. 11.2 Schema elettrico per l’accensione indipendente di due luci + un comando globale tramite BUS KNX. Adesso marcare la Linea 1 con un clic del mouse nella finestra Topologia. Per inserire nel progetto i dispositivi cliccare sull’icona Ricerca prodotti. Per restringere il campo della ricerca del prodotto da inserire nel progetto fare la scelta per categorie quali: il produttore, la famiglia prodotti, * il tipo prodotto, * il numero di dispositivi dello stesso tipo. - 109 - 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE * Famiglia prodotti, Tipo prodotto e Numero d’ordinazione dei dispositivi installati nei moduli sperimentali sono raccolti e forniti in una scheda nella parte 4 – indirizzo fisico preassegnato ai dispositivi. Premere il tasto [Trova] per dare inizio alla estrazione delle voci dal database; selezionare il dispositivo tra quelli presenti nella lista che ha lo stesso Numero d’ordinazione e premere su [Inserisci] per inserirlo nel progetto. Nota: quando al posto di un cifra numerica è presente il trattino di sottolineatura si intende una cifra qualsiasi. Ripetere la ricerca prodotti e l’inserimento per tutti i dispositivi necessari all’impianto. La linea si è arricchita dei nuovi dispositivo che ETS3 ha indirizzato automaticamente con 1.1.[e in successione dal primo indirizzo libero]. Con un doppio clic del mouse sui dispositivi inseriti nella lista di destra della finestra di topologia è possibile accede alla finestra di Modifica/parametrizzazione dove è (consigliato) modificare la terza parte dell’indirizzo fisico (come più volte espresso, il dispositivo ha già un indirizzo fisico). Inoltre è utile inserire nella casella Descrizione: una stringa di testo che esplichi la funzione svolta dal dispositivo nell’impianto. La tabella precedentemente compilata ora si completa anche con gli indirizzi fisici dei dispositivi. Tabella con i dispositivi da installare nell’impianto. Produttore e Famiglia di Numero d’ordinazione prodotti Alimentatore N 125 Apparecchio di Siemens 5WG1 125-1AB21 sistema Striscia dati 192 Apparecchio di Siemens 5WG1 192-8AA01 sistema Copertura Striscia dati 190 Apparecchio di Siemens 5WG1 190-8AB31 sistema Interfaccia 4 ingressi UP 220 Ingresso Siemens 5WG1 220-2AB03 Pulsante a 4 canali + ricevitore IR UP 235 Pulsante Siemens 5WG1 235-2AB11 Uscita binaria 8 canali 8 A N 567 Uscita Siemens 5WG1 567-1AB11 Interfaccia USB N 148 Comunicazione Siemens 5WG1 148-1AB11 - 110 - Tipo prodotto Unità di alimentazione Striscia dati Indirizzo fisico Striscia dati // Ingresso binario a 4 canali Pulsante 4 canali Uscita binaria a 8 canali Seriale // // 1.1.1 1.1.4 1.1.7 1.1.255 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Per scrivere gli indirizzi di gruppo necessari per il “cablagio logico”, definire il Gruppo principale, il Gruppo intermedio, e gli indirizzi di gruppo specifici. Con un doppio clic sulla riga aggiunta al gruppo intermedio è possibile modificare la terza parte (numero) identificativa dell’indirizzo di gruppo assegnata automaticamente da ETS3; inserire il nome rappresentativo dell’indirizzo di gruppo e una descrizione commento che permetta la leggibilità futura del progetto. Indirizzi di gruppo per l’esercitazione Telegramma Funzione Commento (1) ILLUMINAZIONE ON/OFF LUCE 1 1/0/1 ON/OFF LUCE 2 1/0/2 GENERALE LUCI 1/0/20 Nella finestra vista di Topologia si noti che i dispositivi non hanno ancora associati ai loro oggetti di comunicazione nessun indirizzo di gruppo. L’operazione da fare è appunto quella di associare gli indirizzi di gruppo tra i dispositivi trasmittenti (interfacce e pulsanti) e i canali del dispositivo ricevente che esegue l’ordine ricevuto. Il procedimento è stato esposto al capitolo 9. Ricordate la regola che un oggetto che trasmette può essere associato ad un solo indirizzo di gruppo mentre un oggetto che riceve ne può ricevere più d’uno. - 111 - 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Per concludere il progetto, nei dispositivi inseriti nell’impianto, si deve trasferire l’indirizzo fisico (se non preesistente) e il programma applicativo. Nelle ulteriori modifiche e aggiustamenti sulle modalità di funzionamento dei dispositivi è sufficiente trasferire solo il programma applicativo modificato. La figura riporta, relativamente alla esercitazione appena fatta, il legame logico (cablaggio logico) che è stato trasferito ai dispositivi Bus. Pulsante a 4 canali 1.1.4 Canali A e B Interfaccia a 4 ingressi 1.1.1 Canali A e B 1/0/1, 1/1/2 ON/OFF luce 1, ON/OFF luce 2, Uscita binaria 8 canali 1.1.7 canali A e B 1/0/20 ON/OFF Generale luci A questo punto non resta che verificare il corretto funzionamento dell’impianto: l’azione sul pulsante A (parte alta e bassa) accende e spegne la luce 1 derivata dal canale A dell’attuatore a 8 canali, l’azione sul pulsante B (parte alta e bassa) accede e spegne la luce 2 derivata dal canale B dell’attuatore a 8 canali, il comando associato al canale A della interfaccia pulsanti accende tutte le luci, Accensione generale, il comando associato al canale B della interfaccia pulsanti spegne tutte le luci, Spegnimento generale. Nota: il programma applicativo deve essere sempre ritrasferito quando nel dispositivo vengono modificati i parametri di configurazione o le associazioni agli indirizzi di gruppo. - 112 - 11 – IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE Curiosità I Flag Comunicazione rispecchiano il comportamento dell'Oggetto di Comunicazione sul bus, come spiegato di seguito. C - Flag Comunicazione Se questo flag è impostato, l'oggetto di comunicazione ha un collegamento al bus. R - Flag READ Se questo flag è impostato, il valore di questo oggetto può essere letto tramite il bus. W - Flag WRITE Se questo flag è impostato, il valore dell'oggetto può essere modificato. T - Flag TRANSMIT Se questo flag è impostato, verrà trasmesso un telegramma quando il valore oggetto (sul sensore) è stato modificato. U - Flag UPDATE Se questo flag è impostato, i telegrammi di risposta valori sono interpretati come un comando di scrittura e conseguentemente il valore dell'oggetto di gruppo sarà aggiornato. I telegrammi di risposta valori sono invocati da telegrammi di lettura valori (! Visualizzazione). I - Flag ReadOnInit L'oggetto legge il valore dal bus durante l'inizializzazione del dispositivo. Disponibile soltanto per determinati tipi di dispositivi. Fatelo da voi Il pulsante a 4 canali + IR dispone, per ciascun canale (coppia di pulsanti) di un led; l’uscita binaria a 8 canali dispone per ciascuna uscita di un oggetto di comunicazione di stato del relè (stato delle uscite). Creare ulteriori due indirizzi di gruppo per indicare lo stato delle due luci ed associarli ai rispettivi oggetti ti comunicazione nei dispositivi. In dotazione al pannello è dato un trasmettitore IR compatibile con il ricevitore e decodificatore incluso nel pulsante a 4 canali + IR. Programmare il ricevitore per accendere / spegnere le due luci da telecomando. Suggerimento al Fatelo da voi Prendere spunto dal progetto originale fornito con il pannello. - 113 - APPENDICE A - CARATTERISTICHE TECNICHE CARATTERISTICHE TECNICHE del PANNELLO mod. A-ILB/EV Collegamenti rapidi con morsetti e cavetti di sicurezza diametro 4 mm per circuiti di potenza e diametro 2 mm per il Bus Struttura metallica da tavolo, verniciata con ampio pannello frontale in materiale isolante che alloggia: ⋅ 1 Alimentatore da 640 mA con bobina antinterferenza integrata, esecuzione modulare per guida omega; serve a generare e controllare la tensione del sistema Bus 24 Vcc SELV (bassissima tensione di sicurezza). Completo di 1 Soppressore di sovratensioni per linea Bus 24 V. Alimentazione di ingresso 120…230 Vca, 50/60 Hz. ⋅ 1 Interfaccia USB per collegamento a personal computer, esecuzione modulare per guida omega con accoppiatore Bus integrato. ⋅ 1 Modulo scenario; apparecchio di tipo modulare adatto a memorizzare fino a 4 “scenari”. Ogni scenario può contenere fino a 8 gruppi di indirizzi (situazioni di funzionamento particolari) ed essere richiamato da comandi esterni. ⋅ 1 Uscita binaria a 8 canali, per controllare utenze o gruppi di utenze elettriche in modo indipendente, carico nominale 230 V - 8 A, esecuzione modulare per guida omega con accoppiatore Bus integrato. ⋅ 1 dimmer per lampade fluorescenti con reattori elettronici EVG con pilotaggio nello standard 1…10 Vcc. Esecuzione modulare per guida omega completo di accoppiatore bus. Il dimmer dispone di 1 contatto di potenza per spegnimento totale della/delle lampade fluorescenti. ⋅ Tutti i dispositivi modulari sono inseriti su guida DIN munita di striscia dati che ne realizza i collegamenti Bus. Una parte della striscia dati è a disposizione per l’inserimento di dispositivi aggiuntivi di tipo modulare. ⋅ 1 Attuatore per motori tapparella, completo di accoppiatore Bus in esecuzione per inserimento nelle scatole comandi. L’attuatore tapparella dispone di 2 coppie di tasti (pulsanti) per attivazioni varie e 2 led per indicazioni di stato. ⋅ 1 Attuatore dimmer 230 V – 20-250 VA per lampade ad incandescenza o alogene, completo di accoppiatore bus. L’attuatore dimmer dispone di 2 coppie di tasti (pulsanti) per attivazioni varie e 2 led per indicazioni di stato. - 114 - APPENDICE A - CARATTERISTICHE TECNICHE ⋅ 1 Sensore di movimento ad infrarossi passivi in esecuzione da incasso completo di accoppiatore per il collegamento alla linea Bus. ⋅ 4 Pulsanti collegati ad un accoppiatore Bus a 4 canali. L’accoppiatore Bus è in esecuzione per inserimento nelle scatole comandi. ⋅ 1 Termostato ambiente (zona riscaldamento) in esecuzione da incasso completo di accoppiatore per il collegamento alla linea Bus. ⋅ 1 Ricevitore - decodificatore IR in esecuzione da incasso completo di accoppiatore bus. Il ricevitore IR dispone di 4 coppie di tasti (pulsanti) per attivazioni varie e 4 led per indicazioni di stato. ⋅ 1 Trasmettitore portatile ad infrarossi (IR) 4 + 4 canali. ⋅ 8 Portalampade con lampada spia 230 V diversi colori per indicazione di attivazioni varie. ⋅ 2 Portalampade E10 con lampada 230 V 5-10 W per attivazione con dimmer. Materiale in dotazione al pannello Set di 25 cavi con spinotti di sicurezza diametro 4 mm, 16 cavi con spinotti diametro 2 mm. Alimentazione elettrica Monofase 230 V - 50-60 Hz – max 100 VA. Dimensioni e massa 655 x 405 x 100 mm; 12 kg. - 115 - APPENDICE B – MESSA IN SERVIZIO MESSA IN SERVIZIO del PANNELLO mod. A-ILB/EV • • • Per alimentare il pannello utilizzare una fonte di alimentazione monofase 230 V e Terra di protezione, frequenza 50-60 Hz. Realizzare i collegamenti elettrici, sia quelli di potenza che quelli Bus, in assenza di alimentazione. Sul pannello, in seguito alle manovre sui pulsanti si assiste all’accensione delle lampade, da questo momento l’apparecchiatura è operativa. Per la descrizione funzionale del pannello con la programmazione dei dispositivi fatta in fabbrica si veda la parte 5 del presente manuale. Questo pannello trova ideale applicazione congiuntamente al pannello mod. A-IL/EV di sperimentazione di impianti di illuminazione tradizionali, al pannello mod. A-ILA/EV di sperimentazione su impianti asserviti elettronicamente e al pannello mod. C-IIB/EV di sperimentazione di impianti industriali asserviti elettronicamente come mostrato nello specchietto che segue. - 116 - APPENDICE B - MESSA IN SERVIZIO IMPIANTI ELETTRICI Pannello A­IL/EV Impianti Illuminazione base Pannello A­ILA/EV Impianti Illuminazione avanzati (Domotica) Pannello C­II/EV Impianti Industriali base Pannello C­IIB/EV Impianti Industriali Asserviti elettronicamente Interfaccia KNX ­ LOGO Pannello A­ILB/EV Impianti Automazione dell’edificio (Bus KNX) Motori e accessori per impianti industriali Pannello C­PF/EV Comunicazione tra Automazione Civile e Industriale - 117 - Impianti Rifasamento automatico Utenza MonoTrifase da rifasare (Carichi R­L) APPENDICE B – MESSA IN SERVIZIO E MANUTENZIONE Elettronica Veneta S.p.A. SCHEDA MANUTENZIONE APPARECCHIATURE Banco / Pannello / Modulo Pannello dimostrativo A-ILB/EV Matricola: Tutti Data costruzione: da gennaio 2009 Costruttore: Elettronica Veneta S.p.A. Indirizzo: Via Postumia n. 16 Motta di Livenza (TV) Italia Servizio assistenza: Presso sede Elettronica Veneta Documenti di riferimento: □ Manuale d’uso a corredo □ Schemi elettrici Si consiglia di fare la manutenzione con periodicità quadrimestrale. In considerazione di un normale anno scolastico fare due cicli di manutenzione coincidenti con l’inizio dei due quadrimestri. Qualora le apparecchiature fossero usate anche oltre il classico periodo scolastico è bene effettuare anche un terzo ciclo di manutenzione per coprire il quadrimestre rimasto. Programma di controllo e manutenzione Oggetto Verifica Azione Pulizia Presenza di polvere Esame a vista delle parti elettriche Verificare che le parti siano integre e ben fissate al pannello Funzionamento elettrico Prova funzionale generale. Fare riferimento alle esercitazioni riportate nel manuale d’uso Verificare l’integrità dei cavi da 2 e 4 mm e che gli spinotti per i circuiti di potenza siano isolati Rimuovere con un panno soffice ed asciutto Sostituire le parti danneggiate o asportate. Bloccare tutte le parti allentate Segnalare o sostituire i dispositivi guasti Dotazione accessori - 118 - Sostituire i cavi non in regola Operatore (data e firma) APPENDICE C - SCHEMI ELETTICI SCHEMI ELETTRICI del PANNELLO mod. A-ILB/EV Schema elettrico Generale. (Generazione delle tensioni SELV per la Linea Bus) - 119 - APPENDICE D TABELLE VUOTE PER NUOVI PROGETTI ASSEGNAZIONE DEGLI INDIRIZZI BUS per: ...............................…………… FUNZIONE Indirizzo Canale DESCRIZIONE fisico Tabella 1. Cablaggio logico INDIRIZZI DI GRUPPOP per: .......................................……. - 120 - APPENDICE D TABELLE VUOTE PER NUOVI PROGETTI Nome Funzione Tabella 2. - 121 - Commento NOTE ELETTRONICA VENETA spa - 31045 Motta di Livenza (Treviso) ITALY Via Postumia. 16 – Tel. +39 0422 7657 r.a. – Fax +39 0422 861901 www.elettronicaveneta.com All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, stored in any retrieval system, or transmitted in any form or by any means, electronic, mechanical, photocopying, recording, or otherwise without the prior writen permission of Elettronica Veneta S.p.a.